Carel GLD Series User manual

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CABLES
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Gas Leakage Detector
Per applicazioni commerciali e industriali leggere
Manuale d’uso
User manual
For commercial and light industrial application


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AVVERTENZE
CAREL basa lo sviluppo dei suoi prodotti su una esperienza pluridecennale
nel campo HVAC, sull’investimento continuo in innovazione tecnologica
di prodotto, su procedure e processi di qualità rigorosi con test in-circuit e
funzionali sul 100% della sua produzione, sulle più innovative tecnologie
di produzione disponibili nel mercato. CAREL e le sue liali/aliate non
garantiscono tuttavia che tutti gli aspetti del prodotto e del software incluso
nel prodotto risponderanno alle esigenze dell’applicazione nale, pur essendo
il prodotto costruito secondo le tecniche dello stato dell’arte. Il cliente
(costruttore, progettista o installatore dell’equipaggiamento nale) si assume
ogni responsabilità e rischio in relazione alla congurazione del prodotto
per il raggiungimento dei risultati previsti in relazione all’installazione e/o
equipaggiamento nale specico. CAREL in questo caso, previ accordi specici,
può intervenire come consulente per la buona riuscita dello start-up macchina
nale/applicazione, ma in nessun caso può essere ritenuta responsabile per il
buon funzionamento del equipaggiamento/impianto nale.
Il prodotto CAREL è un prodotto avanzato, il cui funzionamento è specicato
nella documentazione tecnica fornita col prodotto o scaricabile, anche
anteriormente all’acquisto, dal sito internet www.carel.com. Ogni prodotto
CAREL, in relazione al suo avanzato livello tecnologico, necessita di una fase
di qualica / congurazione / programmazione / commissioning anché
possa funzionare al meglio per l’applicazione specica. La mancanza di tale
fase di studio, come indicata nel manuale, può generare malfunzionamenti
nei prodotti nali di cui CAREL non potrà essere ritenuta responsabile.
Soltanto personale qualicato può installare o eseguire interventi di assistenza
tecnica sul prodotto. Il cliente nale deve usare il prodotto solo nelle modalità
descritte nella documentazione relativa al prodotto stesso.
Senza che ciò escluda la doverosa osservanza di ulteriori avvertenze presenti
nel manuale, si evidenza che è in ogni caso necessario, per ciascun Prodotto
di CAREL:
• Evitare che i circuiti elettronici si bagnino. La pioggia, l’umidità e tutti i tipi di
liquidi o la condensa contengono sostanze minerali corrosive che possono
danneggiare i circuiti elettronici. In ogni caso il prodotto va usato o stoccato
in ambienti che rispettano i limiti di temperatura ed umidità specicati nel
manuale.
• Non installare il dispositivo in ambienti particolarmente caldi. Temperature
troppo elevate possono ridurre la durata dei dispositivi elettronici, danneggiarli
e deformare o fondere le parti in plastica. In ogni caso il prodotto va usato o
stoccato in ambienti che rispettano i limiti di temperatura ed umidità specicati
nel manuale.
• Non tentare di aprire il dispositivo in modi diversi da quelli indicati nel manuale.
• Non fare cadere, battere o scuotere il dispositivo, poiché i circuiti interni e i
meccanismi potrebbero subire danni irreparabili.
• Non usare prodotti chimici corrosivi, solventi o detergenti aggressivi per pulire
il dispositivo.
• Non utilizzare il prodotto in ambiti applicativi diversi da quanto specicato nel
manuale tecnico.
Tutti i suggerimenti sopra riportati sono validi altresì per il controllo, schede
seriali, chiavi di programmazione o comunque per qualunque altro accessorio
del portfolio prodotti CAREL.
CAREL adotta una politica di continuo sviluppo. Pertanto CAREL si riserva il
diritto di eettuare modiche e miglioramenti a qualsiasi prodotto descritto
nel presente documento senza previo preavviso.
I dati tecnici presenti nel manuale possono subire modiche senza obbligo
di preavviso.
La responsabilità di CAREL in relazione al proprio prodotto è regolata dalle
condizioni generali di contratto CAREL editate nel sito www.carel.com e/o
da specici accordi con i clienti; in particolare, nella misura consentita dalla
normativa applicabile, in nessun caso CAREL, i suoi dipendenti o le sue liali/
aliate saranno responsabili di eventuali mancati guadagni o vendite, perdite
di dati e di informazioni, costi di merci o servizi sostitutivi, danni a cose o
persone, interruzioni di attività, o eventuali danni diretti, indiretti, incidentali,
patrimoniali, di copertura, punitivi, speciali o consequenziali in qualunque
modo causati, siano essi contrattuali, extra contrattuali o dovuti a negligenza
o altra responsabilità derivanti dall’installazione, utilizzo o impossibilità di
utilizzo del prodotto, anche se CAREL o le sue liali/aliate siano state avvisate
della possibilità di danni.
ATTENZIONE
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Separare quanto più possibile i cavi delle sonde e degli ingressi digitali dai cavi
dei carichi induttivi e di potenza per evitare possibili disturbi elettromagnetici.
Non inserire mai nelle stesse canaline (comprese quelle dei quadri elettrici)
cavi di potenza e cavi di segnale
SMALTIMENTO
Fig. 1 Fig.2
SMALTIMENTO: INFORMAZIONI AGLI UTENTI
Leggere e conservare.
Con riferimento alla Direttiva 2012/19/UE del Parlamento Europeo e del
Consiglio del 4 luglio 2012 e alle relative normative nazionali di attuazione,
informiamo che:
1. i Riuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) non vanno
smaltititi come riuti urbani ma devono essere raccolti separatamente per
consentirne il successivo avvio al riciclaggio, trattamento o smaltimento,
come previsto dalla normativa;
2. l’utente è tenuto a conferire l’Apparecchiatura Elettrica ed Elettronica (AEE) a
ne vita, integra dei componenti essenziali, ai centri di raccolta RAEE individuati
dalle autorità locali. La direttiva prevede anche la possibilità di riconsegnare al
distributore o rivenditore l’apparecchiatura a ne vita in caso di acquisto di una
nuova di tipo equivalente in ragione di uno a uno oppure uno a zero per le
apparecchiature aventi lato maggiore inferiore a 25 cm;
3. questa apparecchiatura può contenere sostanze pericolose: un uso improprio
o uno smaltimento non corretto potrebbero avere eetti negativi sulla salute
umana e sull’ambiente;
4. il simbolo (contenitore di spazzatura su ruote barrato in gura 1) qualora fosse
riportato sul prodotto o sulla confezione, indica che l’apparecchiatura a ne
vita deve essere oggetto di raccolta separata;
5. se l’AEE a ne vita contiene una batteria (gura 2), è necessario rimuoverla
seguendo le istruzioni riportate nel manuale d’uso prima di procedere con
lo smaltimento. Le pile esauste vanno conferite agli idonei centri di raccolta
dierenziata previste dalla normativa locale;
6. in caso di smaltimento abusivo dei riuti elettrici ed elettronici sono previste
sanzioni dalle vigenti normative locali in materia di riuti.
Garanzia sui materiali: 2 anni (dalla data di produzione, escluse le parti di
consumo).
Omologazioni: la qualità e la sicurezza dei prodotti CAREL INDUSTRIES Hq
sono garantite dal sistema di progettazione e produzione certicato ISO 9001.

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Indice
1. DESCRIZIONI DEI PRODOTTI 7
1.1 Usi previsti / Applicazioni.............................................................................7
1.2 Rilevatore di perdite di gas, versione integrata ..............................7
1.3 Rilevatore di perdite di gas, versione remota ..................................8
2. INSTALLAZIONE 9
2.1 Informazioni generali......................................................................................9
2.2 Consigli per l’installazione ...........................................................................9
2.3 Installazione meccanica.............................................................................10
2.4 Installazione elettrica...................................................................................10
3. FUNZIONAMENTO 12
3.1 Ciclo di avviamento......................................................................................12
3.2 Segnali analogici.............................................................................................12
3.3 Segnale Modbus.............................................................................................12
3.4 Stati operativi dello strumento..............................................................12
3.5 Funzionalità degli interruttori.................................................................12
3.6 Posizione e attivazione interruttori .....................................................13
3.7 Funzionalità dell’App RILEVA ..................................................................13
4. MANUTENZIONE 17
4.1 Procedura di manutenzione....................................................................17
4.2 Calibrazione e Bump Test..........................................................................17
4.3 Ricerca guasti....................................................................................................19
4.4 Sostituzione elemento sensibile...........................................................20
4.5 Pulizia dello strumento...............................................................................20
5. CARATTERISTICHE TECNICHE 21
5.1 Speciche elettriche.....................................................................................21
5.2 Speciche meccaniche e ambientali.................................................21
5.3 Elemento sensibile........................................................................................21
5.4 Registri Modbus..............................................................................................22
5.5 Tabella per la logica dei relè....................................................................22
6. ULTERIORI INFORMAZIONI 23
6.1 Principi del sensore.......................................................................................23
6.2 Smaltimento dello strumento................................................................23
6.3 Conformità alle norme................................................................................23
7. INFORMAZIONI PER L’ORDINAZIONE 24
7.1 Gas Detector serie GLD - Codici articolo.........................................24
7.2 Elementi sensibili............................................................................................25
7.3 Accessori..............................................................................................................25


