Rizzoli TS User manual

Istruzioni d’uso
Gebrauchsanweisung
Instructions
Manuel d’utilisation


ITALIANO
Disposizioni pag. 2
Installazione pag. 5
Impianto di riscaldamento pag. 8
Uso pag. 12
Manutenzione pag. 14
Cosa fare se... pag. 16
Dati tecnici pag. 17
Garanzia pag. 18
DEUTSCH
Anweisungen S. 22
Montage S. 25
Heizungsanlage S. 28
Gebrauch S. 32
Wartung S. 34
Was tun, wenn... S. 36
Technische Daten S. 37
Garantie S. 38
ENGLISH
Instructions page 42
Installation page 45
Heating system page 48
Use page 52
Maintenance page 54
What to do if... page 56
Technical data page 57
Warranty page 58
FRANÇAIS
Disposition page 62
Installation page 65
Installation de chauffage page 68
Utilisation page 72
Entretien page 74
Que faire si… page 76
Données techniques page 77
Garantie page 78

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1. DISPOSIZIONI
1.1 DISPOSIZIONI GENERALI
Per il funzionamento ottimale delle termostufe Rizzoli è necessario il corretto
posizionamento e allacciamento al camino, all’impianto di riscaldamento e all’im-
pianto elettrico, se necessario. L’installazione si completa di norma con la messa in
funzione. E’ necessario predisporre un camino costruito a regola d’arte e adatto
al modello prescelto. Nell’uso è necessario utilizzare sempre legna ben secca e di
buona qualità, è necessario effettuare regolarmente la pulizia della stufa e del
camino.
Vi raccomandiamo di leggere le informazioni contenute nel presente libretto con
la massima attenzione prima della messa in funzione. Conservate il libretto perché
può esservi utile in caso di necessità.
Per quanto riguarda l’esercizio e l’installazione delle termostufe Rizzoli, devono
essere rispettate tutte le norme e gli standard nazionali ed europei nonchè ogni
prescrizione e regolamento locale.
1.2 DISPOSIZIONI DI SICUREZZA
Rispettate le distanze di sicurezza durante l’installazione della stufa.
Durante l’uso alcune parti della stufa potrebbero essere molto calde, fate atten-
zione a non appoggiarvi e a non toccare con le mani le parti calde. Fate particola-
re attenzione in presenza di bambini.
Non appoggiate a contatto della stufa materiali infiammabili o esplosivi e in par-
ticolare tende, flaconi infiammabili e bombolette spray.
La porta fuoco deve sempre restare chiuse eccetto che durante le operazioni di
accensione, alimentazione del fuoco e durante le operazioni di manutenzione.
L'uso di combustibili economici ed ecologici, il dolce tepore del fuoco naturale, il
profumo della legna dei nostri boschi sono le qualità che rendono indispensabile
in ogni casa una cucina a legna.
La Vostra scelta è caduta su una cucina Rizzoli frutto di una tradizione che ha
origine nel lontano 1912 quando Carlo Rizzoli incominciò la sua produzione di
cucine a legna nel tipico stile delle vallate dolomitiche.
Col tempo la Rizzoli ha continuato ad affinare le proprie cucine utilizzando tec-
nologie sempre più moderne ed avanzate, ma sempre senza perdere di vista l'ele-
ganza, la bellezza e la funzionalità del prodotto originario.

