
3
EKKO
4. Predisposizione impianto tipo:
Prima di procedere all’installazione dell’automatismo, controllare che:
- le cerniere del cancello siano robuste e efcienti e che non vi siano forti attriti
- la lunghezza dei cavi di alimentazione dei motoriduttore, non sia superiore ai 15 metri
- che siano presenti e ben ssate le battute d’arresto meccanico
Per la predisposizione dei cablaggi per l’impianto fare riferimento alla g. 1
5. Determinazione della posizione del fulcro di rotazione dell’attuatore
Per l’individuazione del corretto posizionamento del fulcro di rotazione dell’attuatore, fare riferimento alla tabella e relative quote “A” e “B” indicate in g. 4 in
base all’angolo di apertura “α” desiderato.
E’ necessario vericare che per le quote “A” e “B” identicate siano compatibili con il posizionamento del cancello sul pilastro.
Vericare in particolar modo che in posizione di chiusura l’attuatore non tocchi lo spigolo interno del pilastro, ciò potrebbe succedere nel caso di grande
distanza tra le cerniere del cancello e bordo interno del pilastro (quota “Z”).
Piccoli scostamenti dalle misure “A” e “B” consigliate nella tabella di g. 4 sono possibili, va sempre tenuto a mente però, che più “A” e “B” sono diversi tra di
loro, meno uido risulterà il movimento dell’anta automatizzata (forti accelerazioni dell’anta a inizio movimento o viceversa) con incremento delle forze che
agiscono su staffe di ssaggio e pilastro.
6. Installazione delle staffe e posizionamento dell’attuatore sulle staffe:
Una volta individuate le quote “A” e “B” ottimali per l’installazione procedere al posizionamento della staffa anteriore e posteriore.
Le staffe possono essere sia saldate che avvitate al pilastro, permettendo quindi l’installazione su pilastri in pietra con l’utilizzo di adeguati tasselli per anco-
raggi pesanti di portata opportuna.
La staffa posteriore è regolabile in diverse posizioni e può essere accorciata mediante taglio come indicato in g. 3.
Assemblare e posizionare la staffa posteriore come indicato in g. 5.
Una volta posizionata la staffa posteriore, chiudere il cancello no al contatto con la battuta meccanica di chiusura, estendere totalmente il braccio dell’attua-
tore, farlo rientrare di 1 cm.
A questo punto, montando la staffa anteriore sull’attuatore come indicato in g. 6, posizionando l’attuatore in posizione orizzontale, può essere identicata la
posizione di ssaggio della staffa anteriore sul cancello.
La staffa anteriore può essere sia saldata che avvitata al cancello.
Attenzione:
Vericare che la struttura del cancello sia sufcientemente resistente nella posizione di ssaggio della staffa anteriore per sopportare lo sforzo di trazione
dato dall’attuatore. Non è ad esempio possibile ssare la staffa anteriore alle stecche verticali del cancello, ssare la staffa anteriore sempre ad un elemento
strutturale dell’anta (come ad es, una traversa).
Una volta ssato la staffa anteriore al cancello procedere con l’installazione dell’attuatore sulle staffe assicurandolo con gli appositi bulloni.
7. Sblocco dell’attuatore:
Una installato l’attuatore sulle staffe, è possibile sbloccarlo come indicato in g. 7 e in g. 8:
- aprire lo sportellino “C” che copre la serratura di sblocco
- con la chiave in dotazione, aprire la serratura
- a serratura aperta, è possibile sbloccare l’attuatore ruotando la leva di sblocco “M” a anco alla serratura stessa
Con attuatore sbloccato simulare manualmente una apertura e una chiusura completa, durante il movimento non ci devono essere forti attriti meccanici e la
movimentazione manuale dell’anta deve essere eseguibile senza sforzi eccessivi.
N.B.: controllare la presenza e la tenuta dei fermi meccanici sia in apertura che in chiusura, nel caso l’anta superi la lunghezza di 2 metri è necessario in-
stallare l’elettroserratura.
Per riarmare l’attuatore, eseguire la procedura sopra indicata al contrario.
ATTENZIONE: Eseguire l’operazione di sblocco e riarmo sempre a cancello e motore elettrico fermi, non lasciare la serratura di sblocco senza copertura.
8. Collegamento elettrico:
L’attuatore è già provvisto di cavo elettrico collegato al motore.
Tale cavo è lungo 0,8 m e si richiede quindi la giunzione in una apposita scatola di derivazione montata sul pilastro nel caso in cui la centrale di comando
non sia raggiungibile direttamente.
Per il cablaggio alla centrale di comando, seguire lo schema riportato in tabella:
Colore conduttore Descrizione
Giallo-Verde Collegamento di terra
Nero Marcia 1 (ritiro stelo, movimento di apertura nel caso di
cancello con apertura verso l'interno)
Marrone Marcia 2 (estensione stelo, movimento di chiusura nel
caso di cancello con apertura verso l'interno)
Grigio Comune motore
IT