Sime Rondo B Series User manual

IT
ES
PT
GB
FR
BE
Rondò B
CERTIFICAZIONE
DEL SISTEMA DI
QUALITA’ AZIENDALE

INDICE
1 DESCRIZIONE DELL’APPARECCHIO
1.1 INTRODUZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1
1.2 DIMENSIONI
1.3 DATI TECNICI
1.4 SCHEMA FUNZIONALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2
1.5 CAMERA DI COMBUSTIONE
1.6 BRUCIATORI ABBINABILI
1.7 PERDITE DI CARICO CIRCUITO CALDAIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
2 INSTALLAZIONE
2.1 LOCALE CALDAIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4
2.2 DIMENSIONI LOCALE CALDAIA
2.3 ALLACCIAMENTO IMPIANTO
2.4 ALLACCIAMENTO ALLA CANNA FUMARIA
2.5 ALLACCIAMENTO ELETTRICO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5
3 USO E MANUTENZIONE
3.1 CONTROLLI PRELIMINARI ALL’ACCENSIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
3.2 ACCENSIONE E FUNZIONAMENTO
3.3 PULIZIA STAGIONALE
3.4 PROTEZIONE ANTIGELO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7
3.5 AVVERTENZE PER L’UTENTE
GARANZIA CONVENZIONALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
ELENCO CENTRI ASSISTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9
DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ’ DEL COSTRUTTORE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 51
RONDÒ B - ITALIANO
La FONDERIE SIME S.p.A. sita in via Garbo 27 - Legnago (VR) - Italy dichiara che le proprie caldaie a gasolio sono
prodotte in accordo a quanto riportato nell’articolo 3 comma 3 della Direttiva PED 97/23 CEE, secondo una Cor-
retta Prassi Costruttiva, in quanto progettate e fabbricate conformemente alla norma UNI EN 303 -1: 2002.

1.1 INTRODUZIONE
Le caldaie di ghisa “R ndò B” per
riscaldamento e produzione sanitaria,
sono studiate e progettate in linea con
i dettami della Direttiva Rendimenti
CEE 92/42.
Funzionano a gasolio con una combu-
stione perfettamente equilibrata e gli
elevati rendimenti consentono di rea-
lizzare cospicui risparmi nei costi di
esercizio.
1
1 DESCRIZIONE DELL’ APPARECCHIO
950
640
395
235
75
M1
M
U
C
E
RS
==
100
550
960
30 735
460
Ø 130
730
1300
1.2 DIMENSIONI
Fig. 1
1.3 DATI TECNICI
LEGENDA
M1 Mandata impianto a zone R 1” (UNI-ISO 7/1)
M Mandata impianto R 1” (UNI-ISO 7/1)
R Ritorno impianto R 1” (UNI-ISO 7/1)
S Scarico caldaia Rp 1/2” (UNI-ISO 7/1)
E Entrata sanitario Rp 3/4” (UNI-ISO 7/1)
C Ricircolo Rp 3/4” (UNI-ISO 7/1)
U Uscita sanitario Rp 3/4” (UNI-ISO 7/1)
R ndò B4 R ndò B5 R ndò B4 R ndò B5
N x: Classe 3* NOx: Classe 3*
P tenza termica kW 31,3 40,0 27,6 32,7
kcal/h 26.900 34.400 23.700 2 .100
P rtata termica kW 34, 44,3 30,7 36,3
kcal/h 29.900 3 .100 26.400 31.200
Elementi n° 4 5 4 5
P tenza elettrica ass rbita W 0 0 0 0
Pressi ne max esercizi bar 4 4 4 4
C ntenut acqua l 19, 23, 19, 23,
Perdite di caric lat fumi mbar 0,16 0,21 0,07 0,13
Pressi ne camera c mbusti ne mbar –0,02 –0,02 –0,02 –0,02
Depressi ne c nsigliata al camin mbar 0,1 0,23 0,09 0,15
Temperatura fumi °C 1 1 5 145 145
P rtata fumi m3st/h 41,4 52, 37,4 43,9
V lume fumi dm312 15 12 15
CO2% 12,5 12,5 12, 12,9
Camp reg lazi ne riscaldament °C 30÷ 5 30÷ 5 30÷ 5 30÷ 5
Camp reg lazi ne sanitari °C 30÷60 30÷60 30÷60 30÷60
Pr duzi ne acqua sanitaria
Capacità bollitore l 0 0 0 0
Portata sanitaria ∆t 30°C ** l/h 0 930 790 930
Tempo di recupero da 25 a 55 °C min 10 10 10 10
Pressione max esercizio bollitore bar 6 6 6 6
Pes kg 217 243 217 243
*Funzionamento con bruciatore a basse emissioni inquinanti ** Temperatura entrata acqua sanitaria 15°C - temperatura caldaia 0°C

1.5 CAMERA DI
COMBUSTIONE
La camera combustione è del tipo a
passaggio diretto ed è conforme alla
norma EN 303-3 allegato E.
Le dimensioni della camera di combu-
stione sono riportate in fig. 3.
1.6 BRUCIATORI ABBINABILI
Si consiglia, in generale, che il brucia-
tore a gasolio abbinabile alla caldaia
utilizzi ugelli aventi spray di tipo semi-
vuoto. Riportiamo i punti 1.6.1e 1.6.2 i
modelli di bruciatore con i quali la cal-
daia è stata testata.
2
LEGENDA
1 Corpo caldaia
2 Idrometro
3 Valvola sfiato automatica
(non di fornitura)
4 Circolatore impianto
(non di fornitura)
5 Circolatore bollitore
6 Valvola di ritegno
7 Vaso espansione sanitario
(non di fornitura)
Valvola sicurezza bollitore
(non di fornitura)
9 Anodo di magnesio
10 Rubinetto scarico bollitore
11 Rubinetto scarico caldaia
(non di fornitura)
12 Valvola sicurezza caldaia
(non di fornitura)
13 Bruciatore (non di fornitura)
14 Bollitore
1.4 SCHEMA FUNZIONALE
Fig. 2
L V lume
mm dm3
R ndò B4 405 24,0
R ndò B5 505 30,5
L
270
2 0
Fig. 3
1.6.1 Bruciat ri “RIELLO”
M dell Ugell Ang l di Press. p mpa
Tip ø p lverizzazi ne bar
R ndò B4 RG1R DELAVAN 0,75 60°W 13,0
R2000 G3 R DELAVAN 0,75 60°W 12,5
R ndò B5 RG1R DELAVAN 1,00 60°W 11,5
R2000 G46R DELAVAN 0, 5 60°W 14,0
1.6.2 Bruciat ri “RIELLO” - NOx: Classe 3
M dell Ugell Ang l di Press. p mpa
Tip ø p lverizzazi ne bar
R ndò B4 R2000 G36 RLN DANFOSS 0,60 60°H 14,0
R ndò B5 R2000 G60 RLN DANFOSS 0,75 60°H 12,0
NOTA: Utilizzando ugelli Danfoss 60°H si ottengono i migliori valori di emissione. In campo, è
consigliabile utilizzare ugelli Danfoss 60°S, per rendere più affidabile il funzionamento del bru-
ciatore nel tempo.

1.6.3 M ntaggi del bruciat re
La porta della camera di combustio-
ne è predisposta per il montaggio
del bruciatore (fig. 3/a).
I bruciatori devono essere regolati
in modo tale che il valore della CO2
sia quello indicato al punto 1.3 con
tolleranze ± 5%.
3
R 75
ø 110
M
Fig. 3/a
0
120
1500
1000
500
P rtata acqua (l/h)
Perdite di caric (mbar)
100
0
20
40
60
2000
R ndò B4
Rondò B
140
160
1 0
200
2500 3000
220
R ndò B5
Fig. 4
NOTA: Le perdite di caric del diagramma s n state ttenute
c n ∆t 10°C
1.7 PERDITE DI CARICO

