CIPRIANI S020+ Operating instructions

USER AND MAINTENANCE MANUAL
Manuel d'utilisation et d'entretien • Manuale d'uso e Manutenzione
Manual de uso y Mantenimiento • Bedienungs- und Wartungsanleitung
Руководство по эксплуатации и техническому обслуживанию

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SOMMARIO PAGINA
1 - PRESENTAZIONE 4
1.1 Prefazione 4
1.2 Normative 4
1.3 Garanzia 5
1.4 Rischi residui 5
1.5 Ispezione alla consegna 6
1.6 Movimentazione 6
1.7 Impiego previsto 7
1.8 Descrizione 8
1.9 Etichetta di identificazione 9
2 - STOCCAGGIO 10
3 - INSTALLAZIONE 10
3.1 Scelta del luogo di installazione 10
3.2 Consigli per l’installazione 10
3.3 Collegamento idraulico 11
3.4 Accessori di coibentazione e di protezione 12
4 - FUNZIONAMENTO 13
4.1 Messa in funzione 13
4.2 Controlli da effettuare dopo la messa in funzione 13

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IT
SOMMARIO PAGINA
5 - MANUTENZIONE 13
5.1 Manutenzione preventiva 13
5.2 Smontaggio 14
5.3 Pulizia manuale 16
5.4 Cleaning in place (CIP) 16
5.5 Detergenti 17
5.6 Controlli mediante liquidi penetranti 17
5.7 Sostituzione delle guarnizioni 18
5.8 Riassemblaggio 20
5.9 Codifica delle piastre 21
5.10 Esempi di circuitazione 22
5.11 Aumento della superficie di scambio 24
5.12 Piastre di ricambio 24
5.13 Risoluzione problemi eventuali 24
6- SMALTIMENTO 25

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1- PRESENTAZIONE
1.1 - Prefazione
Una manutenzione corretta, completa e accurata è la garan-
zia per ottenere le massime prestazioni dallo scambiatore.
• Assicurarsi di conservare in un luogo sicuro i seguenti docu-
menti:
1) il presente manuale d’uso e manutenzione, fornito con
lo scambiatore.
2) la dichiarazione di conformità CE, ove necessaria. Vie-
ne fornita su richiesta.
• Lo scambiatore a piastre ispezionabile ha dei limiti di tempera-
tura e pressione ed è molto sensibile alle brusche variazioni di
questi parametri. Si devono pertanto adottare tutte le precau-
zioni necessarie per non superare i limiti indicati in etichetta.
• Temperature eccessivamente elevate causano il degrado
delle guarnizioni (prevedere idonei termostati di sicurezza...)
• Pressioni operative o pressioni differenziali eccessive cau-
sano il degrado delle guarnizioni e delle piastre (prevedere
delle idonee valvole di sicurezza...).
• Gli scambiatori ispezionabili a piastre sono molto sensibili ai
colpi d’ariete: la regolazione dovrà essere progettata di con-
seguenza ed È VIETATO L’USO DI VALVOLE A 1/4 DI GIRO
SU TUTTI I CIRCUITI.
• Tenuto conto dell’elevato numero di guarnizioni, una perdita
occasionale è sempre possibile. È necessario prendere in
considerazione questa eventualità e prevedere degli schermi
di protezione nel caso di utilizzo di fluidi pericolosi o ad alte
temperature (>60°C).
• CIPRIANI declina ogni responsabilità per danni ad oggetti o
lesioni a persone dovuti all’inosservanza delle istruzioni con-
tenute nel presente manuale.
• CIPRIANI declina ogni responsabilità per le conseguenze che
possono risultare dalla miscela accidentale dei fluidi nello
scambiatore.
1.2 - Normative
• Controlli ufficiali: Alcuni scambiatori sono soggetti a regolari
controlli da parte di organismi ufficiali. Rientra nelle respon-
sabilità dell’utilizzatore concordare i suddetti controlli diret-
tamente con gli organismi competenti. L’utilizzatore è tenuto
a conservare il dossier che inviamo ai nostri committenti.
•La categoria di rischio dello scambiatore di calore secondo
la Direttiva PED 2014/68/UE, è indicata sulla targhetta di
identificazione.
• Assicurarsi che l’impianto sia conforme alle direttive e alle
leggi vigenti nel paese di installazione dello scambiatore.
• È vietato utilizzare lo scambiatore per un uso diverso da
quello indicato sui documenti d’ordine; in particolare evitare
l’impiego di fluidi diversi da quelli dichiarati in fase d’ordine.
• Rispettare attentamente le condizioni di utilizzo definite nei
documenti d’ordine; sono infatti queste condizioni che hanno
permesso di determinare la categoria di rischio dello scam-
biatore ai sensi della direttiva europea PED 2014/68/UE.
In caso contrario, CIPRIANI declinerà ogni responsabilità e
non potrà essere chiamata in causa per i danni diretti o
indiretti che potrebbero derivarne.

