MecVel HT-HR Series User manual

Martinetto
Screw jack
Serie HT-HR
HT-HR series

ITALIANO
2 - Manuale uso e manutenzione serie HT-HR
HT HT-VRS HTM HTM-VRS
HT-FCI HT-FCI-VRS HTM-FCI HTM-FCI-VRS
HT-FCM HT-FCM-VRS HTM-FCM HTM-FCM-VRS
HR HR-VRS HRM HRM-VRS
HR-F HR-F-VRS HRM-F HRM-F-VRS

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Manuale uso e manutenzione serie HT-HR - 3
1 NORME E AVVERTENZE GENERALI........................................................................4
1.1 Introduzione.............................................................................................4
1.2 Riferimenti normativi ...............................................................................4
2 DESCRIZIONE DEL MARTINETTO E CARATTERISTICHE TECNICHE.....................5
2.1 Configurazioni della serie HT-HR.............................................................5
2.2 Descrizione dei componenti e degli accessori ........................................6
2.2.1 Motorizzazioni..........................................................................................8
2.2.2 Controllo e regolazione della corsa del martinetto.................................9
2.2.2.1 Taratura dei dispositivi.............................................................................9
2.2.2.2 Finecorsa meccanici integrati ..................................................................9
2.2.2.3 Finecorsa magnetici...............................................................................10
2.2.2.4 Finecorsa induttivi..................................................................................11
2.2.2.5 Encoder..................................................................................................12
2.2.2.6 Potenziometro .......................................................................................12
2.2.3 Attacchi e dispositivi di fissaggio ..........................................................13
2.2.4 Dispositivo di anti-rotazione..................................................................13
2.2.5 Chiocciola di sicurezza...........................................................................14
2.2.5.1 Tipologie e funzioni delle chiocciole di sicurezza..................................14
2.2.5.1.1 Chiocciola di sicurezza GS.....................................................................14
2.2.5.1.2 Chiocciola di sicurezza G.......................................................................14
2.2.5.1.3 Chiocciola di sicurezza GU.....................................................................16
3 TRASPORTO E SMALTIMENTO.............................................................................17
4 INSTALLAZIONE.....................................................................................................17
4.1 Piazzamento e operazioni di installazione.............................................17
4.2 Collegamento elettrico..........................................................................18
4.3 Predisposizioni a carico dell’utente.......................................................19
5 FUNZIONAMENTO................................................................................................19
5.1 Uso previsto e condizioni di utilizzo ......................................................19
5.1.1 Limite di utilizzo dei martinetti HR ........................................................20
5.1.1.1 Velocità critica di rotazione dello stelo rotante.....................................20
5.1.2 Limite di utilizzo dei martinetti HT ........................................................21
5.1.3 Carichi di punta ammissibili...................................................................21
5.2 Preparazione del ciclo di lavoro e di carico...........................................22
5.3 Rischi residui ..........................................................................................22
5.3.1 Volantino per manovra manuale............................................................23
6 MANUTENZIONE DEL MARTINETTO...................................................................24
6.1 Precauzioni e indicazioni comportamentali generali.............................24
6.2 Operazioni di manutenzione del martinetto .........................................25
6.3 Riparazione del martinetto ....................................................................25
6.4 Sostituzione del martinetto ...................................................................26
7 CONDIZIONI DI GARANZIA..................................................................................26
8 NOTE ...............................................................................................................26