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1. DESCRIZIONI DEI PRODOTTI
1.1 Usi previsti / Applicazioni
I sensori di rilevamento perdite della serie GLD monitorano
continuamente l’aria nell’ambiente (interna o esterna) per rilevare
eventuali perdite di refrigerante.
Questi dispositivi possono essere utilizzati per applicazioni di
refrigerazione (celle frigorifere, sale di congelamento, locali tecnici).
I rivelatori della serie GLD sono disponibili nelle seguenti congurazioni:
• GDWB – Versione integrata
• GDWR – Versione remota
e sono calibrati per rilevare la maggior parte dei refrigeranti attualmente
sul mercato.
Gli elementi sensibili sono costruiti utilizzando la tecnologia a
semiconduttori (SC) o la tecnologia a infrarossi (IR).
Entrambe le versioni sono dotate di viti per il montaggio a parete e di
uno stilo magnetico.
Per la versione remota viene fornito anche un cavo RJ45.
I rilevatori della serie GLD possono essere utilizzati in applicazioni stand-
alone oppure integrati nei controller Carel o nei dispositivi di terze parti.
Il collegamento ai controller Carel viene realizzato utilizzando un’uscita
analogica o digitale oppure un collegamento seriale RS485 Modbus®.
Quando viene rilevata una perdita di refrigerante che supera una certa
concentrazione di allarme, il dispositivo va in stato di allarme (basso o
alto, a seconda del livello di concentrazione superato):
• cambiando il colore interno del LED e la frequenza di lampeggio;
• attivando il cicalino interno;
• attivando un relè interno dedicato (SPDT);
• regolando l’uscita analogica (proporzionalmente alla concentrazione
rilevata);
• segnalando il cambiamento di stato attraverso l’uscita Modbus® RS485
e l’applicazione RILEVA.
Inoltre, è possibile collegarsi al dispositivo attraverso l’app “RILEVA”,
disponibile sia su App Store che su Play Store.
I rilevatori della serie GLD permettono la conformità con gli standard di
sicurezza per la refrigerazione (ASHRAE 15 ed EN 378), attraverso allarmi
visivi e sonori per allertare il personale nel caso di perdita di refrigerante.
AVVERTENZA: Questo strumento non è né certicato né appro-
vato per il funzionamento in atmosfere arricchite di ossigeno.
L'inosservanza può portare ad un'ESPLOSIONE.
AVVERTENZA: Questo strumento non è stato progettato per
garantirne la sicurezza intrinseca durante l’uso in aree classicate
come pericolose (“Direttiva 2014/34/EU ATEX”e “NFPA 70, Hazar-
dous Location”). Per la sicurezza dell’operatore, NON utilizzarlo in
luoghi pericolosi (classicati come tali).
1.2 Rilevatore di perdite di gas, versione
integrata
142 mm
168 mm 81 mm
158 mm
Fig. 1.a
Descrizione contenitore: contenitore in ABS con grado di protezione IP66
Opzioni di potenza 24 Vac
da 19,5 a 28,5 V DC
LED di diagnostica/stato 3 colori: verde, arancione e rosso
Opzioni di segnali di
uscita congurabili
3 relè (allarme alto / allarme basso / anomalia)
1 uscita analogica (da 4 a 20 mA, da 0 a 5 V,
da 0 a 10 V, da 1 a 5 V, da 2 a 10 V)
Uscita digitale (Modbus RS485)
11
1515
2
MAG #2
MAG #1
8
NO
COM
NC
–
+
–
+NO
COM
NC
B
A
GND
SH
AN+
GND
NO
COM
NC
6
10
7 9
5
13 14 12
11
3
4
IN
OUT
11
1515
2
MAG #2
MAG #1
8
NO
COM
NC
–
+
–
+NO
COM
NC
B
A
GND
SH
AN+
GND
NO
COM
NC
6
10
7 9
5
13 14 12
11
3
4
IN
OUT
Fig. 1.b
N° Descrizione componente N° Descrizione componente
1 Pressacavi M16 (6) 9 Interruttore tattile n° 2
2 Guarnizione in gomma 10 Uscita relè 3 (ANOMALIA)
3 Cicalino allarme interno 11 Uscita relè 2 (ALTO)
4 Connettori di alimentazione (2) 12 Uscita relè 1 (BASSO)
5 Connessione seriale (Modbus) 13 Interruttore magnetico n° 1
6 Uscita analogica 14 Interruttore magnetico n° 2
7 Interruttore tattile n° 1 15 Pressacavi M20 (2)
8 Connettore cavo piatto (al sensore) Tab. 1.a
– + – +
B
A
GND
SH
AN+
GND
NC
COM
NO
NC
COM
NO
NC
COM
NO
4 5
10 11 12
6

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1.3 Rilevatore di perdite di gas, versione
remota
Connection cable
142
102
116 168
136
67
70
159
Fig. 1.c
Descrizione
contenitore:
2 contenitori in ABS con grado di protezione IP66 colle-
gati tramite cavo RJ45 (no a 5 metri di lunghezza)
Opzioni di potenza 24 Vac
da 19,5 a 28,5 V DC
LED di diagnostica/
stato
3 colori: verde, arancione e rosso
Opzioni di segnali di
uscita congurabili
3 relè (allarme alto / allarme basso / anomalia)
1 uscita analogica (da 4 a 20 mA, da 0 a 5 V,
da 0 a 10 V, da 1 a 5 V, da 2 a 10 V)
Uscita digitale (Modbus RS485)
2
8
16
15
11
1515
2
8
MAG #2
REMOTE SENSOR
MAG #1
6
10
7 9
5
13 14 12
11
3
4
IN
OUT
NO
COM
NC
–
+
–
+NO
COM
NC
B
A
GND
SH
AN+
GND
NO
COM
NC
Fig. 1.d
N° Descrizione componente
1 Pressacavi M16 (6)
2 Guarnizioni in gomma (2)
3 Cicalino allarme interno
4 Connettori di alimentazione (2)
5 Connettore seriale (Modbus)
6 Uscita analogica
7 Interruttore tattile n° 1
N° Descrizione componente
8 Connessioni del sensore remoto (2)
9 Interruttore tattile n° 2
10 Uscita relè 3 (ANOMALIA)
11 Uscita relè 2 (ALTO)
12 Uscita relè 1 (BASSO)
13 Interruttore magnetico n° 1
14 Interruttore magnetico n° 2
15 Pressacavi M20 (3)
16 Connettore cavo piatto (al sensore)
Tab. 1.b

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2. INSTALLAZIONE
IMPORTANTE: l’installazione del Gas Detector deve essere
eettuata esclusivamente da personale qualicato.
IMPORTANTE: Carel richiede l’esecuzione di un bump test o di
una calibrazione subito dopo l’installazione per vericare la funzionalità
dello strumento. Vedere il paragrafo “Calibrazione e Bump Test” come
riferimento.
2.1 Informazioni generali
Le prestazioni e l’ecacia complessiva del sistema dipendono
strettamente dalle caratteristiche del sito di installazione del Gas
Detector. È necessario quindi rispettare scrupolosamente e analizzare
con attenzione ogni dettaglio del processo di installazione, compresi (ma
non solo) i seguenti aspetti:
• Regolamenti e norme locali, statali e nazionali che regolano
l’installazione di apparecchiature di monitoraggio di gas;
• Norme elettriche che regolano la posa e il collegamento dei cavi di
alimentazione e di segnale alle apparecchiature di monitoraggio di
gas;
• Tutte le possibili condizioni ambientali alle quali gli strumenti saranno
esposti;
• Le caratteristiche siche del gas da rilevare (in particolare il peso
specico);
• Le caratteristiche dell’applicazione (ad es. possibili perdite, movimento
dell’aria, zone di stagnazione del gas, zone ad alta pressione etc.);
• Il grado di accessibilità richiesto per la manutenzione ordinaria e
straordinaria;
• I tipi di attrezzature e accessori necessari alla gestione del sistema;
• Qualsiasi fattore limitante o regolamento che possa inuire sulle
prestazioni del sistema o sulle installazioni.
IMPORTANTE: Le superci di installazione non devono essere
soggette a continue vibrazioni, altrimenti si possono vericare danni alle
connessioni e ai dispositivi elettronici.
2.2 Consigli per l’installazione
ATTENZIONE: NON ESISTE UNA REGOLA GENERALE per
stabilire il numero adeguato di sensori e la loro ubicazione per ciascuna
applicazione. Di seguito, perciò, vengono inserite delle linee guida
per supportare l’installatore, ma non delle regole da usare come
unico riferimento. Carel non si assume alcuna responsabilità riguardo
l’installazione dei Gas Detector.
2.2.1 Sala macchine
Nelle sale macchine le opzioni di installazione dei Gas Detector possono
essere le seguenti:
• Posizionare i Gas Detector nei pressi di zone ad alta concentrazione
di refrigerante, come compressori, bombole, serbatoi di stoccaggio,
tubature e condotte. Evitare superci vibranti.
• Posizionare i Gas Detector nei pressi di parti meccaniche come riduttori
di pressione, valvole, ange, giunti (brasati o meccanici) e tubature.
In particolare sopra o sotto di essi in relazione alla tipologia del gas
refrigerante (vedi sotto).
• Posizionare i Gas Detector lungo il perimetro della sala, in modo da
circondare completamente l’apparecchiatura.
• Posizionare i Gas Detector in tutte le aree chiuse (trombe delle scale,
pozzetti, angoli ciechi, etc.) dove possono formarsi delle sacche di
stagnazione del gas.
• Posizionare i Gas Detector presso i ussi di aria provenienti dai sistemi
di ventilazione, sia naturale che meccanica (se presenti).
• Non posizionare i Gas Detector troppo vicino a zone con gas ad
alta pressione, per permettere la distribuzione dello stesso nello
spazio attorno al Gas Detector. Il rischio, infatti, è quello di mancato
rilevamento della perdita di refrigerante se il getto causato dalla
perdita risultasse troppo veloce.
Per denire l’altezza di installazione del Gas Detector, fare riferimento alle
immagini e alla tabella seguenti
2.2.2 Celle di refrigerazione
Nelle celle di refrigerazione posizionare i Gas Detector nei pressi del usso
d’aria di ritorno dall’evaporatore, indicativamente su una parete laterale,
ma non direttamente di fronte all’evaporatore.
In caso di diversi evaporatori è possibile valutare l’utilizzo di un Gas
Detector ogni due evaporatori, se il posizionamento degli stessi lo
consente.
Posizionare inne i Gas Detector nei pressi di parti o giunti meccanici
come valvole, ange e tubature, evitando le zone con gas ad alta
pressione.
2.2.3 Chiller
La misurazione delle perdite nei chiller installati all’esterno è generalmente
più dicoltosa, dato il usso d’aria molto variabile.
Genericamente, si consiglia di installare i Gas Detector nei pressi del
compressore, essendo la sezione che con maggiore probabilità può dar
seguito a perdite di refrigerante. In particolare vericare se risulta possibile
installare il Gas Detector all’interno della macchina chiusa nei pressi del
compressore, dove il gas può con maggiore probabilità ristagnare. Evitare
però superci vibranti o dicilmente raggiungibili per la manutenzione.
Inoltre si consiglia di installare i Gas Detector lungo l’impianto di
ventilazione, soprattutto in caso di velocità di usso dell’aria ridotta o
variabile.
2.2.4 Condizionamento – Sistemi diretti VRF/VRV
Negli ambienti di condizionamento consigliamo di installare almeno
un Gas Detector per ambiente, individuando le aree di maggior rischio
come correnti d’aria dai sistemi di ventilazione e sistemi caloriferi come
i radiatori.
Per questo tipo di ambienti, solitamente, i gas refrigeranti utilizzati
presentano densità maggiore dell’aria ambiente: consigliamo quindi di
installare i Gas Detector non distante dal pavimento, vedi immagini alla
ne di questo paragrafo.
Considerare l’installazione di Gas Detector anche in sotti o controsotti,
se non opportunamente sigillati.
Non installare i Gas Detector sotto specchi/lavabi e all’interno dei locali
dei bagni.
Non installare i Gas Detector nei pressi di fonti di vapore.
Altezza consigliata per installazione Gas Detector
Categoria Altezza Refrigeranti
Gas refrigeranti con alta
densità relativa (>1)
300 mm max
dal pavimento
R-32, R-134A, R-290, R-404A,
R-407A, R-407F, R-410A, R-448A,
R-449A, R-450A, R-452A, R-452B,
R-454A, R-454B, R-455A, R-466A,
R-507A, R-513A, R-744 (CO2),
R-1233ZD(E), R-1234YF,
R-1234ZE(E), R-1270
Gas refrigeranti con bassa
densità relativa (<1)
300 mm max
dal sotto
R-717 (NH3), R-1150 (ETHYLENE)
Tab. 2.c