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• Qualsiasi modifica delle condizioni di utilizzo dovrà essere ob-
bligatoriamente comunicata a CIPRIANI, la quale provvederà
ad indicare la procedura da seguire.
1.3 - Garanzia
• La nostra garanzia è valida solo se lo scambiatore ha fun-
zionato secondo le condizioni di utilizzo definite nell’ordine o
nei documenti precontrattuali e può essere applicata solo se
pressioni e temperature dei fluidi possono essere misurate
su entrate e uscite dello scambiatore di calore.
• I ricambi sono garantiti solo se vengono rispettate le istruzio-
ni di stoccaggio (vedere la sezione STOCCAGGIO).
Il pacco piastre è sigillato mediante una reggia (sigillo di
garanzia) che costituisce la prova che lo scambiatore
non è mai stato disassemblato.
La garanzia non sarà applicabile se questa reggia
viene rimossa senza previa autorizzazione scritta
del costruttore.
1.4 - Rischi residui: danno > causa (prevenzione)
POSSIBILI LESIONI FISICHE
• Ribaltamento dell’apparecchio > inosservanza delle disposi-
zioni di movimentazione o di fissaggio (attenzione al centro
di gravità molto alto, rispettare le istruzioni di imbragatura,
fissare l’apparecchio al suolo)
• Ustioni > contatto diretto con l’apparecchio in funzione op-
pure fuoriuscita di fluido ustionante o corrosivo in seguito ad
una perdita (isolare l’apparecchio, predisporre degli spazi di
circolazione, indossare i DPI = dispositivi di protezione indivi-
duali).
• Taglio > manipolazione delle piastre senza guanti di protezio-
ne (indossare i DPI).
• Ferite > dovute alla pressione, soprattutto agli occhi o a par-
ti non coperte del corpo (indossare i DPI, vietare l’accesso
alle persone non autorizzate).
• Intossicazione > contatto o inalazione di un fluido pericoloso
(indossare i DPI, dispositivi di sicurezza).
•
Intossicazione > combustione delle guarnizioni (è assolutamen-
te vietato smaltire le guarnizioni mediante incenerimento).
• Intossicazione > miscela accidentale dei fluidi in circolazione
che possono generare vapori pericolosi (assicurarsi che il
prodotto della miscela dei fluidi non sia pericoloso).

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ITALIANO
DANNI AI COMPONENTI
• Distruzione delle guarnizioni > Circolazione del solo fluido a
temperatura maggiore (far circolare sempre PRIMA il fluido
freddo e poi il fluido caldo.
• Distruzione delle guarnizioni > Brusca variazione di pressio-
ne o temperatura (verificare la regolazione).
• Distruzione delle guarnizioni > Superamento delle condizioni
operative (verificare i parametri di funzionamento).
• Distruzione delle piastre > Corrosione o erosione (control-
lare il tipo e la velocità dei fluidi in circolazione, installare
dei filtri).
• Distruzione delle piastre > Sovrapressione (controllare la
pressione dei fluidi, prestando attenzione alle variazioni bru-
sche o frequenti di pressione o temperatura).
• Distruzione delle piastre > scambiatore congelato (assicu-
rarsi che la temperatura del locale non scenda sotto i 0°C in
caso di arresto dell’impianto, oppure scaricare i circuiti).
• Perdite > non è stata rispettata la quota tra piastroni (con-
trollare il serraggio delle piastre).
• Perdite > i telai o alcune piastre hanno subito delle deforma-
zioni (contattare CIPRIANI).
• Inquinamento > fuoriuscita di un fluido pericoloso o inqui-
nante in seguito ad una perdita (prevedere delle vasche di
raccolta).
• Esplosione > dovuta alla miscelazione accidentale dei fluidi
in circolazione che generano dei vapori esplosivi (assicurarsi
che il prodotto della miscela dei fluidi non sia pericoloso).
Vietare ai non addetti ai lavori l’accesso all’impianto.
Provvedere alla formazione del personale
preposto alla manutenzione.
Conservare il presente manuale nelle vicinanze
dello scambiatore.
1.5 - Ispezione alla consegna
• Alla consegna, controllare lo stato del prodotto. Controllare
che non abbia subito danni durante il trasporto e che siano
presenti tutti gli accessori. Se si riscontrano dei danni, op-
pure se la consegna è incompleta, indicare esattamente le
non conformità sulla bolla di consegna e notificarle allo spe-
dizioniere a mezzo di raccomandata (con copia a CIPRIANI)
entro tre giorni dalla consegna.
• Su ogni scambiatore è apposta una etichetta che riporta
un numero di serie. Il codice di identificazione dovrà essere
indicato su tutte le corrispondenze.
1.6 - Movimentazione
• Rientra nelle responsabilità del destinatario provvedere ai
dispositivi di movimentazione e di scarico.
• Rispettare le istruzioni di imbragatura (Fig. 1a + 1b + 2)
• Utilizzare delle cinghie in tessuto (non metalliche) inserendo-
le nelle scanalature previste nei piastroni.
• Il peso dell’apparecchio è indicato sulla bolla di consegna e
sulla bolla di spedizione.

