Lamborghini Caloreclima ERA F 30 B 60 User manual

ERA F 30 B 60
AZIENDA CERTIFICATA ISO 9001
I
STRUZIONI
PER L’USO
L'INSTALLAZIONE
E LA MANUTENZIONE
INSTRUCTIONS
FOR USE,
INSTALLATION
AND MAINTENANCE
INSTRUCCIONES PARA
EL USO,
LA INSTALACIÓN Y EL
MANTENIMIENTO
INSTRUÇÕES DE
UTILIZAÇÃO
INSTALAÇÃO
E MANUTENÇÃO
INSTRUCğIUNI PENTRU
UTILIZARE
INSTALAREA
ùI ÎNTREğINEREA
GENERATORE TERMICO A GAS
HEAT GENERATOR RUNNING ON GAS
GENERADOR TÉRMICO DE GAS
GERADOR TÉRMICO A GÁS
GENERATOR TERMIC CU GAZ
cod. 3540H511 - 12/2008 (Rev. 00)
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Era F 30 B 60
2Cod. 3540H511 - 12/2008 (Rev. 00)
Questo simbolo indica “Atten-
zione” ed è posto in corrispon-
denza di tutte le avvertenze rela-
tive alla sicurezza. Attenersi scru-
polosamente a tali prescrizioni per
evitare pericolo e danni a persone,
animali e cose.
Questo simbolo richiama l’atten-
zione su una nota o un’avvertenza
importante
• Leggere attentamente le avvertenze conte-
nute in questo libretto di istruzioni in quanto
forniscono importanti indicazioni riguardanti
la sicurezza di installazione, l’uso la manuten-
zione.
• Il libretto di istruzioni costituisce parte inte-
granteedessenzialedelprodottoedeveessere
conservato dall’utilizzatore con cura per ogni
ulteriore consultazione.
• Se l’apparecchio dovesse essere venduto
o trasferito ad un altro proprietario o se si
dovesse traslocare, assicurarsi sempre che il
libretto accompagni la caldaia in modo che
possaessereconsultato dal nuovoproprietario
e/o dall’installatore.
• L’installazioneelamanutenzionedevonoessere
effettuate in ottemperanza alle norme vigenti,
secondo le istruzioni del costruttore e devono
essere eseguite da personale professional-
mente qualificato.
• Un’errata installazione o una cattiva manuten-
zionepossonocausaredannia persone animale
o cose. È esclusa qualsiasi responsabilità del
costruttore per i danni causati da errori nel-
l’installazione e nell’uso e comunque per inos-
servanza delle istruzioni date dal costruttore
stesso
• Primadieffettuarequalsiasioperazionidipulizia
o di manutenzione, disinserire l’apparecchio
dalla rete di alimentazione agendo sull’inter-
ruttoredell’impiantoe/oattraverso gli appositi
organi di intercettazione.
• In caso di guasto e/o cattivo funzionamento
dell’apparecchio, disattivarlo, astenendosi da
qualsiasitentativodiriparazioneo di intervento
diretto. Rivolgersi esclusivamente a personale
professionalmente qualificato.
• L’eventuale riparazione-sostituzione dei
prodotti dovrà essere effettuata solamente
da personale professionalmente qualificato
utilizzando esclusivamente ricambi originali.
Il mancato rispetto di quanto sopra può com-
promettere la sicurezza dell’apparecchio.
• Per garantire il buon funzionamento dell’appa-
recchioè indispensabile fare effettuare daper-
sonale qualificato la manutenzione annuale.
• Questo apparecchio dovrà essere destinato
solo all’uso per il quale è stato espressamente
previsto. Ogni altro uso è da considerarsi
improprio e quindi pericoloso.
• Dopo aver rimosso l’imballaggio assicurarsi
dell’integrità del contenuto.
• Gli elementi dell’imballaggio non devono
essere lasciati alla portata di bambini in quanto
potenziali fonti di pericolo.
• In caso di dubbio non utilizzare l’apparecchio
e rivolgersi al fornitore.
Certificazione
La marcatura CE documenta che gli appa-
recchi a gas Lamborghini sono conformi ai
requisiti contenuti nelle direttive europee
ad essi applicabili.

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1. Istruzioni d’uso .......................................................................................4
1.1 Presentazione..........................................................................................................4
1.2 Pannello comandi....................................................................................................4
1.3 Accensione e spegnimento.....................................................................................5
1.4 Regolazioni..............................................................................................................5
1.5 Funzioni...................................................................................................................5
1.6 Manutenzione .........................................................................................................6
1.7 Anomalie .................................................................................................................6
2. Installazione............................................................................................7
2.1 Disposizioni Generali ..............................................................................................7
2.2 Luogo di installazione .............................................................................................7
2.3 Collegamenti idraulici .............................................................................................7
2.4 Collegamento gas...................................................................................................9
2.5 Collegamenti elettrici .............................................................................................9
2.6 Collegamento alla canna fumaria ...........................................................................9
3. Servizio e manutenzione.......................................................................10
3.1 Regolazioni............................................................................................................10
3.2 Messa in servizio ...................................................................................................13
3.3 Manutenzione .......................................................................................................14
3.4 Risoluzione dei problemi ......................................................................................18
4 Caratteristiche e dati tecnici..................................................................19
4.1 Dimensioni e attacchi............................................................................................19
4.2 Vista generale e componenti principali ................................................................20
4.3 Tabella dati tecnici................................................................................................21
4.4 Diagrammi.............................................................................................................22
4.5 Schemi elettrici......................................................................................................23
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1 - Termoidrometro
2 - Regolazione
temperatura riscaldamento
6 - Termostato di sicurezza
5 - Pulsante riarmo centralina 4 - Regolazione acqua sanitaria
9 - Spia di blocco
3 - Selettore OFF / Estate / Inverno 8 - Spia di unzionamento
7 - Spia anomalie
10 - Termostato umi
fig. 1
1. ISTRUZIONI D’USO
1.1 Presentazione
Gentile Cliente,
La ringraziamo di aver scelto Era F 30 B 60, una caldaia a basamento Lamborghini di concezione avanzata,
tecnologiad’avanguardia, elevataaffidabilità equalità costruttiva.La preghiamodi leggereattentamente
il presente manuale e di conservarlo con cura per ogni riferimento futuro.
Era F 30 B 60 è un generatore di calore ad alto rendimento per riscaldamento e per la produzione di
acqua calda sanitaria funzionante a gas naturale o gas liquido (configurabile al momento dell’installazione)
e governato da un avanzato sistema di controllo elettronico.
Il corpo caldaia si compone di elementi in ghisa, la cui particolare conformazione garantisce un’elevata
efficienza di scambio in tutte le condizioni di funzionamento. Il bruciatore il cui funzionamento è del tipo
ad aria aspirata, realizzato in acciaio inox, funziona a gas metano e/o GPL ed è dotato di accensione
elettronica con contollo di fiamma a ionizzazione.
Tutta la struttura è supportata e chiusa verso il fondo da una robusta piattaforma in lamiera. Un solido
ed elegante mantello avvolge la costruzione.
Il bollitore in acciaio inox, è dotato di anodo di magnesio ed è posto al di sotto del corpo caldaia.
La caldaia è equipaggiata di 2 circolatori, di un vaso di espansione per l’impianto di riscaldamento, di
due valvole unidirezionali, di una valvola di sicurezza da 3 bar posta sul circuito primario, di una valvola
di sicurezza 7 bar posta sul circuito dell’acqua sanitaria, di una valvola gas doppio corpo, di un vaso di
espansione sanitario.
La dotazione di caldaia comprende inoltre una valvola automatica di sfiato dell’aria in caldaia, termostato
di sicurezza e termostato fumi.
1.2 Pannello comandi