2.1 LOCALE CALDAIA
Il locale caldaia deve possedere tutti i
requisiti richiesti dal D.P.R. 22.12.1970
e dalla Circolare M.I. n° 73 del
29.7.1971 (per impianti termici a com-
bustibili liquidi).
2.2 DIMENSIONI LOCALE
CALDAIA
Posizionare il corpo caldaia su un basa-
mento, precedentemente predisposto,
avente un'altezza di almeno 10 cm. Il
corpo dovrà poggiare su superfici che
permettono uno scorrimento impiegan-
do possibilmente delle lamiere in ferro.
Tra le pareti del locale e la caldaia deve
essere lasciato uno spazio di almeno
0,60 m, mentre tra la parte superiore
del mantello e il soffitto deve intercor-
rere una distanza di almeno 1 m, che
può essere ridotta a 0,50 m per cal-
daie con bollitore incorporato (comun-
que l'altezza minima del locale caldaia
non dovrà essere inferiore a 2,5 m).
2.3 ALLACCIAMENTO IMPIANTO
Nell'effettuare i collegamenti idraulici
accertarsi che vengano rispettate le
indicazioni date in fig. 1. È opportuno
che i collegamenti siano facilmente di-
sconnettibili a mezzo bocchettoni con
raccordi girevoli. L’impianto deve esse-
re del tipo a vaso espansione chiuso.
2.3.1 Access ri
da installare (fig. 2)
Per garantire la funzionalità della cal-
daia è necessario montare sul mani-
cotto da 3/ " del tubo mandata ri-
scaldamento una valvola di sfogo aria
automatica (3), e sul manicotto da
1/2" una valvola di sicurezza tarata 3
bar (12).
Provvedere inoltre al montaggio di una
valvola di sicurezza tarata 6 bar ( ) da
applicare sulla tubazione entrata ac-
qua sanitaria del bollitore, per evitare
che eventuali sovrappressioni ne pro-
vochino la rottura.
Nel caso la valvola di sicurezza del bol-
litore intervenga di frequente montare
sul circuito sanitario un vaso di espan-
sione (7) avente capacità 5 litri e pres-
sione massima di esercizio bar.
Il vaso dovrà essere con membrana in
gomma naturale “caucciù” adatta per
usi alimentari.
La pompa riscaldamento può essere
installata sul retro della caldaia in
sostituzione del tronchetto di collega-
mento (4).
2.3.2 Riempiment impiant
Prima di pr cedere al c llegament
della caldaia è bu na n rma far cir-
c lare acqua nelle tubazi ni per eli-
minare gli eventuali c rpi estranei
che c mpr metterebber la bu na
funzi nalità dell'apparecchi .
Il riempimento va eseguito lentamen-
te, per dare modo alle bolle d'aria di
uscire attraverso gli opportuni sfoghi
posti sull'impianto di riscaldamento.
In impianti di riscaldamento a circuito
chiuso, la pressione di caricamento a
freddo dell'impianto e la pressione di
pregonfiaggio del vaso di espansione,
dovranno corrispondere o comunque
non essere inferiori all'altezza della co-
lonna statica dell'impianto (ad esem-
pio, per una colonna statica di 5 m, la
pressione di precarica del vaso e la
pressione di caricamento dell'impianto
dovranno corrispondere almeno al va-
lore minimo di 0,5 bar).
2.3.3 Pr duzi ne
acqua sanitaria
Nella fase di preparazione acqua sani-
taria il circolatore, del circuito sanita-
rio, rimarrà in funzione fino a quando
la sonda del termostato bollitore avrà
raggiunto il valore selezionato sulla
manopola.
Soddisfatto il termostato bollitore, se il
deviatore è posto in inverno e il termo-
stato ambiente si trova in chiamata,
può partire la pompa di riscaldamento
(apparecchio non di fornitura).
Perché la caldaia sia in grad di pr -
durre l'acqua sanitaria è necessari
che, alla prima accensi ne, venga
spurgata tutta l'aria c ntenuta nel
serpentin del b llit re.
Per facilitare questa perazi ne
p sizi nare rizz ntalmente l’intagli
della vite di sbl cc della valv la di
ritegn (6 fig. 2).
Spurgata tutta l’aria, rip rtare la
vite nella p sizi ne iniziale.
Il bollitore per la produzione di acqua
sanitaria è del tipo ad accumulo rapido
in acciaio vetroporcellanato, rivestito
con schiuma di poliuretano espanso e
di capacità 0 litri.
L'alta efficienza di isolamento del bolli-
tore limita le perdite di irraggiamento
riducendo i costi di mantenimento a
regime dell'acqua calda sanitaria.
2.3.4 Caratteristiche acqua
di alimentazi ne
Onde prevenire incrostazioni calcaree
e danni allo scambiatore sanitario,
l’acqua di alimentazione non deve pre-
sentare durezza superiore ai 20°F.
In ogni caso è opportuno verificare le
caratteristiche dell’acqua utilizzata ed
installare adeguati dispositivi per il
trattamento.
Al fine di evitare incrostazioni o deposi-
ti allo scambiatore primario anche l’ac-
qua di alimentazione del circuito riscal-
damento deve essere trattata in
conformità alla morma UNI-CTI 065.
E’ assolutamente indispensabile il trat-
tamento dell’acqua nei seguenti casi:
– Impianti molto estesi (con elevati
contenuti d'acqua).
– Frequenti immissioni d'acqua di rein-
tegro nell'impianto.
– Nel caso in cui si rendesse necessa-
rio lo svuotamento parziale o totale
dell'impianto.
2.4 ALLACCIAMENTO ALLA
CANNA FUMARIA
La canna fumaria ha una importanza
fondamentale per il funzionamento del-
l'installazione.
Infatti, se non è eseguita con gli oppor-
tuni criteri, si possono avere disfunzio-
ni nel bruciatore, amplificazioni di ru-
mori, formazioni di fuliggine, condensa-
zioni e incrostazioni.
La canna fumaria deve pertanto ri-
spondere ai seguenti requisiti:
– deve essere di materiale impermea-
bile e resistente alla temperatura
dei fumi e relative condensazioni;
– deve essere di sufficiente resisten-
za meccanica e di debole conduttivi-
tà termica;
– deve essere perfettamente a tenu-
ta per evitare il raffreddamento del-
la canna fumaria stessa;
– deve avere un andamento il più pos-
sibile verticale e la parte terminale
deve avere una aspiratore statico
che assicura una efficiente e co-
stante evacuazione dei prodotti del-
la combustione;
– allo scopo di evitare che il vento pos-
sa creare attorno al comignolo delle
zone di pressione tali da prevalere
sulla forza ascensionale dei gas
combusti, è necessario che l'orifizio
di scarico sovrasti di almeno 0,4 m
qualsiasi struttura adiacente al ca-
mino stesso (compreso il colmo del
tetto) distante meno di m;
– la canna fumaria deve avere un dia-
4
2 INSTALLAZIONE

metro non inferiore a quello di rac-
cordo caldaia: per canne fumarie
con sezione quadrata o rettangola-
re la sezione interna deve essere
maggiorata del 10% rispetto a quel-
la del raccordo caldaia;
– la sezione utile della canna fumaria
può essere ricavata dalla seguente
relazione:
S sezione risultante in cm2
K coefficiente in riduzione:
– 0,045 per legna
– 0,030 per carbone
– 0,024 per gasolio
– 0,016 per gas
P potenza della caldaia in kcal/h
H
altezza del camino in metri mi-
surata dall'asse della fiamma al-
lo scarico del camino nell'atmo-
sfera. Nel dimensionamento
della canna fumaria si deve te-
ner conto dell'altezza effettiva
del camino in metri, misurata
dall'asse della fiamma alla som-
mità, diminuita di:
– 0,50 m per ogni cambiamen-
to di direzione del condotto di
raccordo tra caldaia e canna
fumaria;
– 1,00 m per ogni metro di svi-
luppo orizzontale del raccordo
stesso.
2.5 ALLACCIAMENTO
ELETTRICO
La caldaia è corredata di cavo elettri-
co di alimentazione e dovrà essere ali-
mentata con tensione monofase
230V - 50Hz attraverso un interrutto-
re generale protetto da fusibili.
Il cavo del regolatore climatico, la cui
installazione è d'obbligo per ottenere
una migliore regolazione della tempe-
ratura ambiente, dovrà essere collega-
to come indicato in fig. 5.
Collegare quindi il cavo di alimenta-
zione del bruciatore e della pompa di
circolazione dell’impianto forniti a
corredo.
NOTA: L’apparecchi deve essere
c llegat a un efficace impiant di
messa a terra.
La SIME declina qualsiasi resp nsa-
bilità per danni a pers ne derivanti
dalla mancata messa a terra della
caldaia.
Prima di effettuare qualsiasi pera-
zi ne sul quadr elettric disinserire
l’alimentazi ne elettrica.
5
P
S=K√H
Fig. 5
LEGENDA
TS Termostato sicurezza
SB Spia blocco bruciatore
EI Interruttore est./inv.
TA Regolatore climatico
TB Termostato bollitore
TC Termostato caldaia
TL Termostato limite
IG Interruttore generale
PB Pompa bollitore
PI Pompa impianto
B Bruciatore
R Relé
1
IG
TS
10
2
3
1
4
11
9
76
5
R
5
6
TL 9
PB
11
4
E/I
7
marrone
13 14
12
19 22
TC
1
23
17
SB
16 15
230 V - 50 Hz
N
L
3
10
B
blu
nero
2
20
21
TA
TB
PI

6
3.1 CONTROLLI PRELIMINARI
ALL'ACCENSIONE
Al momento di effettuare la prima ac-
censione della caldaia è buona norma
procedere ai seguenti controlli:
–
assicurarsi che l'impianto sia stato
caricato d'acqua e risulti ben sfiatato;
– accertarsi che le eventuali saracine-
sche siano aperte;
– verificare che il condotto di evacua-
zione dei prodotti della combustione
sia libero;
–
accertarsi che il collegamento elettri-
co sia stato effettuato in modo cor-
retto e che il filo di terra sia collegato;
– controllare che non vi siano liquidi o
materiali infiammabili nelle immedia-
te vicinanze della caldaia;
– verificare che il circolatore non risul-
ti bloccato.
3.2 ACCENSIONE E
FUNZIONAMENTO
3.2.1 Accensi ne caldaia (fig. 6)
Per effettuare l'accensione della cal-
daia procedere nel seguente modo:
– fornire tensione alla caldaia premen-
do l’interruttore generale (1), in con-
temporanea si avrà anche la parten-
za del bruciatore;
–
selezionare la temperatura del bollito-
re agendo sulla manopola del termo-
stato (7). Il circolatore che serve il
bollitore continuerà a funzionare fino
a quando non risulterà soddisfatta la
temperatura prescelta. Durante la fa-
se di produzione dell’acqua calda sani-
taria la caldaia funzionerà automati-
camente mantenendo la temperatura
di riscaldamento, segnalata sul ter-
mometro (5), sul valore di 0°C per
mezzo del termostato limite (6);
– soddisfatta la produzione di acqua
calda sanitaria, con il deviatore (2)
sulla posizione estate, si ha l'arresto
sia del bruciatore che del circolato-
re; con il deviatore (2) in posizione
inverno si metterà in funzione il cir-
colatore dell'impianto comandato
dal regolatore climatico. In tal caso,
il bruciatore funzionerà controllato
dal termostato caldaia ( ) alla tem-
peratura impostata dall'utente;
– per garantire un rendimento ottima-
le della caldaia, evitando possibili for-
mazioni di condensa, si consiglia di
regolare la manopola del termosta-
to caldaia ( ) ad una temperatura
non inferiore a 60°C. Il valore della
temperatura impostata si controlla
sul termometro (5).
3.2.2 Term stat sicurezza (fig. 6)
Il termostato sicurezza a riarmo
manuale (3) interviene, provocando
l’immediato spegnimento del bruciato-
re, quando la temperatura in caldaia
supera i 95°C. Per ripristinare il fun-
zionamento della caldaia è necessario
svitare la copertura nera e premere il
pulsante sottostante.
Se il fen men si verifica frequentemen-
te, richiedere l’intervent del Servizi
Tecnic Aut rizzat per un c ntr ll .
3.2.3 Riempiment impiant (fig. 6)
Controllare periodicamente che l’idro-
mentro (4) abbia valori di pressione ad
impianto freddo compresi tra 1 - 1,2
bar. Se la pressione è inferiore ad 1
bar provvedere al ripristino.
3.2.4 Spegniment caldaia (fig. 6)
Per spegnere la caldaia togliere tensio-
ne premendo l’interruttore generale (1).
3.3 PULIZIA STAGIONALE
La manutenzi ne del generat re va
effettuata annualmente, in risp n-
denza all’art. 11 c mma 4 del D.P.R.
412/93, richiedend la al Servizi
Tecnic Aut rizzat .
Prima di inizia-
re i lav ri di pulizia manutenzi -
ne, sc llegare l’apparecchi dalla
rete di alimentazi ne elettrica.
3.3.1 Lat fumi caldaia (fig. 7)
Per eseguire la pulizia dei passaggi fu-
mo togliere le viti che fissano la porta
al corpo caldaia e con apposito scovo-
lo pulire adeguatamente le superfici
interne e il tubo evacuazione fumi
rimuovendo i residui.
A manutenzione
avvenuta, rimettere i turbolatori
asportati nella posizione iniziale.
3.3.2 An d di pr tezi ne b llit re
L'anodo di magnesio (9 fig. 2) proteg-
ge il bollitore da correnti galvaniche;
l'usura è determinata dalla natura del-
l'acqua in zona. L'an d di magnesi
d vrà essere c ntr llat peri dica-
mente e s stituit qual ra risulti
c nsumat , pena la decadenza della
garanzia del b llit re. L'anodo è mon-
tato sulla parte anteriore del bollitore
ed è quindi facilmente accessibile.
3 USO E MANUTENZIONE
1234
8765
Fig. 6
RONDO' 3/4
ESTELLE 3/4
RONDO' 5/6
ESTELLE 5/6
Fig. 7
RONDÒ B4
RONDÒ B5