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• Durante spostamenti e movimentazioni, assicurarsi che lo
scambiatore sia fissato correttamente; il baricentro alto può
facilmente causarne il ribaltamento.
• Non sollevare mai l’apparecchio reggendolo per le guide, le
barre filettate o gli attacchi poiché si potrebbero deformare.
• Non urtare le piastre; si potrebbero causare dei danni irre-
parabili.
1.7 - Impiego previsto
• Gli scambiatori di calore ispezionabili a piastre si utilizzano
per riscaldare o raffreddare un fluido mediante scambio ter-
mico con un altro fluido, senza contatto diretto.
• Le specifiche condizioni di funzionamento del vostro scam-
biatore sono descritte nei documenti contrattuali concordati
in fase di fornitura.
• Se lo scambiatore di calore viene utilizzato con fluidi de-
stinati al consumo umano, si prega di contattare i nostri
consulenti.
• In nessun caso, lo scambiatore o i suoi componenti possono
essere utilizzati per un uso diverso da quello previsto.
Fig.1a Fig.1b Fig. 2

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1.8 - Descrizione
1 - Piastrone fisso
2 - Piastrone mobile
3 - Tiranti
4 - Barra di guida/sostegno
5 - Guidapiastre inferiore
6 - Spessore d'Alluminio
7 - Piastre + guarnizioni
8 - Colonna
9 - Rullo
10 - Angolari ancoraggio (piedini)
11- Manichette
12 - Collettore

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• MANUFACTURING YEAR: Anno di costruzione.
• MODEL: Modello scambiatore e configurazione del prodotto.
• SERIAL No.: Numero di fabbricazione, per la tracciabilità del
vostro scambiatore.
• DATE: Data di fabbricazione.
• REF.: Eventuali note e / o differenti referenze.
• ALLOWABLE TEMPERATURE MIN. / MAX. (TS):
Temperature minima e massima ammissibili.
• ALLOWABLE PRESSURE MIN. / MAX. (PS):
Pressioni minima e massima ammissibili in bar.
• TEST PRESSURE (PT):
Pressione di collaudo in bar.
• VOLUME: Capacità totale dello scambiato-
re in litri.
• CLASSIFICAZIONE PED 2014/68/UE: Ca-
tegoria di rischio dello scambiatore di calore
(gruppo di pericolosità e stato fisico del fluido).
• MARCATURA CE: solo gli scambiatori di ca-
lore classificati in categoria di rischio PED 2014/68/UE I, II,
III o IV posso essere marcati CE. Il numero di identificazione
dell'organismo notificato apparirà vicino al simbolo del mar-
chio CE per scambiatori di calore classificati in categoria di
rischio II, III o IV.
•
CIRCULATION:
1° indica l'entrata e l'uscita dal circuito prima-
rio. 2° indicazione d'entrata e d'uscita dal circuito secondario.
• TIGHTENING MEASURE: Quota (d) di serraggio tra piastra
minima e massima, in mm.
• PESO (VUOTO): Peso a vuoto dello scambiatore di calore in
chilogrammi.
1.9 - Etichetta di identificazione
• Apposta sul piastrone fisso.
d

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2 - STOCCAGGIO
• Conservare gli scambiatori di calore in un ambiente asciutto, al
riparo dalle intemperie e mantenuto ad una temperatura com-
presa tra +5° C e +35° C.
• Gli scambiatori dovranno posare su rialzi correttamente regolati
e dimensionati al fine di assicurare una buona stabilità e una
buona planarità, su un pavimento idoneo a scongiurare ogni tipo
di cedimento. Posizionarli in modo da evitare che si tocchino
tra loro o che siano in contatto diretto con pavimento e pareti.
• Poteggerli da urti, polvere e dal rischio di depositi liquidi o solidi
e fare in modo che debbano sostenere unicamente il loro peso.
• Non rimuovere la protezione all'estremità dei tubi prima del col-
legamento idraulico dello scambiatore.
• Tutti i ricambi devono essere conservati al riparo dall’umidità,
dalla luce, dalla polvere e dagli urti. Guarnizioni e piastre con
guarnizione devono essere conservate in appositi contenitori ad
una temperatura compresa tra 10° C e 30° C. Durata massima
di stoccaggio: 12 mesi dalla fattura.
3 - INSTALLAZIONE
Prima di un intervento, leggere attentamente la presente guida
e conservarla a portata di mano per ulteriori consultazioni.
3.1 - Scelta del luogo di installazione
L’area di installazione dell’apparecchio dovrà essere perfettamen-
te accessibile in modo da poter eseguire agevolmente eventuali
interventi di assistenza e di manutenzione e la rimozione laterale
delle piastre (Fig. 3). Prevedere un adeguato spazio libero davanti
ai dispositivi di sicurezza e di controllo.
Fig. 3
A
valore minimo
raccomandato (mm)
Model A
DN32 700
DN50 1000
DN65 1000
DN100 1500
DN150 1500
DN200 2000
3.2 - Consigli per l’installazione
• Gli scambiatori ispezionabili a piastre hanno dei limiti di utilizzo
di pressione e temperatura. Prevedere tutte le idonee sicurez-
ze per evitare che vengano superati i limiti indicati in etichetta.
L’impiego dello scambiatore in condizioni differenti da quelle di-
chiarate dovrà essere sottoposto all’approvazione di CIPRIANI.
Si consiglia di prevedere delle prese di pressione e temperatura
in prossimità dell’apparecchio.
• Assicurarsi che lo scambiatore sia conforme alle normative di si-
curezza previste dal luogo di installazione (atmosfera esplosiva).
• Apporre adeguati cartelli di avvertimento ovunque la tempera-
tura della superficie sia superiore a 60°C o inferiore a 0°C.
• Quando la temperatura dei circuiti supera i 60°C, segnalare il

