RHOSS H51369 User manual

MACROSYSTEM
ISTRUZIONI PER L’USO
INSTRUCTIONS FOR USE
CEHV 46÷639 Torri di raffreddamento
Cooling towers
H51369
Italiano English

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English
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La stesura di questo manuale è stata curata dalla MITA S.r.l. – Ultima edizione: Giugno 2007
The preparation of this manual was made by MITA S.r.l. – Last edition: June 2007
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ITALIANO Page 3
ENGLISH Page 22
INDICE
1. Premessa Pag. 3
2. Descrizione della macchina Pag. 4
3. Trasporto e stoccaggio, posizionamento ed installazione della macchina Pag. 6
4. Messa in funzione Pag. 14
5. Esercizio Pag. 15
6. Avvertenze di sicurezza Pag. 16
7. Manutenzione Pag. 17
8. Ricerca guasti Pag. 19
9. Accessori Pag. 20

3
1. PREMESSA
Questo manuale vuole essere una guida generale per l’installazione, l'uso e la manutenzione delle torri di
raffreddamento (o “torri evaporative”) serie " CEHV" per acque industriali.
Prima di effettuare qualsiasi intervento o attività, leggere attentamente le istruzioni contenute nel presente
manuale; la loro inosservanza, può dare luogo ad inconvenienti per i quali il costruttore non si assume alcuna
responsabilità.
1.1 Uso previsto
Le torri di raffreddamento qui illustrate e descritte sono idonee per raffreddare acqua di tipo industriale, ma
chimicamente e fisicamente pulita.
1.2 Limitazioni d'uso
Tutti gli usi diversi da quelli previsti sono vietati e comunque sconsigliati, in particolare quello di acque in
soluzione con elementi inquinanti e nocivi nel caso di immissione in atmosfera.
1.3 Identificazione della macchina
Le torri di raffreddamento sono munite di una targhetta di identificazione, applicata sulla parete esterna in
corrispondenza della connessione di alimentazione acqua.
Tale targhetta riporta i dati tecnici di funzionamento della macchina, nonché l’anno di fabbricazione ed il numero
di matricola identificativo [Fig. 01].
Il numero di matricola dovrà essere comunicato nel caso di richiesta di parti di ricambio o di assistenza tecnica
post vendita.
MANUFACTURED BY MITA – VIA ANTONIO M. FONTANA 1
27100 SIZIANO (PV) – ITALY
ANNO DI FABBRICAZIONE
FABBRICATION YEAR
TORRE MODELLO
TOWER MODEL
MATRICOLA
SERIAL NUMBER
MASSA A VUOTO (KG)
EMPTY WEIGHT (KG)
PORTATA ACQUA (m3/h)
WATER FLOW (m3/h)
PREVALENZA (m H2O)
PRESSURE LOSS (m H2O)
POTENZA
INSTALLATA (KW)
INSTALLED
POWER (KW)
TENSIONE (Volt)
VOLTAGE (Volt)
[Fig. 01]
1.4 Documentazione allegata alla Macchina
Ogni torre di raffreddamento è dotata di “DICHIARAZIONE DI INCORPORAZIONE” (Direttiva 98/37/CE, articolo
4, paragrafo 2, allegato II.B) ed è conforme alle disposizioni delle seguenti direttive europee:
- compatibilità elettromagnetica (EMC) 89/336/CEE e successive modifiche
- bassa tensione 73/23/CEE e successive modifiche.

4
2. DESCRIZIONE DELLA MACCHINA
[Fig. 02]

5
1
RETE DI SCHERMO VENTILATORE 1 FAN GUARD
2
MOTORE ELETTRICO 2 ELECTRIC MOTOR
3
ANELLO DI SOSTEGNO VENTILATORE 3 FAN MOTOR SUPPORT
4
GIRANTE CON PALE IN MATERIALE PLASTICO 4 FAN BLADES MADE IN PLASTIC MATERIAL
5
CORPO IN VETRORESINA 5 BODY IN FIBERGLASS
6
GRIGLIE DI INGRESSO ARIA 6 LOUVERS
7
TROPPO PIENO 7 OVER-FLOW
8
REINTEGRO CON VALVOLA A GALLEGGIANTE
8 MAKE-UP BY FLOATING VALVE
9
TAPPO DI SCARICO 9 SEWER TAP
10
ATTACCO FILETTATO DI USCITA ACQUA 10 THREADED WATER OUTLET CONNECTION
11
RETE DI SOSTEGNO PACCO DI RIEMPIMENTO 11 SUPPORTER WIRE FOR PACKAGED FILL
MATERIAL
12
MATERIALE DI RIEMPIMENTO 12 PACKAGED FILL MATERIAL
13
STRATO SUPERIORE MATERIALE DI
RIEMPIMENTO (ZIG-ZAG)
13 SUPERIOR PACKAGED FILL MATERIAL
(ZIG-ZAG)
14
OBLO’ D’ISPEZIONE 14 INSPECTION WINDOW
15
UGELLI SPRUZZATORI 15 SPRAY NOZZLES
16
TUBAZIONE DI DISTRIBUZIONE 16 WATER DISTRIBUTION PIPE
17
RETE DI SOSTEGNO SEPARAGOCCE 17 SUPPORTER WIRE FOR DROPS
ELIMINATOR
18
SEPARAGOCCE 18 DROPS ELIMINATOR
19
CAPPELLO IN VETRORESINA 19 TOP MADE IN FIBERGLASS
20
RUBINETTO DI SPURGO 20 PURGE
21
RACCORDO A TRE VIE 21 THREE WAY NIPPLE
22
IDROMETRO 22 HYDROMETER

