MarelliMotori MJB 250 User manual

Manuale di uso e manutenzione
Generatori sincroni trifase
Operation and maintenance manual
Three-phase synchronous generators
Bedienungs und Wartungsanleitung
Drehstrom Synchrongeneratoren
Manuel d’usage et entretien
Generateurs synchrones triphasés
Manual de uso y mantenimiento
Generadores sincronos trifases
MJB
250-315-355
IT_EN_DE_FR_ES_ - 963857101 _G

963857101_G
Revision history
Rev
Description
Date
G Replaces previous code SIN.UM.018 22/09/2015

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ITALIANO ENGLISH
INDICE
Pagina
CONTENTS
Page
1. AVVERTENZE GENERALI SULLA SICUREZZA
2. DESCRIZIONE
3. TRASPORTO E GIACENZA A MAGAZZINO
4. INSTALLAZIONE E MESSA IN SERVIZIO
4.1 Prova di isolamento
4.2 Equilibratura
4.3 Allineamento
4.4 Collegamento elettrico
4.5 Carichi monofasi
4.6 Messa in servizio
4.7 Verifica dello stato di isolamento in base all’indice di
polarizzazione
4.8 Ricondizionamento degli avvolgimenti di statore
5. MANUTENZIONE
5.1 Intervalli di ispezione e manutenzione
5.2 Manutenzione dei cuscinetti
5.3 Operazioni di smontaggio
5.4 Operazioni di rimontaggio
6. REGOLATORE DI TENSIONE
6.1 Regolatore abbinato
6.2 Reostato per la regolazione a distanza della tensione
7. COMANDO MANUALE DELL’ ECCITAZIONE
8. RICERCA GUASTI ED INTERVENTI
8.1 Anomalie elettriche
8.2 Anomalie meccaniche
9. PARTI DI RICAMBIO – NOMENCLATURA
10. SMALTIMENTO
11. SEZIONE
12. DISCO RADDRIZZATORE
13. ISTRUZIONI APPLICAZIONE TARGA
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1. GENERAL SAFETY WARNING
2. DESCRIPTION
3. TRANSPORT AND STORAGE
4. INSTALLATION AND COMMISSIONING
4.1 Insulation test
4.2 Balancing
4.3 Alignment
4.4 Electrical connection
4.5 Single phase loads
4.6 Commissioning
4.7 Stator winding insulation check through
Polarisation Index
4.8 Removal of moisture from windings
5. MAINTENANCE
5.1 Inspection and maintenance intervals
5.2 Maintenance of bearings
5.3 Dismantling operations
5.4 Reassembly operations
6. VOLTAGE REGULATOR
6.1 Matching Voltage regulator
6.2 Rheostat for remote voltage setting
7. INSTRUCTIONS FOR MANUAL CONTROL
8. TROUBLE SHOOTING AND REPAIRS
8.1 Electric anomaly
8.2 Mechanical anomaly
9. SPARE PARTS – NOMENCLATURE
10. DISPOSAL
11. SECTION
12. ROTATING RECTIFIER
13. INSTRUCTION APPLICATION PLATE
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DEUTSCH FRANÇAIS
VERZEICHNIS
Seite
TABLE DES MATIÉRES
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1. ALLGEMEINE SICHERHEITSHINWEISE
2. BESCHREIBUNG
3. TRANSPORT UND LAGERUNG
4. INSTALLATION UND INBETRIEBNAHME
4.1 Isolationstest
4.2 Auswuchten
4.3 Ausrichten
4.4 Elektrische Anschlüsse
4.5 Einphasigen Lasten
4.6 Inbetriebnahme
4.7 Zustandsbestimmung der Wicklungsisolation auf
Basis des Polarisations-Index
4.8 Überholung der Statorwicklung
5. WARTUNG
5.1 Inspektions und Wartungsabstände
5.2 Wartung Der Lager
5.3 Demontage - Anleitung
5.4 Montage – Anleitung
6. SPANNUNGSREGLER
6.1 Kombination der Spannungsregler
6.2 Fernpotentiometer
7. NOT-HANDSTEUERUNG
8. FEHLERSUCHE UND REPARATUREN
8.1 Elektrische Störungen
8.2 Mechanische Störungen
9. ERSATZTEILLISTE
10. ENTSORGUNG
11. SCHNITTZEICHNUNG
12.GLEICHRICHTERSCHEIBE
13. ANLEITUNG FÜR DIE ANBRINGUNG DES
TYPENSCHILD
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1. CONSIGNES DE SÉCURITÉ
2. DESCRIPTION
3. TRANSPORT ET STOCKAGE EN MAGASIN
4. INSTALLATION ET MISE EN SERVICE
4.1 Test d’isolement
4.2 Equilibrage
4.3 Alignement
4.4 Connexions electriques
4.5 Charges monophasées
4.6 Mise en service
4.7 Vérification de l’état d’isolement en base a
l’indice de polarisation
4.8
Reconditionement des enroulements statorique
5. MAINTENANCE
5.1 Fréquence d’inspection et de maintenance
5.2 Maintenance des roulements
5.3 Démontage
5.4 Montage
6. REGULATEUR DE TENSION
6.1 Regulateur correspendant
6.2 Rhéostat de réglage à distance de la tension
7. COMMANDE MANUELLE
8. RECHERCHES DE DÉFAUST ET RÉPARATIONS
8.1 Anomalie éléctriques
8.2 Anomalie mécaniques
9. PIÈCES DE RECHANGES – NOMENCLATURE
10. RECYCLAGE
11. VUES EN COUPE
12. REDRESSEUR TOURNANT
13. INSTRUCTIONS POR LA POSE DE LA PLAQUE
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ESPAÑOL
INDICE Pagina
1. ADVERTENCIAS GENERALES DE SEGURIDAD
2. DESCRIPCIÓN
3. TRANSPORTE Y DEPÓSITO EN ALMACÉN
4. INSTALACIÓN Y PUESTA EN FUNCIONAMIENTO
4.1 Prueba De Aislamiento
4.2 Equilibrado
4.3 Alineación
4.4 Conexión Eléctrica
4.5 Cargas monofásicas
4.6 Puesta En funcionamiento
4.7 Control Del Estado De Aislamiento Dependiendo Del
Índice De Polarización
4.8 Tratamiento De Los Envolvimientos Del Estator
5. MANTENIMIENTO
5.1
Frecuencia De Inspección Y Mantenimiento
5.2 Mantenimiento De Los Cojinetes
5.3 Desmontaje
5.4 Montaje
6.REGULADOR DE TENSION
6.1 Regulador juntado
6.2 Reóstato para la regulación a distancia de la tensión
7. EXITATION MANUAL
8. LOCALIZACIÓN Y REPARACIÓN DE AVERÍAS
8.1 Anomalías eléctricas
8.2
Anomalías mecánicas
9. PIEZAS DE REPUESTO
10. RECICLAJE
11. SECCION
12. DISCO RECTIFICADOR
13. INSTRUCCIONES COLOCACION PLACA
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1. AVVERTENZE GENERALI SULLA SICUREZZA
Le macchine elettriche sono componenti destinati ad operare in aree industriali (incorporate in macchine / impianti) e quindi non
possono essere trattati come prodotti per la vendita al minuto .
Le istruzioni fornite riportano pertanto le informazioni atte ad essere utilizzate da personale qualificato.
Esse devono essere integrate dalle disposizioni legislative e dalle norme Tecniche vigenti e non sostituiscono alcuna norma di impianto
ed eventuali prescrizioni aggiuntive, anche non legislative, emanate comunque ai fini della sicurezza.
Macchine in esecuzione speciale o con varianti costruttive possono differire nei dettagli rispetto a quelle descritte.
In caso di difficoltà si prega di contattare l'organizzazione della MarelliMotori specificando:
- Tipo della macchina.
- Codice completo della macchina.
- Numero di matricola.
Alcune operazioni descritte in questo manuale sono precedute da raccomandazioni o simboli che devono mettere in allerta
per possibili rischi di incidenti. E’ importante comprendere i seguenti simboli:
ATTENZIONE! Si riferisce a verifiche ed operazioni che possono causare danni al prodotto, ad accessori o a componenti ad
essi collegati.
Si riferisce a procedure ed operazioni che possono causare alle persone gravi lesioni o morte.
Si riferisce a pericoli elettrici immediati che possono causare la morte alle persone.
Marelli Motori S.p.a.
Via Sabbionara,1
36071 Arzignano (Vi) Italia
(T) + 39.0444.479.711
(F) + 39.0444.479.888
www.marellimotori.com