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2.3 Installazione meccanica
1. Utilizzando la minuteria fornita, montare saldamente il rilevatore
nella posizione individuata con l’uso di cacciavite / avvitatore.
2. Con una chiave esagonale / a brugola da 4 mm (NON INCLUSA)
svitare le viti di ssaggio e rimuovere il coperchio, scollegando il cavo
piatto dalla base nel caso di unità versione integrata o nel caso di
testa della versione remota.
3. Mettere da parte il coperchio e la guarnizione in gomma. Dovrà
essere rimontata al termine dell’installazione elettrica.
Per il rimontaggio del coperchio seguire la procedura inversa.
ATTENZIONE: Per ricollegare il cavo piatto tra scheda principale ed
elemento sensibile NON INVERTIRE il connettore piatto. Seguire quindi le
indicazioni date dal dente in plastica e alla seguente immagine.
2.4 Installazione elettrica
Prima di procedere con l’installazione elettrica del prodotto e con il
cablaggio leggere attentamente le seguenti note.
• L’ingresso di alimentazione deve essere alimentato da un trasformatore
di isolamento di sicurezza (Classe 2) senza collegamento a terra
sull’avvolgimento secondario.
• Il cavo per i relè deve essere selezionato e dotato di fusibili in base alle
tensioni nominali, alle correnti e alle condizioni ambientali.
• Se si utilizzano conduttori a trefoli, si deve utilizzare un puntalino
Terminale
• Per rispettare le norme di immunità RFI, è necessario mettere a terra
lo schermo del cavo di comunicazione nel BOSS, nel mini-BOSS o altri
supervisori (ad es. il telaio, la barra di terra, ecc.)
• Terminare tutti i cablaggi prima di accendere l’alimentazione.
IMPORTANTE: Questo prodotto utilizza
semiconduttori che possono essere danneggiati da
scariche elettrostatiche (ESD). Quando si maneggiano le
schede a circuiti stampati, osservare le corrette precauzioni
ESD in modo che l’elettronica non venga danneggiata.
IMPORTANTE: Non alimentare il rilevatore di gas attraverso i
controlli Carel o ad altri dispositivi di terze parti, data la corrente di spunto
di 1,5 A.
ATTENZIONE: La presa di installazione deve avere a disposizione
un’adeguata alimentazione di corrente per alimentare lo strumento (per
es. da 19,5 a 28,5 V DC o 24 V AC). Questo determina fondamentalmente
la distanza a cui lo strumento può essere montato dal controller o
dall’alimentazione.
2.4.1 Cablaggio di alimentazione e segnale
Il prodotto viene fornito con pressacavi e tappi preinstallati. Il pressacavo
di ingresso dell’alimentazione è già sprovvisto di tappo. Utilizzare gli
appositi pressacavi per inserire e collegare i cavi agli appositi terminali
come indicato nella gura e nella tabella di collegamento seguente.
I morsetti installati sono di tipo estraibile e possono essere quindi rimossi
per facilitare il cablaggio.
La polarità non deve essere invertita.
Per installazioni in congurazione daisy-chain, il tipo di tensione
restituita ai pin 24 V OUT è equivalente al tipo di tensione utilizzata per
l’alimentazione del dispositivo al pin 24 V IN.
IMPORTANTE:Ilproduttore diquestoprodottorichiedel’esecuzione
di un bump test o di una calibrazione dopo l’installazione per vericare
la funzionalità dello strumento. Vedere il paragrafo “Calibrazione e Bump
Test” come riferimento.
Collegamento Descrizione collegamento Etichetta Descrizione terminale
Alimentazione 24 V DC/V AC IN 24 V IN: - V AC neutro / V DC terra
24 V IN: + V AC fase / +24 V DC
24 V DC/V AC OUT 24 V OUT: - V AC neutro / V DC terra
24 V OUT: + V AC fase / +24 V DC
Uscita seriale Comunicazioni Rete Modbus MODBUS: B RS-485 “B”(invertente, -, Rx)
MODBUS: A RS-485 “A”(non-invertente, +, Tx)
MODBUS: GND RS-485 GND
MODBUS: SH RS-485 Schermatura
Uscita analogica Uscita di tensione o di corrente ANALOGICA: - Riferimento uscita analogica (-)
ANALOGICA: + Segnale uscita analogica (+)
Tab. 2.a
2.4.2 Installazione della testa remota (solo GDWR)
Per collegare testa remota e unità principale nei codici Gas Detector
GDWR* (versione Remota) viene fornito un cavo standard RJ45 Cat 5E STP
di 5 metri di lunghezza (incluso nel prodotto). Il connettore è il modello
8P8C con le seguenti dimensioni: 12 x 43 x 8 mm ±1 mm.
IMPORTANTE: È possibile utilizzare cavi NON STANDARD di
lunghezza uguale o inferiore a 5 metri. In questo caso, per soddisfare le
normative EMC del prodotto, è necessario utilizzare un cavo con qualità
della schermatura equivalente o superiore a quella del cavo fornito in
dotazione. NON utilizzare cavi con lunghezza superiore ai 5 metri.
Per procedere all’installazione seguire i seguenti passi (da seguire sia per
l’unità principale che per la testa remota):
1. Rimuovere il pressacavo e il tappo del pressacavo M20 sulla parte
bassa del dispositivo e rimuovere con cautela l’inserto in gomma del
pressacavo. L’inserto in gomma presenta un taglio trasversale per
consentire il montaggio attorno al cavo RJ45.
2. Inserire il dado lungo il cavo, attraverso il connettore 8P8C.
3. Applicare l’inserto di gomma sul cavo in modo che si trovi tra il dado
del pressacavo e l’estremità del cavo.
4. Far scorrere il connettore 8P8C attraverso il pressacavo e nel
contenitore plastico, facendo attenzione a non danneggiare il
circuito stampato.
5. Inserire il connettore RJ45 nella presa femmina RJ45 presente sulla
scheda. Fare attenzione al processo di inserimento del connettore
RJ45, in quanto il cavo deve essere piegato e una tensione eccessiva
può danneggiare il circuito stampato.
6. Rimontare il pressacavo facendo scorrere l’inserto in gomma nel
corpo del pressacavo e stringendo con il dado del pressacavo.
Vericare che il cavo RJ45 non pieghi o non solleciti le morsettiere
della scheda a circuiti stampato (non lasciare cavo in eccesso
all’interno del contenitore).
2.4.3 Esempi di applicazioni
IMPORTANTE: vericare sempre la compatibilità con l’applicazione
sul controller.

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RS485 Modbus
RS485 Modbus remote serial line
Access Point
Router Bridge
other
third-
party
devices
RS485 Modbus
4-20 mA
4-20 mA
0-10 V
0-10 V
Fig. 2.e Fig. 2.f
Fig. 2.g Fig. 2.h
2.4.4 Interfaccia Modbus RTU RS-485
Per la rete Modbus RS-485 utilizzare un cavo schermato a 3 conduttori,
per maggiori informazioni si veda il capitolo“5 - Caratteristiche Tecniche”.
Consigliato: Belden 3106A (o equivalente).
I parametri per la comunicazione Modbus sono impostabili
esclusivamente attraverso l’App Rileva. Non sono necessarie quindi
impostazioni hardware sul dispositivo.
Assicurarsi che i parametri di comunicazione all’interno della rete, incluso
il supervisore utilizzato, siano congurati allo stesso modo.
Per garantire un funzionamento ottimale della rete seriale, accertarsi di
seguire le seguenti linee guida:
• Assicurarsi che gli strumenti siano congurati in una topologia a bus
singolo; collegando più bus in parallelo, o ramicando più unità dal
bus principale, si possono introdurre abbinamenti non corretti di
impedenza, riessioni e/o distorsioni del segnale.
• Evitare di utilizzare connessioni troppo lunghe quando si collegano
gli strumenti al bus seriale. La connessione strumento - bus non deve
superare la lunghezza massima di 1 metro.
• Assicurarsi che gli strumenti alla terminale del bus abbiano la resistenza
di terminazione di 120 Ω abilitata. La resistenza di terminazione è
attivabile tramite l’App Rileva.
• Assicurarsi che la polarità del segnale A (+, Tx) / B (-, Rx) sia mantenuta
in tutta la rete seriale.
• Collegare la schermatura del cavo a terra solo dal lato del master.
• Collegare la schermatura del cavo al terminale SH del Gas Detector.
• Assicurarsi che l’integrità dello schermo del cavo sia mantenuta lungo
tutta la rete seriale.
• Non utilizzare il collegamento di schermatura come riferimento del
segnale. Utilizzare un cavo che fornisca un conduttore dedicato per il
riferimento del segnale. Collegare il riferimento del segnale al terminale
GND del Gas Detector.
2.4.5 Conclusione
Completati tutti i cablaggi, rimontare il coperchio del Gas Detector ed
attivare l’alimentazione.
Vericare il corretto funzionamento del dispositivo, la fase di accensione/
warm-up e la comunicazione con i dispositivi connessi al Gas Detector.
Procedere inne con un Bump Test o con una Calibrazione, se necessaria.