6
3. TRASPORTO E STOCCAGGIO, POSIZIONAMENTO ED INSTALLAZIONE DELLA MACCHINA
3.1 Trasporto e stoccaggio
Tutte le torri sono facilmente trasportabili secondo un concetto di pre-montaggio in 2 parti.
Le dimensioni dei vari elementi sono in sagoma e, pertanto, è possibile il trasporto su normali autocarri.
Il corpo della torre deve sempre viaggiare in posizione verticale ed il cappello in posizione orizzontale, come sotto
raffigurato. [Fig. 03].
[Fig. 03]
AVVERTENZA IMPORTANTE !
Precauzioni da osservare in caso di:
-immagazzinaggio prima dell’installazione
-lunghe fermate dell’impianto
Lunghi periodi di stoccaggio prima dell’installazione o della messa in
funzione (da qualche settimana a qualche mese), o protratta inattività
dell’impianto anche una volta che la macchina è installata, possono dare
luogo a formazione di umidità e condensa all’interno dei motori elettrici,
danneggiandoli irrimediabilmente e portando a massa gli avvolgimenti al
momento della messa in marcia.
Si raccomanda pertanto:
-di evitare lo stoccaggio della macchina all’aperto ed alle intemperie
per lunghi periodi prima della messa in funzione
-nel caso, ricoverare la macchina in luogo asciutto e coperto o,
quantomeno, osservare tale precauzione nei confronti dei motori
elettrici, smontandoli dalla machhina (o smontando l’intero gruppo
ventilatore
-dove presente (su alcune taglie di motori è di serie), attivare la
scaldiglia anticondensa

7
3.2 Movimentazione della macchina
AVVERTENZA !
Tutte le fasi di movimentazione e sollevamento devono essere eseguite da
personale specializzato, utilizzando mezzi aventi portata idonea
La movimentazione delle torri (carico, scarico e posizionamento definitivo) deve sempre essere effettuata con la
massima attenzione e con l’utilizzo di mezzi idonei quali:
- Carrelli elevatori
- Autogrù
3.2.1 Carrello elevatore
Nel caso venga utilizzato un carrello elevatore con forche prolungate , le stesse devono essere posizionate in
modo che [Fig. 04]:
- Il centraggio avvenga sulla linea di baricentro del manufatto.
- L’estremità delle forche si sporga dal pezzo.
CORPO CEHV CAPPELLO CEHV
[Fig. 04]
3.2.2 Autogrù
AVVERTENZA !
Durante le operazioni di sollevamento non sostare sotto i carichi
sospesi
Qualora se ne presenti la necessità, o nel caso si utilizzi un’autogrù, la torre e i suoi componenti possono
essere sollevati anche con l'impiego di cinghie di tipo largo (almeno 8 cm). Le posizioni di applicazione delle
cinghie sono evidenziate nelle figure qui di seguito riportate [Fig. 05]:
CORPO CEHV (con vasca) CAPPELLO CEHV
[Fig. 05]

8
3.3. Posizionamento
3.3.1 Parametri e considerazioni generali
Il buon funzionamento della torre evaporativa dipende anche dall’osservanza di alcune regole di carattere
generale ma di fondamentale importanza, alle quali è bene attenersi in fase di posizionamento ed installazione
della macchina.
In breve, tali regole sono le seguenti:
-la torre di raffreddamento deve sempre essere installata all’esterno, possibilmente in posizione ben
aerata ed osservando una minima distanza (almeno l’equivalente dell’ampiezza di una bocca di aspirazione
aria) da pareti e fabbricati. Il fatto che sia posta al sole o meno non incide sul rendimento della macchina.
Solo in casi particolari ed osservando ben precise indicazioni che potranno essere fornite dall’Ufficio tecnico,
si potrà valutare la possibilità di una installazione diversa;
-evitare nel modo più assoluto di realizzare coperture, schermi, canalizzazioni od altri vincoli alla libera
e corretta circolazione dell’aria nella torre. Porre inoltre particolare attenzione alla eventuale presenza di
venti prevalenti ed a che eventuali situazioni di “sottovento” non provochino ricircoli dell’aria sulla torre [Fig.
06];
VENTO VENTO
NO SI
[Fig. 06]
- la torre di raffreddamento deve essere installata il più lontano possibile da zone normalmente
occupate da persone, da finestre aperte o ingressi di aria agli edifici
-evitare di posizionare la torre sotto tettoie: l’impedimento che si viene a creare alla libera espulsione
dell’aria può provocare un ricircolo dell’aria stessa che, essendo satura di umidità, penalizza in modo
determinante il rendimento della torre;
-evitare di posizionare la torre sotto od in prossimità di alberi: soprattutto in autunno, le foglie cadenti
potrebbero essere aspirate dal ventilatore finendo nel circuito idraulico e creando seri problemi alle pompe
ed al circuito di raffreddamento in generale;
-nel caso di installazione in cavedi o spazi angusti, porre attenzione all’orientamento della torre ed agli
spazi che rimangono a disposizione intorno ad essa sia per la libera circolazione dell’aria, sia per consentire
il posizionamento delle tubazioni ed eventuali interventi di manutenzione.
.