7
3.3.3 Sm ntaggi mantell (fig. )
Per procedere allo smontaggio del
mantello eseguire progressivamente
le seguenti operazioni:
– smontare il bruciatore
– togliere il coperchio (5) fissato a
mezzo piolini ad innesto;
–
smontare il pannello comandi (3) bloc-
cato ai fianchi con due viti autofilettanti;
– togliere i pannelli anteriore superio-
re (1) e inferiore (2) fissati ai fianchi
a mezzo piolini ad innesto;
– smontare il fianco sinistro (4) svitan-
do le due viti che lo bloccano alla
staffa superiore (7), togliere la vite
che lo fissa al pannello posteriore
( ), e infine togliere la vite che bloc-
ca il fianco alla staffa del bollitore;
– smontare il fianco destro (6) ese-
guendo le stesse operazioni.
3.3.4 Inc nvenienti di funzi nament
Si elencano alcune cause e i possibili
rimedi di una serie di anomalie che
potrebbero verificarsi e portare ad un
mancato o non regolare funzionamen-
to dell’apparecchio. Un’anomalia nel
funzionamento, nella maggior parte
dei casi, porta all’accensione della
segnalazione di blocco, dell’apparec-
chiatura di comando e controllo.
All’accendersi di questo segnale, il bru-
ciatore potrà funzionare nuovamente
solo dopo aver premuto a fondo il pul-
sante di sblocco; fatto ciò, se avviene
un’accensione regolare, si può imputa-
re l’arresto ad un’anomalia transitoria
e non pericolosa.
Al contrario, se il blocco persiste si
dovrà ricercare la causa dell’anomalia
e attuare i rimedi illustrati di seguito:
Il bruciat re n n si accende
– Controllare i collegamenti elettrici.
– Controllare il regolare afflusso del
combustibile, la pulizia dei filtri, del-
l’ugello e l’eliminazione dell’aria dalla
tubazione.
– Controllare la regolare formazione
delle scintille di accensione ed il fun-
zionamento dell’apparecchiatura del
bruciatore.
Il bruciat re si accende reg larmen-
te ma si spegne subit d p
– Controllare il rilevamento fiamma, la
taratura aria ed il funzionamento
dell’apparecchiatura.
Diffic ltà di reg lazi ne del bruciat -
re e/ mancanza di rendiment
–
Controllare: il regolare afflusso di
combustibile, la pulizia del genera-
tore, il non intasamento del con-
dotto scarico fumi, la reale poten-
za fornita dal bruciatore e la sua
pulizia (polvere).
Il generat re si sp rca facilmente
– Controllare la regolazione bruciato-
re (analisi fumi), la qualità del com-
bustibile, l’intasamento del camino e
la pulizia del percorso aria del bru-
ciatore (polvere).
Il generat re n n va in temperatura
– Verificare la pulizia del corpo gene-
ratore, l’abbinamento, la regolazio-
ne, le prestazioni del bruciatore, la
temperatura preregolata, il corretto
funzionamento e posizionamento del
termostato di regolazione.
– Assicurarsi che il generatore sia di
potenza sufficiente per l’impianto.
Od re di pr d tti inc mbusti
– Verificare la pulizia del corpo gene-
ratore e dello scarico fumi, l’ermeti-
cità del generatore e dei condotti di
scarico (portina, camera di combu-
stione, condotto fumi, canna fuma-
ria, guarnizioni).
–
Controllare la bontà della combustione.
Frequente intervent della valv la
sicurezza caldaia
– Controllare la presenza d’aria nel-
l’impianto, il funzionamento del/dei
circolatori.
– Verificare la pressione di caricamen-
to impianto, l’efficienza del/dei vasi
di espansione e la taratura della val-
vola stessa.
3.4 PROTEZIONE ANTIGELO
In caso di gelo assicurarsi che l’impianto
di riscaldamento rimanga in funzione e
che i locali, nonché il luogo di installazio-
ne della caldaia, siano sufficientemente
riscaldati; caso contrario sia la caldaia
che l’impianto devono essere svuotati
completamente. Per uno svuotamento
completo si deve eliminare anche il con-
tenuto del bollitore e del serpentino di
riscaldamento del bollitore.
3.5 AVVERTENZE PER L’UTENTE
In caso di guasto e/o cattivo funziona-
mento dell’apparecchio, disattivarlo,
astenendosi da qualsiasi tentativo di
riparazione o d’intervento diretto.
Per qualsiasi intervento rivolgersi
esclusivamente al Servizio Tecnico
Autorizzato di zona.
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2
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3
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7
8
Fig.

1. CONDIZIONI DI GARANZIA
– La garanzia convenzionale, fornita da Fonderie Si e SpA
attraverso i propri Centri Assistenza Autorizzati, oltre a garan-
tire i diritti previsti dalla garanzia legale secondo la direttiva
44/99 CE, offre all’Utente la possibilità di usufruire di ulteriori
vantaggi inclusa la verifica iniziale gratuita dell’apparecchio.
– La garanzia convenzionale ha validità 24 mesi dalla co pila-
zione del presente docu ento da parte del Centro
Assistenza Autorizzato; copre i difetti originali di fabbricazio-
ne e non confor ità dell’apparecchio con la sostituzione o
riparazione, a titolo gratuito, delle parti difettose o, se neces-
sario, con la sostituzione dell’apparecchio qualora più inter-
venti, per il edesi o difetto, abbiano avuto esito negativo.
– La garanzia convenzionale dà inoltre diritto all’Utente di usu-
fruire di un prolunga ento di 12 esi di garanzia specificata-
ente per gli ele enti di ghisa e sca biatori acqua/gas, con
il solo addebito delle spese necessarie per l’intervento.
– Le parti e i co ponenti sostituiti in garanzia sono di esclusiva
proprietà della Fonderie Si e SpA, alla quale devono essere
restituiti dal Centro Assistenza Autorizzato, senza ulteriori
danni. Le parti danneggiate o ano esse, algrado difetto-
se, non saranno riconosciute in garanzia.
– La sostituzione o riparazione di parti, incluso il ca bio del-
l’apparecchio, non odificano in alcun odo la data di
decorrenza e la durata della garanzia.
2. VALIDITÀ DELLA GARANZIA
– La garanzia convenzionale di 24 mesi, fornita da Fonderie
Si e SpA, decorre dalla verifica iniziale effettuata dal Centro
Assistenza Autorizzato, a condizione che sia richiesta entro
30 giorni dall’installazione dell’apparecchio.
– In ancanza della verifica iniziale da parte del Centro
Assistenza Autorizzato, l’Utente potrà ugual ente usufruire
della garanzia di 24 mesi con decorrenza dalla data d'acqui-
sto dell’apparecchio, purché sia docu entata da fattura,
scontrino o altro docu ento fiscale.
– La garanzia è valida a condizione che siano rispettate le istru-
zioni d’uso e anutenzione a corredo dell’apparecchio, e che
l’installazione sia eseguita nel rispetto delle nor e e leggi
vigenti.
– La presente garanzia ha validità sola ente per gli apparecchi
installati nel territorio della Repubblica Italiana.
3. ISTRUZIONI PER RENDERE OPERANTE LA GARANZIA
– Richiedere al Centro Assistenza Autorizzato più vicino la veri-
fica iniziale dell’apparecchio.
– Il certificato dovrà essere co pilato in odo chiaro e leggibi-
le, e l’Utente dovrà apporre la propria fir a per accettazione.
– L’Utente dovrà conservare la propria copia da esibire al
Centro Assistenza Autorizzato in caso di necessità, oppure,
nel caso non sia stata effettuata la verifica iniziale, dovrà esi-
bire la docu entazione fiscale rilasciata all’acquisto dell’ap-
parecchio.
– Per le caldaie a gasolio (esclusi i gruppi ter ici) e scaldaba-
gni gas, non è prevista la verifica iniziale gratuita. L’Utente,
per rendere operante la garanzia, dovrà co pilare il certifica-
to e inviare la pri a copia, con l’apposita busta, a Fonderie
Si e SpA entro 8 giorni dall’installazione. Oppure, dovrà esi-
bire al Centro Assistenza Autorizzato un docu ento fiscale
che attesti la data d'acquisto dell’apparecchio.
– Qualora il certificato non risulti co pilato dal Centro
Assistenza Autorizzato o l’Utente non sia in grado di esibire la
docu entazione fiscale che ne attesti la data d'acquisto, la
garanzia è da considerarsi decaduta.
4. ESCLUSIONE DALLA GARANZIA
– Sono esclusi dalla garanzia i difetti e i danni all’apparecchio
causati da:
• ancata anutenzione periodica prevista per Legge,
ano issioni o interventi effettuati da personale non abili-
tato.
• for azioni di depositi calcarei o altre incrostazioni per an-
cato o non corretto tratta ento dell’acqua di ali entazione.
• ancato rispetto delle nor e nella realizzazione degli
i pianti elettrico, idraulico e di erogazione del co bustibile,
e delle istruzioni riportate nella docu entazione a corredo
dell’apparecchio.
• operazioni di trasporto, ancanza acqua, gelo, incendio,
furto, ful ini, atti vandalici, corrosioni, condense, aggressi-
vità dell’acqua, tratta enti disincrostanti condotti ale,
fanghi, inefficienza di ca ini e scarichi, forzata sospensione
del funziona ento dell’apparecchio, uso i proprio dell’ap-
parecchio, installazioni in locali non idonei e usura anodi di
agnesio.
5. PRESTAZIONI FUORI GARANZIA
– Trascorsi i ter ini di durata della garanzia, l’assistenza sarà
effettuata addebitando all’Utente le eventuali parti sostituite e
tutte le spese di anodopera, viaggio, trasferta del personale
e trasporto dei ateriali sulla base delle tariffe in vigore.
– La anutenzione annuale prevista per Legge non rientra nella
garanzia.
6. RESPONSABILITÀ
– La verifica iniziale del Centro Assistenza Autorizzato non è
estesa all’i pianto ter ico, nè può essere assi ilata al col-
laudo, verifiche ed interventi sul edesi o che sono di co -
petenza dell’installatore.
– Nessuna responsabilità è da attribuirsi al Centro Assistenza
Autorizzato per inconvenienti derivanti da un’installazione
non confor e alle nor e e leggi vigenti, e alle prescrizioni
riportate nel anuale d’uso dell’apparecchio.
Fonderie SIME SpA si riserva di variare in qualunque momento e senza preavviso i propri prodotti nell’intento di migliorarli senza pregiudicarne le caratte-
ristiche essenziali.
GARANZIA CONVENZIONALE

