BFT SECURBASE LIGHT PLUS User manual

ISTRUZIONI D’USO E DI INSTALLAZIONE
INSTALLATION AND USER’S MANUAL
INSTRUCTIONS D’UTILISATION ET D’INSTALLATION
INSTALLATIONS-UND GEBRAUCHSANLEITUNG
INSTRUCCIONES DE USOY DE INSTALACION
INSTRUÇÕES DE USO E DE INSTALAÇÃO
D811508_02 17-04-07
I
GB
F
D
E
P
Via Lago di Vico, 44
36015 Schio (VI)
Tel.naz. 0445 696511
Tel.int. +39 0445 696533
Fax 0445 696522
Internet: www.bft.it
E-mail: [email protected]
SECURBASE LIGHT PLUS
SISTEMA DI GESTIONE CONTROLLO ACCESSI
ACCESS CONTROL MANAGEMENT SYSTEM
SYSTÈME DE GESTION DU CONTRÔLE DES ACCÈS
ZUTRITTSKONTROLLSYSTEM
SISTEMA DE GESTIÒN DEL CONTROL DE ACCESOS
SISTEMA DE GESTÃO DE CONTROLO DE ACESSOS
8027908 2 9 6 3 3 7

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MANUALE PER L’INSTALLAZIONE
ITALIANO
SOMMARIO
REQUISITI DI SISTEMA...................................................................................................................................................... 3
Introduzione........................................................................................................................................................................ 4
Componenti hardware e versioni software ...................................................................................................................... 4
Procedura Installazione ..................................................................................................................................................... 6
Software Securbase Light/Plus................................................................................................................... 6
Chiave hardware di attivazione software ................................................................................................... 6
Driver Compass SC-USB ............................................................................................................................. 7
Compass SC ................................................................................................................................................. 7
Procedura di configurazione dell’impianto...................................................................................................................... 8
Inserimento / modifica password ................................................................................................................ 8
Creazione impianto....................................................................................................................................... 8
Ricerca di rete ............................................................................................................................................... 8
Impostazione varchi...................................................................................................................................... 8
Parametri di sistema..................................................................................................................................... 8
Procedura di configurazione titoli e persone................................................................................................................... 9
Configurazione fasce orarie......................................................................................................................... 9
Configurazione calendari............................................................................................................................. 9
Configurazione gruppi.................................................................................................................................. 9
Configurazione persone............................................................................................................................. 10
Programmazione dei criteri di controllo accessi ..................................................................................... 10
Procedura di configurazione zone protette.............................................................................................. 11
Monitoraggio impianto..................................................................................................................................................... 11
Tipi di visualizzazione................................................................................................................................ 11
Ricerca e stampe.............................................................................................................................................................. 12
Gestione di impianti multipli ........................................................................................................................................... 13
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MANUALE PER L’INSTALLAZIONE
REQUISITI DI SISTEMA
- CPU: PENTIUM 3 (o superiore)
- RAM: 128 MB (o superiore)
- Memoria di massa: 100 MB
- Mouse
- Una porta seriale o USB
- Una porta parallela o USB
Sistemi operativi supportati:
WINDOWS 98 SECOND EDITION, WINDOWS ME,WINDOWS 2000,WINDOWS XP, WINDOWS 2003.
Informazioni
nel database fornito con il programma possono essere inseriti dati sensibili e soggetti a privacy:
ATTENERSI ALLE NORME VIGENTI NEL PAESE DI UTILIZZO.
SECURBASE LIGHT-PLUS - 3

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MANUALE PER L’INSTALLAZIONE
ITALIANO
Introduzione
Un sistema di controllo accessi è un insieme di componenti hardware e software dedicati alla rilevazione, identificazione e monitoraggio di dispositivi di
riconoscimento. Ognuno di questi dispositivi è associato univocamente ad una persona che ne è titolare. Inoltre, poiché il processo di rilevazione avviene
su un area caratterizzata da un insieme finito di varchi, la posizione fisica dei componenti hardware (lettori, ricevitori) delimita fisicamente un impianto.
