Aprimatic RAIDER User manual

BUT DU MANUEL
Ce manuel a été réalisé par le constructeur et fait partie intégrante du produit.
Il contient toutes les informations nécessaires pour:
• sensibiliser les installateurs aux problèmes liés à la sécurité;
• installer le dispositif de manière correcte;
• connaître le fonctionnement et les limites du dispositif;
• utiliser correctement le dispositif dans des conditions de sécurité optimales.
Le respect des indications fournies dans ce manuel garantit la sécurité personnelle, une
économie de fonctionnement et une longue durée de vie du produit.
Afin d’éviter des opérations incorrectes et de ne pas risquer des accidents sérieux, lire
attentivement ce manuel et respecter scrupuleusement les informations fournies.
Les instructions, les dessins, les photos et la documentation contenus dans ce manuel sont
la propriété de la société APRIMATIC S.p.a et ne peuvent être reproduits sous aucune forme,
ni intégralement, ni partiellement.
Le logo « APRIMATIC » est une marque enregistrée de APRIMATIC S.p.a.
OBJETO DEL MANUAL
Este manual ha sido redactado por el constructor y forma parte integrante del producto.
Contiene todas las informaciones necesarias para:
• la correcta sensibilización de los instaladores hacia los problemas de la seguridad;
• la correcta instalación del dispositivo;
• el conocimiento en profundidad de su funcionamiento y de sus límites;
• el correcto uso en condiciones de seguridad;
La constante observación de las indicaciones suministradas en este manual, garantiza la
seguridad del hombre, la economía del ejercicio y una mayor duración de funcionamiento
del producto.
Con el fin de evitar maniobras equivocadas con riesgo de accidente, es importante leer
atentamente este manual, respetando escrupulosamente las informaciones suministradas.
Las instrucciones, los dibujos, las fotografías y la documentación que contiene este manual
son propiedad de APRIMATIC S.p.a. y no pueden ser reproducidas en ninguna manera,
ni integral ni parcialmente.
El logotipo “APRIMATIC” es una marca registrada de APRIMATIC S.p.a.
ZWECK DES HANDBUCHS
Dieses Handbuch wurde vom Hersteller verfasst und ist ein ergänzender Bestandteil des
Produkts.
Es enthält alle nötigen Informationen für:
• die richtige Sensibilisierung der Monteure für Fragen der Sicherheit;
• die vorschriftsmäßige Installation der Vorrichtung;
• die umfassende Kenntnis ihrer Funktionsweise und ihrer Grenzen;
• die vorschriftsmäßige und sichere Benutzung.
Die ständige Beachtung der in diesem Handbuch gelieferten Hinweise gewährleistet die
Sicherheit der Personen, wirtschaftlichen Betrieb und eine lange Lebensdauer des Produkts.
Zur Vermeidung fehlerhafter Manöver mit Unfallgefahr ist es wichtig, dieses Handbuch aufmerksam
durchzulesen und die darin enthaltenen Informationen genauestens zu beachten.
Die Anleitungen, Zeichnungen, Fotos und Dokumentationen in diesem Handbuch sind Eigentum von
APRIMATIC S.p.a. und dürfen in keiner Weise ganz oder teilweise reproduziert werden.
Das Logo „APRIMATIC“ ist eine eingetragene Marke der APRIMATIC S.p.a.
ABOUT THIS MANUAL
This manual has been drafted by the manufacturer and is an integral part of the product.
The manual contains information about:
• Safety precautions for installers.
• Installation instructions.
• Detailed operating instructions.
• Using the device safely.
Follow the instructions given in this manual. This will ensure that your Aprimatic product
gives long, trouble-free service.
Follow the safety precautions and instructions given in this manual. This will ensure that your
Aprimatic product gives long, safe service.
All rights reserved. All the instructions, drawings, photos and documentation in this manual are
the property of Aprimatic S.p.a. All copying, in part or in whole, is strictly forbidden.
The “APRIMATIC” logo is a registered trade mark of APRIMATIC S.p.a.
Istruzioni per l’installazione
Installation instructions
Instructions pour l’installation
Installationsanleitung
Instrucciones para la instalación
SCOPO DEL MANUALE
Questo manuale è stato redatto dal costruttore ed è parte integrante del prodotto.
In esso sono contenute tutte le informazioni necessarie per:
• la corretta sensibilizzazione degli installatori alle problematiche della sicurezza;
• la corretta installazione del dispositivo;
• la conoscenza approfondita del suo funzionamento e dei suoi limiti;
• il corretto uso in condizioni di sicurezza;
La costante osservanza delle indicazioni fornite in questo manuale, garantisce la sicurezza
dell’uomo, l’economia di esercizio e una più lunga durata di funzionamento del prodotto.
Al fine di evitare manovre errate con il rischio di incidenti, è importante leggere attentamente
questo manuale, rispettando scrupolosamente le informazioni fornite.
Le istruzioni, i disegni, le fotografie e la documentazione contenuti nel presente manuale sono di proprietà
APRIMATIC S.p.a. e non possono essere riprodotti in alcun modo, né integralmente, né parzialmente.
Il logo “APRIMATIC” è un marchio registrato di APRIMATIC S.p.a.
Italiano
English
Cod. B2297000 - rev.3 - febbraio 2006
RAIDER
FrançaisDeutschEspañol

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Italiano
2
3x0.75 Ø
6
3x0.75 Ø
3x0.75 Ø
2x1.5 Ø
1
2x1.5 Ø
2x1 Ø
1
5
77
10A
lc= 30mA 4
8
Aprimatic
Aprimatic
3
9
Sommario
max 147 N
(15 kg)
L
a
B
Y
A
E
L
30
mm
FASE
TERRA
NEUTRO
FOTOCELLULA
LAMPEGGIATORE
+ 24V ACCESSORI
START
SICUREZZA
in APERTURA
STOP
GND
+ 24V
LAMPADA SPIA 24V 3W max.
PH
PH
N
230V 50Hz
+6% -10%
alimentazione
TRASFORMATORE
SECONDARIO 0-20VAC
PRIMARIO 0-230VAC
M1
M1
M2
M2
MOTORE
1MOTORE
2
12 Vac 15 W max.
ELETTROSERRATURA
ELETTROSERRATURA
GND
ATTENZIONE !
i contatti N.C. devono essere ponticellati verso massa (morsetto 9 o 11)
quando non vengono utilizzati. In caso contrario l’automazione NON PUO’ funzionare!
NOTA
: il morsetto 6 è N.A. per default, ma può diventare N.C. in base al settaggio del
parametro H(
par.7.1
).
M
arrone
Blu
M
arrone
Blu
+
-
+
- -
START pedonale
LEGENDA:
M1
= motore 1
a
anta in apertura o monoanta
M2
= motore 2
a
anta in apertura
= contatto di tipo NO
= contatto di tipo NC
24 V AC
24 V AC
BATT
BATT
-
+
+
L N M1 M2 M3 M4 1 3 6 7 10 11 12
245 89
Principali fasi di installazione e riferimenti all’interno del manuale
Leggere le Norme
generali di sicurezza.
Leggere le caratteristiche dell’attuatore
Verificare il cancello e definire le
posizioni per gli attacchi.
Istruzioni per l’utente
Limiti di utilizzo, Programma di manutenzione
e Manovra d’emergenza (sblocco).
...pag.3
...pag.4-5
prima di procedere ...
Predisporre gli allacciamenti elettrici
..... pag.6
..... pag.9
Assemblare l’attacco posteriore (se
necessario preparare la nicchia).
Fissare l’attacco posteriore e installare
l’attuatore sull’attacco posteriore.
180˚
... pag.10
... pag.11
Assemblare l’attacco anteriore e fissarlo
al cancello. Installare i finecorsa.
Controllare l’installazione.
... pag.12
... pag.13
Effettuare i collegamenti elettrici.
....... pag.7-8
... pag.18
AVVIARE il sistema di funzionamento
automatico (AUTOAPPRENDIMENTO) e
memorizzare i TELECOMANDI.
........ pag.14
Effettuare, se necessario,
la programmazione
avanzata e il RESET.
... pag.15-17
... e le caratteristiche
dell’apparecchiatura.
...pag.13
180
˚
180˚

