Halma SENSITRON SMART3 NC User manual

SMART 3 NC
GAS DETECTOR
SMART NC
Manuale / Manual
SENSITRON
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SMART3 NC
Manuale/Manual
MT4812
SENSITRON S.R.L. - All rights reserved - www. sensitron.it
MT4812 rev.2 05/08/2022©
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Questo manuale deve essere letto attentamente da tutti coloro che hanno o avranno la responsabilità di installare, utilizzare o di prestare un servizio di
assistenza su questo prodotto. Come ogni componente di un sistema, questo prodotto funzionerà correttamente solo se installato, utilizzato e controllato
come prescritto dal fabbricante. In caso contrario, potrebbe non funzionare correttamente e le persone che adano la loro sicurezza a questo prodotto
potrebbero subire danni personali o letali. La garanzia riconosciuta da Sensitron s.r.l. su questo prodotto potrebbe essere nulla se il prodotto non
venisse installato, utilizzato e controllato secondo le istruzioni fornite con il presente manuale. Per favore, proteggetevi seguendole attentamente.
Invitiamo i nostri clienti a scriverci o a chiamarci per ogni informazione riguardo questo strumento, il suo uso o una sua eventuale riparazione.
IT
P. 4 1. Introduzione
P. 5 2. Predisposizione del sito d’installazione
P. 6 3. Installazione
P. 8 4. Collaudo e uso
P. 9 5. Manutenzione
P. 10 6. Istruzioni per la dismissione
P. 4 7. Riparazioni
P. 5 8. Istruzioni per l’imballaggio
P. 6 9. Accessori
P. 8 10. Istruzioni per lo smaltimento
P. 10 11. Tagliando di garanzia per la riparazione

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This manual must be carefully read by all persons who have or will have the responsibility for installing, using or servicing this product. Like any
equipment, this product will perform as designed only if installed, used and serviced in accordance with the manufacturer’s instructions. Otherwise, it
could fail to perform as designed and persons who rely on this product for their safety could suer severe personal injury or death.the warranties made
by sensitron s.r.l. with respect to this product are voided if the product is not installed, used and serviced in accordance with the instructions in
this user guide. please protect yourself and others by following them. We recommend our customers to write or call us regarding this equipment prior to
use or for any additional information relative to use or repair.
IT
P. 4 1. Introduction
P. 5 2. Installation site prearrangement
P. 6 3. Installation
P. 8 4. Testing and use
P. 9 5. Maintenance
P. 10 6. Disassembly instructions
P. 4 7. Restorations
P. 5 8. Packing instructions
P. 6 9. Accessories
P. 8 10. Instructions for disposal
P. 10 11. Warranty coupon for repairing

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1. Introduzione I Rilevatori di gas della serie SMART3 NC vengono impiegati per rilevare la
presenza di sostanze combustibili (%LEL) e tossiche (ppm) in aree sicure.
Il sensore catalitico utilizzato nelle versioni standard per miscele esplosive
conferisce una precisione ed una selettività ottimale, evitando al massimo falsi
allarmi. I sensori infrarosso sono immuni dagli avvelenamenti prodotti da alcune
sostanze che inibiscono e danneggiano i sensori catalitici. Questo permette di
aggiungere adabilità e durata, consentendo l’utilizzo dei rivelatori anche nei
luoghi in cui i pellistori non possono garantire una funzionalità ottimale. Le celle
elettrochimiche utilizzate per i gas tossici consentono di rilevare la presenza di
sostanze tossiche anche a concentrazioni molto basse.
I rilevatori SMART3 NC possono essere equipaggiati con delle schede opzionali,
quali una scheda a 1 o 3 relè oppure una scheda che permette la comunicazione
seriale RS485. Per il controllo e la taratura dello strumento è possibile il tastierino
di calibrazione STS/CKD+, in produzione da novembre 2020.
Il microprocessore presente sulla scheda elettronica del rivelatore, oltre che
per il normale funzionamento, è provvisto dei seguenti algoritmi software che
servono per aumentare l’accuratezza del rilevatore:
I Autodiagnosi del sistema, che verifica costantemente il corretto
funzionamento dell’hardware, sensore compreso.
II Inseguitore di Zero per il mantenimento del parametro del sensore
prescindendo da possibili derive dovute a variazioni termiche o
fisiche del sensore stesso.
III Filtro digitale che consente di correggere fenomeni transitori che
potrebbero causare una instabilità del sistema o errori di lettura con
conseguenti falsi allarmi;
IV Ciclo d’isteresi viene applicato alle uscite digitali associate alle soglie
d’allarme e consente l’eliminazione delle continue commutazioni
nell’intorno dei punti di soglia.
V Watch-dog per il controllo del microprocessore. In caso di
intervento la corrente di uscita viene forzata a 0mA e il LED rosso di
segnalazione resta acceso. Se sul rilevatore è presente la scheda
seriale RS485, la trasmissione viene interrotta, mentre se è installata
la scheda 3 relè, il relè di fault si attiva.
. IDENTIFICAZIONE RILEVATORE
Codice Gas Fondoscala Sensore utilizzato
S1450CO CO 0-300 ppm Cella elettrochimica
S1455VB Vapori benzina 0-100% LFL Catalitico
S1451ND NO0-20 ppm Cella elettrochimica
S1455ME Metano 0-100% LFL Catalitico
S1455GP GPL 0-100% LFL Catalitico
S2401CO2 Anidride carbonica 0-5000 ppm Infrarosso
Tabella 1
Tipologie SMART3 NC

