Sime SOLIDA 8 PL User manual

SOLIDA 8 PL
Solida 8 PL: 8075740
Kit pellet 200: 8075910
Kit pellet 300: 8075911
Kit pellet 500: 8075912
IT
GB
ES
PT

SOLIDA 8 PL ITALIANO
INDICE
1 FUNZIONAMENTO A LEGNA O CARBONE
1.1 DESCRIZIONE............................................................................................................................................................................................... 3
1.2 INSTALLAZIONE ......................................................................................................................................................................................... 4
1.3 USO E MANUTENZIONE........................................................................................................................................................................... 7
2 FUNZIONAMENTO A PELLET CON APPOSITO KIT
2.1 DESCRIZIONE............................................................................................................................................................................................... 8
2.2 INSTALLAZIONE.......................................................................................................................................................................................... 9
2.3 USO E MANUTENZIONE........................................................................................................................................................................... 15
GARANZIA CONVENZIONALE .............................................................................................................................................................................. 24

3
IT
ES
GB
PT
1 FUNZIONAMENTO A LEGNA O CARBONE
1.1 DESCRIZIONE
1.1.1 INTRODUZIONE
Le caldaie di ghisa “SOLIDA 8 PL” sono una
valida soluzione agli attuali problemi ener-
getici in quanto adatte a funzionare con
combustibili solidi: legna e carbone.
Le caldaie “SOLIDA 8 PL” sono conformi alla
Direttiva PED 2014/68/UE.
1.1.2 FORNITURA
Le caldaie vengono fornite in due colli separati:
– Corpo caldaia assemblato corredato di
porta caricamento, porta cenerario, ca-
mera fumo con serranda di regolazione,
bacinella raccolta cenere e regolatore
termostatico di tiraggio. Sacchetto con-
tenente: 2 maniglie per le porte, una vite
con pomello in bachilite per la regolazio-
ne manuale della serranda immissione
aria, una molla di contatto per il bulbo del
termometro e la leva M6 da fissare alla
serranda immissione aria. “Certificato di
Collaudo” da conservare con i documenti
della caldaia. Accessori vari da conserva-
re per il funzionamento a pellet (vedi la
sezione 2 del manuale).
– Imballo cartone per mantello con termo-
metro e sacchetto documenti.
1.1.3 DIMENSIONI
Fig. 1
ATTACCHI
M Mandata impianto
2” (UNI-ISO 7/1)
R Ritorno impianto
2” (UNI-ISO 7/1)
S Scarico caldaia
1/2” (UNI-ISO 7/1)
Fig. 2
1.1.5 PERDITE DI CARICO
1.1.4 CARATTERISTICHE TECNICHE
Modello SOLIDA 8 PL
Potenza termica a carbone * kW (kcal/h) 39,5 (34.000)
Classe di rendimento 2
Durata di una carica a carbone h
≥4
Durata di una carica a legna h
≥2
Volume di carica dm359,5
Depressione minima al camino mbar 0,18
P (profondità) mm 855
L (profondità camera combustione) mm 690
Elementi di ghisa n° 8
Temperatura max esercizio °C 95
Temperatura minina acqua ritorno impianto °C 50
Pressione max esercizio bar 4
Pressione di collaudo bar 6
Capacità caldaia l 43
Peso kg 350
* Per il funzionamento con legno duro (betulla - quercia - olivo) la potenza termica si riduce di circa il 10%
SOLIDA 8 PL