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Italiano
Premessa / Norme di sicurezza
Fig.1 Fig.2
1.1 GLOSSARIO E ABBREVIAZIONI
Nel paragrafo sono elencati i termini non comuni, o comunque con significato diverso da quello comune, e le abbreviazioni
utilizzate nel testo. Questi, i termini non comuni:
• ZONA D’INTERVENTO zona che circoscrive l’area in cui si esegue l’installazione e dove la presenza di una
persona esposta costituisce un rischio per la sicurezza e la salute della persona stessa (Allegato I, 1.1.1
Direttiva 89/392/CEE);
• PERSONA ESPOSTA qualsiasi persona che si trovi interamente o in parte in una zona pericolosa (Allegato
I, 1.1.1 - Direttiva 89/392/CEE);
• INSTALLATORE persona incaricata di installare, far funzionare, regolare, eseguire la manutenzione, pulire, riparare
e trasportare il dispositivo (Allegato I, 1.1.1 - Direttiva 89/392/CEE);
• PERICOLO RESIDUO pericolo che non è stato possibile eliminare o sufficientemente ridurre attraverso la
progettazione.
Queste invece le abbreviazioni:
• Cap. = Capitolo
• Par. = Paragrafo
1.2 PITTOGRAMMI REDAZIONALI
Attenzione
!
Le indicazioni precedute da questo simbolo contengono informazioni, prescrizioni o procedure che se
non eseguite correttamente possono causare lesioni, morte o rischi a lungo termine per la salute delle
persone e per l’ambiente.
Cautela
Le indicazioni precedute da questo simbolo contengono procedure o pratiche che, se non eseguite correttamente,
possono causare gravi danni alla macchina o al prodotto.
Informazioni
Le indicazioni precedute da questo simbolo contengono informazioni su qualsiasi soggetto di particolare
importanza: il loro mancato rispetto può comportare la perdita della garanzia contrattuale.
1.3 ABBIGLIAMENTO
Per lavorare nel pieno rispetto delle norme di sicurezza occorre:
• indossare indumenti di protezione a norma di legge (scarpe antinfortunistiche, occhiali di protezione,
guanti ed elmetto);
•
non indossare articoli di abbigliamento che possano impigliarsi (cravatte, bracciali, collane, ecc.).
Attenzione
!
Obbligo di delimitare opportunamente la zona di intervento per evitare l’accesso di persone estranee
(Fig.2)
.
1.4 RISCHI RESIDUI
Attenzione
!
Durante l’apertura del cancello la zona in cui opera l’ingranaggio dell’attuatore è pericolosa per chiunque si
avvicini incautamente con le mani o qualsiasi altra parte del corpo.
• Pag. = Pagina
• Tab. = Tabella
• Min. = Minimo
• Max. = Massimo
• Fig. = Figura

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Italiano
Caratteristiche dell’attuatore
2.1 USO PREVISTO E CAMPO D’IMPIEGO
L’attuatore elettromeccanico
RAIDER
è stato progettato per automatizzare il movimento di cancelli ad ante battenti a
doppia anta o in versione monoanta.
Il campo di impiego è limitato a cancelli adibiti ad uso residenziale e che comunque non effettuino più di 50
cicli giornalieri.
Informazioni
• È vietato utilizzare il prodotto per scopi diversi da quelli previsti o impropri.
• È vietato manomettere o modificare il prodotto.
• Il prodotto deve essere istallato solo con materiale APRIMATIC.
Cautela
L’attuatore non può essere considerato parte di sostegno o sicurezza del cancello; quest’ultimo deve essere
provvisto di adeguati sistemi per il sostegno e la sicurezza dello stesso.
2.2 CARATTERISTICHE GENERALI
- L’operatore RAIDER è irreversibile e quindi garantisce il mantenimento delle posizioni di chiusura e di apertura per
ante di lunghezza fino a 1,8 m senza necessità di installare un’elettroserratura.
Nota: per ante di lunghezza superiore (fino a un max di 3 m) è obbligatorio utilizzare un’elettroserratura.
ATTENZIONE: in ogni caso l’irreversibilità del motore non svolge funzione di sicurezza antintrusione.
- Lo sblocco di emergenza permette il comando manuale del cancello (da usarsi in assenza di corrente).
Situato sulla parte inferiore dell’attuatore, lo sblocco è facilmente accessibile, di sicuro funzionamento
e facile manovrabilità (si veda il par.8.2).
- La sicurezza antischiacciamento è garantita da una regolazione da effettuare sull’apparecchiatura di
controllo
Aprimatic
modello CCR24 o modello Aprimatic equivalente.
IMPORTANTE! NON utilizzare altre apparecchiature elettroniche -
Aprimatic S.p.A.
non assume responsabilità
per il mancato rispetto di tali prescrizioni.
2.3 DATI TECNICI (
Tab. 1
)
Attenzione
!
Il livello di rumorosità rientra nei limiti massimi
stabiliti dalle norme CEE limitamente al funzionamento
dell’attuatore, svincolato dall’anta e dal pilastro.
2.4 DIMENSIONI DI INGOMBRO (
Fig.3
)
70 W
1500
N
13 mm/sec.
-20°/+55°C
300 mm
RAIDER
Tensione di alimentazione
24 V d.c.Alimentazione motore
Potenza assorbita
Forza di spinta MAX
Velocità lineare MAX
Temperatura
ambiente di funzionamento
Corsa MAX
230 V a.c. - 50 Hz
+6% -10%
Tab.1
55
909
871
128
55
168
168
C = 300 474
Fig. 3

- 5-
Italiano
Caratteristiche dell’attuatore
3.1 PRINCIPI DI FUNZIONAMENTO E COMPONENTI DI INSTALLAZIONE
Principio di funzionamento: il movimento di spinta o trazione della vite senza fine all’interno dell’attuatore
determina la chiusura o l’apertura dell’anta del cancello al quale l’attuatore viene fissato mediante il sistema di
attacco anteriore.
Rif. Descrizione Q.tà
1Attuatore RAIDER.................................... 2*
2Apparecchiatura di controllo RAIDER.......1
3Coppia fotocellule ER4 N..........................1
4Trasmittente bicanale TR2 ........................ 1
5Pulsante a chiave PC12............................1
6Lampeggiante ET2 N ................................1
7Kit antenna 433 MHz per lampeggiante....1
8Attacco anteriore al cancello
a attacco anteriore ...........................................2*
b dado esagonale flangiato M8 ZN-G..............2*
9Attacco posteriore a muro/colonna
a piastra di fissaggio a muro/colonna ..............2*
b piastra di attacco all’operatore......................2*
c perno ............................................................2*
d anello seeger 8 UNI7434 ZN-B.....................4*
e vite TE 8x25 UNI5739-8.8 ZN-B ...................4*
f dado autobloccante M8 UNI 7473-6S ZN-B ... 4
10 Finecorsa a meccanici
a piastrino finecorsa interno............................ 4*
b piastrino finecorsa esterno........................... 4*
c vite flangiata 6x20 EN1665 ZN-B ................ 4*
11 Chiave di sblocco .....................................1
12 Targa Aprimatic di segnalazione .................1
13 Istruzioni; Avvertenze; Garanzia .................1
*quantità da dimezzare in caso di Kit versione monoanta
4
78
10 11
1
Aprimatic
5
96
2
3
12
fi
IL CAMPIONE DELL’AUTOMAZIONE
!
APERTURA AUTOMATICA
AUTOMATIC OPENING
OUVERTURE AUTOMATIQUE
AUTOMATISCHE ÖFFNUNG
APERTURA AUTOMATICA
A5845000
name model
serial number
a
c
b
a
b
c
d
e
d
Verificare che all’interno della confezione d’acquisto tutti i componenti elencati in tab.2/fig.4 siano presenti e
non risultino danneggiati.
180˚
180˚
attacco anteriore
al cancello
attacco posteriore
a muro/colonna
cavo di
alimentazione
chiave di
sblocco
RAIDER
attacco posteriore
dell’attuatore
carter di protezione
della vite senza fine
finecorsa a
battuta meccanica
in apertura*
finecorsa a battuta
meccanica in
chiusura*
* l’installazione è obbligatoria se il cancello non
ha battute di finecorsa meccaniche a terra
Tab.2
Fig. 4
f
b
a