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Tabella 2
Caratteristiche tecniche del rilevatore SMART3 NC
Applicazione Parcheggi, laboratori e aree non classificate
Sensore Catalitico, Cella elettrochimica o Infrarosso
Campo di misura Vedi Tabella 1
Stimata vita del sensore Catalitico: 4/5 anni
Cella elettrochimica: 2/3 anni
Infrarosso: >5 anni
Alimentazione 12-24 Vdc (-20% + 15%)
Assorbimento Con catalitico: 33 mA
Con cella: 23 mA
Con infrarosso: 77 mA
Segnalazioni luminose LED ad intermittenza sulla scheda base
Uscita proporzionale con pin 5-6 di JP9
chiusi
4-20 mA (default)
3 mA allarme di under scale
2 mA guasto
Uscita proporzionale con pin 5-6 di JP9
aperti
4-20 mA
2 mA guasto
22 mA allarme overrange
Resistenza di carico max 200
Uscita seriale (opzionale) RS485 per MULTISCAN++ e SENTOX IDI
Uscite relè con scheda STS3REL
(opzionale)
3 relè con contatti in scambio liberi da tensione 24V-1 A. (Relè non memorizzati)
Precisione da ±2% a ±5% del FS (dipende dal tipo di sensore)
Ripetibilità da ±2% a ±5% del FS (dipende dal tipo di sensore)
Tempo preriscaldamento <120 s
Tempo stabilizzazione 60 minuti
Temperatura di stoccaggio Sensore catalitico e infrarosso: -20 / +60°C
Cella elettrochimica: 0 / 20°C per 6 mesi al massimo
Temperatura operativa Sensore catalitico: -20 / +60°C
Sensore infrarosso: -20 / +60°C
Cella elettrochimica: -30 / +50°C
Umidità operativa Sensore catalitico e infrarosso: 0 / 95% RH non condensata
Cella elettrochimica: 15 / 90% RH non condensata
Grado IP IP55
Entrata cavi 2 x M20
Peso 250 g
Dimensioni Scatola: 100 x 100 x 52 mm
Coperchio: 105.8 x 105.8 x 7.8 mm
Orientamento Installazione verticale con sensore rivolto verso il basso
. CARATTERISTICHE TECNICHE

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2. Predisposizione
del sito
d’installazione
. CONSIGLI GENERALI
Durante le operazioni di montaggio e installazione, gli impianti devono
essere messi in sicurezza. Ricordiamo anche come in fase di installazione
sia opportuno tenere in considerazione alcune norme generali in quanto un
posizionamento non corretto può pregiudicare il funzionamento ottimale del
rivelatore.
Si raccomanda di:
I Non installare rivelatori di gas nelle vicinanze di prese d’aria e/o
ventilatori che provocano forti correnti d’aria.
II Non devono essere posti in zone nelle quali siano presenti vibrazioni
e, sebbene immuni da disturbi, a radiofrequenze. E’ consigliabile
non installarle in prossimità di emettitori radio (ponti radio o
apparecchiature simili).
III Installare il rivelatore in zone facilmente accessibili per le operazioni
di test e taratura e per l’inserimento dell’adattatore del kit di
calibrazione.
. CONSIGLI IN BASE AL GAS DA RILEVARE E GLI AGENTI CHIMICI NELL’AMBIENTE
Quando si predispone il sito di installazione, occorre tener presente la natura del
gas da rilevare e la presenza di agenti chimici nell’ambiente:
I GPL, Vapori di benzina, CO2 e NO2 sono gas più pesanti dell’aria.
Disperdendosi stazioneranno nella parte bassa dell’ambiente ed il
rivelatore deve quindi essere posizionato a 30 cm dal pavimento. Il
CO e NO2 hanno un peso specifico simile a quello dell’aria; sono gas
molto tossici e per una protezione ottimale il rivelatore deve essere
installato alla altezza della respirazione, quindi a circa m 1.50 dal
pavimento. Il metano è un gas più leggero dell’aria e, disperdendosi
nell’ambiente, tenderà a salire verso l’alto; il rivelatore deve quindi
essere posizionato a 30 cm dal sotto per ottenere un ecace
intervento.
II I sensori ad ossidazione catalitica (Pellistori) orono un’eccellente
linearità di uscita fino al 100% LFL e hanno una durata approssimativa
di 4 anni. La prestazione dei sensori catalitici può essere alterata
dalla presenza di alcune sostanze che possono cambiare
considerevolmente la risposta del sensore e persino danneggiarlo
irrimediabilmente. La presenza di inibitori o veleni è la causa più
comune di problemi nella rivelazione di gas e per tale ragione è
necessario accertarsi che sia evitata ogni contaminazione. Tra i più
comuni veleni o inibitori si possono elencare siliconi, tetraetile di
piombo, composti dello zolfo (acido solfidrico), composti clorurati
(tetracloruro di carbonio), trielina, e idrocarburi alogenati. .