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4 - Manuale uso e manutenzione serie HT-HR
1 NORME E AVVERTENZE GENERALI
1.1 INTRODUZIONE
Il presente manuale è proprietà di MecVel.
Tutti i diritti sono riservati, viene pertanto vietata la riproduzione o la cessione a terzi
dei contenuti del presente documento.
MecVel si riserva il diritto di apportare modifiche al manuale senza uno specifico
preavviso.
Prima di procedere all’utilizzo del martinetto si raccomanda di leggere attentamente
questo documento.
Il martinetto non è e non deve essere considerato un dispositivo di sicurezza.
L’utente finale, o il costruttore della macchina o dell’impianto all’interno del quale
il martinetto è utilizzato come componente, è responsabile della sicurezza della
macchina o dell’impianto, e quindi è tenuto a installare il martinetto conformemente
alle norme di sicurezza applicabili vigenti nel Paese d’installazione e d’utilizzo.
Il presente manuale riguarda i martinetti della serie HT-HR, descritti nelle successive
sezioni.
1.2 RIFERIMENTI NORMATIVI
Le norme di sicurezza applicate dal fabbricante per la progettazione e la realizzazione
dell’apparato in conformità alla Direttiva macchine 2006/42/CE sono riportate
all’interno del fascicolo tecnico di proprietà di MecVel.
NOTA: per ulteriori dettagli contattare MecVel.
Ogni martinetto è inoltre provvisto di un’etichetta o targa dati riportante le seguenti
informazioni:
Dati del costruttore•
Modello•
Anno di fabbricazione•
Si riporta a titolo di esempio una delle etichette o targhe dati apposte da MecVel sul
prodotto:

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Manuale uso e manutenzione serie HT-HR - 5
2 DESCRIZIONE DEL MARTINETTO E CARATTERISTICHE TECNICHE
2.1 CONFIGURAZIONI DELLA SERIE HT-HR
*1: opzionale
*2: F = finecorsa meccanico FCM = finecorsa magnetico FCI = finecorsa induttivo
MODELLO
MOTORE RIDUTTORE
(n. stadi)
STELO/MADREVITE FINECORSA *2
CA CC *1Trapez. Ricircolo
sfere F FCM FCI
HT 1 •
HTM • • 1•
HT-VRS 1 •
HTM-VRS • • 1•
HT-FCI 1 • •
HTM-FCI • • 1• •
HT-FCI-VRS 1 • •
HTM-FCI-VRS • • 1• •
HT-FCM 1 • •
HTM-FCM • • 1• •
HT-FCM-VRS 1 • •
HTM-FCM-VRS • • 1• •
HR 1•
HRM • • 1•
HR-VRS 1 •
HRM-VRS • • 1•
HR-F 1 • •
HRM-F • • 1• •
HR-F-VRS 1 • •
HRM-F-VRS • • 1• •

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6 - Manuale uso e manutenzione serie HT-HR
I motori in CA possono essere equipaggiati con:
Predisposizione inverter•
Freno elettromagnetico negativo (frenato se non alimentato elettricamente)•
Albero con doppia sporgenza (se non è presente il freno elettromagnetico•
negativo)
2.2 DESCRIZIONE DEI COMPONENTI E DEGLI ACCESSORI
Per quanto riguarda le prestazioni, si fa riferimento al catalogo del prodotto.
Dal disegno di seguito si identificano le parti principali che costituiscono il
martinetto.
Le configurazioni possibili sono riportate nelle pagine precedenti.
Riduttore1.
Tubo di protezione2.
Attacco anteriore3.
Stelo traslante4.
Stelo rotante5.
Madrevite6.
11
2
3
4
6
5

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Manuale uso e manutenzione serie HT-HR - 7
CARATTERISTICHE TECNICHE
Motorizzazione CA
Trifase 400-830 V/50 Hz
Trifase 390-830 V/60 Hz
Monofase 190-400 V/50 Hz
Monofase 220-480 V/60 Hz
Motorizzazione CC Su richiesta
Meccanismo di riduzione Vite senza fine/Ruota elicoidale
Meccanismo di traslazione Stelo e madrevite con filetto trapezoidale o
a ricircolo di sfere
Attacchi Anteriori
Posteriori
Possibili dispositivi di controllo della
corsa
Finecorsa
Encoder
Potenziometro (versione HR-F)
Lubrificazione Riduttore: permanente a grasso (olio su
richiesta)
Grado di protezione Variabile in base alla configurazione (max. IP
65)
Peso
Variabile in base alla configurazione, secondo
la formula approssimata:
HT-HR 05: 2 [kg] + 4 [kg/m] x corsa [m]
HT-HR 10: 3 [kg] + 5 [kg/m] x corsa [m]
HT-HR 25: 4,9 [kg] + 8,5 [kg/m] x corsa [m]
HT-HR 50: 20 [kg] + 16,6 [kg/m] x corsa [m]
HT-HR 100: 36 [kg] + 29 [kg/m] x corsa [m]
HT-HR 200: 130 [kg] + 67 [kg/m] x corsa [m]
Escluso il peso del motore