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Italiano
3.2 PREDISPOSIZIONE ALLACCIAMENTO ELETTRICO
Attenzione
!
L’intero impianto deve essere realizzato da personale qualificato e in perfetta conformità con le norme vigenti
nel Paese di installazione (norme CEI 64 - 8 / EN 60335-1...
È obbligatoria la messa a terra delle masse metalliche della struttura (cancello e pilastri).
Predisporre gli allacciamenti elettrici dei dispositivi di controllo e sicurezza del proprio sistema in base allo schema
di fig.5; rispettando le avvertenze fornite in questo manuale e le istruzioni allegate ai componenti installati. Predisporre
adeguate canalizzazioni (esterne o sottotraccia) fino alla posizione di installazione dei dispositivi.
La scatola contenente gli elementi elettronici è a tenuta stagna e deve essere posizionata ad almeno 30 cm dal
suolo, le uscite dei cavi devono essere orientate verso il basso. I raccordi dei tubi porta cavi alla scatola devono essere
opportunamente sigillati per impedire l’ingresso di condensa, insetti e piccoli animali.
ALIMENTAZIONE: 230VAC - Cavo 3x1,5mm2(sez. minima); dimensionare opportunamente la sezione del cavo
in base alla lunghezza della linea.
Qualora fosse necessario inserire una guaina di protezione nel cavo di alimentazione dell’automazione, eseguire
l’operazione prima di effettuare l’allacciamento del cavo stesso alle scatole di derivazione.
IMPORTANTE ! Installare sempre, a monte della linea, un interruttore generale che garantisca una sconnessione
omnipolare con apertura minima dei contatti di 3 mm (collegare a un interruttore magnetotermico differenziale
da 6 A - sensibilità 30 mA).
I dispositivi accessori di controllo e comando e il pulsante di emergenza devono essere collocati entro il campo visivo
dell’automazione, lontano da parti in movimento e a un’altezza minima da terra di 1,5m.
Operazioni preliminari
2
3x0.75 Ø
6
3x0.75 Ø
3x0.75 Ø
2x1.5 Ø
1
2x1.5 Ø
2x1 Ø
1
5
77
10A
lc= 30mA 4
8
Aprimatic
Aprimatic
3
9
Fig. 5 SCHEMA DI INSTALLAZIONE DEL SISTEMA
7 Coppia di fotocellule
8 Pulsante a chiave
Lettore di prossimità*
Lettore di scheda*
Pulsantiera interna*
9 Elettroserratura*
1 Attuatore RAIDER
2 Apparecchiatura di controllo
3 Radio ricevente
4 Trasmittente bicanale
5 Antenna 433,92 MHz
6 Lampeggiante
* accessorio opzionale (consultare il catalogo di vendita)

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Italiano
3.3 VERIFICHE SUL CANCELLO
Prima di procedere al montaggio è necessario eseguire un completo controllo delle ante verificando che le stesse
siano in buone condizioni e non presentino rotture o danneggiamenti.
Controllare che il movimento delle ante sia uniforme e le relative cerniere siano esenti da giochi e attriti.
Verificare che le ante siano a piombo (
Fig.6
) (perfettamente ferme in qualsiasi punto della rotazione). Controllare, ad
ante completamente chiuse, che queste combacino uniformemente per tutta la loro altezza.
Verificare con un dinamometro che lo sforzo di apertura e chiusura delle ante, misurato in punta d’anta, non superi
i 15 Kg. (147 N) - Rif. EN 12604 - EN 12605.
Diversamente occorre riparare le cerniere in modo che le ante si possano movimentare a mano con facilità oppure,
nella peggiore delle ipotesi, sostituirle.
Verificare che i pilastri di sostegno delle ante siano idonei ed eseguire le eventuali necessarie operazioni di
irrobustimento.
Eseguire una corretta analisi dei rischi relativi all’impianto e alla macchina (cancello con automazione) in base
alla D.M. 89/392 CEE.
Operazioni preliminari
Filo a piombo
Fig.6

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Italiano
B
Y
A
E
L
30
mm
Operazioni preliminari
3.4 POSIZIONAMENTO ATTACCHI
Scegliere il punto più idoneo, sull’anta, per posizionare in
altezza l’attacco anteriore dell’attuatore. Nei limiti del possibile
posizionarsi a metà dell’altezza dell’anta. Di norma il punto
ideale è sempre la zona più robusta e meno soggetta a
flessione.
nota:
evitare l’installazione vicino a terra per
comodità di utilizzo dello sblocco manuale
.
Verificare se il punto prescelto necessita di rinforzi o qualsiasi
altra operazione di irrobustimento. Se non è presente sul
cancello un fascione di profilato facente parte della struttura,
occorre saldare nella zona di posizionamento dell’attacco
anteriore un adeguato supporto dello stesso per distribuire il
carico su una zona ampia (
Fig.7
).
Definire il posizionamento in pianta degli attacchi
dell’attuatore rispetto al centro di rotazione dell’anta
(
Fig.8 e Tab.3
).
ATTENZIONE!
Le quote Ae Bsono determinanti per stabilire:
- la corsa utile (C) dell’attuatore
- la velocità periferica dell’anta
- l’angolo di massima apertura dell’anta (
α
)
Fig. 7
IMPORTANTE Se la distanza tra lo spigolo del pilastro e il centro di rotazione dell’anta supera
la
quota
Y max. indicata in tabella oppure quando l’anta è ancorata a una parete continua si rende
necessaria l’esecuzione di una nicchia per l’alloggiamento dell’attuatore (vedere par. 4.6).
90
120
150
170
200
B (mm)
A (mm)
α
Y max αY max αY max αY max
(mm) (mm) (mm) (mm)
70 100 130 150
100˚ 10 110˚ 10 120˚ 10 115˚ 10
95˚ 30 105˚ 30 110˚ 30 100˚ 30
95˚ 70 90˚ 70 90˚ 70
90˚ 100 90˚ 100
90˚ 120
Tab.3
Fig. 8
Quote consigliate
Quote consigliate
NOTA: La somma di A+Bcorrisponde alla corsa utile (C)per
ottenere un’apertura dell’anta di 90°.
Per oltrepassare i 90° di apertura d’anta occorre, dopo
avere individuato le quote Ae Bottimali per il montaggio,
diminuire la quota Bquanto basta a raggiungere l’angolo di
apertura desiderato, facendo attenzio
ne alla
quota Yper evitare
interferenze dell’attuatore con lo spigolo del pilastro.
Ae Bsono le quote di installazione dell’attacco posteriore.
Le quote Ae Bdevono essere il più possibile uguali tra
loro per ottenere velocità periferiche uniformi.
Il valore minimo di Aè 70 mm;
il valore minimo di Bè 90 mm.
L: lunghezza dell’attacco
(consultare il par.3.5).
Y: quota dal bordo del pilastro
all’asse della cerniera del cancello.
E: quota dal fulcro dell’attacco
anteriore all’asse della cerniera del
cancello.
IMPORTANTE:
per la buona tenuta del blocco in
chiusura la quota Bdeve sempre
risultare superiore a E.
B > E
centro di rotazione dell’anta
centro di rotazione
dell’attuatore
Attenzione
!
VERIFICARE sempre quote e angoli di installazione
in relazione alla tipologia costruttiva di cancello,
pilastro e cerniere.
I dati consigliati in tab.3 non sono impegnativi, sono
riferimenti indicativi.