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1.3 Accensione e spegnimento
Accensione
• Aprire il rubinetto del gas a monte della caldaia.
• Chiudere o inserire l’eventuale interruttore o spina a monte della caldaia
• Portare il selettore “3” sulla posizione “Inverno“ .
• Posizionare la manopola “2” sulla temperatura prescelta e quella dell’eventuale termostato ambiente
sul valore di temperatura desiderato. A questo punto il bruciatore si accende e la caldaia inizia a fun-
zionare automaticamente, controllata dai suoi dispositivi di regolazione e sicurezza.
Se dopo aver eseguito correttamente le manovre di accensione, i bruciatori non si accendono e
la spia blocco 9 si illumina, attendere circa 15 secondi e quindi premere il pulsante di sblocco 5.
La centralina ripristinata ripeterà il ciclo di accensione. Se, anche dopo alcuni tentativi, i bruciatori
non si accendessero, rivolgersi ad un centro assistenza autorizzato o a personale qualificato.
Spegnimento
Chiudere il rubinetto del gas a monte della caldaia, portare il selettore “3” su 0 e togliere alimentazione
elettrica all’apparecchio.
Per lunghe soste durante il periodo invernale, al fine di evitare danni dovuti al gelo, è consigliabile
far scaricare tutta l’acqua della caldaia, e quella dell’impianto; oppure far introdurre l’apposito
antigelo nell’impianto di riscaldamento.
1.4 Regolazioni
Impostazione Estate/Inverno e regolazione temperatura impianto
Con la manopola “3” fig. 1 posizionata sul simbolo “Estate” la funzione riscaldamento è disattivata.
É attiva solo la produzione di acqua calda sanitaria.
Con la manopola “3” fig. 1 in corrispondenza del simbolo “Inverno“ è attivo sia il riscaldamento,
sia il sanitario.
Ruotando la manopola “2” fig. 1 in senso orario la temperatura dell’acqua di riscaldamento aumenta,
in senso antiorario diminuisce. La temperatura può essere variata da un minimo di 30° ad un massimo
di 85°.
Regolazione della temperatura ambiente (con termostato ambiente opzionale)
Impostare tramite il termostato ambiente la temperatura desiderata all’interno dei locali. Su comando
del termostato ambiente la caldaia si accende e porta l’acqua impianto alla temperatura di setpoint
mandata impianto impostata. Al raggiungimento della temperatura desiderata all’interno dei locali il
generatore si spegne.
Nel caso non sia presente il termostato ambiente la caldaia provvede a mantenere l’impianto alla tem-
peratura di setpoint mandata impianto impostata.
Regolazione temperatura sanitario
Impostare tramite la manopola “4” la temperatura dell’acqua calda sanitaria desiderata.
1.5 Funzioni
Funzione antigelo
Per temperature di caldaia inferiori o uguali a 5°c si attiva la caldaia e contemporaneamente il circolatore
di riscaldamento. una volta raggiunta la temperatura di 20°c, si ferma il circolatore di riscaldamento e si
attiva per 3 minuti il circolatore del bollitore. Al termine del ciclo di caldaia si riposiziona in stand-by.

