Sabiana TITAN Manual

unità di trattamento aria TITAN manuale
d'installazione, conduzione e manutenzione
Installation and maintenance manual for
“TITAN”air handling units
E09/17
A 09/17
cod. 4051140

TITAN
-manuale di installazione, conduzione e manutenzione
-Installation and maintenance manual
2
Indice
- Destinazione d'uso e generalità.......................................................................................................................................................pag. 4
-- normative e certificazioni
-- limiti di impiego e di funzionamento
-- rischio residuo
--- è vietato
--- è obbligatorio
--- fare attenzione
--- pericolo di gelo
--- area di rispetto
- Movimentazione e posizionamento.................................................................................................................................................pag. 7
-- identificazione
-- ricezione
-- movimentazione
-- posizionamento
-- unione delle sezioni
-- montaggio del tetto
-- montaggio dell'equalizzatore
- Installazione......................................................................................................................................................................................pag. 9
-- allacciamenti aeraulici
-- allacciamenti idraulici - generalità
-- allacciamenti elettrici - generalità
-- allacciamenti alle batterie di scambio termico
--- batterie ad acqua
--- batterie a vapore
--- batterie ad espansione diretta
--- batterie di recupero termico
--- batterie elettriche
--- dimensionamento dei sifoni di scarico
-- allacciamenti ai sistemi di umidificazione
--- con pacco evaporante o con ugelli nebulizzatori ed acqua a perdere
--- con pacco evaporante e kit elettropompa di ricircolazione acqua
--- con pacco evaporante ed elettropompa interna di ricircolazione acqua
--- ad acqua atomizzata con aria compressa
--- ad acqua atomizzata con sistema "Humifog"
--- a vapore
-- sezioni ventilanti
--- collegamento all'interruttore di sicurezza
--- collegamento ai motori elettrici
--- verifiche al ventilatore ed alla trasmissione
--- recuperatori di calore rotativi
--- filtri rotativi
--- apparecchiature di rilevamento filtri sporchi
- Avviamento......................................................................................................................................................................................pag. 16
-- verifiche da effettuare prima e durante la messa in funzione
--- quadro elettrico
--- filtri a celle
--- filtri a tasche flosce
--- filtri a tasche rigide
--- filtri assoluti
--- filtri a carbone attivo
--- ventilatori.
-- cause, effetti e rimedi attinenti ai più comuni inconvenienti che si possono riscontrare in fase di avviamento
- Manutenzione...................................................................................................................................................................................pag.18
-- serrande
-- filtri a celle
-- filtri rotativi
-- filtri a tasche
-- filtri assoluti
-- filtri a carbone attivo
-- batterie di scambio termico
-- bacinelle
-- recuperatori di calore a piastre
-- recuperatori di calore rotativi
-- umidificatori a pacco evaporante
-- umidificatori ad ugelli
-- kit elettropompa di umidificazione
-- umidificatori ad acqua atomizzata
-- umidificatori a vapore di rete
-- umidificatori a vapore con generatori ad elettrodi immersi
-- ventilatori
-- trasmissioni
- Smaltimento...................................................................................................................................................................................pag.21
-- scollegamento
-- smaltimento
- Chek list di intervento ai componenti inerente l'aspetto igienico............................................................................................pag.22

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Contents
- Destination of use and generalities ..............................................................................................................................................page 23
-- standards and certifications
-- use and operation limits
-- residual risk
--- it is forbidden
--- it is compulsory
--- pay attention
--- danger of icing up
--- allowance area
- Handling and positioning ..............................................................................................................................................................page 26
-- identification
-- reception
-- handling
-- positioning
-- section junction
-- roof assembly
-- equalizer assembly
- Installation......................................................................................................................................................................................page 28
-- aeraulic connections
-- hydraulic connections - generalities
-- electric connections - generalities
-- connections to heat exchange batteries
--- water batteries
--- steam batteries
--- direct-expansion batteries
--- heat recovery batteries
--- electric batteries
--- dimensioning of drain-traps
-- connections to humidification systems
--- with evaporating unit or atomizing nozzles and disposable water
--- with evaporating unit and water recirculating el./pump
--- with evaporating unit and internal water recirculating el./pump
--- water atomized by compressed air
--- water atomized by "Humifog" system
--- steam
-- ventilation sections
--- connection to the safety switch
--- connection to electric motors
--- checks of fan and transmission
--- rotary heat regenerators
--- rotary filters
--- equipment for detection of dirty filters
- Startup .............................................................................................................................................................................................page 35
-- checks to be carried out before and during the startup
--- electric panel
--- cell filters
--- floppy bag filters
--- rigid bag filters
--- absolute filters
--- activated carbon filters
--- fans.
-- causes, effects and remedies concerning the most common troubles that can be found during the startup
- Maintenance ....................................................................................................................................................................................page 37
-- gates
-- cell filters
-- rotary filters
-- bag filters
-- absolute filters
-- activated carbon filters
-- heat exchange batteries
-- trays
-- plate heat regenerators
-- rotary heat regenerators
-- evaporating unit humidifiers
-- nozzle humidifiers
-- humidification el./pump kit
-- atomized water humidifiers
-- network steam humidifiers
-- steam humidifiers with immersed electrode generators
-- fans
-- transmissions
- Disposal...........................................................................................................................................................................................page 40
-- disconnection
-- disposal
- Component check-list for hygienic matters ..................................................................................................................................page 41