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pericolo di ustioni.
• Se lo scambiatore deve essere installato su una struttura, cal-
colare la struttura tenendo conto del peso dello scambiatore in
funzione (pieno) comprensivo dei propri accessori.
• Se necessario, apporre sull’impianto il simbolo di pericolosità del
fluido in conformità con le norme vigenti.
• Se le conseguenze umane, ambientali o economiche di un mal-
funzionamento sono importanti, adottare tutte le misure neces-
sarie per limitarne le conseguenze.
• Controllare che lo scambiatore sia stabile e correttamente fis-
sato nei punti di ancoraggio, sempre in posizione verticale. Se
necessario, completare il dispositivo di ancoraggio in funzione
delle sollecitazioni prevedibili.
• Sulla tubazione, prevedere degli sfiati, delle valvole di intercetta-
zione nonché delle valvole di riempimento e di scarico per con-
sentire la manutenzione dello scambiatore senza interrompere
il funzionamento dell’impianto.
• In caso di utilizzo stagionale, prevedere lo scarico completo dello
scambiatore (rischio di gelo o di corrosione in presenza di fluido
corrosivo).
• Per gli eventuali accessori, consultare le relative istruzioni d’uso.
3.3 - Collegamento idraulico
I tappi di chiusura delle connessioni garantiscono la pulizia interna;
non rimuoverle prima del collegamento.
• L’interno delle tubazioni deve essere esente da impurità (sabbia,
residui di saldatura, altri composti solidi ...) che possono dan-
neggiare le piastre e le guarnizioni.
• Filtrazione: Se i fluidi circolanti possono veicolare delle materie in
sospensione, è obbligatorio prevedere un filtraggio < a 500 µm.
• Controllare che la quota tra piastroni rispetti quella indicata sulla
etichetta di identificazione.
Se è richiesto il serraggio: vedere § 5.8.
• Procedere con il collegamento seguendo le istruzioni apposte
sul telaio o riportate sullo schema dei circuiti.
• È assolutamente vietato introdurre
corpi estranei all’interno del circui-
to.
• Non deve essere esercitata nes-
suna sollecitazione sulle tubazioni
(peso delle tubazioni, dilatazione,
vibrazioni...)
• Se vi sono degli attacchi da avvitare,
evitare che la ghiera filettata debba
supportare la coppia di serraggio.
• Gli attacchi mobili filettati maschio
non sono saldati sul piastrone. Per evitare di danneggiare la
prima guarnizione, bloccarli con una chiave a pappagallo per
evitare che girino quando si avvita l’attacco (Fig.4).
• Nel caso di attacchi dotati di manichetta di protezione del pia-
strone, per garantire la tenuta alla pressione è necessario com-
primerla con la flangia fino ad ottenere una quota di 2 mm tra il
piastrone e la flangia stessa (non stringere di più per evitare di
danneggiarla).
• Scambiatore multi-pass (entrata e uscita del fluido sui piastroni
opposti): installare un compensatore o un giunto di dilatazione;
riservarsi la possibilità di aggiungere delle piastre o di smontare
il piastrone mobile prevedendo una tubazione smontabile.
Fig.4

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3.4 - Accessori di coibentazione e di protezione
Se necessario (ad es. rischio residuo di superficie calda), apporre adeguati cartelli di avvertimento anche sulla superficie esterna
degli accessori di coibentazione e di protezione.
Vasca di raccolta
condensa
TF coibentazione
PB coibentazione
Protezione pacco piastre