1.2 INSTALLAZIONE
1.2.1 LOCALE CALDAIA
Verificare che il locale abbia requisiti e ca-
ratteristiche rispondenti alle norme vigenti.
È inoltre necessario che nel locale affluisca
almeno tanta aria quanta ne viene richie-
sta per una regolare combustione. È quindi
necessario praticare, nelle pareti del locale,
delle aperture che rispondano ai seguenti
requisiti:
– Avere una sezione libera di almeno 6 cm2
per ogni 1,163 kW (1000 kcal/h).
La sezione minima dell’apertura non
deve essere comunque inferiore ai 100
cm2. La sezione può essere inoltre calco-
lata utilizzando la seguente relazione:
dove “S” è espresso in cm2, “Q” in kcal/h
– L’apertura deve essere situata nella parte
bassa di una parete esterna, preferibil-
mente opposta a quella in cui si trova
l’evacuazione dei gas combusti.
1.2.2 ALLACCIAMENTO
ALLA CANNA FUMARIA
Una canna fumaria deve rispondere ai se-
guenti requisiti:
– Deve essere di materiale impermeabile
e resistente alla temperatura dei fumi e
relative condensazioni.
–
Deve essere di sufficiente resistenza mec-
canica e di debole conduttività termica.
– Deve essere perfettamente a tenuta, per
evitare il raffreddamento della canna fu-
maria stessa.
– Deve avere un andamento il più possibile
verticale e la parte terminale deve avere
un’aspiratore statico che assicura una ef-
ficiente e costante evacuazione dei pro-
dotti della combustione.
–
Allo scopo di evitare che il vento possa
creare attorno al comignolo delle zone
di pressione tale da prevalere sulla forza
ascensionale dei gas combusti, è necessa-
rio che l’orifizio di scarico sovrasti di alme-
no 0,4 metri qualsiasi struttura adiacente
al camino stesso (compreso il colmo del
tetto) distante meno di 8 metri.
– La canna fumaria deve avere un diametro
non inferiore a quello di raccordo caldaia;
per canne fumarie con sezione quadrata
o rettangolare la sezione interna deve es-
sere maggiorata del 10% rispetto a quella
del raccordo caldaia.
– La sezione utile della canna fumaria può
essere ricavata dalla seguente relazione:
S sezione risultante in cm2
K coefficiente in riduzione:
– 0,045 per legna
– 0,030 per carbone
P potenza della caldaia in kcal/h
H altezza del camino in metri misurata
dall’asse della fiamma allo scarico del
camino nell’atmosfera. Nel dimensio-
namento della canna fumaria si deve
tener conto dell’altezza effettiva del
camino in metri, misurata dall’asse
della fiamma alla sommità, diminuita
di:
– 0,50 m per ogni cambiamento di
direzione del condotto di raccor-
do tra caldaia e canna fumaria;
– 1,00 m per ogni metro di sviluppo
orizzontale del raccordo stesso.
1.2.3 ALLACCIAMENTO IMPIANTO
È opportuno che i collegamenti siano facil-
mente disconnettibili a mezzo bocchettoni
con raccordi girevoli.
È sempre consigliabile montare delle ido-
nee saracinesche di intercettazione sulle
tubazioni impianto riscaldamento.
ATTENZIONE: E’ obbligatorio il montaggio
della valvola di sicurezza sull’impianto non
inclusa nella fornitura.
Riempimento impianto
Prima di procedere al collegamento della
caldaia è buona norma far circolare acqua
nelle tubazioni per eliminare gli eventuali
corpi estranei che comprometterebbero la
buona funzionalità dell’apparecchio.
Il riempiemento va eseguito lentamente
per dare modo alle bolle d’aria di uscire at-
traverso gli opportuni sfoghi, posti sull’im-
pianto di riscaldamento.
In impianti di riscaldamento a circuito chiu-
so la pressione di caricamento a freddo
dell’impianto e la pressione di pregonfiag-
gio del vaso di espansione dovranno corri-
spondere, o comunque non essere inferiori,
all’altezza della colonna statica dell’impian-
to (ad esempio, per una colonna statica di
5 metri, la pressione di precarica del vaso e
la pressione di caricamento dell’impianto
dovranno corrispondere almeno al valore
minimo di 0,5 bar).
Caratteristiche acqua di alimentazione
L’acqua di alimentazione del circuito riscal-
damento deve essere trattata in conformità
alla Norma UNI-CTI 8065.
È opportuno ricordare che anche piccole
incrostazioni di qualche millimetro di spes-
sore provocano, a causa della loro bassa
conduttività termica, un notevole surriscal-
damento delle pareti della caldaia con con-
seguenti gravi inconvenienti.
È ASSOLUTAMENTE INDISPENSABILE IL
TRATTAMENTO DELL’ACQUA UTILIZZATA
PER L’IMPIANTO DI RISCALDAMENTO NEI
SEGUENTI CASI:
– Impianti molto estesi (con elevati conte-
nuti d’acqua).
– Frequenti immissioni d’acqua di reinte-
gro nell’impianto.
– Nel caso si rendesse necessario lo svuota-
mento parziale o totale dell’impianto.
1.2.4 MONTAGGIO GRIGLIA BRACIERE
OPTIONAL
Per effettuare il montaggio della griglia,
fornita a richiesta, procedere nel seguente
modo (fig. 3):
– Forare la cartella dalla parte esterna, tra
la testata anteriore e l’elemento interme-
dio, impiegando una punta ø 10 come
indicato al particolare (B).
– Togliere la cartella di ghisa agendo ester-
4
Q
S =
100
P
S = K
√H
LEGENDA
1 Vite TE M8 x 110
2 Rondella grower
3 Leva griglia
4 Anello per leva
5 Vite TE M8 x 35
6 Asta collegamento
7 Dado M10
8 Vite TE M10 x 50
9 Mozzo
10 Griglia anteriore
11 Griglia intermedia
12 Griglia posteriore
Fig. 3