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Destinazione d'uso e generalità
Le unità TITAN sono progettate per il trattamento dell'aria negli impianti di climatizzazione e sono costituite da apparecchiature
dimensionate in funzione delle specifiche esigenze dell'impianto a cui sono destinate. Mantengono di serie il solo sistema costruttivo mentre
le caratteristiche tecniche prestazionali sono personalizzate e specificate sui documenti allegati quali schede tecniche, disegni esecutivi,
schemi elettrici ecc. che ne fanno parte integrante.
Qualsiasi utilizzo diverso da quello sopra indicato non comporta per SABIANA alcun impegno o vincolo di alcun genere.
Particolare cura dovrà essere posta nella scelta del luogo di installazione delle Unità di Trattamento Aria TITAN (di seguito dette
anche UTA) che non dovrà avere atmosfera esplosiva o corrosiva dei materiali che le compongono.
L'attenta lettura di questo manuale consente di effettuare una corretta installazione, una precisa messa a punto ed una efficace
manutenzione.Unitamente ai suoi allegati, il manuale dovrà essere conservato con cura e reso disponibile all'operatore per ogni necessità
di consultazione.
Tutte le operazioni di installazione, di collaudo e di assistenza devono essere svolte da personale qualificato, ovvero tecnicamente
preparato e competente.
Eventuali manomissioni oppure modifiche sia elettriche che meccaniche non preventivamente concordate e autorizzate fanno decadere la
Garanzia.
Devono sempre essere osservate le norme di sicurezza vigenti sul luogo di installazione e le disposizioni impartite dalla Direzione Lavori
del cantiere.
Prima di qualsiasi avviamento verificare che le caratteristiche
delle linee elettriche siano conformi ai dati riportati sulle
targhette di identificazione poste in prossimità di ogni appa-
recchiatura di potenza ( ad es.: motori dei ventilatori, resistenze
elettriche riscaldanti ecc.).
In caso di guasto o per manutenzione le apparecchiature
elettriche di potenza devono sempre essere disattivate. Inoltre,
per tutte le sostituzioni di componenti che si rendes- sero
necessarie, ci sidevesempre rivolgere in sede oppure ad un
Centro diAssisten- za Autorizzato SABIANA che utilizzi
ricambi originali.
L'eventuale materiale di imballaggio dismesso (plastica, legno,
polistirolo, poliuretano, cartone, graffette, chiodi ecc.) deve
essere tenuto fuori dalla portata dei bambini in quan- to
potenzialmente pericoloso e deve essere correttamente smaltito
oriciclato in conformi- tà alle norme locali vigenti.
SABIANA declina ogni responsabilità per gli eventuali danni a
persone o cose che pos- sano direttamente o indirettamente
derivare dalla mancata osservanza delle presenti istruzioni.
Normative e certificazioni
Le unità di trattamento aria TITAN sono prodotte nel rispetto
della
norma: UNI EN 1886 - giugno 2000 - prestazione meccanica.
e classificate secondo la norma:
UNI EN13053 - settembre 2007 - classificazioni eprestazioni
per le unità, i componenti e lesezioni con certificazione
rilasciata da Ente autorizzato attestante le caratteristiche
riportate in tabella
SABIANAfin dal 1996 è certificata UNI EN ISO 9001
Tutti i prodotti SABIANA sono provvisti del marchio CE in quanto
realizzati nel rispetto delle Direttive Comunitarie Europee e della
Legislazione Nazionale di recepimento pertanto sono corredati
ognuno della "dichiarazione di conformità"
• resistenza meccanica involucro D1
• trafilamento involucro a -400 Pa L3
• trafilamento involucro a +700 Pa L3
• by-pass dei filtri (a + e - 400 Pa) G1 - F9
• trasmittanza T2
• ponti termici TB3
dB 13,4
dB 16,5
dB 14,6
dB 13,4
dB 15,9
dB 26,3
dB 32,8
125
250
500
1K
2K
4K
8K
Frequenza banda
Hz
Pannelli sp. 50
Isolamento in poliuretano
ISOLAMENTO IN POLIURETANO
ABBATTIMENTO ACUSTICO
CARATTERISTICHE DELL’INVOLUCRO
SECONDO LA NORMA UNI-EN 1886
TUV SUD – test report n° MB747
• resistenza meccanica involucro D1
• trafilamento involucro a -400 Pa L3
• trafilamento involucro a +700 Pa L3
• by-pass filtri: + 400 Pa = G1 - F9 / - 400 Pa = G1 - F7
• trasmittanza T3
• ponti termici TB3
dB 15,6
dB 19,8
dB 18,3
dB 19,5
dB 20,5
dB 28,6
dB 35,3
125
250
500
1K
2K
4K
8K
Frequenza banda
Hz
Pannelli sp. 50
Isolamento in lana minerale
ISOLAMENTO IN LANA MINERALE
ABBATTIMENTO ACUSTICO
CARATTERISTICHE DELL’INVOLUCRO
SECONDO LA NORMA UNI-EN 1886
TUV SUD – test report n° MB748

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Limiti di impiego e di funzionamento
Nell'installazione devono essere rispettati i seguenti limiti di impiego:
-ambiente protetto alle intemperie con aria a temperatura compresa tra -10°C e+50°C (in caso di temperature diverse consultare il ns.
Ufficio Tecnico).
-con fluidi termovettori e con sistemi di umidificazione ad acqua ed anche in presenza di sifoni in prossimità degli scarichi la temperatura
ambiente minima è di +5°C.
-per rendere idonea l'installazione esposta all'esterno si devono prevedere appositi accessori quali ad es.: tettucci di protezione, vani
tecnici, griglie antipioggia, reti antivolatile, cuffie anti-vento alle prese d'aria, ecc.
Per il funzionamento si devono rispettare i seguenti limiti:
-velocità frontale di passaggio aria nei componenti interni senza l'impiego di separatori di gocce = 2,6 m/s.
-massima pressione differenziale nei recuperatori di calore statici a piastre = 800 Pa
-assorbimenti dei motori elettrici = inferiori al valore di targa.
-caduta di tensione della linea elettrica di alimentazione ai motori = non superiore al 3% del valore nominale.
-correggere, con le opportune maggiorazioni, la potenza dei motori installati se, durante il funzionamento, vengono investiti da aria con
temperatura superiore a +40°C.
Essendo i componenti selezionati e dimensionati su specifica richiesta, per i loro limiti di impiego valgono le schede tecniche dei rispettivi
costruttori.
Rischio residuo
Viene considerato "rischio residuo" un pericolo potenziale non evidente ovvero non riconduci-
bile totalmente alla UTA attraverso la sua progettazione o alle sue protezioni.
Di seguito vengono evidenziate alcune tra le principali e più frequenti operazioni che possono ge-
nerare situazioni di rischio, per ognuna delle quali vengono descritte le misure cautelative da adot-
tare e rispettare.
Tutte le UTA sono dotate di etichette e pittogrammi di avvertenza e di pericolo di facile interpreta-
zione.
Le UTA si possono considerare "macchine sicure" se si mantengono inalterate tutte le segnala-
zioni ed efficienti tutte le protezioni di dotazione.
Nel corso dell'installazione, del collaudo, dell'utilizzo e della manutenzione si devono rispettare le
lsotto elencate norme generali di sicurezza:
E' VIETATO:
-immettere corrente elettrica nelle apparecchiature della UTA senza che le stesse e l'intera strut-
tura siano correttamente collegate all'impianto di messa a terra.
-mettere in funzione il ventilatore senza che la sua bocca sia stata protetta da una robusta rete
anti infortunistica oppure raccordata, almeno fino alla prima curva a 90°, con un condotto in lamie-
ra di adeguato spessore in grado di contenere l'accidentale distacco di una pala della girante che
potrebbe esservi proiettata.
Successivamente alla prima curva si possono utilizzare condotte d'aria in lamiera di minor spesso-
re oppure in materiali diversi quali polistirolo, poliuretano espanso, tela, ecc.
-aprire o tentare di aprire le portine di ispezione con il ventilatore in funzione.
-avviare i ventilatori con le portine di ispezione aperte. Accertarsi sempre dell'integrità delle guar-
nizioni e dell'efficienza dei dispositivi di chiusura.
-esporsi ai raggi UVA delle sezioni dotate di lampade germicida. E' indispensabile munirsi di occhia-
li con vetro inattinico in quanto l'esposizione diretta ai raggi ultravioletti può provocare gravi danni al-
la vista.
-utilizzare il piano orizzontale della UTA come supporto ad altre apparecchiature o come cammi-
namento.
L'intelaiatura e le pannellature sono progettate esclusivamente per il contenimento del flusso d'aria e
della sua temperatura e non per supportare eccessive spinte o pesi esterni.