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Effettuate regolarmente la pulizia del camino, del raccordo di imbocco nel camino
e del camino stesso. La pulizia deve essere fatta da un tecnico competente almeno
una volta ogni sei mesi di uso normale.
Prima di allontanarvi per lungo tempo accertatevi che il fuoco sia spento.
Le prime accensioni della stufa e le prime accensioni stagionali devono essere ese-
guite con fuoco moderato altrimenti si potrebbero verificare delle rotture.
Dopo un prolungato periodo di non funzionamento controllate attentamente
che non ci siano ostruzioni e che la cucina funzioni in modo regolare.
Utilizzate solamente pezzi di ricambio originali o autorizzati.
Non effettuate nessuna modifica alla stufa che non sia autorizzata.
1.3 COMBUSTIBILE RACCOMANDATO
Le stufe a legna sono espressamente costruite per la combustione di legna da ar-
dere di qualsiasi tipo. Si consiglia di utilizzare legna di buona qualità, secca e ben
stagionata; è preferibile l’uso di legna spaccata.
Utilizzo di legna di buona qualità permette di ottenere dalla stufa la potenza ca-
lorifica nominale e evita la produzione eccessiva di residui carboniosi e fuliggine.
Per evitare possibili deformazioni o danneggiamenti della cucina è consigliabile
non inserire una quantità eccessiva di legna.
1.4 ALTRI COMBUSTIBILI
L’utilizzo di tronchetti precompressi e carbone è permesso solamente saltuaria-
mente e con moderazione in quanto il forte calore prodotto potrebbe danneggia-
re tutte le parti esposte direttamente al fuoco.
Materie plastiche, legno trattato, carta, cartone, rifiuti e in generale ogni materia-
le non previsto, non possono essere utilizzati come combustibile. La combustione
di questi materiali è vietata dalle norme in vigore, è dannosa per l’ambiente, per
la stufa, per la canna fumaria e anche per la vostra salute.

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1.6 ACCESSORI
In dotazione alle stufe a legna Rizzoli sono presenti alcuni accessori che semplifi-
cano l’installazione, la manutenzione e l’uso quotidiano.
• Librettod’istruzionidiusoemanutenzione
• Certicatodigaranziadellastufaalegna
• Cassettocenere
• Attizzatoio
• Raschietto
• Grigliaperilforno(solo TS 60 CF)
• Tegliadicottura(solo TS 60 CF)
1.5 COMPONENTI DELLA STUFA
1 Porta forno
2 Fianco
3 Porta fuoco
4 Cassa porta legna
5 Termometro forno
6 Termostato caldaia
7 Termometro caldaia
8 Maniglia apertura porta fuoco
9 Regolatore aria primaria
TS 60 CF TS 60 SF

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2. INSTALLAZIONE
2.1 AVVERTENZE
Le stufe a legna Rizzoli sono di facile installazione, prima di effettuarla, però, rac-
comandiamo di verificare lo spazio necessario, la possibilità di rispettare le distan-
ze di sicurezza, la corretta predisposizione del camino e la possibilità di effettuare
gli allacciamenti necessari. Per lo spostamento della stufa evitate di trascinarla,
spostatela sempre staccandola dal suolo.
Fig. 1 - Componenti che costituiscono il camino.
2.2 CAMINO
Il camino è di vitale importanza per il corretto funzionamento di una stufa a le-
gna. Le termostufe sono studiate per garantire il massimo rendimento, però le
prestazioni offerte sono molto influenzate dal funzionamento del camino. Nel
caso in cui il camino presenti difetti o non risponda alle norme tecniche di costru-
zione non è garantito il corretto funzionamento della stufa.
Per la costruzione del camino è obbligatorio l’utilizzo di materiali adatti a resiste-
re ad alta temperatura e rispondenti alle norme antincendio, non è fondamentale
il tipo di materiale, purché adatto e purché il camino sia ben isolato. L’installazio-
ne dell’apparecchio deve garantire facile accesso per la pulizia dell’apparecchio
stesso, dei condotti dei gas di scarico e della canna fumaria. Le termostufe serie TS
non sono idonee all’installazione su canna fumaria condivisa.