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Attenzione
Èraccomandato l’utilizzo di dispositivo di protezione individuale (DPI) quando si
opera all’interno della custodia, per evitare lesioni.
. MODALITÀ PER IL CORRETTO INSTALLAGGIO
Il rivelatore deve sempre essere installato con l’elemento sensibile (testa di
rivelazione) rivolta verso il basso.
Il contenitore del rivelatore, per nessuna ragione deve essere forato; per il
fissaggio utilizzare i fori già esistenti oppure opportune stae di fissaggio.
. SCHEMA TOPOGRAFICO CIRCUITO
3. Installazione
ON
1 2 3 4 5 6
1 3 5 7
2 4 6 8
1 +Vcc 12-24V
2 RS485 A
3 RS485 B
4 Gnd
5 +Vcc 12-24V
6 +/- 4-20 mA OUT
1 2 3 4 5 6 7 8
JP9:
Pin 1-2 Non deve essere usato
Pin 3-4 Aperto: Protocollo di comunicazione Modbus Standard
Pin 3-4 Chiuso: Protocollo proprietario per centrali Multiscan IDI
antecedente alla versione 3.00
Pin 5-6 Aperto: Abilita le schede ausiliarie e i LED del display
Pin 5-6 Chiuso: Disabilita le schede ausiliarie e i LED del display
Pin 7-8 Aperto: Funzionamento come nuova versione SMART NC
Pin 7-8 Chiuso: Funzionamento come vecchie versioni SMART NC
JP6: Connettore per
preamlificatore interno
Dip-switch per selezionare
le soglie di allarme
o l’indirizzo del rilevatore
* Pin 7-8 sono solo disponibile nel rilevatore con la scheda rossa
JP4: Connettore perscheda
RS485 o scheda 1 relè
JP5: Connessione elemento sensibile
JP7 Connettore
per tastierino o scheda display
o scheda relè
LED di indicazione di stato
Morsettiera di collegamento
Fig. 1
Schema topografico della scheda base

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. CONFIGURAZIONE DEL RILEVATORE
Il rilevatore dispone di una uscita proporzionale 4-20 mA. E’ altresì possibile
collegare i rivelatori in cascata su un bus RS485. In questo caso è necessario
montare nei rivelatori l’interfaccia RS485 modello STS/IDI, opzionale.
E’ possibile integrare nel rivelatore standard di uscita diversi, utilizzando le
seguenti schede opzionali:
I STS1REL scheda a 1 relè (relè non memorizzati)
II STS3REL scheda a 3 relè (relè non memorizzati)
Per il corretto funzionamento delle schede opzionali, è necessario aprire i
pin 5-6 del jumper JP9 posizionato sulla scheda base. Se non viene aperto il
ponticello sui pin 5-6 non sarà possibile collegare le schede opzionali di uscita.
. COLLEGAMENTO CON USCITA MA
Il rilevatore viene configurato per avere di default una uscita proporzionale
4-20 mA. Per il collegamento del rivelatore con la centrale e l’alimentazione si
raccomanda:
I L’uso di cavo schermato conforme al EN50266.
II La sezione del cavo da utilizzare dipende dalla distanza del rilevatore
dalla centrale: per distanze inferiori a m 100 si usino cavi con sezione
di 0.75 mm2; per distanze comprese fra m 100 e 200 si usino cavi con
sezione di 1.0 mm2; per distanze comprese fra m 200 e 300 si usino
cavi con sezione di 1.5 mm2.
III Nel caso vi siano giunzioni nel cavo di collegamento, assicurarsi che vi
sia continuità anche sulla schermatura dei cavi.
IV Ricordarsi che la schermatura deve essere collegata a terra
unicamente dal lato dalla centrale, mentre non dovrà mai essere
collegata sui rilevatori.
V Assicurarsi che la realizzazione di giunzioni sui cavi di alimentazione
mediante dispositivi di serraggio o a crimpare, sia eseguito a regola
d’arte con capicorda e/o morsetti che nel tempo non si ossidino o
allentino. È sempre preferibile eseguire giunzioni saldate.
VI I rilevatori SMART3 NC possono essere collegati a centrali di
rivelazione gas di altre marche, purché in grado di leggere un segnale 4-20mA.
Nella Figura 2 seguente viene riportato il tipico collegamento di un rilevatore
SMART3 NC ad una centrale di controllo. Si evidenzia che, nel caso di centrali
con ingresso 4-20 mA, è possibile collegare un solo rilevatore a ciascun
ingresso.
Proprietà Pin 5-6 aperto Pin 5-6 chiuso
Uscita 4-20mA nella configurazione di default Underscale 3 mA
Guasto 2 mA
(necessaria per il collegamento dei rivelatori alle centrali MULTISCAN++)
- - SI
4-20mA tradizionale
Guasto 2 mA
Overrange 21 mA
Collegamento schede opzionali
Visualizzazione LED su scheda display
SI - -
Tabella 3
Proprietà del rilevatore quando i pin 5-6 di JP9 sono in posizione aperta e chiusa