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PERICOLO
Le macchine elettriche rotanti sono macchine che presentano parti pericolose in quanto poste sotto tensione o dotate di
movimento durante il funzionamento. Pertanto:
- un uso improprio
- la rimozione delle protezioni e lo scollegamento dei dispositivi di protezione
- la carenza di ispezioni e manutenzioni
possono causare gravi danni a persone o cose.
Il responsabile della sicurezza deve perciò assicurarsi e garantire che la macchina sia movimentata installata, messa in servizio,
gestita, ispezionata, manutentata e riparata esclusivamente da personale qualificato, che quindi dovrà possedere:
- Specifica formazione tecnica ed esperienza.
- Conoscenza delle Norme tecniche e delle leggi applicabili.
- Conoscenza delle prescrizioni generali di sicurezza, nazionali, locali e dell'impianto.
- Capacità di riconoscere ed evitare ogni possibile pericolo.
I lavori sulla macchina elettrica devono avvenire su autorizzazione del responsabile della sicurezza, a macchina ferma,
scollegata elettricamente dalla rete, (compresi gli ausiliari, come ad es. le scaldiglie anticondensa).
Siccome la macchina elettrica oggetto della fornitura costituisce un prodotto destinato ad essere impiegato in aree industriali, misure di
protezione aggiuntive devono essere adottate e garantite da chi è responsabile dell'installazione nel caso necessitino
condizioni di protezione più restrittive.
Il generatore elettrico è un componente che viene meccanicamente accoppiato ad un'altra macchina (singola o costituente parte di un
impianto); è pertanto responsabilità di chi esegue l'installazione garantire che durante il servizio ci sia un adeguato grado di protezione
contro il pericolo di contatti con parti in movimento che restino scoperte e che sia interdetto un accostamento pericoloso per le persone
o le cose.
Nel caso che la macchina presenti caratteristiche anomale di funzionamento (tensione erogata eccessiva o ridotta, incrementi delle
temperature, rumorosità, vibrazioni), avvertire prontamente il personale responsabile della manutenzione.
ATTENZIONE: Nel presente manuale sono inseriti degli autoadesivi relativi ad indicazioni per la sicurezza: questi
autoadesivi sono da applicare a cura dell’installatore secondo le indicazioni presenti sul foglio degli adesivi stessi.
2. DESCRIZIONE
Le istruzioni contenute nel presente manuale sono riferite a generatori sincroni MJ.
La descrizione dei diversi modelli fa riferimento alla seguente tabella.
MJ
B Generatori per applicazioni industriali in bassa tensione
H Generatori per applicazioni in media tensione
T Generatori per applicazioni idroelettriche
BM Generatori per applicazioni navali
R Generatori con refrigerante aria – acqua IP44 o IP55
V Generatori con refrigerante aria – aria IP44 o IP55
Per il corretto funzionamento ed utilizzo dei generatori è necessario prendere visione delle istruzioni contenute in questo manuale.
I generatori MJ sono generatori sincroni Brushless autoeccitati ed autoregolati, costruiti in conformità alle normative IEC 60034-1.
Grado di protezione - caratteristiche
Il grado di protezione e le caratteristiche nominali sono riportate in targa.
Frequenza
I generatori sono previsti per il funzionamento a frequenza 50 o 60 Hz, secondo i dati riportati in targa: per il corretto
funzionamento per l’una o per l’altra frequenza occorre comunque verificare che le tarature del regolatore di tensione siano corrette per
l’utilizzo previsto ed occorre verificare che l’utilizzo sia in accordo con i dati di targa.
Accessori
I generatori possono essere provvisti di vari accessori, come resistenze anticondensa, termistori, termorivelatori, ecc. in relazione a
quanto richiesto in ordine.

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3. TRASPORTO E GIACENZA A MAGAZZINO
Il generatore viene spedito pronto per l'installazione. Si raccomanda di esaminarlo accuratamente all'arrivo a destinazione, per
verificare che non sia stato danneggiato durante il trasporto. Eventuali danni devono essere denunciati direttamente al trasportatore
(opponendo una nota sul DDT) e a MarelliMotori, documentandoli possibilmente con fotografie.
Per il sollevamento e la movimentazione del generatore, usare gli appositi golfari.
I golfari disponibili sul generatore sono adatti al sollevamento del solo generatore e non devono essere utilizzati per il
sollevamento del gruppo completo.
Verificare inoltre che siano predisposti mezzi di sollevamento adeguati per il peso del generatore e che siano prese tutte le
misure di sicurezza per la movimentazione.
Il golfare sullo scudo serve esclusivamente per l’allineamento del generatore durante la fase di accoppiamento al motore di
trascinamento.
Di seguito sono riportati i pesi dei generatori:
Peso medio dei generatori
Grandezza Lunghezza pacco
SA4 SB4 MA4 MB4 LA4 LB4
MJB 250 / / 530 Kg 590 Kg 660 Kg 710 Kg
MJB 315 830 Kg 920 Kg 1060 Kg 1200 Kg / /
MJB 355 1250 Kg 1550 Kg 1800 Kg 2030 Kg / /
Se il generatore non viene messo immediatamente in servizio, dovrà essere immagazzinato in un luogo coperto pulito, asciutto e privo
di vibrazioni.
Per periodi di immagazzinamento superiori ai 3 mesi, effettuare ogni mese 30 rotazioni dell’albero del generatore
fermandolo a 90° rispetto alla posizione di partenza.
Se rimane per lungo tempo in un locale umido, è opportuno essicare gli avvolgimenti prima della messa in servizio.
I cuscinetti a rotolamento non necessitano di manutenzione durante la giacenza a magazzino; la rotazione periodica dell'albero aiuterà
a prevenire la corrosione da contatto e l'indurimento del grasso.
4. INSTALLAZIONE E MESSA IN SERVIZIO
Controlli preliminari
Prima dell'installazione:
- verificare che i dati di targa del generatore corrispondano alle caratteristiche dell'impianto
- provvedere a pulire le superfici di accoppiamento, quali le superfici dei giunti e delle flange (e la sporgenza d’asse
per generatori bisopporto) dalla vernice di protezione.
I generatori monosopporto vengono spediti con la staffa di bloccaggio tra giunto e raccordo o con una vite che blocca il rotore allo
scudo lato opposto accoppiamento.
Prima dell'installazione, rimuovere la staffa e/o la vite.
L'alternatore dovrà essere installato in un locale sufficientemente ampio con possibilità di scambio dell'aria direttamente con
l'atmosfera.
E' indispensabile che le aperture di aspirazione e di scarico dell'aria non siano ostruite e che l'esecuzione del piazzamento sia tale da
evitare l'aspirazione diretta dell'aria calda.
Prevedere la possibilità di effettuare ispezioni e manutenzione durante il funzionamento.

