Sime SOLIDA 5 PL User manual

SOLIDA 5 PL cod. 8058540
Kit pellet SOLIDA 5 PL cod. 8075950
SOLIDA 8 PL + cod. 8075742
Kit pellet SOLIDA 8 PL + cod. 8075960
SOLIDA 5 PL/8 PL+
Fonderie SIME SpA Cod. 6113721A - 05/2016
IT
ENG

SOLIDA PL - ITALIANO
INDICE
1 FUNZIONAMENTO A LEGNA O CARBONE
1.1 DESCRIZIONE ......................................................................... 3
1.2 INSTALLAZIONE ....................................................................... 5
1.3 USO E MANUTENZIONE................................................................. 7
2 FUNZIONAMENTO A PELLET CON APPOSITO KIT
2.1 DESCRIZIONE ......................................................................... 8
2.2 INSTALLAZIONE ....................................................................... 9
2.3 SCHEMA ELETTRICO ................................................................... 15
2.4 BRUCIATORE PELLET .................................................................. 18
2.5 USO E MANUTENZIONE................................................................. 23
GARANZIA CONVENZIONALE .................................................................. 36
AVVERTENZE
- In caso di guasto o malfunzionamento dell’apparecchio contattare il personale tecnico autorizzato
- Evitare che i cavi elettrici esterni vengano a contatto con le parti calde della caldaia
- Installare nella rete di alimentazione elettrica un opportuno dispositivo che assicuri la disconnessione
onnipolare completa (categoria di sovratensione III)
- Durante il funzionamento della caldaia, il tubo di scarico fumi e le porte in ghisa raggiungono alte tempe-
rature (non toccare senza le opportune protezioni)
- Se il cavo di alimentazione elettrica è danneggiato, esso deve essere sostituito dal costruttore o da perso-
nale tecnico qualificato
- Per evitare il riflusso dell’acqua dell’impianto, installare delle valvole di non ritorno o rubinetti che vanno
aperti solo nel caso di reintegro d’acqua nell’impianto.
NOTE GENERALI
- L’installazione dell’apparecchio deve essere effettuata da personale professionalmente qualificato che operi in
conformità alle norme nazionali vigenti ed alle indicazioni riportate nel manuale a corredo.
- L’apparecchio non è destinato a essere usato da persone, bambini compresi, le cui capacità fisiche, sensoriali o
mentali, siano ridotte. I bambini devono essere sorvegliati per sincerarsi che non giochino con l’apparecchio.
- La presenza di un puffer (accumulo inerziale) è consigliabile ma non obbligatoria. La sua presenza ha il vantag-
gio di svincolare la caldaia dalle richieste “repentine” dell’impianto e di permettere l’integrazione con altre fonti
di calore. Riduce i consumi e aumenta l’efficienza del sistema.
- Non utilizzare o depositare materiali esplosivi o facilmente infiammabili (ad es. benzina, vernici, carta) nel loca-
le dove è installato l’apparecchio.
- L’utente deve essere istruito sull’utilizzo e sul funzionamento dell’apparecchio.

IT
ENG
3
1 FUNZIONAMENTO A LEGNA O CARBONE
∆p mm H2O
400
300
200
100
0
0123
34
6
7
8 PL +
4PORTATA (m3h)
5 PL
1080
845
1020
185
220
470
P
88L197 = =
R
S
308
160
307
Ø147
M
Fig. 1
ATTACCHI
M Man da ta im pian to
2” (UNI-ISO 7/1)
R Ri tor no im pian to
2” (UNI-ISO 7/1)
S Scarico caldaia
1/2” (UNI-ISO 7/1)
SOLIDA 5 PL
SOLIDA 8 PL +
L 555 mm 855 mm
P 390 mm 690 mm
Modello SOLIDA 5 PL SOLIDA 8 PL +
Potenza termica a carbone * kW (kcal/h) 25,6 (22.000) 39,5 (34.000)
Classe di rendimento 2 2
Durata di una carica a carbone h≥ 4 ≥ 4
Durata di una carica a legna h≥ 2 ≥ 2
Volume di carica dm334,0 59,5
Depressione minima al camino mbar 0,12 0,18
Elementi di ghisa n° 5 8
Temperatura max esercizio °C 95 95
Temperatura minina acqua ritorno impianto °C 50 50
Pressione max esercizio bar 4 4
Pressione di collaudo bar 6 6
Capacità caldaia l 31 43
Peso kg 245 350
* Per il funzionamento con legno duro (betulla - quercia - olivo) la potenza termica si riduce di circa il 10%
1.1 DESCRIZIONE
1.1.1 INTRODUZIONE
Le caldaie di ghisa SOLIDA PL sono una valida
soluzione agli attuali problemi energetici in
quanto adatte a funzionare con combustibili
solidi: legna e carbone.
Le caldaie SOLIDA PL sono conformi alla
Direttiva PED 2014/68/UE.
1.1.2 FORNITURA
Le caldaie vengono fornite in due colli sepa-
rati:
– Corpo caldaia assemblato corredato di
porta caricamento, porta cenerario, camera
fumo con serranda di regolazione, bacinella
raccolta cenere e regolatore termostatico di
tiraggio. Sacchetto contenente: 2 maniglie
per le porte, una vite con pomello in bachili-
te per la regolazione manuale della serran-
da immissione aria, una molla di contatto
per il bulbo del termometro e la leva M6
da fissare alla serranda immissione aria.
“Certificato di Collaudo” da conservare con
i documenti della caldaia. Accessori vari da
conservare per il funzionamento a pellet
(vedi la sezione 2 del manuale).
– Imballo cartone per mantello con termome-
tro e sacchetto documenti.
1.1.3 DIMENSIONI
1.1.4 CARATTERISTICHE TECNICHE
1.1.5 PERDITE DI CARICO
Fig. 2