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3. FUNZIONAMENTO
3.1 Ciclo di avviamento
Quando viene applicata la tensione di alimentazione, lo strumento entra
nel ciclo di avviamento, suddiviso in due fasi:
• sequenza di avviamento
• fase di warm-up
La sequenza di avviamento ha la durata di circa 7 secondi, durante la
quale vengono eettuati le inizializzazioni e i test di tutte le principali
funzionalità del Gas Detector. In particolare, vengono attivati:
• LED
• cicalino (se non precedentemente disabilitato tramite APP)
• i 3 relé
• l’uscita analogica
• l’uscita modbus
• la connessione al sensore
Terminata la sequenza di avviamento inizia la fase di warm-up, durante la
quale il segnale in uscita dal sensore viene regolato e stabilizzato.
Durante la fase di warm-up il LED verde lampeggia a frequenza 0,5 Hz e
l’uscita analogica restituisce l’uscita indicata per la fase di warm-up nella
tabella del capitolo“Segnali analogici”.
La durata della fase di warm-up varia in base alla tecnologia del sensore.
Semiconduttore = 5 min
Elettrochimico = 5 min
Infrarossi = 2 min
La durata della fase di warm-up può variare in base alle condizioni
ambientali. Durante questa fase è importante non generare brusche
variazioni di concentrazione del gas, per non compromettere la corretta
misura del sensore.
IMPORTANTE: i sensori potrebbero impiegare un tempo di
warm-up maggiore di quello indicato; in questi casi, non intervenire e
lasciare che il dispositivo si stabilizzi. Il tempo necessario per la completa
stabilizzazione dello strumento può variare tra 2 ore (tempo minimo) e 24
ore (tempo consigliato).
3.2 Segnali analogici
Il rivelatore di gas della serie GLD Carel è dotato di un’unica uscita
analogica congurabile. Durante il normale funzionamento l’uscita
analogica dello strumento è proporzionale alla concentrazione di gas
rilevata e può essere selezionata tra le seguenti possibili uscite.
• Da 1 a 5 V
• Da 0 a 5 V
• Da 2 a 10 V
• Da 0 a 10 V
• Da 4 a 20 mA (predenito)
Il rivelatore di gas della serie GLD Carel utilizza diversi valori di
tensione/corrente per indicare diverse modalità di funzionamento. Nel
funzionamento normale l’uscita della concentrazione di gas relativa è
indicata dal livello di uscita analogico. Il livello di uscita è proporzionale al
livello del gas, come illustrato di seguito:
Concentrazione gas 1-5 V 0-5 V 2-10 V 0-10 V 4-20 mA
0% 1 V 0 V 2 V 0 V 4 mA
50% 3 V 2,5 V 6 V 5 V 12 mA
100% 5 V 5 V 10 V 10 V 20 mA
Tab. 3.b
Lo strumento può anche assumere diversi stati speciali, questi sono
indicati dai livelli di uscite analogiche specici indicati di seguito:
Modalità di funzionamento 1-5 V 0-5 V 2-10 V 0-10 V 4-20 mA
Anomalia strumento ≤ 0,3 V N/D ≤ 0,6 V N/D ≤ 1,2 mA
Modalità oine/
manutenzione / warm-up
0,75V N/D 1,5 V N/D 3 mA
Deviazione sotto lo zero 0,95V N/D 1,9 V N/D 3,8 mA
Intervallo di misurazione
superato
5,12V 5,12V 10,25 V 10,25 V 20,5 mA
Anomalia su interfaccia
analogica
> 5,25 V > 5,25 V > 10,5 V > 10,5 V > 21 mA
Tab. 3.c
3.3 Segnale Modbus
Il rivelatore di gas della serie GLD Carel fornisce un’interfaccia digitale
Modbus RTU. Tutti i messaggi di stato e la maggior parte dei parametri
accessibili e/o congurabili tramite l’interfaccia Bluetooth® sono
accessibili e/o congurabili anche tramite il Controller Carel Modbus. Per
i registri Modbus, si faccia riferimento alla sezione 5.4“Registri Modbus”.
3.4 Stati operativi dello strumento
Il rivelatore di gas della serie GLD Carel fornisce un’indicazione esterna del
suo stato operativo corrente tramite feedback acustico e visivo, insieme
alle uscite dei relè. L’indicazione visiva dello stato dello strumento è
fornita da un unico LED a tre colori (verde/rosso/arancione).
Gli stati dello strumento e le uscite corrispondenti sono mostrati nella
seguente tabella:
Stato LED Frequen.
LED Cicalino Frequen.
Cicalino
Relè 1
(BASSO)
Relè 2
(ALTO)
Relè 3
(anom.)
Warm-up 1 Hz OFF OFF OFF OFF
Normale Cont. OFF OFF OFF OFF
Allarme basso 1 Hz 1 Hz ON OFF OFF
Allarme alto 2 Hz 2 Hz ON ON OFF
Oine 1 Hz, seq. OFF OFF OFF OFF
Anomalia Cont. Cont. OFF OFF ON
Anomalia gas
negativo 2 Hz Cont. OFF OFF ON
Anomalia
Calibrazione
Zero
2 Hz OFF OFF OFF OFF
Anomalia
Calibrazione
fondo scala
2 Hz OFF OFF OFF OFF
Tab. 3.a
3.5 Funzionalità degli interruttori
L’utente può interagire con il Gas Detector agendo sugli interruttori. Il Gas
Detector serie GLD presenta due coppie di interruttori: due interruttori
sici (pulsanti) e due interruttori magnetici. In questo manuale si farà
riferimento agli interruttori come TACT#1 e TACT#2 per i pulsanti sici e
come MAG#1 e MAG#2 per gli interruttori magnetici.
Le funzionalità delle due coppie di interruttori sono le medesime, tranne
che per la funzione di reset delle impostazioni di fabbrica, attivabile
solo tramite pulsanti sici e tramite APP. Per resettare il dispositivo alle
impostazioni di fabbrica, tenere premuti entrambi i pulsanti TACT#1 e
TACT#2 per 30 secondi, inizierà quindi il processo di riavvio del dispositivo
con le impostazioni di fabbrica.
Il dispositivo riconosce due livelli di sollecitazione, in funzione della loro
durata: il “TOCCO”e la“PRESSIONE”.
Per eseguire una funzione di “TOCCO”, premere o stimolare tramite stick
magnetico l’interruttore scelto per 1 secondo, nché non si sente un
singolo segnale acustico. Interrompere, quindi, la pressione/stimolazione
esercitata.
Per eseguire una funzione di “PRESSIONE”, premere o stimolare tramite
stick magnetico l’interruttore scelto per > 5 secondi, ignorando
il singolo segnale acustico della funzione “TOCCO”. Continuare la
pressione/stimolazione nché non si sente un doppio segnale acustico.
Interrompere, quindi, la pressione/stimolazione esercitata.
Se l’interruttore viene premuto per un tempo > 30 secondi, verrà attivata
l’anomalia di “Interruttore bloccato”(codice 0x00008000).
La funzione di ogni interruttore dipende dallo stato attuale dello
strumento. Fare riferimento alla tabella seguente per le funzioni degli
interruttori in ogni stato dello strumento.