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Tabella 1 - Indicazioni di massima per il dimensionamento della canna fumaria in funzione del modello e della altezza
della canna fumaria (H).
TS 60
150
180 160
Tiraggio
non garantito
Modello ø imbocco
(mm)
ø canna fumaria
(mm) H < 4m
ø canna fumaria
(mm) 4m < H < 6m
ø canna fumaria
(mm) H > 6m
2.3 DIMENSIONI E FORME CORRETTE DEL CAMINO
Il camino nel suo insieme deve essere dimensionato in modo corretto in funzio-
ne del tipo di stufa a cui va collegato tenendo conto delle condizioni generali e
ambientali in cui è inserito. La sezione del camino deve essere tale da permettere
il passaggio del fumo prodotto nella stufa senza difficoltà, ma non deve essere
troppo grande altrimenti il camino ha difficoltà a scaldarsi e potrebbe portare a
dei fenomeni di condensa e di scarso tiraggio.
In tabella 1 è indicato il diametro consigliato per la canna fumaria in funzione del
modello e dell’altezza del camino (H).
Fig. 2 - Esempi di realizzazione del camino in modo scorretto e in modo corretto.
L’altezza del camino deve essere sufficiente a garantire il tiraggio necessario al mo-
dello prescelto. Più è alto il camino e maggiore è il tiraggio, se l’altezza del camino
è inferiore a 4 metri non è garantito il corretto funzionamento della cucina.
Il camino non deve avere tratti tortuosi, orizzontali o in contropendenza; il nu-
mero di curve deve essere ridotto al minimo. In figura 2 sono evidenziati alcuni
esempi di corretta e di scorretta realizzazione del camino.
2.4 CANNA FUMARIA
La canna fumaria deve essere ben isolata e preferibilmente a sezione circolare. La
canna fumaria non deve presentare difetti, restringimenti o perdite. Tutte le por-
tine di ispezione devono essere chiuse e ben sigillate. Non è consentito collegare
altri apparecchi alla stessa canna fumaria.

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2.5 COMIGNOLO
Il comignolo deve avere una sezione di uscita complessiva doppia di quella della
canna fumaria per agevolare l’uscita dei fumi.
Il comignolo deve essere sufficientemente alto da sporgere oltre la zona di reflus-
so generata dal tetto, in caso di dubbio contattate una ditta specializzata. Se ci si
trova in una zona particolarmente ventilata può essere necessario impiegare dei
dispositivi antivento.
2.6 RACCORDO O CANALE DA FUMO
Il raccordo di collegamento tra la cucina e la canna fumaria, detto anche canale
da fumo, deve essere il più corto possibile e non deve presentare tratti orizzontali
o scarsamente inclinati. I tratti in contropendenza sono vietati e sono assoluta-
mente da evitare.
In prossimità del raccordo non devono essere presenti materiali infiammabili. Il
raccordo non deve entrare all’interno della canna fumaria. Per rendere più sicuro il
raccordo si consiglia di installare sul muro un rosone accertandosi che il collegamen-
to fra rosone e camino sia ben murato e sigillato. Anche il collegamento tra cucina
e raccordo del camino deve essere ben fisso e sigillato.
Fig. 3 - Esempi di come la cucina può essere collegata al camino in modo corretto e in modo scorretto.
2.7 PRESE D’ARIA
Nel locale in cui è inserita la stufa deve essere garantito il ricambio di aria fresca
soprattutto se il locale è piccolo o i serramenti sono ermetici. Il corretto afflusso
di aria nella stufa deve essere garantito anche in presenza di altri apparecchi a
combustione, di cappe aspiranti, di camini o di sfiati. Ventilatori di estrazione,
quando usati nella stessa stanza o spazio dell’apparecchio, possono causare pro-
blemi al corretto funzionamento della termostufa. La presa d’aria deve avere una
superficie minima di 80 cm2.