9
3.4 Installazione
3.4.1 Note generali
La torre deve sempre essere installata su una superficie piana, perfettamente orizzontale e, se in
versione con vasca, in modo che l’appoggio sotto di essa sia uniforme e continuo.
3.4.2 Assemblaggio dei componenti
3.4.2.1 Versione con vasca
Nel caso di una versione con vasca, per motivi dovuti al trasporto la torre di raffreddamento verrà
consegnata in due colli: il corpo ed il cappello.
Sarà sufficiente posizionare il cappello sopra il corpo come mostrato in figura [Fig. 07].
[Fig. 07]
Il cappello viene montato sul corpo semplicemente facendo incastrare i due bordi dei manufatti [Fig. 08].
[Fig. 08]

10
3.4.3 Allacciamento elettrico
Tutte le torri evaporative della serie CEHV sono dotate di motori elettrici normalmente già predisposti per
l’allacciamento ad una linea trifase [Fig. 09].
IMPORTANTE !
Tutti i collegamenti elettrici devono essere eseguiti da personale specializzato,
predisponendo anche la messa a terra del motore.
Provvedere all’installazione di un sezionatore a chiave nelle immediate
vicinanze del motoventilatore.
Il motore elettrico deve essere comandato e protetto da un telesalvamotore,
che può anche consentire il comando del moto del ventilatore tramite
termostato ON/OFF, in funzione della temperatura dell’acqua raffreddata
NOTA:tutti i ventilatori vengono controllati e testati in fabbrica; prima di alimentare elettricamente il motore si
raccomanda comunque di verificare che la ventola giri liberamente all’interno del diffusore, facendola
ruotare a mano per qualche giro e controllando che vi sia un interspazio sufficiente tra l’estremità di
ogni singola pala e la parte interna dell’anello.
NOTA: Controllare comunque sempre il tipo di
collegamento da effettuare secondo lo schema riportato
dal costruttore del motore sulla targhetta e all’interno della
scatola della morsettiera.
Richiudere la scatola di derivazione elettrica avendo la
massima cura che la guarnizione posta tra il coperchio e
la scatola stessa sia correttamente posizionata e che i
passacavi siano ben serrati.
Una volta ultimata questa operazione, procedere ad
adeguata sigillatura sia della scatola che del passacavi
con apposito materiale a base siliconica.
[Fig. 09]
Una volta effettuato il collegamento elettrico, dare un
impulso di corrente al motore e verificare che il senso di
rotazione della girante sia tale per cui l’aria venga aspirata
dalla parte bassa della torre ed espulsa dalla parte alta
(ovvero dal ventilatore).
In caso contrario, invertire il senso di rotazione
semplicemente scambiando tra loro la posizione ai
morsetti del sezionatore di due delle tre fasi della linea di
alimentazione, avendo sezionato a monte la linea di
alimentazione [Fig. 10].
[Fig. 10]

11
3.4.4 Allacciamento idraulico
Nella parte superiore del corpo si trovano, a seconda dei modelli, una o più connessioni che fanno capo al
collettore di distribuzione dell’acqua interno alla torre ed alle quali va collegata la tubazione di arrivo dell’acqua
dall’impianto.
Per tutti i modelli CEHV, l’attacco di ingresso acqua è dotato di flangia libera, in modo che il collegamento
all’impianto possa essere effettuato facilmente mediante terminale flangiato normalmente reperibile in
commercio.
Precauzioni da osservare:
-interporre la guarnizione fornita a corredo tra l’attacco flangiato di entrata acqua e la tubazione in
arrivo dall’impianto
-è buona norma inserire un giunto di dilatazione od un antivibrante in gomma tra la flangia di
ingresso acqua e la tubazione in arrivo dall’impianto, al fine di compensare eventuali disassamenti
tra i tubi
-non far gravare il peso della tubazione in arrivo dall’impianto (in genere, realizzata in ferro e piena
d’acqua) sulla flangia della torre, ma prevedere un apposito staffaggio di sostegno
-non serrare in modo eccessivo i bulloni che uniscono la flangia di entrata acqua alla tubazione in
arrivo dall’impianto: essendo questa in materiale plastico, un serraggio troppo energico potrebbe
provocarne la rottura.
Se la torre è completa di vasca, in quest’ultima si trovano gli attacchi di presa dell'acqua raffreddata, che vanno
normalmente collegati con la pompa che invia l'acqua alle utenze; se l’impianto è provvisto di una vasca
ausiliaria posta ad un livello più basso della torre, le prese d’acqua possono anche scaricare liberamente e per
caduta nella vasca sottostante, ma può rendersi necessaria la sostituzione dell’attacco originale con altro di
diametro maggiorato (oppure, l’aggiunta di un secondo attacco).
NOTE: a) se la vasca della torre funge da semplice sgrondatore e rimane pressoché sempre vuota, ovvero se
esiste una vasca ausiliaria sottostante, il galleggiante per il reintegro dell’acqua evaporata va sistemato
nella vasca ausiliaria stessa
Per evitare perdite d’acqua dall’attacco di scarico, si raccomanda di posizionare la guarnizione in gomma
all’esterno della vasca, dove si trova la superficie liscia che può garantire la tenuta; la guarnizione posizionata
all’interno della vasca non garantisce la tenuta a causa della superficie scabra.
Per la corretta installazione, seguire le indicazioni sotto riportate, considerando che la parete della torre resterà
fissata tra la guarnizione butilica (2) e quella in gomma (3) [Fig. 11].
[Fig. 11]
1Flangia
2Guarnizione butilica
3Parete in vetroresina
4Guarnizione
5Flangia di fissaggio
L'attacco di scarico deve quindi essere serrato usando una speciale chiave a compasso.
Nella vasca si trovano altresì:
-il raccordo di troppo pieno e lo scarico di fondo, che devono essere collegati alla tubazione di scarico in
fognatura.
-il raccordo a cui fa capo la valvola a galleggiante, per il reintegro automatico dell’acqua evaporata e
spurgata.
Tutte le connessioni di cui sopra sono filettate gas (filettatura maschio), salvo richieste differenti.