4
1.2 INSTALLAZIONE
1.2.1 LOCALE CALDAIA
Verificare che il locale abbia requisiti e
caratteristiche rispondenti alle norme vigen-
ti. È inoltre necessario che nel locale afflui-
sca almeno tanta aria quanta ne viene richie-
sta per una regolare combustione. È quindi
necessario praticare, nelle pareti del locale,
delle aperture che rispondano ai seguenti
requisiti:
– Avere una sezione libera di almeno 6 cm
2
per ogni 1,163 kW (1000 kcal/h).
La sezione minima dell’apertura non deve
essere comunque inferiore ai 100 cm
2
. La
sezione può essere inoltre calcolata utiliz-
zando la seguente relazione:
Q
S =
100
dove “S” è espresso in cm
2
, “Q” in kcal/h
– L’apertura deve essere situata nella parte
bassa di una parete esterna, preferibil-
mente opposta a quella in cui si trova l’e-
vacuazione dei gas combusti.
1.2.2 ALLACCIAMENTO
ALLA CANNA FUMARIA
Una canna fumaria deve rispondere ai
seguenti requisiti:
– Deve essere di materiale impermeabile
e resistente alla temperatura dei fumi e
relative condensazioni.
– Deve essere di sufficiente resistenza mec-
canica e di debole conduttività termica.
– Deve essere perfettamente a tenuta, per
evitare il raffreddamento della canna
fumaria stessa.
– Deve avere un andamento il più possibile
verticale e la parte terminale deve avere
un aspiratore statico che assicura una
efficiente e costante evacuazione dei pro-
dotti della combustione.
– Allo scopo di evitare che il vento possa
creare attorno al comignolo delle zone
di pressione tale da prevalere sulla forza
ascensionale dei gas combusti, è neces-
sario che l’orifizio di scarico sovrasti di
almeno 0,4 metri qualsiasi struttura adia-
cente al camino stesso (compreso il colmo
del tetto) distante meno di 8 metri.
– La canna fumaria deve avere un diametro
non inferiore a quello di raccordo caldaia;
per canne fumarie con sezione quadrata o
rettangolare la sezione interna deve esse-
re maggiorata del 10% rispetto a quella
del raccordo caldaia.
– La sezione utile della canna fumaria può
essere ricavata dalla seguente relazione:
P
S = K
√H
S se zio ne ri sul tan te in cm
2
K coef fi cien te in ri du zio ne:
– 0,045 per le gna
– 0,030 per car bo ne
P po ten za del la cal daia in kcal/h
H al tez za del ca mi no in me tri mi su ra-
ta dal l’as se del la fiam ma al lo sca-
ri co del cami no nel l’a tmo sfe ra. Nel
di men sio na men to del la can na fu ma-
ria si de ve te ner con to del l’al tez za
ef fet ti va del ca mi no in me tri, mi su ra ta
dal l’as se del la fiam ma al la som mi tà,
di mi nui ta di:
– 0,50 m per ogni cam bia men to di
di re zio ne del con dot to di rac cor do
tra cal daia e can na fu ma ria;
– 1,00 m per ogni me tro di svi lup po
oriz zon ta le del rac cor do stes so.
1.2.3 ALLACCIAMENTO IMPIANTO
È opportuno che i collegamenti siano facil-
mente disconnettibili a mezzo bocchettoni
con raccordi girevoli.
È sempre consigliabile montare delle idonee
saracinesche di intercettazione sulle tuba-
zioni impianto riscaldamento.
ATTENZIONE: E’ obbligatorio il montaggio
della valvola di sicurezza sull’impianto non
inclusa nella fornitura.
Riempimento impianto
Prima di procedere al collegamento della
caldaia è buona norma far circolare acqua
nelle tubazioni per eliminare gli eventuali
corpi estranei che comprometterebbero la
buona funzionalità dell’apparecchio.
Il riempiemento va eseguito lentamente per
dare modo alle bolle d’aria di uscire attra-
verso gli opportuni sfoghi, posti sull’impianto
di riscaldamento.
In impianti di riscaldamento a circuito chiuso
la pressione di caricamento a freddo dell’im-
pianto e la pressione di pregonfiaggio del
vaso di espansione dovranno corrispondere,
o comunque non essere inferiori, all’altez-
za della colonna statica dell’impianto (ad
esempio, per una colonna statica di 5 metri,
la pressione di precarica del vaso e la pres-
sione di caricamento dell’impianto dovranno
corrispondere almeno al valore minimo di
0,5 bar).
Caratteristiche acqua di alimentazione
L’acqua di alimentazione del circuito riscal-
damento deve essere trattata in conformità
alla Norma UNI-CTI 8065.
È opportuno ricordare che anche piccole
incrostazioni di qualche millimetro di spes-
sore provocano, a causa della loro bassa
conduttività termica, un notevole surriscal-
damento delle pareti della caldaia con con-
seguenti gravi inconvenienti.
È ASSOLUTAMENTE INDISPENSABILE IL
TRATTAMENTO DELL’ACQUA UTILIZZATA
PER L’IMPIANTO DI RISCALDAMENTO NEI
SEGUENTI CASI:
– Impianti molto estesi (con elevati contenu-
ti d’acqua).
– Frequenti immissioni d’acqua di reintegro
nell’impianto.
– Nel caso si rendesse necessario lo svuo-
tamento parziale o totale dell’impianto.
1.2.4 MONTAGGIO GRIGLIA BRACIERE
(OPTIONAL)
Per effettuare il montaggio della griglia,
fornita a richiesta, procedere nel seguente
modo (fig. 3):
– Forare la cartella dalla parte esterna, tra
la testata anteriore e l’elemento inter-
medio, impiegando una punta ø 10 come
indicato al particolare (B).
LE GEN DA
1 Vite TE M8 x 110
2 Rondella grower
3 Leva griglia
4 Anello per leva
5 Vite TE M8 x 35
6 Asta collegamento
7 Dado M10
8 Vite TE M10 x 50
9 Mozzo
10 Griglia anteriore
11 Griglia intermedia
12 Griglia posteriore
Fig. 3