ELENCO CENTRI ASSISTENZA aggi rnat al 01/2004
VENETO
VENEZIA
Venezia Frattini G. e C. 041 912453
Caorle System Gas 0421 211555
Chioggia Zambonin Guerrino 041 401070
Lido Venezia Rasa Massimiliano 041 2760305
Mestre Vighesso Stefano 041 914296
Oriago Giurin Italo 041 472367
Portogruaro Vit Stefano 0421 72 72
S. Donà di Piave Orlando Renzo 0421 54443
S. Pietro di Strà Desiderà Giampaolo 049 503 27
Jesolo Tecnositem 0421 953222
BELLUNO
Colle S. Lucia Bernardi Benno 34 6007957
Cortina D’Ampezzo Barbato Lucio 0436 229
Feltre David Mario 0439 305065
Pieve di Cadore De Biasi 0435 3232
Ponte nelle Alpi Tecno Assistence 0437 999362
PADOVA
Padova Duò s.r.l. 049 962 7
Fontaniva Climatek 049 9471932
Legnaro Paccagnella Mauro 049 961332
Monselice F.lli Furlan 0429 77 250
Montagnana Zanier Claudio 0442 21163
Vigodarzere Giangiulio Claudio 049 73775
ROVIGO
Rovigo Calorclima 0425 4715 4
Adria Calorterm 0426 23415
Badia Polesine Vertuan Franco 0425 590110
Fiesso Umbertiano Zambonini Paolo 0425 754150
Porto Viro Tecnoclimap 0426 322172
Sariano di Trecenta Dalla Villa Francesco 0425 712212
TREVISO
Treviso Caldo Casa 0422 490 59
Vittorio Veneto Della Libera Renzo 043 59467
Montebelluna Clima Service 034 74 0059
Oderzo Thermo Confort 0422 710660
Pieve Soligo Falcade Fabrizio 043 40431
Preganziol Fiorotto Stefano 0422 331039
Tarzo Rosso e Blu 043 925077
Valdobbiadene Pillon Luigi 0423 975602
VERONA
Verona Marangoni Nadir 045 6 132
Bussolengo Tecnoclima 2001 045 670272
Castel d’Azzano Tecnoidraulica 045 520 39
Garda Dorizzi Michele 045 6270053
Lavagno Termoclima 045 9 314
Legnago De Togni Stefano 0442 20327
Legnago Zanier Claudio 0442 21163
S. Stefano Zimella Palazzin Giuliano 0442 49039
S. Ambr. Valpolicella Fontana Assistenza 045 6 61936
VICENZA
Vicenza Climax 0444 511349
Arcugnano New AS.TEC 0444 2 9112
Arzignano Pegoraro Mario 0444 671433
Bassano del Grappa
Gianello Stefano 0444 657323
Marano Vicentino A.D.M. 0445 62320
Noventa Vicentina Furlan Service 0444 7 7 42
Ramon di Loria Sbrissa Renzo 0423 4 5059
Sandrigo
Gianello Alessandro 0444 657323
Sandrigo GR Savio 0444 65909
Thiene - Valdagno Girofletti Luca 0445 3 1109
Valdagno Climart 0445 412749
FRIULI VENEZIA GIULIA
TRIESTE
Trieste Priore Riccardo 040 63 269
GORIZIA
Monfalcone Termot. Bartolotti 04 1 412500
PORDENONE
Pordenone Elettr. Cavasotto 0434 5229 9
Bannia di Fiume V.to O.A.B. impianti 0434 560077
Cordenons Raffin Mario 0434 5 0091
S. Vito Tag./to Montico Silvano 0434 33211
UDINE
Udine I.M. di Iob 0432 5656 6
Cervignano D. Friuli Catto Renato 0431 3547
Latisana Vidal Firmino 0431 50 5
S. Giorgio Nogaro Tecnical 0431 65 1
San Daniele Not Gianpietro 0432 954406
TRENTINO ALTO ADIGE
TRENTO
Trento Eurogas di Bortoli 0461 920277
Trento Zuccolo Luciano 0461 203 5
Ala Termomax 0464 670629
Borgo Valsugana Borgogno Fabio 0461 751145
Cavareno General Service 0463 30113
Gardolo Energia 2000 0461 961 0
Pieve di Bono Armani Ivan 0465 674737
Riva del Garda Grottolo Lucillo 0464 554735
LOMBARDIA
MILANO
Milano La Termo Impianti 02 27000666
Bovisio Masciago S.A.T.I. 0362 593621
Cesano Maderno Biassoni Massimo 0362 552796
Paderno Dugnano S.M. 02 9904999
Pogliano M.se Gastecnica Peruzzo 02 9342121
Rozzano (MI città) Meroni F.lli 02 90400677
Vimercate Savastano Matteo 039 60 0341
BERGAMO
Bergamo Tecno Gas 035 403147
Bonate Sopra Mangili Lorenzo 035 9917 9
Costa Volpino SACR 035 970240
Leffe Termoconfort 035 727472
Treviglio Belloni Umberto 0363 304693
BRESCIA
Brescia Atri 030 320235
Edolo Idro impianti 0364 72351
Gussago C.M.C. 030 252201
Sonico Bazzana Carmelo 0364 75344
COMO
Como Pool Clima 9002 031 3306 32
Como S.T.A.C. 031 4 2 4
Canzo Lario Impianti 031 6 3571
Olgiate Comasco Comoclima 031 947517
CREMONA
Gerre de’ Caprioli Ajelli Riccardo 0372 430226
Madignano Cavalli Lorenzo 0373 65 24
Romanengo Fortini Davide 0373 72416
LECCO
Garlate Lario Calor 0341 651 1
Merate Ass. Termica 039 990653
LODI Termoservice 0371 610465
MANTOVA
Mantova Ravanini Marco 0376 390547
Asola
Facchinetti e Carrara
0376 710345
Castigl. Stiviere
Andreasi Bassi Guido 0376 672554
Castigl. Stiviere S.O.S. Casa 0376 63 4 6
Commessaggio Somenzi Mirco 0376 9 251
Felonica Po Romanini Loris 03 6 916055
Gazoldo degli Ippoliti Franzoni Bruno 0376 657727
Guidizzolo Gottardi Marco 0376 1926
Poggio Rusco Zapparoli William 03 6 51457
Porto Mantovano Clima Service 0376 390109
S. Giorgio Rigon Luca 0376 372013
S. Silvestro Curtatone Longhi Gilberto e C. 0376 47026
Suzzara Franzini Mario 0376 533713
Viadana Giri Pierguido 0375 7 147
Villimpenta Eredi Polettini 0376 667241
PAVIA
Pavia Ferrari & C. 03 2 423306
Gambolò
Carnevale Secondino 03 1 939431
VARESE
Carnago C.T.A. di Perotta 0331 9 1263
Casorate Sempione Bernardi Elio 0331 295177
Gazzada Schianno C.S.T. Pastrello 0332 461160
Induno Olona Gandini Guido 0332 201602
Luino Ceruti Valerio 0332 530294
Sesto Calende Calor Sistem 0322 45407
Tradate Baldina Luciano 0331 40400
PIEMONTE
TORINO
Torino AC di Curto 00312060
Torino D’Elia Service 011 121414
Borgofranco D’Ivrea
R.V. di Vangelisti 0125 751722
Bosconero PF di Pericoli 011 9 6 1
Ivrea Sardino Adriano 0125 49531
Leinì R.T.I. di Gugliermina 011 99 1037
None Tecnica gas 011 9 64533
Orbassano C.G. di Correggia 011 9015529
Settimo Torinese M.G.E. Tecnoservice 011 9137267
Venaria Reale M.B.M. di Bonato 011 4520245
Villafranca Belvedere S.A.G.I.T. di Druetta 011 9 00271
Villar Perosa Gabutti Silvano 0121 315564
ALESSANDRIA
Acqui Terme Punto Service 0144 323314
Novi Ligure Pittaluga Pierpaolo 0143 323071
Novi Ligure Bertin Dim. Assist. 0143 329929
Tortona Poggi Federico 0131 13615
AOSTA
Aosta Zancanaro Ulderico 0165 552734
Issogne Borettaz Stefano 0125 92071
ASTI
Asti Fars 0141 595640
Asti Appendino Roberto 0141 59793
BIELLA
Biella Bertuzzi Adolfo 015 25739 0
Biella Fasoletti Gabriele 015 402642
CUNEO
Cuneo Idroterm 0171 411333
Alba Montanaro Paolo 0173 336 1
Borgo S. Dalmazzo Near 0171 266320
Brà Testa Giacomo 0172 415513
Manta Granero Luigi 0175 5536
NOVARA
Novara Ecogas 0321 467293
Arona Calor Sistem 0322 45407
Cerano Termocentro 0321 726711
Grignasco Sagliaschi Roberto 0163 41 1 0
Nebbiuno Sacir di Pozzi 0322 5 196
VERBANIA
Villadossola Progest-Calor 0324 547562
VERCELLI
Bianzè A.B.C. Service 0161 49260
Costanzana Brignone Marco 0161 3121 5
LIGURIA
GENOVA
Genova Dore Franco 010 26372
Genova Idrotermogas 010 212517
Genova Gullotto Salvatore 010 7117 7
Montoggio Macciò Maurizio 010 93 340
Sestri Levante Elettrocalor 01 5 4 5675
IMPERIA Eurogas 01 3 27514
LA SPEZIA
Sarzana Faconti Giovanni 01 7 673476
SAVONA
Savona Murialdo Stelvio 019 402011
Cairo Montenotte Artigas 019 5010 0
EMILIA ROMAGNA
BOLOGNA
Bologna M.C.G. 051 53249
Baricella U.B. Gas 051 6600750
Casalecchio di Reno
Nonsologas 051 573270
Crevalcore A.C.L. 051 9 02 1
Galliera Balletti Marco 051 12341
Lagaro MBC 0534 97060
Porreta Terme A.B.C. 0534 24343
S. Agata Bolognese C.R.G. 2000 051 957115
FERRARA
Ferrara Arvey Gas 0532 94355
Ferrara Guerra Alberto 0532 742092
Bondeno Sgarzi Maurizio 0532 54675
Bosco Mesola A.D.M. Calor 0533 795176
Cento Michelini Walter 051 904670
Marrara Simoni Renzo 0532 421067
S. Agostino Vesturzo Pasquale 0532 350117
Vigarano Pieve Fortini Luciano 0532 715252
Viconovo Occhiali Michele 0532 25 101
FORLÌ-CESENA
Forlì Vitali Ferrante 0543 7 00 0
Casemurate Tecnotermica 0543 6145
Cesena Antonioli Loris 0547 3 3761
Cesena ATEC. CLIMA 0547 335165
Gatteo GM 0541 1 315
Misano Adriatico A.R.D.A. 0541 613162
S. Pietro in Bagno Nuti Giuseppe 0543 91 703
MODENA
Gaggio di Piano Ideal Gas 059 93 632
Finale Emilia Bretta Massimo 0535 9097
Medolla Tassi Claudio 0535 5305
Novi Ferrari Roberto 059 677545
Pavullo Meloncelli Marco 0536 21630
Sassuolo Mascolo Nicola 0536 4 5
Savignano sul Panaro
Eurogas 059 730235
Zocca Giesse 059 9 6565
PARMA
Parma Sassi Massimo 0521 992106
Monchio D.C. Lazzari Stefano 347 714927
Ronco Campo Canneto Ratclif Matteo 0521 371214
Vigheffio Morsia Emanuele 0521 959333
PIACENZA
Piacenza Bionda 0523 4 171
9