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8 - Manuale uso e manutenzione serie HT-HR
2.2.1 MOTORIZZAZIONI
*1: il freno negativo mantiene il motore frenato in assenza di alimentazione elettrica,
consente maggiore precisione e ripetibilità della posizione di arresto e rende
irreversibile il moto del martinetto.
NB: nel caso di grandi masse inerziali, l’impiego del motore autofrenante può generare
sovraccarichi agli organi meccanici, rischiando di ridurre la vita del martinetto. Per
applicazioni particolari, consultare l’ufficio tecnico di MecVel.
ATTENZIONE ai motori autofrenanti con leva di sblocco: attivando la leva di
sblocco, il moto del martinetto potrebbe diventare reversibile. Nella progettazione
dell’applicazione, tenere in considerazione che i carichi sospesi e/o le forze assiali
possono provocare il movimento involontario dello stelo traslante (nella serie HT) o
della madrevite (nella serie HR).
*2: il motore con albero sporgente può essere utile per manovre manuali e/o per
l’applicazione di sensori di movimento.
NB: l’albero sporgente non ha nessuna protezione. Nella progettazione
dell’applicazione, occorre tenere in considerazione che le parti collegate all’albero
vengono poste in rotazione durante il funzionamento del motore.
*3: il condensatore elettrico di avvio facilita la partenza del motore con pieno carico.
*4: per motori autofrenanti comandati da inverter è necessario azionare il freno
separatamente dal motore.
NB: durante la progettazione dell’applicazione, occorre definire come gestire il
transitorio dato dalle rampe di accelerazione e decelerazione del motore.
Per le motorizzazioni in CC, consultare l’ufficio tecnico di MecVel.
VARIABILI OPZIONALI
PER MOTORI IN CA
Monofase Trifase
Senza freno Con freno *1Senza freno Con freno *1
Albero sporgente *2• •
Condensatore elettronico
di avvio *3• •
Predisposizione inverter • •*4• •*4

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Manuale uso e manutenzione serie HT-HR - 9
2.2.2 CONTROLLO E REGOLAZIONE DELLA CORSA DEL MARTINETTO
Ai martinetti si possono applicare diversi sistemi di controllo della corsa. Le tipologie
di dispositivi disponibili in funzione della configurazione sono:
Finecorsa meccanici integrati (F)•
Finecorsa magnetici (FCM)•
Finecorsa induttivi (FCI)•
Encoder•
Potenziometro•
2.2.2.1 TARATURA DEI DISPOSITIVI
2.2.2.2 FINECORSA MECCANICI INTEGRATI (F) - SOLO PER VERSIONE HR-F
Collegare i cavi d’alimentazione di motore e finecorsa come da schema elettrico in
dotazione al dispositivo. Per tarare il gruppo finecorsa e settare la corsa dello stelo
rotante al valore prestabilito, agire sulle camme 1 e 2 come da seguente procedura:
Allentare le camme 1 e 2 tramite le rispettive viti 31.
Retrarre lo stelo nella posizione desiderata2.
Ruotare la camma inferiore fino a commutare il relativo micro3.
Serrare la camma in posizione tramite la rispettiva vite 34.
Sfilare lo stelo nella posizione desiderata5.
Ruotare la camma superiore fino a commutare il relativo micro6.
Serrare la camma in posizione tramite la rispettiva vite 37.
IMPORTANTE: per retrarre e sfilare lo stelo, azionare il motore tramite piccoli im-
pulsi per evitare battute meccaniche che danneggino il martinetto.
Finecorsa elettrici
Vite di serraggio (3)
Camma superiore (2)
Camma inferiore (1)
CARATTERISTICHE TECNICHE (1 CONTATTO IN DEVIAZIONE)
Tensione max. Corrente max.
48 Vdc 5 A
48 Vac 5 A