IT
ENG
5
– Togliere la cartella di ghisa agendo ester-
namente con uno scalpello, sul lato sini-
stro della testata anteriore, come indicato
al particolare (A).
– Posizionare la griglia posteriore (12) nella
camera di combustione.
– Posizionare la griglia anteriore (10) e bloc-
carla al mozzo (9) con le viti (8) e i dadi
(7); bloccare la griglia anteriore, dal lato
destro del corpo caldaia, con la vite (5).
– Agganciare l’asta collegamento (6) alle
sedi ricavate sulla griglia anteriore e
posteriore.
– Posizionare le griglie intermedie (11).
– Inserire sul mozzo (9) l’anello (4) e la leva
(3), fissando poi il tutto con la rondella (2)
e la vite (1).
1.2.5 MONTAGGIO ACCESSORI
Le maniglie di chiusura porte e la vite con
pomello regolazione serranda aria sono for-
nite a parte in quanto potrebbero rovinarsi
durante il trasporto.
Sia le maniglie che la vite con pomello sono
contenute in sacchetti di nylon inseriti all’in-
terno della bacinella raccolta ceneri. Per
il montaggio delle maniglie procedere nel
modo seguente (fig. 4):
– Prendere una maniglia (1), infilarla nella
feritoia della porta di carico (2) ed inserire
il rullino (3) nel foro della maniglia; bloc-
care la maniglia inserendo la coppiglia
elastica (4).
– Eseguire la stessa operazione per la
maniglia della porta del cenerario.
Per il montaggio della vite con pomello pro-
cedere nel modo seguente (fig. 5):
– Togliere la vite M8 x 60 che fissa la ser-
randa d’immissione aria alla porta del
cenerario ed avvitare la vite con pomello
in bachilite (1) fornita nella confezione.
Porre all’estremità della vite M10 il dado
cieco con calotta (2).
– Fissare la leva M6 alla serranda dell’aria
(3) ponendola in orizzontale verso destra.
La leva ha all’estremità un foro sul quale
verrà poi collegata la catenella del regola-
tore termostatico.
1.2.6 MONTAGGIO MANTELLO
Dal lato posteriore della caldaia sui due
tiranti superiori sono avvitati tre dadi: il
secondo ed il terzo dado servono a posiziona-
re correttamente i fianchi del mantello.
Nei tiranti inferiori sia dalla parte anteriore
che nella parte posteriore della caldaia, sono
avvitati due dadi di cui uno per bloccare le
staffe supporto fianchi.
Il montaggio dei componenti del mantello va
eseguito nel seguente modo (fig. 6):
– Svitare di alcuni giri il secondo o il terzo
dado di ciascun tirante.
– Agganciare il fianco sinistro (1) sul tirante
inferiore e superiore della caldaia e rego-
lare la posizione del dado e controdado del
tirante superiore.
– Bloccare il fianco serrando i controdadi.
– Per montare il fianco destro (2) procedere
nella stessa maniera.
– Agganciare il pannello posteriore supe-
riore (3) inserendo le due linguette nelle
feritoie ricavate su ciascun fianco.
– Effettuare la medesima operazione per
fissare il pannello posteriore inferiore (4).
– Il deflettore di protezione (5) è fissato al
pannello comandi (6) con tre viti autofilet-
tanti.
Fissare il pannello per mezzo di piolini a
pressione.
Successivamente svolgere il capillare del
termometro e introdurlo nella guaina di
destra della testata posteriore, inserendo
la molletta di contatto che dovrà essere
tagliata a circa 45 mm.
– Fissare il coperchio (7) ai fianchi della cal-
daia.
NOTA: Conservare con i documenti della
caldaia il “Certificato di Collaudo” inserito
nella camera di combustione.
1.2.7 REGOLATORE DI TIRAGGIO
Le caldaie “SOLIDA PL” possono montare
indifferentemente due tipi di regolatori ter-
mostatici.
ATTENZIONE: Per poter fissare la leva con
catenella nel supporto del regolatore è
necessario togliere il deflettore in alluminio
montato sul quadro di comando svitando le
tre viti che lo fissano (fig. 6).
Ad avvenuto montaggio e relativa regolazio-
ne rimettere il deflettore di protezione.
Regolatore “THERMOMAT RT-C”
Il regolatore “Thermomat” è dotato di mano-
pola in resina termoindurente con campo di
regolazione da 30 a 100 °C (fig. 7).
Avvitare il regolatore sul foro 3/4” della
testata anteriore e orientare l’indice rosso
sulla parte superiore.
La leva con catenella deve essere introdotta
nel supporto de regolatore dopo aver mon-
tato il pannello portastrumenti ed aver tolto
il fermo di plastica. Se si sfila lo snodo che
LE GEN DA
1 Maniglia
2 Porta di carico
3 Rullino
4 Coppiglia elastica
Fig. 4
LE GEN DA
1 Vite con pomello M10 x 70
2 Dado cieco con calotta
3 Serranda
immissione aria
LE GEN DA
1 Fianco sinistro
2 Fianco destro
3 Pannello posteriore superiore
4 Pannello posteriore inferiore
5 Deflettore di protezione
6 Pannello comandi
7 Coperchio
Fig. 5
Fig. 6