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E' OBBLIGATORIO:
-installare nelle immediate vicinanze delle sezioni contenenti motori o apparecchiature elettriche in mo-
vimento, in posizione ben visibile e facilmente raggiungibile, un sezionatore di sicurezza.
-indossare gli adeguati dispositivi di protezione individuale (casco, occhiali, guanti, scarpe, tute ecc.) pri-
ma di effettuare qualsiasi intervento nella UTA.
-accertarsi:
-- che tutte le linee elettriche entranti nella UTA siano interrotte e che non possano essere riattivate all'in-
saputa di chi sta effettuando l'intervento su di essa ( si consiglia, ad esempio, di applicare un vistoso
cartello al sezionatore generale ed eventualmente asportarne anche i fusibili).
-- che il ventilatore sia completamente fermo prima di accedere all'interno della sua sezione.
-- dello stato interno delle zone di accesso utilizzando torce elettriche.
-- di aver intercettato e che sia trascorso il tempo sufficiente al raffreddamento delle batterie riscaldanti
prima di operare all'interno delle sezioni di trattamento.
-- di aver correttamente ripristinato tutte le apparecchiature di sicurezza e protezione eventualmente ri-
mosse prima di riavviare la UTA.
FARE ATTENZIONE:
-al bloccaggio in sicurezza delle fascie, delle funi e dei ganci di
sollevamento.
-nel sollevare le diverse sezioni in quanto il loro baricentro potreb-
be risultare fortemente disassato.
-agli spigoli di lamiera interni alle varie sezioni o agli angoli del tet-
tuccio di protezione se previsto montato.
-alle serrande servocomandate, che potrebbero richiudersi velocemente se dotate di ritorno a molla nel momento di esclusione del-
l'alimentazione elettrica al servomotore.
-alle scottature nel contatto delle batterie riscaldanti e dei sistemi di umidificazione a vapore.
PERICOLO DI GELO:
Nelle installazioni all'esterno o in ambienti non riscaldati di località particolarmente fredde, prevedere i circuiti idraulici con acqua miscelata
a sostanze antigelo.
Nei normali circuiti idraulici ad acqua, qualora sussista il pericolo di gelo durante lunghi periodi di arresto dell'impianto, prevedere il totale
svuotamento delle batterie, dei sifoni di scarico, delle bacinelle e dei dispositivi di umidificazione.
In particolare nelle batterie di scambio termico la cui circuitazione potrebbe mantenere all'interno delle piccole quantità d'acqua, si consiglia
di introdurre sempre, dopo lo svuotamento, una quantità di sostanza antigelo pari a circa il 30% della sua capacità previa intercettazione
dell'uscita dal collettore più basso.
AREA DI RISPETTO
L'area di rispetto minima deve corrispondere ad almeno 1 metro
per tre lati e pari a 1 metro + la sua larghezza per tutto il lato ove
è prevista l'eventuale estraibilità dei suoi componenti interni (baci-
nelle, batterie, ventilatori ecc.) che di norma corrisponde al lato op-
posto degli attacchi.
La zona di installazione della UTA deve essere sempre preclusa
a personale non autorizzato.
Se è prevista collocata in apposito locale tecnico questi deve es-
sere dotato di porta di sicurezza apribile dall'interno verso l'ester-
no con maniglione antipanico.
Se invece è prevista installata all'esterno, in zona aperta o sopra
terrazze, l'area di rispetto nelle dimensioni sopra citate deve esse-
re considerata "zona pericolosa" e quindi resa inaccessibile con
rete metallica, pareti o pannelli prefabbricati lungo tutto il perime-
tro e dotata di propria porta di accesso.
Nelle installazioni pensili l'area di rispetto è la medesima costruita attorno alla proiezione a terra della UTA.

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Movimentazione e posizionamento
Le unità TITAN sono spedite normalmente prive di imballo. Su richiesta possono essere spedite con
chiusura delle aperture tramite fogli di materiale plastico, su pallet, in gabbia oppure in casse di
legno.
Identificazione
Sul fianco delle sezioni ventilanti, al pannello adiacente la portina di ispezione, è applicata la
targa di identificazione riportante il modello, le caratteristiche aerauliche, la potenza installata
e l'anno di costruzione.
La targa di identificazione non deve mai essere rimossa e su di essa non devono essere appor-
tate correzioni o erosioni per lacancellazione dei dati.
Ricezione
All'arrivo controllare che la UTA non abbia subito danni durante il trasporto e, con il documento
di consegna, verificare sia ilmodello che ilnumero dei colli.
Nel caso di danni evidenti annotare sul documento stesso la dicitura "ritiro con riserva per evi-
denti danni" e, se possibile, documentare con delle fotografie la parte danneggiata prima dello
scarico oppure con la UTA posta nelle vicinanze dell'automezzo, quest'ultimo identificabile.
Le rese in "porto franco" ed in "porto franco con addebito" sono soggette al risarcimento del dan-
no a carico della compagnia assicuratrice secondo quanto previsto dalla Legge n°450 del 22/08/
1985 che definisce il "limite di risarcibilità".
Copia del presente manuale con tutti gli allegati è normalmente posta all'interno del-
la portina di ispezione al ventilatore.
Nello spazio interno di una sezione, contrassegnata da un apposito adesivo, vengono normalmente posizionate
le confezioni dei filtri e l'imballo contenente gli accessori a corredo (guarnizioni, bulloneria e piastre di giunzione,
parti di ricambio di piccole dimensioni ecc.).
Movimentazione
Tutte le operazioni di scarico e movimentazione devono essere effettuate da personale abilitato ed eseguite nel rispetto delle norme di
sicurezza relative sia all'attrezzatura utilizzata che alle modalità operative.
Prima di effettuare la movimentazione assicurarsi, sulla base dei pesi indicati sul disegno a corredo, che le attrezzature ed i mezzi di
sollevamento siano adeguati.
Nell'uso di muletti sollevatori assicurarsi che le staffe sporgano dal lato opposto in modo che su di esse appoggino entrambi i profili del
basamento evitando così il danneggiamento dei pannelli di fondo.
Nel sollevamento con fasce o con funi, allo scopo di evitare deformazioni, si consiglia di utilizzare
dei distanziali di lunghezza uguale o superiore alla larghezza della UTA agganciando le asole delle
funi a dei tubi passanti negli appositi fori predisposti sul basamento.
Se dopo lo scarico le sezioni componenti la UTA dovessero rimanere esposte alle intemperie si
dovrà provvedere alla loro protezione con teli impermeabili.
Tutte le UTA a sezioni componibili sono corredate di un ulteriore imballo contenente gli acces-
sori e le guarnizioni necessarie al loro assemblaggio.

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Posizionamento
La superficie di appoggio delle UTA, posta all'interno dell'area di rispetto precedente-
mente descritta, deve risultare in piano per evitare dannose tensioni ai pannelli ed al
telaio specialmente durante l'accoppiamento delle sezioni.
Per evitare il contatto diretto tra la superficie metallica di appoggio a terra del basamen-
to ed il pavimento si consiglia l'interposizione di uno strato di gomma dura di adeguato
spessore.
Non sono necessari ulteriori ammortizzatori in quanto le parti interne in movimento sono
dinamicamente isolate dalla struttura. Comunque qualora si ritenesse utile la loro installa-
zione consultare preventivamente il ns. Ufficio Tecnico.
Si consiglia di verificare la corretta pendenza delle bacinelle interne per assicurare e favo-
rire lo scarico ed il loro perfetto svuotamento.
Predisporre il battente dei sifoni e calcolare la pendenza delle tubazioni di scarico; qualora l'altezza del basamento della UTA non risultasse
sufficiente si renderà necessario realizzare un contro-basamento metallico o in muratura di adeguata altezza.
Le UTA pensili possono essere sospese al soffitto tramite appositi longheroni e tiranti, ad es. come da figura.
Per le UTA posizionate all'esterno è richiesta una particolare cura nella sigillatura delle giunzioni delle varie sezioni ed anche
nell'applicazione e nel fissaggio del tetto parapioggia in quanto può essere soggetto a forti colpi di vento, come descritto in seguito.
Si consiglia di effettuare il posizionamento esterno sempre su un apposito basamento di altezza adeguata oltre che ai sifoni ed alle linee di
scarico come sopra descritto, anche alle nevicate del luogo, allo scopo evitare il sia pur minimo rischio di infiltrazioni d'acqua all'interno.
Unione delle sezioni
Le UTA possono essere fornite in esecuzione monoblocco fino alle dimensioni limite di trasportabilità su mezzi normali.
Su richiesta e sempre, nel caso di dimensioni maggiori, vengono fornite in più sezioni, componibili a cura del Cliente all'atto del
posizionamento sul luogo di installazione.
L'unione delle sezioni si può realizzare in una delle modalità sotto indicate:
1) = con giunzioni esterne:
3) = con squadrette interne:
2) = con tiranti interni:
4) = con tiranti su telaio:
Dopo aver asportato i pannelli interessati
fissare con la bulloneria preposta
-per le UTA da esterno esposte alle intemperie consigliamo di effettuare una ulteriore sigillatura con silicone dei fianchi verticali lungo i due
telai.