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ON
1 2 3 4 5 6
1 2 3 4 5 6 7 8
CAVO SCHERMA TO 3x0.75
MORSETTIERA CENTRALE
S
S
-
-
+
+
Fig. 2
Schema di collegamento per l’uscita 4-20 mA con cavo schermato
. COLLEGAMENTO CON USCITA MA
Per utilizzare i rivelatori SMART3 NC su bus RS485, è necessario montare nei
rivelatori l’interfaccia RS485 modello STS/IDI. Per il collegamento dei rivelatori
su bus RS485 sono necessari 4 conduttori, 2 di alimentazione e due per la linea
seriale RS485. Inoltre, è necessario:
I Il collegamento dei rivelatori alla centrale deve essere realizzato con
cavo per connessioni EIA RS 485: n.2 conduttori con sezione 0,22
/ 0,35 mm2 + schermo (coppia twistata). Capacità nominale tra i
conduttori <50 pF/m, impedenza nominale 120 . Un tipo di cavo di
esempio è il BELDEN 9842 o similare (cavo per trasmissione dati in EIA
RS485).
II Con questo tipo di collegamento la lunghezza totale della linea non
può superare i 1000 m.
III Collegare i rivelatori solo in modalità “cascata”. Si raccomanda di
evitare collegamenti ad albero o a stella in quanto riducono l’immunità
alle interferenze.
IV Verificare altresì che ciascun cavo multipolare contenga un solo
RS485.
V In uscita dalla centrale e sull’ultimo rivelatore/modulo della catena
dovrà essere posta la resistenza di chiusura linea da 120 .
VI Per la connessione dell’alimentazione ai rilevatori, raccomandiamo
di utilizzare un cavo di sezione adeguata, in base alla distanza ed al
numero di rivelatori della linea.
VII Ad installazione eseguita, controllare che tutti i rilevatori installati
ricevano una tensione minima di 12 Vdc.
Quando la scheda STS/IDI è inserita, i dip-switch presenti sulla scheda base
dello SMART 3 NC servono per stabilire l’indirizzo del rilevatore. Per configurare
gli indirizzi dei rivelatori consultare il manuale fornito con la scheda STS.IDI. Se si
collega il tastierino di calibrazione è possibile modificare l’indirizzo del rilevatore,
ma per far sì che questo venga memorizzato occorre posizionare i dip switch in

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posizione 0 (ossia tutti i tasti posizionati verso ON).
Le soglie di allarme si imposteranno automaticamente alla configurazione di
default. Utilizzando la RS485 l’uscita proporzionale 4-20 mA rimane attiva.
Fig. 3
Collegamento rilevatore su bus seriale RS485
ON
1 2 3 4 5 6
1 2 3 4 5 6 7 8
-
+
+
ALIMENTAZIONE
AB
B
A
CENTRALE
DI CONTROLLO
SCHERMO A TERRA
SOLO DA UN LATO
-
. COLLEGAMENTO CON SCHEDE OPZIONALI
Aprendo i pin 5-6 sul jumper JP9 posizionato sulla scheda base è possibile
attivare il funzionamento delle uscite opzionali oerte dalle seguenti schede:
I IST.S3REL, scheda dotata di 3 relè con contatti puliti liberi da tensione.
Un relè è associato all’uscita di Fault e watch-dog mentre gli altri due
possono essere associati a due delle tre soglie di allarme presenti.
II IST.S1REL, scheda a 1 relè che permette di ottenere un’uscita con
contatto pulito libero da tensione degli stati di allarme e/o guasto del
rivelatore.
Configurando diversamente i dip-switch presenti sulla scheda base si possono
modificare le soglie di allarme. Anche disponendo della scheda opzionale a 3
relè è possibile modificare le soglie di intervento dei relè come indicato nella
tabella seguente.
Le soglie di allarme sotto descritte sono collegate all’uso della scheda STS3REL
e STS1REL dove i relè sono non memorizzati e non sono limitati nel tempo.
L’allarme non può essere silenziato manualmente da parte dell’operatore, ma
sarà silenziato automaticamente quando la condizione che ha generato l’allarme
non si verifica più.
I I