6
fissa la leva con catenella fare attenzione a
rimontarlo nella medesima posizione.
Dopo aver posizionato la manopola su 60°C
bloccare la leva con catenella in posizione
leggermente inclinata verso il basso in modo
che la catenella venga a trovarsi in asse con
l’attacco della serranda aria.
Per la regolazione del “Thermomat”, che
consiste essenzialmente nella determinazio-
ne della lunghezza della catenella, procede-
re nel seguente modo:
– Posizionare la manopola a 60 °C.
– Accendere la caldaia con la serranda
immissione aria aperta.
– Al raggiungimento della temperatura di 60
°C dell’acqua di caldaia, fissare la catena
sulla leva della serranda immissione aria
facendo in modo che questa presenti una
apertura di circa 1 mm.
– A questo punto il regolatore risulta tarato
ed è possibile scegliere la temperatura di
lavoro desiderata ruotando la manopola.
Regolatore “REGULUS RT2”
Il campo di regolazione è compreso tra 30 e
90°C (fig. 8).
Per il montaggio e la messa in funzione
seguire le stesse istruzioni del regolatore
“Thermomat”.
1.2.8 SCHEMI DI COLLEGAMENTO IDRAULICO
Impianto a vaso espansione aperto
Regolatore “REGULUS RT2”
Fig. 7
Regolatore “THERMOMAT RT-C”
LE GEN DA
VE Vaso espansione aperto
VS Valvola sicurezza impianto 3 BAR - 1/2”
VM Valvola miscelatrice
VR Valvola di ritegno
PI Pompa impianto
IR Impianto di riscaldamento
Fig. 8
Fig. 9