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4.1 Prova di isolamento
Presso il costruttore del gruppo, se l'alternatore è rimasto inattivo per un lungo tempo (più di un mese), prima della sua messa in
funzione è opportuno eseguire una prova di isolamento verso massa degli avvolgimenti dello statore principale. Prima di eseguire tale
prova è necessario staccare i collegamenti che vanno a dispositivi di regolazione (Regolatore di tensione o altri dispositivi).
La misura della resistenza di isolamento fra gli avvolgimenti e la massa si esegue con apposito strumento di misura (Megger
od equivalente) alimentato in corrente continua e con tensione di uscita (tensione di prova) pari a 500 V per macchine in
bassa tensione e almeno pari a 1000 V per macchine in media tensione. Il valore della resistenza di isolamento va registrato
dopo 1 minuto dall’applicazione della tensione di prova.
Il valore minimo della resistenza di isolamento per un avvolgimento nuovo pari a 100 MΩè uno dei requisiti fondamentali per
la sicurezza elettrica dello statore.
Non toccare i morsetti dell’avvolgimento durante e negli istanti immediatamente successivi alla misurazione in
quanto i morsetti sono sotto tensione.
Per la misura della resistenza di isolamento, procedere nel seguente modo:
Per quanto riguarda gli avvolgimenti dello statore principale (vedi disegno), la misura della resistenza d’isolamento sarà eseguita
avendo l’avvertenza di staccare i collegamenti che vanno ai dispositivi di regolazione (regolatore di tensione od altri dispositivi) o ad
eventuali altri dispositivi del gruppo. La misura sarà effettuata tra una fase e massa con le restanti due anch’esse collegate a massa
(operazione da ripetere per tutte e tre le fasi).
Per quanto riguarda lo statore eccitatrice, staccare i cavi + e – dal regolatore e misurare la resistenza di isolamento tra uno di questi
due terminali dell’avvolgimento e la massa.
Per quanto riguarda gli avvolgimenti rotorici, misurare la resistenza di isolamento tra un terminale dell’avvolgimento del rotore
principale sul ponte raddrizzatore e la massa del rotore (albero).
I valori misurati saranno registrati. In caso di dubbio eseguire anche la misura dell’indice di polarizzazione. (§ 4.7)
Al fine evitare rischi di elettroshock, collegare brevemente a terra avvolgimenti subito dopo la misurazione.
Per poter effettuare un corretto confronto dei valori di resistenza di isolamento rilevati, essi vanno riferiti a 20°C.
Per temperature differenti si applica un coefficiente correttivo:
Tavvolgimento (°C)
T 15 20 25 30 35 40
Kcorrezione Kc 0,69 1 1,42 2 2,82 4
Esempio: R
mis
= 50 MΩalla temperatura degli avvolgimenti di 30°C; (R
isol
)
20°C
= K
c
⋅(R
mis
)
30°C
= 2 ⋅50 = 100 MΩ
4.2 Equilibratura
Salvo diversa indicazione, i generatori sono equilibrati con mezza linguetta posta all’estremità d’albero, secondo IEC 60034 - 14.
4.3 Allineamento
Allineare accuratamente il generatore ed il motore di trascinamento.
Un allineamento impreciso può causare vibrazioni e danneggiamenti dei cuscinetti. E' necessario inoltre verificare che le caratteristiche
torsionali del generatore e del motore siano compatibili. Per consentire l’eventuale verifica di compatibilità (a cura cliente), MarelliMotori
può fornire disegni dei rotori per i controlli torsionali.
Nel caso di generatori monosopporto è inoltre necessario verificare tutte le dimensioni del volano e del copri volano del motore primo;
verificare inoltre le dimensioni della flangia e del giunto del generatore.
Nel caso di generatori bisopporto, il controllo dell’allineamento si esegue verificando con calibro per spessore che la distanza “S” tra i
semigiunti sia uguale lungo tutta la circonferenza e controllando con comparatore la coassialità delle superfici esterne dei semigiunti.
( )
(
)
T
mis
c
C20
isol
RKR ⋅=
°

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I controlli devono essere eseguiti su 4 punti diametralmente opposti, gli errori di allineamento devono rientrare nei limiti previsti del
costruttore del giunto e si correggono con degli spostamenti laterali o infilando degli spessori tra piedi e basamento.
Ricontrollare sempre l’allineamento dopo il fissaggio del generatore.
Eseguire il controllo delle vibrazioni del generatore installato nel gruppo con questo ultimo funzionante a vuoto e a carico.
4.4 Collegamento elettrico
I generatori sono normalmente forniti con 12 terminali (9 morsetti).
L’ingresso dei cavi di collegamento nella scatola morsetti è a destra.
Sono normalmente possibili entrambi i collegamenti stella serie e stella parallelo: è comunque necessario che nel cambio di
collegamento (da stella serie a stella parallelo) venga verificato il collegamento del regolatore di tensione (vedere schemi applicabili).
Schemi di collegamento per generatori normali di serie
Gli schemi di collegamento interno dei generatori sono riportati alla fine del presente manuale per i generatori di serie a 9 morsetti (12
terminali).
Fissare i cavi di uscita ai morsetti del generatore come indicato nella figura seguente.
Senso di rotazione
I generatori sono normalmente forniti per funzionamento con senso di rotazione orario (visto dal lato accoppiamento).
(T1)
U1
(T12) V5
(T8)
(T11) (T5)
V2
(T10)
U5
V6
U6
U2 (T7)
(T4)
(T3)
W1
(T2)
W5
(T6)(T9)
W2
W6
V1
(T2)
(T5)
(T6)
(T3)
(T9) (T12)
(T4)
(T1)
(T7)
(T10)
(T11) (T8)
COLLEG. PARALLELO STARPARALLELCONNECT.
COLLEG. SERIE
STARCONNECT.
AVVOLGIMENTO
LINEA
AVVOLGIMENTO
LINEA
SI NO