Il controllo accessi avviene pertanto attraverso la rilevazione di passaggi di persone tramite i varchi dell’impianto.
Relativamente ad un impianto di controllo accessi abbiamo che:
Securbase Light/Plus costituisce il software e l’interfaccia grafica del sistema di controllo accessi. Se installato su un PC, è possibile visualizzare ogni
aspetto di configurazione dell’impianto così come monitorare il funzionamento realtime del controllo accessi ed accedere a tutte le informazioni circa gli
eventi rilevati dal sistema hardware e le entità logiche (gruppi-calendari-fasce orarie-varchi) gestite dall’impianto. Il software descritto in questa guida rap-
presenta l’interfaccia utente per la gestione di tutte le informazioni dell’impianto. L’impianto invece è gestito e controllato da CompassSC, il cuore hardware
dell’intero sistema.
Unitamente a Securbase Light/Plus e Compass SC un impianto è costituito anche da un insieme di dispositivi (lettori e ricevitori) che sono in grado di
rilevare e controllare il passaggio di persone attraverso i varchi che delimitano l’impianto. Questi dispositivi sono collegati in rete RS 485 all’unità autonoma
Compass SC e da questa sono gestiti sia a livello di configurazione che di normale funzionamento.
Il presente manuale utente offre una descrizione esauriente di tutti i processi di installazione e configurazione legati alla creazione di un impianto di con-
trollo accessi basato su Compass SC e Securbase Light/Plus.
Sono pertanto trattati tutti gli aspetti principali di installazione, configurazione ed utilizzo sia del software Securbase Light/Plus, sia dei dispositivi hardware
che è possibile collegare all’unità Compass SC e che costituiscono parte fondamentale dell’impianto.
Componenti hardware e versioni software
I componenti hardware di un sistema di controllo accessi basato su Compass SC dipendono dalle caratteristiche dell’impianto, dal numero di varchi che si
vuole controllare e dal tipo di dispositivi di identificazione che si vogliono gestire. Altre importanti caratteristiche sono la tipologia di porta seriale (RS 232 o
USB) che si intende utilizzare per la connessione al PC, e la presenza di una porta parallela o di una ulteriore porta USB per l’alloggiamento della chiave
hardware di attivazione di Securbase Light/Plus.
I componenti hardware che concorrono alla costituzione di un impianto sono:
Compass SC (RS 232) Compass SC (USB)
L’unità Compass SC è disponibile in versione RS 232 oppure USB.
Entrambe le unità sono funzionalmente identiche ma differiscono
per la differente interfaccia di comunicazione seriale con il PC.
E’ importante scegliere la versione di Compass SC in base alle porte
di comunicazione del PC che si intende utilizzare per la configura-
zione ed il monitoraggio dell’impianto.
Compass 485
Il controllo del passaggio di persone attraverso varchi è effettuato da
una unità Compass 485 alla quale sono collegate uno o due unità
Compass Reader. Nella memoria interna di ogni Compass 485 è
possibile memorizzare localmente migliaia di codici di identificazio-
ne. In tal modo, anche senza comunicazione con il Compass SC è
comunque garantita l’ abilitazione e la possibilità di passaggio.
Compass Reader
Uno o due Compass Reader possono essere collegati ad ogni Com-
pass 485 per il controllo del varco con la tecnologia della rilevazione
di prossimità.
Questi dispositivi riescono a rilevare la presenza di tessere Com-
pass Isocard come quella di portachiavi Compass Ring.
RTD-CA Questa unità ricevente consente di gestire un numero elevato di tra-
smettitori Mitto 2 o 4 come se fossero dispositivi di identificazione
per il passaggio di una persona attraverso un varco. Ad una persona
possono pertanto essere associati uno o più trasmettitori MITTO.