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Italiano
L = 55 mm
L = 65 mm
L = 98 mm
L = 80 mm
L = 110 mm
L = 90 mm
x
x
Y
60
180 min.
50
150
1200
YMAX. da asse cerniera anta
a inizio piastra
B
A
50
150
min.
Y
B
A
Fig.11
Operazioni preliminari
3.5
PREPARAZIONE DELL’ATTACCO POSTERIORE
Individuare la quota Bdi fissaggio dell’attuatore più
adatta alla propria installazione (
Fig.8 e Tab.3
).
In base al valore di Bottenere il valore della lunghezza
(L) dell’attacco posteriore: L = B - Y. Assemblare le 2 piastre
che costituiscono l’attacco in maniera da realizzare tale
lunghezza (esempio in
Fig.9
).
I possibili assemblaggi dell’attacco sono raffigurati in
Fig.10
e per
ciascuno è indicata la lunghezza risultante.
Fissare le piastre con le coppie di viti e dadi forniti.
Successivamente, mediante una sega da ferro, tagliare
la piastra di fissaggio dell’operatore immediatamente dopo
il foro utilizzato.
L
a
Fig.9
2 viti 8x25 UNI5739-8.8 ZN-B
(incluse nella confezione)
2 dadi autobloccanti M8
UNI 7473-6S ZN-B
(inclusi nella confezione)
importante - per ottenere la lunghezza dell’attacco (L)
più adatta alla propria installazione occorre stabilire la
posizione di assemblaggio delle due piastre (utilizzare
sempre il foro x+ uno dei 5 disposti ad arco) e scegliere il
foro per il fissaggio dell’operatore tra i 2 fori Ydedicati.
3.6 ESECUZIONE NICCHIA SU PILASTRI IN MURATURA PER FISSAGGIO POSTERIORE
Per il fissaggio posteriore dell’attuatore su pilastri in muratura, può essere necessario eseguire delle nicchie di
alloggiamento. Per il corretto dimensionamento delle nicchie si veda la
Fig.11
.
Fig.10
foro non
utilizzabile

- 10 -
Italiano
Installazione
4.1 FISSAGGIO DELL’ATTACCO POSTERIORE
La piastra dell’attacco, dopo l’assemblaggio, può essere saldata alla colonna oppure fissata alla parete in muratura
mediante tasselli a espansione di Ø15mm in acciaio o in ghisa e viti M8 (esempio in
Fig.12
).
ATTENZIONE: Se la muratura non è in buone condizioni di resistenza o se la parete è in mattoni forati, si raccomanda
l’utilizzo di tasselli chimici per vite
M8 (consultare le istruzioni allegate ai tasselli acqistati)
.
Fig.14
B
A
B
Fig.13
Fig.12
n°2 Viti M8 + n°2 tasselli Ø15 mm (NON inclusi)
4.2 INSTALLAZIONE DELL’ATTUATORE SULL’ATTACCO POSTERIORE
Fissare l’attuatore all’attacco tramite il perno verticale (
Fig.13 rif.A
) abbondantemente ingrassato. Bloccare il perno
inserendo i due anelli elastici (
Fig.13 rif.B
).
Attenzione
!
Maneggiare con cura l’attuattore durante le fasi di montaggio e smontaggio dalle relative sedi onde evitare
incidenti a chi lo maneggia oppure a eventuali persone che si trovino nelle vicinanze.
nota: il fissaggio mediante viti, grazie alle asole
ricavate sulla piastra, consente di regolare con
precisione la posizione della piastra prima di
stringere definitivamente le viti.

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Italiano
4.3 POSIZIONAMENTO ANTERIORE ATTUATORE
Portare il cancello in posizione chiusa.
Sbloccare l’operatore ruotando di 180° la chiave di sblocco
(
vedi par.8.2
) e accertarsi che sia in posizione di battuta
meccanica in chiusura.
Inserire il perno (abbondantemente ingrassato) sottostante
all’operatore (
fig.15-rif.A
)nel foro dell’attacco anteriore da
fissare al cancello e fissare le parti con il dado flangiato fornito
rif.B
.
Far slittare manualmente l’attacco anteriore fino a fine
corsa all’estremità dell’operatore.
Appoggiare una livella sul carter e mettere in bolla l’attuatore
(
fig.16)
.
IMPORTANTE
: è ammessa un’inclinazione MAX di ± 3° in
considerazione del movimento del cancello o di piccoli
errori di installazione.
Fissare l’operatore al cancello mediante l’attacco
anteriore, utilizzando le viti idonee indicate in
fig.16
.
IMPORTANTE
: l’attacco anteriore deve obbligatoriamente
risultare PARALLELO all’operatore.
4.4 CONTROLLO DELL’INSTALLAZIONE
MECCANICA
• Con l’operatore ancora sbloccato, verificare, aprendo
e chiudendo l’anta, che l’attuatore possa muoversi
liberamente senza attriti e senza entrare a contatto né con
l’anta, né col pilastro. Verificare l’angolo di apertura.
• Effettuato il controllo, ripristinare il blocco ruotando di
180° la chiave di sblocco e portare il cancello in posizione di
chiusura (
vedi par. 8.2
). ATTENZIONE: Muovere il cancello
lentamente e senza strattonarlo.
4.5 MONTAGGIO E REGOLAZIONE DEI FERMI
MECCANICI DI FINECORSA
L’installazione dei fermi è obbligatoria quando il cancello
NON è provvisto di battute meccaniche a terra.
• Assemblare i tre elementi di ciascun fermo meccanico
come illustrato in
fig.17
.
• Inserire i due fermi meccanici nella guida inferiore
dell’attuatore ai due lati rispetto all’attacco (
fig.17-a)
.
• A cancello chiuso, portare il fermo in chiusura a battuta
sul blocchetto in plastica (
fig.18-a)
e fissarlo.
• Aprire il cancello a 90° MAX (se necessario sbloccare
l’operatore: vedi
par.8.2
), portare il fermo in apertura a battuta
sul blocchetto in plastica (
fig.18-b)
e fissarlo.
8
0
˚
Fig.16
Installazione
Fig.17a
Per fissare l’attacco al cancello utilizzare:
4 viti autofilettanti Ø 6,5mm per il fissaggio su profilato
d’acciaio (NON incluse);
oppure
4 viti passanti e dadi M8 per il fissaggio su ante in
legno, o PVC, o lamiera molto sottile (NON incluse).
Fig.15
Fig.17
IMPORTANTE: l’attuatore deve risultare
orizzontale (±3°).
180
˚
Fig.18a
Fig.18b
A
B