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Stato Interruttore 1 Interruttore 2
TOCCO PRESSIONE TOCCO PRESSIONE
Warm-up
Abilita Connessione Bluetooth®
-
Disabilita Connessione Bluetooth®
-
Normale Avvio Cal. Zero Avvio Cal. Fondo Scala
Allarme basso Silenziamento cicalino Riconoscimento allarme bloccato
Allarme alto Silenziamento cicalino Riconoscimento allarme bloccato
Oine - -
Anomalia Silenziamento cicalino Riconoscimento allarme bloccato
Anomalia gas negativo Silenziamento cicalino Avvio Cal. Zero
Anomalia Cal. Zero Riconoscimento anomalia -
Anomalia Cal. Fondo Scala - Riconoscimento anomalia
Tab. 3.b
3.6 Posizione e attivazione interruttori
Per la posizione degli interruttori TACT#1, TACT#2 e MAG#1, MAG#2 fare
riferimento all’immagine successiva.
MAG #2
MAG #1
TACT #2TACT #1
Fig. 3.a
Per attivare gli interruttori sici TACT#1, TACT#2 è necessario rimuovere il
coperchio del contenitore plastico ed esercitare una pressione manuale.
Per attivare gli interruttori magnetici MAG#1, MAG#2 è invece suciente
avvicinare lo stick magnetico (fornito in dotazione assieme al Gas Detec-
tor) alla parte inferiore del contenitore plastico, appoggiando la punta
magnetica nella rientranza aanco al pressacavo M20. Vedere immagine
successiva.
MAG #2
MAG #1
Fig. 3.b
3.7 Funzionalità dell’App RILEVA
Per poter sfruttare appieno le potenzialità del nuovo
rilevatore di gas Carel, serie GLD, è disponibile l’App “RILEVA”
che consente di interagire con il Gas Detector in modo
semplice e intuitivo. Le caratteristiche includono
• Congurazione (rinominare il dispositivo, denire le soglie di allarme,
modicare le impostazioni Modbus, congurare il comportamento
dei relè e gestire le impostazioni delle uscite analogiche)
• Manutenzione (verica del funzionamento di cicalino e LED, relè e
uscite analogiche)
• Calibrazione (sia calibrazione di zero che di fondo scala, sia esecuzione
del bump test, con emissione del report di calibrazione)
• Interfaccia intuitiva (immediata visualizzazione della misura attuale di
concentrazione di gas e indicazione dello stato di allarme/anomalia)
Per scaricare RILEVA, scansionare qui o visitare il sito www.carel.com/apps
ATTENZIONE: RILEVA è compatibile solo con smartphones (non
tablet) con OS:
• Android 6.0“Marshmallow”, o successivo
• Apple iOS 6.0, o successivo
3.7.1 Attivazione del collegamento Bluetooth
Per collegare lo smartphone al dispositivo attraverso l’interfaccia
Bluetooth® procedere secondo i seguenti passi:
1. Avviare la ricerca Bluetooth del dispositivo attivando l’interruttore
sico TACT#1 o quello magnetico MAG#1 per 1 secondo (funzione
“TOCCO”).
2. Vericare che, dopo circa 10 secondi, il dispositivo inizi una sequenza
di segnali acustici (doppio beep). In questa fase il dispositivo è pronto
per instaurare la connessione con lo smartphone. Il Gas Detector
esce da questa fase se:
• Si instaura correttamente la connessione Bluetooth;
• Si attiva l’interruttore TACT#2 o quello magnetico MAG#2 per 1
secondo (funzione “TOCCO”);
• Trascorrono 2 minuti dall’inizio della fase di ricerca Bluetooth.
3. Avviare l’APP RILEVA e fare clic sull’icona Bluetooth nella parte
inferiore dello schermo per avviare una scansione.
4. Selezionare lo strumento dall’elenco dei rilevatori di gas Carel
disponibili. Il nome predenito del dispositivo è“GLD”.
5. Quando viene richiesto, inserire la password. Il valore predenito è
“123456”.
È possibile attivare il collegamento via Bluetooth in qualsiasi stato si trovi
il dispositivo.
Fare riferimento alle seguenti schermate.

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Fig. 3.c Fig. 3.d
3.7.2 Scheda Home
A connessione avvenuta, viene visualizzata la schermata principale
dell’App: la scheda Home. In questa scheda è possibile visualizzare la
concentrazione misurata in tempo reale dal Gas Detector e lo stato dello
strumento attraverso l’” Anello di stato”. Per il funzionamento dell’” Anello
di stato” si veda la tabella sottostante.
Inoltre è possibile accedere:
• Al menù a scomparsa, in alto a sinistra, con accesso alle informazioni e
alle impostazioni base dell’App;
• Ai pulsanti di funzione, in rosso situati al centro della schermata;
• Alle schede dell’App, attraverso la barra delle schede, situata sul fondo
della schermata dell’App.
Stato Anello stato Descrizione
Warm-up Verde Rilevatore di gas che si stabilizza dopo
l’accensione o il riavvio
Normale Verde Funzionamento normale
Allarme basso Giallo La misurazione del gas ha superato il
setpoint di allarme basso
Allarme alto Rosso La misura del gas ha superato il setpoint di
allarme alto
Oine Arancione Rivelatore di gas in modalità di manuten-
zione, non sta monitorando attivamente
il gas
Anomalia Arancione È stata rilevata un’anomalia
Anomalia gas
negativo
Arancione La calibrazione del rilevatore di gas devia
sotto lo zero, richiede la calibrazione dello
zero
Anomalia Zero Cal. Arancione Si è vericato un errore durante la cali-
brazione dello zero. La calibrazione dello
zero non è stata aggiornata. È necessaria la
calibrazione dello zero.
Anomalia Cal.
Ampiezza
Arancione Si è vericato un errore durante la cali-
brazione dell’intervallo. La calibrazione
dell’intervallo non è stata aggiornata. È
necessaria la calibrazione dell’intervallo.
Tab. 3.c
4
2
1
3
7
7
8
9
6
N° Descrizione
1 Menu a scomparsa
2 Anello di Stato
3 Pulsante di Calibrazione
4 Pulsante dei Dettagli
5 Pulsante di Disconnessione
6 Pulsante di Riavvio
7Scheda di Verica
8 Scheda di Congurazione
9 Scheda dei Registri
Fig. 3.e Tab. 3.d
3.7.3 Menù a scomparsa
Il Menù a scomparsa è raggiungibile nell’angolo superiore sinistro in tutte
le schede dell’App. Al suo interno sono selezionabili i seguenti sotto-
menù:
• Impostazioni
• Visualizza registri
• Accordo di licenza con l’Utente
• Informazioni
Nel sotto-menù“Impostazioni”è possibile inserire le informazioni utilizzate
per la redazione dei Report di Calibrazione, emessi automaticamente
dall’App in formato .pdf al termine di ogni fase di Calibrazione. In
particolare, possono essere inserite le informazioni relative al Cliente e
all’Operatore, selezionare il logo ed indicare l’indirizzo mail a cui inviare
il report.
Nel sotto-menù “Visualizza registri” è possibile visualizzare l’elenco delle
precedenti Calibrazioni e Bump Test e relativi report emessi. La lista
può essere cancellata premendo sul pulsante “Cancella”. I Registri di
Calibrazione sono visualizzabili anche attraverso l’apposita “Scheda dei
Registri”, raggiungibile dalla barra sul fondo della schermata dell’App.
Nel sotto-menù“Accordo di licenza con l’Utente”si trova l’accordo o EULA
che denisce le speciche di utilizzo dell’App RILEVA.
Nel sotto-menù “Informazioni” si trovano la versione dell’App RILEVA
attualmente installata sul dispositivo e il riferimento al sito internet www.
carel.com.
3.7.4 Pulsanti di funzione
I Pulsanti di funzione restituiscono un rapido accesso alle sezioni più
importanti del Gas Detector GLD. In particolare, nella scheda Home si
trovano quattro pulsanti:
• Pulsante di Calibrazione
• Pulsante di Disconnessione
• Pulsante di Riavvio
• Pulsante dei Dettagli
Il Pulsante di Calibrazione reindirizza l’utente nella sezione dell’App
dedicata alla calibrazione e al bump test. Per i dettagli su questa sezione,
fare riferimento al paragrafo “4.2 - Calibrazioni e Bump Test”.
Il Pulsante di Disconnessione consente l’interruzione della connessione
Bluetooth tra dispositivo e smartphone. Premerlo una volta concluse
tutte le operazioni di installazione o manutenzione.
Il Pulsante di Riavvio permette di riavviare il dispositivo senza agire
sulla brusca interruzione dell’alimentazione. Il dispositivo ripartirà dalla
sequenza di avviamento e dalla fase di warm-up.
Il pulsante dei Dettagli dà accesso alla sezione dedicata alle informazioni
sul dispositivo, di seguito una schermata esemplicativa.
Fig. 3.f
In particolare le voci presenti nella sezione Dettagli sono:
• Ultimo guasto: codica esadecimale dei guasti, fare riferimento alla
tabella nel paragrafo “4.3 – Ricerca Guasti”. Se si apre questa voce,
inoltre, è possibile leggere per intero i messaggi di errore. Gli ultimi
errori rilevati dal dispositivo vengono salvati in questa voce.

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• Alias: nome dato al dispositivo.
• UID: codice identicativo dell’intero Gas Detector.
• Versione rmware: attuale versione del FW installata.
• Setpoint Allarme Basso: livello di attivazione dell’Allarme Basso, in ppm.
• Setpoint Allarme Alto: livello di attivazione dell’Allarme Alto, in ppm.
• Calibrazione necessaria: indica le ore rimanenti alla calibrazione
periodica del dispositivo, il valore varia in base al tipo di elemento
sensibile utilizzato.
• ID sensore: codice identicativo dell’elemento sensibile.
• Gas sensore: il tipo di gas/refrigerante misurato.
• Intervallo sensore: indica il range di lavoro del sensore.
• Ore ppm sensore: indica il prodotto tra le ore di funzionamento del
sensore e i ppm medi rilevati. Questo valore consente di stimare la
quantità di refrigerante con cui il sensore è venuto a contatto. Risulta
quindi particolarmente utile per gli elementi sensibili a tecnologia
Semiconduttore, al ne di stimarne l’usura e di prevedere l’eventuale
sostituzione.
• Temperatura sensore: temperatura attuale dell’elemento sensibile,
utilizzata per la compensazione di misura.
• Sensibilità sensore: incertezza di misura del sensore.
• Comportamento Allarme: l’evento principale che genera lo stato di
allarme.
3.7.5 Scheda di Verica
Nella Scheda di Verica è possibile testare manualmente tutte le uscite
del dispositivo.
Per informazioni sul Codice di Sblocco, necessario per accedere a questa
scheda, fare riferimento al paragrafo “3.7.8 – Codice di Sblocco”.
Quando viene attivato lo stato di verica (agendo sull’interruttore in
alto) il dispositivo assume tutti i comportamenti in uscita che vengono
impostati, in particolare è possibile:
• Pilotare il LED
• Accendere/spegnere il cicalino
• Attivare/disattivare i relè
• Pilotare l’uscita analogica
Fare riferimento all’immagine successiva.
Fig. 3.g
3.7.6 Scheda di Congurazione
Nella Scheda di Congurazione è possibile impostare tutte lo opzioni
disponibili per il Gas Detector, serie GLD Carel.
Per informazioni sul Codice di Sblocco, necessario per accedere a questa
scheda, fare riferimento al paragrafo “3.7.8 – Codice di Sblocco”.
In questa scheda è possibile:
• Impostare l’Alias del dispositivo;
• Impostare Codice di Sblocco e Password;
• Ripristinare le impostazioni di fabbrica (attivabile anche attraverso i
pulsanti sici, si veda relativo paragrafo).
Inoltre si può accedere a tre diverse sezioni: Allarmi, Modbus e Uscite. Si
vedano le seguenti immagini come riferimento.
Fig. 3.h Fig. 3.i Fig. 3.j
In particolare, i parametri impostabili per ogni sezione sono i seguenti.
ALLARMI
• Setpoint Allarme Basso: consente di impostare il livello di Allarme
Basso. Questo valore non può essere superiore a quello selezionato in
Setpoint Allarme Alto. Per dettagli sui Setpoint, si veda il paragrafo “5.3
– Elemento Sensibile”.
• Setpoint Allarme Alto: consente di impostare il livello di Allarme Alto.
Questo valore non può essere inferiore a quello selezionato in Setpoint
Allarme Basso. Per dettagli sui Setpoint, si veda il paragrafo “5.3 –
Elemento Sensibile”.
• Blocco Allarme: questa funzione consente di mantenere lo stato di
allarme o di guasto del dispositivo anche dopo che la condizione di
allarme o di guasto non sia più presente. Quando la funzione Blocco
Allarme è attiva, ogni condizione di allarme o di guasto rimane attiva
(LED, cicalino, relè, uscita analogica e Modbus) nché non viene
manualmente riconosciuta dall’operatore. Questa funzione consente
di tenere sotto controllo anche eventuali situazioni di allarme o di
guasto transitorie. Quando entra in allarme, comparirà quindi un
pulsante nella Scheda Home dell’App. Per riconoscere manualmente
l’allarme o il guasto, premere il pulsante nella Schermata Home.
Valore predenito: disabilitato.
MODBUS
• Indirizzo: consente di impostare l’indirizzo per la comunicazione
Modbus RS-485.
Valori impostabili: da 1 a 247.
Valore predenito: 1.
IMPORTANTE: Ogni dispositivo collegato al medesimo bus per RS-
485 deve avere indirizzo univoco, in caso contrario si vericano conitti in
trasmissione/ricezione che impediscono la comunicazione seriale.
• Baud Rate: consente di impostare la velocità di connessione Modbus
RS-485.
Valori impostabili: 9600 o 19200.
Valore predenito: 19200.
• Bit di Stop: consente di impostare il numero di bit di stop per la
connessione Modbus RS-485.
Valori impostabili: 1 o 2.
Valore predenito: 2.
• Parità: consente di impostare la parità desiderata per la connessione
Modbus RS-485.
Valori impostabili: Nessuna, Pari o Dispari.
Valore predenito: Nessuna.