12
Il gruppo manometro con rubinetto di spurgo deve essere installato in prossimità della flangia di ingresso
dell’acqua calda [Fig. 12] in torre ed ha la duplice funzione di verificare la pressione dell’acqua in arrivo alla
torre e di consentire un agevole prelievo di acqua dal circuito per i periodici controlli circa la sua qualità chimico
fisica.
[Fig. 12]
In assenza di un misuratore di portata sul circuito idraulico, la lettura della pressione dell’acqua in ingresso alla
torre (determinata a monte in base al numero ed al tipo di ugelli) deve corrispondere al valore indicato sulla
targa dati: una lettura superiore implica una portata maggiore e viceversa.
La regolazione della portata deve essere effettuata agendo sulla valvola di regolazione della pompa.

13
3.4.5 Trattamento dell’acqua di reintegro
Il raffreddamento avviene per evaporazione di una certa quantità dell’acqua in circolo, secondo una ben
precisa legge fisica ed in volume che dipende dalla quantità di calore da smaltire.
L’acqua che evapora ha bassissimo contenuto di sali, che aumentano invece la loro concentrazione nel circuito
di raffreddamento sino a giungere a saturazione ed a depositarsi sia all’interno delle tubazioni che sulla
superficie del pacco di scambio, compromettendo il buon funzionamento dell’intero impianto.
È pertanto fondamentale che, insieme ad un adeguato spurgo preferibilmente gestito da un controllo
automatico della durezza dell’acqua, venga effettuato un idoneo trattamento dell’acqua di reintegro, prima che
questa venga immessa nel circuito di raffreddamento attraverso la valvola a galleggiante.
La tipologia di trattamento non è standardizzabile ed applicabile ad ogni situazione, ma dipende strettamente
dalla natura dell’acqua disponibile per effettuare il reintegro.
Onde ottimizzare la scelta tecnica in tal senso, si consiglia di rivolgersi ad una della tante Società operanti nel
settore “Trattamento Acqua”, la quale sarà in grado di effettuare in loco una analisi chimica dell’acqua e di
suggerire il miglior tipo di trattamento, eventualmente proponendo anche un servizio di assistenza continuativo.
A titolo indicativo, di seguito si riportano le caratteristiche generali che deve avere l’acqua di reintegro per i
circuiti di raffreddamento:
NATURA: fisicamente pulita, otticamente chiara, assenza di torbidità, senza depositi, chimicamente neutrale
DUREZZA: carbonatica max. 14°F (140 [mg / l] di CaCo3)
CONDUCIBILITA’: elettrica max. 600 [μs (Microsiemens) / cm]
VALORI SPECIFICI:
pH 0 = 7.8 Durezza carbonatica 14° F
pH 0 = 8.1 Durezza carbonatica 10° F
pH 0 = 8.3 Durezza carbonatica 7° F
Acido carbonatico libero max 8 mg/l Durezza carbonatica 14° F
Acido carbonatico libero max 4 mg/l Durezza carbonatica 10° F
Acido carbonatico libero max 3 mg/l Durezza carbonatica 7° F
Ammoniaca non presente
Ferromax 0.3mg/l
Manganese max 0.05 mg/l
Solfati max 250 mg/l
Cloruri max 150 mg/l
Kmn04 max 15 mg/l
AVVISO DI SICUREZZA !
Lo spurgo con o senza un trattamento chimico anti-calcare o anti-
corrosione non è sufficiente per il controllo di inquinanti biologici. La
crescita di alghe, melma o altri microrganismi, se incontrollata, ridurrà il
rendimento dell’impianto e può contribuire alla crescita di microrganismi
potenzialmente dannosi nel circuito idrico. Pertanto un programma di
trattamento con biocidi, specificatamente concepito per il controllo
biologico deve essere implementato sin dal primo carico del circuito con
acqua e gestito sistematicamente secondo le istruzioni del fornitore
specializzato competente.
NOTA:Si consiglia ai manutentori della torre di seguire le raccomandazioni della guida EUROVENT 9-5 (2°
edizione 2002) per la prevenzione di contaminazione biologica in sistemi di raffreddamento
evaporativo.