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Funzione di smaltimento sovratemperature
In caso che la temperatura della caldaia sia uguale o maggiore di 92 °C, l’elettronica attiva la funzione
smaltimento tramite il circolatore sanitario ed evidenzia l’anomalia nel quadro comandi (led arancio
lampeggiante) fino a quando la temperatura diventa minore o uguale a 90 °C, poi il segnale di anomalia
sul quadro si spegne mentre rimane attiva la postcircolazione sanitaria per 4 min.
Funzione antilegionella
Almeno ogni 168 ore il sistema attiva la funzione antibatterica e la temperatura del bollitore viene “for-
zata” ad un valore pari al parametro impostato a 65°c.
Funzione postcircolazione
All’intervento del termostato ambiente o bollitore si attiva la funzione di postcircolazione di 3 min.
Regolazione pressione idraulica impianto.
Lacaldaiaè dotata diunrubinetto (fig. 2)peril caricamento manuale
dell’impianto di riscaldamento. La pressione di caricamento ad
impianto freddo, letta sull’idrometro caldaia, deve essere di circa
1,0bar.Qualoraduranteil funzionamento lapressionedell’impianto
scendesse (a causa dell’evaporazione dei gas disciolti nell’acqua) a
valori inferiori al minimo sopra descritto, I’Utente dovrà, agendo
sul rubinetto di caricamento, riportarla al valore iniziale. A fine
operazione richiudere sempre il rubinetto di riempimento.
1.6 Manutenzione
Secondo quanto richiesto dal D.P.R. 412 del 1993 è obbligatorio
per l’utente fare eseguire almeno una manutenzione annuale dell’impianto termico da personale qua-
lificato ed almeno una verifica biennale della combustione. Consultare il cap. 3.3 nel presente manuale
per maggiori informazioni.
La pulizia del mantello, del cruscotto e delle parti estetiche della caldaia può essere eseguita con un
panno morbido e umido eventualmente imbevuto con acqua saponata. Tutti i detersivi abrasivi e i sol-
venti sono da evitare.
1.7 Anomalie
Eventuali anomalie di funzionamento sono segnalate dalle spie rosse.
Prima di chiamare il servizio assistenza verificare che il problema non sia imputabile a mancanza
di gas o a mancanza di alimentazione elettrica.
Intervento del termostato fumi,
smaltimento sovratemperatura o
anomalia sonda.
Togliere il coperchietto 6 - fig. 1 e premere il pulsante sottostante.
In caso di ripetuti blocchi caldaia, contattare il più vicino centro
assistenza.
Aprire il pannello anteriore e premere il pulsante di riarmo 1 - fig. 1
(termostato fumi).
Vedere cap. 1.5 (Funzioni) nel caso si tratti di sovratemperatura.
Qualora l'anomalia persista si consiglia di contattare il più vicino centro
assistenza.
LED Anomalie Soluzione
BLOCCO
luce
lampeggiante
ANOMALIE
luce
lampeggiante
BLOCCO
luce fissa
Caldaia in blocco per intervento della
centralina di controllo fiamma
Verificare se il rubinetto gas a monte della caldaia e sul contatore sono
aperti. Premere il pulsante di sblocco 5 - fig. 1 (riarmo centralina).
In caso di ripetuti blocchi caldaia, contattare il più vicino centro
assistenza.
Intervento del termostato di sicurezza.
Rubinetto di carico
fig. 2

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2. INSTALLAZIONE
2.1 Disposizioni Generali
Questoapparecchio deve esseredestinatosolo all’usoperil qualeèstato espressamenteprevisto.
Questo apparecchio serve a riscaldare acqua ad una temperatura inferiore a quella di ebollizione
a pressione atmosferica e deve essere allacciato ad un impianto di riscaldamento e/o ad un
impianto di distribuzione acqua calda per uso sanitario, compatibilmente alle sue caratteristiche
e prestazioni ed alla sua potenzialità termica. Ogni altro uso deve considerarsi improprio.
L'INSTALLAZIONE DELLA CALDAIA DEVE ESSERE EFFETTUATA SOLTANTO DA PERSONALE SPE-
CIALIZZATO E DI SICURA QUALIFICAZIONE, OTTEMPERANDO A TUTTE LE ISTRUZIONI RIPORTATE
NEL PRESENTE MANUALE TECNICO, ALLE DISPOSIZIONI DI LEGGE VIGENTI, E DI EVENTUALI
NORMATIVE LOCALI E SECONDO LE REGOLE DELLA BUONA TECNICA.
Un’errata installazione può causare danni a persone, animali e cose, nei confronti dei quali il costruttore
non può essere ritenuto responsabile.
2.2 Luogo di installazione
Questo apparecchio è di tipo “a camera aperta” e può essere installato e funzionare solo in locali per-
manentemente ventilati. Un apporto insufficiente di aria comburente alla caldaia ne compromette il
normale funzionamento e l’evacuazione dei fumi. Inoltre i prodotti della combustione formatisi in queste
condizioni (ossidi), se dispersi nell’ambiente domestico, risultano estremamente nocivi alla salute.
Il luogo di installazione deve comunque essere privo di polveri, oggetti o materiali infiammabili o gas
corrosivi. L’ambiente deve essere asciutto e non soggetto al gelo.
Al momento del posizionamento della caldaia, lasciare intorno alla stessa lo spazio necessario per le
normali attività di manutenzione.
2.3 Collegamenti idraulici
La potenzialità termica dell’apparecchio va stabilita preliminarmente con un calcolo del fabbisogno di
calore dell’edificio secondo le norme vigenti. Per il buon funzionamento e per la durata della caldaia,
l’impianto idraulico deve essere ben proporzionato e sempre completo di tutti quegli accessori che
garantiscono un funzionamento ed una conduzione regolare.
Nel caso in cui le tubazioni di mandata e ritorno impianto seguano un percorso tale per cui, in alcuni
punti si possono formare delle sacche d’aria, è opportuno installare, su questi punti, una valvola di sfiato.
Installare inoltre un organo di scarico nel punto più basso dell’impianto per permetterne il completo
svuotamento.
Se la caldaia è installata ad un livello inferiore a quello dell’impianto, è opportuno prevedere una valvola
flow-stop per impedire la circolazione naturale dell’acqua nell’impianto.
E’ consigliabile che il salto termico tra il collettore di mandata e quello di ritorno in caldaia, non superi
i 20 °C.
Non utilizzare i tubi degli impianti idraulici come messa a terra di apparecchi elettrici.
Prima dell’installazione effettuare un lavaggio accurato di tutte le tubazioni dell’impianto per rimuovere
residui o impurità che potrebbero compromettere il buon funzionamento dell’apparecchio.
Effettuare gli allacciamenti ai corrispettivi attacchi, come indicato in fig. 3.