IT
ENG
7
1.3 USO E MANUTENZIONE
1.3.1 CONTROLLI PRELIMINARI
ALL’ACCENSIONE
Prima della messa in funzione della caldaia é
necessario attenersi alle seguenti istruzioni:
– L’impianto al quale è collegata la caldaia
deve essere preferibilmente con sistema a
vaso espansione del tipo aperto (fig. 9).
– Il tubo che collega la caldaia al vaso di
espansione deve avere un diametro ade-
guato alle norme vigenti.
– La pompa del riscaldamento deve essere
sempre in funzione durante il funziona-
mento della caldaia.
– Il funzionamento della pompa non deve
essere mai interrotto da un eventuale ter-
mostato ambiente.
– Se l’impianto è corredato di valvola misce-
latrice a 3 o 4 vie, la stessa deve trovar-
si sempre in posizione di apertura verso
l’impianto.
– Assicurarsi che il regolatore di tiraggio
lavori regolarmente e non vi siano impedi-
menti che bloccano il funzionamento auto-
matico della serranda immissione aria.
1.3.2 PULIZIA
La pulizia deve essere effettuata con una
certa frequenza provvedendo, oltre alla puli-
zia dei passaggi fumo, anche alla pulizia del
cenerario togliendo le ceneri contenute nella
bacinella di raccolta.
Per la pulizia dei passaggi fumo utilizzare un
apposito scovolo (fig. 11).
1.3.3 MANUTENZIONE
Non effettuare alcuna operazione di manu-
tenzione, smontaggio e rimozione senza
prima aver scaricato correttamente la calda-
ia. Le operazioni di scarico non devono effet-
tuarsi con temperature dell’acqua elevate.
ATTENZIONE: La valvola di sicurezza
dell’impianto deve essere verificata da per-
sonale tecnico qualificato in conformità alle
norme legislative del paese di distribuzione
e al manuale d’uso della valvola di
sicurezza.
In caso di malfuzionamento della valvola di
sicurezza, ove non sia possibile la ritara-
tura, provvedere alla sostituzione con una
nuova valvola 1/2”, tarata 3 BAR e conforme
alla Direttiva PED 2014/68/UE.
Impianto a vaso espansione chiuso e scambiatore di sicurezza con valvola termostatica optional
Fig. 11
LE GEN DA
VE Vaso espansione
VS Valvola sicurezza impianto 3 BAR - 1/2”
VM Valvola miscelatrice
VR Valvola di ritegno
PI Pompa impianto
IR Impianto di riscaldamento
VT Valvola termostatica
SC Scambiatore di sicurezza
F Filtro
ATTENZIONE: Lo scambiatore di sicurezza
viene fornito in un kit optional cod. 8105200.
Temperatura acqua alimentazione scambia-
tore di sicurezza: 10°C.
Pressione acqua alimentazione scambiatore
di sicurezza: 2 bar.
Fig. 10

