Spasciani RN User manual

AUTORESPIRATORI
SELF-CONTAINED BREATHING APPARATUS
APPAREIL RESPIRATOIRE
EQUIPO AUTÓNOMO DE AIRE COMPRIMIDO
RN, RN T1, RN FR, RN FR T2
RN BIBO, RN FR BIBO
IT Istruzioni per l’uso
FR Mode d'emploi
EN Instructions for use
ES Instrucciones de uso
IT NOTA INFORMATIVA PER L’USO E LA MANUTENZIONE
AVVERTENZA

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Solo l’osservanza di questo manuale di istruzioni garantisce un utilizzo sicuro dei dispositivi di protezione individuale
(DPI di III categoria come definiti nel Regolamento (UE) 2016/425) descritti in questo manuale.
SPASCIANI SPA non si assume alcuna responsabilità per danni che si verificassero in seguito a:
- inosservanza del presente manuale di istruzioni
- utilizzo del dispositivo per impieghi differenti da quelli descritti nel presente manuale
- riparazioni e sostituzioni di parti componenti eseguite da personale non autorizzato o con ricambi non originali.
Tutti i dati riportati nel presente manuale di istruzioni sono stati attentamente verificati. La SPASCIANI SPA tuttavia
non si assume alcuna responsabilità per eventuali errori o errate interpretazioni del testo e si riserva il diritto di
modificare in tutto o in parte le caratteristiche tecniche dei propri prodotti senza obbligo di preavviso.
1. GENERALITA’
1.1. Descrizione generale
Gli autorespiratori SPASCIANI della serie RN sono apparecchi ad aria compressa isolanti autonomi, a circuito aperto,
indipendenti dall’atmosfera ambiente. L’aria respirabile viene fornita all’utilizzatore da bombola/e di aria compressa
per mezzo di un riduttore di pressione e un erogatore a domanda automatico collegato alla maschera intera; l’aria
espirata passa senza ricircolo dal facciale nell’atmosfera ambiente attraverso la valvola di espirazione.
Questa serie è compatibile con un’ampia gamma di bombole di aria compressa, maschere intere ed erogatori, nonché
diversi accessori.
1.2. Descrizione modelli
Gli autorespiratori SPASCIANI serie RN sono classificati come segue (in accordo alla norma EN 137:2006):
- tipo 1: apparecchio per uso industriale;
- tipo 2: apparecchio per la lotta contro l’incendio.
I modelli della serie RN disponibili sono i seguenti:
RN T1
Autorespiratori di tipo 1 con bardatura a telaio da indossare a spallaccio in versione “light” (telaio
senza imbottiture ed erogatore con tubo in un sol pezzo)
RN
Autorespiratori di tipo 1 con bardatura a telaio da indossare a spallaccio
RN BIBO
Autorespiratori di tipo 1 con due bombole con bardatura a telaio da indossare a spallaccio
RN FR
RN FR T2
Autorespiratori di tipo 2 con bardatura a telaio da indossare a spallaccio
Autorespiratori di tipo 2 con bardatura a telaio da indossare a spallaccio in versione “light” (telaio
senza imbottiture ed erogatore con tubo in un sol pezzo)
RN FR BIBO
Autorespiratori di tipo 2 con due bombole con bardatura a telaio da indossare a spallaccio
Ogni modello può essere configurato con i componenti (bombole, bardature, maschere, accessori) come riportato nel
Configuratore (vedi Tabella 3).
1.3. Impiego previsto, limitazioni
Gli autorespiratori RN T1, RN e RN BIBO, completi di bombola, maschera ed erogatore nelle combinazioni consentite
descritte dal configuratore, sono apparecchi di tipo 1, concepiti per essere utilizzati in caso di emergenza e in
applicazioni industriali che richiedono un grado elevato di protezione respiratoria, in ambienti molto inquinati o con
carenza di ossigeno. La versione RN T1 è di tipo economico (modelli di maschere intere e bombole limitati, erogatore
con tubo in un solo pezzo).
Gli RN BIBO sono stati progettati appositamente per coloro che hanno la necessità di dotarsi di autorespiratori ad
elevata autonomia e sono quindi adatti per interventi di lunga durata. Considerato l’elevato peso dei modelli con
bombola 9 litri, risulta necessario che gli stessi apparecchi siano utilizzati unicamente da soggetti di robusta
costituzione e in buone condizioni fisiche.
Gli autorespiratori RN FR, RN FR T2 e RN FR BIBO sono apparecchi di tipo 2 e come tali sono stati progettati
specificamente per la lotta antincendio. Sono stati sottoposti alla prova di Flame Engulfment prevista dalla norma EN
137:2006 e sono pertanto idonei nel caso di interventi in ambienti con elevato rischio di flash over.
È estremamente importante seguire le istruzioni per l’uso riportate in queste pagine, è vietato qualsiasi impiego
diverso da quello descritto nelle presenti istruzioni.
Gli apparecchi qui descritti NON SONO ADATTI ALL’USO SUBACQUEO anche se il loro funzionamento rimane inalterato
se immersi per un breve periodo in acqua.
La durata di impiego dipende dalla riserva d’aria a disposizione. Per maggiori dettagli riferirsi alla Tabella 1.
Utilizzare sempre aria respirabile secondo la norma EN 12021.

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2. DESCRIZIONE DETTAGLIATA
Gli autorespiratori SPASCIANI della serie RN sono costituiti da:
Sistema di supporto
Bombola/e d’aria compressa
Riduttore di pressione
Manometro di alta pressione con relativo tubo di collegamento
Erogatore automatico con segnalatore acustico
Maschera intera
e da eventuali
Accessori
Figure di riferimento:
Fig.1 per RN T1 e RN FR T2
Fig.2 per RN, RN FR
Fig.3 per RN BIBO, RN FR BIBO
Fig.4 per il riduttore
Fig.5 per l’erogatore
Fig.6 per la maschera
2.1. Sistema di supporto (pos. A nelle fig. 1,2,3)
Il sistema di supporto è costituito da uno schienale di forma anatomica (a1), in materiale autoestinguente per gli
autorespiratori di Tipo 1 e rinforzato e altamente resistente alla fiamma per i Tipo 2, con due aperture laterali per il
trasporto e dotato di cinghie a spalla (a2) e una cintura in vita (a3) regolabili, per poter indossare comodamente
l’apparecchio e adattarlo alla propria persona. La fascia stringi bombola permette di alloggiare bombole di diametro
differente e di bloccarle in posizione grazie alla fibbia a scatto.
I modelli RN T1 hanno cinghie con spallacci senza imbottitura. I modelli RN sono provvisti di spallacci imbottiti e a
richiesta di fascia renale (a5).
I modelli RN BIBO e RN FR BIBO sono provvisti di spallacci imbottiti e fascia renale; sul telaio è presente uno speciale
sistema di fissaggio (a6) che permette di alloggiare due bombole.
I modelli RN FR sono provvisti di spallacci imbottiti e, a richiesta, di fascia renale; il modello RN FR T2 è dotato di
spallacci senza imbottitura;i tessuti impiegati negli FR per cinghie, spallacci e fascia renale sono in fibra aramidica o
para-aramidica, per essere altamente resistenti alle fiamme.
Sullo spallaccio sinistro c’è una fascetta con chiusura velcro (a4) che permette di mantenere in posizione il tubo del
manometro e quello dell’erogatore. Nella parte inferiore del telaio è fissato il riduttore.
2.2. Bombola con valvola (pos. B nelle fig. 1,2,3)
Gli autorespiratori sono dotati di una o due bombole in acciaio o in composito, avente le caratteristiche tecniche
schematizzate nella seguente tabella:
Tab.1 –Caratteristiche tecniche bombole
Capacità
(l)
Pressione
(bar)
Diametro
(mm)
Lunghezza
(mm)
Peso vuota
(kg)
Riserva*
(l)
Autonomia**
(min)
6 (acciaio)
300
140
520
7.5
1670
55
6,8 (composito)
300
155
525
4.2
1870
62
9 (composito)
300
173
556
4.8
2480
82
*alla pressione di 300 bar non vale la formula PxV per calcolare il volume di aria disponibile ma bisogna considerare il fattore di
compressibilità che porta ad una riduzione di circa 8%.
**autonomia ottenuta considerando un consumo medio di circa 30 l/min per un operatore.
Le bombole sono dotate di valvole a volantino (b1) con filettatura conforme alla norma EN 144-1 per quanto concerne
il raccordo tra la valvola e la bombola (colletto con filettatura cilindrica M18x1.5) ed EN 144-2 per quanto concerne il
raccordo tra la valvola e il riduttore di pressione.
Nota per RN BIBO e RN FR BIBO: in questi modelli è presente uno speciale raccordo EN 144-2 che permette di collegare
al riduttore 2 bombole; è dotato di una valvola di non ritorno per evitare il caricamento di una delle due bombole per
travaso. Attenzione: si devono usare due bombole delle stesse capacità e pressione e l’apertura delle valvole delle