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Si consiglia d’interporre, fra caldaia ed impianto di riscaldamento, delle valvole d’intercettazione che
permettano, se necessario, d’isolare la caldaia dall’impianto.
Effettuare il collegamento della caldaia in modo che i suoi tubi interni siano liberi da tensioni.
fig. 3
86 50 50 50 50 88 427
850
a1
a2
a3
a4
a5 a6
Vista posteriore
Legenda
a1 Ritorno impianto 3/4”
a2 Entrata acqua fredda sanitaria 1/2”
a3 Ricircolo 1/2”
a4 Uscita acqua calda sanitaria 1/2”
a5 Mandata impianto 3/4”
a6 Entrata gas 3/4”
Caratteristiche dell’acqua impianto
In presenza di acqua con durezza superiore ai 25° Fr, si prescrive l’uso di acqua opportunamente trat-
tata, al fine di evitare possibili incrostazioni in caldaia, causate da acque dure, o corrosioni, prodotte
da acque aggressive. E’ opportuno ricordare che anche piccole incrostazioni di qualche millimetro di
spessore provocano, a causa della loro bassa conduttività termica, un notevole surriscaldamento delle
pareti della caldaia, con conseguenti gravi inconvenienti.
È indispensabile il trattamento dell’acqua utilizzata nel caso di impianti molto estesi (con grossi conte-
nuti d’acqua) o di frequenti immissioni di acqua di reintegro nell’impianto. Se in questi casi si rendesse
successivamente necessario lo svuotamento parziale o totale dell’impianto, si prescrive di effettuare
nuovamente il riempimento con acqua trattata.
Riempimento caldaia e impianto
La caldaia è dotata di un rubinetto a sfera (fig. 2) per il caricamento manuale dell’impianto di riscalda-
mento. La pressione di caricamento ad impianto freddo, deve essere di circa 1 bar. Qualora durante il
funzionamento la pressione dell’impianto scendesse (a causa dell’evaporazione dei gas disciolti nell’ac-
qua) a valori inferiori al minimo sopra descritto, L’Utente dovrà, agendo sul rubinetto di caricamento,
riportarla al valore iniziale. Per un corretto funzionamento della caldaia, la pressione in essa, a caldo,
deve essere di circa 1,5÷2 bar. A fine operazione richiudere sempre il rubinetto di riempimento.

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2.4 Collegamento gas
Prima di effettuare l’allacciamento, verificare che l’apparecchio sia predisposto per il funziona-
mento con il tipo di combustibile disponibile ed effettuare una accurata pulizia di tutte le tuba-
ture gas dell’impianto, per rimuovere eventuali residui che potrebbero compromettere il buon
funzionamento della caldaia.
L’allacciamento gas deve essere effettuato all’attacco relativo (vedi fig. 3) in conformità alla normativa
in vigore, con tubo metallico rigido oppure con tubo flessibile a parete continua in acciaio inox, interpo-
nendo un rubinetto gas tra impianto e caldaia. Verificare che tutte le connessioni gas siano a tenuta.
La portata del contatore gas deve essere sufficiente per l’uso simultaneo di tutti gli apparecchi ad esso
collegati. Il diametro del tubo gas, che esce dalla caldaia, non è determinante per la scelta del diametro
del tubo tra l’apparecchio ed il contatore; esso deve essere scelto in funzione della sua lunghezza e delle
perdite di carico, in conformità alla normativa in vigore.
Non utilizzare i tubi del gas come messa a terra di apparecchi elettrici.
2.5 Collegamenti elettrici
Collegamento alla rete elettrica
La caldaia va collegata ad una linea elettrica monofase, 230 Volt-50 Hz .
La sicurezza elettrica dell’apparecchio è raggiunta soltanto quando lo stesso è correttamente
collegato ad un efficace impianto di messa a terra eseguito come previsto dalle vigenti norme di
sicurezza. Far verificare da personale professionalmente qualificato l’efficienza e l’adeguatezza
dell’impianto di terra, il costruttore non è responsabile per eventuali danni causati dalla mancanza di
messa a terra dell’impianto. Far verificare inoltre che l’impianto elettrico sia adeguato alla potenza
massima assorbita dall’apparecchio, indicata in targhetta dati caldaia, accertando in particolare
che la sezione dei cavi dell’impianto sia idonea alla potenza assorbita dall’apparecchio.
La caldaia è precablata e fornita di una serie di connettori per l’allacciamento a possibili componenti
accessori quali circolatori, valvole miscelatrici nonchè a una centralina elettronica termostatica (vedi
schemi elettrici). É dotata inoltre di connettore per l’allacciamento alla linea elettrica. I collegamenti
alla rete devono essere eseguiti con allacciamento fisso e dotati di un interruttore bipolare i cui contatti
abbiano una apertura di almeno 3 mm, interponendo fusibili da 3A max tra caldaia e linea. E’ impor-
tante rispettare le polarità (LINEA: cavo marrone / NEUTRO: cavo blu / TERRA : cavo giallo-verde) negli
allacciamenti alla linea elettrica.
Termostato ambiente
ATTENZIONE: IL TERMOSTATO AMBIENTE DEVE ESSERE A CONTATTI PULITI. COLLEGANDO
230 V. AI MORSETTI DEL TERMOSTATO AMBIENTE SI DANNEGGIA IRRIMEDIABILMENTE LA
CENTRALINA ELETTRONICA DI CONTROLLO FIAMMA.
Nel collegare un eventuale termostato ambiente con programma giornaliero o settimanale, o un
interruttore orario (timer), evitare di prendere l'alimentazione di questi dispositivi dai loro contatti
di interruzione. La loro alimentazione deve essere effettuata tramite collegamento diretto dalla
rete o tramite pile, a seconda del tipo di dispositivo.
2.6 Collegamento alla canna fumaria
Il tubo di raccordo alla canna fumaria deve avere un diametro non inferiore a quello di attacco sull’anti-
refouleur. A partire dall’antirefouleur deve avere un tratto verticale di lunghezza non inferiore a mezzo
metro. Per quanto riguarda il dimensionamento e la posa in opera delle canne fumarie e del tubo di
raccordo ad esse, è d’obbligo rispettare le norme vigenti.
Il diametro del collare dell’antirefouleur è riportato nella fig. 3.

