
DIVACONDENS D PLUS F24
4IT cod. 3541P650 - Rev. 00 - 07/2018
3. INSTALLAZIONE
3.1 Disposizioni generali
L'INSTALLAZIONE DELLA CALDAIA DEVE ESSERE EFFETTUATA SOLTANTO DA
PERSONALE SPECIALIZZATO E DI SICURA QUALIFICAZIONE, OTTEMPERANDO A
TUTTE LE ISTRUZIONI RIPORTATE NEL PRESENTE MANUALE TECNICO, ALLE DI-
SPOSIZIONI DI LEGGE VIGENTI, ALLE PRESCRIZIONI DELLE NORME NAZIONALI
E LOCALI E SECONDO LE REGOLE DELLA BUONA TECNICA.
3.2 Luogo d’installazione
BIl circuito di combustione dell’apparecchio è stagno rispetto l’ambiente di
installazione e quindi l’apparecchio può essere installato in qualunque lo-
cale ad esclusione di garage o autorimesse. L’ambiente di installazione
tuttavia deve essere sufficientemente ventilato per evitare che si creino
condizioni di pericolo in caso di, seppur piccole, perdite di gas. In caso
contrario può sussistere il pericolo di asfissia e intossicazione oppure
esplosione e incendio. Questa norma di sicurezza è imposta dalla Diretti-
va CEE n° 2009/142 per tutti gli apparecchi utilizzatori di gas, anche per
quelli cosiddetti a camera stagna.
L’apparecchio è idoneo al funzionamento in luogo parzialmente protetto, con tempera-
tura minima di -5°C. Se dotato dell’apposito kit antigelo può essere utilizzato con tempe-
ratura minima fino a -15°C. La caldaia deve essere installata in posizione riparata, ad
esempio sotto lo spiovente di un tetto, all’interno di un balcone o in una nicchia riparata.
Il luogo di installazione deve comunque essere privo di polveri, oggetti o materiali infiam-
mabili o gas corrosivi.
La caldaia è predisposta per l’installazione pensile a muro ed è dotata di serie di una staf-
fa di aggancio. Il fissaggio alla parete deve garantire un sostegno stabile ed efficace del
generatore.
ASe l’apparecchio viene racchiuso entro mobili o montato affiancato lateralmen-
te, deve essere previsto lo spazio per lo smontaggio della mantellatura e per le
normali attività di manutenzione
3.3 Collegamenti idraulici
Avvertenze
BLo scarico della valvola di sicurezza deve essere collegato ad un imbuto o tubo
di raccolta, per evitare lo sgorgo di acqua a terra in caso di sovrapressione nel
circuito di riscaldamento. In caso contrario, se la valvola di scarico dovesse in-
tervenire allagando il locale, il costruttore della caldaia non potrà essere ritenu-
to responsabile.
BPrima di effettuare l’allacciamento, verificare che l’apparecchio sia predisposto
per il funzionamento con il tipo di combustibile disponibile ed effettuare una ac-
curata pulizia di tutte le tubature dell’impianto.
Effettuare gli allacciamenti ai corrispettivi attacchi secondo il disegno di fig. 24 e ai sim-
boli riportati sull’apparecchio.
Nota: l’apparecchio è dotato di by-pass interno nel circuito riscaldamento.
Caratteristiche dell’acqua impianto
B
Le caldaie
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sono idonee all'installazione in sistemi di ri-
scaldamento con ingresso di ossigeno non significativo (rif. sistemi "caso I" norma
EN14868). In sistemi con immissione di ossigeno continua (ad es. impianti a pavimento
senza tubi antidiffusione o a vaso aperto), oppure intermittente (inferiore del 20% del
contenuto d’acqua dell’impianto) deve essere previsto un separatore fisico (es. scam-
biatore a piastre).
L’acqua all’interno di un impianto di riscaldamento deve ottemperare alle leggi e regola-
menti vigenti, alle caratteristiche indicate dalla norma UNI 8065 e devono essere osser-
vate le indicazioni della norma EN14868 (protezione dei materiali metallici contro la
corrosione).
L’acqua di riempimento (primo riempimento e rabbocchi successivi) deve essere limpi-
da, con durezza indicata nella tabella riportata di seguito e trattata con condizionanti chi-
mici riconosciuti idonei a garantire che non si inneschino incrostazioni, fenomeni
corrosivi o aggressivi sui metalli e sulle materie plastiche, non si sviluppino gas e negli
impianti a bassa temperatura non proliferino masse batteriche o microbiche.
L’acqua contenuta nell'impianto deve essere verificata con periodicità (almeno due volte
all'anno durante la stagione di utilizzo degli impianti, come previsto dalla UNI8065) e
avere un aspetto possibilmente limpido e deve rispettare i limiti riportati nella tabella se-
guente.
Deve contenere condizionanti chimici nella concentrazione sufficiente a proteggere l’im-
pianto almeno per un anno. Negli impianti a bassa temperatura non devono essere pre-
senti cariche batteriche o microbiche.
I condizionanti, additivi, inibitori e liquidi antigelo devono essere dichiarati dal produttore
idonei all’uso in impianti di riscaldamento e non arrecanti danni allo scambiatore di cal-
daia o ad altri componenti e/o materiali di caldaia ed impianto.
I condizionanti chimici devono assicurare una completa deossigenazione dell’acqua,
devono contenere specifici protettivi per i metalli gialli (rame e sue leghe), anti incrostan-
ti per il calcare, stabilizzatori di PH neutro e , negli impianti a bassa temperatura biocidi
specifici per l’uso in impianti di riscaldamento.