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bombole deve essere contemporanea prima e durante l’uso dell’autorespiratore.
Le bombole e le valvole sono conformi alla direttiva PED 2014/68/UE e/o TPED 2010/35/EU ed alle regolamentazioni
nazionali del paese in cui vengono commercializzate e sono accompagnate dai relativi documenti (dichiarazioni di
conformità, certificati di collaudo, istruzioni per l’uso). I dati identificativi sono stampigliati sulle bombole e sulle
valvole come previsto dalle vigenti leggi o su una apposita etichetta permanentemente attaccata alla bombola
(bombole in composito). Le bombole sono verniciate secondo la norma EN 1089-3.
L’aria per la respirazione fornita dalle bombole deve sempre essere conforme alla EN 12021.
Le valvole delle bombole possono essere fornite, a richiesta, con l’accessorio Excess Flow Valve (vedi accessori).
2.3. Riduttore di pressione (pos. C nelle fig. 1,2,3 e fig. 4a e 4b)
Il riduttore di pressione ha un corpo in ottone che è fissato nella parte inferiore del telaio. Contiene i dispositivi che
riducono e mantengono la pressione a 5,5 bar al variare di quella all’interno della bombola. In corrispondenza del valore
di pressione della bombola di (55 5) bar uno speciale dispositivo innalza la pressione di uscita a 8 bar causando
l’inserimento del segnalatore di allarme alla maschera.
Sul riduttore sono presenti:
- Raccordo EN 144-2 per la bombola (pos. 1 in fig. 4a e 4b); il girello è rivestito in gomma tranne che per RN T1 e RN
FR T2, dove è di metallo
- Raccordo alta pressione (pos. 2 in fig. 4a e 4b)
- Tubo alta pressione con manometro (pos. 3 in fig. 4a)
- Tubo a media pressione (pos. 4 in fig. 4a) in un solo pezzo per i modelli RN T1 e RN FR T2 e con raccordo rapido di
sicurezza per tutti gli altri modelli per l’alimentazione dell’erogatore. Il tubo a media pressione è collegato al riduttore
tramite un raccordo di media pressione (pos. 6 in fig. 4b)
- Attacco ausiliario con tappo (pos. 5 in fig. 4b). Sull’attacco ausiliario è possibile montare, rimuovendo il tappo, gli
accessori “allarme supplementare” (vedi par. 2.7.2) e “cappuccio di emergenza secondo operatore” (vedi par. 2.7.3).
- Valvola di sicurezza (pos. 7 in fig. 4b).
- Pinna che permette di fissare il riduttore al telaio (pos. 8 in fig. 4b).
2.4. Manometro (pos. D nelle fig. 1,2,3 e fig.4a)
Il manometro è di tipo a molla con fermo di zero e rientra nei limiti di precisione della classe 1.6. È dotato di una cassa in
ottone nichelato ed è ricoperto con un guscio copri-manometro che lo protegge da urti. Il quadrante è luminescente, con
fondo scala di 360 bar, risoluzione di 5 bar e indicatore di riserva sotto i 50 bar. È presente una seconda scala in PSI.
2.5. Erogatore automatico con segnalatore acustico (pos. E nelle fig. 1,2,3 e fig. 5)
L’erogatore è costituito da un involucro in materiale plastico rinforzato e contiene sia il dispositivo di dosaggio dell’aria
che quello di allarme acustico di esaurimento. È collegato al riduttore tramite un tubo di media pressione con raccordo
snodato. Il pulsante (pos. 1 fig. 5) permette il bloccaggio del dispositivo di erogazione che viene attivato alla prima
inspirazione. L’erogatore può essere di tipo A o BN a seconda della versione delle maschere (vedi par. 2.6).
2.6. Maschera intera (Fig. 6)
Si riporta di seguito una descrizione delle maschere intere che possono essere impiegate con gli autorespiratori serie
RN. Per i dettagli delle maschere che possono essere impiegate in ogni modello, vedere il configuratore.
•Tipo “A” a pressione positiva e con raccordo filettato EN 148-3 (M45x3), da utilizzare con erogatore di tipo A.
Modelli disponibili:
-TR 82 A (Cod. 112300000) certificata EN 136:98 in classe 3
-TR 2002 A CL3 (cod. 113000000), TR 2002 S A CL3 (cod. 113060000) certificate EN 136:98 in classe 3
-TR 2002 A CL2 (cod. 113040000) certificata EN 136:98 in classe 2.
-TR 82 A CL3+ (Cod. 11230FR00) certificata EN 136:98 in classe CL3+ (prova di Flame Engulfment superata, come
richiesto da EN 137:2006)
-TR 2002 A CL3+ (cod. 11300FR00), certificata EN 136:98 in classe CL3+ (prova di Flame Engulfment superata, come
richiesto da EN 137:2006)
-TR 82 A E CL3+ (Cod. 112110000) certificata EN 136:98 in classe CL3+ (prova di Flame Engulfment superata, come
richiesto da EN 137:2006), dotata di appositi ganci per collegarla a elmetti dei Vigili del Fuoco.
Nota: Il funzionamento dell’autorespiratore, se dotato di raccordo EN 148-3, è comunque possibile con altre maschere
conformi alla stessa norma solo ed esclusivamente in casi di emergenza e nel caso in cui non sia disponibile (per cause
accidentali) la maschera corretta.
•Tipo “BN” a pressione positiva e con raccordo a baionetta DIN 58600, da utilizzare con erogatore di tipo BN. Le

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maschere “BN” sono dotate anche di un raccordo aggiuntivo EN 148-1 (Rd 40x1/7”) che permetto l’uso con
dispositivi a pressione negativa (autorespiratori a pressione negativa o filtri).
Modelli disponibili:
-TR 2002 BN CL3 (cod. 113010000), TR 2002 S BN CL3 (cod. 113070000) certificate EN 136:98 in classe 3
-TR 2002 BN CL2 (cod. 113050000) certificata EN 136:98 in classe CL2.
-TR 2002 BN CL3+ (cod. 11301FR00), certificata EN 136:98 in classe CL3+ (prova di Flame Engulfment superata, come
richiesto da EN 137:2006)
•Tipo “B” a pressione positiva e con raccordo a baionetta DIN 58600, da utilizzare con erogatore di tipo BN.
Modelli disponibili:
-TR 82 B (Cod. 112310000) certificata EN 136:98 in classe CL3.
Per maggiori dettagli sulle caratteristiche delle maschere e sul loro corretto impiego, vedere le istruzioni allegate ad
ogni maschera.
-TR 82 B CL3+ (Cod. 11231FR00) certificata EN 136:98 in classe CL3+ (prova di Flame Engulfment superata, come
richiesto da EN 137:2006)
-TR 82 B E CL3+ (Cod. 112120000) certificata EN 136:98 in classe CL3+ (prova di Flame Engulfment superata, come
richiesto da EN 137:2006), dotata di appositi ganci per collegarla a elmetti dei Vigili del Fuoco.
Per maggiori dettagli sulle caratteristiche delle maschere e sul loro corretto impiego, vedere le istruzioni allegate ad
ogni maschera.
2.7. Accessori
2.7.1. Valvola a 4 vie
Il raccordo automatico a 4 vie o valvola a 4 vie, accessorio fornibile a richiesta, permette:
-di alimentare un secondo operatore, che sarà dotato di segnale di allarme individuale in maschera;
-di collegare l’autorespiratore ad una fonte alternativa di aria per prolungare l’autonomia e/o permettere una fuga
sicura nel caso di interruzione accidentale della fonte di alimentazione principale. Durante l’alimentazione dalla fonte
alternativa (a 5.5 bar) la bombola è automaticamente esclusa.
Le istruzioni dettagliate per l’utilizzo della valvola a 4 vie sono allegate all’accessorio stesso (codice istruzioni
960040000).
2.7.2. Allarme supplementare
L’allarme supplementare è un accessorio montabile a richiesta su tutti gli autorespiratori serie RN e permette di avere
un segnale di allarme in continuo, in aggiunta al segnale di allarme intermittente già previsto nell'erogatore. Viene
montato sul riduttore e si attiva contemporaneamente all’allarme principale.
2.7.3. Cappuccio di soccorso per secondo operatore
Il cappuccio di soccorso per secondo operatore è un accessorio montabile a richiesta su tutti gli autorespiratori
SPASCIANI. Per utilizzare il cappuccio di emergenza secondo operatore, sul riduttore dell’autorespiratore deve essere
rimosso il tappo secondo operatore e deve essere montata la cannula MP fornita nel set. Le istruzioni dettagliate per
il montaggio e l’uso del cappuccio di soccorso sono allegate all’accessorio stesso (codice istruzioni 960250000).
2.7.4. Valvola di sovra flusso (Excess flow valve)
La valvola della bombola può essere dotata, a richiesta, di una valvola di sovra flusso.
2.7.5. Raccordi tubo di media pressione (escluso RN T1, a richiesta per RN FR T2)
Il tubo di media pressione, che collega il riduttore all’erogatore, è dotato di raccordi rapidi di tipo Eurocouplings e,
solo su richiesta, di tipo Spasciani.
2.7.6. Tubo seconda uscita
Il tubo seconda uscita è un accessorio montabile a richiesta su tutti gli autorespiratori serie RN e permette di poter
collegare un secondo erogatore al dispositivo. NB: quando viene utilizzato il tubo di seconda uscita per collegare in
secondo operatore, calcolare con precisione la durata del dispositivo, che sarà dimezzata.
2.7.7. Autorespiratori ATEX
A richiesta, gli autorespiratori possono essere forniti nella versione “Atex”. Vedi par.8 per i dettagli di questa linea di
apparecchi.
3. USO
Avvertenze
Tutte le operazioni di predisposizione e utilizzo dell’autorespiratore devono essere eseguite solamente da personale