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3. SERVIZIO E MANUTENZIONE
3.1 Regolazioni
Tutte le operazioni di regolazione e trasformazione devono essere effettuate da Personale Qualificato
e di sicura qualificazione.
La ditta costruttrice declina ogni responsabilità per danni a cose e/o persone derivanti dalla manomis-
sione dell’apparecchio da parte di persone non qualificate e non autorizzate.
Regolazione della temperatura di riscaldamento
La regolazione della temperatura dell'acqua di riscaldamento si effettua ruotando la manopola del
termostato di regolazione caldaia 2(fig. 1), sul quadro comandi. Ruotando la manopola in senso orario
al temperatura dell'acqua di riscaldamento aumenta; in senso antiorario, diminuisce. La temperatura
minima di regolazione non deve essere inferiore a 50°, mentre la massima a non più di 85°C.
Regolazione della temperatura ambiente (con termostato ambiente installato)
La regolazione della temperatura ambiente si ottiene posizionando la manopola del termostato ambiente
sul valore desiderato. Questo dispositivo, non fornito con la caldaia, serve a mantenere costante la tem-
peratura dell'ambiente al valore impostato con la sua manopola di regolazione, riducendo il consumo
di energia e migliorando il comfort.
Regolazione della potenza impianto di riscaldamento
Tale operazione si effettua con caldaia in funzione e con il bollitore in temperatura.
Collegare un manometro alla presa di pressione 2(fig. 5) posta a valle della valvola gas, ruotare la
manopola del termostato caldaia sul valore massimo.
Dopo aver tolto il tappo di protezione “C” (fig. 5), regolare la pressione del gas al bruciatore a mezzo
della vite “B” al valore desiderato (vedere tabella dei dati tecnici cap. 4).
Terminata questa operazione, accendere e spegnere 2, 3 volte il bruciatore, tramite il termostato di
regolazione e verificare che il valore della pressione sia quello appena impostato; è necessaria altrimenti
un’ulteriore regolazione sino a portare la pressione al valore corretto.
L’apparecchio deve operare alla potenza nominale per la produzione di acqua calda sanitaria;
pertanto la vite di regolazione “A” di fig. 5 deve essere utilizzata solo per minime variazioni di
portata gas, a compensazione di differenti pressioni di alimentazione dalla rete.

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N.B. Si raccomanda che nell'effettuare una o più regolazioni, tramite le viti A-B di usare particolare
delicatezza ed un apposito cacciavite.
La pressione del gas misurata nei punti 1 e 2 va letta almeno 30 secondi dopo aver effettuato la
regolazione.
Regolazione del ¨t riscaldamento variando la portata/prevalenza del circolatore.
Il salto termico ¨t (differenza di temperatura dell’acqua di riscaldamento tra mandata e ritorno impianto)
deve essere inferiore ai 20°C e si ottiene variando la portata-prevalenza del circolatore, agendo sul
selettore a 3 velocità dello stesso. Si noti che aumentando la velocità del circolatore diminuisce il ¨t e
viceversa.
Regolazione della pressione dell’acqua dell’impianto di riscaldamento
La regolazione della pressione dell’acqua dell’impianto di riscaldamento, letta sul termoidrometro “1”
(fig. 1) del quadro comandi, deve essere fatta come descritto nel paragrafo 2.3. Nel caso l’impianto sia
a vaso aperto, è sufficiente controllare periodicamente il livello dell’acqua.
Regolazione della temperatura dell’acqua sanitaria
La temperatura dell’acqua sanitaria viene regolata tramite la manopola del termostato bollitore “4”
(fig. 1). Si ricorda che l’escursione massima della manopola consente una regolazione di temperatura
da 15 a 60°C.
Legenda
1Presa di pressione a monte
2Presa di pressione a valle
ARegolazione pressione sanitario
BRegolazione pressione riscaldamento
CCappuccio di protezione
fig. 5
DIMINUISCE
AUMENTA
C
A
B
Valvola a gas
Honeywell
VK 4100 Q 2029
Centralina elettronica
Honeywell
S 4565 BF 1088
1
2