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Collegamento a terra
All’interno della scatola morsetti è presente un morsetto per il collegamento a terra, mentre un secondo morsetto è posto
su un piede del generatore.
Eseguire la messa a terra con conduttore di rame di sezione adeguata, secondo le norme vigenti.
4.5 Carichi monofasi
I generatori trifasi di questa serie possono essere usati come monofasi, tenendo conto delle indicazioni sotto riportate:
Il generatore può essere utilizzato per una potenza massima pari a 0,6 volte la potenza riportata in targa per carico trifase.
Il generatore può essere collegato a stella parallelo (tensione richiesta di 220 Volt a 50 Hz oppure 220 – 240 V a 60 Hz) ed
il carico monofase deve essere collegato ai morsetti U1/T1 e V1/T2.
Il generatore può anche essere collegato a zig zag (tensione richiesta di 220 – 240 Volt a 50 Hz oppure 220 – 240 V
a 60Hz) ed il carico monofase deve essere collegato ai morsetti U1/T1 e V1/T2.
Alimentazione di soli carichi capacitivi
Si possono alimentare carichi trifasi simmetrici capacitivi (cosfì 0 in anticipo) per una potenza massima (in KVAR) pari a 0,25 volte la
potenza (in KVA) di targa.
(T8)
(T2)
W6
W2 (T6)
(T12)
U2
V2
V6
U6
(T4)
(T5)
(T11)
(T10)
W1
W5 V5
V1
(T3)
(T9) (T7)
(T1)
U1
U5
CARICO
W1 T3
W5
T9
V5 T8
T12
T11
V6
W6
T6
W2
T12
T4 U2
V2
V1
T2
U6 T10
T1
U1 U5
T7
Collegamento stella arallelo
220 V
110 V
BIANCO-WHITE
ROSSO-RED
NERO-BLACK
240 - 220V
120 -110 V
BIANCO-WHITE
(T11)
V6
V2 (T5)
W5
W1
W6
U6
U2
W2
(T10)
(T4)
(T12)
(T6) (T9)
(T3) V1
V5
NERO-BLACK
ROSSO-RED
U5
U1
(T2)
(T8)
(T1)
(T7)
V1
T11
W1
T9
V2
W2
T8
U6
T12
U2
U5
U1
Collegamento zig-zag
T1
T7
T10
T4
W5
W6
T3
T6
V6
V5
T5
T2
CARICO

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4.6 Messa in servizio
Presso il costruttore del gruppo, se l'alternatore è rimasto inattivo per un lungo tempo (più di un mese), prima della sua messa in
funzione è altamente raccomandato eseguire una prova di isolamento verso massa degli avvolgimenti dello statore principale. Prima di
eseguire tale prova è necessario staccare i collegamenti che vanno a dispositivi di regolazione (regolatore di tensione, trasformatori o
altri dispositivi), eventuali termorivelatori o termistori vanno collegati a terra durante la prova.
La misura della resistenza di isolamento fra gli avvolgimenti e la massa si esegue con apposito strumento di misura (Megger
od equivalente) alimentato in corrente continua e con tensione di uscita (tensione di prova) pari a 500 V per macchine in
bassa tensione e almeno pari a 1000 V per macchine in media tensione. Il valore della resistenza di isolamento va registrato
dopo 1 minuto dall’applicazione della tensione di prova.
Il valore minimo della resistenza di isolamento per un avvolgimento nuovo pari a 100 MΩè uno dei requisiti fondamentali per
la sicurezza elettrica dello statore.
Non toccare i morsetti dell’avvolgimento durante e negli istanti immediatamente successivi alla misurazione in
quanto i morsetti sono sotto tensione.
Per la misura della resistenza di isolamento, procedere nel seguente modo:
Statore principale : la misura della resistenza d’isolamento sarà eseguita avendo l’avvertenza di staccare i collegamenti che
vanno ai dispositivi di regolazione (regolatore di tensione od altri dispositivi) o ad eventuali altri dispositivi del gruppo. La misura
sarà effettuata tra una fase e massa con le restanti due anch’esse collegate a massa (operazione da ripetere per tutte e tre le
fasi). (vedi figura 1)
Statore eccitatrice : staccare i cavi + e – dal regolatore e misurare la resistenza di isolamento tra uno di questi due terminali
dell’avvolgimento e la massa.
Avvolgimenti rotorici : misurare la resistenza di isolamento tra un terminale dell’avvolgimento del rotore principale sul ponte
raddrizzatore e la massa del rotore (albero). (vedi figura 2)
I valori misurati saranno registrati. In caso di dubbio eseguire anche la misura dell’indice di polarizzazione. (§ 5.7)
Al fine evitare rischi di elettroshock, collegare brevemente a terra avvolgimenti subito dopo la misurazione.
Figura 1 Figura 2
Per poter effettuare un corretto confronto dei valori di resistenza di isolamento rilevati, essi vanno riferiti a 20°C.
Per temperature differenti si applica un coefficiente correttivo:
Tavvolgimento (°C) T 15 20 25 30 35 40
Kcorrezione Kc 0,69 1 1,42 2 2,82 4
Esempio: R
mis
= 50 MΩalla temperatura degli avvolgimenti di 30°C; (R
isol
)
20°C
= K
c
⋅(R
mis
)
30°C
= 2 ⋅50 = 100 MΩ
Per verificare la qualità del livello di isolamento di una macchina ci si dovrà riferire alla seguente tabella.
VALORE DELLA RESISTENZA DI ISOLAMENTO
(20°C)
Livello di isolamento
≤2 MΏCattivo
< 50 MΏPericoloso
50 . . . 100 MΏIncerto (verificare che IP sia buono, molto buono o eccellente)
100 . . .500 MΏBuono
500 . . . 1000 MΏMolto buono
> 1000 MΏEccellente
( )
(
)
T
mis
c
C20
isol
RKR ⋅=
°