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4. MESSA IN FUNZIONE
4.1 Controlli preliminari
Prima di effettuare la messa in funzione dell’impianto di raffreddamento, preventivamente riempito di acqua,
effettuare le seguenti operazioni e verifiche:
1) far girare il ventilatore e controllare che questo giri in senso tale per cui l'aria entri dalle bocche inferiori ed
esca dall'apertura cilindrica superiore.
Se ciò non si verifica, fermare il ventilatore, indi cambiare il senso di rotazione del motore, invertendo tra loro la
posizione di due delle tre fasi.
Il senso di rotazione dei ventilatori deve essere comunque controllato ogni volta che si eseguono riparazioni o
manutenzioni dei motori elettrici e dei loro comandi.
Assicurarsi che la griglia di schermo sia ben fissata all’anello di supporto del ventilatore e che non vi siano
vibrazioni anomale della macchina nel suo insieme.
2) far funzionare le pompe di circolazione dell'acqua e controllare:
-il getto degli ugelli, che deve essere diretto verticalmente verso il basso, a cono ben aperto e di uguale
intensità per tutti gli ugelli.
-l’insieme dei getti, che deve coprire totalmente ed in modo uniforme la superficie del materiale di riempimento
in modo da produrre una pioggia uniforme cadente dalla parte inferiore del pacco
-la tenuta dei giunti a flangia ,filettati e delle guarnizioni
-la pressione, in metri di colonna d’acqua, indicata dall’idrometro in glicerina. Si rammenta che tale valore deve
necessariamente corrispondere con quello riportato sulla targhetta di identificazione che si trova a bordo
macchina: diversamente, significa che la portata d’acqua del circuito è diversa da quella di progetto per la
quale è stata dimensionata la torre evaporativa
3) far funzionare contemporaneamente ventilatore e pompa di ricircolo dell’acqua, verificando con attenzione gli
assorbimenti di corrente dei relativi motori e controllare che i valori riscontrati non superino quelli indicati sulle
rispettive targhette.

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5. ESERCIZIO
5.1 Condizioni operative
Le normali condizioni di utilizzo delle torri di raffreddamento serie CEHV sono le seguenti:
- pressione massima dell’acqua di alimentazione 0,5 bar (5 metri col. H2O)
- temperatura massima acqua in ingresso 55 °C (versioni standard)
75 °C (versione ATT)
5.2 Reintegro con acqua di fiume
Quando si usi per il reintegro delle torri di raffreddamento acqua di fiume, oltre ai problemi di acidità e durezza
normalmente connessi all'acqua di reintegro di qualunque provenienza, occorre valutare con molta attenzione
l’eventuale presenza di solidi sospesi, che possono avere anche dimensioni importanti, nonché di limo, sabbia,
argilla.
In questo caso, è conveniente disporre di un idoneo sistema di filtrazione, preceduto a monte da schermi di rete
per arrestare i corpi più grossolani.
5.3 Reintegro con acqua salmastra
Premesso che le parti in vetroresina non soffrono minimamente per la presenza di sali in acqua, qualche
problema può invece sorgere sulle parti metalliche in quanto l’acqua salmastra provoca un’azione chimica, in
particolare sulle parti zincate, quando vi siano falle anche minime nello strato di zinco protettivo.
Si consiglia pertanto, in questa particolare situazione, di preferire la torre evaporativa in versione INOX, ovvero
con tutte le parti metalliche realizzate in acciaio inossidabile AISI 304/AISI 316.
5.4 Funzionamento invernale
Nelle zone in cui la temperatura ambiente invernale scende al di sotto di 0°C, vi è la possibilità di formazione di
ghiaccio nei o sui componenti delle torri e nell'area immediatamente circostante.
Gli organi e le zone più soggette al gelo ed alla formazione di ghiaccio sono:
- le vasche di raccolta acqua
- i tubi di mandata e ripresa acqua, nonché quelli dei circuiti ausiliari
- i ventilatori
- occasionalmente, l’area circostante la torre
In genere, quando la torre è in normale funzionamento anche durante la stagione invernale, non esiste pericolo
di gelo. E’ però possibile che, con temperature esterne inferiori a -2°C / -3°C, si vi sia formazione di ghiaccio
anche in caso di arresti assai brevi.
5.4.1 Formazione di ghiaccio nelle vasche
La formazione di ghiaccio inizia a partire dalla superficie dell’acqua, poi il processo si estende a tutta la massa
d’acqua contenuta nella vasca; man mano che il fenomeno procede e la massa di ghiaccio aumenta, la sua
velocità di formazione diminuisce.
Per rimediare a questo inconveniente si possono installare uno o più riscaldatori elettrici di potenza
adeguatamente calcolata e comandati da un apposito termostato di regolazione, i quali assicurino una
temperatura dell'acqua tra i +3°C e 5°C in tutta la vasca o, in caso di vasche molto grandi, in una zona di essa
sufficiente ad assicurare che sia liquido almeno il volume dell'acqua necessario all'avviamento del sistema.
Si può anche ricorrere ad una vasca ausiliaria, situata in un locale chiuso o sotterraneo, in cui l’acqua raffreddata
dalla torre può defluire liberamente in modo che il bacino di raccolta della torre risulti sempre vuoto.
NOTA:il termostato fornito assieme alla resistenza elettrica agisce esclusivamente in base alla temperatura
dell’acqua in vasca, non in base al calore prodotto dalla resistenza stessa.
In caso di assenza di acqua, pertanto, la resistenza ugualmente inserita potrebbe provocare il suo
irrimediabile danneggiamento: si consiglia quindi di prevedere un interruttore di minimo livello, a
protezione della resistenza elettrica nell’eventualità che questa si trovi fuori dall’acqua.