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• Abilita terminazione 120Ω: consente di abilitare la terminazione a 120Ω.
Questa terminazione va attivata se lo strumento si trova al termine del
bus di rete Modbus RS-485, al ne di ridurre le riessioni del segnale
lungo la linea seriale che possono causare problemi di comunicazione.
Valore predenito: disabilitata.
AVVERTENZA: Data la presenza della funzione“Abilita terminazione
120Ω”, i Gas Detector serie GLD non richiedono l’installazione sica di un
resistore come resistenza di terminazione.
USCITE
• Uscita analogica: questa funzione permette l’impostazione del tipo di
uscita analogica desiderato.
Tipologie impostabili: 4-20 mA, 0-5 V, 1-5 V, 0-10 V o 2-10 V.
Uscita predenita: 4-20 mA.
• Segnale acustico: questa funzione permette di abilitare o disabilitare
il cicalino.
Valore predenito: abilitato.
NOTA: la disabilitazione porterà il cicalino a non attivarsi durante
le fasi di allarme e di guasto, ma si attiverà ugualmente in fase di
connessione Bluetooth.
• Relè di avaria: questa funzione permette di invertire il funzionamento
dei relè, rendendoli eccitati durante il normale funzionamento. Questo
garantisce quindi l’attivazione dei relè in caso di calo di tensione
di alimentazione, che spegnerebbe il dispositivo. Per dettagli sul
funzionamento del relè di avaria, si veda il paragrafo “5.5 – Tabella per
la logica dei relè”.
Valore predenito: disabilitata.
• Ritardo allarme: attraverso questa funzione è possibile impostare
un tempo di ritardo (in minuti) che lo strumento attenderà prima di
attivare la condizione di allarme. Se la condizione di allarme rientra
(anche brevemente), il timer impostato si resetta e ricominerà il
conteggio dal valore impostato. Questa funzione può essere utilizzata
per evitare che brevi transitori di alta concentrazione di gas possano
attivare gli allarmi.
Valori impostabili: da 0 a 15 minuti.
Valore predenito: 0 minuti.
• Regolazione zero analogico: attraverso il cursore è possibile regolare
l’uscita analogica applicando un oset sso. Questa funzione diventa
essenziale in caso di uscita analogica in tensione, in quanto consente
di compensare la caduta di tensione dovuta alla resistenza del cavo.
Valori impostabili: da -10% a +10% rispetto al valore di fondo scala.
Valore predenito: 0%.
• Intervallo scostamento analogico: questa funzione permette, agendo
sul cursore dedicato, di adattare il range dell’uscita analogica ad una
percentuale dell’intervallo di concentrazione (in ppm) misurabile dal
Gas Detector. Per esempio, avendo un Gas Detector a R-1234yf, 0-1000
ppm, con uscita analogica 4-20 mA, se l’intervallo di scostamento
analogico viene posto al 20% l’intero range di uscita analogica
copre solo il primo 20% dell’intervallo di misurazione del gas. Perciò
nell’intervallo 0-200 ppm l’uscita sarà 4-20 mA. Concentrazioni tra i 200
e i 1000 ppm manterranno l’uscita analogica a 20 mA.
Valori impostabili: da 20% a 100%.
Valore predenito: 100%.
3.7.7 Scheda dei Registri
Nella Scheda dei Registri è possibile visualizzare l’elenco delle precedenti
Calibrazioni e Bump Test e relativi report emessi. La lista può essere
cancellata premendo sul pulsante “Cancella”. I Registri di Calibrazione
sono visualizzabili anche attraverso il sotto-menù “Visualizza Registri”,
raggiungibile attraverso il Menù a scomparsa in alto a sinistra.
3.7.8 Codice di Sblocco
Per motivi di sicurezza, l’accesso alle opzioni di congurazione, di test e
di calibrazione è limitato solo agli utenti autorizzati. L’accesso a queste
funzioni richiede l’uso di un codice di sblocco.
Il codice di sblocco predenito dello strumento è“1234”.
Lo strumento rimarrà sbloccato no al termine della connessione
Bluetooth®.
IMPORTANTE: Non confondere la “Password” (valore di default
“123456”) richiesta per il collegamento Bluetooth® con il “Codice
di Sblocco” (valore di default “1234”) richiesto per accedere alla
congurazione del dispositivo.
AVVERTENZA: L’alias predenito, la password e il codice di sblocco
possono essere modicati all’interno della scheda di congurazione.
I valori predeniti devono essere modicati dopo l’installazione dello
strumento per motivi di sicurezza.
Fig. 3.k

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4. MANUTENZIONE
4.1 Procedura di manutenzione
La manutenzione dello strumento è una procedura periodica obbligatoria
per garantire il corretto funzionamento dello stesso. La frequenza con
cui eettuare la procedura di manutenzione varia a seconda del tipo
di elemento sensibile utilizzato (Semiconduttore, Elettrochimico o a
Infrarossi). Per la frequenza della manutenzione fare riferimento alla
tabella dedicata nel paragrafo“5.3 – Elemento sensibile”.
ATTENZIONE: La manutenzione deve essere eettuata
esclusivamente da personale qualicato.
ATTENZIONE: I Gas Detector con elemento sensibile a
Semiconduttore devono essere sottoposti ad un ciclo di manutenzione
completo successivamente ad una esposizione a concentrazioni
signicative di refrigerante. Queste esposizioni infatti riducono la durata
e la sensibilità del sensore, rischiando di compromettere la misura.
La procedura di manutenzione è la seguente:
1. Controllo del funzionamento del LED, del cicalino e delle uscite a
relè;
2. Controllo del funzionamento dell’uscita analogica;
3. Controllo del funzionamento della connessione seriale RS-485
Modbus, se presente;
4. Calibrazione dell’elemento sensibile (Calibrazione dello Zero e
Calibrazione del Fondo Scala)
5. Esecuzione del Bump Test.
I punti 1 e 2 possono essere eseguiti utilizzando la Scheda di Verica,
disponibile nell’App RILEVA. Si veda paragrafo dedicato.
I punti 4 e 5 sono descritti nel paragrafo seguente “4.2 - Calibrazione e
Bump Test”.
I punti 4 e 5 possono non essere eseguiti nel caso in cui l’elemento
sensibile venga sostituito. Si veda il paragrafo dedicato“4.4 - Sostituzione
dell’elemento sensibile”.
4.2 Calibrazione e Bump Test
4.2.1 Introduzione
La procedura di Calibrazione del Gas Detector ed il Bump Test sono
veriche obbligatorie che devono essere svolte in fase di prima
installazione e in fase di manutenzione (esclusa la sostituzione
dell’elemento sensibile). Calibrazione e Bump Test possono essere svolti
sia con metodo MANUALE sia attraverso l’APP RILEVA, successivamente
vengono descritte entrambe le procedure. Calibrazione e Bump Test
vengono eettuati utilizzando:
• Un Kit di Calibrazione (acquistabile con codice GDOPZK0000, non
incluso assieme ai Gas Detector) costituito da un cappuccio plastico
e da un tubo in gomma;
• Una bombola di calibrazione, contenente tipo di gas e concentrazione
specici per l’applicazione richiesta. Per acquistarla, inviare una
mail all’indirizzo cst@carel.com con indicato gas e ppm necessari.
Attualmente il servizio è disponibile in Italia.
1
2
3
4
5
1. Bombola di calibrazione
2. Manopola di erogazione
3. Regolatore di usso
(regolare a circa 0,3 L/min)
Kit di Calibrazione GDOPZK0000,
costituito da:
4. Tubo in gomma trasparente
5. Cappuccio plastico
Fig. 4.a
IMPORTANTE: Per la calibrazione via App, consigliamo di disattivare
nello smartphone in uso la sospensione dello schermo per la durata della
calibrazione. Questo per evitare il rischio che la calibrazione si interrompa
e di dover quindi ripetere la procedura.
ATTENZIONE: Leggere attentamente le successive note prima di
iniziare la procedura di Calibrazione o il Bump Test.
1. Il Gas Detector NON può essere in condizione di allarme o di guasto
durante la calibrazione.
2. Per la Calibrazione dello Zero di sensori a CO2 è necessario utilizzare
azoto N2 come gas di riferimento, mentre per gli altri sensori è
suciente l’aria ambiente come gas di riferimento. Assicurarsi però, in
questo secondo caso, che l’aria ambiente sia priva di concentrazioni
di gas residue a cui il sensore sia sensibile.
3. Ad altitudini superiori a 2.000 m, la calibrazione darà luogo ad una
lettura inferiore. In queste applicazioni, lo strumento deve essere
necessariamente calibrato nell’ambiente di funzionamento.
4. Se si utilizza un regolatore di usso variabile, regolare la portata del
gas a circa 0,3 L/min.
5. Quando si inizia una Calibrazione o si entra in ambiente di Bump Test,
il dispositivo entrerà automaticamente in modalità OFFLINE, e rimarrà
in questa modalità no al termine della procedura di Calibrazione o
del Bump Test.
6. Per un corretto funzionamento, eettuare sempre prima la
Calibrazione dello Zero e poi la Calibrazione del Fondo Scala.
L’esecuzione di queste operazioni nell’ordine sbagliato causerà una
calibrazione errata.
7. Per il corretto funzionamento, attendere almeno 2 ore dopo la
calibrazione prima della messa in funzione del dispositivo, per
garantirne la completa stabilizzazione.
8. I gas di calibrazione NON devono essere inalati! Consultare le relative
schede di sicurezza. Dopo l’utilizzo, le bombole di gas devono essere
scaricate in una cappa di aspirazione adeguata o all’esterno.
Fig. 4.b
4.2.2 Calibrazione dello Zero
MANUALE
1. Montare il cappuccio plastico del Kit di Calibrazione al dispositivo e
collegare il tubo in plastica alla bombola del gas di calibrazione (o
aria ambiente, secondo l’avvertenza di cui sopra).
2. Attivare il pulsante TACT#1 o MAG#1 per >5 secondi. Il LED eettuerà
un lampeggio verde-verde-rosso quando lo strumento sarà pronto.
3. Applicare il gas di calibrazione (o aria ambiente, secondo l’avvertenza
di cui sopra).
4. Attivare il pulsante TACT#1 o MAG#1 entro 30 secondi dal punto 1
per confermare l’avvio della calibrazione. Se non premuto, altrimenti
lo strumento interromperà la calibrazione e tornerà al normale
funzionamento.