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4.7 Verifica dello stato di isolamento in base all’indice di polarizzazione
Andamento qualitativo della resistenza di isolamento in funzione del tempo:
Potrà essere operata una verifica dello stato del sistema isolante della macchina elettrica operando la misura dell’indice di
polarizzazione in base alla IEEE 43.
Si opera la misura e la registrazione della resistenza di isolamento alla temperatura ambiente in tempi differenti:T1’, T2’ , …..,T10’. Le
misure sono spaziate di un tempo convenzionale (per esempio 1 minuto).
La misura è effettuata mantenendo sempre applicata la tensione di prova del “Megger”.
E’ definito come Indice di polarizzazione PI il seguente rapporto:
INDICE DI POLARIZZAZIONE LIVELLO DI ISOLAMENTO
'T1c20isol
T10'c20isol
R
R
PI
°
°
=
PI ≤1 Cattivo
PI <1,5 Pericoloso
1,5 < PI < 2 Sufficiente
2 < PI < 3 Buono
PI > 3 Molto buono
L’andamento della resistenza di isolamento in funzione del tempo di applicazione della tensione di prova è qualitativamente indicato nel
grafico precedente.
Dallo stesso si potrà caratterizzare lo stato dell’avvolgimento stesso in termini di umidità assorbita.
L’avvolgimento si potrà considerare con isolamento genericamente “BUONO” se il diagramma assume un andamento come da
caratteristica A.
L’avvolgimento si potrà considerare con isolamento genericamente “INSODDISFACENTE” se il diagramma assume un andamento
come da caratteristica B.
4.8 Ricondizionamento degli avvolgimenti di statore
La rimozione dell’umidità assorbita dagli avvolgimenti comporta normalmente un innalzamento della resistenza di isolamento fra fase e
massa.
E’ possibile ottenere un efficace riscaldamento delle parti attive utilizzando i seguenti metodi:
•Riscaldamento tramite fonte di calore interna al generatore
E’ necessario piazzare dei riscaldatori al di sotto delle parti attive di statore o se presenti, utilizzare le scaldiglie in dotazione.
•Riscaldamento dello statore con l’avvolgimento stesso
Gli statori dei generatori possono essere riscaldati direttamente facendoli circolare da una corrente continua (ottenuta utilizzando per
esempio come sorgente l’uscita di una saldatrice industriale).
La sorgente di alimentazione è normalmente regolata in modo che la corrente circolante negli avvolgimenti sia circa il 25% della
corrente di targa del generatore.
Dove possibile gli avvolgimenti della macchina elettrica devono essere opportunamente ricollegati in modo da adattare la resistenza
degli stessi al valore del generatore in corrente continua disponibile.
Sarà da verificare, attraverso i termorivelatori inseriti sulle parti attive, che l’avvolgimento non superi gli 80°C.
Dovrà essere prevista la copertura del generatore tramite barriere termoisolanti per evitare la completa dispersione nell’ambiente del
calore prodotto all’interno dell’avvolgimento. Dovranno, quando possibile, essere aperte eventuali portelle sulla parte superiore della
carcassa al fine di consentire lo scarico dell’umidità rimossa.
•Essiccazione in forno degli avvolgimenti
Si porta il forno a 110 – 150°C massimo, l’essiccazione degli avvolgimenti per i generatori MJB 250 – 315 – 355 può durare per 4 – 10
ore, a seconda del tipo e delle condizioni iniziali dell’avvolgimento.
Se la resistenza di isolamento non cresce durante il periodo di essiccazione almeno al valore minimo consigliato, è possibile che ciò sia
dovuto ad una contaminazione solida dell’avvolgimento e non a sola presenza di umidità.
Sarà in questo caso necessario procedere alla pulizia dell’avvolgimento e quindi ripetere l’operazione di essiccazione.

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5. MANUTENZIONE
Qualsiasi intervento sulla macchina elettrica deve avvenire su autorizzazione del responsabile della sicurezza, a macchina
ferma ed a temperatura ambiente, scollegata elettricamente dall’impianto o dalla rete, (compresi gli ausiliari, come ad es. le scaldiglie
anticondensa). Devono inoltre essere prese tutte le precauzioni per evitare possibilità che la macchina venga riavviata
inavvertitamente durante le fasi di manutenzione.
L’ambiente in cui viene ad operare il generatore deve essere pulito ed asciutto.
Per il bloccaggio delle viti utilizzare il frenafiletti Loctite
®
243 assicurandosi che non siano sporche di olio/grasso (eventualmente usare
solvente Loctite
®
7063 o equivalente).
ATTENZIONE! Nel caso di collegamenti elettrici, la Loctite
®
non deve interessare le superfici elettriche di appoggio!
5.1 Intervalli di ispezione e manutenzione
La frequenza delle ispezioni può variare da caso a caso e dipende dalla importanza dell’impianto e dalle condizioni ambientali e di
utilizzo.
Come regola generale si raccomanda una prima ispezione dopo circa 100 ore di funzionamento (e comunque non oltre un anno):
successivamente almeno in occasione degli interventi di manutenzione del motore termico.
In occasione delle ispezioni si verificherà che:
- Il generatore funzioni regolarmente senza rumori o vibrazioni anomale, che denotino danneggiamento dei cuscinetti.
- I dati funzionali siano corretti.
- L’ingresso dell’aria sia libero.
- I cavi di collegamento non presentino segni di deterioramento e le connessioni elettriche siano fermamente serrate.
- Che tutti i bulloni di fissaggio siano adeguatamente stretti.
- Non ci siano perdite di grasso dai supporti.
Le ispezioni sopra citate non richiedono il disaccoppiamento o lo smontaggio del generatore, lo smontaggio è necessario quando si
effettua la sostituzione o la pulizia dei cuscinetti, in occasione del quale si verificheranno anche:
- L’allineamento.
- La resistenza d’isolamento.
- Il serraggio di viti e bulloni.
Si dovrebbero inoltre eseguire alcune verifiche a determinati intervalli temporali.
Verifiche ed operazioni da
eseguire Ogni giorno Ogni 2 mesi o
1000 ore Ogni 4 mesi o
2000 ore Ogni 12 mesi o
4500 ore Controllare l’apposita sezione
Rumorosità anomala X
Corretta ventilazione X
Vibrazioni X
Fissaggio elementi filettati X
Connessioni morsettiera
(morsetti/TA/TV/AVR) X
Pulizia generale X
Controllo completo del
generatore X
Resistenza d’isolamento X
Lubrificazione cuscinetti X
Sostituzione cuscinetti X
Ogni irregolarità o scostamento rilevato durante i controlli dovrà essere prontamente corretto.
5.2 Manutenzione dei cuscinetti
La durata effettiva dei cuscinetti è condizionata da molti fattori e in particolare:
Dalla durata del grasso.
Dalle condizioni ambientali e dalla temperatura di funzionamento.
Dai carichi esterni e dalle vibrazioni.