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competente e addestrato. Accertarsi che qualsiasi accessorio o dispositivo ausiliario o qualsiasi altro tipo di indumento
protettivo utilizzato in aggiunta non sia di intralcio e non comprometta la sicurezza e la tenuta.
L’autonomia dell’autorespiratore dipende dalla quantità di aria iniziale disponibile e dalla frequenza respiratoria
dell’operatore, nonché della presenza di accessori che potrebbero consumare aria (es. allarme supplementare, tubo
seconda uscita). Devono essere utilizzati apparecchi sempre preventivamente controllati. Prima dell'uso è obbligatorio
eseguire le operazioni di seguito descritte.
3.1. Prima dell’uso
3.1.1. Montaggio delle bombole
a) Tenere la bombola verticale con il volantino verso l’alto e collegare al riduttore tramite l’apposito raccordo girevole;
b) Sdraiare l’apparecchio e bloccare la bombola tirando la cinghia e chiudendo la fibbia.
3.1.2. Allacciamento dell’erogatore
Innestare i raccordi rapidi maschio e femmina del tubo di media pressione. Con una lieve pressione si ottiene
l’allacciamento.
N.B.: Lo scollegamento si ottiene esercitando una lieve pressione assiale sul raccordo ed arretrando nel contempo la
ghiera del raccordo femmina. Non disconnettere se la tubazione è sotto pressione!
Premere il pulsante di bloccaggio (pos. 1 fig.5) per evitare perdite d’aria mentre si indossa l’apparecchio.
Per gli autorespiratori RN T1 e RN FR T2 questa operazione non è necessaria poiché l’erogatore non è dotato di raccordi
ma di un tubo di media pressione in un solo pezzo già collegato al riduttore. Se si è scelto il modello RN FR T2 dotato
di tubo di MP con raccordi rapidi si rimanda all’operazione di allacciamento/scollegamento dell’erogatore di cui sopra.
3.1.3. Controllo posizione dei tubi
Il tubo del manometro e quello dell’erogatore sono collegati allo spallaccio sinistro mediante fascette con chiusura velcro.
È possibile, se si preferisce, far passare il tubo dell’erogatore sotto al braccio sinistro e fissarlo ad un passante in cintura.
3.1.4. Controllo carica bombola
Inserire il dispositivo di bloccaggio (pos. 1 fig.5). Aprire la valvola della bombola: la pressione non dovrà essere inferiore a
280 bar per bombole da 300 bar di esercizio.
3.1.5. Controllo tenuta pneumatica della sezione alta pressione
Chiudere la valvola della bombola. La pressione non deve scendere più di 20 bar in un minuto.
3.1.6. Controllo del segnale di allarme
• Aprire la valvola della bombola e mettere l’apparecchio sotto pressione
• Chiudere la valvola della bombola
• Sganciare il dispositivo di bloccaggio (pos. 1 fig.5) agendo sul pulsante in gomma al centro del coperchio
• Chiudere con il palmo della mano l’uscita dell’aria dall’erogatore, quindi lasciar sfuggire l’aria lentamente. Osservare
il manometro e al raggiungimento della pressione di (55±5) bar si dovrà sentire,scaricando fortemente, una forte vibrazione
sonora che cesserà al terminare dell’aria disponibile nella tubazione. N.B.: si raccomanda di scaricare l’aria molto
lentamente e di attendere qualche secondo in corrispondenza delle pressioni di taratura dell’allarme
• Reinserire il dispositivo di bloccaggio (pos. 1 fig.5).
3.2. Indossare l’apparecchio
Regolare gli spallacci alla loro massima lunghezza; per far ciò sollevare le apposite fibbie e tirare le estremità delle
cinghie. Indossare l’autorespiratore e tirare con forza l’estremità degli spallacci finché lo schienale poggia
comodamente sulle reni. Allacciare la cintura e tirare le due estremità libere fino alla regolazione desiderata. Inserire
le estremità libere degli spallacci al di sotto della cintura.
Una volta indossato l’apparecchio:
• Indossare la maschera e controllare la tenuta sul viso (vedi istruzioni specifiche delle maschere)
• Aprire la valvola della bombola di almeno due giri
• Collegare l’erogatore al raccordo della maschera: alla prima inspirazione il dispositivo (pos. 1 fig. 5) si sblocca e
mantiene la pressione positiva nel facciale.
Per collegare l’erogatore alla maschera agire nel seguente modo:
- Erogatore e maschera tipo A, raccordo a vite normalizzato EN 148-3 (M45x3): avvitare il girello maschio
dell’erogatore nel raccordo femmina della maschera fino a battuta.
- Erogatore e maschera tipo BN raccordo a baionetta: inserire il raccordo maschio dell’erogatore nel bocchettone della
maschera e spingere fino a quando i dentini dell’erogatore non si agganciano nell’apposito bordo di tenuta sulla maschera.
N.B.: Il collegamento al facciale dell’erogatore deve essere effettuato e controllato da una seconda persona.

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L’autorespiratore è ora pronto per l’uso.
3.3. Durante l'uso
Controllare di tanto in tanto con il manometro la pressione residua della riserva d’aria. Quando la pressione scende
sotto i di (55±5) bar il segnalatore di allarme viene attivato. Ad ogni inspirazione corrisponderà allora un forte segnale
sonoro. Il segnale dura fino al completo esaurimento della riserva d’aria.
N.B.: Allontanarsi dal luogo a rischio quando si sente il segnale di esaurimento.
In caso di emergenza (maggior sforzo fisico o resistenza respiratoria accresciuta) è possibile agire brevemente e
ripetutamente sul bottone in gomma dell’erogatore per immettere direttamente aria in maschera.
3.4. Dopo l'uso
• Chiudere la valvola della bombola
• Scollegare l’erogatore dalla maschera, lasciando scaricare l’aria contenuta e poi premere il pulsante (pos. 1 fig.5)
- Erogatore e maschera tipo A, svitare il girello dell’erogatore
- Erogatore e maschera tipo BN, premere contemporaneamente i pulsanti di blocco e scollegare l’erogatore dalla maschera
• Slacciare la cintura in vita ed allentare gli spallacci sollevando con il pollice le fibbie
• Levare la maschera
• Deporre l’apparecchio a terra senza farlo cadere.
4. MANUTENZIONE
La SPASCIANI SPA non si assume alcunaresponsabilitàper idanni che si verificassero in seguito ad operazioni di manutenzione
o riparazione non eseguite negli stabilimenti della stessa società o di altri da essa espressamente autorizzati.
4.1. Pulizia e disinfezione
Dopo ogni uso è necessario provvedere alla pulizia delle parti sporche dell’intero dispositivo. Ciò deve essere fatto con
acqua saponata tiepida e il risciacquo deve essere eseguito con acqua corrente. Per rimuovere gli accumuli di polvere
pulire con panno umido e/o con prodotti antistatici. Non utilizzare mai panni asciutti e non sfregare mai nessuna parte
del DPI con panni di lana o di materiali non antistatici.
N.B.: Nell’uso dei prodotti chimici per la disinfezione seguire le indicazioni di concentrazione. Evitare l’uso di solventi
organici che possono danneggiare le parti in gomma e plastica.
4.1.1. Maschera
La maschera deve essere pulita dopo ogni uso; disinfettata se si ritiene che sia rimasta inquinata o se cambia
l’operatore. Per le necessarie informazioni sulle operazioni consentite in tale fase vedere il manuale specifico della
maschera in cui tali operazioni sono spiegate nel dettaglio. Non utilizzare panni asciutti per pulire lo schermo, poiché
potrebbe caricare elettrostaticamente la maschera e renderla fonte di innesco in atmosfere potenzialmente esplosive
(vedi par. 8 per i dispositivi ATEX).
4.1.2. Erogatore
Normalmente per la pulizia dell’erogatore è sufficiente lavarlo con acqua tiepida e sapone neutro e pulire
accuratamente l’erogatore con un panno morbido, lasciandolo asciugare naturalmente. Non utilizzare per pulire
l’erogatore panni asciutti, che potrebbero caricare elettrostaticamente per strofinio le componenti in plastica e
rendere l’erogatore fonte di innesco in atmosfere potenzialmente esplosive (vedi par. 8 per i dispositivi ATEX).
Qualora il tipo di contaminazione cui l’erogatore è stato sottoposto richieda una pulizia più radicale procedere allo
smontaggio del dispositivo nei suoi componenti principali. Tale operazione, che può essere interamente effettuata a
mano senza l’utilizzo di utensili, comporta la manipolazione dei principali componenti funzionali dell’erogatore e va
quindi eseguita con estrema cura ed attenzione da parte di personale specializzato ed autorizzato dalla SPASCIANI
S.p.A. Contattare il Servizio Clienti SPASCIANI per le necessarie informazioni.
4.1.3. Altre parti dell’apparecchio
La frequenza delle operazioni di pulizia e disinfezione delle altre parti dell’apparecchio va stabilita in accordo con la
natura dei tossici a cui sono state esposte e con il grado di contaminazione. Per tale pulizia utilizzare acqua tiepida con
sapone neutro, lavare energicamente, risciacquare abbondantemente in acqua ed asciugare all’aria. Non utilizzare
panni asciutti per pulire ad esempio il telaio o altre componenti, che potrebbero caricarsi elettrostaticamente per
strofinio e diventare fonte di innesco in atmosfere potenzialmente esplosive (vedi par. 8 per i dispositivi ATEX).
Contattare la SPASCIANI per qualunque chiarimento.
4.2. Bombole
Per la ricarica e il ricollaudo delle bombole seguire le leggi e i regolamenti in vigore nel paese di utilizzo e relativi alla