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Legenda
1Presa di pressione a monte
2Presa di pressione a valle
3Cappuccio di protezione
4Regolatore "STEP" di accensione
fig. 6
Trasformazione gas di alimentazione
L’apparecchio può funzionare con alimentazione a gas Naturale (G20-G25) o a gas liquido (G30-G31) e
viene predisposto in fabbrica per l’uso di uno dei due gas, come chiaramente riportato sull’imballo e sulla
targhetta dati tecnici dell’apparecchio stesso. Qualora si renda necessario utilizzare l’apparecchio con
gas diverso da quello preimpostato, è necessario dotarsi dell’apposito kit di trasformazione e operare
come indicato di seguito:
1Sostituire gli ugelli al bruciatore principale e al bruciatore pilota, inserendo gli ugelli indicati in tabella
dati tecnici al cap. 4, a seconda del tipo di gas utilizzato
2Togliere dalla valvola gas il piccolo cappuccio di protezione 3(fig. 6). Con un piccolo cacciavite
regolare lo “STEP” d’accensione per il gas desiderato (G20-G25 oppure G30-G31); rimettere quindi
il cappuccio.
3Regolare la pressione del gas al bruciatore, impostando i valori indicati in tabella dati tecnici per il
tipo di gas utilizzato.
4Applicare la targhetta adesiva contenuta nel kit di trasformazione vicino alla targhetta dei dati tecnici
per comprovare l’avvenuta trasformazione.
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Verifica e controllo della caldaia dell'impianto (da effettuare una volta all'anno)
La verifica dell'impianto è generalmente effettuata a fine stagione. Bisogna assicurarsi che l'acqua del
circuito idraulico di riscaldamento sia in pressione . Bisogna verificare il buono stato dei circolatori e il
loro funzionamento.
Verificare la buona accensione della caldaia effettuando delle prove di accensione e spegnimento, per
mezzo del termostato di regolazione.
Controllareche nella pareteposteriore della caldaia,all'altezza dell'antirefouleur, nonci siano uscitedi gas
di combustione, segno di una eventuale ostruzione della canna fumaria o di un tiraggio insufficiente.
Controllare l'efficacia della canna fumaria durante le funzionamento della caldaia.
Assicurarsi che il tubo di raccordo tra caldaia e canna fumaria sia perfettamente a tenuta nei punti di
congiungimento.
Assicurarsi che in caso di assenza della fiamma del bruciatore l’apparecchio vada in blocco e si accenda
la spia sul pulsante di riarmo 5di fig. 1.
Controllare durante il funzionamento “Inverno” la priorità della produzione dell’acqua calda sanitaria
sul riscaldamento.
3.2 Messa in servizio
La messa in servizio deve essere effettuata da Personale Qualificato e di sicura qualificazione
come il personale della nostra Organizzazione di vendita ed il Servizio Tecnico Assistenza Clienti
di zona.
Verifiche da eseguire alla prima accensione, e dopo tutte le operazioni di manutenzione che
abbiano comportato la disconnessione dagli impianti o un intervento su organi di sicurezza o
parti della caldaia:
Prima di accendere la caldaia:
• Aprire le eventuali valvole di intercettazione tra caldaia ed impianti.
• Verificare la tenuta dell’impianto gas, procedendo con cautela ed usando una soluzione di acqua
saponata per la ricerca di eventuali perdite dai collegamenti.
• Riempirel’impianto idraulico edassicurare un completo sfiato dell’ariacontenuta nella caldaia e nell’im-
pianto, aprendo la valvola di sfiato aria posta caldaia e le eventuali valvole di sfiato sull’impianto.
• Verificare che non vi siano perdite di acqua nell’impianto, nei circuiti acqua sanitaria, nei collegamenti
o in caldaia.
• Verificare l’esatto collegamento dell’impianto elettrico.
• Verificare che l’apparecchio sia collegato ad un buon impianto di terra.
• Verificare che il valore di pressione e portata gas per il riscaldamento sia quello richiesto.
• Verificare che non vi siano liquidi o materiali infiammabili nelle immediate vicinanze della caldaia.
Accensione della caldaia
• Aprire il rubinetto del gas a monte della caldaia.
• Sfiatare l’aria presente nel tubo a monte della valvola gas.
• Chiudere o inserire l’eventuale interruttore o spina a monte della caldaia
• Portare l’interruttore generale sulla posizione ON.
• Portare il selettore 3(fig.1) sulla posizione “Inverno“ .
• Posizionare la manopola 2(fig. 1) in corrispondenza ad un valore superiore a 50°C e quella dell’even-
tuale termostato ambiente sul valore di temperatura desiderato. A questo punto il bruciatore si
accende e la caldaia inizia a funzionare automaticamente, controllata dai suoi dispositivi di regolazione
e sicurezza.
Se dopo aver eseguito correttamente le manovre di accensione, i bruciatori non si accendono e
la spia blocco si illumina, attendere circa 15 secondi e quindi premere il pulsante 5di fig. 1. La
centralina ripristinata ripeterà il ciclo di accensione. Se, anche dopo il secondo tentativo, i bru-
ciatori non si accendessero, consultare il paragrafo “Risoluzione dei problemi”.

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14 Cod. 3540H511 - 12/2008 (Rev. 00)
In caso venisse a mancare l’alimentazione elettrica alla caldaia, mentre quest’ultima è in funzione,
i bruciatori si spegneranno e si riaccenderanno automaticamente, al ripristino della tensione di
rete.
Verifiche durante il funzionamento
• Assicurarsi della tenuta del circuito del combustibile e degli impianti acqua.
• Controllare l’efficienza del camino e condotti aria-fumi durante il funzionamento della caldaia.
• Controllare che la circolazione dell’acqua, tra caldaia ed impianti, avvenga correttamente.
• Assicurarsi che la valvola gas moduli correttamente sia nella fase di riscaldamento che in quella di
produzione d’acqua sanitaria.
• Verificare la buona accensione della caldaia, effettuando diverse prove di accensione e spegnimento,
per mezzo del termostato ambiente.
• Assicurarsi che il consumo del combustibile indicato al contatore, corrisponda a quello indicato nella
tabella dati tecnici al cap. 4.
• Controllare che vi sia la giusta portata d’acqua sanitaria con il ¨t dichiarato in tabella: non fidarsi di
misure effettuate con sistemi empirici. La misura va effettuata con appositi strumenti ed in un punto
il più vicino possibile alla caldaia, considerando anche le dispersioni di calore delle tubazioni.
• Assicurarsi che senza richiesta di riscaldamento il bruciatore si accenda correttamente all’apertura di
un rubinetto dell’acqua calda sanitaria. Controllare che durante il funzionamento in riscaldamento,
all’apertura di un rubinetto dell’acqua calda, si arresti il circolatore riscaldamento, e vi sia produzione
regolare di acqua sanitaria.
Spegnimento
Chiudere il rubinetto del gas a monte della caldaia e togliere alimentazione elettrica all’apparecchio.
Per lunghe soste durante il periodo invernale, al fine di evitare danni dovuti al gelo, è consigliabile
scaricare tutta l’acqua della caldaia, quella sanitaria e quella dell’impianto; oppure scaricare solo
l’acqua sanitaria e introdurre l’apposito antigelo nell’impianto di riscaldamento.
3.3 Manutenzione
Le seguenti operazioni sono strettamente riservate a Personale Qualificato e di sicura qualifica-
zione.
Controllo stagionale della caldaia e del camino
Si consiglia di far effettuare sull’apparecchio almeno una volta all’anno i seguenti controlli:
• I dispositivi di comando e di sicurezza (valvola gas, termostati, ecc.) devono funzionare corretta-
mente.
• I condotti ed il terminale aria-fumi devono essere liberi da ostacoli e non presentare perdite.
• Gli impianti gas e acqua devono essere a tenuta.
• Il bruciatore e il corpo caldaia devono essere puliti. Seguire le istruzioni al paragrafo successivo.
• Gli elettrodi devono essere liberi da incrostazioni e correttamente posizionati (vedi figg. 10-11).
• La pressione dell’acqua dell’impianto a freddo deve essere di circa 1 bar; in caso contrario riportarla
a questo valore.
• I vasi d’espansione se presenti devono essere carichi.
• La portata gas e la pressione devono corrispondere a quanto indicato nelle rispettive tabelle.
• Le pompe di circolazione non devono essere bloccate.
Dispositivi di sicurezza
La caldaia Era F 30 B 60 è dotata di dispositivi che garantiscono la sicurezza in caso di anomalie di fun-
zionamento:
Limitatore di temperatura (termostato di sicurezza)
La funzione di questo dispositivo è quella di evitare che la temperatura dell’acqua dell’impianto superi
il valore di ebollizione. La temperatura massima di intervento è 100°C.