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(*) SOLO PER ARRICCHIMENTO/DEFICIENZA DI OSSIGENO
I VALORI SONO IN % DEL FONDOSCALE (VALORI ASSOLUTI NEL CASO DI RILEVAOTRI PER OSSIGENO)
USARE SOLO I DIP-SWITCH 3-4-5-6 PER IMPOSTARE LE SOGLIE DI ALLARME
PROGRAMMAZIONE JUMPERS PER SOGLIE DI ALLARME
CUSTOM
3 5 10
5 10 15
5 10 20
10 15 25
10 15 30
10 20 30
10 25 35
15 25 40
15 30 45
25 35 50
20 40 60
22 23 24
NOT
USED
20 19 18
19 18 17
(*)
(*)
1 2 3 4 5 6 7 8
ON
1 2 3 4 5 6 7 8
ON
1 2 3 4 5 6 7 8
ON
1 2 3 4 5 6 7 8
ON
1 2 3 4 5 6 7 8
ON
1 2 3 4 5 6 7 8
ON
1 2 3 4 5 6 7 8
ON
1 2 3 4 5 6 7 8
ON
ON (*)
1 2 3 4 5 6 7 8
1 2 3 4 5 6 7 8
ON
1 2 3 4 5 6 7 8
ON
1 2 3 4 5 6 7 8
ON
1 2 3 4 5 6 7 8
ON
1 2 3 4 5 6 7 8
ON
1 2 3 4 5 6 7 8
ON
1 2 3 4 5 6 7 8
ON
IL DIP SWITCH N.2 SELEZIONA
LA MODALITA’ DELL’USCITA IN
CORRENTE
POSIZIONE “ON”: USCITA ANALOGICA PROPORZIONALE 4-20 mA CORRISPONDENTE ALLO 0-100%
DEL FONDO SCALA
POSIZIONE “OFF”: USCITA DOPPIA SOGLIA 10-20 mA PER CENTRALI A VARIAZIONE DI ASSORBIMENTO
(LE SOGLIE OPERATIVE SONO LA 1 E LA 2).
1 2 3 4 5 6 7 8
ON
. ACCENSIONE
Al momento in cui il rivelatore viene alimentato, si accende ad intermittenza lenta
il LED rosso sulla scheda base. L’uscita in corrente è 1,5 mA circa. Trascorso 1
minuto, il LED rosso lampeggia con una frequenza pari allo stato in cui si trova il
rilevatore e l’uscita in corrente è a 4,0 mA. Terminata la fase di preriscaldamento
il rivelatore è in grado di funzionare correttamente, anche se sono comunque
necessarie 2 ore circa anché il rilevatore raggiunga le prestazioni ottimali.
. COLLAUDO
Il rilevatore viene tarato in fabbrica per il gas specificamente richiesto dal cliente.
Successivamente è possibile controllare ed eventualmente correggerne la
taratura utilizzando l’apposita tastiera di calibrazione.
Verificare la risposta del rivelatore utilizzando una miscela a composizione nota
gas/aria, e l’apposito kit di taratura.
Per eseguire questa operazione, occorre richiedere l’apposita bombola di gas,
collegare la valvola con flussimetro e a questa un tubo con diametro adeguato.
Questo si collegherà all’adattatore di calibrazione per collegare il rivelatore. La
taratura del rivelatore avviene tramite tastierino. Riferirsi al paragrafo 10 per
dettagli sugli accessori della calibrazione.
Consultare gli appositi manuali (tastierino e kit di taratura) per ulteriori
informazioni sull’utilizzo.
. USO
Il rivelatore funziona automaticamente e autonomamente, pertanto non è
richiesto alcun contributo da parte del suo utilizzatore.
Il LED rosso lampeggiante posto sulla scheda base del circuito indica lo stato in
cui il rilevatore si trova come illustrato nella tabella sottostante.
4. Collaudo e uso
Frequenza di lampeggio [s] Significato
1 ON – 0,1 OFF Tempo pre-riscaldamento
1 ON - 1 OFF Normale funzionamento
ON Guasto - W.D.
Tabella 4
Frequenza lampeggio in secondi con i pin 5-6 di JP9 aperti (default)