Carpaneto Piacentino Ecologia e Calore 0335 031121
RAVENNA
Ravenna Nuova C.A.B. 0544 4653 2
Faenza Berca 0546 22 0
Savio di Cervia Bissi Riccardo 0544 927547
RIMINI Idealtherm 0541 3 057
REGGIO EMILIA
Reggio Emilia Casa Gas 0522 271222
Guastalla Assicalor 0522 22045
Quattro Castella
Nuova Clima Service 0522 1302
REP. S. MARINO
Borgo Maggiore Titankalor 0549 902162
TOSCANA
FIRENZE
Firenze Calor System 055 732004
Firenze SAB 2000 055 706091
Fucecchio S.G.M. 0571 2322
Martignana Sabic 0571 92934
AREZZO
Arezzo Artegas 0575 901931
Castiglion Fiorentino Sicur-Gas 0575 657266
Monte San Savino Ceccherini Franco 0575 10371
Montevarchi Rossi Paolo 055 9 4377
S. Giovanni Valdarno Manni Andrea 055 9120145
GROSSETO
Grosseto
Acqua e Aria Service 0564 410579
Grosseto Tecnocalor 0564 45456
Follonica M.T.E. di Tarassi 0566 511 1
LIVORNO
Livorno A.B. Gas di Boldrini 05 6 424050
Livorno Moro 05 6 2310
Cecina Climatic Service 05 6 630370
Venturina CO.M.I.T. 0565 55117
LUCCA
Lucca Termoesse 05 3 95709
Lucca Lenci Giancarlo 05 3 394371
Gallicano Valentini Primo 05 3 74316
Viareggio Raffi e Marchetti 05 4 433470
MASSA CARRARA
Marina di Carrara Tecnoidr. Casté 05 5 56 34
Pontremoli Berton Angelo 01 7 30131
Villafranca Lunigiana Galeotti Lino 01 7 49423
PISA
Pisa Gas 2000 050 57346
Bientina Centro Calore 05 7 756700
Pontedera SB di Saviozzi 05 7 52751
S. Miniato Climas 0571 366456
Volterra Etruria Tepor 05 5277
PISTOIA
Massa e Cozzile Tecnigas 0572 72601
Spazzavento
Serv. Assistenza F.M. 0573 572249
PRATO
Prato Lazzerini Mauro 0574 13794
Prato - Mugello Kucher Roberto 0574 630293
SIENA
Siena Idealclima 0577 330320
Casciano Murlo Brogioni Adis 0577 17443
Chianciano Terme
Chierchini Fernando 057 30404
LAZIO
ROMA
Roma Centro-Montes. Climatron 06 79 41 5
Roma-Casilina-Prenest. Idrokalor 2000 06 2055612
Roma EUR-Castelli Idrothermic 06 22445337
Roma Monte Mario Termorisc. Antonelli 06 33 1223
Roma Prima Porta Di Simone Euroimp. 06 30 92426
Roma Fiumicino M.P.R. 06 5673222
Val Mont. Zagarolo Termo Point 06 20761733
Cerveteri De Santis Augusto 06 9951576
Monterotondo C.& M. Caputi 06 906 555
Nettuno
Clima Market Mazzoni 06 9 05260
Pomezia Tecnoterm 06 910704
S. Oreste Fioretti Mario 0761 579620
Santa Marinella Ideal Clima 0766 533 24
Tivoli A.G.T. Magis-Impresit 0774 411634
LATINA
Latina Santori Marco 0773 690162
Latina Scalo Esse 2 0773 631164
RIETI
Amatrice Palombini Massimo 0746 26249
Vazia Idroterm. Confalone 0746 2 0 11
FROSINONE
Cassino S.A.T.A. 0776 312324
Castelmassimo Clima Service 0775 271074
Sora Santini Errico 0776 30616
VITERBO
Viterbo Bernabucci Alberto 0761 343027
Viterbo C.A.B.T. 0761 263449
Acquapendente Electronic Guard 0763 734325
Civita Castellana Tardani Riccardo 0761 513 6
Montefiascone Stefanoni Marco 0761 27061
Orte Scalo S.I.T. 0761 40067
Sutri Mosci Eraldo 0761 600 04
Tuscania C.A.T.I.C. 0761 443507
Vetralla Di Sante Giacomo 0761 461166
UMBRIA
PERUGIA
Perugia Tecnogas 075 5052 2
Gubbio PAS di Radicchi 075 9292216
Moiano Elettrogas 057 294047
Pistrino Electra 075 592463
Ponte Pattoli Rossi Roberto 075 59414 2
S. Martino in Colle Professionalgas 075 6079137
Spoleto Termoclima 0743 222000
TERNI
Terni A.E.T. 0744 401131
Baschi ASI di Anselmi 0744 957610
Ficulle Maschi Adriano 0763 65 0
Porano Breccia Bernardino 0763 374411
MARCHE
ANCONA
Loreto Tecmar 071 976210
Osimo Azzurro Calor 071 7109024
Serra S. Quirico Ruggeri Cesare 0731 6324
ASCOLI PICENO
Ascoli Piceno Idrotermo Assist. 0736 312013
Centobuchi Leli Endrio 0735 702724
Comunanza I.M.E. Maravalli 0736 44610
Montegranaro S.A.R. 0734 9015
Offida Ciabattoni Claudio 0736 41360
Porto S. Giorgio Pomioli 0734 676563
S. Ben. del Tronto Sate 5 0735 757439
S. Ben. del Tronto Tecnoca 0735 5 1746
MACERATA
Morrovalle Scalo Cast 0733 65271
S. Severino M.
Tecno Termo Service 0733 63709
PESARO-URBINO
Pesaro Paladini Claudio 0721 405055
Cagli S.T.A.C. Sadori 0721 7 7060
Lucrezia Cartoceto
Pronta Ass. Caldaie Gas 0721 99621
S. Costanzo
Capoccia e Lucchetti 0721 960606
Urbino A M Clementi 0722 32719
ABRUZZO - MOLISE
L’AQUILA
Avezzano Massaro Antonello 0 63 416070
Carsoli Proietti Vittorio 0 63 9953 1
Cesaproba
Cordeschi Berardino 0 62 90 1 2
Cese di Preturo Maurizi Alessio 0 62 461 66
Pratola Peligna
Giovannucci Marcello 0 64 272449
CAMPOBASSO
Termoli G.S.D. di Girotti 0 75 702244
Campobasso Catelli Pasqualino 0 74 6446
CHIETI
Chieti Disalgas 0 5 4910409
Fara S. Martino Valente Domenico 0 72 9 4107
Francavilla al Mare Almagas 0 5 1093
Francavilla al Mare Italtermica 0 5 10906
Lanciano
Franceschini Maurizio 0 72 714167
Paglieta Ranieri Raffaele 0 72 09714
Scerni Silvestri Silverio 0 73 919 9
ISERNIA Crudele Marco 0 65 291 1
PESCARA
Pescara Il Mio Tecnico I.M.T. 0 5 4711220
Montesilvano Fidanza Roberto 0 5 4452109
Villa Raspa Ciafardo Terenzio 0 5 4157111
TERAMO
Teramo Stame 0 61 240667
Giulianova Lido Smeg 2000 0 5 004 93
Tortoreto Lido Gest Point 0 61 7 590
CAMPANIA
NAPOLI
Napoli Metan Termica 0 1 7677641
Boscotrecase Tecnoclima 0 1 5 69 4
San Vitalino Tecno Assistenza 0 1 441941
Sorrento Cappiello Giosuè 0 1 7 5566
Volla Termoidr. Galluccio 0 1 7742234
AVELLINO Termo Idr. Irpina 0 25 610151
BENEVENTO C.A.R. di Simone 0 24 61576
CASERTA
Lusciano Eurotecno 0 1 140529
Villa Literno Elettr. Ucciero 0 1 920406
SALERNO
Salerno IRIV 0 9 724173
Baronissi S.C.S. Gas 0 9 952 76
Castel S. Giorgio Chierchia Giovanni 0 1 952 25
Cava dei Tirreni F.lli di Martino 0 9 345696
S. Pietro al Tanagro TECH di Tuzia 0975 45042
Vallo della Lucania Ottati Vittorio 0974 75404
BASILICATA
MATERA
Matera Acito Tommaso 0 35 335971
Pisticci Sicurezza Imp. 0 35 5 5 0
CALABRIA
REGGIO CALABRIA
Reggio Calabria Progetto Clima 0965 71226
CATANZARO
Catanzaro Imp. Costr. Cubello 0961 772041
Lamezia Terme Teca 096 436516
Lamezia Terme
Etem di Mastroianni 096 451019
COSENZA
Cosenza Magic Clima 09 4 22034
Belvedere Marittimo Tecnoimpianti s.r.l. 09 5 30
Morano Calabro Mitei 09 1 31724
S. Sofia d’Epiro Sulfaro Impianti 09 4 957676
PUGLIA
BRINDISI Galizia Assistenza 0 31 961574
BARI
Bari TRE.Z.C. 0 0 50227 7
Bari A.I.S. 0 0 5576 7
Acquaviva Fonti L. e B. Impianti 0 0 757032
Adelfia Eracleo Vincenzo 0 0 4591 51
Barletta Dip. F. Impianti 0 3 333231
Bisceglie Termogas 0 0 392 711
Castellana Grotte Climaservice 0 0 4961496
Gravina Puglia Nuove Tecnologie 0 0 3267 34
Grumo Gas Adriatica 0 0 622696
Mola di Bari Masotine Luca 0 0 4744569
FOGGIA
Foggia
Delle Donne Giuseppe 0 1 635503
Foggia
D’Ambruoso Michele 0 0 47456 0
Cerignola Raffaele Cosimo 0330 327023
S. Fer. di Puglia Nuova Imp. MC 0 3 629960
Torremaggiore Idro Termo Gas 0 2 3 2497
LECCE
Lecce De Masi Antonio 0 32 643792
Lecce
Martina Massimiliano 0 32 302466
TARANTO
Ginosa Clima S.A.T. 099 294496
Grottaglie Lenti Giovanni 099 5610396
Manduria
Termotecnica Quiete 099 979637
Martina Franca Palombella Michele 0 0 4301740
Talsano Carbotti Angelo 099 7716131
SICILIA
PALERMO P.I. Service 091 6 6 01
AGRIGENTO I.T.M. di Miccichè 0922 606 64
CATANIA
Biancavilla Pinnale Giacomo 33 26704 7
Caltagirone Siciltherm Impianti 0933 53 65
S. Giovanni la Punta Thermotecn. Impianti 095 7513 43
ENNA La Rosa Giuseppe 0935 244 5
MESSINA
Messina Metano Market 090 2939439
Giardini Naxos Puglisi Francesco 0942 52 6
S. Lucia del Mela Rizzo Salvatore 090 93570
RAGUSA
Comiso I.TE.EL. 0932 963235
SIRACUSA
Siracusa Novaterm 0931 7 20 0
Carlentini Miceli Armando 095 991515
SARDEGNA
CAGLIARI
Cagliari Riget 070 494006
Villaputzu
Cen. Imp. Villaputzu-Concas 070 997692
ORISTANO Corona Giuseppe 07 3 73310
SASSARI
Sassari Lovisi Antonio 079 260430
Olbia Centro Impianti 07 9 59 103
Olmedo Energia Risparmio 079 902705
10