namente con uno scalpello, sul lato sini-
stro della testata anteriore, come indica-
to al particolare (A).
– Posizionare la griglia posteriore (12) nella
camera di combustione.
–
Posizionare la griglia anteriore (10) e bloc-
carla al mozzo (9) con le viti (8) e i dadi
(7); bloccare la griglia anteriore, dal lato
destro del corpo caldaia, con la vite (5).
– Agganciare l’asta collegamento (6) alle
sedi ricavate sulla griglia anteriore e
posteriore.
– Posizionare le griglie intermedie (11).
– Inserire sul mozzo (9) l’anello (4) e la leva
(3), fissando poi il tutto con la rondella (2)
e la vite (1).
1.2.5 MONTAGGIO
ACCESSORI
Le maniglie di chiusura porte e la vite con
pomello regolazione serranda aria sono for-
nite a parte in quanto potrebbero rovinarsi
durante il trasporto.
Sia le maniglie che la vite con pomello sono
contenute in sacchetti di nylon inseriti all’in-
terno della bacinella raccolta ceneri. Per il
montaggio delle maniglie procedere nel
modo seguente (fig. 4):
– Prendere una maniglia (1), infilarla nella
feritoia della porta di carico (2) ed inserire
il rullino (3) nel foro della maniglia; bloc-
care la maniglia inserendo la coppiglia
elastica (4).
– Eseguire la stessa operazione per la mani-
glia della porta del cenerario.
Per il montaggio della vite con pomello pro-
cedere nel modo seguente (fig. 5):
– Togliere la vite M8 x 60 che fissa la ser-
randa d’immissione aria alla porta del
cenerario ed avvitare la vite con pomello
in bachilite (1) fornita nella confezione.
Porre all’estremità della vite M10 il dado
cieco con calotta (2).
– Fissare la leva M6 alla serranda dell’aria
(3) ponendola in orizzontale verso destra.
La leva ha all’estremità un foro sul quale
verrà poi collegata la catenella del rego-
latore termostatico.
1.2.6 MONTAGGIO
MANTELLO
Dal lato posteriore della caldaia sui due ti-
ranti superiori sono avvitati tre dadi: il se-
condo ed il terzo dado servono a posiziona-
re correttamente i fianchi del mantello.
Nei tiranti inferiori sia dalla parte anterio-
re che nella parte posteriore della caldaia,
sono avvitati due dadi di cui uno per bloc-
care le staffe supporto fianchi.
Il montaggio dei componenti del mantello
va eseguito nel seguente modo (fig. 6):
– Svitare di alcuni giri il secondo o il terzo
dado di ciascun tirante.
– Agganciare il fianco sinistro (1) sul tirante
inferiore e superiore della caldaia e rego-
lare la posizione del dado e controdado
del tirante superiore.
– Bloccare il fianco serrando i controdadi.
– Per montare il fianco destro (2) procedere
nella stessa maniera.
– Agganciare il pannello posteriore supe-
riore (3) inserendo le due linguette nelle
feritoie ricavate su ciascun fianco.
–
Effettuare la medesima operazione per fis-
sare il pannello posteriore inferiore (4).
–
Il deflettore di protezione (5) è fissato al pan-
nello comandi (6) con tre viti autofilettanti.
Fissare il pannello per mezzo di piolini a
pressione.
Successivamente svolgere il capillare del
termometro e introdurlo nella guaina di
destra della testata posteriore, inserendo
la molletta di contatto che dovrà essere
tagliata a circa 45 mm.
– Fissare il coperchio (7) ai fianchi della cal-
daia.
NOTA: Conservare con i documenti della
caldaia il “Certificato di Collaudo” inserito
nella camera di combustione.
1.2.7 REGOLATORE DI TIRAGGIO
Le caldaie “
SOLIDA 8 PL
”possono montare
indifferentemente due tipi di regolatori ter-
mostatici.
ATTENZIONE: Per poter fissare la leva con
catenella nel supporto del regolatore è ne-
cessario togliere il deflettore in alluminio
montato sul quadro di comando svitando le
tre viti che lo fissano (fig. 6).
Ad avvenuto montaggio e relativa regola-
zione rimettere il deflettore di protezione.
Regolatore “THERMOMAT RT-C”
Il regolatore “Thermomat” è dotato di mano-
pola in resina termoindurente con campo di
regolazione da 30 a 100 °C (fig. 7).
Avvitare il regolatore sul foro 3/4” della te-
stata anteriore e orientare l’indice rosso sul-
la parte superiore.
La leva con catenella deve essere introdotta
nel supporto de regolatore dopo aver mon-
tato il pannello portastrumenti ed aver tolto
il fermo di plastica. Se si sfila lo snodo che
5
IT
ES
GB
PT
LEGENDA
1 Maniglia
2 Porta di carico
3 Rullino
4 Coppiglia elastica
Fig. 4
LEGENDA
1 Vite con pomello M10 x 70
2 Dado cieco con calotta
3 Serranda
immissione aria Fig. 5
LEGENDA
1 Fianco sinistro
2 Fianco destro
3 Pannello posteriore superiore
4 Pannello posteriore inferiore
5 Deflettore di protezione
6 Pannello comandi
7 Coperchio
Fig. 6