Condizionanti chimici consigliati:
SENTINEL X100 e SENTINEL X200
FERNOX F1 e FERNOX F3
L'apparecchio è equipaggiato di un sistema antigelo che attiva la caldaia in modo riscal-
damento quando la temperatura dell’acqua di mandata impianto scende sotto i 6 °C. Il
dispositivo non è attivo se viene tolta alimentazione elettrica e/o gas all'apparecchio. Se
necessario, utilizzare per la protezione dell'impianto idoneo liquido antigelo, che rispon-
da agli stessi requisiti sopra esposti e previsti dalla norma UNI 8065.
In presenza di adeguati trattamenti chimico-fisici dell'acqua sia di impianto che di ali-
mento e relativi controlli ad elevata ciclicità in grado di assicurare i parametri richiesti,
per applicazioni esclusivamente di processo industriale, è consentita l'installazione del
prodotto in impianti a vaso aperto con altezza idrostatica del vaso tale da garantire il ri-
spetto della pressione minima di funzionamento riscontrabile nelle specifiche tecniche
di prodotto.
La presenza di depositi sulle superfici di scambio della caldaia dovuti alla non osser-
vanza delle suddette prescrizioni comporterà il non riconoscimento della garanzia.
Sistema antigelo, liquidi antigelo, addittivi ed inibitori
Qualora si renda necessario, è consentito l’uso di liquidi antigelo, additivi e inibitori, solo
ed esclusivamente se il produttore di suddetti liquidi o additivi fornisce una garanzia che
assicuri che i suoi prodotti sono idonei all’uso e non arrecano danni allo scambiatore di
caldaia o ad altri componenti e/o materiali di caldaia ed impianto. È proibito l’uso di liquidi
antingelo, additivi e inibitori generici, non espressamente adatti all’uso in impianti termici
e compatibili con i materiali di caldaia ed impianto.
3.4 Collegamento gas
L’allacciamento gas deve essere effettuato all’attacco relativo (vedi fig. 24) in conformità
alla normativa in vigore, con tubo metallico rigido oppure con tubo flessibile a parete con-
tinua in acciaio inox, interponendo un rubinetto gas tra impianto e caldaia. Verificare che
tutte le connessioni gas siano a tenuta.
3.5 Collegamenti elettrici
AVVERTENZE
BPRIMA DI QUALSIASI OPERAZONE CHE PREVEDA LA RIMOZIONE DEL
MANTELLO, SCOLLEGARE LA CALDAIA DALLA RETE ELETTRICA AT-
TRAVERSO L’INTERRUTTORE GENERALE.
NON TOCCARE IN NESSUN CASO I COMPONENTI ELETTRICI O I CON-
TATTI CON L’INTERRUTTORE GENERALE ACCESO! SUSSISTE IL PERI-
COLO DI SCOSSA ELETTRICA CON RISCHIO DI LESIONI O MORTE!
BL’apparecchio deve essere collegato ad un efficace impianto di messa a terra
eseguito come previsto dalle vigenti norme di sicurezza. Far verificare da per-
sonale professionalmente qualificato l’efficienza e l’adeguatezza dell’impianto
di terra, il costruttore non è responsabile per eventuali danni causati dalla man-
canza di messa a terra dell’impianto.
La caldaia è precablata e dotata di cavo di allacciamento alla linea elettrica di
ripo tripolare sprovvisto di spina. I collegamenti alla rete devono essere eseguiti
con allacciamento fisso e dotati di un interruttore bipolare i cui contatti abbiano
una apertura di almeno 3 mm, interponendo fusibili da 3A max tra caldaia e li-
nea. È importante rispettare le polarità (LINEA: cavo marrone / NEUTRO: cavo
blu / TERRA: cavo giallo-verde) negli allacciamenti alla linea elettrica..
BII cavo di alimentazione dell’apparecchio NON DEVE ESSERE SOSTITUTITO
DALL’UTENTE. In caso di danneggiamento del cavo, spegnere l’apparec-
chio e, per la sua sostituzione, rivolgersi esclusivamente a personale pro-
fessionalmente qualificato. In caso di sostituzione, utilizzare esclusivamente
cavo “HAR H05 VV-F” 3x0,75 mm2 con diametro esterno massimo di 8 mm.
Termostato ambiente (opzional)
BATTENZIONE: IL TERMOSTATO AMBIENTE DEVE ESSERE A CONTATTI
PULITI. COLLEGANDO 230 V. AI MORSETTI DEL TERMOSTATO AMBIEN-
TE SI DANNEGGIA IRRIMEDIABILMENTE LA SCHEDA ELETTRONICA.
Nel collegare cronocomandi o timer, evitare di prendere l'alimentazione di que-
sti dispositivi dai loro contatti di interruzione. La loro alimentazione deve essere
effettuata tramite collegamento diretto dalla rete o tramite pile, a seconda del
tipo di dispositivo.
Accesso alla morsettiera elettrica
Dopo aver tolto il mantello è possibile accedere alla morsettiera elettrica. La disposizione dei
morsetti per i diversi allacciamenti è riportata anche nello schema elettrico alla
fig. 28
.
fig. 10 - Accesso alla morsettiera
IMPIANTO ESISTENTE IMPIANTO NUOVO
PARAMETRO ACQUA P < 150 kW P > 150 kW P < 150 kW P > 150 kW
Durezza totale acqua riempimento (°F) <10 <5 <10 <5
Durezza totale acqua impianto (°F) <15 <10 <10 <5
PH 7 < Ph < 8,5 7 < Ph < 8,5
Rame Cu (mg/l) Cu < 0,5 mg/l Cu < 0,5 mg/l
Ferro Fe (mg/l) Fe < 0,5 mg/l Fe < 0,5 mg/l
Cloruri (mg/l) Cl < 30 mg/l Cl < 30 mg/l
Conducibilità (µS/cm) < 200 µS/cm < 200 µS/cm