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L-LC201.01-BM 4 / 14
Tabella 1. Inattivazione di batteri, virus, funghi, muffe ed insetti in
seguito ad ozonizzazione
(Fonti: Edelstein et al., 1982; Joret et al., 1982; Farooq and
Akhlaque,1983; Harakeh and Butle, 1985; Kawamuram et al. 1986)
BATTERI (E. Coli, Legionella,
Mycobacterium, Fecal Strepto
-
0,23 ppm - 2,2 ppm
< 20 minuti
VIRUS (Poliovirus type-1,
Human Rotavirus, Enteric
MUFFE (Aspergillus Niger,
vari ceppi di Penicillum,
Cladospo- rium)
2ppm
60 minuti
Parapsilosis, Candida
Tyrophagus Casei,
Tyrophagus Putrescien- tiae)
1,5 - 2 ppm
30 minuti
Vista la sua breve emivita, l’ozono non può essere prodotto e
conservato, ma è necessario che venga generato in situ al momento
dell’utilizzo attraverso gli ozonizzatori. Tuttavia, sebbene a basse
concentrazioni non sia particolarmente tossico, ad alte
concentrazioni può avere effetti gravi.
I principali danni sono a carico delle vie respiratorie per alterazione
della permeabilità degli epiteli, con conseguente riduzione della
funzionalità polmonare (fino ad edema); può inoltre determinare un
peggioramento in soggetti con bronchite od asma.
L’ozono è anche causa di altri disturbi quali bruciore agli occhi, mal
di testa, debolezza. Pertanto, la tossicità dell’ozono richiede che gli
addetti al suo utilizzo siano continuamente monitorati e protetti. Per
rispettare i parametri di sicurezza, l’utilizzo di questo gas deve essere
gestito in modo da evitare irritazioni all’apparato respiratorio.
La sanificazione con l’ozono deve avvenire in ambienti non occupati
e debitamente confinati. Per ridurre il rischio devono essere
predisposti dispositivi di segnalazione in ogni punto di accesso degli
ambienti in fase di trattamento.
I valori limiti di esposizione inalatoria ad agenti chimici sono regolati
in Italia dal D.Lgs. 81/2008 che è la normativa sulla sicurezza sul
lavoro.
L’individuazione dei valori riferiti alla esposizione inalatoria di
sostanze pericolose, per l’uomo e l’ambiente, devono essere ricercate
in prima istanza nelle disposizioni normative del D.Lgs. 81/2008,
negli allegati XXXVIII e XLII, qualora non presenti in questi allegati si
fa riferimento ai valori indicati dall’Associazione Americana Igenisti
Industriali, ACGIH, valori riconosciuti e utilizzati anche
dall’Associazione Italiana Igenisti Industriali, AIDII
(https://www.aidii.it/).
Per la valutazione delle condizioni medico-ambientali è pratica
comune, infatti, riferirsi ai valori limiti di soglia (TRESHOLD LIMIT
VALUES-TLV) della ACGIH.
Il limite di sicurezza per i lavoratori esposti all’ozono, come TLV-TWA,
è relazionato all’attività fisica svolta (in quanto cambiano i volumi di
aria aspirata).
I valori indicati dall’ACGIH, sono:
•Per il lavoro pesante, moderato o leggero, svolto in un tempo
minore di 2 ore
•il TLV-TWA è posto a 0,2 ppm, pari a 0,4 mg/m3.
•Per il lavoro svolto oltre le due ore:
•lavoro leggero il TLV-TWA è posto a 0,1 ppm, pari a 0,2
mg/m3
•lavoro moderato il TLV-TWA è posto a 0,08 ppm, pari a 0,16
mg/m3
•lavoro pesante il TLV-TWA è posto a 0,05 ppm, pari a 0,1
mg/m3.
Il lavoro di sanificazione degli ambienti con ozonizzatore, è un lavoro
leggero (bassi volumi di aria aspirata), quindi il valore soglia
dell’esposizione inalatoria da considerare è: 0,1 ppm, pari a 0,2
mg/m3.
Si noti che la soglia di percettibilità olfattiva per l'uomo è a
concentrazioni tra 0,02 e 0,05 ppm.
Attenzione
L’esposizione costante all’ozono può provocare
insensibilità olfattiva al gas, qualunque persona che
utilizza periodicamente generatori di ozono deve munirsi di
apposito monitor o rilevatore.
Attenzione
L’ozono è un comburente e può alimentare incendi.
Non installare il generatore di ozono in ambienti con
pericolo di incendio e/o esplosione.
2.3 SCHEDA DI SICUREZZA OZONO (O3)
•Nome chimico: Ozono
•Nomi comuni: ossigeno triatomico, ossigeno attivo
•Formula chimica: O3
•Numero di registro CAS: 10028-15-6 - CE n° 233-069-2
•Uso del prodotto: ozono prodotto in forma gassosa, in loco, da
un generatore a scarica corona, per varie applicazioni in aria o
nei liquidi.
•Proprietà fisiche e chimiche
•Stato: Gas - Peso molecolare: 48.0 – Colore: Blu - Odore:
acre e pungente (tipico)
•Soglia di percezione olfattiva : 0.02÷0,05 ppm - Punto di
fusione: -193°C (-315°F)
•Punto di ebollizione: -112°C (-169°F) - Pressione del vapore:
>1 atm. - Densità del
•vapore: 1.6 (aria=1) – Densità relativa: 2,144 g/l.
•Informazione tossicologica: l'ozono è tossico e irritante
principalmente per le vie respiratorie, leggermente per gli occhi
e raramente per la pelle.
•Protezione respiratoria: utilizzare sempre l'apposita maschera di
respirazione per accedere alle aree con alta concentrazione di
ozono (> 0,1 ppm). In mancanza della maschera: respirare
lentamente, per breve tempo, attraverso un panno bagnato.
•Misure di primo soccorso: primi sintomi bruciore a naso, gola e
occhi.
•Inalazione lieve: irritazione naso, gola, e occhi > uscire
all'aria aperta
•Inalazione media: tosse, mal di testa, nausea > respirare
ossigeno medicale
•Inalazione forte: petto pesante, mancanza di respiro >
chiamare soccorso
•Misure antincendio: utilizzare qualunque agente estinguente.
L'ozono in sé non è infiammabile, ma può avviare e accelerare la
combustione o causare esplosioni a contatto con alcuni
elementi (vedi punto successivo).
•Stabilità e reattività: L'ozono è altamente instabile e reattivo.
Evitare il contatto con alcani, etilene, benzene, etere etilico,