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Montaggio del tetto
Il tetto di protezione delle UTA da esterno viene fornito sciolto, da
assemblare a cura del Cliente sul luogo di installazione tramite i
materiali e gli accessori forniti in dotazione oppure, su richiesta, fornito
pre-assemblato.
Per il suo montaggio:
-posizionare sopra alla UTA l'elemento del tetto
-eseguire le forature perimetrali contemporaneamente al tetto ed al
profilo del telaio per il fissaggio tramite
viti autofilettanti con rondelle di tenuta.
-normalmente il passo dei fori di fissaggio è di circa 50 cm.
-per località ventose si consiglia un passo di circa 25 cm e, nel caso di
fornitura del tetto pre-assemblato, il Cliente dovrà provvedere ad
inserire una ulteriore vite in posizione intermedia a quelle già installate.
Montaggio dell'equalizzatore
La bocca del ventilatore che immette aria in un successivo plenum al quale fa seguito un altro componente (ad es.: filtro, silenziatore ecc.)
viene sempre munita di equalizzatore per la distribuzione uniforme dell'aria.
Questo accessorio è montato direttamente in fabbrica quanto tra la bocca del ventilatore ed il plenum successivo non vi sono giunzioni, in
caso contrario l'equalizzatore viene fornito separatamente da montare a cura del Cliente prima dell'unione delle due sezioni.
Il suo montaggio è molto semplice essendo predisposti i fori per ilsuo fissaggio con viti.
Installazione
L'installazione delle unità di trattamento aria TITAN è sempre a carico del Cliente; pertanto gli esempi che seguono sono da ritenersi
indicativi in particolare per quanto riguarda il dimensionamento e le eventuali indicazioni relative alla conformazione degli impianti che
dovranno comunque essere realizzati secondo le migliori tecniche e nel rispetto delle normative vigenti.
Allacciamenti idraulici
Generalità
L'allacciamento idraulico agli scambiatori di calore (batterie), alle adduzioni ed agli scarichi deve
avvenire sugli appositi attacchi senza effettuare una eccessiva torsione e senza che il peso delle
tubazioni e del valvolame o le spinte per dilatazione termica gravino su di essi.
Il percorso delle tubazioni non dovrà in nessun caso impedire l'estrazione dei componenti interni e
l'apertura delle portine di ispezione.
Prevedere sempre dei dispositivi manuali di intercettazione del fluido termovettore per consentire che le operazioni di manutenzione alla
batteria si possano svolgere in totale sicurezza, ad esempio senza il pericolo di ustioni per le batterie riscaldanti e senza presenza di
condensa sulle batterie raffreddanti.
Valori massimi ammissibili per l'acqua utilizzata all'interno di un circuito chiuso di raffreddamento o riscaldamento
Parametro
Unità
Valore
Nei circuiti aperti (ad esempio quando si utilizza acqua
di pozzo), l'acqua utilizzata deve essere ripulita dai
materiali in sospensione per mezzo di un filtro che deve
trovarsi in ingresso (altrimenti c'è il rischio di erosione da
particelle in sospensione). È inoltre necessario
assicurarsi che l'unità sia protetta da polvere e altre
sostanze che provocano una reazione acida o alcalina
quando combinato con l'acqua (corrosione dell'alluminio)
pH (a 20°C)
8 - 9
Conduttività (a 20°C)
µS/cm
< 700
Contenuto di Ossigeno
O2
mg/l
< 0,1
Durezza Totale
°dH
1 - 15
Ioni Zolfo
S
non rilevabile
Ioni Sodio
Na+
mg/l
< 100
Ione Ferro
Fe2+ ,
Fe
3+
mg/l
< 0,1
Ioni Manganese
Mn2+
mg/l
< 0,05
Ioni Ammoniaca
NH4+
mg/l
< 0,1
Ioni Cloro
Cl-
mg/l
< 100
Ioni Solfato
SO42-
mg/l
< 50
Ione Nitrito
NO2-
mg/l
< 50
Ione Nitrato
NO3-
mg/l
< 50

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Allacciamenti aeraulici
Il collegamento alle condotte delle aperture di aspirazione, espulsione e mandata dell'aria di cui la UTA è dotata devono avvenire tramite
l'interposizione di giunti antivibranti.
L'interruzione delle eventuali vibrazioni che si possono trasmettere tra la UTA e le condotte può avvenire solo se la tela gommata formante
il giunto non è eccessivamente tesa.
L'equipotenzialità elettrica fra condotto e UTA deve essere garantita tramite un cavo di terra che faccia da ponte sul giunto antivibrante.
Effettuare l'allacciamento:
-applicando alle flange di giunzione una guarnizione per la tenuta dell'aria.
-serrando opportunamente i bulloni, anche se in posizione difficile.
-applicando mastice al silicone per la perfetta chiusura delle eventuali fessure.
Batterie ad acqua
Le batterie alimentate ad acqua refrigerata, calda o surriscaldata e quelle di recupero termico devono essere idrauli-
camente allacciate come indicato dalle targhette di entrata e di uscita poste in prossimità degli attacchi.
Occorre comunque sempre verificare che lo scambio termico con l'aria avvenga in "contro-corrente" (come indica la
figura) onde ottenere la massima resa termica.
Per ogni batteria prevedere uno sfiato d'aria posto nel punto più alto ed uno scarico per
il suo drenaggio nella parte più bassa del suo circuito.
Non dimensionare mai le tubazioni di allacciamento sulla base del
diametro degli attacchi essendo questi determinati da esigenze costruttive e di stan-
dardizzazione e non calcolati in funzione della portata del fluido termovettore.
Nel caso di alimentazione con acqua a temperatura elevata, allo scopo di evitare il danneg-
giamento di alcuni componenti interni, si consiglia di prevedere un sistema di sicurezza sul-
l'aria in uscita che, nel caso di suo eccessivo riscaldamento (oltre 60°C), intervenga ad inter-
cettare il fluido entrante in batteria.
Questo eccessivo riscaldamento dell'aria può essere determinato da un'anomala riduzione
di portata causata da una accidentale chiusura di una serranda, dall'eccessivo intasamen-
to dei filtri, dall'allentamento della cinghia di trasmissione del motore ecc.
L' intercettazione del fluido entrante dovrà avvenire sempre quando si arresta il funzionamento del ventilatore.
Le batterie di raffreddamento sono alloggiate in vasche di raccolta condensa dotate di scarico che deve essere adeguatamente sifonato come
in seguito descritto.
Allacciamenti elettrici
Generalità
Alle unità di trattamento aria TITAN prive di quadro elettrico o fornite con quadro elettrico se-
parato, il Cliente dovrà effettuare la foratura dei pannelli, applicare i passacavi e provvedere all'al-
lacciamento delle morsettiere dei motori utilizzando cavi elettrici dimensionati in base alla loro lun-
ghezza e sulla base dei valori di potenza assorbita, di corrente assorbita e di spunto riportati sulla
targa del motore oppure indicati sullo schema elettrico a corredo del quadro.
Imotori a singola polarità con potenze uguali o superiori a 7,5 kWdevono
essere sempre avviati concollegamento stella-triangolo.
Alle UTA fornite complete di quadro elettrico ad esse applicato, gli allacciamenti alle morsettiere in-
terne dei motori sono già effettuati.
In questo caso il Cliente dovrà solo provvedere all'allacciam
ento della linea di potenza con il sezio-
natore generale e blocco porta del quadro nelle modalità descritte sullo schema elettrico a corredo.
E' di fondamentale importanza che il collegamento alla rete equipotenziale della protezione di terra
sia effettuato con la dovuta cura, utilizzando cavi diadeguata sezione e di qualità, possibilmente
correnti assieme ai cavi di potenza.
Allacciamenti alle batterie di scambio termico