RTD-CA può essere inserita all’interno di un impianto di controllo
accessi come normale lettore (controllore) di varco. Attraverso la
pressione di un tasto sul trasmettitore l’utente simula un passaggio
nell’impianto e determina la conseguente apertura o chiusura del
varco comandato.
E’ inoltre possibile collegare una unità Compass Reader.
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MANUALE PER L’INSTALLAZIONE
MITTO 2 - MITTO 4
Trasmettitore a 2 o 4 tasti, la cui pressione può essere associata
ad una persona per controllare l’accesso attraverso i varchi. La ri-
levazione dei codici trasmessi avviene ad opera di ricevitori RTD-
CA che devono essere opportunamente configurati per controllare
l’apertura ed il passaggio attraverso un varco a partire da un insieme
definito di trasmettitori.
COMPASS ISOCARD
Tessera di prossimità personalizzabile graficamente e caratterizzata
da un codice di identificazione che viene associato alla persona che
ne è titolare. Questa tessera viene rilevata dai lettori di prossimità
Compass Reader e consente il controllo dei passaggi della persona
che ne è in possesso.
COMPASS RING
Portachiavi di prossimità contenente un codice di identificazione as-
sociato alla persona che ne è titolare.
Questo dispositivo viene rilevato dai lettori di prossimità Compass
Reader e consente il controllo dei passaggi della persona che ne è
in possesso.
USB PARALLELA
Chiave di attivazione per Securbase Light/Plus.
E’ disponibile in due versioni:
- USB
- PARALLELA.
I lettori di prossimità Compass 485-Compass Reader ed i ricevitori RTD-CA sono tutti collegabili in rete RS 485 per creare fisicamente l’impianto di con-
trollo accessi.
PC
Compass SC
(RS 232 / USB)
Rete locale (RS 485)
Lettori di dispositivi di identificazione (Compass 485-Compass Reader o RTD-CA)
Compass SC rappresenta il cuore di ogni impianto di controllo accessi.Tutti gli altri componenti andranno collegati al Compass SC attraverso rete RS 485.
Tale rete RS 485 và opportunamente terminata all’estremo ed il numero totale massimo di dispositivi collegati dipende dalla dimensione dell’impianto. Per
impianti con un numero di varchi da controllare inferiore a 16 può essere utilizzato il software Securbase Light. Per impianti con un numero di varchi da
controllare superiore a 15, deve essere utilizzato il software Securbase Plus.
Il software che gestisce un impianto di controllo accessi è Securbase nella versione Light o Plus.
Ogni impianto può essere costituito da un numero variabile di dispositivi di gestione varco, di persone controllate, di unità logiche di controllo come ad
esempio gruppi di persone, zone protette, calendari ed altro.
Le due versioni Securbase Light e Securbase Plus sono indicate per la gestione di impianti con caratteristiche differenti. Inoltre, fondamentale in Secur-
base Plus è la capacità di riconoscere e gestire automaticamente un numero elevato di impianti differenti, consentendo perciò la configurazione ed il
controllo di impianti multipli.
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Tra le caratteristiche principali che differenziano le due versioni di software, Light e Plus, le seguenti sono determinanti:
- Numero massimo di lettori (varchi) gestiti: 16 per la versione Light, 32 per la versione Plus (compreso il lettore locale al Compass SC)
- Numero di zone protette gestite: 1 per la versione Light, 8 per la versione Plus
- Numero di impianti gestibili, 1 per la versione Light, illimitati per la versione Plus
- Criteri di conteggio a scalare, 1 per la versione Light, multiplo per la versione Plus
NOTA
Securbase Light e Securbase Plus sono attivati da chiavi hardware di protezione. Ogni versione di software possiede la sua chiave di protezione esclusiva
e specifica, compresa a corredo del pacchetto software acquistato e disponibile su richiesta in versione per porta parallela o per porta USB.