8
2.1 DESCRIZIONE
Le caldaie SOLIDA PL possono esse-
re trasformate per il funzionamento a
pellet.
In questo caso si dovrà richiedere a parte
il Kit pellet Solida PL, composto da:
1. Bruciatore con controllo elettronico
incorporato.
2. Alimentazione pellet con motore e
coclea.
3. Contenitore con scivolo pellet in legno
da 80 kg.
4. Kit accessori contenente:
SOLIDA
5 PL
8 PL +
a) distanziali anteriori n° 6 n° 10
b) distanziali posteriori n° 2 n° 4
c) deflettori n° 3 n° 5
d) tavelle in cemento n° 2 n° 3
e)
guarnizione 242x272x4
n° 1 n° 1
Per ottimizzare la fruizione del prodotto
si consiglia l’utilizzo di pellet la cui qua-
lità sia certificata da un ente autorizzato
(le caratteristiche qualitative del pellet
utilizzato nella SOLIDA PL sono definite
dalla norma DIN plus).
La caldaia è conforme alla Classe 3
secondo EN 303-5.
2 FUNZIONAMENTO A PELLET CON APPOSITO KIT
1080
1010
1160
890 L
P425470
ø 147
2.1.1 DIMENSIONI D’INGOMBRO
Fig. 12
2.1.2 CARATTERISTICHE TECNICHE
Modello SOLIDA 5 PL SOLIDA 8 PL +
Potenza termica nominale kW 26,20 32,20
Potenza termica minima kW 7,84 8,98
Portata termica nominale kW 34,07 40,36
Portata termica minima kW 10,62 11,26
Rendimento utile massimo % 76,90 79,78
Rendimento utile minimo % 73,82 79,75
CO mg/Nm3 al 10% di O2 a potenza termica nominale 516,01 103,21
CO mg/Nm3 al 10% di O2 a potenza termica minima 776,17 467,24
OGC mg/Nm3 al 10% di O2 a potenza termica nominale 3,02 3,60
OGC mg/Nm3 al 10% di O2 a potenza termica minima 8,14 12,09
G mg/Nm3 al 10% di O2 a potenza termica nominale 25,80 22,13
G mg/Nm3 al 10% di O2 a potenza termica minima - -
Pressione di funzionamento max/min Mpa 0,15/0,05 0,15/0,05
Portata fumi alla potenza nominale/minima Kg/s 0,0171/0,0104 0,0188/0,0111
Attacchi mandata/ritorno impianto ø 2” 2”
Contenuto acqua l 31 43
Peso Kg 270 375
Dimensioni contenitore pellet di capacità 200 dm3H 1081 1081
L 440 440
Dimensioni contenitore pellet di capacità 300 dm3H 1381 1381
L 440 440
Dimensioni contenitore di capacità 500 dm3H 1481 1481
L 640 640
SOLIDA 5 PL
SOLIDA 8 PL +
L 1435 mm 1735 mm
P 1260 mm 1560 mm

IT
ENG
9
2.2 INSTALLAZIONE
2.2.1 ADATTAMENTO CALDAIA PER IL FUNZIONAMENTO A PELLET CON KIT OPZIONALE
A) Togliere la flangia cieca in ghisa della caldaia e smontare la griglia, la cerniera e il nasello con relative viti di fissaggio.
Fig. 13 Smontaggio flangia cieca Fig. 14 Smontaggio griglia
B) Collocare il 1° deflettore in ghisa con i due distanziali posteriori
Fig. 15 Distanziale posteriore Fig. 16 1° deflettore e distanziale posteriore
C) Collocare il 2° deflettore in ghisa con i due distanziali anteriori
Fig. 17 Distanziale anteriore Fig. 18 2° deflettore e distanziale anteriore

10
D) Collocare i rimanenti distanziali anteriori ed appoggiare le tavelle di cemento
Fig. 19 Rimanente distanziale anteriore e tavella Fig. 20 Montaggio delle tavelle di cemento
ATTENZIONE!
LE TAVELLE DI CEMENTO DEVONO ESSERE ADIACENTI ALLA PARTE ANTERIORE DELLA CALDAIA
E) Dopo il montaggio delle tavelle, collocare l’ultimo deflettore in ghisa
Fig. 21 Ultimo deflettore
F) Avvitare le viti M10 alla flangia
G) Fissare la flangia alla porta della camera di combustione con le 4 viti M8 interponendo la guarnizione
Fig. 22 Flangia Fig. 23 Fissaggio della flangia alla porta camera di combu-
stione

IT
ENG
11
H) Posizionare l’isolante in lana di roccia sul bruciatore
Fig. 24 Isolante
I) Montare il bruciatore e fissarlo con i 2 dadi flangiati M10
Fig. 25 Montaggio del bruciatore Fig. 26 Fissaggio del bruciatore
ATTENZIONE!
SERRARE I DADI FINO A QUANDO LA PIASTRA DEL BRUCIATORE NON SI APPOGGI ALLA FLANGIA DELLA CALDAIA.
NON STRINGERE OLTRE.
J) Svitare il regolatore termostatico (se previsto) ed avvitare la riduzione in ottone con sigillante per la tenuta idraulica
K) Avvitare il termostato di sicurezza alla riduzione
Fig. 27 Riduzione in ottone Fig. 28 Termostato di sicurezza
_

12
L) Togliere il termometro e tappare il foro del pannello
Fig. 29 Togliere il termometro Fig. 30 Tappare il foro
M) Bloccare la portina aspirazione se in precedenza la caldaia era stata utilizzata per il funzionamento a legna o carbone
Fig. 31 Portina aspirazione
ATTENZIONE!
APRIRE LA PORTA DI CARICAMENTO SOLO CON BRUCIATORE SPENTO.