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Batterie a vapore
Le batterie previste per essere alimentate a vapore sono costruite con tubi orizzontali oppure verticali collegati ai collettori e disposti in modo
da favorire al massimo il drenaggio della condensa che, se dovesse ristagnare all'interno, potrebbe generare rotture per "colpi d'ariete".
Per evitare questo inconveniente consigliamo una particolare attenzione nel dimensionamento delle valvole di regolazione e degli scaricatori
di condensa, questi ultimi sempre sovradimensionati e previsti singolarmente per ogni batteria.
Per quanto riguarda il dimensionamento delle tubazioni e l'eventuale eccessivo riscaldamento dell'aria valgono le note sopra indicate per le
batterie ad acqua.
Tutte queste batterie hanno l'alimentazione del vapore entrante nell'attacco superiore e l'uscita della condensa dall'attacco inferiore.
Batterie ad espansione diretta
Queste batterie sono appositamente costruite per essere alimentate con un fluido frigorigeno (del tipo precisato dal Cliente) che,
espandendosi, sottrae calore all'aria durante l' attraversamento in contro-corrente del pacco alettato.
Il loro collegamento dovrà essere effettuato da un Tecnico Frigorista che dimensionerà le tubazioni ed adotterà tutte le apparecchiature
(valvole di espansione ecc.) e quegli accorgimenti (sifoni ecc.) ritenuti necessari a seconda della potenza e del posizionamento, rispetto alla
UTA, dell'unità moto-condensante abbinata.
Per evitare la formazione di ghiaccio si dovrà sempre prevedere un dispositivo di sicurezza che non consenta il funzionamento della
macchina frigorifera qualora non si riscontri il corretto passaggio d'aria nella batteria.
La UTA dovrà sempre avere l'avviamento anticipato e lo spegnimento ritardato rispetto al funzionamento dell'unità frigorifera ad essa
abbinata.
Anche queste batterie sono alloggiate in vasche di raccolta condensa dotate di scarico che deve essere adeguatamente sifonato come in
seguito descritto.
Batterie elettriche
Sono costituite da resistenze corazzate in tubi di acciaio con alettatura spiroidale, contenute in telaio di lamiera zincata con montaggio,
all'interno della UTA, del tutto simile alle batterie ad acqua. Sono sempre corredate di termostato di sicurezza da regolare ad un valore
compreso fra 70° e 80°C.
Il collegamento di queste batterie deve essere effettuato da un Tecnico Elettricista nel rispetto dello schema di dotazione e delle norme CEI-
EN in vigore.
Il termostato di sicurezza deve sempre essere collegato agli ausiliari dei teleruttori della batteria per l'immediata interruzione
dell'alimentazione elettrica in caso di suo intervento.
E' obbligatorio prevedere le opportune apparecchiature atte ad interrompere l'alimentazione alle batterie elettriche qualora venga loro a
mancare il flusso d'aria in attraversamento.
E' consentito l'avviamento contemporaneo dei ventilatori con le batterie elettriche mentre il loro spegnimento dovrà sempre essere ritardato di
almeno due minuti per assicurarne il raffreddamento.
Dimensionamento dei sifoni di scarico
Tutte le bacinelle di raccolta condensa sono dotate di scarico al quale si deve prevedere un adeguato sifone allo scopo di impedire l'entrata
(nei sistemi in depressione) o l'uscita (nei sistemi in pressione) dell'aria e, di conseguenza, prevenire l'infiltrazione di odori o di insetti.
Il dimensionamento dei sistemi in depressione, ovvero con Pin negativo, è dato da:
H= h1 + h2 + d1
dove h1 = P+ 25 mm (con Pconteggiato nel caso peggiore, ad es. con filtri sporchi ecc.)
.h2 = 1/2 h1
P= pressione espressa in mm di colonna d'acqua ( 1 mm c.a. = 9,81 Pa )
Il dimensionamento dei sistemi in pressione, ovvero con Pin positivo, è dato da:
H= h1 + h2 + d1
dove h1 = 15 mm (minimo)
.h2 = P+ 15 mm (con Pconteggiato nel caso peggiore, ad es. con filtri sporchi ecc.)
.P= pressione espressa in mm di colonna d'acqua ( 1 mm c.a. = 9,81 Pa )
Se non si conosce il valore di Pnel punto di scarico si consiglia di dimensionare Had un valore superiore alla pressione totale del
ventilatore.

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schema sifone in depressione schema sifone in pressione
Il sifone deve essere ispezionabile o facilmente smontabile per la pulizia e non deve mai essere collegato allo scarico in modo ermetico per
poter consentire lo sfogo dell'aria.
Un sifone in pressione non deve mai, per ovvie ragioni, essere raccordato ad un altro in depressione ed il relativo tubo di collegamento non
deve avere un diametro inferiore al proprio attacco di scarico. d2 > d1
Raccordare la tubazione di scarico con una sufficiente pendenza verso il collettore fognario delle acque chiare o pluviali (evitare sempre il
collegamento a collettori fognari di acque nere) previa interposizione di un ulteriore sifone.
Allacciamenti ai sistemi di umidificazione
Con pacco evaporante o con ugelli nebulizzatori ed acqua a perdere
Per questi umidificatori è necessario il solo collegamento della tubazione di alimentazione dell'acqua e dello scarico
L'installatore dovrà provvedere affinchè l'alimentazione avvenga a pressione regolabile tramite apposito riduttore ed
intercettata con un rubinetto manuale.
La regolazione di norma avviene tramite una valvola solenoide comandata da un umidostato ambiente o da condot-
to. Queste apparecchiature di regolazione possono essere da noi fornite sciolte, su richiesta.
Il pacco evaporante è montato all'interno della UTA con una posizione prestabilita allo scopo di rispettare il senso
dell'aria e dell'acqua in controcorrente. Nel caso di sua estrazione o sostituzione rispettare questo posizionamento
per non pregiudicarne l'efficienza.
La rampa di nebulizzazione è dotata di ugelli autopulenti in materiale plastico disposti in contro-corrente rispetto
all'attraversamento dell'aria.
Con pacco evaporante e con kit elettropompa
di ricircolazione acqua (fino alla gr.250-175)
Il comando di questo sistema di umidificazione è normalmente previsto tramite un
umidostato, da ambiente o da condotto, fornito sciolto su richiesta, che agisce sul
funzionamento dell'elettropompa dell'acqua per l'irrorazione del pacco evaporante.
Per il montaggio occorre:
-posizionare il kit elettropompa (A)in prossimità della UTA che, se posto sullo
stesso piano, il basamento della UTA non deve essere inferiore a 120 mm, ovvero
pari all'altezza del livello dell'acqua interno alla vasca.
-collegare il tubo di alimentazione dell'acqua dal kit elettropompa all'apposito attacco (B) della UTA
-collegare il tubo di scarico (C) della UTA alla vaschetta del kit elettropompa.
-allacciare la tubazione di alimentazione dell'acqua, intercettata da un rubinetto (per la manutenzione), all'attacco (G) della vaschetta del kit
elettropompa, il livello interno dell'acqua è regolato dalla valvola a galleggiante interna.
-collegare anche l'attacco di troppo pieno (F) alla linea di scarico.