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Nella seguente tabella sono indicate le caratteristiche dei cuscinetti nei generatori standard.
TIPO DI
GENERATORE
CUSCINETTO LATO D (BISOPPORTO) CUSCINETTO LATO N
CON COPERCHIETTO
SENZA
INGRASSATORE
CON COPERCHIETTO
E INGRASSATORE CON SCHERMI (2Z) CON COPERCHIETTO E
INGRASSATORE
MJB 250
X X
MJB 315
X X
MJB 355
X X
La durata del grasso di lubrificazione, in condizioni normali d'uso, è di circa 20.000 ore.
Per i normali utilizzi, si consigliano i seguenti tipi di grasso:
MOBIL OIL: MOBILUX EP3
SHELL: ALVANIA R3
AGIP: GR MU 3
ESSO: BEACON EP3
La mescolanza di grassi diversi (addensante, tipo di olio base), ne riduce la qualità e deve essere quindi evitata. Una
lubrificazione eccessiva o erronea nella quantità provoca riscaldamento eccessivo dei cuscinetti.
Il cuscinetto dal Lato N (lato opposto accoppiamento) è del tipo schermato (2Z).
In ogni caso, in occasione della revisione completa del gruppo, sostituire i cuscinetti.
I generatori bisopporto MJB 250 hanno il cuscinetto Lato D (lato accoppiamento) del tipo prelubrificato in fase di montaggio, con una
quantità di grasso che acconsente un lungo periodo di funzionamento senza rilubrificazione.
I generatori bisopporto MJB 315 e 355 hanno il cuscinetto Lato D (lato accoppiamento) di tipo rilubrificabile, dotato di ingrassatore a
testa esagonale UNI 7662 per l’ordinaria manutenzione.
In occasione della revisione completa del gruppo, lavare i cuscinetti e le camere di raccolta grasso con adatto solvente e rinnovare la
riserva di grasso.
Se il cuscinetto è stato smontato, usarne sempre uno nuovo.
Intervallo di lubrificazione consigliato : 3.000 ore (1500 rpm) o 2500 ore (1800 rpm), nella rilubrificazione usare 50 gr. di
grasso.
- Quando si esegue la rilubrificazione, pulire sempre l’ingrassatore, togliere il tappo di chiusura dello scarico grasso sullo scudo e
ruotare l’albero in modo che il grasso si distribuisca nel cuscinetto.
- Nel periodo di funzionamento immediatamente successivo alla lubrificazione, la temperatura del cuscinetto aumenta leggermente per
un periodo transitorio, per decrescere ai valori normali quando il grasso si sarà uniformemente distribuito e gli eventuali eccessi
saranno stati espulsi dalle piste.
- Al termine della rilubrificazione rimettere il tappo di chiusura dello scarico grasso.
5.3 Operazioni di smontaggio
Prima di smontare la macchina, studiare le viste in sezione. Verificare inoltre che siano predisposti mezzi di
sollevamento adeguati per i pesi dei componenti da movimentare.
Verificare inoltre che siano prese tutte le misure di sicurezza per la movimentazione.
Marcare i componenti allo smontaggio, se ritenuto necessario, per individuarne la corretta posizione durante il successivo
montaggio.
Quindi procedere a disaccoppiarla dal motore primo, togliendo i dadi di fissaggio dei piedi e della flangia e scollegando i terminali dei
cavi di potenza dalla morsettiera.
- Allontanare quindi l'alternatore dal motore primo.
- Scollegare i conduttori bianchi (+) e (-) che vanno dal regolatore allo statore eccitatrice togliendo le fascette di bloccaggio.
Per i generatori bisopporto:
- Smontare il giunto dall’albero e togliere la chiavetta (223) dalla sporgenza d’asse.
- Togliere le viti che fissano il coperchietto interno (131) del cuscinetto lato D (accoppiamento).
- Togliere la protezione (49) dello scudo lato D (accoppiamento).
- Togliere le viti che fissano gli scudi lato D e lato N (4-5) alla cassa, togliere gli scudi facendo attenzione che il rotore non cada
pesantemente sullo statore.
- Sfilare il rotore (3) dal lato accoppiamento, avendo cura di sostenerlo durante questa operazione, per evitare lo strisciamento
del rotore stesso sullo statore.
Per i generatori monosopporto:
- Togliere le viti di fissaggio dello scudo Lato N,

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- Togliere lo scudo stesso e sfilare quindi il rotore (3) dal lato accoppiamento, avendo cura di sostenerlo durante questa
operazione, per evitare lo strisciamento del rotore stesso sullo statore.
ATTENZIONE!: Tenere presente che lo statore eccitatrice è fissato allo scudo Lato N: evitare quindi che durante le operazioni di
smontaggio siano danneggiati gli avvolgimenti della eccitatrice.
Per lo smontaggio dei cuscinetti adoperare un apposito estrattore.
Dove è presente il coperchietto interno, servirsi del coperchietto stesso.
5.4 Operazioni di rimontaggio
Eseguire in senso inverso la sequenza di operazioni descritte per lo smontaggio. Se gli scudi sono stati smontati, le viti di fissaggio
degli scudi stessi devono essere riposizionate dopo aver spalmato il filetto con Loctite
®
tipo 243.
Se il cuscinetto è stato smontato, usarne sempre uno nuovo.
Per facilitare il montaggio i cuscinetti devono essere riscaldati a circa 80 – 90°C.
ATTENZIONE! - Il montaggio dei cuscinetti deve essere effettuato con la massima cura.
Dovendo sostituire qualche elemento di fissaggio, assicurarsi che sia dello stesso tipo e classe di resistenza di quello originale.
Di seguito riportiamo le coppie di serraggio valide per viti e dadi di fissaggio:
Coppie di serraggio in Nm ±10%
Applicazione Diametro di filettatura
M 5 M 6 M 8 M 10 M 12 M 16 M 20 M 24 M 27 M30
Fissaggio connessioni elettriche. / 8 16 32 60 150 / / / /
Fissaggio di componenti generatore
(scudi, coperchietti, ecc.) Fissaggio
piedi o flangia. 5 11 26 48 85 206 400 700 1030 1420
6.REGOLATORE DI TENSIONE
6.1 Regolatore abbinato.
Il generatore è normalmente provvisto di regolatore automatico di tensione (RDT) di tipo idoneo all’applicazione.
La tabella seguente indica i vari tipi di regolatore normalmente utilizzati in funzione alla richiesta e al tipo di funzionamento.
TIPO DI REGOLAZIONE PRINCIPALI CODICE RDT NOTA TECNICA
MARK “I” M40FA640A_A SIN.NT.015.X
MARK “V” M16FA655A SIN.NT.002.X
REGOLATORE PER PMG M40FA644A SIN.NT.004.X
REGOLATORE COSFI’ M50FA400A SIN.NT.013.X
REGOLATORE DIGITALE MEC20 M31FA600A SIN.NT.035.X
REGOLATORE DIGITALE MEC100 M71FA320A SIN.NT.023.X
6.2 Reostato per la regolazione a distanza della tensione
Per tutti i generatori tale reostato può essere inserito fra i terminali “P-Q” (terminali FAST-ON) della morsettiera ausiliaria dei
regolatori.
Il potenziometro esterno va inserito con il cursore in posizione intermedia e quindi si agisce sul potenziometro interno del RDT
in modo da ottenere circa la tensione nominale.
Tale potenziometro deve avere una resistenza di circa:
- 100 K Ohm ed una potenza minima di 0,5 W per RDT (M40FA640A/A – M16FA655A e M40FA644A).
- 10 K Ohm ed una potenza minima di 1 W per RDT (M31FA600A).