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3.1 GENERALITÀ
Le termostufe modello TS, sono dotate di caldaia per sfruttare il calore prodotto anche
in un impianto di riscaldamento e di produzione di acqua calda. Le termostufe richie-
dono uno specifico allacciamento all’impianto di riscaldamento e all’impianto elettri-
co qualora si volesse utilizzare il termostato presente nella termostufa per comandare
l’impianto di riscaldamento.
3.2 ALLACCIAMENTO ELETTRICO
Il termostato presente nella termostufa per-
mette di fornire l’alimentazione a eventuali
pompe o elettrovalvole presenti nell’impian-
to di riscaldamento al raggiungimento della
temperatura impostata. Per fare questo oc-
corre effettuare i necessari collegamenti alle
morsettiere presenti sulla parte posteriore
della termostufa. La morsettiera in alto va
collegata alla rete elettrica, la morsettiera in
basso va collegata al circolatore dell’impian-
to di riscaldamento.
Oltre al collegamento delle fasi è obbligato-
rio il collegamento dell’apparecchio all’im-
pianto di terra. Il cavo e ogni altro dispositivo
elettrico aggiunto deve essere dimensionato
2.8 PRIMA ACCENSIONE
Prima dell’uso è necessario togliere i materiali di imballaggio presenti nel forno e
nella cassa porta legna e togliere le etichette adesive. Si consiglia di effettuare subito
una prima accensione della cucina come verifica della corretta installazione. La prima
accensione va effettuata con fuoco moderato, con poca legna e spaccata in piccoli
pezzi. Nelle accensioni successive si può aumentare via via il carico di combustibile.
2.9 ASSESTAMENTI
Vari assestamenti possono interessare diverse parti della stufa, per cui si potrebbero
avvertire dei lievi rumori in fase di riscaldamento e raffreddamento. Tali fenomeni
non pregiudicano in alcun modo il funzionamento della cucina e con l’uso andranno
via via attenuandosi fino a sparire.
3. IMPIANTO DI RISCALDAMENTO
Fig. 4 - Posizione delle morsettiere per l’allacciamento
alla rete elettrica.

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per il carico elettrico da sopportare e non deve toccare punti con temperatura su-
periore di 50 °C alla temperatura ambiente. L’allacciamento alla rete elettrica deve
essere effettuato da personale qualificato e secondo le norme vigenti. L’installatore è
responsabile del corretto collegamento in conformità alle norme di sicurezza.
3.3 COLLEGAMENTO ALL’IMPIANTO
DI RISCALDAMENTO
Fig. 5 - Attacchi della caldaia per l’impianto di riscaldamento
1 Attacco sonda termostato ausiliario ø 1/2” femmina
2 Attacco andata ø 1”1/4 femmina
3 Attacco per sonda di scarico termico ø 1/2” femmina
4 Attacchi per circuito di scarico termico ø 1/2” maschio
5 Attacco ritorno ø 1”1/4 femmina
6 Attacco scarico ø 1/2” femmina
7 Ingresso per aria primaria esterna (facoltativa).
Le termostufe sono dotate di alcuni condotti che è obbligatorio collegare per il cor-
retto funzionamento dell’impianto, questi sono il condotto di andata, di ritorno e di
scarico. Il condotto di scarico è necessario per permettere lo svuotamento completo
della caldaia in caso di necessità. Sono presenti anche alcuni condotti e attacchi che
sono facoltativi e servono per dispositivi ausiliari o di sicurezza. Questi sono i due
condotti del circuito di scarico termico, l’attacco per la sonda dell’impianto di scarico
termico e l’attacco per un termostato ausiliario. Nel caso in cui tali condotti o attacchi
non vengano utilizzati è necessario tapparli.