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Dopo l'allacciamento effettuare le seguenti operazioni preliminari:
-collegare elettricamente l'elettropompa (P) trifase e verificarne il corretto senso di rotazione.
-controllare che il riempimento della vaschetta avvenga sino al limite determinato dall'altezza del basamento (min.120 mm) regolando la
valvola a galleggiante tramite l'apposita vite.
Se l'unità è posata ad una quota superiore tramite ulteriori supporti, il livello minimo di 120 mm può essere aumentato fino alla nuova
quota e, comunque, entro il limite massimo determinato dal livello di scarico dell'attacco di troppo pieno.
-regolare la portata d'acqua agendo sulla valvola di by-pass (BP) ed anche tramite la valvola (MN) facendo in modo che il pacco evapo-
rante venga irrorato senza zampilli.
- controllare che la rete filtrante interna sia correttamente posizionata ed appoggi bene al fondo della vasca.
Con pacco evaporante e con elettropompa interna di ricircolazione acqua
Il comando di questo sistema di umidificazione è in tutto simile al precedente dal quale si differenzia per il posizionamento dell'elettropom-
pa posata nella bacinella interna e completa di impianto idraulico con tubazioni e rubinetto di taratura della portata.
Per l'alimentazione idraulica è sufficiente collegare l'attacco della valvola di riempimento a galleggiante.
Prima dell'avviamento dell'elettropompa verificare la pulizia della vasca e che il livello dell'acqua sia almeno circa 2 cm al di sotto dello
scarico di troppo pieno. La mancanza d'acqua determina il surriscaldamento ed il deterioramento del motore dell'elettropompa.
Ad acqua atomizzata con aria compressa
Questi umidificatori sono costituiti da una rampa di ugelli atomizzatori autopulenti in acciaio
Inox disposti in contro-corrente rispetto all'aria in attraversamento, con bacinella e separato-
re di gocce.
Separatamente è fornito un "cabinet" di regolazione di tipo on-off o modulante con tutte le
istruzioni di installazione, uso e manutenzione del Costruttore al quale l'Utente e l'Installatore
dovrà attenersi.
Ad acqua atomizzata con sistema "HUMIFOG"
Anche questi umidificatori sono costituiti da una rampa di ugelli atomizzatori autopulenti in acciaio Inox disposti in contro-corrente rispetto
all'aria in attraversamento, con bacinella e speciale separatore di gocce in maglia di acciaio inox o in alluminio.
Separatamente è fornito un "cabinet" di comando e regolazione con elettropompa di pressurizzazione dell'acqua con tutte le istruzioni per
l'installazione, l'uso e la manutenzione del Costruttore al quale l'Utente e l'Installatore dovrà attenersi.
Attenzione:
Tutti gli umidificatori ad acqua atomizzata devono essere alimentati con acqua osmotizzata, occorre
pertanto predisporre sempre l'apparecchiatura necessaria.

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A vapore
Le sezioni di umidificazione a vapore sono dotate di separatore di gocce, vasca raccolta condensa
e di lancia di distribuzione in acciaio Inox alla quale può essere collegata una valvola di regolazione
sul vapore di produzione centralizzata (eventualmente fornita su richiesta) oppure un generatore
autonomo ad elettrodi immersi.
Quest'ultimo, se di ns. fornitura come accessorio, potrà essere fornito separatamente oppure già mon-
tato su un fianco della UTA ed allacciato alla lancia di distribuzione, corredato di tutte le istruzioni di
montaggio, uso e manutenzione rilasciate dal Costruttore.
Sezioni ventilanti
Collegamento dell'interruttore di sicurezza
Tutte le portine di accesso alle sezioni ventilanti sono corredate di interruttore di sicurez-
za oppure, su richiesta, di contro-portina di protezione, in lamiera forata, fissata con viti.
L'interruttore di sicurezza, del tipo normalmente aperto, deve essere collegato all'ausiliario del contattore del motore
elettrico del ventilatore in modo che all'apertura della portina effettui lo sganciamento dei contatti interrompendone
l'alimentazione.
Collegamento ai motori elettrici
Nella versione standard, in abbinamento con trasmissione ai ventilatori centrifughi, i motori elettrici sono previsti ad una velocità di
rotazione, costruiti in conformità alle norme UNEL MEC, in forma B3 con isolamento in classe F, classe energetica EFF2 ed in prot. IP.55.
Per le potenze fino a 5,5 kW è previsto l'avviamento diretto 230/400V con triangolo su 230V e stella su 400V.
Per potenze da 7,5 kW e superiori l'avviamento deve essere stella/triangolo 400V con triangolo su 400V e stella su 690V.
Per l'allacciamento:
-forare uno dei pannelli ed applicare un bocchettone passacavo di diametro adeguato per consentire il passaggio del cavo elettrico.
-staccare il coperchio della morsettiera, al suo interno è riportato lo schema di collegamento sulla base del quale controllare che i colle-
gamenti dei terminali siano conformi alla tensione di alimentazione disponibile.
-allacciare il cavo di linea alla morsettiera compreso il collegamento di terra.
-richiudere il coperchio della morsettiera facendo attenzione al corretto posizionamento della guarnizione di tenuta che deve assicurare
la mancanza di infiltrazione di umidità all'interno.
-fissare bene alla struttura tutti i cavi correnti interni alla sezione essendo posti nel flusso d'aria generato dal ventilatore.
Attenzione:
I gruppi motoventilanti a girante libera "plug-fan" hanno il motore elettrico direttamente accoppiato alla
girante e devono sempre essere allacciati elettricamente tramite INVERTER.
Verifiche al ventilatore ed alla trasmissione
Accertarsi dell'assoluta mancanza di energia elettrica al motore e che nessuno possa
inavvertitamente dare tensione.
Controllare il serraggio delle viti di fissaggio del ventilatore, della slitta e del motore che
Verificare la perfetta pulizia all'interno della coclea ed assicurarsi che sul fondo non vi
siano depositati corpi estranei.
Muovere manualmente la girante per verificare la libera rotazione sull'albero.
Controllare l'allineamento della puleggia motrice con quella del ventilatore nonchè la lo-
ro stabilità sui rispettivi alberi.
Verificare la tensione della cinghia di trasmissione e, se necessario, ripristinarne la ten-
sione agendo sull'apposita vite della slitta di supporto motore.
Il buon funzionamento di una trasmissione equipaggiata con cinghie SP è vincolato alla
giusta tensione di montaggio.
Una verifica rapida della corretta tensione sulla base della figura che segue si calcola:
T
f= ------ x 1,5 = mm
100