6
fissa la leva con catenella fare attenzione a
rimontarlo nella medesima posizione.
Dopo aver posizionato la manopola su 60°C
bloccare la leva con catenella in posizio-
ne leggermente inclinata verso il basso in
modo che la catenella venga a trovarsi in
asse con l’attacco della serranda aria.
Per la regolazione del “Thermomat”, che
consiste essenzialmente nella determina-
zione della lunghezza della catenella, pro-
cedere nel seguente modo:
– Posizionare la manopola a 60 °C.
– Accendere la caldaia con la serranda im-
missione aria aperta.
– Al raggiungimento della temperatura di
60 °C dell’acqua di caldaia, fissare la ca-
tena sulla leva della serranda immissione
aria facendo in modo che questa presenti
una apertura di circa 1 mm.
–
A questo punto il regolatore risulta tarato
ed è possibile scegliere la temperatura di
lavoro desiderata ruotando la manopola.
Regolatore “REGULUS RT2”
Il campo di regolazione è compreso tra 30
e 90°C (fig. 8).
Per il montaggio e la messa in funzione
seguire le stesse istruzioni del regolatore
“Thermomat”. Fig. 8
1.2.8 SCHEMI DI COLLEGAMENTO IDRAULICO
Impianto a vaso espansione aperto
Fig. 9
Regolatore “REGULUS RT2”
Fig. 7
Regolatore “THERMOMAT RT-C”
LEGENDA
VE Vaso espansione aperto
VS Valvola sicurezza impianto 3 BAR - 1/2”
VM Valvola miscelatrice
VR Valvola di ritegno
PI Pompa impianto
IR Impianto di riscaldamento

1.3 USO E MANUTENZIONE
1.3.1 CONTROLLI PRELIMINARI
ALL’ACCENSIONE
Prima della messa in funzione della cal-
daia é necessario attenersi alle seguenti
istruzioni:
–
L’impianto al quale è collegata la caldaia
deve essere preferibilmente con sistema a
vaso espansione del tipo aperto (fig. 10).
– Il tubo che collega la caldaia al vaso di
espansione deve avere un diametro ade-
guato alle norme vigenti.
– La pompa del riscaldamento deve essere
sempre in funzione durante il funziona-
mento della caldaia.
– Il funzionamento della pompa non deve
essere mai interrotto da un eventuale ter-
mostato ambiente.
– Se l’impianto è corredato di valvola mi-
scelatrice a 3 o 4 vie, la stessa deve trovar-
si sempre in posizione di apertura verso
l’impianto.
–
Assicurarsi che il regolatore di tiraggio la-
vori regolarmente e non vi siano impedi-
menti che bloccano il funzionamento au-
tomatico della serranda immissione aria.
1.3.2 PULIZIA
La pulizia deve essere effettuata con una
certa frequenza provvedendo, oltre alla
pulizia dei passaggi fumo, anche alla pulizia
del cenerario togliendo le ceneri contenute
nella bacinella di raccolta.
Per la pulizia dei passaggi fumo utilizzare un
apposito scovolo (fig. 10).
1.3.3 MANUTENZIONE
Non effettuare alcuna operazione di manu-
tenzione, smontaggio e rimozione senza pri-
ma aver scaricato correttamente la caldaia. Le
operazioni di scarico non devono effettuarsi
con temperature dell’acqua elevate.
ATTENZIONE: La valvola di sicurezza dell’im-
pianto deve essere verificata da personale
tecnico qualificato in conformità alle norme
legislative del paese di distribuzione e al
manuale d’uso della valvola di
sicurezza.
In caso di malfuzionamento della valvola di
sicurezza, ove non sia possibile la ritaratura,
provvedere alla sostituzione con una nuova
valvola 1/2”, tarata 3 BAR e conforme alla
Direttiva PED 2014/68/UE.
7
IT
ES
GB
PT
Fig. 10
Impianto a vaso espansione chiuso e scambiatore di sicurezza con valvola termostatica optional
Fig. 9/a
LEGENDA
VE Vaso espansione
VS Valvola sicurezza impianto 3 BAR - 1/2”
VM Valvola miscelatrice
VR Valvola di ritegno
PI Pompa impianto
IR Impianto di riscaldamento
VT Valvola termostatica
SC Scambiatore di sicurezza
F Filtro
ATTENZIONE: Lo scambiatore di sicurezza viene
fornito in un kit optional cod. 8105200.
Temperatura acqua alimentazione scambiatore di
sicurezza: 10°C.
Pressione acqua alimentazione scambiatore di
sicurezza: 2 bar.

2.1 DESCRIZIONE
2.1.1 INTRODUZIONE
Le caldaie SOLIDA 8 PL possono essere tra-
sformate per il funzionamento a pellet.
In questo caso si dovrà richiedere a parte
il Kit pellet 200 (cod. 8075910), il Kit pellet
300 (cod. 8075911) o il Kit pellet 500 (cod.
8075912) composto da:
- Bruciatore a due stadi.
- Alimentatore pellet con motore e coclea.
- Contenitore pellet verniciato (capacità
da 200 a 500 dm3).
- Pannello di controllo elettronico per la
regolazione automatica del bruciatore.
La caldaia è conforme alla Classe 3 secondo
EN 303-5.
Per ottimizzare la fruizione del prodotto si
consiglia l’utilizzo di pellet la cui qualità sia
certificata da un ente autorizzato (le carat-
teristiche qualitative del pellet utilizzato
nella SOLIDA 8 PL sono definite dalla norma
DIN plus).
8
2 FUNZIONAMENTO A PELLET CON APPOSITO KIT
2.1.2 DIMENSIONI D’INGOMBRO
Fig. 12
2.1.3 CARATTERISTICHE TECNICHE
Modello S
OLIDA 8 PL
Potenza termica nominale kW 26,28
Potenza termica minima kW 7,88
Portata termica nominale kW 30,54
Portata termica minima kW 9,96
Rendimento utile massimo % 86,0
Rendimento utile minimo % 79,1
Classificazione della caldaia Classe 3
CO mg/m3al 10% di O2 a potenza termica nominale 154,0
CO mg/m3al 10% di O2 a potenza termica minima 2114,6
OGC mg/m3al 10% di O2 a potenza termica nominale 1,7
OGC mg/m3al 10% di O2 a potenza termica minima 25,9
G mg/m3al 10% di O2 a potenza termica nominale 15,11
G mg/m3al 10% di O2 a potenza termica minima ----
Dimensioni contenitore pellet di capacità 200 dm3H 1081
L 440
Dimensioni contenitore pellet di capacità 300 dm3H 1381
L 440
Dimensioni contenitore di capacità 500 dm3H 1481
L 640