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tipologia di bombole impiegate. Nella ricarica è ammesso superare la pressione massima di esercizio di circa il 10%, in
quanto quando la temperatura ritorna a quella ambiente la pressione ridiscende al valore nominale.
Per la ricarica assicurarsi che:
• L’aria corrisponda a EN 12021
• La bombola sia stata verificata nei limiti temporali previsti, verificando la stampigliatura dell’ultimo ricollaudo.
La valvola della bombola deve essere mantenuta chiusa durante il trasporto ad evitare che l’umidità atmosferica possa
penetrare e lì condensare. Le bombole durante il trasporto e il magazzinaggio devono essere protette dagli urti.
Non trasportare le bombole afferrandole per la valvola.
4.3. Manutenzione programmata
La seguente tabella indica gli interventi di manutenzione previsti:
Tabella 2 –Manutenzione programmata
Parte
Attività
1
2
3
4
5
6
7
Autorespiratore completo
Pulizia
X
Funzionamento, tenuta
X
X
Controllo supporto dorsale
X
Erogatore
Pulizia
X
Disinfezione
X
Prova Membrana
Xa
X
Sostituzione Membrana
X
Raccordo Apparecchio
Prova filetto (calibro)
X
Guarnizione raccordo alta pressione
Sostituzione
X
Riduttore
Revisione
X
Bombola
Ricollaudoc
Xb
1: Prima di ammetterlo all'uso - 2: Prima dell’uso - 3: Dopo l'uso - 4: Ogni sei mesi - 5: Annualmente - 6: Ogni tre anni - 7: Ogni sei anni
a) Dopo l'uso in ambienti corrosivi o in condizioni ambientali estreme
b) In base alle leggi nazionali
c) ATTENZIONE: Ad ogni smontaggio della valvola dalla bombola, è necessario sostituire la valvola con una nuova. Per le corrette coppie di
serraggio fare riferimento alle istruzioni per l’uso specifiche della bombola e della valvola. Dopo la sostituzione di una qualsiasi parte è necessario
eseguire tutti i controlli di funzionamento e tenuta pneumatica.
4.4. Controlli
Avvertenza: i seguenti controlli devono essere assolutamente eseguiti dopo la pulizia o la sostituzione di parti
componenti. La membrana dell’erogatore come pure tutte le parti in gomma devono essere sostituite se mostrano
segni di alterazione od invecchiamento quali screpolature, parti appiccicose, deformazioni, ecc. Tutti i raccordi devono
presentarsi scorrevoli senza impedimenti e non mostrare danneggiamenti.
Alcune delle prove seguenti possono essere eseguite mediante l’uso di apposite attrezzature che SPASCIANI fornisce a richiesta.
4.4.1. Prova di tenuta dell'erogatore alla pressione di 7 mbar
• Collegare la bombola al riduttore; la bombola va lasciata chiusa
• Collegare l’erogatore alla cannula di media pressione
• Rilasciare il pulsante di bloccaggio (pos. 1 fig.5) agendo sul bottone al centro del coperchio
• Collegare l’erogatore all’apparecchiatura di prova
• Creare una pressione di circa 7 mbar nell’erogatore.
La caduta di pressione non deve essere superiore a 1 mbar in un minuto.
4.4.2. Sovrappressione statica dell'erogatore
• Aprire la valvola della bombola
• Collegare l’erogatore all’apparecchiatura di prova
• Sbloccare il pulsante di bloccaggio (pos. 1 fig.5) agendo sul bottone in gomma al centro del coperchio.
La pressione deve essere compresa tra 3,2 e 3,9 mbar.
4.4.3. Prova della pressione di carica della bombola
Vedi par. 3.1.4
4.4.4. Prova della tenuta pneumatica della sezione alta pressione
Vedi par. 3.1.5

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4.4.5. Prova del segnale di esaurimento
Vedi par. 3.1.6
5. MAGAZZINAGGIO E TRASPORTO
Gli apparecchi devono essere conservati in locali freschi e ventilati, lontani da gas o agenti corrosivi e dall’azione diretta
dei raggi solari o di fonti di calore. Gli autorespiratori puliti ed asciutti possono essere conservati in armadi o valigie a
tenuta di polvere. Bisogna a questo scopo accertarsi che gli apparecchi poggino sugli schienali e che le cinghie non
siano mantenute piegate.
I dispositivi, conservati nel loro imballaggio originale o nell’apposita valigia, non richiedono cure particolari per il
trasporto. È tuttavia consigliato osservare le indicazioni di massima già evidenziate per il magazzinaggio.
6. CERTIFICAZIONE
Gli autorespiratori serie RN SPASCIANI sono conformi alle norme tecniche EN 137:2006 e ISO 23269-2:2011 (solo per
i dispositivi MED) e soddisfano i requisiti del Regolamento DPI (2016/425/UE) e delle Direttive PED (2014/68/UE),
MED (2014/90/UE) eATEX (2014/34/UE).
6.1. DPI
Tutti gli autorespiratori SPASCIANI soddisfano i requisiti del Regolamento 2016/425/UE relativo ai Dispositivi di
protezione individuale. Organismo notificato che ha eseguito ha eseguito l’esame di tipo UE (modulo B) ed effettua il
controllo di produzione secondo il modulo D del Regolamento (UE) 2016/425: Italcert S.r.l., Viale Sarca 336, 20126
Milano –Italia, O.N. n° 0426.
6.2. PED
Tutti gli autorespiratori SPASCIANI soddisfano i requisiti della Direttiva 2014/68/UE concernente le Attrezzature a
Pressione. I dispositivi sono realizzati in conformità ai requisiti dei Moduli di valutazione della Conformità B+D secondo
la direttiva 2014/68/UE PED. Organismo di verifica dei moduli B+D: Italcert S.r.l., Viale Sarca 336, 20126 Milano –Italia,
O.N. n° 0426.
6.3. MED
Gli autorespiratori SPASCIANI RN FR e RN FR T2, in tutte le configurazioni, sono dispositivi per la lotta antincendio
secondo la Direttiva MED 2014/90/UE che, all’ Item 3.7, definisce gli autorespiratori per il Fire fighting come Tipo 2,
conformemente alla ISO 23269-2:2011. I dispositivi sono realizzati in conformità ai requisiti dei Moduli di valutazione
della Conformità B+D secondo la direttiva 2014/90/UE MED. Organismo di verifica dei moduli B+D: Italcert S.r.l., Viale
Sarca 336, 20126 Milano –Italia, O.N. n° 0426.
6.4. ATEX
Tutti gli autorespiratori tranne gli RN BIBO e gli RN FR BIBO possono essere forniti nella versione ATEX.
I dispositivi sono approvati con un Certificato volontario di esame del Tipo (All.III della Dir. 2014/34/UE) emesso da:
Albarubens S.r.l, Via G. Ferrari 21/N –21047 Saronno (VA) –Italia, O.N. n°2632.
7. MARCATURE
Tutte le parti importanti per la sicurezza dell’apparecchio sono marcate con il numero di serie e con la data di produzione.
1. Sul riduttore è presente un’etichetta adesiva recante il codice a barre (13 cifre) ed è anche stampigliata in maniera
indelebile una matricola di 9 cifre dove le ultime sette cifre corrispondono a parte del codice a barre presente
sull’etichetta. Il riduttore è sigillato in fabbrica ed il sigillo porta la data dell’ultimo controllo. Questo numero
univoco per ogni autorespiratore è il numero di serie dell’apparecchio.
2. Sull’erogatore è presente un’etichetta adesiva recante il codice a barre (13 cifre). In aggiunta all’etichetta con il
codice a barre, sull’erogatore è stampigliata una matricola di 9 cifre, dove le ultime sette cifre corrispondono a
parte del codice a barre assegnato.
3. I tubi sono marcati con la data di fabbricazione.
4. La membrana dell’erogatore ed altre parti in gomma riportano un “orologio” datario indicante anno e mese di fabbricazione.
5. L’apparecchio completo porta una etichetta sul telaio (vedi esempio A) che riporta tutte le marcature richieste da
Direttive e Norme tecniche di riferimento:
- Nome e indirizzo del fabbricante (A)
- Tipo di apparecchio (SCBA) (G) e nome del modello (B)
- Marcatura (E) che indica la rispondenza ai requisiti essenziali stabiliti rispettivamente dal Regolamento