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10 - Manuale uso e manutenzione serie HT-HR
2.2.2.3 FINECORSA MAGNETICI (FCM) - SOLO PER VERSIONE HT
Per settare la corsa dello stelo traslante al valore prestabilito, agire sui sensori montati
all’esterno del martinetto come da seguente procedura:
Posizionare i finecorsa all’estremità opposta del martinetto1.
Retrarre lo stelo nella posizione desiderata in chiusura (2. *)
Posizionare il finecorsa FCMC nella posizione di lettura (led acceso)3.
Serrare le viti di fissaggio del finecorsa4.
Successivamente
Sfilare lo stelo nella posizione desiderata in apertura (5. *)
Posizionare il finecorsa FCMA nella posizione di lettura (led acceso)6.
Serrare le viti di fissaggio del finecorsa7.
* Questa operazione va eseguita azionando il motore elettrico.
CIRCUITO REED NC• : circuito con ampolla Reed normalmente chiusa protetta da
varistore contro le sovratensioni generate all’apertura del circuito e sistema di
visualizzazione LED
CARATTERISTICHE FINECORSA MAGNETICI FCM
Prestazioni Tipo
Reed NC Reed NO PNP
Tensione in CC 3/110 V 3/30 V 6/30 V
Tensione in CA 3/110 V 3/30 V
Corrente a 25°C 0,5 A 0,1 A 0,2 A
Potenza 20 VA 6 VA 4 W
Cavo alimentazione PVC 2x0,14 mm PVC 2x0,14 mm PVC 3x0,14 mm
Lunghezza cavo 2500 mm 2500 mm 2500 mm
Protezione IP67 IP67 IP67
FCMC
finecorsa
magnetico chiusura
FCMA
finecorsa
magnetico apertura

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Manuale uso e manutenzione serie HT-HR - 11
CIRCUITO REED NO• : circuito con ampolla Reed normalmente aperta protetta
da varistore contro le sovratensioni generate all’apertura del circuito e sistema
di visualizzazione LED
CIRCUITO PNP• : circuito con effetto di Hall con uscita PNP, protetto contro l’in-
versione di polarità e picchi di sovratensione e sistema di visualizzazione LED
2.2.2.4 FINECORSA INDUTTIVI (FCI) - SOLO PER VERSIONE HT
La posizione dei finecorsa induttivi non è modificabile dall’utilizzatore.
In fase d’ordine del prodotto, occorre specificare le quote relative agli interassi del
martinetto “chiuso” e “aperto”.
Circuito Reed NC Circuito PNP
Carico
Bl/BlMa/Br
Circuito Reed NO
+
-
Ma/Br
Bl/Bl
Ne/Bk
Bl/BlMa/Br
NA + NC
+
–
I
nero
marrone
bianco
blu
FCIC
finecorsa martinetto
tutto chiuso
FCIA
finecorsa martinetto
tutto aperto
CARATTERISTICHE FINECORSA INDUTTIVI FCI
Tensione di alimentazione (UB) 5 ÷ 40 Vdc
Temperatura di funzionamento -25°C ÷ +75°C
Protezione IP67
Visualizzazione stato di uscita LED giallo