9
2.2 INSTALLAZIONE
2.2.1 ADATTAMENTO CALDAIA PER IL FUNZIONAMENTO A PELLET CON KIT OPZIONALE
A) Togliere la flangia cieca in ghisa della caldaia e smontare la griglia, la cerniera e il nasello con relative viti di fissaggio.
B) Montare i cinque deflettori forniti a corredo, inserendo il primo deflettore fino ad appoggiarlo alla testata posteriore della caldaia e di segui-
to inserire gli altri.
C) Smontare la valvola termostatica della caldaia, se montata, e chiudere il foro con il tappo fornito a corredo. Smontare anche il termometro
caldaia, se montato, e chiudere il foro del frontalino con il tappo in plastica fornito a corredo.
IT
ES
GB
PT
Fig. 13: Smontaggio flangia cieca Fig. 13.1: Smontaggio griglia
Fig. 13.2: Montaggio deflettore Fig. 13.3: Montaggio deflettore
Fig. 13.4: Montaggio tappo Fig. 13.5: Chiusura frontalino

10
D) Bloccare la portina aspirazione se in precedenza la caldaia era stata utilizzata per il funzionamento a legna o carbone.
E) Montare il perno schiacciamicro nel foro predisposto della porta camera combustione regolandone la sporgenza con il dado M6.
F) Montare il micro sicurezza cablato nel foro predisposto sul fianco sinistro del mantello. Regolare la sporgenza con i controdadi esagonali.
Verificare il corretto funzionamento del micro una volta montato.
G) Montare il bruciatore a due stadi bloccandolo alla flangia con i dadi smontati in precedenza per togliere la flangia cieca in ghisa. Montare il
deflettore fiamma.
Fig. 13.6: Portina aspirazione
Fig. 13.11: Montaggio bruciatore Fig. 13.12: Montaggio deflettore fiamma
Fig. 13.7: Montaggio perno schiacciamicro Fig. 13.8: Posizione di chiusura perno
27/28 mm
Fig. 13.9: Montaggio micro Fig. 13.10: Posizione micro
7 mm

11
IT
ES
GB
PT
H) Montare il pannello di controllo dopo aver fatto passare le sonde e il cavo del micro sul foro predisposto del coperchio mantello. Togliere la
copertura del pannello di controllo e dopo averlo fissato al coperchio del mantello rimontare la copertura.
I) Sistemare sopra il corpo caldaia l’isolante in lana di vetro fornito a corredo a protezione dei cavi. Inserire quindi le sonde nella guaina della
testata posteriore e collegare il cavo del micro. Proteggere dal calore il cavo del micro assicurandosi che sia all’interno della piega del fianco
del mantello. Richiudere il coperchio del mantello.
L) Effettuare l’allacciamento della linea d’alimentazione, della pompa impianto e montare le fascette guidacavi.
Fig. 13.16: Inserimento sonde nella guaina Fig. 13.17: Cablaggio micro
Fig. 13.13: Foro di passaggio coperchio
Fig. 13.15: Copertura pannello di control
loFig. 13.14: Fissaggio pannello di controllo
Fig. 13.18: Alimentazione elettrica Fig. 13.19: Fascette guidacavi

12
M) Montare il contenitore pellet (capacità da 200 a 500 dm3) posizionandolo a destra della caldaia, in appoggio al fianco della stessa ed allineato
anteriormente.
Fig. 13.20: Montaggio elementi contenitore pellet

13
IT
ES
GB
PT
N) Spingere la coclea dell’alimentatore con motore nell’apposita sede del contenitore pellet (capacità da 200 a 500 dm3) fino a fine corsa,
tenendo il cucchiaio di pescaggio rivolto verso l’alto. Fissare la coclea al contenitore utilizzando le viti già montate sul contenitore.
O) Collegare il connettore 10 poli (JB) del pannello di controllo al bruciatore, il sensore di sicurezza e la spina alimentazione motore coclea.
P) Montare la copertura del bruciatore verificando la corretta connessione del sensore di sicurezza.
M) Collegare il tubo flessibile autoestinguente con le apposite fascette al bruciatore e alla coclea alimentazione pellet. Verificare che il tubo sia
ben teso affinchè non si blocchi il pellet.
Fig. 13.21: Inserimento coclea contenitore pellet Fig. 13.22: Fissaggio coclea
Fig. 13.23: Montaggio connettore JB
Fig. 13.25: Spina motore coclea
Fig. 13.24: Collegamento sensore
Fig. 13.26: Montaggio copertura bruciatore Fig. 13.27: Verifica connessione sensore
Fig. 13.28: Fissaggio inferiore tubo flessibile Fig. 13.29: Fissaggio superiore tubo flessibile