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2016/425/UE e dalla Direttiva 2014/68/UE, seguita dal numero dell'Organismo Notificato che effettua il controllo di
produzione (N° 0426 Italcert S.r.l., V.le Sarca, 336, 20126 Milano - Italia)
- Marcatura timoncino (D) (solo per i modelli MED) che indica la rispondenza ai requisiti essenziali stabiliti dalla
direttiva 2014/90/UE seguita dal numero dell'Organismo Notificato che effettua il controllo di produzione (N° 0426
Italcert S.r.l., V.le Sarca, 336, 20126 Milano - Italia) e dall’anno di apposizione della marcatura
- Norma di riferimento per il Regolamento DPI (UE) 2016/425: EN 137:2006 e classificazione dell’apparecchio (Tipo 1
o Tipo 2) (C)
- Norma di riferimento per la direttiva 2014/90/UE: ISO 23269-2:2011 (H)
- Pressione massima di esercizio (PS) e Temperature minima e massima di esercizio (TS) (F)
- Data di produzione e data di ricollaudo esennale (I)
- Data di scadenza dell’Attestato di certificazione Mod.B MED (L).
Esempio A - Etichetta
8. Linea AUTORESPIRATORI ATEX
UTILIZZO IN ATMOSFERE POTENZIALMENTE ESPLOSIVE
ATTENZIONE
Tutte le indicazioni contenute in un riquadro con il logo Ex riportato al lato sono inerenti al rischio
esplosione ed hanno valenza per tutti gli assiemi prodotti dalla SPASCIANI S.p.A. per funzionare in
presenza di atmosfere potenzialmente esplosive (verificare se il simbolo “Ex” è presente sulla
marcatura degli apparecchi). La mancata osservanza delle prescrizioni imposte può condurre a gravi
rischi per la salute delle persone e danni alle cose presenti in prossimità degli apparecchi descritti in
questo manuale.
Gli autorespiratori RN, RN T1, RN FR, RN FR T2 che recano in aggiunta la marcatura sono disponibili nella versione
ATEX per l’uso in atmosfere potenzialmente esplosive e sono certificati anche secondo la Direttiva 2014/34/UE.
Sono apparecchi non elettrici che possono essere utilizzati in vari tipi di atmosfere esplosive come specificato dalla
marcatura su di essi presente:
II 1G Ex h IIC T6 Ga →apparecchi non elettrici destinati all’uso nell’industria di superficie, in cui vi è la possibilità
che si manifestino atmosfere esplosive dovute alla presenza di gas –Zona 0
II 1D Ex h IIIC T85°C Da →apparecchi non elettrici destinati all’uso nell’industria di superficie, in cui vi è la
possibilità che si manifestino atmosfere esplosive dovute alla presenza di polveri –Zona 20
Gli autorespiratori ATEX riportano sul telaio un’etichetta sul telaio (vedi esempio B – etichetta Atex) che riporta tutte
le marcature richieste dalla Direttiva 2014/34/UE e dalle norme tecniche di riferimento (EN ISO 60079-36, EN ISO
60079-37).
Esempio B - Etichetta Atex

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Dove:
Marchio specifico di protezione dalle esplosioni
II
Gruppo apparecchi: II → superficie
1
Categoria apparecchi: livello di protezione molto alto (Zona 0 e 20)
G
Atmosfera Ex: adatto per aree in cui sono presenti gas esplosivi, vapori, nebbia e miscele d’aria
D
Atmosfera Ex: Adatto per aree in cui possono formarsi atmosfere esplosive dovute a polveri
Ex h
Tipo di protezione dell’apparecchiatura non elettrica (EPL)
Ga
Grado equivalente di protezione dell’apparecchio (EPL): Cat. 1G in Zona 0
Da
Grado equivalente di protezione dell’apparecchio: Cat. 1D in Zona 20
IIC
Gruppo gas IIC → idrogeno, acetilene...
IIIC
Gruppo gas IIIC →volatili infiammabili, polveri conduttive e non conduttive.
T6
Classe della temperatura superficiale delle apparecchiature per il Gruppo II gas: ≤ 85°C
T85°C
Temperatura superficiale massima delle apparecchiature per il Gruppo II polveri = 85°C
Tamb -30 +60°C
Temperatura di riferimento ambiente Atex
AR19ATEX039X
Certificato Atex
“X”
Questo apparecchio non elettrico è soggetto a condizioni speciali per l'uso: l'efficacia e
l'affidabilità del dispositivo è garantita seguendo le istruzioni del manuale d'uso.
ATTENZIONE
POTENZIALI RISCHI DI CARICA ELETTROSTATICA –Vedere istruzioni per l’uso
ATTENZIONE!
Tutti i componenti del dispositivo devono essere puliti solo con panni umidi e con prodotti antistatici, per
non caricare le superfici esposte. Vedere Paragrafo 4.1 “Pulizia e disinfezione”.
ATTENZIONE!
Agli operatori che utilizzano gli autorespiratori Atex si consiglia, in qualsiasi fase di utilizzo, di indossare
indumenti antistatici e impiegare utensili non scintillanti.
ATTENZIONE!
Gli autorespiratori Atex devono essere indossati e tolti in comprovata assenza di atmosfera esplosiva.
ATTENZIONE!
Leggere sempre il presente manuale d’uso e prestare particolare attenzione al par. 4.1 “Pulizia e
disinfezione”.
Vedi Configuratore per tutte le combinazioni di maschera + erogatore + bombola che possono essere forniti con la
certificazione Atex.
9. DATI TECNICI
9.1. Dati tecnici
Pressione esercizio max
300 bar
Pressione attivazione allarme
55 ± 5 bar
Media pressione
5.5 bar
Temperatura di funzionamento
-30°C / +60°C
9.2. Pesi / Dimensioni
Descrizione
DimensioniHxLxP
(mm)
Peso circa
(Kg)
RN con maschera e bombola 6 l 300 bar acciaio carica
310x660x220
15

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RN con maschera e bombola 6.8 l 300 bar composito carica
310x660x220
10
RN con maschera e bombola 9 l 300 bar composito carica
310x660x220
12
RN T1 con maschera e bombola 6 l 300 bar acciaio carica
310x660x220
15
RN BIBO con maschera e 2 bombole 6.8 l 300 bar composito cariche
310x660x220
16
RN FR T2 con maschera e bombola 6 l 300 bar acciaio carica
310x660x220
13
RN FR con maschera e bombola 6 l 300 bar acciaio carica
310x660x220
15.5
RN FR con maschera e bombola 6.8 l 300 bar composito carica
310x660x220
10.5
RN FR con maschera e bombola 9 l 300 bar composito carica
310x660x220
12.5
RN FR BIBO con maschera e 2 bombole 6.8 l 300 bar composito cariche
310x660x220
16.5
9.3. Materiali
Telaio
Per Tipo 1: Polipropilene termoformato
Per Tipo 2: Polipropilene V0 termoformato
Cinghie
Per Tipo 1: nastro in fibre autoestinguenti
Per Tipo 2: nastro in fibre aramidiche e para-aramidiche
Riduttore
Ottone cromato
Erogatore
Involucro in nylon rinforzato con fibre di vetro
10. CODICI PER ORDINE, PARTI DI RICAMBIO E ACCESSORI
Codici modelli
I codici qui riportati si riferiscono al modello base costituito dalla bardatura su cui è montato il riduttore dotato di tubo
media pressione e di manometro; il modello base prevede raccordi rapidi riduttore-erogatore di tipo Eurocouplings e
nessun accessorio (es. allarme supplementare). Per ordinare autorespiratori con gli altri raccordi disponibili (di tipo
Spasciani) e con eventuali accessori contattare l’ufficio commerciale.
Descrizione
Codice
RN T1
158730000
RN
158750000
RN BIBO
1587100EC
RN FR
15875FR00
RN FR BIBO
15871FREC
RN FR T2
15879FR00
Componenti
Per completare l’autorespiratore, devono essere abbinati i componenti come da Configuratore. Di seguito i codici dei
componenti che sono anche forniti come ricambi.
Descrizione
Codice
Maschera TR 2002 A CL2
113040000
Maschera TR 2002 BN CL2
113050000
Maschera TR 2002 A CL3
113000000
Maschera TR 2002 S A CL3
113060000
Maschera TR 2002 BN CL3
113010000
Maschera TR 2002 S BN CL3
113070000
Maschera TR 2002 A CL3+
11300FR00
Maschera TR 2002 BN CL3+
11301FR00
Maschera TR 82 A
112300000
Maschera TR 82 A CL3+
11230FR00
Maschera TR 82 B
112310000
Maschera TR 82 B CL3+
11231FR00
Maschera TR 82 A E CL3+
112110000
Maschera TR 82 B E CL3+
112120000
Erogatore A EC
1588500CJ
Erogatore BN EC
1579100CJ