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12 - Manuale uso e manutenzione serie HT-HR
Per registrare la posizione dei finecorsa FCI (se registrabili), utilizzare la seguente procedura:
Rimuovere il coperchio di protezione B agendo sulle viti A1.
Allentare le viti C2.
Spostare il finecorsa D, posizionato sull’apposito piastrino, nella direzione desiderata3.
Serrare le viti C4.
Riposizionare il coperchio di protezione B5.
Serrare le viti A6.
2.2.2.5 ENCODER
Encoder sui motori in CA:
Encoder incrementale bidirezionale senza e• con impulso di zero IP54 (standard)
Impulsi/giro disponibili: 50/100/200/400/500/512/1000/• 1024 (standard)
Circuiti d’uscita disponibili:• Line Drive 5 Vdc (standard),Push Pull 20 Vdc, Open
Collector NPN 10-30 Vdc, Open Collector PNP 10-30 Vdc
2.2.2.6 POTENZIOMETRO - SOLO PER VERSIONE HR-F
Per l’identificazione della posizione dello stelo rotante è possibile dotare il martinetto di
un potenziometro. Dopo aver tarato il potenziometro, il suo valore di resistenza varierà in
funzione della posizione dello stelo rotante. Per tarare il potenziometro, utilizzare la seguente
procedura:
Registrare i finecorsa meccanici integrati (F) come precedentemente descritto1.
Posizionare lo stelo rotante nella posizione centrale tra i due finecorsa meccanici integrati2.
Liberare il potenziometro agendo sulla vite di regolazione3.
Ruotare il potenziometro in senso orario fino a finecorsa4.
Ruotare il potenziometro in senso anti-orario fino a finecorsa e contare il numero di5.
rotazioni necessarie
Ruotare il potenziometro in senso orario per un numero di giri pari alla metà di quelli6.
contati nella manovra precedente
Bloccare il potenziometro agendo sulla vite di regolazione7.
LINE DRIVE PUSH-PULL
Rosso ÷ Vdc
Nero
Verde
Giallo
Blu
Marrone
Arancione
Bianco
0 Vdc
A
B
Z
- A
- B
- Z
0 Vdc
+ Vdc
Out
Out
+ Vdc
Out
0 Vdc
D
B
C
C
A
A
* immagine indicativa

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Manuale uso e manutenzione serie HT-HR - 13
2.2.3 ATTACCHI E DISPOSITIVI DI FISSAGGIO
Sono previsti attacchi standard e a disegno. Devono essere scelti in relazione
all’installazione del martinetto, al fine di annullare l’eccentricità del carico. Si sottolinea
che sull’attacco si scarica la coppia di reazione che agisce sulla madrevite in seguito
all’applicazione del carico, perciò nel caso di attacchi a forcella o a snodo sferico si
deve prevedere il dispositivo di anti-rotazione.
2.2.4 DISPOSITIVO DI ANTI-ROTAZIONE
Il dispositivo di anti-rotazione è necessario quando l’applicazione non permette di
vincolare lo stelo alle rotazioni attorno al proprio asse (obbligatorio con attacco
anteriore a snodo sferico o forcella).
Potenziometro
Vite di regolazione
123
90.0°
R4.5
3.2 9.3
1
2
3
Ø22.2
A
Simbolo/Symbol
60°
CW
Ø 0.500
(12.70)
BC
1
2
3
1
2
3
±0.015
1.312
(33.32)
0.015
(4.75)
0.625
(15.88)
±0.015
±0.015 ±0.015
B
Simbolo/Symbol
CARATTERISTICHE POTENZIOMETRO
Prestazioni Versione A Versione B
Angolo max. di lavoro 340° ± 3° 352° ± 2°
Resistenza Ohm 1K/5K/10K (standard) 1K/5K/10K (standard)
Alimentazione consigliata 10 V max. 50 V max.
Linearità indipendente ± 2% ± 1%
Tolleranza ± 20% ± 3%
Coefficiente deriva termica 600 ppm/°C 20 ppm/°C
* immagine indicativa