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4 - FUNZIONAMENTO
4.1 - Messa in funzione
• Controllare che gli scambiatori non funzionino in condizioni di
servizio più impegnative rispetto a quelle di progetto (tempe-
ratura, pressione, portata, tipi di fluido).
• Verificare la quota di serraggio del pacco piastre, che cor-
risponda a quella riportata in etichetta. In nessun caso tale
quota può essere inferiore al valore minimo indicato.
• Aprire le valvole progressivamente per evitare colpi d’ariete
e shock termici.
Brusche variazioni di temperatura o pressione così come un’immissio-
ne improvvisa di fluido caldo in un apparecchio freddo, (oppure il contra-
rio) possono danneggiare guarnizioni e piastre e causare delle perdite.
• Assicurarsi che lo scambiatore non sia soggetto a vibrazioni
o ad arresti/riavvii frequenti.
• Sfiatare correttamente i 2 circuiti dopo la circolazione dei
fluidi. La presenza d’aria può provocare il surriscaldamento
dei prodotti, ridurre l’efficienza dello scambiatore e aumen-
tare i rischi di corrosione.
4.2 - Controlli da effettuare dopo la messa in funzione
Dopo un’ora di funzionamento, procedere alle seguenti verifiche:
• Controllare l’assenza di perdite; piccole perdite al momento
della messa in funzione sono normali.
• Controllare le pressioni e le temperature di tutti i fluidi in
circolazione.
5 - MANUTENZIONE
• Tutti gli interventi devono essere eseguiti da personale for-
mato e qualificato.
• È vietato apportare modifiche allo scambiatore senza il con-
senso di CIPRIANI.
• La periodicità degli interventi di manutenzione dipende da
numerosi parametri (fluidi, temperatura...); l’utilizzatore do-
vrà determinare la frequenza degli interventi di manutenzio-
ne preventiva in funzione del tipo di uso. È tuttavia consiglia-
bile almeno un’ispezione all’anno.
• Controllare periodicamente lo stato dei rivestimenti di prote-
zione anti-corrosione; ritoccare, se necessario.
5.1 - Manutenzione preventiva
•
La nostra esperienza dimostra che la durata degli scambiatori
di calore a piastre ispezionabili, in condizioni operative normali, è
superiore ai 10 anni. Non è consigliabile aprirlo troppo spesso.
• Rientra nelle responsabilità dell’utente informarsi sulle nor-
mative ambientali e sulle leggi in vigore, soprattutto per sta-
bilire la cadenza dei controlli periodici ed il comportamento
da tenere in caso di perdite.
•
Controllare 1 volta all’anno il corretto funzionamento dei disposi-
tivi di sicurezza, lo stato della coibentazione, l’eventuale presenza
di corrosione esterna e le pressioni all’uscita dello scambiatore.

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• Riportare sul registro manutenzioni i controlli periodici effet-
tuati e le anomalie riscontrate.
Interruzione per un breve periodo (< 3 mesi)
1) Ridurre gradualmente la pressione di ogni circuito.
2)
Spegnere le pompe e chiudere le valvole di intercettazione, inizi-
ando dal circuito caldo e infine quello freddo.
3) Lasciare raffreddare lo scambiatore a temperatura ambiente.
4) Scaricare completamente lo scambiatore e chiudere le val-
vole di sfiato.
Interruzione per un periodo prolungato (> 3 mesi)
Stessa procedura sopra descritta e in più:
1) Lavare i circuiti dello scambiatore con acqua per eliminare
ogni residuo.
2)
Svitare i dadi dei tiranti per diminuire la compressione guar-
nizioni.
3) Applicare un prodotto anti-ruggine sui tiranti.
4) Al momento del ripristino del funzionamento, lubrificare i
tiranti e le guide; vedere poi il § 4.1.
5) Riserrare le piastre secondo la quota indicata sulla targhet-
ta costruttore.
5.2 - Smontaggio
• La rottura della reggia qualità apposta attorno allo scam-
biatore annulla la garanzia. Prima di rimuoverla, richiedere
l’autorizzazione scritta da CIPRIANI.
• Collocare le piastre su una superficie piana e pulita, al riparo
da particelle ferrose e da sporco.
• Per facilitare il rimontaggio, impilare le piastre nel senso di
montaggio o numerarle.
Modalità operative:
1) Scollegare le tubazioni sul retro del telaio (apparecchi multi-
circuito).
2) Pulire e lubrificare i tiranti.
3) Misurare la quota tra piastroni.
4) Svitare tutti i dadi in un ordine diametralmente opposto
(Fig. 11). Spostare indietro il piastrone mobile, rimuovere
le piastre, una ad una, prestando attenzione a non dan-
neggiarle. Attenzione, i bordi delle piastre sono taglianti;
indossare dei guanti di protezione.
5) Rimuovere le guarnizioni sganciando le linguette dalla rela-
tiva sede sulla periferia della piastra.
6) Proseguire con la pulizia.
•Separare le piastre con precauzione, prestando particolare
attenzione al fissaggio delle guarnizioni Plug-In®; le guarni-
zioni tendono ad incollarsi alle piastre dopo un periodo di
funzionamento prolungato a temperature elevate. In certe
condizioni le guarnizioni conservano le loro caratteristiche
possono essere riutilizzate.
• Evitare di utilizzare contemporaneamente guarnizioni nuove
e guarnizioni usate poiché la differenza di elasticità causa
un’eccessiva compressione delle guarnizioni nuove e ne ri-
duce la durata utile.