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Erogatore A per T1/T2 con tubo MP
158800000
Erogatore BN per T1/T2 con tubo MP
158810000
Bombola 6 l 300 bar *
924630000
Bombola 6.8 l 300 bar in composito *
92446000C
Bombola 9 l 300 bar in composito *
92449000C
* Gli apparecchi sono certificati per l’uso con bombole in acciaio prodotte dalle società Worthington, ECS e con bombole in materiale
composito prodotte dalle società Luxfer e CTS. Le bombole sono dotate di valvole prodotte dalla società SAN-O-SUB.
Accessori
Descrizione
Codice
Valvola 4 vie
9324400CJ
Allarme supplementare
152530000
Cappuccio emergenza 2° operatore
157410000
Excess Flow valve
936010000
Fascia renale per bardatura RN
612230000
Fascia renale per bardatura RN FR
612220000
Contenitore a muro
942310000
Armadio metallico per RN
4410000MB
Valigia di trasporto RN
158450000
Per parti di ricambio ed accessori non presenti in questo elenco, contattare il servizio clienti di SPASCIANI.
ATTENZIONE: in virtù dei raccordi standard conformi alle norme EN 144 si possono impiegare altre bombole, oltre a
quelle qui previste e descritte, in via del tutto eccezionale ed esclusivamente in situazioni di emergenza (qualora le
bombole in dotazione non fossero disponibili).
L’utilizzatore dovrà verificare la rispondenza delle attrezzature in pressione ai requisiti imposti dalle legislazioni vigenti
in campo di recipienti ad alta pressione e relativi accessori e la compatibilità, anche costruttiva (per esempio raccordi
e ingombri massimi), delle bombole con gli apparecchi stessi.
SPASCIANI SPA non si assume alcuna responsabilità per l’eventuale assemblaggio non autorizzato di bombole non
fornite dalla stessa e non richiamate nel presente manuale, o comunque per ogni eventuale assemblaggio effettuato
in maniera difforme da quanto specificatamente riportato nel seguente manuale.
EN INFORMATION ON USE AND MAINTENANCE
WARNING
Strictly follow the instructions contained in this manual to make sure the personal protective equipment (3rd category
PPE as defined in Regulation (EU) 2016/425) described herein is used appropriately.
SPASCIANI S.p.A. will not be liable for damage caused as a result of:
-failure to comply with this manual
-failure to use the device as intended, i.e. for uses other than the ones described in this manual
-failure to use authorized personnel to carry out the repair and replacement operations or failure to use non-original
spare parts.
All the information reported in this instructions manual was carefully reviewed. SPASCIANI S.p.A. will nonetheless not
be liable for any errors or misinterpretations and thus reserves the right to modify all or part of the technical features
of its products without prior notice.
1. GENERAL
1.1. Product overview
The SPASCIANI RN series devices are self contained breathing apparatuses (SCBA) that use an open-circuit breathing
system, not depending from the environment.
The breathable air is supplied to the user from cylinder/s of compressed air by means of a pressure reducer and an
automatic demand valve connected to the mask; exhaled air flows to the ambient atmosphere through the exhalation
valve without recirculation inside the mask. The series in compatible with a wide range of compressed air cylinders,
full face masks and demand valves, as well as with various accessories.

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1.2. Feature description
SPASCIANI RN series self-contained breathing apparatuses are classified, in accordance with the EN 137:2006
standard, as follows:
- Type 1: device for industrial use;
- Type 2: apparatus for fire fighting.
The models of the RN series available are as follows:
RN T1
Type 1 self-contained open circuit breathing apparatus shoulder mounted “light” version (harness
with no padding and demande valve with one piece hose)
RN
Type 1 self-contained open circuit breathing apparatus shoulder mounted
RN BIBO
Type 1 self-contained open circuit breathing apparatus with two cylinders shoulder mounted
RN FR
Type 2 self-contained open circuit breathing apparatus shoulder mounted
RN FR T2
Type 2 self-contained open circuit breathing apparatus shoulder mounted “light” version (harness
with no padding and demande valve with one piece hose)
RN FR BIBO
Type 2 self-contained open circuit breathing apparatus with two cylinders shoulder mounted
Each apparatus shall be assembled in different approved configuration (e.g. steel or compositecylinder, TR 82 orTR 2002
full face mask with type A or BN demand valve, different accessories) as described in the Configurator (See table 3).
1.3. Intended use, limitations
SCBAs RN T1, RN e RN BIBO, complete with cylinder, mask and demand valve in the combinations described by the
Configurator, are Type 1 apparatuses, designed for use in an emergency and in industrial applications that require a
high level of respiratory protection, in very polluted environments or with oxygen deficiency areas.
The RN T1 version is of economic type (masks and cylinders are in limited models, medium pressure hose in a single
piece). RN BIBO were specially designed for those that need long duration SCBA. These pieces of equipment are
suitable for long-lasting interventions for survey and inspection purposes. Due to heavy weight of the sets with 9 l
cylinders, only persons in good health and in good physical conditions must be allowed to use them.
RN FR, RN FR T2 and RN FR BIBO are Type 2 apparatuses and they are specially designed for fire-fighting. They were
subject to the Flame Engulfment test as per EN 137:2006 standard and they are therefore suitable for use where the
risk of a flash over is high.
It is extremely important to follow the instructions for use reported on this booklet and it is strictly forbidden to use
the device for purposes other than the ones described in these instructions.
The devices described herein ARE NOT SUITABLE FOR UNDERWATER USE even if their functions remain unaffected
when submerged in water for a short period of time.
Their autonomy depends on the air reserve available. Refer to Table 1 for more information.
Always use breathable air according to the EN 12021 standard.
2. DETAILED DESCRIPTION
The breathing apparatuses RN series consist of the following elements:
Carrying system
Air pressure cylinder/s
Pressure reducer
High pressure gauge with connection hose
Demand valve with audible warning device
Full face mask
and any
Accessories
Reference figures:
Fig.1 for RN T1 and RN FR T2
Fig.2 for RN, RN FR
Fig.3 for RN BIBO, RN FR BIBO
Fig.4 for the pressure reducer
Fig.5 for the demand valve
Fig.6 for the full face mask
2.1. Carrying system (pos. A in fig. 1,2,3)

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The carrying system has a back-plate of anatomical shape (a1), made of self-extinguishing material for Type 1 and
reinforced and highly flame-resistant for Type 2 equipment, with two integral handles allow to carry the complete
apparatus, with adjustable shoulder straps with padding (a2) and waist belt (a3), to make sure the device can be
comfortably adapted to any individual. A special adjustable band allows fitting air cylinders of different diameters and
lock them in place thanks to the snap buckle.
Models RN T1 are equipped with shoulder straps without padding. Models RN are provided with padded shoulder
straps and upon request a kidney belt (a5). Models RN BIBO and RN FR BIBO are equipped with padded shoulder straps
and a kidney belt; the frame is equipped with a special fastening system (a6) that allows housing and fastening the
two cylinders. Model RN FR are provided with padded shoulder straps and upon request a kidney belt; model RN FR
T2 is equipped with shoulder straps without padding; the fabrics used in all FR SCBAs for belts, shoulder straps and
kidney belt are in aramid or para-aramid fibres, to be highly resistant to flames. On the left shoulder strap a band with
a Velcro closure (a4) keeps in place the pressure gauge and the demand valve hoses. In the lower part of the back-
plate is fixed the pressure reducer.
2.2. Cylinder with valve (pos. B fig. 1,2,3)
The RN series SCBA are equipped with one or two steel or composite cylinders whose technical features are
summarized in the following table:
Tab.1 –Technical features of the cylinders
Capacity
(l)
Pressure
(bar)
Diameter
(mm)
Length (mm)
Weight
empty (kg)
Reserve*
(l)
Autonomy**
(min.)
6 (steel)
300
140
520
7.5
1670
55
6,8 (composite)
300
155
525
4.2
1870
62
9 (composite)
300
173
556
4.8
2480
82
*to calculate the volume of air available at 300 bar in PxV formula, you must consider the compressibility factor, which leads to a
reduction of about 8%.
**autonomy achieved for an average consumption of about 30 l/min. per operator.
The cylinders are equipped with hand wheel valves (b1) with threads connection according to the EN 144-1 standard
as far as the connection between the valve and cylinder is concerned (cylinder neck thread M18x1.5) and to the EN
144-2 as far as the connection between the valve and pressure reducer is concerned.
Note RN BIBO e RN FR BIBO: these models are equipped with 300 bar connectors in accordance to EN 144-2 for the
connection to the pressure reducer and to the two cylinders. It is also provided of a check valve to avoid that one of
the two cylinders be loaded by the other. Warning: during the use of the set both cylinder valves shall be kept open.
The cylinders and valves are in accordance with the PED 2014/68/UE and/or TPED 2010/35 EU Directives and with the
national regulations of the countries in which they are marketed. They are also provided with all the relevant
documents (declarations of conformity, test certificates, instructions for use).
The identification datais printed onthecylindersand valves as required by the applicable laws or onaspecial permanent label
appliedto the cylinder (composite cylinders).The cylinders are painted according to the EN 1083-3 standard.
Breathable air is provided by the cylinders and must always be in accordance with the EN 12021 standard.
The valves of the cylinders can be provided with the Excess Flow Valve accessory upon request (see accessories).
2.3. Pressure reducer (pos. C fig. 1,2,3 and fig. 4a, 4b)
The pressure reducer has a chromed brass body and is installed directly onto the cylinder. It consists of devices that
reduce and maintain the pressure at 5.5 bar depending on the pressure inside the cylinder. When the cylinder pressure
reaches (55 5) bar, a special device increases the output pressure to 8 bar, thus turning the alarm signal of the mask
on. The reducer consists of the following elements:
- EN 144-2 connection for the cylinder (pos. 1 in fig. 4a, 4b); the swivel is rubber-coated except for RN T1 and RN FR
T2, where it is only in metal
- High pressure connection (pos. 2 fig. 4a, 4b)
- High pressure hose with gauge (pos. 3 in fig. 4a)
- Medium pressure hose, in a single piece for RN T1 and RN FR T2, and with quick safety connection to feed the demand
valve safety for all other models. The medium pressure hose is connected to the reducer via a medium pressure
connection (pos. 6 in fig. 4b).
- Auxiliary connection with cap (pos. 5 fig. 4b). On the auxiliary outlet can be mounted, by removing the cap, the
accessories "additional alarm" (see par. 2.7.2) and " escape hood for second operator (see par. 2.7.3).