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2.2.5 CHIOCCIOLA DI SICUREZZA - SOLO VERSIONE HR
La chiocciola di sicurezza è un dispositivo opzionale previsto per evidenziare lo stato
di usura della madrevite su cui agisce la vite trapezia. Carichi gravosi e uso prolungato
infatti potrebbero usurare la madrevite fino all’esaurimento della filettatura utile che
agisce sulla vite trapezia. L’eccessiva e incontrollata usura della madrevite potrebbe
causare il collasso del martinetto, con l’improvviso sfilo della chiocciola dallo stelo
rotante. La chiocciola di sicurezza è applicabile solo ai martinetti della serie HR, ed è
disponibile in tre versioni: GS, G e GU. Le tre versioni sono differenti per tipologia di
costruzione e modo di intercettazione del livello di usura della chiocciola.
La sola presenza della chiocciola di sicurezza non costituisce presunzione di
sicurezza assoluta. Per essere veramente efficace, la chiocciola di sicurezza (in
funzione della versione) deve essere coadiuvata da una adeguata procedura
di verifica, come descritto nei paragrafi seguenti.
2.2.5.1 TIPOLOGIE E FUNZIONI DELLE CHIOCCIOLE DI SICUREZZA
2.2.5.1.1 CHIOCCIOLA DI SICUREZZA GS
Questa chiocciola di sicurezza, realizzata in acciaio, entra in contatto con lo stelo
rotante nel momento in cui la madrevite in bronzo si usura oltre i limiti di sicurezza.
L’intervento della chiocciola di sicurezza GS è identificabile tramite due fenomeni:
Improvvisio aumento della corrente assorbita dal motore, facilmente intercettabile•
dall’intervento del salvamotore (per i motori in CA) o dal limitatore di corrente
(per i motori in CC)
Improvviso aumento della rumorosità, data dall’attrito radente (acciaio su acciaio)•
tra stelo rotante e chiocciola di sicurezza
La presenza della chiocciola di sicurezza non garantisce mai l’arresto del
martinetto al raggiungimento della massima usura della madrevite.
2.2.5.1.2 CHIOCCIOLA DI SICUREZZA G
Questa chiocciola di sicurezza, realizzata in bronzo, ha il solo scopo di rendere
misurabile lo stato di usura della madrevite. L’usura della madrevite infatti comporta
la variazione dell’interstizio X presente tra la madrevite e la chiocciola di sicurezza. Per
verificare lo stato di usura della madrevite, utilizzare la seguente procedura:
Sollecitare il martinetto con il carico massimo a cui è solitamente sottoposto1.
Misurare l’interstizio X2.
Verificare sulla tabella se la madrevite ha già raggiunto il limite massimo di usura3.
Se necessario, pianificare la sostituzione della madrevite e se si è già raggiunta4.
l’usura massima della madrevite, sospendere immediatamente l’utilizzo del
martinetto

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Manuale uso e manutenzione serie HT-HR - 15
SOLLECITAZIONE IN TIRO SOLLECITAZIONE IN SPINTA
Questa tabella non è valida per i martinetti sottoposti a sollecitazioni sia in
tiro che in spinta in quanto la chiocciola di sicurezza G non è prevista per i
martinetti che lavorano con il carico in entrambe le direzioni.
TABELLA PER LA VERIFICA DELL’USURA DELLA MADREVITE
Grandezza
martinetto Ø A
Misura interstizio X
Con madrevite
nuova di fabbrica
Valore minimo con
sollecitazione in spinta
Valore massimo con
sollecitazione in tiro
05 30 2 1 3
10 35 2 1 3
25 45 3 1,5 4,5
50 57 3,5 1,75 5,25
100 72 4,5 2,25 6,75
200 100 5 2,5 7,5
Madrevite
Interstizio X
Chiocciola di sicurezza
A = Ø di riferimento per
la taglia del martinetto
Inalcuneconfigurazioni,peresigenzetecnicheodiresistenzadelle
viti di fissaggio della madrevite ai componenti da movimentare,
è possibile ribaltare l’insieme madrevite + chiocciola di sicurezza.
Inquestacircostanza,durantelaprogettazionedell’applicazione,
prestare attenzione che rimangano disponibili gli spazi per la
verifica periodica dell’interstizio X.