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5.4.2 Formazione di ghiaccio nei tubi del circuito
L'acqua nei tubi ghiaccia a cominciare dagli strati a contatto della parete del tubo ed il fenomeno rallenta man
mano che il gelo procede verso il centro.
L’acqua, trasformandosi in ghiaccio all’interno dei tubi, aumenta di volume di circa l’8%, provocando quasi
sempre la rottura dei tubi medesimi.
Per porre rimedio a questa eventualità, si può realizzare il circuito in modo tale che, ad impianto fermo, l’acqua
dreni in una vasca ausiliaria sistemata all’interno o sotto il piano terra, oppure si può procedere all’installazione di
cavi autoscaldanti avvolti alle tubazioni e ad una successiva protezione con coppelle in materiale isolante.
5.4.3 Formazione di ghiaccio nei ventilatori
In occasione di fermate dell’impianto e di concomitanti basse temperature o precipitazioni nevose, può formarsi
un sottile strato di ghiaccio tra la parte interna dell’anello di supporto del ventilatore e l’estremità delle pale della
ventola.
Se il ghiaccio forma un unico blocco tra ventola ed anello di sostegno, nel momento in cui viene riavviato il
ventilatore questo si trova bloccato e si può avere la bruciatura del motore o, talvolta, la rottura di una o più pale.
Per ovviare a questo inconveniente, si può installare un cavo scaldante esternamente alla virola del ventilatore,
protetto con apposito materiale isolante, in modo da tenere sempre ad una certa temperatura l’anello in acciaio
ed evitare così che si possa formare il ghiaccio.
NOTA: non coprire mai il motoventilatore con coperchi, tettoie o protezioni di altro tipo in quanto, oltre a non
avere alcuna utilità pratica (tutti i motori sono in esecuzione stagna), in caso di funzionamento con
scarico aria occluso può verificarsi la bruciatura del motore elettrico.
5.4.4 Formazione di ghiaccio attorno alla torre
Con temperatura ambiente molto bassa, si può verificare la formazione di ghiaccio a terra nelle immediate
vicinanze della torre: tale situazione può costituire pericolo per eventuali operazioni che si dovessero svolgere in
quell’area.
5.4.5 Funzionamento in ambiente polveroso ed inquinato
Nel caso di funzionamento in ambiente polveroso od inquinato, oltre all’impiego della versione speciale con
pacco di scambio idoneo ad operare in presenza di solidi nell’acqua ed eventualmente con parti metalliche in
acciaio inossidabile, si raccomanda di prevedere un adeguato sistema di filtrazione dell’acqua a monte della
pompa di ripresa.
6. AVVERTENZE DI SICUREZZA
6.1 Motoventilatore
-prima di effettuare qualsiasi intervento sulla torre, attendere la dissipazione dell’energia termica e verificare il
completo arresto del ventilatore
-non effettuare interventi di alcun tipo se non è stata preventivamente tolta l’alimentazione elettrica al motore
-non far funzionare il motoventilatore se, per qualche ragione, è stata asportata la relativa rete di schermo
-NOTA: la rete di schermo non deve essere considerata un riparo secondo la definizione della direttiva
macchine, ma un dispositivo atto a prevenire il rischio di espulsione di parti della ventola dalla relativa virola
-non modificare per nessun motivo l’inclinazione delle pale della ventola: ciò può provocare assorbimenti
elettrici fuori targa, vibrazioni dovute a sbilanciamento della ventola, rotture a livello di cuscinetti del motore
e delle pale.
6.2 Protezione Contro Rischi Biologici
L’acqua in ricircolo può contenere prodotti chimici o inquinanti biologiche che potrebbero nuocere alla salute se
aspirati o ingeriti. Pertanto il personale che può essere esposto direttamente al flusso d’aria di mandata ed alla
relativa nebbia di trascinamento, generata nel corso del funzionamento del sistema di spruzzo dell’acqua e/o
dall’eventuale aria compressa impiegata per pulizia, deve portare protezione respiratoria (mascherine) approvata
dalle autorità competente e/o secondo la direttiva 89/686/CEE.
NOTA: Si consiglia ai manutentori della torre di seguire le raccomandazioni della guida EUROVENT 9-5 (2°
edizione 2002) per la prevenzione di contaminazione biologica in sistemi di raffreddamento evaporativo.