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- Safety valve (pos. 7 fig. 4b).
- Joint that allows to fix the reducer to the back-plate (pos. 8 fig. 4b).
2.4. Pressure gauge (pos. D fig. 1,2,3 and fig.4a)
Pressure gauge with zero stop feature and within the precision limits of class 1.6. It is equipped with a nickel-plated
casing and covered with a gauge cover shell to protect it from shock. The quadrant is luminous, with a full scale of 360
bar, a resolution of 5 bar and a reserve indicator under 50 bar. A second PSI scale is provided.
2.5. Automatic demand valve with audible warning device (pos. E in fig. 1,2,3 and fig. 5)
The demand valve is made of a reinforced plastic material case and contains both the device that delivers the air and
the acoustic warning device. It is connected to the reducer via a medium pressure hose with an articulated connector.
The button (pos. 1 fig. 3) allows you to block the dispensing device that is activated before the first breath. A type A
or BN demand valve can be provided depending on the full face mask version (see section 2.6).
2.6. Full face mask (Fig. 6)
A description of the masks that can be used with the self-contained breathing apparatus RN series is described here
below. Check the Configurator for details on the masks that can be used on each model .
•Type “A” with positive pressure and thread connector EN 148-3 (M45x3), to be used with Type A demand valve.
Available models:
-TR 82 A (code 112300000) certified according to EN 136:98 class CL3
-TR 2002 A CL3 (code 113000000), TR 2002 S A CL3 (cod. 113060000) certified according to EN 136:98 class 3
-TR 2002 A CL2 (code 113040000) certified according to EN 136:98 class CL2.
-TR 82 A CL3+ (code 11230FR00) certified according to EN 136:98 class CL3+ (flame engulfment test passed, as
required by EN 137:2006)
-TR 2002 A CL3+ (code 11300FR00), certified according to EN 136:98 class CL3+ (flame engulfment test passed, as
required by EN 137:2006)
-TR82 A E CL3+(code112110000) certified accordingto EN 136:98 in classe CL3+ flame engulfment test passed,as required
by EN 137:2006), equipped with special hooks designed to be connected to fire fighting helmets.
Note: The operationof the SCBA, if equipped with connector EN 148-3, it is still possible with other masks conform to the same
standard exclusively inemergencies and in case it is not available (dueto accidents) the correct mask.
•Type “BN” with positive pressure and DIN 58600 bayonet connector, to be used with Type BN demand valve. BN masks
are also provided with a special patented mechanism that enables use with negative pressure devices such as SCBA
demand valves or canisters having a standard thread connector to EN 148-1. (Rd 40x1/7”).
Available models:
-TR 2002 BN CL3 (code 113010000), TR 2002 S BN CL3 (code 113070000) certified according to EN 136:98 class 3
-TR 2002 BN CL2 (code 113050000) certified according to EN 136:98 class CL2.
-TR 2002 BN CL3+ (code 11301FR00), certified according to EN 136:98 class CL3+ (flame engulfment test passed, as
required by EN 137:2006)
•Type “B” with positive pressure and DIN 58600 bayonet connector, to be used with Type BN demand valve.
Available models:
-TR 82 B (code 112310000) certified according to EN 136:98 class CL3.
-TR 82 B CL3+ (code 11231FR00) certified EN 136:98 class CL3+ (flame engulfment test passed, as required by EN
137:2006).
-TR 82 B E CL3+ (code 112120000) certified according to EN 136:98 class CL3+ (flame engulfment test passed, as
required by EN 137:2006), equipped with special hooks designed to be connected to fire fighting helmets.
See the attached instructions of each mask for more information on their features and appropriate use.
2.7. Accessories
2.7.1. Four-ways valve
The Automatic 4-way connection or 4-way valves is an accessory provided upon request that allows you to:
-feed a second operator who will be equipped with an individual warning device signal on their mask;
-connect the self-contained breathing apparatus to an alternative source of air to prolong its autonomy and/or to
ensure a safe escape whenever the main feeding source has suffered an accidental interruption. When fed by an
alternative source (at 5.5 bar), the cylinder is automatically excluded.
The detailed instructions for use of the 4-way valve are attached to the accessory (instruction code 960040000).

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2.7.2. Additional warning device
The additional warning device can be installed, upon request, on the RN series devices and allows you to have a
continuous alarm signal, in addition to the intermittent alarm signal already provided with the demand valve.
It is installed on the reducer and simultaneously activates itself with the main warning device
2.7.3. Escape hood for second operator
The escape hood for second operator is an accessory that can be used in conjunction with any SPASCIANI SCBAs.
To use the escape hood, remove the “2nd operator cap” on the pressure reducer and replace it with the “medium
pressure hose provided in the set. Detailed instructions for assembly and use of the escape hood for 2nd operator are
attached to the accessory itself (code instructions 960250000).
2.7.4. Excess flow valve
The valve of the cylinder can be equipped, upon request, with an excess flow valve.
2.7.5. Connections of the medium pressure hose (RN T1 excluded, on request for RN FR T2)
The medium pressure hose, which connects the reducer to the demand valve, is equipped with quick Euro-Coupling
connections (default) or with Spasciani connections (upon request).
2.7.6. Second outlet hose
The second outlet hose is an accessory mountable on request on all SCBA RN series and allows to connect a second
demand valve. NB: when you use the second outlet hose to connect in a second operator, accurately calculate the
autonomy of the device, which will be halved.
2.7.7. ATEX self-contained breathing apparatus
Upon request, the self-contained breathing apparatuses can be provided in the "Atex" version. See section 8 for details
on this line of devices.
3. USE
Warnings
All the preparatory and use operations of the self-contained breathing apparatus must only be carried out by qualified
and trained personnel. Make sure any accessory or auxiliary device or any other type of protective wear used in
addition to the system does not compromise or hinder its safety or hold.
The autonomy of the self-contained breathing apparatus depends on the initial amount of air available and on the
operator's breathing rate, but also on the presence of accessories that could consume the air (i.e. additional warning
device, second output hose). Always use devices that were preventively checked. The operations described here below
must always be followed before use.
3.1. Before use
3.1.1. Cylinder installation
a) Keep cylinder vertically on a flat surface with the valve upwards and connect the reducer to the cylinder using the
appropriate swivel connector;
b) Lie down the equipment and lock the cylinder pulling the belt and closing the buckle.
3.1.2. Connecting the demand valve
Insert the male and female quick connectors of the medium pressure hose. Apply little pressure to connect them.
Please note: Apply little axial pressure on the connections to disconnect them, while simultaneously pulling back the
female connector. Never disconnect if the hoses are under pressure!
Press the button (pos. 1 fig.5) to avoid air leaks when wearing the device.
For breathing apparatus RN T1 and RN FR T2 this operation is not needed since the demand valve is not equipped with
fittings but of a medium pressure hose in one piece already connected to the reducer. If you chose model RN FR T2
provided with a quick connectors medium pressure hose, please see the paragraph above for
connection/disconnection operations.
3.1.3. Check the position of the hoses
The gauge and demand valve hoses are connected to the left shoulder strap via a Velcro closure system.
It is allowed to let the medium pressure hose pass beneath the left arm and fasten it to the waist belt, if so desired.
3.1.4. Check cylinder pressure
Insert the locking device (pos. 1 Fig.5). Open the valve of the cylinder: the pressure gauge should read not less than 280 bar
for cylinders with an operating pressure of 300 bar and 190 bar for cylinders with an operating pressure of 200 bar.
3.1.5. Check the high pressure section tightness