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+0300046IE - rel. 1.2 - 14.01.2021
5. Il LED inizierà a lampeggiare con sequenza verde-rosso, verde-rosso-
rosso, verde-rosso-rosso-rosso, ecc. no al completamento della
calibrazione. Per interrompere la calibrazione, attivare il pulsante
TACT#1 o MAG#1 per >5 secondi, interrompere il usso di gas e
rimuovere il kit di calibrazione. Se la calibrazione è riuscita (LED
verde), procedere al punto 6. Se la calibrazione non è riuscita (il LED
lampeggia in arancione a 2 Hz), premere una volta il pulsanteTACT#1
o MAG#1 per annullare il tentativo di calibrazione.
6. Interrompere il usso di gas.
7. Sostituire il gas per la Calibrazione dello Zero con il gas per la
Calibrazione del Fondo Scala e procedere con la successiva
Calibrazione.
APP RILEVA
1. Montare il cappuccio plastico del Kit di Calibrazione al dispositivo e
collegare il tubo in plastica alla bombola del gas di calibrazione (o
aria ambiente, secondo l’avvertenza di cui sopra).
2. Entrare nella sezione dedicata alla Calibrazione, premendo il
relativo pulsante dalla Scheda Home. Scansionare quindi il codice
a barre presente sulla bombola del gas di Calibrazione o inserire
manualmente tutte le informazioni richieste.
3. Applicare il gas di calibrazione (o aria ambiente, secondo l’avvertenza
di cui sopra).
4. Premere il pulsante “Avvio Zero” per confermare l’avvio della
calibrazione.
5. Inizia quindi il conto alla rovescia no al completamento della fase
di calibrazione. Se la calibrazione è riuscita, procedere al punto 6. Se
la calibrazione non è riuscita, tornare alla Scheda Home e premere
il pulsante di Riconoscimento per cancellare l’errore di Calibrazione
dello Zero.
6. Interrompere il usso di gas.
7. Sostituire il gas per la Calibrazione dello Zero con il gas per la
Calibrazione del Fondo Scala e procedere con la successiva
Calibrazione.
4.2.3 Calibrazione del Fondo Scala
MANUALE
1. Premere il pulsante sico MAG#2 per >5 secondi. Il LED eettuerà un
lampeggio verde-verde-arancione quando lo strumento sarà pronto.
2. Applicare il gas di calibrazione (vericare che la concentrazione
indicata sulla bombola corrisponda alla concentrazione dichiarata
nell’etichetta dello strumento).
3. Premere il pulsante MAG#2 entro 30 secondi dal punto 1 per
confermare l’avvio della calibrazione. Se non premuto, altrimenti
lo strumento interromperà la calibrazione e tornerà al normale
funzionamento.
4. Il LED inizierà a lampeggiare con sequenza verde-arancione, verde-
arancione-arancione, verde-arancione-arancione- arancione, ecc.
no al completamento della calibrazione. Per interrompere la
calibrazione, tenere MAG#2 premuto per >5 secondi, interrompere
il usso di gas e rimuovere il kit di calibrazione. Se la calibrazione
è riuscita (il LED lampeggerà arancione-verde-rosso), procedere
al punto 5. Se la calibrazione non è riuscita (il LED lampeggia in
arancione a 2 Hz), premere una volta MAG#2 per annullare il tentativo
di calibrazione.
5. Interrompere il usso di gas e rimuovere il cappuccio plastico del Kit
di Calibrazione.
6. Attendere la completa stabilizzazione del dispositivo, indicata dal
LED con luce verde continua.
APP RILEVA
1. Entrare nella sezione dedicata alla Calibrazione, premendo il
relativo pulsante dalla Scheda Home. Scansionare quindi il codice
a barre presente sulla bombola del gas di Calibrazione o inserire
manualmente tutte le informazioni richieste.
2. Applicare il gas di calibrazione (vericare che la concentrazione
indicata sulla bombola corrisponda alla concentrazione dichiarata
nell’etichetta dello strumento).
3. Premere il pulsante “Avvio scostamento” per confermare l’avvio della
calibrazione.
4. Inizia quindi il conto alla rovescia no al completamento della fase
di calibrazione. Se la calibrazione è riuscita, procedere al punto 5. Se
la calibrazione non è riuscita, tornare alla Scheda Home e premere
il pulsante di Riconoscimento per cancellare l’errore di Calibrazione
del Fondo Scala.
5. Interrompere il usso di gas e rimuovere il cappuccio plastico del Kit
di Calibrazione.
6. Attendere la completa stabilizzazione del dispositivo, indicata dal
LED con luce verde continua.
4.2.4 Bump Test
Il Bump Test è una verica
dell’eettiva risposta del sensore allo
stimolo reale di alta concentrazione
del gas.
Nell’ambiente dedicato al Bump
Test dell’App RILEVA, però, è
possibile inibire tutte le uscite verso
dispositivi esterni (seriale RS-485,
uscita analogica e relè), in modo da
non attivare accidentalmente altri
dispositivi collegati al Gas Detector.
Se invece si esegue il Bump Test
in modalità MANUALE, invece, è
necessario prima disabilitare e/o
silenziare tutti i dispositivi collegati
al Gas Detector, per evitare l’errata
segnalazione di allarme.
Durante l’esecuzione del Bump
Test. Il dispositivo entra nello stato
OFFLINE.
Fig. 4.c
ATTENZIONE: Non applicare refrigerante puro o idrocarburi
(accendino), per non deteriorare eccessivamente l’elemento a
Semiconduttore, sensibile a concentrazioni di gas troppo elevate.
MANUALE
1. Montare il cappuccio plastico del Kit di Calibrazione al dispositivo e
collegare il tubo in plastica alla bombola del gas.
2. Applicare il gas in quantità suciente per far scattare gli allarmi.
3. Vericare che lo stato del LED corrisponda agli eventi di Allarme
Basso e/o Allarme Alto (rosso lampeggiante).
4. Interrompere il usso di gas e rimuovere il cappuccio plastico del Kit
di Calibrazione.
5. Attendere la completa stabilizzazione del dispositivo, indicata dal
LED con luce verde continua.
APP RILEVA
1. Montare il cappuccio plastico del Kit di Calibrazione al dispositivo e
collegare il tubo in plastica alla bombola del gas.
2. Entrare nella sezione dedicata alla Calibrazione, premendo il relativo
pulsante dalla Scheda Home. Premere il pulsante “Azionare” per
accedere alla schermata dedicata al Bump Test.
3. Azionare lo slide posto sotto all’“Anello di Status”per iniziare il Bump
Test e disabilitare le uscite.
4. Applicare il gas in quantità suciente per far scattare gli allarmi.
5. Vericare lo stato di Allarme Basso e/o Allarme Alto, il colore dell’
“Anello di Status”e la concentrazione misurata.
6. Interrompere il usso di gas e rimuovere il cappuccio plastico del Kit
di Calibrazione.
7. Azionare nuovamente lo slide per terminare il Bump Test e riabilitare
le uscite.
8. Attendere la completa stabilizzazione del dispositivo, indicata dal
LED con luce verde continua.