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7. MANUTENZIONE
AVVERTENZA !
Tutte le operazioni di manutenzione devono essere eseguite da personale
specializzato o direttamente dalla casa costruttrice, impiegando sempre procedure di
lavoro in sicurezza
7.1 Manutenzione dell'involucro
L’involucro nel suo complesso non necessita di alcun intervento di manutenzione.
Eventuali operazioni di pulizia possono essere effettuate mediante semplice lavaggio con acqua e sapone o
detersivi.
Si consiglia invece di evitare l'uso di solventi.
Per eventuali rotture che dovessero verificarsi sulle parti in vetroresina, richiedere l’apposito KIT di riparazione e
seguire scrupolosamente le istruzioni di utilizzo.
7.2 Manutenzione del gruppo motoventilatore
Come più sopra illustrato, il gruppo motoventilatore assiale non necessita di particolari operazioni di
manutenzione.
Si consiglia comunque una periodica ispezione al gruppo motoventilatore, affinchè sia possibile individuare per
tempo eventuali anomalie di funzionamento quali vibrazioni, anomala rumorosità, eccessivo assorbimento
motore, rottura pale.
7.3 Manutenzione del corpo di riempimento
Il corpo di riempimento (o pacco di scambio termico) non richiede alcuna manutenzione particolare, se non quella
conseguente ad un buon trattamento dell’acqua di reintegro.
E' buona norma però effettuare periodici controlli del suo stato, mediante ispezione visiva da effettuare tramite
gli oblò (se previsti) o attraverso la parte inferiore della torre (bocche di presa d'aria o vasca ausiliaria) al fine di
verificare: accumulo di sporcizia, presenza di incrostazioni, presenza di biofilm.
Tenere altresì presente che i depositi nel pacco di scambio, di qualsiasi natura essi siano, aumentano a
dismisura il peso del pacco medesimo (anche 10 volte l’originale), e possono danneggiare, anche in modo grave,
il relativo supporto.
Pertanto, al verificarsi di depositi, si raccomanda di procedere alla fermata dell’impianto ed alla sostituzione del
pacco di scambio termico.
7.4 Manutenzione del corpo separatore di gocce
Come per il materiale di riempimento, anche questo elemento non richiede operazioni di manutenzione
particolari.
Si consiglia unicamente di procedere ad un controllo periodico circa lo stato di pulizia dei pannelli e che questi
siano ordinatamente al loro posto e che non esistano varchi tra un pannello e l’altro.
IMPORTANTE !
In caso di sostituzione del corpo di riempimento e del separatore di gocce, si
raccomanda di prevedere l'utilizzo di materiale uguale a quello originale al fine di
evitare alterazioni sulla resa della torre e sulle perdite di carico lato aria, con
conseguenti possibili danni al gruppo motoventilatore
7.5 Manutenzione del sistema di distribuzione dell'acqua
Verificare visivamente che il sistema sia libero da sporcizia e detriti; ripetere il controllo previsto nel capitolo
“MESSA IN FUNZIONE”.

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7.6 Manutenzione delle alette paraspruzzi (solo versione con vasca)
Le alette paraspruzzi, poste sulle bocche di ingresso aria, sono realizzate in poltruso di vetroresina e non
necessitano di alcuna manutenzione particolare.
Curare unicamente che i passaggi tra le alette siano sempre liberi e non ostruiti da corpi estranei (es.: fogli di
giornale) in modo che l'aria, aspirata dal ventilatore, entri senza ostacoli nella torre.
7.7 Manutenzione del rubinetto a galleggiante (solo versione con vasca)
Effettuare periodicamente i seguenti controlli/interventi:
-controllare che il rubinetto a galleggiante si apra prima che il livello della vasca sia insufficiente per il
funzionamento della pompa, affinchè questa non aspiri aria (controllo da eseguire con torre e pompa in
funzione)
-controllare che il rubinetto a galleggiante chiuda prima che il livello raggiunga lo scarico di troppo pieno e
soprattutto chiuda a torre e pompa ferme per evitare sprechi di acqua
-ingrassare periodicamente le parti in movimento del rubinetto
NOTA:le eventuali regolazioni vanno effettuate spostando il galleggiante lungo l’asta della valvola, finché si trova
la posizione che soddisfa entrambe le condizioni sopra indicate.
7.8 Manutenzione del rubinetto di spurgo
Assicurarsi che il rubinetto scarichi liberamente e che non vi siano otturazioni anche parziali che ne limitino
l’operatività.
Qualora vi fossero occlusioni, il rubinetto può essere facilmente svitato dal raccordo a tre vie che lo ospita e
smontato nelle sue parti per la pulizia.
Qualora l’occlusione fosse causata da depositi calcarei, è possibile effettuare un lavaggio con idonei prodotti che
sciolgono il calcare facilmente reperibili sul mercato.
Data la vicinanza tra idrometro in glicerina e rubinetto, è probabile che se quest’ultimo è otturato altrettanto lo sia
l’orifizio del manometro: è pertanto bene che mentre si smonta il rubinetto si proceda anche alla verifica ed
all’eventuale pulizia dell’idrometro.
7.9 Manutenzione del sistema di riscaldamento dell’acqua nella vasca (se fornito)
Se la vasca è dotata di uno o più riscaldatori elettrici, deve essere periodicamente verificata la corretta
impostazione del termostato, la pulizia delle parti del sistema e il funzionamento dell’interruttore di minimo livello.
7.10 TABELLA RIASSUNTIVA DELLE MANUTENZIONI E DEI CONTROLLI PERIODICI
TIPO DI INTERVENTO RIFERIMENTO
PARAGRAFO
OGNI
SETTIMANA OGNI
MESE
OGNI 6
MESI
OGNI
ANNO
Controllo qualità acqua del circuito 3.4.5 ••
Controllo concentrazione inquinanti biologici 6.2 •••
Manutenzione dell'involucro 7.1 ••
Manutenzione del gruppo motoventilatore 7.2 ●•
Manutenzione del corpo di riempimento 7.3 ●•
Manutenzione del corpo separatore di gocce 7.4 ●•
Manutenzione del sistema di distribuzione dell'acqua 7.5 ●•
Manutenzione delle alette paraspruzzi 7.6 ••
Manutenzione del rubinetto a galleggiante 7.7 ••
Manutenzione del rubinetto di spurgo 7.8 ••
Manutenzione sistema di riscaldamento vasche (se esistente) 7.9 ••