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3.4 SICUREZZA
In tutte le caldaie a combustibile solido non è tecnicamente possibile interrom-
pere la combustione immediatamente come avviene per le caldaie a combustibile
liquido o gassoso in caso di necessità. Da ciò nasce la necessità di smaltire sempre
il calore prodotto anche nel caso in cui l’impianto di riscaldamento non lo richieda
e anche in mancanza di alimentazione elettrica. In caso contrario l’acqua nella cal-
daia potrebbe andare in ebollizione senza possibilità di sfogo, con grave pericolo
di esplosione della caldaia e rischio per l’incolumità fisica delle persone presen-
ti nelle vicinanze. Oltre a questo consigliamo di prevedere sempre l’inserimento
nell’impianto anche di un boiler in grado di accumulare il calore prodotto dalla
termostufa e non utilizzato dall’impianto di riscaldamento.
3.5 SCARICO TERMICO
Per una maggiore sicurezza è possibile realizzare un circuito ausiliario di scarico
termico collegato direttamente alla caldaia. La termostufa è predisposta per que-
sta soluzione. L’impianto di scarico termico permette di raffreddare direttamente
la caldaia quando necessario facendo scorrere acqua fredda a perdere in un cir-
cuito separato all’interno della caldaia. La realizzazione dell’impianto di scarico
termico è a cura e sotto la responsabilità dell’installatore. Per realizzare questo
impianto è necessario effettuare i collegamenti di andata e ritorno, che sono in-
terscambiabili, la sonda di comando dell’impianto deve essere inserita nell’appo-
sito bulbo di collegamento. L’impianto per essere efficace deve poter funzionare e
avere disponibilità di acqua fredda anche in mancanza di alimentazione elettrica.
I dispositivi di sicurezza devono essere accessibili anche dopo il montaggio per la
manutenzione e la verifica funzionale. Deve essere eseguito il controllo del fun-
zionamento ad intervalli regolari. Si consiglia almeno una volta all’anno. Il circuito
di scarico termico non deve essere utilizzato per la produzione di acqua calda ad
uso domestico. Tutti i componenti dell’impianto di scarico termico esterni alla ter-
mocucina devono essere acquisiti da parti terze. Per la valvola di scarico termico si
consiglia di adottare il modello 3065 della ditta SYR.
Fig. 6 - Schema realizzativo del circuito di scarico termico.

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LEGENDA
Acqua calda
Acqua fredda
Manometro
Circolatore
Vaso espansione chiuso
Termostato
Termometro
Valvola di sovrapressione
Allarme acustico
3.6 REGOLAZIONE
Al termine dell’installazione si consiglia di effettuare il primo avviamento in pre-
senza dell’installatore in modo da verificare il corretto funzionamento dell’im-
pianto.
Si consiglia di impostare il termostato della termostufa alla temperatura di 55 – 60
°C. Temperature più basse possono portare alla formazione di condensa sulle pa-
reti della caldaia con il rischio di corrosione e di un rapido degrado della stessa.
3.7 ESEMPI
Di seguito presentiamo alcuni schemi di possibili realizzazioni dell’impianto. Tali
schemi valgono solo a titolo di esempio e non possono sostituire il progetto di un
termotecnico qualificato realizzato per il vostro caso specifico.
Fig. 7 - Schema 1

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Fig. 8 - Schema 2
Fig. 9 - Schema 3
4. USO
4.1 FUNZIONAMENTO DELLA STUFA
Durante il funzionamento, all’interno della stufa avviene una reazione di combu-
stione tra il combustibile (la legna inserita nella camera di combustione) e il com-
burente (l’ossigeno presente nell’aria dell’ambiente in cui è installata la stufa).
Il mantenimento della combustione nel tempo è garantito dal corretto funziona-
mento del camino il quale permette di evacuare i fumi e contemporaneamente di
far alimentare la fiamma con aria pulita proveniente dall’ambiente.
La termostufa è un apparecchio a carica a funzionamento intermittente. Quando
il fuoco sta per esaurirsi è necessario effettuare una nuova carica di combustibile.