2.2.2 DESCRIZIONE DEL BRUCIATORE A DUE STADI
14
LEGENDA
1 Corpo del bruciatore
(sede dei passaggi aria e del caricamento pellet)
2 Motore ventilatore
3 Canotto bruciatore
4 Viti supporto resistenza elettrica
5 Griglia con resistenza elettrica
6 Griglia alloggio pellet
(rimovibile per la pulizia)
7 Connettore maschio 10 poli di interfacciamento
tra bruciatore e scheda elettronica
8 Fotoresistenza (vede la luminosità
della fiamma), deve essere inserita 44 mm
9 Bocca entrata pellet (nel raccordo col tubo
si trova il termostato di sicurezza a riarmo
manuale)
Fig. 14
2.2.3 ASSIEME CALDAIA E CONTENITORE PELLET
Fig. 15
Contenitore pellet
da 200 a 500 dm3
Alimentatore con motore coclea
Pannello di controllo
Tubo flessibile autoestinguente
Bruciatore a due stadi
Caldaia SOLIDA 8 PL Coclea

15
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PT
2.3 USO E MANUTENZIONE
2.3.1 PANNELLO DI CONTROLLO
12
34
56789
101112131415
16
LEGENDA
1 Led coclea ON
2 Led ventola
3 Led pompa
4 Led caldaia
5 Led fiamma
6 Led inverno pompa attiva
7 Led candeletta
8 Led estate pompa non attiva
9 Pompa di ricircolo
10 Termostato a riarmo manuale
11 Tasto ON/OFF
12 Tasto ESTATE/INVERNO
13 Tasto coclea SET
14 Tasto MENU
15 Interrutore generale
16 Display Fig. 16
123456789
101112131415
16
TASTI
Tasto Tasto premuto a lungo (5 Sec) Funzione con un click del tasto
(+) ON/OFF Sistema ON/Sistema OFF
In menù consente l’incremento del valore dei parametri
Permette di passare dall’estate
(--) all’inverno e viceversa agendo In menù consente il decremento del valore dei parametri
sulla pompa impianto
Premendo il tasto è possibile effettuare il caricamento manuale della coclea di caricamento.
Tale procedura può essere effettuata solo se la caldaia si trova in stato Spento (OFF).
SET Durante il caricamento viene visualizzata la scritta ‘Load’.
Il materiale continua ad essere caricato, fintanto che il tasto resta premuto. Il caricamento è avvenuto
quando il materiale inizia a scendere dal tubo autoestinguente, a questo punto rilasciare subito il tasto.
In Menù, gestisce la visualizzazione codice /valore dei parametri.
MENU Il tasto consente di entrare in modalità regolazione termostato caldaia
NOTA:
• In stato spento, premendo il tasto ON/+ o quello OFF/- in presenza di allarmi, è possibile resettare la visualizzazione degli allarmi. Se
questi ultimi risulteranno però ancora presenti dopo il loro reset, verranno visualizzati nuovamente.
• In fase di messa a punto del sistema, è possibile visualizzare sul display il valore della luminosità di fiamma che sta leggendo il termo-
regolatore. Per far ciò, attenersi alla seguente procedura:
- Premere contemporaneamente i tasti + e - per 5 sec, viene visualizzato sul display il valore della luminosità di fiamma.
- Il dato impostato viene mostrato per 5 sec, dopo di che, si torna alla visualizzazione dello stato corrente.
2.3.2 TASTI PANNELLO DI CONTROLLO