INDICE
1 DESCRIPCION DE LA CALDERA
1.1 INTRODUCCION . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12
1.2 DIMENSIONES
1.3 DATOS TECNICOS
1.4 ESQUEMA DE FUNCIONAMIENTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13
1.5 CAMARA DE COMBUSTION
1.6 QUEMADORES ACOPLABLES
1.7 PERDIDAS DE CARGA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14
2 INSTALACION
2.1 CUARTO CALDERA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15
2.2 DIMENSIONES CUARTO CALDERA
2.3 CONEXION DE LA INSTALACION
2.4 CONEXION A LA CHIMENEA
2.5 CONEXION ELECTRICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16
3 USO Y MANTENIMIENTO
3.1 CONTROLES PREVIOS A LA PUESTA EN MARCHA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17
3.2 ENCENDIDO Y FUNCIONAMIENTO
3.3 LIMPIE A Y MANTENIMIENTO
3.4 ANODO DE MAGNESIO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
3.6 ADVERTENCIAS PARA EL USUARIO
ESPAÑOL
FUNDICIONES SIME S.p.A. ubicada en Vía Garbo 27 - Legnago (VR) - Italia declara que sus propias calderas de
gasoil están producidas de acuerdo a lo que indica al artículo 3 apartado 3 de la Directiva PED 97 /23 CEE, según
un correcto Procedimiento Rutinario Constructivo, dado que fueron proyectadas y fabricadas conformes a la
norma UNI EN 303 – 1: 2002.

12
1.1 INTRODUCCION
Las calderas de hierro fundido “Rondò
B” para la calefacción y la producción
de agua caliente sanitaria, son proyec-
tadas y construidas en conformidad
con la Directiva Europea CEE 92/42.
Funcionan con gasóleo, con una com-
bustión perfectamente equilibrada y
los muy altos rendimientos permiten
conseguir importantes ahorros de
combustible.
1 DESCRIPCION DE LA CALDERA
950
640
395
235
75
M1
M
U
C
E
RS
==
100
550
960
30 735
460
Ø 130
730
1300
1.2 DIMENSIONES
Fig. 1
1.3 DATOS TECNICOS
LEYENDA
M1 Ida instalación de zona R 1” (UNI-ISO 7/1)
MIda instalación R 1” (UNI-ISO 7/1)
R Retorno instalación R 1” (UNI-ISO 7/1)
SVaciado caldera Rp 1/2” (UNI-ISO 7/1)
EEntrada agua sanitaria Rp 3/4” (UNI-ISO 7/1)
CRecirculación Rp 3/4” (UNI-ISO 7/1)
USalida agua sanitaria Rp 3/4” (UNI-ISO 7/1)
Rondò B4 Rondò B Rondò B4 Rondò B
Nox: Clase 3* NOx: Clase 3*
Potencia térmica kW 31,3 40,0 27,6 32,7
kcal/h 26.900 34.400 23.700 28.100
Caudal térmico kW 34,8 44,3 30,7 36,3
kcal/h 29.900 38.100 26.400 31.200
Elementos n° 4 5 4 5
Potencia eléctrica absorbida W80 80 80 80
Presión máxima de servicio bar 4 4 4 4
Contenido de agua l 19,8 23,8 19,8 23,8
P érdidas de carga lado humos mbar 0,16 0,21 0,07 0,13
Presión cámara de combustión mbar –0,02 –0,02 –0,02 –0,02
D epresión consejada en la chimenea mbar 0,18 0,23 0,09 0,15
Temperatura de los humos °C 188 185 145 145
Caudal de los humos m3st/h 41,4 52,8 37,4 43,9
Volumen de los humos dm312 15 12 15
CO2% 12,5 12,5 12,8 12,9
Campo de regulación calefacción °C 30÷85 30÷85 30÷85 30÷85
Campo de regulación sanitario °C 30÷60 30÷60 30÷60 30÷60
Producción agua sanitaria
Capacidad acumulador l 80 80 80 80
Caudal sanitario ∆t 30°C ** l/h 880 930 790 930
Tiempo de recuper. de 25°C a 55°C min 10 10 10 10
P re sión máxima de servicio acumulador bar 6 6 6 6
Peso kg 217 243 217 243
*Funcionamiento con quemador a bajas emisiones contaminantes ** Temperatura entrada agua sanitaria 15°C - temperatura caldera 80°C