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Cod. 3540H511 - 12/2008 (Rev. 00)
L’intervento del termostato è segnalato dalla spia (9- fig. 1) lampeggiante. Per ripristinare il funziona-
mento, togliere il coperchietto (6- fig. 1) e premere il pulsante sottostante.
Dispositivo di sicurezza sensore fumi (termostato fumi)
La caldaia è dotata di dispositivo di controllo dell’evacuazione dei prodotti della combustione. Se l’im-
pianto di evacuazione fumi dovesse presentare delle anomalie con conseguente rientro in ambiente di
gas combusti, l’apparecchio si spegne e l’anomalia viene segnalata dalla spia 7di fig. 1 lampeggiante.
Per il rilevamento ed il controllo della temperatura dei fumi la cappa antivento è dotata di un bulbo
sensore di temperatura.
L’eventuale fuoriuscita di gas combusti nell’ambiente provoca un aumento di temperatura rilevato dal
bulbo, che entro 2 minuti provoca lo spegnimento della caldaia interrompendo l’arrivo di gas al brucia-
tore. Nel caso il sensore fumi intervenga, una volta individuata l’anomalia, aprire il pannello anteriore
della caldaia e premere il pulsante di riarmo 10 fig. 1. La caldaia riprenderà a funzionare.
Se, in caso di guasto, il sensore deve essere sostituito, utilizzare esclusivamente accessori originali,
assicurarsi che i collegamenti elettrici e che il posizionamento del bulbo siano ben eseguiti.
Il sensore fumi non deve essere in nessun caso escluso!
Svuotamento del bollitore e dell’impianto di riscaldamento
• Per lo svuotamento del bollitore utilizzare il rubinetto di scarico 233 di
fig. 13 previa chiusura delle valvole di caricamento dalla rete idrica; uti-
lizzare come sfiato un punto di prelievo dell’acqua calda (lavello, doccia
ecc.).
• Per vuotare completamente l’impianto di riscaldamento utilizzare il rubi-
netto 275 di fig. 13 dopo avere sbloccato gli otturatori delle due valvole
di non ritorno part. 276 di fig. 13 (vedere anche fig. a lato). Utilizzare
come sfiato le valvoline dei radiatori.
Se la caldaia è collegata all’impianto mediante saracinesche di servizio,
verificare la loro completa apertura. Qualora la caldaia fosse situata in un
punto più alto rispetto ai radiatori, la parte di impianto comprendente
questi ultimi dovrà essere svuotata separatamente.
Prima di riempire nuovamente l’impianto ricordarsi di richiudere
il rubinetto di scarico, le valvoline di sfiato dei radiatori nonchè di
bloccare gli otturatori delle valvole di non ritorno 276 di fig. 13.
Otturatore bloccato
Otturatore sbloccato

Apertura del pannello anteriore
Per aprire il pannello anteriore della caldaia, vedere
la modalità indicata nella fig. 7.
Prima di effettuare qualsiasi operazione all’in-
terno della caldaia, disinserire l’alimentazione
elettrica e chiudere il rubinetto gas a monte.
Pulizia della caldaia e del camino
Per una buona pulizia della caldaia (fig. 7)
bisogna:
• Chiudere il gas a monte dell’apparecchio e togliere
l’alimentazione elettrica.
• Togliere il pannello anteriore della caldaia.
• Sollevare il coperchio della mantellatura con una
pressione dal basso verso l’alto.
• Togliere l’isolante che copre l’antirefouleur..
• Togliere la piastra di chiusura della camera fumi.
• Togliere il gruppo bruciatori (vedere paragrafo
successivo).
• Pulire dall’alto verso il basso, con uno scovolo. La
stessa operazione può essere effettuata dal basso
verso l’alto.
• Pulire i condotti d’evacuazione dei prodotti della
combustione tra elemento ed elemento in ghisa
del corpo caldaia con un aspiratore.
• Rimontare con cura tutti i pezzi smontati preceden-
temente e controllare la tenuta del circuito gas e dei condotti della combustione.
• Fare attenzione durante le operazioni di pulizia a non danneggiare il bulbo del termostato fumi mon-
tato nella parte posteriore dell’antirefouleur.
Analisi della combustione
All’interno della caldaia nella parte superiore dell’antirefou-
leur è stato inserito un punto di prelievo fumi (vedere fig.
8 - part. 4).
Per poter effettuare il prelievio occorre:
1) Togliere il pannello superiore caldaia
2) Togliere l’isolante posto sopra l’antirefouleur
2) Aprire il punto di prelievo fumi;
3) Introdurre la sonda;
4) Regolare la temperatura di caldaia al massimo.
5) Attendere 10-15 minuti per far giungere la caldaia in sta-
bilità*
6) Effettuare la misura.
Analisi effettuate con caldaia non stabilizzata possono
causare errori di misura.
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fig. 8
Legenda
1 Coperchio della mantellatura
2 Piastra di chiusura dell’antirefouleur
3 Scovolo
4 Tappo per l’analisi della combustione
1
2
3
4
fig. 7