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IT
NUTS & BOLTS SIZE DN 32 DN 50 DN 65 (**) DN 100 DN 150 DN 200
Model
S020+ S040+ S080+ S070+ S160+ S260+ S125+ S180+ S300+ S450+ S700+ S400+ S600+ S900+ S650+ S990+
PS6 frame tightening bolts (1)
M12 M16 -M16 M20 - - - -
Spanner size
19 24 -24 30 - - - -
PS10 frame tightening bolts (1)
M14 M20 M20 M24 / M33 M24 / M33 M33 / M39 M33
Spanner size
22 30 30 36 / 50 36 / 50 50 / 60 50
PS16 frame tightening bolts (1)
M14 M16 M20 M20 -M24 / M33 M24 / M33 M33 / M39 M33
Spanner size
22 24 30 30 -36 / 50 36 / 50 50 / 60 50
PS25 frame tightening bolts (1)
M16 M20 - - M24 / M33 - - - -
Spanner size
24 30 - - 36 / 50 - - - -
Top guiding bar front (2) / rear (3)
M12 M16 M16 M20 M18 M20 M20
Spanner size
19 24 (*) 24 30 27 30 30
Bottom guiding bar front (4) / rear (5)
M12 M16 M16
M20/M16
M18 M20 M20
Spanner size
19 24 (*) 24 30/24 27 30 30
Feet (6)
M10 M16 M16 M16 M16 M16
Spanner size
17 24 24 24 24 24
(*) FRAME WITH FLANGED CONNECTIONS
14 Allen key
(**) FRAME WITHOUT LATERAL EXTREACTION
(up to beginning 2012)
Top guiding bar (2) and (3):
S125+ M22 / S180+ M20
Spanner size:
S125+ 32 / S180+ 30
Bottom guiding bar (4) and (5):
S125+ M22 / S180+ M20
Spanner size:
S125+ 32 / S180+ 30

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5.3 - Pulizia manuale
• Indossare sempre occhiali e guanti di protezione e attenersi
alle istruzioni dei prodotti utilizzati.
• Eliminare le acque reflue in conformità con le leggi vigenti in
materia di protezione ambientale.
• È vietato utilizzare utensili meccanici o abrasivi e prodotti
corrosivi.
• Utilizzare una spazzola a setole morbide non metalliche e un
detergente adatto.
• È consentito l’utilizzo di un idropulitrice ad alta pressione pur-
ché si adottino delle precauzioni per evitare di danneggiare
le guarnizioni.
• Se lo strato di deposito è troppo spesso, lasciare a bagno le
piastre in una soluzione detergente.
• Dopo la pulizia, sciacquare abbondantemente le piastre e
soprattutto le guarnizioni sotto acqua corrente fredda o tie-
pida.
• Prima di rimontarle, sgrassare le piastre, soprattutto quan-
do uno dei fluidi in circolazione nello scambiatore è un lubri-
ficante (ad esempio olio).
• Verificare attentamente le sedi delle guarnizioni e lo stato
delle guarnizioni.
5.4 - Cleaning in place (CIP)
• Questo tipo di pulizia è consigliato quando occorre lava-
re con frequenza lo scambiatore o quando è difficile da
smontare.
• Quando si utilizza questo metodo, è estremamente impor-
tante che nello scambiare non si verifichi alcun accumulo
di particelle. Inoltre, quando vi è il rischio che le particelle
possano danneggiare le superfici delle piastre, è preferibile
una pulizia manuale.
• Tale procedura deve essere concordata in cooperazione con
una società specializzata al momento della progettazione
dell’impianto.
• Dopo le prime pulizie, può essere necessario aprire l’appa-
recchio per verificare l’efficacia del trattamento, regolare la
durata del ciclo e determinare le concentrazioni di prodotto
più appropriate.
Modalità operative:
1) Scaricare completamente i circuiti (se non fosse possibile,
porre in circolo dell’acqua dolce fino ad eliminare completa-
mente i fluidi del processo).
2) Procedere quindi al lavaggio con acqua dolce a 40° gradi
(con basso contenuto di cloruri per le piastre in acciaio
inox) per eliminare ogni traccia dei fluidi del processo.
Far circolare l’acqua in senso contrario rispetto a quello norma-
le di funzionamento. Per una pulizia più efficace, far circolare al-
ternativamente l’acqua prima in un senso e poi nell’altro (proce-
dura consigliata per le applicazioni vapore oppure per eliminare
residui tipo fibre o particelle). Si tenga presente che l’utilizzo di
filtri a monte dello scambiatore può ridurre questa necessità.
3) Scaricare completamente l’acqua dai circuiti e collegare
l’unità CIP. Attenzione a non far ristagnare la soluzione nello
scambiatore.