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Mantenendo i pin 5-6 di JP9 in posizione chiusa, se la concentrazione di gas
misurata supera il 100% LFL, il LED sul circuito stampato si accende come per
segnalare il fault, mentre sul display vengono attivate tutte le segnalazioni LED;
l’uscita viene forzata a 21 mA.
Per ripristinare il corretto funzionamento del rivelatore si dovrà togliere e ridare
alimentazione.
Nota
L’allarme non può essere silenziato manualmente da parte dell’operatore, ma
sarà silenziato automaticamente quando la condizione che ha generato l’allarme
non si verifica più.
Frequenza di lampeggio [s] Significato
1 ON – 0,1 OFF Tempo pre-riscaldo
1 ON - 1 OFF Normale funzionamento
0,1 ON – 1 OFF Allarme 1
2 x 0,1 ON – 1 OFF Allarme 2
3 x 0,1 ON – 1 OFF Allarme 3
ON Over Range
ON Guasto - W.D.
Tabella 5
Frequenza lampeggio in secondi con i pin 5-6 di JP9 chiusi
. MANUTENZIONE PREVENTIVA
Sensitron raccomanda un controllo delle perfomance tramite una prova in
gas con apposito kit di taratura. Se il dispositivo è equipaggiato con una cella
elettrochimica o un sensore catalitico la peridicità del controllo è semestrale;
se invece il sensore è infrarosso, la periodità consigliata è annuale. Durante tali
prove se necessario eseguire la taratura di Zero e Span. Sensitron raccomanda
inoltre di eseguire questi controlli ogni qual volta si genera una condizione di
allarme.
Ad ogni controllo, annotare su un apposito registro i risultati delle prove
aettuate. Tale registro deve rimanere a disposizione delle autorità competenti in
caso di controlli.
Per ulteriori informazioni consultare l’apposito manuale del kit di taratura MT894.
. MANUTENZIONE CORRETTIVA
Per anomalie riscontrabili durante il test funzionale, vi invitiamo a controllare la
fase di collaudo come descritto nel paragrafo 4. Se durante la manutenzione
preventiva il rilevatore non rileva il gas per cui è tarato, inviare il prodotto al
fornitore che a sua volta provvederà ad inviarlo al costruttore. E’ possibile ritarare
il rilevatore utilizzando la tastiera di calibrazione da richiedere al fornitore.
. SOSTITUZIONE DELLA TESTA SENSORE
Qualora ci fosse la necessità, la testa sensore può essere sostituita, previa
autorizzazione dalla Sensitron, con un apposito kit ed istruzioni forniti dalla
Sensitron.
5. Manutenzione

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. RIPRISTINO DEI DATI AI VALORI DI DEFAULT
Procedura per rivelatore con schedina RS485 a bordo
I Spegnere il rivelatore e portare il DIP Switch 8 in posizione OFF
II Riaccendere il rivelatore
III Con il rivelatore acceso riportare il DIP Switch 8 in posizione ON
Procedura per rivelatore senza schedina RS485 a bordo
I Spegnere il rivelatore e portare il DIP Switch 1 in posizione OFF
II Riaccendere il rivelatore
III Con il rivelatore acceso riportare il DIP Switch 1 in posizione ON
Togliere alimentazione al rilevatore, scablare la morsettiera e rimuovere il
contenitore dalla tubatura metallica e dai relativi sistemi di bloccaggio.
Le riparazioni non sono autorizzate, è necessario rendere l’intero dispositivo al
fornitore insieme al tagliando di riparazione del paragrafo 11.
Per garantire la protezione agli urti si consiglia di imballare lo strumento
nell’imballo originale o proteggerlo con fogli di film a bolle (pallinato).
6. Istruzioni
per la dismissione
7. Riparazioni
8. Istruzioni per
l’imballaggio
9. Accessori
Codice prodotto Descrizione
STS/IDI Scheda opzionale per la comunicazione seriale
STS1REL Scheda a 1 relè
STS3REL Scheda a 3 relè
STS/CKD+ Tastiera di taratura con display a 7 segmenti (in produzione da novembre 2020)
STS/CKD-OLED Tastiera di taratura con display OLED (in produzione da novembre 2020)
ZMCAP/123 Adattatore universale per rivelatori gas SENSITRON. In acciaio inox, permette di
far fluire la giusta quantità di gas nella testa dei rivelatori.
ZM/TEST/2
ZM/TEST/3
Adattatore di test per installazione fissa
Tabella 6
Elenco degli accessori acquistabili separatamente. Si prega di contattare Sensitron per ulteriori dettagli.

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Quando il dispositivo raggiunge la fine della sua vita utile, deve essere smaltito in
conformità con i requisiti locali di gestione dei rifiuti e la legislazione ambientale.
I materiali utilizzati si possono dividere nelle seguenti categorie:
Scatola del rilevatore: Plastica
Testa in cui è posizionato l’elemento sensibile: Acciaio INOX
Base board: Rifiuti di apparecchiature elettriche e elettroniche (RAEE)
Elemento sensibile: Rifiuti di apparecchiature elettriche e elettroniche (RAEE)
In alternativa, il vecchio dispositivo può essere imballato in modo sicuro,
chiaramente contrassegnato per lo smaltimento ambientale e restituito a
Sensitron.
10. Istruzioni per
lo smaltimento

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La garanzia sui prodotti Sensitron è valida un anno dalla data di fabbricazione
riportata sul prodotto. Si intende valida comunque per un anno dalla data di
installazione, purché la stessa avvenga entro i dodici mesi successivi la data di
fabbricazione. Fanno fede il timbro e la data posti dall’installatore sul presente
modulo, che l’utilizzatore dovrà debitamente conservare e rendere allo stesso in
caso di verifiche funzionali e riparazioni.
Nota bene
Si evidenzia che per i componenti deperibili installati sui prodotti (sensori,
batterie tampone in genere), la garanzia è vincolata e limitata ai termini di
garanzia dichiarati dalla casa costruttrice.
11. Tagliando
di garanzia
per la riparazione
Data di installazione *
Modello/i
Numero di matricola
Timbro installatore
Firma installatore
* Utilizzare un singolo modulo per ogni data di installazione