Funzionalità implementate Versione Light Versione Plus
Gestione Compass SC x x
Max 32 lettori collegabili (Compass 485-Compass Reader / RTD-CA) x
Gestione max. 16 lettori collegabili (Compass 485-Compass Reader / RTD-CA) x x
Gestione visualizzazione eventi x x
Gestione 6000 persone x x
Gestione 255 calendari x x
Gestione 255 fasce orarie x x
Gestione 255 gruppi x x
Numero massimo gruppi associabili ad una persona 1 x
Gestione conteggio scalare dipendente dal peso lettore x x
Gestione conteggio scalare giornaliero x
Gestione conteggio scalare settimanale x
Gestione conteggio scalare mensile x
Gestione conteggio scalare annuale x
Numero massimo zone protette (antipassback) attivabili 1 8
Utilizzo interfaccia RS 232 e/o USB x x
Gestione impianti multipli x
Utilizzo di chiave hardware su porta parallela x x
Utilizzo di chiave hardware su porta seriale USB x x
Gestione elenchi persone appartenenti a gruppi x
Gestione grafica di zone protette e varchi/lettori associati x
Schermate software Securbase Versione Light Versione Plus
Visualizzazione eventi x x
Visualizzazione zone protette (antipassback) x x
Visualizzazione grafica ultimo evento x x
Gestione persone x x
Gestione dettaglio persona e abilitazioni standard x x
Gestione abilitazione estese (gruppi multipli associabili e conteggi a scalare) x
Gestione gruppi x x
Gestione calendari x x
Gestione fasce orarie x x
Gestione varchi (lettori) x x
Gestione grafica zone protette (antipassback) x
Gestione impostazioni grafiche sito x x
Gestione impostazioni generali Compass SC x x
Gestione impostazioni generali Securbase Light/Plus x x
Gestione ricerca e stampa x x
Gestione configurazione applicazione x x
Gestione impianti multipli x
Procedura di installazione
La procedura di installazione di un impianto avviene in due fasi: la prima si riferisce ai componenti hardware mentre la seconda riguarda il setup del soft-
ware e la configurazione generale dell’impianto.
Software Securbase Light/Plus
L’installazione del software Securbase Light/Plus viene eseguita a partire dall’esecuzione del pacchetto di installazione presente su CDROM. Tale
pacchetto può essere installato dando esecuzione al programma Setup.exe che si preoccuperà di installare tutti i componenti software in una direc-
tory predefinita “C:\Programmi\Securbase” definibile comunque anche dall’utente. L’installazione esegue automaticamente tutte le operazioni di copia
dei files necessari alla corretta esecuzione di Securbase Light/Plus.
Dopo l’esecuzione del pacchetto di installazione con esito positivo, il software può essere richiamato direttamente dal menu principale Start/Pro-
grammi/Securbase. Per il corretto funzionamento del programma è necessaria la presenza di una apposita chiave hardware di attivazione. Una volta
in funzione, Securbase Light/Plus è in grado di operare in modalità realtime, in connessione diretta con il Compass SC che gestisce l’impianto, op-
pure in differita mettendo a disposizione dell’utente alcune funzionalità limitate.
Chiave hardware di attivazione software
Oltre all’installazione del pacchetto da CDROM è necessario anche collegare fisicamente la chiave hardware di attivazione.Tale connessione avviene
utilizzando una Chiave hardware di tipo parallelo o USB.
Per l’attivazione di Securbase Light è necessaria la chiave specifica per questa versione, stessa cosa vale per Securbase Plus dotato anch’esso di
chiave di attivazione specifica.
- Installazione Chiave hardware di tipo parallelo:
1. Inserire la chiave hardware nella porta parallela del PC.
2. Lanciare il file “SSD5421-32 bit.EXE presente nella cartella “SENTINEL” presente nel CD.
- Installazione Chiave hardware di tipo USB:
1. Inserire la chiave hardware in una porta USB del PC: comparirà la schermata di installazione “Nuovo componente hardware”.
2. Premere “avanti”
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3. Selezionare la voce “Cerca un driver adatto alla periferica”.