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4.3 Ricerca guasti
4.3.1 Formato esadecimale
Tutti i codici di anomalia possono essere richiamati attraverso l’interfaccia
dell’app RILEVA e sono visualizzati in formato esadecimale (hex). Una cifra
esadecimale può rappresentare più codici come mostrato di seguito.
Codice
esadecimale
Codice (i) di errore
equiva-lente
Codice
esadecimale
Codice (i) di errore
equiva-lente
0 0 8 8
1 1 9 1 + 8
2 2 A 2 + 8
3 1 + 2 B 1 + 2 + 8
4 4 C 4 + 8
5 1 + 4 D 1 + 4 + 8
6 1 + 2 + 3 E 2 + 4 + 8
7 1 + 2 + 4 F 1 + 2 + 4 + 8
Tab. 4.a
4.3.2 Codici di anomalia
NOTA: Se si verica un’anomalia nel sensore durante una
condizione di allarme gas, allora l’anomalia prevale sulla condizione
di allarme.
Le anomalie del sensore possono essere decodicate utilizzando la
seguente tabella. Si noti che possono essere segnalate più anomalie
contemporaneamente. Ad esempio, il codice di anomalia 00000003 è
una combinazione dei codici di anomalia 00000001 (nessun segnale del
sensore) e 00000002 (tensione fuori specica 1 V).
NOTA: Se il campo “ultima anomalia “ indica che si è vericata
un’anomalia in un determinato momento, ma il corrispondente campo
“anomalia attuale”non mostra alcuna anomalia , allora il problema si è
auto-riparato e non è necessaria alcuna azione di assistenza.
Bit anomalia Anomalia del sistema Cause possibili Azione(i) richiesta(e)
0x00000001 Anomalia software Errore rmware (ad es. stato imprevisto) Ciclo di alimentazione. Se si ripresenta, chiamare l’assistenza
0x00000002 Tensione fuori specica 1 V Terminale di tensione fuori intervallo Chiamare l’assistenza
0x00000004 Tensione fuori specica 3,3 V Terminale di tensione fuori intervallo Chiamare l’assistenza
0x00000008 Tensione fuori specica 5V Terminale di tensione fuori intervallo Chiamare l’assistenza
0x00000010 Tensione fuori specica 5,4V Terminale di tensione fuori intervallo Chiamare l’assistenza
0x00000020 Tensione fuori specica 12V Terminale di tensione fuori intervallo Chiamare l’assistenza
0x00000040 Tensione fuori specica VIN Terminale di tensione fuori intervallo Chiamare l’assistenza
0x00000080 Errore di lettura della memoria ash di sistema Errore durante la lettura da memoria ash interna Ciclo di alimentazione. Se si ripresenta, chiamare l’assistenza
0x00000100 Errore di scrittura della memoria ash del
sistema
Errore durante la scrittura nella memoria ash
interna Ciclo di alimentazione. Se si ripresenta, chiamare l’assistenza
0x00000200 Anomalia CRC memoria ash di sistema Errore CRC memoria ash interna Ciclo di alimentazione. Se si ripresenta, chiamare l’assistenza
0x00000400 Congurazione non valida del sistema Errore nella congurazione del sistema Ciclo di alimentazione. Se si ripresenta, chiamare l’assistenza
0x00000800 Anomalia GPIO Errore rilevato sul pin GPIO Chiamare l’assistenza
0x00001000 Anomalia Modbus Errore rilevato nelle comunicazioni Modbus Ciclo di alimentazione. Se si ripresenta, chiamare l’assistenza
0x00002000 Anomalia uscita analogica (solo GDWB) Errore nell'aggiornamento del valore DAC Ciclo di alimentazione. Se si ripresenta, chiamare l’assistenza
0x00004000 Anomalia Bluetooth Errore rilevato nel modulo Bluetooth Ciclo di alimentazione. Se si ripresenta, chiamare l’assistenza
0x00008000 Interruttore bloccato Interruttore magnetico e/o tattile attivato per
> 1 minuto Chiamare l’assistenza
0x00010000 Elemento sensibile uscita Impossibile rilevare l'elemento sensibile Controllare il collegamento del sensore
0x00020000 Anomalia elemento sensibile Anomali rilevata nell'elemento sensibile Sostituire il modulo sensore
0x00040000 Anomalia lettura ADC del modulo sensore Lettura impossibile da ADC del modulo sensore Controllare il collegamento del sensore/Sostituire il modulo
sensore
0x00080000 Anomalia scrittura ADC del modulo sensore Scrittura impossibile da ADC del modulo sensore Controllare il collegamento del sensore/Sostituire il modulo
sensore
0x00100000 Anomalia lettura AFE sensore (solo EC) Lettura impossibile da AFE sensore EC Controllare il collegamento del sensore/Sostituire il modulo
sensore
0x00200000 Anomalia scrittura AFE sensore (solo EC) Scrittura impossibile su AFE sensore EC Controllare il collegamento del sensore/Sostituire il modulo
sensore
0x00400000 Anomalia stato AFE sensore (solo EC) Errore nel AFE sensore EC Controllare il collegamento del sensore/Sostituire il modulo
sensore
0x00800000 Anomalia lettura EEPROM sensore Errore nella lettura dalla EEPROM sensore Eettuare ciclo di alimentazione/Controllare il collegamento
del sensore/Sostituire il modulo sensore
0x01000000 Anomalia scrittura EEPROM sensore Errore nella scrittura sulla EEPROM sensore Chiamare l’assistenza
0x02000000 Anomalia CRC EEPROM sensore Errore nel CRC da EEPROM sensore Eettuare ciclo di alimentazione/Sostituire il modulo sensore
0x04000000 Anomalia congurazione EEPROM sensore Errore nei dati EEPROM sensore Sostituire il modulo sensore
0x08000000 Anomalia lettura UART sensore Lettura impossibile dal sensore UART Controllare il collegamento del sensore/Sostituire il modulo
sensore
0x10000000 Anomalia temperatura sensore La temperatura non può essere letta o è fuori
specica
Assicurarsi che il sensore funzioni entro l’intervallo di tempe-
ratura specicato/Controllare i collegamenti del sensore
0x20000000 Anomalia concentrazione gas negativa L'uscita del sensore ha subito una deviazione
troppo negativa
Avviare la calibrazione dello zero (tramite App/Pressione
prolungata di MAG#2)
0x40000000 Anomalia calibrazione zero Calibrazione zero non riuscita Riconoscere la calibrazione non riuscita (tramite App/Pressio-
ne prolungata di MAG#1)
0x80000000 Anomalia calibrazione ampiezza Calibrazione ampiezza non riuscita Riconoscere la calibrazione non riuscita (tramite App/Pressio-
ne prolungata di MAG#2)
Tab. 4.b

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+0300046IE - rel. 1.2 - 14.01.2021
4.4 Sostituzione elemento sensibile
ATTENZIONE: Questo prodotto utilizza
semiconduttori che possono essere danneggiati da
scariche elettrostatiche (ESD). Quando si maneggia
la scheda a circuiti stampati, bisogna fare attenzione
a non danneggiare l'elettronica.
4.4.1 Panoramica dei componenti
“A”
sensor PCBA, TYP
Fig. 4.d
Schema dell’elemento sensibile, con panoramica sul
connettore del cavo piatto per il collegamento alla
scheda principale (“A”).
N° Descrizione componente
1 Scheda a circuiti stampati principale
2 Modulo scheda a circuiti stampati RJ45
(solo per la versione remota)
3 Contenitore principale
4 Pressacavi M16
5 Pressacavi M20
6 Coperchio rimovibile
7 Modulo sensore
8 Policarbonato
Tab. 4.c
8
6
1
7
2
4
3
5
see detail “A”
Fig. 4.e
4.4.2 Sostituzione dell’elemento sensibile
ATTENZIONE: Questo prodotto utilizza semiconduttori che
possono essere danneggiati da scariche elettrostatiche (ESD). Quando
si maneggia la scheda a circuiti stampati, bisogna fare attenzione a
non danneggiare l’elettronica. Ispezione da parte di personale di
assistenza addestrato.
Per sostituire l’elemento sensibile del rilevatore di gas:
1. Scollegare il rilevatore di gas dall’alimentazione.
2. Con una chiave esagonale / chiave a brugola da 5/32 (4 mm) (non
inclusa) rimuovere il coperchio e scollegare il cavo piatto dal modulo
sensore.
3. Rimuovere l’elemento sensibile installato sul coperchio tenendo
l’alloggiamento e ruotando in senso antiorario di 90°. Fare attenzione
a non applicare una forza eccessiva sulla scheda del modulo sensore.
Quando la linguetta quadrata dell’alloggiamento del sensore è
allineata con l’icona del lucchetto, tirare saldamente il modulo per
rimuoverlo dall’alloggiamento.
4. Installare il nuovo elemento sensibile allineando la linguetta
quadrata con l’icona del lucchetto prima di premerla saldamente nel
contenitore. Facendo attenzione a non applicare una forza eccessiva
sulla scheda dell’l’elemento sensibile, ruotare il modulo in senso
orario di 90° (o no a quando l’icona del triangolo non si allinea con
l’icona del lucchetto sul coperchio).
5. Collegare il cavo piatto al modulo sensore e alla scheda principale
e chiudere il coperchio. Per ricollegare il cavo piatto fare riferimento
alle seguenti indicazioni per rispettare la polarità del cavo piatto.
6. Accertarsi che la guarnizione sia allineata correttamente e serrare
il coperchio utilizzando la chiave esagonale. La coppia di serraggio
deve essere limitata ad un serraggio manuale e deve essere uniforme.
7. Alimentare il rilevatore di gas.
8. Al termine della sequenza di avvio, controllare la risposta del sensore
(bump test).
4.5 Pulizia dello strumento
Pulire il rilevatore con un panno morbido utilizzando acqua e un
detergente delicato. Sciacquare con acqua. Non utilizzare alcool,
sgrassanti, spray, lucidanti, detergenti, ecc.
This manual suits for next models
44
Table of contents
Languages:
Other Carel Gas Detector manuals
Popular Gas Detector manuals by other brands

Duran Electronica
Duran Electronica SONDELTOX quick start guide

S&S Northern
S&S Northern MERLIN GDP2-X Installation & operation manual

Coster
Coster RGM 122 manual

Wetekom
Wetekom 82 72 76 instruction manual

Honeywell
Honeywell BW Ultra Quick reference guide

Crowcon
Crowcon Xgard Bright User's and operator's manual