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Attenzione:
una eccessiva tensione della cinghia può causare gravi danni ai cuscinetti del ventilatore e del motore
mentre una cinghia troppo allentata ha uno scarso rendimento di trasmissione e si usura rapidamente.
Recuperatori di calore rotativi
L'allacciamento elettrico deve essere effettuato da personale specializzato nelle modalità descritte dal manuale e dagli schemi rilasciati
dalla Casa Costruttrice ad esso allegati.
La portina di accesso al motoriduttore è sempre munita di micro-interruttore di sicurezza.
Filtri rotativi
L'allacciamento elettrico deve essere effettuato da personale specializzato nelle modalità de scritte dal manuale e dagli schemi rilasciati
dalla Casa Costruttrice ad esso allegati e nel rispetto delle Norme vigenti in materia.
Controllare il corretto senso di rotazione e la catena di trasmissione che risulti ben allineata ed ingrassata.
Montare il materassino filtrante rispettando l'allineamento in squadra per consentire il corretto riavvolgimento.
La portina di accesso al motoriduttore è sempre munita di micro-interruttore di sicurezza.
Apparecchiature di rilevamento filtri sporchi
Come accessorio a richiesta può essere fornito un manometro differenziale, da applicare alle sezioni filtranti, che dovrà essere tarato
-per filtri sintetici sia a celle che rotativi = max. 200 Pa
-per filtri a tasche flosce = max. 250 Pa
-per filtri a tasche rigide = max. 400 Pa
-per filtri assoluti = max. 600 Pa
Gli stessi valori di taratura valgono anche nel caso di installazione di pressostati differenziali, di tipo visivo o sonoro.
Il filtro rotativo è sempre fornito di serie corredato di pressostato differenziale.
Si consiglia di effettuare i fori di passaggio dei tubetti in plastica per il rilevamento delle pressioni a monte e a valle dei filtri sui profilati in
alluminio per consentire sempre l'eventuale smontabilità della pannellatura.
passacavi

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Avviamento
Ad ogni avviamento accertarsi sempre della perfetta chiusura di tutte le portine di ispezione e della
apertura del circuito aeraulico ( serrande,griglie, bocchette ecc.).
Verifiche da effettuare prima e durante la messa in funzione
Quadro elettrico:
Controllare, al primo avviamento, il corretto serraggio dei morsetti e la taratura delle protezioni termiche.
Filtri a celle:
Al primo avviamento i pre-filtri o i filtri a celle devono sempre essere installati per trat-
tenere le impurità di cantiere che possono essersi depositate nel circuito aeraulico.
Tutti i tipi di filtro di efficienza maggiore devono essere installati nell'unità dopo almeno
un ora di funzionamento
Quanto sopra per consentire la pulizia del le condotte d'aria da polvere o detriti depositati durante le fasi di montaggio dell'impianto evitando
così il rapido intasamento o il danneggiamento dei filtri più costosi.
Ifiltri a celle possono essere montati su guide con movimento a coulisse oppure, nel caso di pre-filtri, entro appositi telai con fermagli a
molla.
In entrambi i casi le celle devono essere introdotte ben accostate al fine di evitare infiltrazioni d'aria sporca.
Filtri a tasche flosce:
Verificare che le tasche caschino libere all'interno dello spazio a loro destinato.
Il movimento di afflosciamento all'arresto e di tensione all'avviamento del ventilatore,unito all'appesantimento dovuto alla polvere trattenuta,
porta al facile deterioramento del punto di attacco della tasca al telaio.
In questo caso il filtro va sempre sostituito anche se non ha ancora raggiunto il massimo grado di intasamento
Filtri a tasche rigide:
Verificare che le guarnizioni siano ben posizionate per evitare trafilamenti d'aria.
Maneggiare con cura in quanto il materiale filtrante è delicato essendo composto da carta con fibre
di vetro.
Filtri assoluti:
Verificare l'integrità delle guarnizioni di tenuta e del telaio di alloggiamento.
Posizionare correttamente i tiranti di fissaggio e bloccare con una buona pressione il filtro al telaio.
Filtri a carbone attivo:
Verificare l'integrità delle guarnizioni e l'esatto inserimento delle cartucce o delle celle nei rispettivi
alloggiamenti del telaio.

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Ventilatori:
Togliere gli eventuali bloccaggi di sicurezza previsti per il trasporto e verificare che gli ammortizzatori siano liberi.
Controllare l'allineamento delle pulegge e la tensione delle cinghie (vedi capitolo precedente).
Effettuare una accensione seguita immediatamente dallo spegnimento del ventilatore per poter verificare il suo
corretto senso di rotazione osservando la freccia applicata alla coclea.
Dopo la prima ora di funzionamento verificare che la temperatura dei supporti dell'albero della girante
non superi i +60°C.
Rilevare l'assorbimento effettivo del motore e confrontarlo con i dati di targa.
Il riscontro di un valore superiore, specialmente nei ventilatori a pale avanti, denota una eccessiva por-
tata d'aria determinata da minori resistenze nel circuito rispetto a quelle previste.
Per contro, un valore inferiore è indicativo di una portata bassa causata da eccessive resistenze nel
circuito.
In ogni caso si rende necessario un preciso calcolo delle perdite di carico di tutto il circuito così come
effettivamente realizzato e, successivamente, intervenire modificando di conseguenza la trasmissione.
Cause, effetti e rimedi dei più comuni inconvenienti
che si possono riscontrare in fase di avviamento
Scarsa portata d'aria:
-rotazione contraria del ventilatore.
-circuito aeraulico non tarato oppure con occlusioni accidentali e resistenze superiori a quelle di pro-
getto.
-cinghie di trasmissione allentate
-tensione di alimentazione inferiore al minimo previsto.
Eccessiva portata d'aria:
-filtri non inseriti.
-portine aperte o pannelli mancanti.
-circuito aeraulico non tarato con resistenze inferiori a quelle di progetto.
Motore elettrico:
-rotazione contraria, invertire due cavi della linea di alimentazione.
-assorbimento superiore al valore di targa dovuto all'eccessiva portata d'aria
Resa termica insufficiente
delle batterie di scambio termico:
-insufficiente portata del fluido termovettore
-collegamenti idraulici errati, non si è rispettato lo scambio in controcorrente.
-parte alta del pacco alettato non sufficientemente calda dovuta alla presenza di bolle d'aria.
Agire sulla valvola di sfogo aria che deve essere prevista nel punto più alto dell'attacco idraulico.
-funzionamento non corretto della regolazione automatica.
-scaricatore di condensa non idoneo per le batterie a vapore.

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Trafilamento d'acqua dal separatore di gocce:
-modello con insufficiente numero di pieghe.
-eccessiva velocità (portata) d'aria in attraversamento.
-fessure non sufficientemente sigillate sulle bavettature di chiusura.
Umidificazione insufficiente:
-senso di rotazione contrario della pompa di umidificazione. Invertire due cavi della linea di alimentazione.
-ugelli sporchi.
-insufficiente livello dell'acqua nella vaschetta pescante della pompa. Regolare il rubinetto di reintegro.
Eccessiva rumorosità:
-mancato sbloccaggio del gruppo moto-ventilante.
-cuscinetti difettosi o deteriorati per eccessivo surriscaldamento.
-sibilo magnetico del motore determinato da un abbassamento eccessivo di tensione.
-materiale estraneo entrato nella coclea del ventilatore.
-vibrazione delle alette delle serrande, delle condotte d'aria, delle bocchette per eccessiva velocità dell'aria.
-"pompaggio" del ventilatore (più frequentemente del tipo a pale avanti) dovuto all'errore di valutazione delle resistenze dell'impianto e
quindi della pressione statica utile richiesta al ventilatore.
-contraccolpo all'avviamento del ventilatore di ripresa aria dovuto alla sua non simultanea partenza con il ventilatore di mandata funzio-
nante in serie (vale solo per i ventilatori a pale avanti).
-risonanza tra il fondo dell'unità ed il pavimento dovuto al mancato inserimento di una striscia in gomma sotto al basamento.
Manutenzione
Prima di eseguire qualsiasi intervento il manutentore dovrà isolare dall'energia elettrica e mettere fuori
servizio l'unità, segnalando con appositi cartelli l'intervento in corso.
Tutte le operazioni di manutenzione devono essere eseguite da personale specializzato appositamente addestrato che dovrà attenersi
rigorosamente alle normative antinfortunistiche vigenti.
Serrande:
-le serrande con levismi richiedono una periodica lubrificazione dei perni.
-le serrande in alluminio estruso con ingranaggi in nylon necessitano della sola pulizia.
Filtri a celle:
La caduta di pressione aumenta in modo proporzionale alla quantità di polvere accumulata. Al raggiungimento di un aumento massimo di
200 Pa il filtro dovrà essere pulito nelle modalità di seguito descritte, o sostituito.
Ifiltri a celle con media filtrante sintetica rigenerabile possono essere puliti:
-con semplice scuotimento
-con aspirapolvere posto sul fronte di entrata dell'aria in modo che l'aspirazione avvenga in senso contrario.
Viene lasciato al giudizio del manutentore la valutazione di sostituzione delle celle filtranti, si consiglia di sostituire sempre l'intero banco.
E' vietato il lavaggio dei filtri che devono sempre essere installati puliti e perfettamente asciutti.
Ifiltri a celle con media filtrante metallica possono essere puliti con acqua calda e detersivi oppure in bagno di soda caustica.
Dopo l'asciugatura oliare con olio minerale. Questi filtri vanno sostituiti dopo 3 lavaggi.