- 12 -
Italiano
Controlli e regolazioni - Installazione elettrica
5. CONTROLLI E REGOLAZIONI
Con l’anta in movimento controllare, tramite un dinamometro,
la forza di spinta in punta d’anta (
Fig.19
). Questa non deve
mai superare i 15 Kg (147 N). In caso contrario effettuare
la regolazione della forza di esercizio sull’apparecchiatura
elettronica (vedere Programmazione avanzata
par.7.1
).
Attenzione
!
Dopo avere effettuato la regolazione ricontrollare
con il dinamometro che il valore della forza di spinta
corrisponda a quanto previsto; diversamente occorre
effettuare un’ulteriore regolazione della spinta.
Se il movimento dell’anta dovesse richiedere una
forza di spinta troppo elevata, rivedere accuratamente
la meccanica, la piombatura e gli attriti dell’anta stessa.
Inoltre applicare all’impianto ulteriori dispositivi di
rilevamento presenza, come fotocellule, coste,... in base
a un’attenta analisi dei rischi.
max 147 N
(15 kg)
Fig.19
Informazioni Si ricorda che in base alla
DM 89/392 CEE
alla conclusione dell’installazione occorre
compilare una Dichiarazione di Conformità della macchina e una Proposta di Manutenzione Programmata e
rilasciare tali documenti all’utente. Per la manutenzione fare riferimento al par.8.3.
6. INSTALLAZIONE ELETTRICA
Terminata l’installazione meccanica, occorre completare correttamente l’installazione elettrica per la MESSA in
FUNZIONE del SISTEMA. La sequenza da rispettare è la seguente:
COLLEGAMENTI ELETTRICI (
par. 6.1).
RICONOSCIMENTO dei TELECOMANDI (
par. 6.2a o 6.2b)
(effettuabile prima o dopo l’autoapprendimento)
.
AVVIO del SISTEMA con AUTOAPPRENDIMENTO (
par. 6.3).
Eventuale PROGRAMMAZIONE AVANZATA / eventuale RESET (
par. 7.1, 7.2 e 7.3).
DESCRIZIONE DEL SISTEMA DI CONTROLLO
L’apparecchiatura di controllo dispone di uscite indipendenti per i motori. Quando viene collegato il solo Motore 1
(applicazione in versione monoanta) il sistema di controllo regola automaticamente il funzionamento opportuno.
In apertura il Motore 2 ha un ritardo fisso di 3 sec.
In prossimità dell’accostamento alle battute di arresto in chiusura e in apertura la velocità di movimento delle ante
viene sempre rallentata al 45% della velocità massima.
Nel corso della procedura di autoapprendimento l’apparecchiatura di controllo acquisisce i dati del sistema, grazie
ai quali è in grado di settare i parametri per il buon funzionamento: riconosce e memorizza l’ampiezza della corsa
e i tempi di apertura/chiusura necessari; il senso di apertura/chiusura delle ante, adeguando il funzionamento
dei motori; inoltre riconosce il tipo di applicazione in base ai motori collegati per configurare il funzionamento per
il sistema a due ante o in versione monoanta.
Al fine di meglio adeguare il comportamento dell’automazione alle necessità di ogni tipo di utenza è possibile variare
il valore di alcuni parametri di funzionamento, procedendo come descritto al par.7.1.
Nel caso in cui vengano riprogrammato il parametro “velocità” o si cambi, anche temporaneamente, il numero di
ante motorizzate, o dopo un RESET, si deve obbligatoriamente rieffettuare un nuovo ciclo di autoapprendimento
(che ripristina il corretto funzionamento tenendo conto dei nuovi parametri).
AZIONAMENTO “A UOMO PRESENTE”
La necessità di effettuare l’autoapprendimento è segnalata sul display della scheda dalla lettera Slampeggiante.
Per poter lanciare l’autoapprendimento è necessario che il cancello sia CHIUSO e FERMO.
Se ci si trova nella necessità di effettuare la chiusura completa, in questa situazione è possibile azionare le ante
mediante il comando a UOMO PRESENTE, evitando di dover ricorrere alla sblocco meccanico del/i motore/i,
procedendo come segue:
per muovere l’
anta 1
premere e mantenere premuto il
tasto ROSSO
.
per muovere l’
anta 2
premere e mantenere premuto il
tasto BLU
.
Ogni volta che il tasto ROSSO o BLU viene rilasciato e poi di
nuovo premuto, cambia la direzione del movimento dell’anta
relativa.
VERIFICA DELLE CONNESSIONI A DISPLAY
Il sistema offre la possibilità di visualizzare in ogni momento lo
stato degli ingressi di alcuni accessori e funzioni.
con la pressione del
tasto GIALLO
si accende il display: i
segmenti accesi indicano le connessioni e abilitazioni,
come illustra la
fig.20
.
START: acceso sempre; si
spegne ad ogni comando di start
SICUREZZA in APERTURA
o START PEDONALE:
acceso = abilitato
STOP:
acceso = ingresso non attivo
Prelampeggio:
acceso = abilitato
FOTOCELLULA in PAUSA:
acceso = abilitata
Colpo d’ariete: acceso = abilitato
FOTOCELLULA
sicurezza in chiusura:
acceso = ingresso chiuso
GIALLO
Fig.20

- 13 -
Italiano
Installazione elettrica
SCHEMA A BLOCCHI DELL’APPARECCHIATURA DI CONTROLLO
FASE
TERRA
NEUTRO
FOTOCELLULA
LAMPEGGIATORE
+ 24V ACCESSORI
START
SICUREZZA
in APERTURA
STOP
GND
+ 24V
LAMPADA SPIA 24V 3W max.
PH N
230V 50Hz
+6% -10%
alimentazione
TRASFORMATORE
SECONDARIO 0-20VAC
PRIMARIO 0-230VAC
M1 M2
MOTORE
1MOTORE
2
12 Vac 15 W max.
ELETTROSERRATURA
ELETTROSERRATURA
GND
ATTENZIONE !
i contatti N.C. devono essere ponticellati verso massa (morsetto 9 o 11)
quando non vengono utilizzati. In caso contrario l’automazione NON PUO’ funzionare!
NOTA
: il morsetto 6 è N.A. per default, ma può diventare N.C. in base al settaggio del
parametro H(
par.7.1
).
M
arrone
Blu
M
arrone
Blu
+
-
+
- -
START pedonale
LEGENDA:
M1
= motore 1
a
anta in apertura o monoanta
M2
= motore 2
a
anta in apertura
= contatto di tipo NO
= contatto di tipo NC
24 V AC BATT
-
+
L N M1 M2 M3 M4 1 3 6 7 10 11 12
245 89
J1J3
M5
J4
FS1 BATT
CN1
CN2
F1
F2
F3
Display
DL1
S1 S2 S3
Fig.21
6.1 COLLEGAMENTI ELETTRICI DEL SISTEMA
Effettuare tutti i collegamenti come indicato nello Schema dell’apparecchiatura di controllo (
Fig.21
), rispettando gli ingressi
e le destinazioni di ciascun cavo.
ATTENZIONE!
NON utilizzare cavi citofonici.
IMPORTANTE:
allacciare l’alimentazione di rete 230 Vac solo dopo aver completato tutti i collegamenti e controlli.
MOTORI - 2 motori da 24 VDC. Per il collegamento utilizzare 2 conduttori da almeno 1,5 mm2.
ALIMENTAZIONE - 230 VAC MONOFASE 50/60 HZ. Per la linea di alimentazione della scheda, sono necessari
3 conduttori da almeno 1,5 mm2, secondo le norme vigenti. Inserire a monte un interruttore magneto-termico o
differenziale con capacità di almeno 10 A. L’interruttore deve garantire una separazione omnipolare dei contatti con
una distanza di almeno 3 mm.
LAMPEGGIANTE A LED - 24 V Collegamento tramite cavo a 2 conduttori da 1 mm2.
IMPORTANTE! NON utilizzare lampeggianti di altro tipo per evitare di compromettere il funzionamento del sistema.
J3 morsettiera di potenza con relativi ingressi per 2 motori
J4 connettore collegamento 230 Vac
M5 collegamento fase-terra-neutro 230 Vac
FS1 collegamento 20 Vac
BATT collegamento batterie 24 Vdc
CN1 connettore 3 pinAprimatic per innesto accessori
(ricevente
Unico, ricevente GSM UNICALL, decoder controllo accessi, ecc.)
CN2 connettore 10 pin per ricevente PL-ECO
F1 fusibile per protezione primario trasformatore
F2 fusibile per protezione accessori esterni (24Vdc)
F3 fusibile per protezione circuito elettronico
DISPLAY (7 segmenti e 1 punto) per la visualizzazione
dei parametri e dei relativi valori
S1 tasto ROSSO = conferma
S2 tasto GIALLO = esci
S3 tasto BLU = scorri i valori disponibili
DL1 LED di segnalazione alimentazione scheda
J1 morsettiera dei collegamenti (12 poli):
1-2Elettroserratura
- Uscita a 12 Vac con carico massimo collegabile
di 15W - comanda elettroserratura per 1,5 sec. circa in apertura.
3-4 Lampeggiatore a LED a 24Vdc.
5-4Lampada spia - uscita 24 V carico massimo 3W per
lampada di segnalazione dello stato del cancello.
6-9Sicurezza in apertura (N.C.) o Start pedonale (N.A.).
724 V per ACCESSORI.
8-9ingresso Fotocellule (N.C.).
10-9 Stop (N.C.) comando arresto ante.
12-11 Start (N.A.) comando apertura e/o chiusura ante.