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1. Introduction SMART3 NC gas detectors are used to detect the presence of combustible
(%LEL) and toxic (ppm) gases in non classified areas.
The catalytic sensor employed for the detection of flammable compounds oers
a great precision and selectivity, thus avoiding false alarms. Infrared sensors are
immune to poisoning produced by certain substances that inhibit and damage
catalytic sensors. This allows you to add reliability and durability, allowing the
use of detectors even in places where the pellistors cannot guarantee optimal
functionality. The electrochemical cells employed for the detection of toxic gases
allow the measurement of toxic compounds at very low concentrations.
SMART3G gas detectors can be equipped with optional boards, as a 1 or 3 relay
board or a RS485 communication board. To check the detector’s calibration use
the calibration keypad STS/CKD+, available from november 2020.
To protect and increase the stability and accuracy of the gas detector, the
microprocessor present on the internal electric circuit board, is programmed
with the following software algorithms:
I Self diagnostic procedure to control the detector main operational
parts, both hardware and sensing element.
II Zero point tracking to maintain the zero parameter of the sensor
apart from possible drifts due to thermal or physical variations of the
sensor.
III Digital filter employed in the digital analysis of the analogue values
sampled. It is designed to prevent the eects of transients, which may
cause instability or incorrect readings with possible false alarms.
IV Hysteresis cycle applied to the digital outputs to eliminate continuous
switching close to the preset alarm thresholds.
V Watch-dog for the microprocessor control. In case of intervention,
the output current drops down to 0mA while the red LED stops
blinking and remains on. If the RS485 interface is connected, the
communication will be interrupted, while if the 3-relay card is plugged
in, the Fault relay will activate.
. GAS DETECTORS IDENTIFICATION
Code Gas Fullscale Sensing element
S1450CO CO 0-300 ppm Electrochemical cell
S1455VB Petrol vapours 0-100% LFL Catalytic
S1451ND NO0-20 ppm Electrochemical cell
S1455ME Methane 0-100% LFL Catalytic
S1455GP LPG 0-100% LFL Catalytic
S2401CO2 CO0-5000 ppm Infrared
Table 1
SMART3 NC gas detectors

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Table 2
Technical specifications of SMART3 NC gas detectors
Application Car parks, laboratories and non-classified areas
Sensing element Catalytic, Infrared and Electrochemical cell
Measurement range See Table 1
Predicted life of the sensing element Catalytic: 4/5 years
Electrochemical cell: 2/3 years
Infrared: >5 years
Power supply 12- 24 Vdc (- 20% + 15%)
Absorption 33 mA at 24 Vdc with electrochemical cell
23 mA at 24 Vdc with catalytic sensor
77 mA at 24 Vdc with infrared sensor
Visual indications Flickering LED on the PCB
Proportional output with pin 5-6 of JP9
closed
4-20 mA (default)
3 mA under scale alarm
2 mA fault
Proportional output with pin 5-6 of JP9
open
4-20 mA
2 mA fault
22 mA overrange alarm
Max load resistance 200
Serial outpur (optional) RS485 for MULTISCAN++ and SENTOX IDI
Relay outputs, with STS3REL board
(optional)
3 relays with tension free changeover contact 24V-1 A (non-latching relay)
Repeatability from ±2% to ±5% FS (depending on sensor type)
Accuracy from ±2% to ±5% FS (depending on sensor type)
Warm-up time <120 s
Stabilization time 60 minutes
Storage temperature Catalytic and infrared sensor: -20 / +60°C
Electrochemical cell: 0 / +20°C up to 6 months
Operating temperature Catalytic sensor: -20 / +60°C
Infrared sensor: -20 / +60°C
Electrochemical cell: -30 / +50°C
Operating humidity Catalytic and infrared sensor: 0 / 95% RH non condensing
Electrochemical cell: 15 / 90% RH non condensing
IP Grade IP55
Cable entrance 2 x M20
Weight 250 g
Dimension Scatola: 100 x 100 x 52 mm
Coperchio: 105.8 x 105.8 x 7.8 mm
Positioning The sensor head must be mounted downward
. TECHNICAL SPECIFICATIONS