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Open cylinder valve and pressurize the set. Close cylinder valve. The pressure must never go under 20 bar per minute.
3.1.6. Check the audible warning signal
• Open the cylinder valve and pressurize the device
• Close the cylinder valve
• Unlock the locking device (pos. 1 Fig.5) by pressing on the rubber button in the middle of the demand valve cover.
• Close, with the palm of your hand, the demand valve outlet and vent the air off slowly. Watch the gauge and when
reaching a pressure of (55±5) bar, you should hear, strongly releasing, a strong sound vibration that should stop once
there is no more air in the hose. Please note: we recommend releasing the air slowly and waiting a few seconds
depending on the calibration pressures of the alarm.
• Reinsert the locking device (pos. 1 Fig.5).
3.2. Donning
Adjust the shoulder straps to their maximum length; therefore, lift the special padding
and pull on the ends of the straps. Put on the self-contained breathing apparatus and pull hard on the ends of the
shoulder straps until the backrest is comfortably leaned against your kidneys. Buckle the belt and pull on the loose
ends until achieving the desired fitting. Insert the loose ends of the shoulder straps under the belt.
Once you put on the device:
• Put on the mask and make sure it is tightly secured on the face (see the specific instructions of the mask).
• Open the valve of the cylinder, at least two turns.
• Connect the demand valve to the mask connection: at first breath, the device (pos. 1 fig. 5) unlocks and keeps a
positive pressure under the mask.
Follow the following steps to connect the demand valve to the mask:
-Type A demand valve and mask, standardized EN 148-3 (M45x3) screw connection: screw the male swivel of the
demand valve into the female one of the mask until it stops.
-Type BN demand valve and mask, bayonet connection: insert the male connection of the demand valve into the coupling of
the mask and push until the demand valve 's teeth are hooked into the appropriate tightness edge of the mask.
Please note: The connection of demand valve to the facemask must be carried out and checked by a second person.
The self-contained breathing device is now ready for use.
3.3. When using
From time to time, check the residual pressure of the air reserve with the gauge. When the pressure drops below
(55±5) bar, the alarm signal is activated. A loud sound signal will thus appear with every inhalation of air. The signal
will continue until the air reserve has been entirely exhausted. This lasts until the complete exhaustion of the air
supply. Please note: when the signal starts, the user shall leave the contaminated area. In case of emergency (greater
physical effort or increased breathing resistance), you can briefly and repeatedly act on the rubber button of the
demand valve to receive air directly into the mask.
3.4. After use
• Close the cylinder valve
• Disconnectthe demand valve from the mask, let the air contained thereinout and then press on the button (pos. 1 Fig.5):
- Type A demand valve and mask: unscrew the swivel of the demand valve
- Type B and BN demand valve and mask: simultaneously press on the lock buttons and disconnect the demand valve
from the mask
• Unfasten the waist belt and loosen the shoulder straps by lifting the buckle with your thumb
• Remove the mask
• Place the device on the ground without dropping it.
4. MAINTENANCE
SPASCIANI S.p.A. will not be liable for damages whenever the maintenance and repair operations were not carried out
within the establishments of its companies or by authorized third parties.
4.1. Cleaning and disinfection
Dirty parts must be cleaned after each use. Clean with warm and soapy water. Rinse with running water. Remove dust
build-ups with a damp cloth or anti-static product. Never use dry cloths and never rub any part of the PPE with wool
or non-antistatic cloths.
Please note: Follow the concentration instructions when using chemical products to disinfect the device. Avoid using

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organic solvents that can damage the rubber and plastic parts.
4.1.1. Mask
The mask must be cleaned after use, disinfected if the operator changes or in the event of being polluted. The
operations to carry out in this phase are described in detail in the mask user manual. Never use dry cloths to clean the
visor, since the mask could possibly electrostatically charge and become an ignition source in potentially explosive
atmospheres.
4.1.2. Demand valve
To clean the demand valve is generally sufficient to rinse it with warm and soapy water an accurately clean it by using
a soft cloth, leaving it dry naturally. Never use dry cloths to clean the demand valve, since the plastic components
could possibly electrostatically charge and make the demand valve an ignition source in potentially explosive
atmospheres (see par. 8 for ATEX devices).
If the demand valve has been deeply contaminated, proceed disassembling the device in its main components. This
operation, that can be performed by hands without using any tool, implies the handling of the functional components
of the demand valve so it shall be executed by specialized personnel authorized by SPASCIANI S.p.A. Please contact
Spasciani customer service for any information.
4.1.3. Other parts of the device
The frequency of disinfection and cleaning of other parts of the device depends of the kind of toxics they have been
in contact with and of the level of contamination. Clean the components of SCBA with warm and soapy water,
scrub hard and rinse abundantly, finally air dry. Never use dry cloths to clean the backplate or other parts that could
potentially charge by rubbing and become ignition sources in potentially explosive atmospheres (see par. 8 for ATEX
devices). Please contact SPSCIANI for any clarifying.
4.2. Cylinders
Follow the existing laws and regulations of the countries where the types of cylinders are used to fill and retest them.
When filling the cylinder, you can exceed the maximum operating pressure by about 10% since, at room temperature,
the pressure will drop back to the nominal value.
When filling, make sure:
• the air complies with the EN 12021 standard.
• the cylinder was checkedwithin the time limits established; this can be done by checking the date of the last retesting
on the label.
The valve of the cylinder must be kept closedduring transport to prevent humidity from penetratingand condensing.
During transport and storage, the cylinders must be protected from shock.
Do not grasp the valve to transport the cylinders.
4.3. Scheduled maintenance
The following table reports the scheduled maintenance operations:
Table 2 - Scheduled maintenance
Part
Activities
1
2
3
4
5
6
7
Complete device
Cleaning
X
Operations, seals
X
X
Check the back support
X
Demand valve
Cleaning
X
Disinfection
X
Membrane test
Xa
X
Replacement of the membrane
X
High pressure connector
Thread test (gauge)
X
Seal of the high pressure connection
Replacement
X
Reducer
Revision
X
Cylinder
Retesting c
Xb
1: Before allowing the use - 2: Before use - 3: After use - 4: Every six months - 5: Yearly - 6: Every three years - 7: Every six years
a) After use in corrosive environments or under extreme environmental conditions
b) According to the national laws
c) ATTENTION: Every time you disassemble the valve of the cylinder, you must replace it with a new one. Refer to the instructions

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manual of the cylinder and valve for the proper torque values. After replacing any part, you must carry out all the operating and
pneumatic tightness checks.
4.4. Checks
Warning: the following checks must absolutely be carried out after cleaning or replacing the components.
The membrane of the demand valve, like all rubber parts, must be replaced if they show signs of alterations or
deterioration such as cracks, sticky parts, deformations, etc. All the connections must slide well without being
hindered and they must not show any signs of damage.
Some of the following tests can be carried out by means of special tools SPASCIANI can provide upon request.
4.4.1. Demand valve tightness at +7 mbar pressure
• Connect the cylinder to the reducer; the cylinder must be left closed
• Connect the demand valve to the medium pressure hose
• Unlock the lock button (pos. 1) by pressing on the button in the middle of the cover
• Connect the demand valve to the testing equipment
• Create a pressure of about 7 mbar in the demand valve
The pressure drop should not exceed 1 mbar per minute.
4.4.2. Positive pressure of the demand valve
• Open the cylinder valve
• Connect the demand valve to the testing equipment
• Unlock the demand valve by pressing on the rubber button in the middle of the cover
The pressure should be between 3.2 and 3.9 mbar.
4.4.3. Cylinder filling pressure test
See section 3.1.4
4.4.4. Pneumatic tightness test of the high pressure section
See section 3.1.5
4.4.5. Warning device test
See section 3.1.6
5. STORAGE AND TRANSPORT
The devices should be stored in cool and ventilated areas, away from gases, corrosive agents, direct sunlight and heat
sources. When clean and dry, the self-contained breathing apparatuses can be stored in closets or dust-proof cases.
For this, make sure the devices are leaned on their backrest and that the straps are not bent.
If stored in their original packaging or special case, the devices do not require special care as far as the transport is
concerned. We nonetheless recommend following the general storage indications already highlighted.
6. CERTIFICATIONS
The SPASCIANI SCBA RN series conform to EN 137:2006 and ISO 23269-2:2011 (only for MED equipment) standards
and meet the requirements of Regulation on PPE (2016/425/EU) and Directives PED (2014/68/EU), MED
(2014/90/EU) and ATEX (2014/34/EU).
6.1. PPE
All SPASCIANI self-contained breathing apparatus meet the requirements of the 2016/425 /UE Regulation on Personal
Protective Equipment. Notified Body that performed the type tests for the EU type-examination and that carries out
the manufacture control according to the Module D of Regulation (EU) 2016/425: Italcert S.r.l., Viale Sarca 336, 20126
Milan –Italy, n° 0426.
6.2. PED
The device is made in accordance with the requirements of the Conformity Assessment Modules B+D according to
Directive 2014/68/UE on Pressure Equipment. Notified body that carried out the B+D conformity assessment
procedure: Italcert S.r.l., Viale Sarca 336, 20126 Milan –Italy, n° 0426.
6.3. MED
The SPASCIANI RN FR and RN FR T2 breathing apparatus, in all configurations, are fire-fighting devices according to
the MED Directive 2014/90 / EU which, in Item 3.7, defines the self-breathing apparatus for Fire fighting as Type 2, in
accordance with ISO 23269-2: 2011. The device is made in accordance with the requirements of the Conformity
Assessment Modules B + D according to 2014/90/UE on Marine Equipment. Notified body that carried out the B+D
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