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16 - Manuale uso e manutenzione serie HT-HR
2.2.5.1.3 CHIOCCIOLA DI SICUREZZA GU
Questa chiocciola di sicurezza corrisponde alla versione assistita della chiocciola di
sicurezza G. Il principio di funzionamento è lo stesso della versione G, con l’aggiunta
di un finecorsa induttivo che controlla costantemente lo stato di usura della madrevite.
Più la madrevite si usura, più il finecorsa montato sulla chiocciola di sicurezza si avvicina
alla parte metallica avvitata alla madrevite, fino a far cambiare di stato il finecorsa
induttivo (per le caratteristiche, fare riferimento al paragrafo sui finecorsa induttivi).
Collegare il finecorsa al circuito elettrico di comando del martinetto per generare un
segnale di allarme che all’occorrenza blocchi il martinetto per permettere le necessarie
attività di manutenzione.
Per ragioni di sicurezza si raccomanda di utilizzare il contatto NC del
finecorsa. In alternativa, prevedere un dispositivo di check per verificare
periodicamente che il finecorsa e il suo cablaggio siano operativi (per
controllare che il finecorsa non sia bruciato o che non si sia interrotto un
conduttore).
Per la versione GU della chiocciola di sicurezza sono previsti due tipi di servizio del
martinetto:
Configurazione standard per martinetto con sollecitazione in spinta•
Configurazione con insieme madrevite + chiocciola di sicurezza ribaltati con•
sollecitazioni in tiro
SOLLECITAZIONE IN SPINTA SOLLECITAZIONE IN TIRO

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Manuale uso e manutenzione serie HT-HR - 17
La chiocciola di sicurezza GU non è prevista per i martinetti che lavorano
con il carico in entrambe le direzioni.
3 TRASPORTO E SMALTIMENTO
Il prodotto viene consegnato in imballi (scatole di cartone, casse di legno, ecc.) a
seconda degli accordi con il cliente e in base alle dimensioni del prodotto stesso.
Si raccomanda di movimentare i prodotti dopo aver aperto l’imballo, utilizzando idonei
sistemi di movimentazione quali carrelli elevatori, transpallet, cinghie di sicurezza.
Si richiama l’attenzione al rispetto delle condizioni di sicurezza per il trasporto del
prodotto da parte dell’operatore, in particolare si ricorda di indossare opportuni
dispositivi di protezione individuale.
Prima della movimentazione dell’imballo contenente il prodotto, si raccomanda di
valutare la posizione approssimata del baricentro, mentre durante la movimentazione
si prega di porre la massima attenzione per evitare che eventuali urti danneggino il
martinetto.
All’interno del martinetto ci sono componenti in acciaio, leghe di alluminio,
tecnopolimeri, materiali sintetici, parti in rame e lubrificanti: per il loro smaltimento si
raccomanda la consegna a un’azienda specializzata.
4 INSTALLAZIONE
4.1 PIAZZAMENTO E OPERAZIONI DI INSTALLAZIONE
Il martinetto deve essere installato in modo che i carichi a esso applicati risultino agire
nella sola direzione assiale.
Si fa divieto di applicare carichi torsionali sull’asse longitudinale.
In fase di montaggio, è necessario curare l’allineamento dei punti di fissaggio del
martinetto.
A tal fine è opportuno indicare, in sede di scelta del martinetto, i fissaggi anteriori e
posteriori adeguati alla situazione di carico cui sarà sottoposto il martinetto, così da
evitare disallineamenti che causerebbero il funzionamento irregolare.
Si raccomanda un’installazione robusta e sicura, che garantisca la stabilità del
martinetto durante il funzionamento, secondo le indicazioni elencate di seguito:
Fissare saldamente la struttura del riduttore1.
Collegare il carico del martinetto utilizzando opportuni dispositivi di fissaggio2.
(perni, viti, spine, ecc.)
Eseguire il collegamento elettrico3.