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2. Installation site
prearrangement
. GENERAL PRECAUTIONS
At the mounting and installation phase, be sure all safety precautions have been
considered. Always remember how important the correct positioning of gas
detectors is to get the optimum response.
Be careful:
I Never to install gas detectors close to air intakes or fans causing
strong air currents.
II The detectors are attached to a firm base to prevent vibration
that can damage them, producing unreliable results. Although the
electronics comply with the electromagnetic compatibility rules, it is
advised to keep the detectors at a distance from any radio frequency
senders (such as radio links or similar).
III That detectors are placed in a convenient location for future
maintenance and calibration requirements
. PRECAUTIONS BASED ON THE GAS TO DETECT AND ENVIRONMENTAL INHIBITORS
When preparing the installation site, it is necessary to take into account the
nature of the gas to be detected and the presence of chemical agents in the
environment
I LPG, petrol vapours and CO2 are gases heavier than air and tend
to spread downwards; the detector should be placed at 30 cm from
the floor to maximise the eectiveness of the detection. CO and
NO2 have a specific weight similar to air’s; they are very toxic gases
and to get a reliable protection, the detector should be placed at
the breathing level, approximately 1.50 m above the floor. Methane
is a gas lighter than air and it tends to spread upwards; the detector
should be placed at 30 cm from the ceiling in order to maximise the
eectiveness of the detection.
II Catalytic sensors (Pellistors) oer excellent output linearity up to
100% LFL and have an estimated lifetime of 4 years. Catalytic sensor
performance may be altered by the presence of some substances
that, when present in the atmosphere being analysed, can
considerably change the response of the sensor and even damage
it irremediably. The presence of inhibitors or poisons is the most
common cause of problems in the gas detection and, for this reason,
it is necessary to pay attention in order to avoid any contamination.
Among the most common poisons or inhibitors we can list silicones,
tetraethyl lead, sulphurous compounds (hydrogen sulphide),
chlorinated compounds (carbon tetrachloride), trichloroethylene and
halogenated hydrocarbons.

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Warning
It’s strictly recommended the use of personal protective equipment during
operations inside the enclosure
. CORRECT MOUNTING
The gas detector is always to be mounted with the sensing element placed
downward. For no reasons at all the enclosure can be drilled. Wall mount the
detectors by employing the existing holes.
. MAIN BOARD LAYOUT
3. Installation
ON
1 2 3 4 5 6
1 3 5 7
2 4 6 8
1 +Vcc 12-24V
2 RS485 A
3 RS485 B
4 Gnd
5 +Vcc 12-24V
6 +/- 4-20 mA OUT
1 2 3 4 5 6 7 8
JP9:
Pin 1-2 Not to be used
Pin 3-4 Open: Modbus Standard communication protocol
Pin 3-4 Closed: Proprietary protocol tipically used by Multiscan
IDI
version 3.00 or before
Pin 5-6 Open: Enables auxiliary boards and display LEDs
Pin 5-6 Closed: Disables auxiliary boards and display LEDs
Pin 7-8 Open: New SMART NC functionalities
Pin 7-8 Closed: Old SMART NC functionalities
JP6: Connector
Internal preamlifier
Dip-switch to set
thresholds’ alarm and detector
adress
* Pin 7-8 are only available on the red version PCB
JP4: Connector Rs485 board or 1
relay board
JP5: Connector sensing element
JP7 Connector
calibration keypad or display
or 3 relay board
status LED
Terminal for connections
Fig. 1
Detector circuit layout

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. DETECTOR CONFIGURATION
The detector provides a 4-20 mA proportional output. It is also possible to have
detectors daisy chained on RS485 bus lines. In that case, it is necessary to have
the optional RS485 interface model STS/IDI mounted in the detector.
It is possible to provide the detector with optional outputs by inserting the
following optional cards:
I STS1REL 1 relay board (non-latching relay)
II STS3REL 3-relay board (non-latching relay)
To activate the outputs provided by the above boards, it is necessary to open the
jumper JP9 on pin 5-6 on the main PCB. If the jumper JP9 is not opened on pin
5-6, it won’t be possible to connect the above optional output boards.
. MA OUTPUT CONNECTION
I
Use shielded cables.
II Wires’ cross section depends on the distance between the control
panel and the detector: for a distance up to m 100 we advise a 3-core
wire with cross section area of 0.75 mm2; for a distance between
m 100 and 200 we recommend a 3-core wire with cross section of
1.0 mm2; for a distance between m 200 and 300 we recommend a
3-core wire with cross section 1.5 mm2.
III Should any junctions be necessary on wires, please make sure there
is no interruption on the shield.
IV Please remember that the shield is to be grounded from the control
panel side only. Also remember never to connect the shield to the
detectors.
V Ensure the wire connections, either clutching or crimping type, are
properly carried out with terminals that do not oxidise or loosen. We
recommend having them soldered.
VI The SMART3 NC gas detectors can be connected to control panels
available on the market having 4-20mA input signals.
Figure 2 shows the connection of a SMART3 NC detector to a control panel.
Control panels accepting 4-20 mA input signals allow the connection of only one
detector per input.
Properties Pin 5-6 open Pin 5-6 closed
4-20 mA output as per default configuration
Fault 2 mA
Underscale 3 mA (required for the connection of gas detectors to MULTISCAN++
control panels)
- - YES
Analog 4-20 mA
Fault 2 mA
Overrange 21 mA
Connection to optional boards
LED visualization on display board
YES - -
Table 3
Functional properties when the pin 5-6 of JP9 jumper is in open or closed position
Table of contents
Languages:
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