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Quando non è più necessario il funzionamento della termostufa si lascia che il
fuoco si esaurisca naturalmente.
4.2 ACCENSIONE
Per accendere il fuoco nel modo più semplice e sicuro si consiglia innanzitutto di
verificare che la griglia fuoco e tutti i passaggi d’aria non siano ostruiti. Verificate
che il cassetto cenere non sia pieno e di disporre di combustibile adatto per l’ac-
censione (carta, stecche sottili di legno, prodotti appositi disponibili in commer-
cio).
Regolate l’aria primaria sulla posizione 8 (massima apertura), disponete il combu-
stibile di cui sopra in modo che resti dell’aria tra i vari pezzi e accendete. Quando
il camino è caldo e il fuoco ben avviato caricate la camera di combustione come
previsto nei dati tecnici.
4.3 REGOLAZIONE DELL’ARIA
Il dispositivo di regolazione dell’aria presente nella termostufa sulla porta fuoco
permette di controllare il funzionamento della stufa regolando l’afflusso di aria
che a sua volta controlla la velocità di combustione. La regolazione si ottiene
operando sulla relativa manopola graduata. La regolazione è automatica e fa in
modo di mantenere costante nel tempo il calore prodotto dalla stufa. La rego-
lazione sui valori bassi permette una maggiore autonomia di funzionamento, la
regolazione sui valori più alti permette di ottenere la massima potenza.
Terminata la combustione si consiglia di chiudere il regolatore dell’aria in modo
da mantenere la stufa calda più a lungo nel tempo.
4.4 VALVOLE PER L’ECCESSO DI VAPORE (TS 60 CF)
La cottura di pietanze in taluni casi può
comportare la formazione di un eccesso di
vapore all’interno del forno di cottura. Per
questo sul modello TS 60 CF sono presenti
due valvole che permettono di espellere il
vapore in eccesso. Le valvole sono disposte
all’interno del forno sulle pareti laterali e
vanno fatte ruotare in modo da aprire i
fori di aerazione prima dell’accensione del-
la stufa.
Fig. 10 - Valvola per l’eccesso di vapore

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5. MANUTENZIONE
5.1 PULIZIA
Una stufa è più efficiente quando tutte le sue parti sono prive di residui di combu-
stione, una stufa pulita sarà meno soggetta a guasti dovuti a usura. La frequenza
della pulizia dipende da quanto e come essa viene utilizzata nonché dalla qualità
del combustibile impiegato.
ATTENZIONE! Tutte le operazioni di seguito elencate vanno eseguite
con la stufa fredda.
5.2 PULIZIA DELLA GRIGLIA
Tutte le volte che si utilizza la stufa occorre prima pulire la griglia porta legna
almeno dai depositi più grossolani, fate in modo che i fori della griglia non siano
ostruiti. Per fare questo potete utilizzare l’attizzatoio fornito in dotazione. Se la
griglia non è pulita bene il fuoco potrebbe non essere alimentato in modo corret-
to e quindi non si avrebbe una combustione regolare.
Nel caso in cui la griglia venga asportata, essa deve essere rimessa al suo posto con
la parte piana rivolta verso l’alto.
5.3 CASSETTO CENERE
Tutte le volte che si utilizza la stufa occorre controllare il cassetto della cenere che si trova
sotto la camera di combustione. Quando il cassetto è pieno occorre svuotarlo. Se non
viene svuotato la cenere si accumula e potrebbe uscire dal cassetto rendendo poi più la-
boriosa la pulizia. In caso di accumulo eccessivo della cenere il fuoco potrebbe non essere
alimentato in modo corretto e quindi non si avrebbe una combustione regolare.
5.4 PULIZIA DEL CAMINO
La pulizia del camino va effettuata da parte di personale specializzato almeno
una volta ogni sei mesi di uso normale della stufa. La pulizia deve essere fatta
comunque ogni qualvolta si renda necessario in base all’utilizzo e ai combustibili
utilizzati. Si raccomanda di rispettare sempre le prescrizioni amministrative locali
riguardanti la pulizia dei camini. Tutte le parti del camino devono essere pulite.
In concomitanza con la pulitura del camino procedete anche alla pulizia interna
della stufa.
ATTENZIONE! Se la pulizia del camino non viene fatta come racco-
mandato ci può essere il pericolo di incendio della canna fumaria.