13
1. CAMARA
DE COMBUSTION
La cámara de combustión es del tipo
con pasaje directo y es conforme a la
norma EN 303-3 adjunto E.
Las dimensiones están indicadas en la
fig. 3.
1.6 QUEMADORES ACOPLABLES
Se aconseja, en general, que el quema-
dor a gasoil acoplable a la caldera utili-
ce inyectores que tengan spray de tipo
semivacio. Indicamos al punto 1.6.1 y
1.6.2 los modelos de quemador con los
cuales la caldera ha sido probada.
LEYENDA
1 Cuerpo caldera
2 Hidrómetro
3 Purgador automático de aire
(no suministrado)
4 Bomba instalación (no suministrado)
5 Bomba acumulador
6 Válvula de retención
7 Vaso de expansión acumulador
(no suministrado)
8 Válvula de seguridad acumulador
(no suministrado)
9 Anodo de magnesio
10 Llave de vaciado acumulador
11 Llave de vaciado caldera
(no suministrado)
12 Válvula de seguridad caldera
(no suministrado)
13 Quemador (no suministrado)
14 Acumulador
1.4 ESQUEMA DE FUNCIONAMIENTO
Fig. 2
L Volumen
mm dm3
Rondò B4 405 24,0
Rondò B 505 30,5
L
270
280
Fig. 3
1.6.1 Quemadores “RIELLO”
Modelo Inyector Angle de Presión bomba
Tipo ø pulverización bar
Rondò B4 RG1R DELAVAN 0,75 60°W 13,0
R2000 G38R DELAVAN 0,75 60°W 12,5
Rondò B RG1R DELAVAN 1,00 60°W 11,5
R2000 G46R DELAVAN 0,85 60°W 14,0
1.6.2 Quemadores “RIELLO” - NOx: Clase 3
Modelo Inyector Angle de Presión bomba
Tipo ø pulverización bar
Rondò B4 R2000 G36 RLN DANFOSS 0,60 60°H 14,0
Rondò B R2000 G60 RLN DANFOSS 0,75 60°H 12,0
NOTA: Mediante la utilización de los inyectores Danfoss 60°H se obtienen los mejores valores
de emisión. Sobre las instalaciones se aconseja utilizar los inyectores Danfoss 60°S para
aumentar la confiabilidad del funcionamiento del quemador durante su vida útil.

1.6.3 Montaje de los quemadores
La puerta de la caldera se suministra
predispuesta para el montaje del que-
mador (fig. 3/a).
Los quemadores deben ser regulados
de modo tal que el valor de la CO2sea
el indicado en el punto 1.3 con una tole-
rancia de ± 5%.
14
R 75
ø 110
M8
Fig. 3/a
0
120
1500
1000
500
Portata acqua (l/h)
Perdite di carico (mbar)
100
80
20
40
60
2000
Rondò B4
Rondò B
140
160
180
200
2500 3000
220
Rondò B
Fig. 4
NOTA: Las pérdidas de carga del diagrama fueron obtenidas
con ∆t 10°C
1.7 PERDIDAS DE CARGA
Caudal de agua( l/h)
Pérdidas de carga (mbar)

2.1 CUARTO CALDERA
El cuarto caldera debe poseer todos
los requisitos de las normas para las
instalaciones térmicas a combustibles
líquidos.
2.2 DIMENSIONES
CUARTO CALDERA
Poner el cuerpo caldera sobre un zóca-
lo de no menos de 10 cm de altura.
El cuerpo deberá apoyarse sobre
superficies que permitan leves desliza-
mientos; utilizando posiblemente unas
chapas de acero.
Entre las paredes del cuarto y la calde-
ra se recomienda de dejar un espacio
de no menos de 0,60 m, mientras
entre la tapa de la caldera y el techo
del lugar de no menos de 1 m. Esta
medida puede ser reducida a 0,50 m
para calderas con acumulador incor-
porado (de cualquier modo la altura
mínima del cuarto caldera no debe ser
inferior a 2,5 m).
2.3 CONEXION DE LA
INSTALACION
Al realizar las conexiones hidráulicas,
asegúrense respetar las indicaciones
de la fig. 1. Es conveniente que las
conexiones sean fácilmente desconec-
tables por medio de brida con racores
giratorios. La instalación debe ser del
tipo con vaso de expansión cerrado.
2.3.1 Accesorios
para instalar (fig. 2)
Para garantir el funcionamiento de la
caldera es necesario instalar en el ori-
ficio de 3/8” de la tubería de ida insta-
lación un purgador automático de aire
(3) y en el orificio de 1/2” una válvula
de seguridad tarada a 3 bar (12).
Además instalar una válvula de seguri-
dad tarada a 6 bar (8) en la tubería de
entrada agua sanitaria del acumulador,
para evitar que eventuales sobrepre-
siones lo hagan reventar. En el caso de
intervenciones frecuentes de la válvula
de seguridad acumulador, será nece-
sario montar en el circuito sanitario un
vaso de expansión (7) de 5 litros con
presión máxima de servicio 8 bar.
El vaso debe ser del modelo de mem-
brana de caucho natural apto para uso
alimenticio.
La bomba para la calefacción, se
puede instalar en la parte trasera de la
caldera, en sustitución del racor de
conexión (4).
2.3.2 Rellenado de la instalación
Antes de proceder a la conexión de la
caldera a la instalación, se aconseja
hacer circular el agua en las tuberías,
para eliminar posibles cuerpos extra-
ños que podrían perjudicar el buen
funcionamiento del aparato.
El rellenado debe hacerse lentamente,
para permitir al aire su completa sali-
da, a través de los purgadores, coloca-
dos a lo largo de la instalación.
En instalaciones de calefacción con cir-
cuito cerrado, la presión de carga en
frío de la instalación y la presión de
preinflado del vaso de expansión, deben
coincidir y en todo caso no ser inferio-
res a la altura de la columna estática de
la instalación (por ejemplo, para una
columna estática de 5 m, la presión de
preinflado del vaso y la presión de carga
de la instalación deberán coincidir
como mínimo al valor de 0,5 bar).
2.3.3 Producción de
agua sanitaria
En la función de calentamiento del
agua sanitaria la bomba instalada en el
circuito boiler, quedará funcionando,
hasta cuando la sonda del termostato
acumulador, haya alcanzado el valor
programado a través de su manopla.
Satisfecho el termostato acumulador,
si el desviador está puesto en invierno
y el termostato ambiente está en
demanda, puede arrancar la bomba
de calefacción (aparato suministrado
bajo pedido).
Para que la caldera esté en condición
de producir agua caliente sanitaria
es necesario que, al primer encendi-
do sea vaciado el serpentín del acu-
mulador, de todo el aire contenido.
Para facilitar esta operación colocar
la ranura del tornillo de desbloqueo
de la válvula de retención, en posición
horizontal (6 fig. 2). Una vez purgado
todo el aire, volver a colocar el torni-
llo en la posición inicial.
El acumulador para la producción del
agua sanitaria, es del tipo de acumula-
ción rápida, de acero vitrificado, recu-
bierto de espuma de poliuretano
expandido y con una cabida de 80
litros. El eficiente aislamiento del acu-
mulador, limita las dispersiones por
radiación y reduce los costos de man-
tenimiento en temperatura, del agua
caliente sanitaria.
2.3.4 Características del agua
de alimentación
Para prevenir incrustaciones calcáreas
y averías en el intercambiador sanita-
rio, el agua de alimentación no tiene
que presentar una dureza superior a
los 20° F. Siempre, es oportuno verifi-
car las características del agua utiliza-
da e instalar equipos especiales para el
tratamiento. Con el objeto de evitar
incrustaciones o depósitos en el inter-
cambiador primario también el agua de
alimentación del circuito de calefacción
tiene que tratarse en conformidad con
la norma UN-CTI 8065. Es absoluta-
mente indispensable tratar el agua utili-
zada para la instalación de calefacción
en los casos siguientes:
– Instalaciones muy amplias (con alto
contenido de agua).
– Admisión frecuente de agua para
rellenar la instalación.
– En caso que fuera necesario vaciar
completamente o parcialmente la
instalación.
2.4 CONEXION A LA CHIMENEA
La chimenea es fundamental para el
buen funcionamiento de la caldera; en
efecto, si no se ejecuta conforme a las
normas podría provocar problemas de
arranque lo que implicaría formación
de hollín, condensaciones e incrusta-
ciones.
El tubo de la chimenea debe por tanto
respetar los reglamentos locales
vigentes y los siguientes requisitos:
– estar realizado por materiales
impermeables aptos para resistir a
la temperatura de los humos y a
sus eventuales condensaciones;
–
ser de suficiente resistencia mecáni-
ca y de baja conductibilidad térmica;
– tener aislamiento apropiado para
evitar fenómenos de enfriamiento
de los humos;
– estar puesto verticalmente y tener
en la parte terminal un aspirador
estático para asegurar una eficien-
te y constante evacuación de los
productos de la combustión;
–
con el objetivo de evitar que el viento
pueda crear, alrededor de la corona
de la chimenea, zonas de presión
tales de aspirar en modo ascendien-
te gases de combustión, es necesa-
rio que el orificio de descarga supere
de 0,4 m, como mínimo, cualquier
estructura cercana a la chimenea
(incluida la parte superior del techo)
pero que no diste más de 8 m;
– el conducto de la chimenea debe
15
2 INSTALACION

tener un diámetro no inferior, al del
racor de la caldera; para las chime-
neas de sección cuadrada, la misma
debe tener una superficie de un
10% superior a la superficie de la
sección del racor de la caldera;
– la sección útil de la chimenea debe
respetar la siguiente relación:
S sección resultante en cm2
K coeficiente de reducción:
– 0,045 para leña
– 0,030 per carbone
– 0,024 para gasóleo
– 0,016 para gas carbón
P potencia de la caldera en kcal/h
H altura de la chimenea en
metros, medida desde el eje de
la llama hasta la salida de la chi-
menea a la atmósfera
.
En el cálculo del conducto de eva-
cuación de humos, se debe tener
en cuenta la altura efectiva de la
chimenea, en metros, medida
desde el eje de la llama hasta su
punto más alto, disminuida de:
– 0,50 m por cada cambio de
dirección del conducto de
enlace entre la caldera y la
chimenea;
– 1,00 m por cada metro de
tramo horizontal del conducto
de enlace.
2. CONEXION ELECTRICA
La caldera se suministra con un cable
eléctrico de alimentación y debe ser ali-
mentada con corriente monofásica
230V - 50H a través de un interrup-
tor general protegido por fusibles.
El termostato ambiente es necesario
para obtener una buena regulación de
la temperatura ambiente y debe
conectarse como indicado en la fig. 5.
Conectar el cable de alimentación del
quemador e la bomba de la instalación
suministrados con la caldera.
NOTA: El equipo debe ser conectado
a una instalación de puesta a tierra
eficaz. SIME declina toda responsabi-
lidad por daños a personas o cosas
derivados de la falta de conexión
eléctrica a tierra de la caldera.
Desconecte la alimentación eléctrica
antes de efectuar cualquier
operación sobre el cuadro eléctrico.
16
P
S=K√H
Fig. 5
LEYENDA
TS Termostato seguridad
SB Bombilla bloqueo quemador
EI Interruptor Verano - Invierno
TA Termostato ambiente
TB Termostato acumulador
TC Termostato caldera
TL Termostato límite
IG Interruptor general
PB Bomba acumulador
PI Bomba instalación
B Quemador
R Relé
1
IG
TS
10
2
3
1
4
11
98
76
5
R
5
6
8
TL
9
PB
11
4
E/I
7
marrone
13 14
12
19 22
TC
18
23
17
SB
16 15
230 V - 50 Hz
N
L
3
10
B
blu
nero
2
20
21
TA
TB
PI