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8. RICERCA GUASTI
Problema - inconveniente Cause Soluzione
Controllare la direzione del flusso dell'aria di
attraversamento della torre
Sezionare l'alimentazione del motoventilatore
ed invertire due fasi delle tre fasi nella linea di
alimentazione
Assorbimento elettrico eccessivo del
motoventilatore Controllare la temperatura dell'aria ambientale,
infatti potrebbe succedere che in presenza di
temperature ambientali basse il motore renda più
della potenza di targa
Verificare che il pacco di scambio termico non sia
incrostato
Contattare l'ufficio tecnico
Sostituire il pacco di scambio termico
Controllare attraverso l'uniformità della pioggia
nella vasca che tutti gli ugelli spruzzatori lavorino
in modo uniforme senza ostruzioni.
Pulire o sostituire gli ugelli.
Verificare che il pacco di scambio non sia
incrostato
Sostituire il pacco di scambio termico
Verificare che i separatori di gocce creino una
superficie uniforme senza soluzione di continuità.
Ripristinare lo strato di separagocce
Trascinamento dell'acqua all'esterno
dell'unità
Verificare che i separatori di gocce non siano
intasati in alcuni punti
Sostituire il pacco separagocce
Verificare la regolazione della sfera nella valvola a
galleggiante
Regolare la posizione della sfera
Fuoriuscita di acqua dalla vasca
Verificare che non ci siano ostruzioni all'attacco di
troppo pieno
Rimuovere l'ostruzione
Verificare che la portata del circuito sia in accordo
con le condizioni di progetto
Regolare la portata
Controllare la direzione del flusso dell'aria di
attraversamento della torre
Sezionare l'alimentazione del motoventilatore
ed invertire due fasi delle tre fasi nella linea di
alimentazione
Verificare che non ci sia riciclaggio di aria umida
dalla mandata
Contattare l'ufficio tecnico
Verificare che non ci sia aspirazione di aria calda
da altre fonti
Contattare l'ufficio tecnico
Controllare attraverso l'uniformità della pioggia
nella vasca che tutti gli ugelli spruzzatori lavorino
in modo uniforme senza ostruzioni.
Pulire o sostituire gli ugelli.
Mancanza di raffreddamento con un
conseguente aumento della
temperature dell'acqua in circuito
Verificare che il pacco di scambio non sia
incrostato
Sostituire il pacco di scambio termico
Verificare che la torre sia installata su di una
superficie piana e pertanto che l'asse del motore si
normale al terreno ( in caso contrario si verifica
uno sbilanciamento del ventilatore )
Contattare l'ufficio tecnico
Usura dei cuscinetti motore, interferenza tra pale
ed anello
Sostituire il o i cuscinetti rumorosi
Vibrazioni e/o rumore
Verificare il serraggio delle viti della rete di
protezione
Rottura o sbilanciamento pale ventilatore
Sezionare l'alimentazione del motoventilatore
e controllare il serraggio delle viti
Sostituire pale/effettuare bilanciatura statica e
dinamica della ventola
Livello acqua nella vasca inferiore al minimo
Verificare l’alimentazione di acqua di reintegro
Verificare livello di minimo assicurato dal
galleggiante
Indicazione dell’idrometro oscillante o
a scatto
Pompa di mandata non funzionante correttamente Sostituire la pompa

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9. ACCESSORI
Per ciascun modello di torre evaporativa sono disponibili diversi accessori e varianti costruttive che possono essere
forniti con la torre stessa e, per alcuni di essi, anche in un secondo tempo.
RESISTENZA ELETTRICA
Serve ad evitare la formazione di ghiaccio nella vasca durante eventuali
fermate dell’impianto nella stagione fredda.
Viene fornita completa di termostato di regolazione.
INTERRUTTORE DI MINIMO LIVELLO
In vasca. Serve ad evitare che, nel caso si interrompa l’immissione di
acqua di reintegro e scenda il livello dell’acqua nella vasca, la pompa
aspiri aria andando in cavitazione o che, nel caso sia installata la
resistenza elettrica, questa si trovi ad operare senza acqua in vasca. Può
operare anche con funzione di allarme, segnalando anomalie nel sistema
di reintegro.
MOTORE A DUE VELOCITÀ
Serve a modulare la capacità di raffreddamento della torre evaporativa in
base al carico termico del momento (se variabile) o nelle stagioni più
fredde. Viene comandato da un termostato posto nella vasca di raccolta
dell’acqua raffreddata, in base alla temperatura di quest’ultima.
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