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18 - Manuale uso e manutenzione serie HT-HR
L’eccentricità del carico dovuta a una scelta errata dei fissaggi e/o da un
montaggio scorretto, con conseguente disallineamento dei punti di fissaggio,
dà origine a carichi radiali, con conseguente usura dei componenti interni
del martinetto e irregolarità nel suo funzionamento.
È necessario che il martinetto lavori all’interno della sua corsa utile, evitando l’arresto
a battuta meccanica.
L’arresto a battuta meccanica dovuto a un utilizzo del martinetto oltre i limiti della sua
corsa utile causa il danneggiamento dei componenti interni.
Prima di azionare il motore assicurarsi del corretto funzionamento dei dispositivi di
controllo della corsa.
Il malfunzionamento degli stessi può provocare urti ai componenti interni del
martinetto, con conseguenti ulteriori malfunzionamenti e/o cedimenti strutturali.
La prima volta che si avvia il martinetto si consiglia di partire da una posizione
intermedia della corsa, per verificare la correttezza della direzione del movimento,
evitando gli urti interni di cui sopra.
Per martinetti senza dispositivo di anti-rotazione, evitare la rotazione
manuale dello stelo.
In caso contrario si rischia, al primo avvio, di provocare urti ai componenti
interni del martinetto, con conseguenti possibili cedimenti strutturali.
Per evitare un sovraccarico accidentale sul martinetto, si consiglia di installare un
limitatore di corrente che non intervenga durante la fase di spunto del motore e sia
tarato al 15% in più della corrente massima di esercizio.
Si ricorda di non mettere mai in funzione il martinetto senza prima aver
eseguito correttamente le operazioni di posizionamento sopra indicate.
4.2 COLLEGAMENTO ELETTRICO
Le operazioni di collegamento elettrico e taratura devono essere effettuate da
personale esperto, istruito e informato.

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Manuale uso e manutenzione serie HT-HR - 19
4.3 PREDISPOSIZIONI A CARICO DELL’UTENTE
Il martinetto deve essere messo in servizio all’interno di un contesto conforme minimo
alle seguenti Direttive comunitarie:
2006/42/CE: Direttiva macchine•
2014/30/UE: Direttiva E.M.C.•
5 FUNZIONAMENTO
Il martinetto è destinato alla movimentazione di carichi.
Tramite opportuni meccanismi, il moto rotatorio del motore viene trasformato nel
moto lineare dello stelo.
Il carico, sempre e solo in direzione assiale, può essere applicato in tiro o in spinta,
indipendentemente dal verso di avanzamento dello stelo.
5.1 USO PREVISTO E CONDIZIONI DI UTILIZZO
Il martinetto è progettato per un utilizzo conforme alle condizioni specificate da
MecVel e riportate nel catalogo del prodotto.
Per l’uso si richiama l’attenzione al fattore di servizio del martinetto e alle condizioni
ambientali.
Il fattore di servizio e le condizioni ambientali sono parametri che si influenzano a
vicenda.
Il fattore di servizio è definito come il rapporto percentuale tra il tempo di lavoro e il
tempo di sosta nel ciclo, calcolato su una base di tempo di max. 5 minuti.
% fattore di servizio = [tempo funzionamento/(tempo funzionamento + tempo sosta)] x 100
Le condizioni ambientali sono caratterizzate dalla temperatura e dagli elementi che
ne definiscono l’aggressività (umidità, salinità, polverosità, ecc.).
Il fattore di servizio standard cui sono riferite le prestazioni dei martinetti è S3 30% a
una temperatura ambiente di riferimento di -10°C +60°C.
Non tutti i martinetti MecVel sono idonei ad essere installati in ambienti con
atmosfera potenzialmente esplosiva. In questo caso, contattare MecVel.

ITALIANO
20 - Manuale uso e manutenzione serie HT-HR
5.1.1 LIMITE DI UTILIZZO DEI MARTINETTI HR
I martinetti della serie HR non devono mai superare i carichi di punta indicati nel
relativo paragrafo.
5.1.1.1 VELOCITÀ CIRITICA DI ROTAZIONE DELLO STELO ROTANTE
La velocità di rotazione dello stelo rotante non deve mai superare i limiti indicati nei
grafici seguenti.
VELOCITÀ MASSIMA DI ROTAZIONE DELLO STELO ROTANTE VINCOLATA
ALL’ESTREMITÀ (ESTREMITÀ SUPPORTATA)
VELOCITÀ MASSIMA DI ROTAZIONE DELLO STELO ROTANTE NON VINCOLATA
ALL’ESTREMITÀ (ESTREMITÀ LIBERA)
Velocità critica [rpm]
Lunghezza stelo [m]
Velocità critica [rpm]
Lunghezza stelo [m]
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20
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