- 14 -
Italiano
Avvio del sistema e descrizione dei funzionamenti
6.2A RICONOSCIMENTO DEI TELECOMANDI CON RICEVENTE A INNESTO A TRE CANALI PL-ECO
Memorizzazione del primo telecomando
6.2B RICONOSCIMENTO DEI TELECOMANDI CON RICEVENTE MEMORY SYSTEM (RICEVITORE UNICO)
ATTENZIONE Per utilizzare la ricevente Memory System (ricevitore UNICO) è necessario rimuovere la ricevente a
PL-ECO dalla proria sede. Inserire poi il ricevitore UNICO nel connettore CN1
(Fig.21)
.
Effettuare la procedura di apprendimento dei telecomandi seguendo le istruzioni allegate al Ricevitore UNICO.
6.3 AVVIO DEL SISTEMA: CICLO DI AUTOAPPRENDIMENTO
Al termine dei collegamenti, è assolutamente indispensabile far eseguire un ciclo di autoapprendimento
per la messa in funzione del sistema. Se la procedura di autoapprendimento non viene portata a termine
l’automazione non funzionerà affatto.
Per poter avviare l’autoapprendimento è necessario che il cancello sia CHIUSO e FERMO (per chiudere il cancello
è possibile utilizzare l’azionamento a UOMO PRESENTE (come descritto al par.6.).
Per lanciare l’autoapprendimento procedere come
segue:
Premere contemporaneamente i tasti GIALLO (esci) e
BLU (scorri) per qualche secondo, fino a che il display
conferma l’avvio della procedura con il lampeggio di 3 barrette
sovrapposte).
Il ciclo viene avviato e si completa in 5 fasi:
apertura completa dell’anta 1 (o monoanta);
apertura completa dell’anta 2 (se cancello a 2 ante);
tempo di pausa;
richiusura completa dell’anta 2 (se cancello a 2 ante);
GND
CN2
3 s"
giallo blu
Fig.24
Fig.22
12
34
2
1
Quando si collega l’alimentazione, il LED radio
(Fig.22)
lampeggia 5 sec. (10 volte) poi si spegne.
Premere contemporaneamente tutti i tasti del primo
telecomando il LED si accende (rosso fisso) per 30 sec.: lo
stato di apprendimento è attivato.
Durante questi 30 sec., premere uno dei tasti del telecomando
il LED lampeggia: il telecomando è memorizzato.
Memorizzazione di ulteriori telecomandi
Dopo aver effettuato l’apprendimento del primo telecomando,
è possibile programmare altri telecomandi:
Premere contemporaneamente tutti i tasti di un telecomando
già memorizzato il LED si accende (rosso fisso) per 30 sec.
(stato di apprendimento attivato).
Premere tutti i tasti del nuovo telecomando il LED si
spegne quindi si accende di nuovo a luce fissa.
Premere uno dei tasti dello stesso telecomando la
memorizzazione è completata.
Se non si effettua nessuna memorizzazione, a conclusione
del tempo di 30 sec. il LED lampeggia e la fase di
apprendimento è conclusa.
Dopo aver programmato tutti i telecomandi, può iniziare la
procedura di autoapprendimento.
Al termine delle memorizzazioni sarà possibile utilizzare
il tasto 1 per il comando START e il tasto 2 per lo START
PEDONALE
(Fig.23)
.
richiusura completa dell’anta 1 (o monoanta).
Per tutta la durata del ciclo di apprendimento vengono ignorati i segnali esterni, ad esclusione della fotocellula
durante la chiusura. Se in questa fase interviene un impulso da fotocellula, l’autoapprendimento viene interrotto
e diventa necessario ripeterlo.
Al termine della procedura il cancello si trova chiuso e fermo e il display si spegne.
Ora è possibile azionare il cancello tramite pulsante a chiave o telecomando (se già memorizzato) e verificare il
corretto funzionamento. Dopo l’autoapprendimento il sistema funziona in logica automatica, secondo le impostazioni
di fabbrica
(vedi par.7.
3).
Fig.23
AUTOAPPRENDIMENTO
calza
LED radio
connettore antenna RESET
radio
NON spostare!

- 15 -
Italiano
Programmazione avanzata
Tab.4
Fig.25
blu
per selezionare rosso
per confermare
blu
seleziona il parametro
da modificare
rosso
entra in
programmazione
7.1 PROGRAMMAZIONE AVANZATA
Al fine di meglio adeguare il comportamento dell’automazione
alle necessità di ogni tipo di utenza è possibile variare il
valore di alcuni parametri di funzionamento. I parametri
programmabili sono i seguenti (i valori alla tab.4):
= tipo di logica di funzionamento.
Le logiche di funzionamento sono descritte al
par.7.3
.
= tempo di pausa che l’automazione attende prima di
effettuare la richiusura automatica delle ante (nelle logiche
che lo prevedono). Il valore è incrementabile da 0 a 45
secondi (con passo 5 sec.).
= ritardo d’anta in chiusura: tempo che intercorre tra
l’avvio della chiusura dell’anta2 e dell’anta1. Il valore è
incrementabile con passo 4 sec.
nota: il ritardo in apertura, invece, è fisso di 3 sec.
= velocità di movimento delle ante.
nota:dopo aver variato questo parametro il sistema si blocca
e il display visualizza una Slampeggiante in attesa che venga
effettuato un nuovo autoapprendimento (par.6.3).
= funzioni di prelampeggio; colpo d’ariete; fotocellula
in pausa.
ATTENZIONE: disabilitare il prelampeggio se non si utilizza
il lampeggiatore; è obbligatorio abilitare il colpo d’ariete se
è installata l’elettroserratura.
= funzioni di breve inversione a fine manovra e selezione
della funzione per il morsetto 6-J1: sicurezza in apertura (NC)
o start pedonale (NA).
Start pedonale o Sicurezza in apertura: per comandare la
chiusura parziale di una o due ante per 2 sec.; successivamente
viene dato lo stop alle ante.
= sensibilità di rilevamento ostacolo (Forza di spinta).
Effettuare la programmazione procedendo come di
seguito descritto (esempio in fig.25):
ATTENZIONE! Per poter avviare la programmazione è
necessario che il cancello sia CHIUSO e FERMO (per
chiudere il cancello può essere necessario effettuare lo
sblocco meccanico - si veda il par.8.2).
nota:
in fase di programmazione vengono ignorati i segnali esterni.
Premere e tenere premuto il tasto
ROSSO (conferma)
fino a quando sul display appare una P. Rilasciare il
tasto: compare la prima lettera che identifica i parametri
programmabili.
Con il tasto
BLU (scorri)
si possono scorrere tutti i
parametri.
Con il tasto
ROSSO (conferma)
si visualizza il valore
attualmente impostato (contrassegnato dal puntino
luminoso).
Con il tasto
GIALLO (esci)
si abbandona per tornare al
normale funzionamento.
Con il il tasto
BLU (scorri)
si possono scorrere i valori
disponibili.
Se si decide di non modificare premere il
GIALLO (esci).
Si torna alla visualizzazione delle lettere/parametri.
Per modificare premere
ROSSO (conferma)
per 3 sec.
quando è visualizzato il valore desiderato si memorizza
il nuovo valore (confermato da 3 lampeggi) e si esce dalla
programmazione tornando al normale funzionamento.
ATTENZIONE!
Quando viene modificato il parametro S (velocità)
è necessario rieffettuare l’autoapprendimento:
premere
contemporaneamente i tasti
GIALLO (esci)
e
BLU (scorri)
per
qualche secondo (dettagli al par.6.3).
= tipo di logica
= tempo di pausa
= ritardo d’anta
in chiusura
= velocità ante
rilasciare
rosso
conferma il
parametro
blu
seleziona un
nuovo valore
rosso
conferma il
nuovo valore
ATTENZIONE
: il valore 3 va utilizzato solo se il
sistema non possa funzionare correttamente
con valori inferiori. In questa situazione utilizzare
opportuni dispositivi rilevatori di presenza in
base a una corretta analisi dei rischi.
parametro valore
0 = AUTOMATICA (*)
1 = 4 PASSI
2 = AUTOMATICA SUPER
3 =
SEMIAUTOMATICA con STOP
4 = PASSO-PASSO
0 = 0 sec.
1 = 5 sec. (*)
... = ...
9 = 45 sec.
0 = 4 sec. (*)
1 = 8 sec.
2 = 12 sec.
= Valore Prelamp. Colpo d’ariete Fotocell. in pausa
0 no no no
1 no no sì
2 no sì no
3 no sì sì
4 (*) sì no no
5 sì no sì
6 sì sì no
7 sì sì sì
= Valore Breve inversione Sicurezza in apertura
a fine manovra o start pedonale
0 (*) NO START PEDONALE
1 NO SICUREZZA in APERT.
2 SÌ START PEDONALE
3 SÌ SICUREZZA in APERT.
= Forza di spinta / sensibilità rilevamento ostacolo Valore
0 = Bassa
1 = Media
2 = Alta (*)
3 = Altissima
0 = 50%
1 = 70%
2 = 85%
3 = 100% (*)
(*)= valori di fabbrica (default)