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IT
4) Per una maggiore efficienza del processo di pulizia, utilizza-
re una pompa centrifuga posta tra l’unità CIP e lo scambia-
tore. Far circolare la soluzione detergente in senso contra-
rio a quella dei fluidi in modo da eliminare ogni residuo di
sporco.
5) Far circolare una quantità di soluzione detergente a una
portata superiore a quella nominale senza però superare
la portata massima ammissibile, determinata dal diametro
nominale.
6) Sciacquare abbondantemente i due circuiti con acqua
dolce.
5.5 - Detergenti
• È assolutamente vietato l’uso di acido cloridrico (HCL) e di
prodotti clorati con l’acciaio inossidabile.
• È assolutamente vietato l’uso di acido fosforico con il titanio.
• I prodotti detergenti appropriati sono reperibili presso socie-
tà specializzate: precisare il tipo di piastre e di guarnizioni
in modo che il prodotto utilizzato non danneggi la pellicola di
ossido protettiva della piastra e non danneggi le guarnizioni.
• L’acido nitrico (NO3 H) e la soda caustica (NaOH) possono
essere utilizzati per le piastre in acciaio inossidabile e in titanio.
• Si possono utilizzare anche i polifosfati.
Disincrostazione
• Utilizzare una soluzione di acido nitrico NO3 H (o di acido
citrico): concentrazione 1,5% in peso, temperatura max.
65°C (1,5 in peso corrisponde a 1,75 l di NO3 H al 62%
per litro d’acqua) oppure dei polifosfati in soluzione (Na PO4
o Na3 PO4): concentrazione max. 1,5% in peso, tempera-
tura max. 50°C.
Sgrassaggio
• Per le piastre in acciaio inox o in titanio, utilizzare una solu-
zione di soda (NaOH): concentrazione max. 1,5% in peso,
temperatura max. 65°C (1,5 in peso corrisponde a 3,75 l
di soda al 30% per 100 litri d’acqua).
• È assolutamente vietato utilizzare acido cloridrico, acido mu-
riatico oppure dell’acqua con più di 300 ppm di cloruri per
pulire le piastre in acciaio inossidabile.
• È assolutamente vietato utilizzare dell’acido fosforico per pu-
lire le piastre in titanio.
Tipi di deposito:
Incrostazioni a base di calcare
Detergenti consigliati: Acido nitrico al 4% max. 60°C
- Acido citrico al 4% max. 60°C
Olii e grassi
Detergenti consigliati: Paraffina o cherosene (le guarnizioni
in NBR ed EPDM possono essere danneggiate da questi
fluidi -limitare il contatto a 1/2 ora massimo)
Fango, ossidi metallici
Detergenti consigliati: Acido nitrico all’8% max. 60°C - Aci-
do citrico al 4% max. 60°C
Depositi organici
Detergenti consigliati: Soluzione al 2% di soda caustica a
max. 40°C

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ITALIANO
5.6 - Controlli mediante liquidi penetranti
• La corrosione, gli accoppiamenti galvanici o l’erosione pos-
sono forare le piastre. Queste alterazioni non sempre sono
visibili a occhio nudo. Ecco perché si suggerisce di ricorrere
al controllo mediante l’ausilio di liquidi penetranti per indivi-
duare eventuali forature o microfessure. Il supporto tecnico
CIPRIANI può consigliarvi circa i prodotti da utilizzare.
5.7 - Sostituzione delle guarnizioni
• Rimuovere la vecchia guarnizione evitando di utilizzare utensili
taglienti che potrebbero danneggiare irreparabilmente la pia-
stra.
• Assicurarsi che piastra e guarnizione siano accuratamente
pulite ed asciutte in corrispondenza della sede guarnizione.
5.7.1 - Guarnizioni Plug-In® Design
• Fissare la guarnizione sulla piastra (Fig. 6), fare attenzione
che gli incavi per la rilevazione di perdita fluido "A", siano ri-
volti verso l'alto e controllare che i Plug-In® siano agganciati
nelle rispettive sedi (Fig.7). Controllare che la guarnizione
sia correttamente inserita nella propria sede, quindi capo-
volgere la piastra quale ulteriore verifica che tutti i Plug-In®
siano stati ben posizionati.
A: Gli incavi rilevatori
di perdite sono delle
scanalature praticate
sui segmenti di
guarnizione attorno
al collettore che
permettono Il deflusso
di un’eventuale perdita
consentendone il
rilevamento.
Fig.7
Fig.6
5.7.2 - Guarnizioni Plug-In® Design che possono richiedere
l'uso di colla
• Le guarnizioni Plug-In® Design di piastre iniziali, piastre in-
termedie di deviazione (per i soli scambiatori multi-pass) e
piastre finali possono richiedere un limitato uso di colla. Tali
tipologie di piastre, complete di guarnizione montate diret-