2.3.4 DISPLAY PANNELLO DI CONTROLLO 2.3.5 MENU
I parametri di funzionamento del termoregolatore sono program-
mabili mediante l’utilizzo di MENU. Esistono tre livelli di menu: menu
utente1 (per utente), menù utente2 e menu protetto (solo per perso-
nale tecnico autorizzato).
Menu utente1:
È accessibile premendo il tasto MENU del pannello di controllo.
Permette di visualizzare la temperatura impostata in caldaia, valore
il quale può essere variato da un minimo di 60°C ad un massimo di
85°C premendo i tasti + e -.
- Il dato viene memorizzato automaticamente dopo 20 sec. se non
viene premuto nessun tasto, oppure premendo nuovamente il
tasto MENU.
2.3.6 FUNZIONAMENTO
Introduzione
La centralina del pannello comandi regola il funzionamento della
caldaia SOLIDA 8 PL, con accensione e trasporto del combustibile
automatico, attraverso il motore della coclea che prende il pellet
direttamente dal contenitore in cui è depositato.
Tramite la verifica della presenza della fiamma, rilevata da una foto-
resistenza, la lettura della temperatura in caldaia, e l’impostazione
dei parametri, viene determinato il funzionamento del sistema di
riscaldamento.
Le impostazioni dei parametri fanno parte del menù protetto che è
accessibile solo da personale qualificato.
Stati di funzionamento
Prima dell’accensione, riempire il tubo coclea di pellet con l’apposito
tasto SET:
A) Stato di spento: display OFF.
MESSAGGI DEL DISPLAY
Temperatura/Stato/Allarmi
Il display a 3 digit visualizza in modo alternato la temperatura
dell’acqua in caldaia, la sigla dello stato in cui si trova il sistema e
gli eventuali allarmi verificatisi.
OFF Spento
Chc Check up
Acc Accensione
Accr Accensione ripetuta
StAb Stabilizzazione
nor Normale
rEc Recupero accensione
Mod1 Modulazione 1
Mod2 Modulazione 2
MAnt Automantenimento da temperatura caldaia
Puff Automantenimento da termostato/i Pu
Sic Sicurezza
Spe Spegnimento
ALt Presenza allarme
Nel caso in cui si verifichino degli errori che portano la caldaia allo
spegnimento viene visualizzato sul display alternatamente il mes-
saggio “Alt” - “Spe” (che indica lo spegnimento della caldaia), la
causa dell’errore e la temperatura caldaia. I messaggi visualizzati,
relativi ai possibili errori, sono i seguenti:
TSic
Intervento del sensore di sicurezza di massima
temperatura a riarmo manuale (sul pannello di controllo)
TPEL Intervento del sensore di sicurezza a riarmo manuale, sul
tubo di ingresso pellet
tChi Errore di sovratemperatura dell’acqua
AccF Errore di mancata accensione
SPAc Errore di spegnimento accidentale
Sond Lettura sonde fuori range
Per inconvenienti e problemi vedi il punto 2.3.8.
LED Sigla Descrizione Valore Valore Valore
default minimo massimo
Caldaia TH - Termostato 80 °C 60°C 88°C
CALDAIA caldaia
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2.3.3 LED PANNELLO DI CONTROLLO
LED
Descrizione Acceso - On Lampeggiante Spento - Off
LED 1 Coclea attiva - Coclea ferma
Coclea
LED 2 Ventola comburente attiva - Ventola ferma
Ventola
LED 3 Pompa attiva Pompa disattivata da Pompa ferma
Pompa termostato ambiente
LED 4 Temperatura caldaia inferiore Bruciatore in Temperatura superiore
Caldaia a “Termostato caldaia - Delta “modulazione” a “termostato caldaia”
modulazione”
LED 5 Luminosità di fiamma rilevata Bruciatore in fase Fiamma non rilevata
Fiamma di spegnimento
LED 6 Pompa impianto abilitata - Pompa impianto disabilitata
Inverno
LED 7 Resistenza attivata - Resistenza off
Candeletta per accensione
LED 8 Estate Pompa Impianto disabilitata Pompa impianto abilitata
LED 9 Ricircolo Pompa ricircolo attiva - Pompa ricircolo ferma

Si entra in questo stato al termine della
fase di spegnimento, attivata premendo
il tasto OFF.
B) Stato di check up: display Chc.
Permette la pulizia della griglia del bru-
ciatore, prima della procedura di accen-
sione.
C) Stato di accensione: display Acc.
Si divide in tre fasi:
1. Preriscaldo candeletta: ha lo scopo
di portare in temperatura la candeletta
prima della caduta del pellet nel bracie-
re.
2. Accensione fissa: ha lo scopo di cari-
care nel bruciatore la giusta quantità di
combustibile necessaria all’accensione.
3. Accensione variabile: ha lo scopo di
innescare la fiamma in un tempo massi-
mo predeterminato.
A fiamma innescata il sistema passa allo
stadio di stabilizzazione.
D) Stato di stabilizzazione: display Stb.
Si entra in questo stato al termine della
fase di accensione. Ha lo scopo di raf-
forzare e mantenere la fiamma prima
di passare allo stadio di funzionamento
normale.
E) Stato normale: display nor.
Si entra in questo stato al termine della
fase di stabilizzazione. Ha lo scopo di
portare la caldaia alla temperatura
impostata. In prossimità della tempera-
tura caldaia impostata si ha il passaggio
allo stadio di modulazione.
F) Stato di modulazione: display Mod.
Si entra in questo stato al termine della
fase normale. La fase ha lo scopo di
ridurre la potenza prima del raggiungi-
mento della temperatura impostata sul
TH-CALDAIA.
Il delta-modulazione è impostato di
default a 5°C. Raggiunta la temperatura
impostata, il sistema si porta nello stadio
di mantenimento
G) Stato di mantenimento: display MAn.
Si entra in questo stato quando la
temperatura caldaia è maggiore di
TH-CALDAIA e si divide in tre fasi:
1. Smaltimento: destinata allo smalti-
mento del calore residuo.
2. Pulizia: destinata alla pulizia finale del
braciere.
3. Mantenimento: Il sistema è spento ed
attende l’eventuale discesa della tem-
peratura caldaia, prima di effettuare una
nuova accensione.
H) Stato di recupero accensione: display
Rec.
Se si verifica un’interruzione di alimen-
tazione, il sistema verifica le condizioni
per riavviarsi autonomamente.
I) Stato di sicurezza: display Sic.
Si attiva in seguito alla sovratemperatu-
ra della caldaia (t° > 95°C): interrompe
l’alimentazione del combustibile per far
scendere la temperatura. Si ripristina
autonomamente quando la tempera-
tura scende al di sotto della suddetta
temperatura.
L) Stato di spegnimento: display SPE.
Si attiva in seguito al comando manuale
di spegnimento o in seguito ad allarme
(spegnimento automatico).
Ha due fasi:
1. Spegnimento: destinata allo spegni-
mento della fiamma e allo smaltimento
del calore residuo.
2. Pulizia finale: destinata alla pulizia
finale del braciere.
M) Stato di allarme di sovratemperatura:
display Alt - tSi.
Si attiva in seguito all’intervento del
termostato meccanico di sicurezza a
riarmo manuale posto nella centralina
del pannello di controllo. Esso inter-
rompe elettricamente l’alimentazione
del bruciatore quando la temperatura
dell’acqua in caldaia raggiunge i 95°C.
Al raffreddamento di alcuni gradi della
stessa, bisogna riarmare il termostato
per far ripartire il bruciatore, svitando il
cappellotto e premendo il pulsantino.
N) Stato di allarme di sovratemperatura nel
raccordo di ingresso pellet: display Alt -
tPE.
Anche nel tubo di entrata del pellet nel
bruciatore è presente un termostato a
contatto, sempre a riarmo manuale, che
arresta la caduta del pellet quando nel
tubo stesso si raggiunge la temperatura
di 90°C.
O) Stato di allarme da spegnimento acci-
dentale: display Alt-SPA.
Si attiva con la mancanza di combustibi-
le nel bruciatore.
17
IT
ES
GB
PT