- 16 -
Italiano
Reset - Logiche di funzionamento
7.2 RESET
Se si desidera ripristinare tutti i parametri programmabili ai valori di fabbrica (default) occorre effettuare il RESET:
togliere tensione
premere e mantenere premuto il tasto
BLU (scorri)
e contemporaneamente ripristinare la tensione sul display viene
visualizzata la lettera Slampeggiante è necessario rieffettuare l’autoapprendimento: premere contemporaneamente
i tasti
GIALLO (esci)
e
BLU (scorri)
per qualche secondo (l’autoapprendimento è descritto al par.6.3).
LOGICA 4 PASSI (1)
Partendo a cancello chiuso, il ciclo completo di funzionamento è lo stesso che il logica automatica. Se non viene
dato alcuno START entro i primi 3 sec. di pausa in apertura, il cancello si richiude automaticamente. Se nei primi
3 sec. del tempo di pausa selezionato viene dato uno START, il cancello resta bloccato in apertura e per farlo
richiudere è necessario un ulteriore START.
LOGICA AUTOMATICA SUPER (2)
Partendo a cancello chiuso, il ciclo completo di funzionamento è lo stesso che il logica automatica. L’impulso
di START in qualunque fase di movimento fa invertire la direzione di movimento del cancello, rendendo possibile
la chiusura a comando.
LOGICA SEMIAUTOMATICA CON STOP (3)
Partendo a cancello chiuso, il ciclo completo di funzionamento è lo stesso che il logica automatica. Sono diverse
le risposte ai segnali che possono intervenire.
LOGICA PASSO PASSO (4)
Partendo a cancello chiuso, il ciclo completo di funzionamento è il seguente:
impulso di START inizia l’apertura dell’anta 1 dopo 3 sec. inizia l’apertura dell’anta 2 quando entrambe le
ante sono aperte fino a battuta meccanica il cancello rimane fermo-aperto.
Per far richiudere il cancello è necessario un impulso di START l’anta 2 inizia a richiudersi dopo il tempo di
ritardo d’anta impostato anche l’anta 1 richiude.
1cancello chiuso
2cancello in apertura
3cancello aperto
4cancello in chiusura
impulso di START
tempo di pausa
1 2
21
Logica automatica:
7.3 LOGICHE DI FUNZIONAMENTO
LOGICA AUTOMATICA (logica di default) (0)
Partendo a cancello chiuso, il ciclo completo di
funzionamento è il seguente:
impulso di START;
inizia l’apertura dell’anta 1;
dopo 3 sec. inizia l’apertura dell’anta 2;
quando entrambe le ante sono aperte fino a battuta
meccanica il cancello resta aperto per il tempo di pausa
impostato;
successivamente l’anta 2 inizia a richiudersi;
dopo il tempo di ritardo d’anta impostato anche l’anta
1 richiude.
Durante il ciclo di funzionamento il sistema in grado di
gestire i seguenti segnali:
impulso di STOP e impulso di START;
fotocellula per la sicurezza in chiusura;
dispositivo per la sicurezza in apertura (fotocellula,
costa sensibile ...);
riconoscimento di un eventuale ostacolo in apertura
o in chiusura.
Il funzionamento dell’automazione in risposta a tali segnali
dipende dalla logica di funzionamento impostata.Di
seguito sono descritte le ulteriori logiche di funzionamento
disponibili.
Secondo le impostazioni di default (da fabbrica) il sistema
funziona in logica automatica. Per cambiare logica si
veda il
par.7.1
.
Durante il ciclo di funzionamento la lampada spia
segnala i seguenti stati di funzionamento del cancello:
cancello chiuso spenta; cancello aperto o in fase di
apertura accesa con luce fissa; cancello in fase di
chiusura accesa con intermittenza.
Fig.26

- 17 -
Italiano
Logiche di funzionamento
COMPORTAMENTI IDENTICI IN TUTTE LE LOGICHE
Stato del cancello: A CANCELLO CHIUSO
Impulso di START APRE.
Impulso di STOP Inibisce i segnali: blocca l’automazione.
Sicurezza in Apertura Inibisce i segnali: blocca l’automazione.
Impegno fotocellula Viene ignorato.
Stato del cancello: A CANCELLO BLOCCATO IN APERTURA
Impulso di START* CHIUDE.
* se successivo a ostacolo in apertura CHIUDE (lentamente).
* se successivo a ostacolo in chiusura APRE (lentamente).
Impulso di STOP Inibisce i segnali: blocca l’automazione.
Sicurezza in Apertura Viene ignorata.
Impegno fotocellula Viene ignorato.
Stato del cancello: A CANCELLO BLOCCATO IN CHIUSURA
Impulso di START* CHIUDE
* se dopo ostacolo in apertura CHIUDE (lentamente).
Impulso di STOP Inibisce i segnali: blocca l’automazione.
Sicurezza in Apertura Viene ignorata.
Impegno fotocellula Viene ignorato.
COMPORTAMENTI DIVERSI IN BASE ALLE LOGICHE
Stato del cancello: DURANTE L’APERTURA
LOGICA IMPULSO/SEGNALE RISULTATO
0-1- Impulso di START Viene ignorato.
2- Impulso di START Inverte direzione (RICHIUDE).
3-4- Impulso di START Blocca il cancello fino a nuovo START CHIUDE.
tutte Impulso di STOP
Blocca il cancello fino a nuovo START CHIUDE
tutte Sicurezza in Apertura
Retrocede per 2 sec. e blocca il cancello fino a nuovo START CHIUDE (
lentamente
).
tutte Impegno fotocellula
Viene ignorata.
tutte Ostacolo in Apertura
Retrocede per 2 sec. e blocca il cancello fino a nuovo START CHIUDE (
lentamente
).
Stato del cancello: DURANTE LA PAUSA A CANCELLO APERTO
LOGICA IMPULSO/SEGNALE RISULTATO
0- Impulso di START Viene ignorato.
1- START entro i primi 3 sec.
Blocca il cancello fino a nuovo start CHIUDE.
2-3-4- Impulso di START* Chiude ignorando il tempo di pausa.
* in logica 2, se successivo a ostacolo in chiusura, blocca il cancello e fino a nuovo START CHIUDE (lentamente).
tutte Impulso di STOP
Blocca il cancello fino a nuovo START (ignora il tempo di pausa) CHIUDE.
tutte Sicurezza in Apertura
Viene ignorata.
tutte Impegno fotocellula
Blocca il cancello fino a liberazione fotocellula (ignora il tempo di pausa).
Stato del cancello: DURANTE LA CHIUSURA
LOGICA IMPULSO/SEGNALE RISULTATO
0-1-2-3- Impulso di START* Inverte direzione (RIAPRE).
4- Impulso di START* Blocca il cancello fino a nuovo START RIAPRE.
*se dopo ostacolo in apertura Blocca il cancello fino a nuovo START CHIUDE (lentamente).
tutte Impulso di STOP
Blocca il cancello fino a nuovo START CHIUDE.
tutte Sicurezza in Apertura
Viene ignorata.
tutte Ostacolo in Chiusura RIAPRE (lentamente).
0-1-2-3- Impegno fotocellula*
Inverte direzione (RIAPRE).
4- Impegno fotocellula* Blocca il cancello fino a nuovo START CHIUDE.
*se dopo ostacolo in apertura Blocca il cancello fino a nuovo START CHIUDE (lentamente).