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Filtri rotativi:
Il materassino filtrante utilizzato non è rigenerabile. Sostituire il rullo al suo esaurimento.
Filtri a tasche:
Per i filtri a tasche flosce si deve provvedere alla loro sostituzione al raggiungimento di un aumento massimo della caduta di pressione di
250 Pa mentre per i filtri a tasche rigide l'aumento di caduta di pressione può arrivare a 400 Pa.
Questi filtri non sono rigenerabili e per allungarne la durata consigliamo sempre l'utilizzo di pre-filtri a celle.
La tasca intasata deve essere asportata con un accorgimento di chiusura sul lato di entrata dell'aria (ad es. un foglio di cartone) allo scopo
di evitare la fuoriuscita della polvere trattenuta.
Il fissaggio nel telaio della nuova tasca deve avvenire tramite tutte e quattro le mollette di dotazione; la mancanza anche di una sola di esse
potrebbe causare trafilamenti d'aria sporca.
Filtri assoluti:
Questi filtri vanno sostituiti al raggiungimento di un aumento massimo della caduta di pressione di 600 Pa segnalata da un pressostato o
manometro differenziale.
Filtri a carbone attivo:
Il grado di intasamento di questi filtri è difficilmente rilevabile.
La concentrazione e la qualità del gas, le caratteristiche e la quantità del carbone assorbente determinano il tempo del ricambio che è
comunque consigliabile effettuare ogni mese.
Batterie di scambio termico:
La pulizia del pacco alettato delle batterie è un'operazione molto delicata che si consiglia di verificare ogni
tre mesi e comunque di effettuare sempre all'inizio di ogni stagione utilizzando getti d'aria e d'acqua a bas-
sa pressione, spazzole a setole morbide e specifici agenti chimici disincrostanti.
L'eventuale piegatura delle alette può essere ripristinata utilizzando speciali pettini disposti con il mede-
simo passo distanziatore.
Bacinelle:
Aseguito della pulizia delle batterie, con la stessa frequenza, si consiglia la pulizia delle bacinelle che devono risultare prive di qualsiasi
impurità al loro interno e posizionarle con la corretta pendenza atta ad assicurarne il completo e rapido svuotamento.
Recuperatori di calore a piastre:
Analogamente alle batterie di scambio termico utilizzare, facendo molta atten-
zione, getti d'acqua in bassa pressione assieme ad agenti chimici disincrostanti.
Effettuare questa operazione solo se ritenuta necessaria dopo l'ispezione stagio-
nale.
La frequente manutenzione ai filtri posti all'ingresso del recuperatore sui due flussi
d'aria entranti (prescritti dalle normative) riducono sensibilmente la necessità di questo intervento.
Recuperatori di calore rotativi:
Per la manutenzione a questa apparecchiatura ci si deve attenere alle istruzioni della Casa Costruttrice allegate.
Come manutenzione ordinaria si consiglia di controllare l'usura della cinghia di trasmissione almeno una volta al mese.
Umidificatori a pacco evaporante:
Il pacco alveolare evaporante è estraibile lateralmente per il controllo mensile del suo livello di incrostazione e per eventualmente effettuarne
la sostituzione.
Con il pacco estratto si può procedere alla pulizia interna dei fori del distributore e della vasca di raccolta acqua effettuando dei lavaggi con
agenti chimici disincrostanti.
Rimontare il pacco alveolare rispettandone l'andamento in contro-corrente rispetto all'aria in attraversamento.

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Umidificatori ad ugelli:
Nel periodo di utilizzo effettuare ogni due settimane la pulizia della vasca di raccolta acqua e della rampa ugelli.
Questi ultimi se non nebulizzano correttamente vanno puliti lasciandoli a bagno in acqua miscelata a disincrostante oppure sostituiti.
Kit elettropompa di umidificazione:
Intercettare l'alimentazione dell'acqua ed aprire il rubinetto di scarico per il completo svuotamento della vasca.
Estrarre la lamiera forata avente le funzioni di filtro raccoglitore di impurità sull'aspirazione dell'elettropompa e pulirla lasciandola a bagno in
acqua miscelata a disincrostante per successivamente spazzolarla prima del riposizionamento.
Lavare l'interno della vasca e controllare l'efficienza del rubinetto a galleggiante. Questa operazione si deve svolgere ogni due settimane di
funzionamento oppure ogni qualvolta si riscontra una riduzione del rendimento dell'umidificatore a causa dalle incrostazioni che otturano il
filtro dovute alla particolare durezza dell'acqua.
Umidificatori ad acqua atomizzata:
Effettuare la pulizia della vasca di raccolta acqua e la manutenzione ordinaria alle apparecchiature componenti ogni due settimane di
funzionamento seguendo le istruzioni della Casa Costruttrice allegate.
Umidificatori a vapore di rete:
Effettuare la pulizia della vasca di raccolta acqua come sopra descritto.
Umidificatori a vapore con generatore ad elettrodi immersi:
Effettuare la pulizia della vasca di raccolta acqua nelle modalità e nei tempi come sopra descritto.
Verificare il grado di incrostazione del bollitore e degli elettrodi immersi ed eventualmente sostituirli nelle modalità descritte sul manuale di
istruzioni allegato, redatto della Casa Costruttrice.
Ventilatori:
Iventilatori con supporti dell'albero costituiti da cuscinetti di tipo aperto richiedono una lubrificazione ogni 6 mesi circa. I ventilatori con
supporti chiusi, autolubrificanti, non richiedono interventi fino ad una durata limite di 20.000 ore di funzionamento ma vanno verificati
anch'essi ogni 6 mesi.
Il deterioramento dei cuscinetti è segnalato dall'aumento della rumorosità e dal loro surriscaldamento con fuoriuscita di grasso liquefatto.
Trasmissioni:
Controllare l'usura delle cinghie di trasmissione e la loro corretta tensione ogni 30 giorni di funzionamento circa.
Per il ripristino della tensione agire con una normale chiave sulla vite senza fine della slitta tendicinghia di supporto motore.
Le modalità di verifica della corretta tensione sono indicate al punto "verifiche al ventilatore ed alla trasmissione" del capitolo "avviamento".
E' buona norma annotare il modello di cinghia installata e tenerne sempre di scorta.
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