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5.5 PULIZIA DELLE PARTI A VISTA
Le parti in acciaio inox vanno pulite a freddo con detersivi neutri o in caso di
macchie persistenti, con i comuni prodotti disponibili in commercio specifici per la
pulizia dell’acciaio inox. Evitate di utilizzare detersivi in polvere. Evitate assoluta-
mente l’utilizzo di pagliette o materiali abrasivi che possono graffiare la superfi-
cie. Asciugate con un panno morbido, muovendolo nel senso della satinatura.
Per le parti smaltate o verniciate evitate l’uso di abrasivi e di detersivi aggressivi
o acidi. In caso di macchie spargete un po’ d’olio ed aspettate che l’olio assorba
l’alone, poi pulite con un panno morbido.
5.6 PULIZIA DEI VETRI
Le parti in vetro presenti sulla stufa si possono pulire con i normali prodotti spe-
cifici esistenti in commercio. In tutte le stufe la parte interna della porta fuoco è
stata studiata in modo da pulirsi automaticamente durante l’uso. Ciò nonostante
ogni tanto potrebbe essere necessaria la pulizia anche della parte interna. Per fare
questo occorre smontare dalla porta il vetro interno e poi pulire, per l’operazione
è sufficiente l’uso di un cacciavite.
ATTENZIONE! Evitate che il vetro cada a terra, potrebbe rompersi.
Non pulite le porte con vetro senza prima aspettarne il completo raf-
freddamento: gli sbalzi di temperatura possono provocare la rottura
del vetro.
5.7 CASSA PORTA LEGNA
Per la pulizia o per altri motivi potrebbe essere necessario rimuovere la cassa porta
legna.
Per fare questo è sufficiente estrarre la cassa fino a fine corsa, quindi sollevarla
leggermente e contemporaneamente estrarla ancora. Per rimettere in posizione
la cassa porta legna ripetete le operazioni in senso inverso.
5.8 MANUTENZIONE STRAORDINARIA
Gran parte dei componenti della stufa sono facilmente smontabili con un sem-
plice cacciavite, eventuali riparazioni o modifiche saranno più veloci ed economi-
che se il pezzo interessato viene recapitato, direttamente o tramite il rivenditore,
presso la nostra fabbrica.
In caso di richiesta di accessori o pezzi di ricambio citate sempre il numero di serie
della stufa indicato sul cartellino di garanzia.

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6. COSA FARE SE...
Malfunzionamento
Incendio
Surriscaldamento
Il forno scalda poco
Condensa
Mancata accensione
Umidità nel forno
Combustione irregolare.
Combustione incompleta.
Esce fumo.
Prende fuoco il camino o altre parti
adiacenti alla stufa a legna.
La stufa si surriscalda.
Il termometro del forno supera i 300°.
Non si riesce a portare il forno a tem-
peratura elevata.
Si forma della condensa all’interno
della stufa, con il passare del tempo si
formano anche residui carboniosi (ne-
rofumo).
Non si riesce ad accendere il fuoco.
Presenza di vapore eccessivo nel forno.
• Vericare che il regolatore dell’aria primaria
sia aperto. • Vericare che cenere e residui non
ostruiscano la griglia. • Vericare che la griglia
non sia montata alla rovescia (la parte piana va in
alto).•Vericarechel’ambienteincuièinstallata
la stufa sia aerato a sufficienza e che non siano
in funzione cappe aspiranti o altri dispositivi a
combustione.•Vericareilcorrettodimensiona-
mentodelcaminoedell’imbocco.•Vericareche
il camino non sia ostruito e che sia stato pulito di
recente.•Vericarechenoncisianoperditenella
cannafumariaeneiraccordi.•Vericarechenon
ci siano altri apparecchi collegati alla stessa canna
fumaria.•Vericarecheilcomignolosiaadatto
alla ubicazione in cui si trova, in zone ventose può
essere necessario predisporre un comignolo anti
vento.•Vericarecheil combustibilesiaadatto,
secco e di buona qualità.
• Chiudere completamente tutte le regolazioni
dell’ariadellastufa.•Chiuderebeneporteene-
stredellocaledoveèinseritalastufa.•Chiamare
subito i Vigili del Fuoco.
•Chiuderetutteleregolazionidell’ariadellastufa
e se necessario aprire la porta del forno.
•Vericarechelaportadelfornosiabenchiusa.•
Impostare il regolatore di tiraggio nelle posizioni
dimassimaapertura. •Utilizzarelegnadibuona
qualità,benseccaedipezzaturamodesta.• Ve-
rificare che la combustione avvenga con fiamma
viva.
• Vericare di stare utilizzando legna secca e di
buonaqualità.•Vericarecheilcaminononpre-
sentidifetti.•Vericarecheilcaminosiabeniso-
lato.•Vericarecheilcaminononsiasovradimen-
sionato•Vericarechel’acquanellacaldaianon
circoli a temperatura inferiore a 55-60 °C.
•Arieggiarepreventivamenteillocale.•Vericare
che non ci siano altri dispositivi a combustione ac-
cesinellostessolocale.•Utilizzarelistellidilegno
benasciutti.•Utilizzarecartadigiornaleogliap-
positi prodotti disponibili in commercio.
•Aprireleappositevalvoleall’internodelforno.
Problemi Effetti Possibili rimedi