IT
ENG
13
N) Montaggio del contenitore pellet da 80 kg (assicurarsi che il contenitore sia fissato a terra)
6
4
5
1
2
2
7
3
4
8
Pos. Descrizione N°
1 tubo coclea 1
2 dado M8 10
3 flangia coclea 1
4 rondella M8 14
5 bullone M8x20 6
6 serbatoio 1
7 base serbatoio 2
8 bullone M8x30 4
Fig. 32 Montaggio del contenitore pellet e della coclea
NOTA: Si consiglia di sostituire,
dopo l’avviamento iniziale, il con-
tenitore e la griglia di protezione
fornita a corredo con un contenitore
pellet omologato.

14
2.2.2 ALLACCIAMENTI ELETTRICI
A) Collegare il connettore del cavo (1), proveniente dal motore della coclea, al bruciatore
B) Collegare il connettore del cavo (2), proveniente dal bruciatore, al termostato di sicurezza
Fig. 33 Cavo motore coclea Fig. 34 Connettore termostato di sicurezza
C) Posizionare la sonda di mandata (3) inserendola nella guaina posta sul corpo caldaia (4)
Fig. 35 Sonda mandata Fig. 36 Sonda mandata
D) Collegare il cavo di alimentazione del bruciatore (5) alla rete elettrica.
BLU = NEUTRO
MARRONE = FASE
GIALLO-VERDE = TERRA
Fig. 37 Collegamento alla rete elettrica
1
2
5
3
4

IT
ENG
15
2.3 SCHEMA ELETTRICO
FILTRO ANTIDISTURBO
230V - 50 Hz
Alimentazione
elettrica
Collegamenti a cura
dell’installatore
FOTORESISTENZA
FLUSSOSTATO
(SCAMBIATORE
A PIASTRE)
TERMOSTATO
SANITARIO
(BOLLITORE)
SCHEDINO IDRO
CARICATORE
PELLET
VENTILATORE
SPIRALE DI
ACCENSIONE
FUSIBILE
500 mA - RIT. 250 V
SCHEDA PRINCIPALE
OPZIONALI
SPIA /
SIRENA
ALLARME
SPIA /
ALLARME
IDRO
VALVOLA
DEVIATRICE
3 VIE
POMPA
Fig. 38

16
t°
JF JD
JC
JBJA
JE JG
HI-LIMIT 2
SONDA NTC
CRTA
TERMOSTATO
DI SICUREZZA
POSSIBILITÀ DI COLLEGAMENTO:
• di un Termostato ambiente (TA)
• di un comando remoto ON/OFF (CR)
Fig. 39
SCHEDA SECONDARIA

IT
ENG
17
2.3.1 Schema idraulico
Il circuito idraulico deve essere realizzato da impresa abilitata o da personale professionalmente qualificato nel rispetto delle
indicazioni progettuali, delle Norme tecniche e della Legislazione vigente. La temperatura dell’acqua di ritorno della caldaia deve
essere sempre maggiore di 55°C. DEVE quindi essere installato un gruppo anticondensa, in caso contrario decadrà la garanzia.
AVVERTENZA:
- I componenti dell’impianto sono di competenza e a carico dell’esecutore dell’installazione che dovrà rispettare la legislazione vigente
e a fine lavori deve rilasciare una dichiarazione di conformità.
- SIME non si ritiene responsabile per eventuali danni a persone, animali o cose causati da errori nella scelta dei componenti o nella
realizzazione dell’impianto.
Schema idraulico di principio che può essere utilizzato come una valida indicazione.
A
B
C
D
EAF
E
1
2
4
5
5
5
5
5
5555
55
6810
11
12
13
9
7
4
LEGENDA
A Caldaia a pellet
B Puffer
C Gruppo anticondensa
D Riempimento e svuotamento caldaia/impianto
E Impianto riscaldamento/ACS
EAF Entrata acqua fredda
1 Termostato anticondensa a contatto inverso (50°C)
2 Termostato di regolazione
4 Valvola di sfiato automatico
5 Valvola a sfera
6 Regolatore di pressione
7 Valvola miscelatrice anticondensa
8 Filtro
9 Pompa di circolazione
10 Valvola di riempimento e scarico
11 Valvola di sicurezza (2,5 bar minimo)
12 Manometro
13 Vaso espansione
NOTA: Si consiglia l’uso di un impianto a vaso aperto