18
2.3.7 ALLACCIAMENTI ELETTRICI
CONNETTORE 10 POLI DI INTERFACCIAMENTO
TRA LA SCHEDA ELETTRONICA DEL PANNELLO
DI CONTROLLO CALDAIA E IL BRUCIATORE (JB)
Fig. 17
Collegando l’alimentazione elettrica
rispettare la polarità (LINEA 220 V)
E’ importante che la polarità sia sempre rispet-
tata per evitare difetti di funzionamento delle
apparecchiature elettroniche del bruciatore
(CONNETTORE 10 POLI - JB)
CANDELETTA
ACCENS. 280W

19
IT
ES
GB
PT
Fig. 18
2.3.8 SCHEMA ELETTRICO
CANDELETTA
ACCENS. 280W

20
IT
ES
GB
PT
INCONVENIENTE DISPLAY RIMEDIO
Alt +
Il bruciatore non Alt + Il termostato di sicurezza è scattato per eccesso riparte
(caldaia in blocco) tSic di temperatura in caldaia. Svitare il cappellotto
(pos. 10, fig. 15) e premere il pulsante di riarmo con
temperatura scesa al di sotto di 90°C.
Verificare il funzionamento della pompa impianto
(es. funzione estate attivata, senza consumo di acqua
e temperatura caldaia impostata > 80°C).
Problemi di circolazione dell’acqua (es. presenza di
aria nel circuito di riscaldamento).
Saracinesche chiuse inavvertitamente.
Il bruciatore si è spento Alt + Spegnimento accidentale: controllare che la vite di
e non riparte SPAc caricamento pellets sia piena e che ci siano pellets nel
dispositivo combustibile.
Controllare che la fotoresistenza posta nel
bruciatore non sia sporca sul davanti.
Intervento del disgiuntore termico.
Premere il pulsante di riarmo.
Il bruciatore si è Alt + Pellet bloccato nello scivolo sul fondo del bruciatore
spento e non riparte. SPAc e nel tubo autoestinguente: qualità del pellet scarsa,
Tubo autoestinguente che col calore tende ad appiccicarsi sul retro e non
pieno di pellet a scorrere sulla griglia.
Pellet bloccato nel tubo autoestinguente:
verificare che il tubo sia ben teso e abbia
un’inclinazione sufficiente.
Il bruciatore si è spento PUFF Attivato contatto esterno “termostato puffer”
e non riparte per bloccaggio da remoto del bruciatore.
Non ha luogo il Col display in OFF, premere il tasto “SET” per
caricamento automatico verificare il funzionamento manuale della coclea.
dei pellets (1)
Verificare che la spina di alimentazione coclea (JC) e
il connettore bruciatore 10 poli (JB) siano ben inseriti.
Verificare che sia acceso il LED indicante il
funzionamento della coclea.
Verificare il corretto inserimento dela coclea.
Eccesso di polvere / segatura nel fondo del
contenitore pellet: effettuare pulizia periodica.
Verificare che non vi siano dei punti in cui il pellet è
bloccato.
2.3.9 INCONVENIENTI E RIMEDI
Per ogni richiesta di intervento è necessario fare riferimento al n° di
matricola che si trova nella targhetta posta sull’apparecchio.
Le anomalie di funzionamento sono talvolta accompagnate da una
indicazione a display che permette di identificarne la causa.
L’intervento di un allarme provoca generalmente lo spegnimento del
bruciatore (SPE).
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