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7. COMANDO MANUALE DELL’ ECCITAZIONE
Nel caso di avaria al regolatore di tensione, è possibile utilizzare l'alternatore con comando manuale, purché si disponga di
una qualsiasi sorgente a corrente continua a 24 V.
Questa sorgente può essere rappresentata da una batteria di accumulatori o da un dispositivo di trasformazione e raddrizzamento della
tensione di uscita dell'alternatore.
Allo scopo, è necessario realizzare lo schema della figura precedente, eseguendo le seguenti operazioni:
- scollegare dal regolatore i due terminali FAST-ON bianchi (+) e (-) che collegano il regolatore stesso allo statore eccitatrice;
- alimentare questi due terminali con la sorgente in corrente continua disponendo in serie un reostato R;
- la regolazione della tensione in uscita dall'alternatore si ottiene agendo sul reostato R.
ATTENZIONE! Man mano che il carico aumenta, effettuare la compensazione aumentando manualmente l'eccitazione.
Prima di togliere il carico, ridurre l'eccitazione.
Utilizzare la seguente tabella per la scelta del reostato:
Generatore I max [A] Resistenza max del reostato [Ω]
MJB 250 – 315 5 80
MJB 355 6 80
8. RICERCA GUASTI ED INTERVENTI
8.1.Anomalie elettriche
INCONVENIENTE POSSIBILE CAUSA
INTERVENTO
(da eseguire sempre a macchina ferma)
L'alternatore non si eccita.
La tensione a vuoto è
inferiore al 10% della
nominale.
a) Rottura dei collegamenti.
b) Guasto sui diodi rotanti.
c) Interruzione dei circuiti di eccitazione.
d) Magnetismo residuo troppo basso
a) Controllo e riparazione.
b) Controllo dei diodi e sostituzione se interrotti o in corto
circuito.
c) Controllo della continuità sul circuito di eccitazione.
d) Applicare per pochi istanti una tensione di una batteria
da 12Volt collegando il morsetto negativo al – del RDT
e quello positivo attraverso un diodo al + del RDT.
L'alternatore non si eccita
(tensione a vuoto intorno
al 20%-30% della
nominale).
La tensione non risente
dell'intervento sul
potenziometro del RDT.
a) Intervento del fusibile.
b) Rottura dei collegamenti sullo statore
eccitatrice.
c) Errata alimentazione del circuito di
eccitazione.
a) Sostituire il fusibile con quello di scorta. Se il fusibile si
interrompe nuovamente, controllare se lo statore
eccitatrice è in corto circuito. Se tutto è normale,
sostituire il RDT.
b) Verifica della continuità sul circuito di eccitazione.
c) Scambiare tra di loro i due fili provenienti
dall'eccitatrice.
R
24 V
BIANCO
BIANCO
TERMINALI
AVVOLGIMENTO
STATORE
ECCITATRICE

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Tensione a carico inferiore
alla nominale (tensione tra
50 e 70% della nominale).
a) Velocità inferiore alla nominale.
b) Potenziometro della tensione non
tarato.
c) Fusibile interrotto.
d) Guasto del RDT.
e) Intervento limitazione di sovraeccit.
a) Controllo del numero di giri (freq.).
b) Ruotare il potenziometro finché la tensione non si
riporta al valore nominale.
c) Sostituire il fusibile.
d) Scollegare il regolatore di tensione e sostituirlo.
e) Ritarare il potenziometro limitazione sovraeccitazione
(AMP)
Tensione troppo alta. a) Potenziometro V non tarato.
b) Guasto del RDT.
a) Ruotare il potenziometro finché la tensione non si
riporta al valore nominale.
b) Sostituzione del RDT.
Tensione instabile.
a) Giri variabili del Diesel.
b) Potenziometro di stabilità del RDT non
tarato.
c) Guasto del RDT.
a) Controllo dell'uniformità di rotazione, controllo del
regolatore del Diesel.
b) Ruotare il potenziometro di stabilità finché la tensione
ritorna stabile.
c) Sostituzione del RDT.
8.2 Anomalie meccaniche
INCONVENIENTE POSSIBILE CAUSA INTERVENTO
(da eseguire sempre a macchina ferma)
Temperatura avvolgimenti
elevata
Temperatura aria di
raffreddamento elevata
a) Temperatura ambiente troppo alta
b) Riflusso d’aria calda
c) Fonte di calore nelle vicinanze
d) Impianto di raffreddamento difettoso
e) Feritoie dell’aria ostruite
f) Filtro aria intasato
g) Flusso d’aria ridotto
h) Sistema di misurazione difettoso
i) Sovraccarico
j) Carico a cosfì inferiore a 0,8
k) Velocità inferiore alla nominale.
a) Ventilare per diminuire la temperatura ambiente,
diminuire il carico
b) Creare spazio libero sufficiente intorno alla macchina
c) Allontanare le fonti di calore e controllare l’areazione
d) Ispezionare condizioni impianto e corretto montaggio
e) Ripulire i bocchettoni da eventuali detriti
f) Pulire o sostituire i filtri
g) Rimuovere gli ostacoli, assicurarsi che il flusso d’aria
sia sufficiente
h) Controllare i rivelatori
i) Eliminare il sovraccarico, lasciare raffreddare la
macchina prima di riavviarla
j) Verificare i valori del carico, riportare il cosfì a 0,8 o
ridurre il carico
k) Controllo del numero di giri (freq.)

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Rumore, vibrazioni
elevate
a)
Struttura della base insufficiente o
antivibranti non adatti, fissaggio al
basamento non corretto.
b)
Accoppiamento difettoso
c)
Ventola di raffreddamento difettosa,
rotore squilibrato
d)
Squilibrio del carico eccessivo, carichi
monofasi
e)
Malfunzionamento del cuscinetto
a) Rafforzare il basamento, sostituire gli antivibranti,
ripassare le viti sul basamento
b) Rivedere l’allineamento, il fissaggio del disco sul
volano motore e del raccordo sul motore primo
c) Controllare e riparare la ventola di raffreddamento,
pulire il rotore e riequilibrarlo.
d) Controllare che il carico sia conforme ai requisiti
e) Sostituzione del cuscinetto
Temperatura cuscinetti
elevata
a) Malfunzionamento cuscinetto
b) Carico assiale o radiale troppo elevato
a) Sostituzione del cuscinetto
b) Controllare l’allineamento e l’accoppiamento della
macchina
9. PARTI DI RICAMBIO – NOMENCLATURA
Pos. Particolare
Tipo / Codice
MJB 250 MJB 315 MJB 355
201 Cuscinetto lato D (lato
accoppiamento) 6218 C3 / 346110114 6319 C3 / 346151095 6322 C3 / 346151110
202 Cuscinetto lato N (lato opposto
accopp.) 6313 2Z C3 / 346114065
6315 2Z C3 / 346114075
6317 2Z C3 / 346114085
309 N°3 diodi rotanti inversi 41 HFR 80 / 963821112
71 HFR 120 / 963821170
310 N°3 diodi rotanti diretti 41 HF 80 / 963821113 71 HF 120 / 963821171
311 Scaricatore / filtro M16FA864A M40FA990A
119 Raddrizzatore rotante M25FA648B M40FA500A