18
2.4 BRUCIATORE PELLET
2.4.1 DESCRIZIONE
1
3
8
2
5
9
10
11 4
7
6
13
12
LEGENDA
1 Corpo del bruciatore
2 Motore ventilatore
- SOLIDA 5 PL :
RLD85/0034 A7-302020LH-502 ki
220-240V AC 50 HZ - 35W
- SOLIDA 8 PL + :
RLG97/0042 A16-30252LH-502 ahs
220-240V AC 50 HZ - 38W
3 Braciere
4 Griglia alloggio pellet
(rimovibile per la pulizia)
5 Fotoresistenza (vede la luminosità
della fiamma)
6 Bocca entrata pellet
7 Termostato di sicurezza pellet
8 Alimentazione elettrica
9 Connettore coclea
10 Scheda controllo bruciatore
11 Pannello Display
12 Adesivo Thermosticker bruciatore
13 Adesivo Thermosticker tubo alimentazio-
ne pellet
Fig. 40
2.4.2 DIMENSIONI
Fig. 41

IT
ENG
19
2.4.3 ADESIVO THERMOSTICKER BRUCIATORE
°C
°F
°C
°F
60
140
65
149
70
158
75
167
80
176
85
185
90
194
°C
°F
°C
°F
60
140
65
149
70
158
75
167
80
176
85
185
90
194
°C
°F
°C
°F
60
140
65
149
70
158
75
167
80
176
85
185
90
194
Fig. 42
Visualizzazione dell’adesivo con temperatura della camera di combu-
stione in condizioni di normale funzionamento.
Visualizzazione dell’adesivo con temperatura della camera di combu-
stione compresa tra i 60° - 65°C.
Visualizzazione dell’adesivo con temperatura della camera di combu-
stione compresa tra gli 80° - 85°C.
2.4.4 ADESIVO THERMOSTICKER TUBO DI ALIMENTAZIONE
°C
104
°F
219
THERMAX
°C
104
°F
219
THERMAX
Fig. 43
Il thermosticker viene utilizzato per
misurare la temperatura di funziona-
mento del corpo del bruciatore in una
zona precisa. La misurazione della
temperatura fornisce indirettamente
informazioni in merito alla condizione
del sistema di riscaldamento e alla
necessità di azioni preventive o di
manutenzione del bruciatore e dei
condotti di scarico.
Esempio: un’alta temperatura del
bruciatore può essere sintomo di un
elevato deposito di cenere.
Una volta ripristinate le normali con-
dizioni di funzionamento il thermo-
sticker ritorna alla sua colorazione
normale (nero).
Il thermosticker bruciatore deve
essere controllato regolarmente e
comunque dopo qualsiasi procedu-
ra di manutenzione della caldaia e/o
bruciatore a pellet.
Il thermosticker indica un surriscal-
damento del tubo di alimentazione
pellet.
L’attivazione di questo thermosticker
può accadere se i fumi di scarico flu-
iscono nel tubo del pellet, a causa di
una maggiore resistenza del condotto
di scarico e/o diminuzione tiraggio
del camino.
In tali situazioni il tubo flessibile di
collegamento tra coclea e corpo del
bruciatore potrebbe essere danneg-
giato.
Il thermosticker, quando attivato, non
può tornare alla condizione iniziale.
Una volta ripristinate le normali con-
dizioni di funzionamento sostituire il
thermosticker.
Visualizzazione dell’adesivo nella con-
dizione iniziale: il segmento attivo è
bianco, la temperatura non ha rag-
giunto il livello di attivazione (104°C).
Visualizzazione dell’adesivo nella con-
dizione di attivazione: il segmento atti-
vo è scuro, la temperatura ha supera-
to il livello di attivazione (104°C).

20
2.4.5 BRUCIATORE E CARICATORE PELLET
Fig. 44
Bruciatore
Coclea
Apertura di caricamento
Motore coclea
Alimentazione
elettrica:
230V - 50 Hz
Potenza elettrica
assorbita:
52 W
Tubo flessibile
di collegamento
2.4.6 ASSIEME CALDAIA E CONTENITORE PELLET
Fig. 45
Coclea
Bruciatore
Tubo flessibile
autoestinguente
Caldaia SOLIDA PL
Pannello di controllo
Alimentatore con
motore coclea
Contenitore del pellet
da 80 kg
Fissare il termostato di
sicurezza pellet con la
fascietta fornita a corredo
AVVERTENZA:
Nell’assemblaggio
utilizzare il foro senza
vernice per assicura-
re la messa a terra
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4
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5
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