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7. DATI TECNICI
Peso
Potenza nominale
Potenza resa in riscaldamento
Potenza in produzione acqua calda
Depressione al camino
Temperatura gas di scarico
Flusso gas di scarico
Dimensione canna fumaria
Capacità caldaia
Pressione impianto (max)
Quantità di legna (max)
Distanza min. da materiali infiamm.
Autonomia
Rendimento
Potenza elettrica
Tensione
Frequenza
Aria primaria
240 kg
21,5 kW
6,5 kW
14,5 kW
12±2 Pa
264° C
24,53 g/s
22 litri
2 bar
4,5 kg
200 mm
45 min.
75 %
Dipende dal carico
230 V
50 Hz
Aperta (posizione 8) Aperta (posizione 6)
200 kg
17,5 kW
5 kW
12,5 kW
12±2 Pa
272° C
18,10 g/s
22 litri
2 bar
4,5 kg
200 mm
45 min.
75 %
Dipende dal carico
230 V
50 Hz
Modello TS 60 CF TS 60 SF
Modello TS 60 CF TS 60 SF
7.1 DATI TECNICI TS 60 CF - TS 60 SF
Vedi paragrafo 2.3 delle istruzioni d’uso
Regolazione alla potenza nominale

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8. GARANZIA
8.1 DICHIARAZIONE DI COSTRUZIONE A REGOLA D’ARTE
La ditta Rizzoli garantisce che l’apparecchio ha superato tutti i controlli e collaudi
interni, che è in buone condizioni, senza difetti di fabbricazione o di materiale.
L’apparecchio è frutto della pluridecennale esperienza della ditta Rizzoli che ne
garantisce la sua costruzione a regola d’arte.
8.2 CLAUSOLE GENERALI
La garanzia ha durata di 2 anni a partire dalla data di acquisto. Essa è valida solo
per l’acquirente iniziale e non è trasferibile.
Affinché vengano prestati i servizi in garanzia il cliente dovrà esibire un valido
documento fiscale di acquisto (scontrino fiscale, fattura ecc.) e l’allegato cartellino
di garanzia. Conservateli con cura.
8.3 MODALITÀ DI GARANZIA
La ditta Rizzoli si riserva, a proprio insindacabile giudizio, di scegliere l’azione più
idonea per risolvere il problema oggetto di garanzia.
Le parti difettose sostituite restano di proprietà della ditta Rizzoli.
La ditta Rizzoli, a proprio insindacabile giudizio deciderà se la prestazione di ga-
ranzia debba essere fatta in loco oppure presso i propri stabilimenti.
Per le prestazioni in garanzia a domicilio il cliente è tenuto a corrispondere il dirit-
to fisso di chiamata in vigore. Tale diritto non deve essere corrisposto se la cucina
è stata acquistata da meno di 3 mesi.
Per le riparazioni presso i Centri di Assistenza della ditta Rizzoli il cliente è tenuto
a versare le spese di trasporto.
8.4 VIZI O ERRORI NEI MATERIALI
Eventuali vizi o errori nei materiali devono essere segnalati entro 8 giorni dal
ricevimento della merce e in ogni caso non implicano che il solo obbligo alla sosti-
tuzione di quanto fornito, escludendo qualsiasi responsabilità ulteriore.
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