19
ITALIANO
IT
tamente in fabbrica, possono essere fornite come ricambio.
In alternativa, per la sostituzione delle guarnizioni procedere
come di seguito descritto.
Piastra iniziale
Tagliare le due guarnizioni lungo l'asse verticale ed utilizzare le
due parti con anelli di tenuta intorno ai fori (Fig.8) per formare
una guarnizione iniziale completa. Le altre due metà vanno
scartate.
Fig.8
Fig.9
• La metà guarnizione per cui è possibile agganciare corretta-
mente tutti i Plug-In® alle rispettive sedi, può essere monta-
ta come descritto in 5.7.1.
• Sull'altra metà, mediante cesoia eliminare tutti i Plug-In® e,
se presenti, tutti i ponti di collegamento tra diagonale e anel-
lo di tenuta (Fig.9 b). Quindi, seguendo la procedura indicata
al punto 5.7.3, incollare la guarnizione con esclusione degli
anelli di tenuta.
Piastra intermedia di deviazione
(per soli scambiatori multi-pass) e piastra finale
1. Modelli dotati di Plug-In® all'interno degli anelli di tenuta:
mediante cesoia tagliare tutti i Plug-In® all'interno degli
anelli di tenuta (Fig. 9 c) corrispondenti ai soli fori chiusi.
Quindi, seguendo la procedura indicata al punto 5.7.3, in-
collare i soli ponti di collegamento tra diagonale e anello.
2. Modelli privi di Plug-In® all'interno degli anelli di tenuta:
non è richiesto alcun taglio, procedere come descritto
in 5.7.1.
Nota: Su alcuni modelli potrebbe essere necessario eliminare
tutti i Plug-In® (non solo quelli all'interno degli anelli di tenuta).
In tal caso, se consentito, incollare l'intera guarnizione.
Nota: Per i modelIi DN200, se consentito, è consigliato l'in-
collaggio dell'intera guarnizione.

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5.7.3 - Incollaggio
• Utilizzando l'apposito collante epossidico (fornito su richiesta
come ricambio), stendere un cordone di colla (2-3 mm) sulla
piastra nella sede della guarnizione.
• Lasciare asciugare per 5 minuti in idonea stanza ventilata, quindi
posizionare la guarnizione sulla piastra facendo attenzione che
sia perfettamente contenuta nella sede e che non ci siano ecces-
si di colla che fuoriescono dalla sede.
• Posizionare un contrappeso sulle piastre incollate (senza defor-
marle plasticamente) in modo da garantire su tutta la guarnizio-
ne una omogenea compressione per almeno 2 ore.
N.B. Alcune particolari normative (es. ACS Attestation de Con-
formité Sanitaire) potrebbero vietare il contatto diretto tra fluido
e colla. In tal caso evitare di incollare le parti delle guarnizioni che
potrebbero entrare in contatto diretto con il fluido.
ATTENZIONE: Seguire sempre le norme generali obbligatorie di
protezione individuale ed in particolare: evitare il contatto con gli
occhi, utilizzare apposita maschera protettiva per proteggere dalle
inalazioni e indossare guanti.
5.8 - Riassemblaggio
• Prima di riassemblare lo scambiatore, assicurarsi che tutte le
piastre e le guarnizioni siano pulite e sgrassate.
• Se correttamente posizionate, l'impilamento delle piastre assu-
me la forma a "nido d'ape" (Fig.10).
• L'ordine di montaggio e l'orientamento delle piastre sono indicate
sullo scherma dei circuiti.
Modalità operative
• Montare le piastre, una ad una, iniziando dal piastrone fisso, con la
guarnizione rivolta verso il piastrone.
• Pulire ed ingrassare accuratamente i tiranti, posizionarli sul telaio,
quindi stringere i dadi in modo progressivo e uniforme nell'ordine in-
dicato in Fig.11 fino ad ottenere la quota corretta tra i piastroni (quo-
ta di serraggio) indicata sulla etichetta di identificazione. Verificare
che questa quota sia uniforme sull'intero perimetro dei piastroni. Un
serraggio eccessivo può deformare le piastre in modo irreparabile.
Se si ritiene sia necessario stringere oltre il valore indicato, rivolgersi
al centro di assistenza post-vendita di CIPRIANI che saprà darvi le
giuste indicazioni.
• Dopo l'intervento di manutenzione su piastre / guarnizioni, è con-
sigliabile effettuare una prova di pressione per verificare la tenuta
interna ed esterna dello scambiatore. La pressione massima di pro-
Fig.10 Fig.11
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