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1. GENERAL SAFETY WARNING
The generators which are the subject of these “instructions” are components designed for use in industrial areas (machines/plants) and
therefore cannot be treated as retail goods.
This documentation consequently contains information that is only suitable for use by qualified personnel.
It must be used in compliance with the regulations, laws and technical Standards in force and cannot under any circumstances take the
place of plant standards or additional prescriptions, including any which are not legally enforceable, which have been issued for the
purpose of ensuring safety.
Machines built to customer specifications or with constructional differences may differ in detail from the generators described herein. If
you encounter any difficulties please do not hesitate to contact Marelli Motori, specifying:
- The type of machine.
- The full code number of the generator.
- The serial number.
Some operations described in this manual are preceded with symbols that are added to alert for the possible risk of
accidents. It is important to understand the following symbols.
ATTENTION! This is referred to controls and operations that can cause damages to the product, accessories or to connected
components.
This is referred to the procedures and operations that can cause serious injury or death.
This is referred to the electrical dangers that can cause death.
DANGER
Electric rotating machines have dangerous parts: when operating they have live and rotating components. Therefore:
- improper use
- the removal of protective covers and the disconnection of protection devices
- inadequate inspection and maintenance
can result in severe personal injury or property damage.
The person responsible for safety must therefore ensure that the machine is transported, installed, operated, maintained and repaired
by qualified personnel only, that must have:
- Specific training and experience.
- Knowledge of applicable standards and laws.
- Knowledge of the general safety regulations, national and local codes and plant requirements.
- The skill to recognise and avoid possible danger.
All maintenance and inspection operations must be carried out only with the authorisation of the person responsible for
safety, with the machine at a standstill, disconnected from the supply (including the auxiliary circuits such as the anti-
condensation heaters).
As the electric machine is a product to be installed in industrial areas, additional protective measures must be taken and assured
by the person responsible for the installation, if stricter protection conditions are required.
As the electric generator is a component to be coupled to another machine, it is the responsibility of the installing engineer to ensure,
during operation, proper protection against the risk of contact with bare rotating parts and to prevent people or things from approaching
the machine.
If the machine shows deviations from the normal performance (excessive or too low voltage, increase in temperature, noise and
vibrations) promptly advise the personnel responsible for maintenance.
WARNING: Here enclosed with this “instructions manual” there are self adhesive leaflets which are reporting symbols
for security: the self adhesive leaflets are to be applied to the generator surface, at the customer’s charge, according the
instructions presented on the sheet of the self-adhesive.
Marelli Motori S.p.a.
Via Sabbionara,1
36071 Arzignano (Vi) Italia
(T) + 39.0444.479.711
(F) + 39.0444.479.888
www.marellimotori.com

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2. DESCRIPTION
These instructions refer to three-phase synchronous generators series MJ.
The description of the various models to refer to following table.
MJ
B Generators for industrial applications in low voltage
H Generators for applications in medium voltage
T Generators for hydro power applications
BM Generators for marine applications
R Generators with air to water heat exchanger IP44 or IP55
V Generators with air to air heat exchanger IP44 or IP55
In order to obtain the proper working of the generator it is necessary to read carefully all included instructions.
The generators MJ are synchronous generators, brushless type, self excited and self regulated, manufactured according to the
standards indicated on the name plate (IEC 60034-1).
Degree of protection - characteristics
The protection degree of the generators and the rated data are shown on the name plate.
Frequency
The generators are suitable for operation at 50 and 60 Hz, according to the data reported on the name-plate: for correct operation
for 50 or for 60 Hz, it is necessary to verify that the settings of the voltage regulator are proper for the required operation and that the
use of the generator is in accordance with the values on the name-plate.
Accessories
According to the customer’s order the generators can be equipped with accessories, such as anticondensation heaters, thermistors,
etc.
3. TRANSPORT AND STORAGE
The generator is shipped ready for installation. It should be carefully inspected on arrival in order to verify if damage has occurred
during transport; if any, they should be referred directly to the haulier (writing one note on the document of transport) and to
MarelliMotori if possible with photographic documentation.
For lifting and handling the purpose made eyebolts must be used.
The lifting eyes are designed to support only the weight of the generator and they are not to be used for lifting the complete
gen-set that incorporates the generator. Check that the lifting means available are suitable for the movement of all parts which
have to be handled. Check also that all the working conditions are suitable to operate without dangers for safety of personnel.
The eyebolts on the end-shield are to the alignment of the generator during the operation of coupling to the engine.
Following are the weight of the generators:
Average weight of the generators
Size Pack length
SA4 SB4 MA4 MB4 LA4 LB4
MJB 250 / / 530 Kg 590 Kg 660 Kg 710 Kg
MJB 315 830 Kg 920 Kg 1060 Kg 1200 Kg / /
MJB 355 1250 Kg 1550 Kg 1800 Kg 2030 Kg / /
If the generator is not put into operation immediately, it should be stored in a covered area or in a clean, dry and vibration-free place.
For periods of inactivity longer than three months, carry out a 30 shaft rotations and block the shaft itself at 90° in
respect to the start position every month.
If it is stored in a damp ambient, the windings should be dried before using it.
The rolling contact bearings do not require maintenance during storage; periodic rotation of the shaft will help to prevent contact
corrosion and hardening of the grease.

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4. INSTALLATION AND COMMISSIONING
Check before installation
Before installing the generator
- make sure that name plate data corresponds to the power supply and operating conditions and that the installation
complies with the manufacturer’s recommendations
- clean any protecting varnish from all connecting surfaces (such as surface of couplings and flanges and shaft
extension for two-bearing generators).
The single support generators come supplied with a bracket that holds together the coupling flange and the adapter flange or with
a bolt that blocks the rotor to the non drive side end-shield. Before installation, remove the bracket and/or the bolt.
Install the generator in a ventilated room. If installed in closed areas the alternators should have a possibility to exchange the cooling air
directly with atmosphere.
Air outlet and inlet openings should not be obstructed: provisions should be taken to prevent obstacles from obstructing ventilation
openings. The inlet of warm air should be avoided.
Provision should be taken to make inspection and maintenance easy when the generator is installed or during operation.
4.1 Insulation test
On the premises of the constructor of the group, if the alternator has remained inactive for a long period of time (more than one month)
it is opportune to execute an insulation test towards ground of the windings of the main stator, before putting it into service. Before
executing this test, it is necessary to disconnect the connections leading to the regulation devices (Voltage regulator or other devices).
The insulation resistance of windings to heart should be measured using a suitable DC instrument (“Megger” instrument or a
similar one), which output voltage (test voltage) is equal to 500 V for low voltage generators and not less than 1000 V for
medium voltage generators.
Reading of insulation resistance will be done after having applied Megger output for 1 minute to winding.
For a new generator, the stator winding insulation resistance larger of 100 MΩrepresent one of essential safety requirements.
Do not touch power terminals during and immediately after the insulation resistance check because the winding is in
voltage.
To measure the insulation resistance, proceed in the following way:
Concerning the windings of the main stator (see diagram), the insulation resistance measurement must be conducted taking care to
detach the connections leading to the regulation devices (voltage regulator or other devices) or to any other group devices. The
measurement is taken between one phase and ground with the remaining two phases also connected to ground (the operation must be
conducted on all three phases).
Concerning the exciter-stator, detach the + and – cables from the regulator and measure the insulation resistance between one of
these two terminals of the winding and ground.
Concerning the rotor windings, measure the insulation resistance between one terminal of the winding of the main rotor on the rectifier
bridge and the rotor ground (shaft).
The values measured are recorded. If in doubt, also measure the polarisation index. (§ 4.7)
In order to prevent risks of electric shock, connect the windings briefly to the ground immediately after measurement.
In order to be able to make a correct comparison of the measured insulation resistance values, they are referred to 20°C.
A correction coefficient is applied for different temperatures:
Twinding (°C) T 15 20 25 30 35 40
Kcorrection Kc0.69 1 1.42 2 2.82 4
Example: R
mis
= 50 M
Ω
at the winding temperature of 30°C; (R
isol
)
20°C
= K
c
⋅
(R
mis
)
30°C
= 2
⋅
50 = 100 M
Ω
( )
(
)
T
mis
c
C20
isol
RKR ⋅=
°
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