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Smontaggio e pulizia gruppo bruciatori
per togliere il gruppo bruciatori bisogna:
• Togliere corrente e chiudere il gas a
monte della caldaia.
• Svitare il dado Adel tubo collettore
gas.
• Svitare dalla valvola il tubetto alimenta-
zione gas B.
• Scollegare i cavi Cdel gruppo elet-
trodi.
• Svitare i due dadi D che fissano la
porta della camera di combustione agli
elementi in ghisa della caldaia (fig. 9).
• Estrarrel’insieme bruciatori eportadella
camera di combustione.
A questo punto, si possono controllare e
pulire i bruciatori. Si raccomanda di pulire
bruciatori ed elettrodi unicamente con
spazzolanonmetallicaoconariacompressa,
mai con dei prodotti chimici.
fig. 10
Gruppo bruciatore pilota
Legenda
1 Porta camera combustione
2 Portellino spia
3 Bruciatore pilota
4 Elettrodo di accensione
5 Elettrodo di rilevazione
6 Ugello pilota
7 Cavo per alta tensione
8 Tubetto alimentazione gas
fig. 11
fig. 9
Bollitore
Controllare periodicamente (una volta ogni uno o due anni, a seconda del tipo di acqua a disposizione)
il grado di usura dell’anodo di magnesio. Qualora risultasse eccessivamente consumato, provvedere alla
sua sostituzione, svitandolo dall’esterno.
A
DC
B
3
5
8
4
Vista in pianta
1
4
7
8
5
2
6

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3.4 Risoluzione dei problemi
Anomalia Causa e rimedio
Dopo alcuni tentativi d’accen-
sione, la centralina elettronica
mette in blocco la caldaia.
Ugello del bruciatore pilota sporco - Pulire con aria compressa
Verificare se la pressione acqua in caldaia è di circa 1 bar.
Controllare che l’arrivo del gas alla caldaia sia regolare e che l’aria sia stata eliminata dalle
tubazioni.
Controllare che gli elettrodi siano correttamente posizionati e senza incrostazioni (vedere
fig. 10).
Verificare che la caldaia sia allacciata ad una buona connessione di terra.
Controllare se c’è tensione alla valvola gas.
Controllare i collegamenti agli elettrodi d’accensione e di ionizzazione.
In fase d’accensione, non
avviene la scarica tra gli
elettrodi.
Controllare che gli elettrodi siano correttamente posizionati e senza incrostazioni (vedere
fig. 10).
Termostato di regolazione regolato troppo basso.
Controllare l’alimentazione elettrica.
Controllare i collegamenti agli elettrodi d’accensione e di ionizzazione.
Controllare i collegamenti alla centralina elettronica di controllo fiamma.
Verificare che non siano invertiti FASE-NEUTRO e che i contatti alla massa siano efficaci.
Verificare la pressione del gas in entrata e eventuali pressostati gas aperti.
Riarmare il termostato fumi.
Assicurarsi che il termostato ambiente sia chiuso.
Il bruciatore brucia male:
fiamme troppo alte, troppo
basse o troppo gialle
Filtro della valvola gas sporco.
Controllare la pressione di alimentazione del gas.
Ugelli gas sporchi.
Controllare che la caldaia non sia sporca.
Controllare che l’aereazione del locale dove si trova l’apparecchio sia sufficiente per una
buona combustione.
Odore di gas incombusti Controllare che la caldaia sia ben pulita.
Controllare che il tiraggio sia sufficiente.
Controllare che il consumo dei gas non sia eccessivo.
La caldaia funziona ma la
temperatura non aumenta
Verificare il buon funzionamento del termostato di regolazione.
Controllare che il consumo di gas non sia inferiore al consumo previsto.
Controllare che la caldaia sia perfettamente pulita.
Controllare che la caldaia sia ben proporzionata all’impianto.
Controllare che la pompa riscaldamento non sia bloccata.
Temperatura dell’acqua verso
l’impianto
troppo alta o troppo bassa
Verificare il funzionamento del termostato di regolazione.
Controllare che la pompa non sia bloccata.
Verificare che le caratteristiche del circolatore siano proporzionate alla dimensione dell’im-
pianto.
Esplosione al bruciatore
Ritardi all’accensione
Controllare che la pressione del gas sia sufficiente e che il
corpo della caldaia non sia sporco.
Il termostato di regolazione
riaccende con
uno scarto di temperatura
troppo elevato
Controllare che il bulbo sia ben inserito nella guaina.
Verificare il funzionamento del termostato.
La caldaia produce dell’acqua
di condensazione
Controllare che la caldaia non funzioni a temperature troppo basse (al di sotto dei 50°C).
Controllare che il consumo di gas sia regolare.
Controllare l’efficacia della canna fumaria.
La caldaia si spegne senza
motivo apparente
Intervento del termostato fumi.
Intervento del termostato di sicurezza (a riarmo automatico) a causa di una sovratempera-
tura.
N.B. Prima di far intervenire il Servizio Tecnico Assistenza Clienti, per evitare inutili spese, assicurarsi
che l’eventuale arresto della caldaia non sia dovuto ad assenza di energia elettrica o di gas.

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4 CARATTERISTICHE E DATI TECNICI
4.1 Dimensioni e attacchi
fig. 12
800 600
850
86 50 50 50 50 88 427
a1
a2
a3
a4
a5 a6
131,5
153
Legenda
a1 Ritorno impianto 3/4”
a2 Entrata acqua fredda sanitaria 1/2”
a3 Ricircolo 1/2”
a4 Uscita acqua calda sanitaria 1/2”
a5 Mandata impianto 3/4”
a6 Entrata gas 3/4”

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fig. 13
4.2 Vista generale e componenti principali
56
40
97
44
32
130
78
90
14
276
74
180
273
27620
232
102
275
275
233
243
Legenda
14 Valvola di sicurezza riscaldamento
20 Gruppo bruciatori
32 Circolatore riscaldamento
40 Vaso espansione Sanitario (anti colpo d’ariete)
44 Valvola gas
56 Vaso espansione
74 Rubinetto di riempimento impianto
78 Antirefouleur
90 Presa di rilevazione fumi
97 Anodo di magnesio
102 valvola sfogo aria
130 Circolatore bollitore
180 Bollitore
232 Valvola di sicurezza sanitario
233 Rubinetto di scarico bollitore
243 Sensore di temperatura bollitore
273 Gruppo bruciatore pilota
275 Rubinetto di scarico impianto di riscaldamento
276 Valvola di ritegno con otturatore sbloccabile
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