- 18 -
Italiano
operazione
Verificare la lubrificazione dei fulcri
dell’attacco anteriore e posteriore di
ogni attuatore.
Verificare il corretto funzionamento
delle fotocellule e dell’intervento
dell’antischiacciamento elettronico
rispetto ai valori impostati
dall’installatore.
Controllare l’interno del contenitore
dell’apparecchiatura elettronica e
liberarlo dalla presenza di insetti o
sporcizia o umidità.
Controllare l’efficenza dello sblocco
manuale di emergenza.
Verificare l’efficenza dei fermi
meccanici della corsa degli attuatori (se
installati).
Verificare l’efficenza delle batterie
opzionali d’emergenza (se installate) ed
eventualmente sostituirle.
Verificare l’efficenza della batteria
dei telecomandi ed eventualmente
sostituirla.
Verificare l’efficenza delle cerniere del
cancello e la loro lubrificazione.
Verificare la solidità della struttura
delle ante ed eventualmente serrare o
rinforzare le parti indebolite.
Verificare se vi sono piante nelle
vicinanze delle fotocellule che ne
possano oscurare il raggio, provvedere
alle opportune potature.
Eseguire la pulizia della
controbocchetta dell’elettroserratura (se
installata).
Eseguire il test di intervento per
dispersione dell’interruttore automatico
differenziale posto a protezione
dell’impianto elettrico.
periodicità
... ogni 6 mesi
... ogni 6 mesi
... ogni 6 mesi
... ogni 6 mesi
... ogni 6 mesi
... ogni 6 mesi
... ogni 6 mesi
... ogni 12 mesi
... ogni 12 mesi
... ogni 6 mesi
... ogni 6 mesi
... ogni 6 mesi
8.1 CORRETTO UTILIZZO DELL’ATTUATORE
L’automazione è prevista e progettata per utilizzo su
cancelli ad ante battenti ad uso residenziale domestico, con
un numero massimo di 50 manovre al giorno.
Rispettare le dimensioni delle ante raccomandate nelle
caratteristiche tecniche del prodotto.
Leggere attentamente le avvertenze generali fornite.
L’attuatore è irreversibile, perciò se non è in funzione o è
disalimentato, non permette la movimentazione dell’anta
del cancello, se non viene effettuato lo sblocco della
motorizzazione (leggere il
par. 8.2
).
8.2 SBLOCCO DELLA MOTORIZZAZIONE PER LA
MOVIMENTAZIONE MANUALE DEL CANCELLO
(MANOVRA D’EMERGENZA)
Per poter movimentare il cancello manualmente, per
esempio in caso di mancanza di corrente e in assenza di
batterie, per poter movimentare il cancello manualmente
occorre sbloccare l’operatore.
Attenzione
!Per eseguire questa manovra
occorre essere al lato interno del cancello stesso, in
caso di mancanza di tensione deve essere possibile
accedere all’interno tramite un altro accesso.
Sblocco della motorizzazione
Inserire la chiave a brugola fornita per lo sblocco e
ruotarla di 180° (
Fig.27
)(il senso di rotazione è irrilevante,
ma è importante completare la rotazione di 180°);
Muovere a mano il cancello lentamente e senza
strattonarlo.
Ripristino della motorizzazione
Per ripristinare la motorizzazione è sufficiente:
Inserire la chiave a brugola fornita per lo sblocco e
ruotarla di 180° (
Fig.27
)(il senso di rotazione è irrilevante,
ma è importante completare la rotazione di 180°);
Muovere a mano il cancello lentamente e senza
strattonarlo fino a quando si avverte lo scatto metallico di
innesto della trasmissione meccanica.
8.3 MANUTENZIONE PROGRAMMATA
Si raccomanda di consultare la Ditta Installatrice
dell’automazione e stabilire un piano di manutenzione
programmata, come richiesto dalle normative di settore.
La manutenzione consigliata da
Aprimatic S.p.A.
per i
componenti dell’automazione è la seguente:
Si raccomanda di non disperdere la batteria
nell’ambiente, ma di utilizzare gli appositi contenitori
previsti presso i punti vendita delle batterie stesse.
Si ricorda che le batterie, in quanto materiale di consumo,
non sono coperte da garanzia.
La manutenzione consigliata da
Aprimatic S.p.A.
per le
parti del serramento e dell’impianto elettrico è elencata
in tab.5.
180
˚
180˚
90˚
90˚
Fig.27
Note per l’utente e per il manutentore
✂
SPAZIO RISERVATO ALL’INSTALLATORE
SI PREGA DI CONSEGNARE COPIA DI QUESTA PAGINA ALL’UTENTE
Tab.5

- 19 -
English
180
˚
180˚
2
3x0.75 Ø
6
3x0.75 Ø
3x0.75 Ø
2x1.5 Ø
1
2x1.5 Ø
2x1 Ø
1
5
77
10A
lc= 30mA 4
8
Aprimatic
Aprimatic
3
9
Overview
max 147 N
(15 kg)
L
a
B
Y
A
E
L
30
mm
PHASE
EARTH
NEUTRAL
PH
PH
N
230V 50Hz
+6% -10%
power supply
TRANSFORMER
SECONDARY 0-20VAC
PRIMARY 0-230VAC
M1
M1
M2
M2
MOTOR
1MOTOR
2
LEGEND
M1
= motor 1st
wing or single wing opening
M2
= motor 2nd wing opening
Brown
Brown
Blue
Blue
FLASHING LIGHT
+ 24V
WARNING LIGHT 24V 3W MAX.
12 Vac 15 W max.
ELECTRO-LOCK
ELECTRO-LOCK
PHOTOCELL
+ 24V ACCESSORIES
START
START PEDESTRIAN
STOP
GND
GND
SAFETY OPENING
24 V AC
24 V AC
BATT
BATT
-
+
+
L N M1 M2 M3 M4 1 3 6 7 10 11 12
245 89
+
-
+
- -
CAUTION!
The NC contacts must be jumpered to the earthing (terminal 9 or 11) when not
used. If they are not, the automation CANNOT OPERATE!
NOTA:
the
terminal 6 (NO)
may become NC depending on the Hparameter setting
(par.7.1)
.
= NO type contact
= NC type contact
Main installation stages and manual references
Read the general safety
procedures.
Read the operator specifications
Check the gate and decide where to
place the mountings.
Instructions for the user
Permitted uses, Maintenance programme and
Emergency mechanism (release).
... page 20
... page 21-22
before starting ...
Prepare the electrical connections
... page 23
... page 26
Assemble the rear mounting
(if necessary create a niche).
Secure the rear mounting and install
the operator on it.
180˚
... page 27
... page 28
Assemble the front mounting and secure
it to the gate. Install the limit switch.
Check the installation.
... page 29
... page 30
Make the electrical connections.
... page 24-25
... page 35
START the automatic operating system
(SELF-TEACH) and memorise the
REMOTE COMMANDS.
... page 31
If necessary use the advanced
programming and the RESET
command.
... page 32-34
... and the specifications
of the equipment.
... page 30

- 20 -
English
1.1 GLOSSARY AND ABBREVIATIONS
This paragraph lists uncommon terms or terms having a different meaning from the common one as well as the
abbreviations contained in the manual. The uncommon terms are:
• INTERVENTION AREA zone circumscribing the area of installation where the presence of an exposed person may
result in risks for the safety and the health of this person (Appendix I, 1.1.1 Directive 89/392/EEC);
• EXPOSED PERSON any person standing completely or partially within a dangerous area (Appendix I, 1.1.1
Directive 89/392/EEC);
• INSTALLER person charged with the installation, operation, adjustment, maintenance, cleaning, reparation and
transport of the device (Appendix I, 1.1.1 Directive 89/392/EEC);
• RESIDUAL RISK - hazard that could not be completely eliminated or reduced during design.
The abbreviations are:
• Cap. = Chapter
• Par. = Paragraph
1.2 WARNING SYMBOLS
Warning
!
The notices preceded by this symbol contain information, provisions or procedures that, when not properly
observed, may result in injury, death or long-term risks for the health of people or for the environment.
Caution
The notices preceded by this symbol contain procedures or practical advice that, when not properly observed,
may result in serious damage to the machine or the product.
Information
The notices preceded by this symbol contain important information: the non-compliance with these instructions
may void the manufacturer’s guarantee.
1.3 WORKING CLOTHES
To work in full compliance with the safety regulations:
• wear type-approved working clothes and personal protective equipment (PPE) (working shoes, protection
goggles, gloves and hard hat);
•
do not wear objects that may get caught somewhere (ties, bracelets, necklaces, etc.).
Warning
!
Suitably delimit the intervention area to prevent the access of non-authorised people
(Fig.2)
.
1.4 RESIDUAL RISKS
Warning
!
During the opening of the gate, the area of motion of the operator arm is dangerous for anyone who imprudently
approaches his hands or other parts of the body to this area.
• Pag. = Page
• Tab. = Table
• Min. = Minimum
• Max. = Maximum
• Fig. = Figure
Premises / Safety rules
Fig.1 Fig.2
Table of contents
Languages:
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Optex
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Salto
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Dorma
Dorma 8916 JT manual

Relcross Door Controls
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