17
3.1 CONTROLES PREVIOS
A LA PUESTA EN MARCHA
En el momento de efectuar el primer
encendido de la caldera, es conveniente
proceder a las siguientes comprobaciones:
– asegurarse que la instalación esté
llena de agua y bien purgada;
– asegurarse también, que las válvu-
las de compuerta, estén abiertas;
– averiguar que los conductos para la
salida de los gases de la combustión
estén libres y sin obstrucciones;
– comprobar que la conexión a la red
eléctrica se haya hecho correcta-
mente y que la toma de tierra esté
conectada adecuadamente;
– averiguar que no existan líquidos o
materiales inflamables en las inme-
diatas cercanías de la caldera;
– controlar que la bomba de circula-
ción no esté bloqueada.
3.2 ENCENDIDO Y
FUNCIONAMIENTO
3.2.1 Encendido caldera (fig. 6)
Para realizar el encendido de la calde-
ra actuar de la siguente manera:
– suministrar tensión a la caldera, por
medio del interruptor general (1),
contemporáneamente se obtendrá
también el arranque del quemador;
–
seleccionar la temperatura del acumu-
lador actuando sobre la manopla del
termostato (7). La bomba que alimenta
el acumulador trabajará hasta que la
temperatura no corresponda al valor
establecido. En la fase de producción
de agua caliente sanitaria la caldera
funcionará automáticamente a la tem-
peratura de calefacción, señalada
sobre el termómetro (5), al valor de
80°C a través del termostato limite (6);
– satisfecha la producción de agua
caliente sanitaria, con el interruptor
(2) en posición VERANO, se parará
sea el quemador como la bomba de
circulación; con el interruptor (2) en la
posición INVIERNO se pondrá en fun-
cionamiento la bomba de la instalación
regulada por el termostato ambiente.
En esto caso, el quemador funcionará
controlado por el termostato caldera
(8) a la temperatura deseada;
–
para garantir un óptimo funciona-
miento de la caldera y evitar posibles
fenómenos de condensación, se
aconseja de regular la manopla del
termostato caldera (8) a una tempe-
ratura de mínimo 60°C. El valor de la
temperatura establecida se controla
sobre el termómetro (5).
3.2.2 Termostato de seguridad (fig. 6)
El termostato de seguridad de rearme
manual (3) interviene, provocando el
inmediato apagado del quemador, cuando
en la caldera se superan i 95°C. Para vol-
ver a encender la caldera es necesario
destornillar la tapa del termostato y rear-
mar el botón que hay debajo. Si el blo-
queo de la caldera volviera a repetirse
varias veces será necesario pedir la
intervención de un técnico autorizado.
3.2.3 Rellenado de la instalación (fig. 6)
Controlar periódicamente que, con la
instalación fría, el hidrómetro (4) tenga
valores de presión comprendidos entre
1 - 1,2 bar. Si la presión es inferior a 1
bar, proceder al restablecimiento.
3.2.4 Apagado caldera (fig. 6)
Para apagar la caldera quitar la ten-
sión eléctrica actuando sobre el inte-
rruptor general
(1).
3.3 LIMPIEZA ESTACIONAL
La manutención del generador debe
ser efectuada anualmente solicitán-
dola a personal técnico autorizado
.
Antes de iniciar los trabajos de lim-
pieza o manutención, desconectar
el aparato de la red de alimenta-
ción eléctrica.
3.3.1 Lado humos caldera (fig. 7)
Para efectuar la limpieza de los conduc-
tos de humos sacar los tornillos que
fijan la puerta al cuerpo caldera y con
adecuado escobillón limpiar las superfi-
cies interiores y el tubo de evacuación
de los humos removiendo los residuos.
Con la manutención terminada, colocar
los turbuladores en la posición inicial.
3.3.2 Anodo de protección
acumulador
El ánodo de magnesio (9 fig. 2) proteje
el acumulador de las corrientes galvá-
nicas: el desgaste es producido por la
naturaleza del agua en la zona.
El ánodo de magnesio debe ser ins-
peccionado periódicamente y substi-
tuido cuando resulte desgastado.
El ánodo está montado en la parte
anterior del acumulador y es por lo
tanto, accesible con relativa facilidad.
3 USO Y MANTENIMIENTO
12
34
8765
Fig. 6
RONDO' 3/4
ESTELLE 3/4
RONDO' 5/6
ESTELLE 5/6
Fig. 7
RONDÒ B4
RONDÒ B

18
3.3.3 Desmontaje de la
envolvente (fig. 8)
Para procede con el desmontaje de la
envolvente es necesario ejecutar progre-
sivamente las siguientes operaciones:
– desmonte el quemador
– quite la tapa (5) fijada mediante
estacas de encastre;
– desmonte el panel de mandos (3)
bloqueado lateralmente con dos tor-
nillos autorosqueados;
– quite los paneles anterior superior
(1) e inferior (2) fijados lateralmente
mediante estacas de encastre;
– desmonte el lateral izquierdo (4)
destornillando los dos tornillos que
lo fijan al soporte superior (7), quite
el tornillo que lo fija al panel poste-
rior (8) y finalmente desmonte el
tornillo que bloquea el lateral al
soporte del hervidor;
– desmonte el lateral derecho (6) rea-
lizando las mismas operaciones.
3.3.4
Inconvenientes
de funcionamiento
Se enuncian algunas causas y los posi-
bles remedios de una serie de anoma-
lías que podrían producirse y llevar a
un fallo o mal funcionamiento del equi-
po. Una anomalía en el funcionamiento,
en la mayor parte de los casos, lleva al
encendido de la señalización de blo-
queo, del equipo de mando y control.
El encenderse este señal, el quemador
podrá funcionar nuevamente sólo des-
pués de haber presionado a fondo el
pulsador de desbloqueo; hecho esto,
se produce un encendido regular, se
puede imputar la detención de una
anomalía transitoria y no peligrosa.
Por el contrario, si el bloqueo persiste
se deberá buscar la causa de la ano-
malía y realizar los remedios ilustrados
a continuación:
El quemador no se enciende
– Controle las conexiones eléctricas,
–
Controle el buen flujo del combustible,
la limpieza de los filtros, del inyector y
la eliminación del aire de la tubería.
– Controle la buena formación de chis-
pas de encendido y el funcionamien-
to del equipo del quemador.
El quemador se enciende regular-
mente pero después se apaga.
– Controle la calidad de llama, la regu-
lación de aire y el funcionamiento de
la caja de control de llama.
Dificultad de regulación del quema-
dor y/o falta de rendimiento
– Controle el buen flujo de combusti-
ble, la limpieza del generador, la no
obstrucción del conducto de evacua-
ción de humos, la real potencia sumi-
nistrada por el quemador y la limpie-
za (polvo).
El generador se ensucia fácilmente
– Controle la regulación del quemador
(análisis humos), la calidad del com-
bustible, la obstrucción de la chime-
nea y la limpieza del recorrido del
aire del quemador (polvo).
El generador no funciona en la tem-
peratura
– Verifique la limpieza del cuerpo gene-
rador, la combinación, la regulación,
las prestaciones del quemador, la
temperatura preregulada, el correc-
to funcionamiento y ubicación del
termóstato de regulación.
–
Asegúrarse que el generador sea de
potencia suficiente para la instalación.
Olor de productos no incombustible
– Verifique la limpieza del cuerpo gene-
rador y de la evacuación de los
humos, lo hermético del generador y
de los conductos de evacuación
(puerta, cámara de combustión,
conducto humos, conducto ventila-
ción humos, juntas).
– Controle que la combustión sea
correcta.
Frecuencia de la intervención de la
válvula de seguridad de la caldera.
– Controle la presencia del aire en la
instalación, el funcionamiento
del/de los circuladores.
– Verifique la presión de carga de la
instalación, la eficiencia del/de los
tanques de expansión y el calibrado
de la válvula misma.
3.4 PROTECCION ANTIHIELO
En caso de hielo asegúrese que la
instalación de calefacción quede en
funcionamiento y que los locales, como
así el lugar de la instalación de la cal-
dera, estén suficientemente calefacta-
dos; caso contrario, tanto la caldera
como la instalación deben ser vaciados
completamente. Para un vaciado com-
pleto se debe eliminar, también, el con-
tenido del acumulador y del serpentín
de calefacción del acumulador.
3. ADVERTENCIAS
PARA EL USUARIO
En caso de desperfecto y/o mal fun-
cionamiento del aparato, desactivarlo,
absteniéndose de cualquier intento de
reparación o de intervención directa.
Para cualquier intervención, diríjase
exclusivamente al personal autorizado
de la zona.
1
2
4
3
5
6
7
8
Fig. 8