4. Selezionare la voce “Specificare un percorso” e, premendo su “Sfoglia”, impostare (come percorso) la cartella “SmartKey” presente nel CD.
5. Premere “Avanti” e “Fine” per completare l’installazione.
Driver per Compass SC-USB
Per il collegamento di Securbase Light/Plus con un Compass SC-USB è necessario l’uso di una porta seriale USB con relativo cavo (figura seguente)
Per il corretto funzionamento non solo è necessaria la presenza di un connettore USB libero sulla porta del PC, ma è anche necessario che il sistema
operativo su PC sia in grado di rilevare automaticamente un Compass SC-USB collegato a tale porta seriale.
La rilevazione diviene operativa solo dopo aver eseguito la procedura di installazione dei driver specifici per la connessione al Compass SC-USB. Tali
driver sono presenti anch’essi all’interno del CD di installazione di Securbase Light/Plus ma non sono utilizzabili in ambiente Windows NT.
X:\USB Driver -->
La procedura di installazione dei driver USB per il Compass SC-USB avviene in forma automatizzata ad opera del sistema operativo in uso ed in parti-
colare tramite la funzione di rilevazione Plug&Play dei dispositivi USB.Tale funzione è presente dalle versioni di Windows 98 (Second Edition) in poi.
1• Una volta che il Compass SC-USB viene collegato alla porta seriale USB del PC tale collegamento da luogo alla immediata visualizzazione della
schermata di rilevazione del nuovo dispositivo USB.
2• Successivamente, il sistema operativo avvia la procedura di installazione guidata dal nuovo hardware.
3• Premere “Avanti” per proseguire con l’installazione guidata del nuovo Hardware.
4• Nella schermata successiva selezionare la voce “Cerca un driver adatto alla periferica” e premere “Avanti”.
5• Selezionare la casella “Specificare un percorso” e premere “Avanti”.
6• A questo punto comparirà una finestra nella quale verrà richiesto di inserire il disco di installazione della periferica. Nella parte bassa della finestra
digitare: “X:\USBDRIVER” (dove “X” corrisponde alla lettera dell’unità sulla quale è presente il cd-rom).
7• Selezionare il file “FTDIBUS.INF” e cliccare su “Apri”.
8• Nella finestra successiva premere “Fine” per concludere l’installazione. Viene così installato il driver “USB HIGH SPEED SERIAL CONVERTER”.
9• Dopo qualche secondo, comparirà un’altra finestra di installazione nuovo Harware: ripetere i punti da 1 a 8 prestando attenzione al punto 7 nel quale
sarà necessario selezionare il file “FTDIPORT.INF”.
Una volta seguite le indicazioni, e premuto il pulsante “Fine” anche per questo driver, la procedura di rilevazione Plug&Play sarà terminata ed il Com-
pass SC-USB sarà visibile tra i dispositivi hardware riconosciuti dal sistema operativo.
Da questo punto in poi Securbase Light/Plus sarà in grado di comunicare con il Compass SC-USB e la procedura di installazione dei driver USB può
dirsi conclusa.
Compass SC
L’installazione del Compass SC avviene seguendo le indicazioni presenti sul relativo manuale d’utilizzo. In esso sono indicate tutte le informazioni circa
le connessioni che devono essere attuate affinché vi sia comunicazione tra Compass SC e PC, e tra Compass SC e Compass 485 e/o RTD-CA.
A seconda del numero dei dispositivi collegati sulla rete locale RS 485 dipende anche la versione di software Securbase Light/Plus che sarà neces-
sario utilizzare.
Solo la versione Plus è in grado di gestire più zone protette ed impianti con più di 16 lettori.
Inoltre, come già accennato, la tipologia di Compass SC ed in particolare l’ interfaccia di connessione seriale con il PC và attentamente scelta in base
alla disponibilità di interfaccia equivalente RS 232 o USB sul PC.
NOTA
• Securbase Light/Plus può funzionare anche con il Compass Sc scollegato. In questo caso però sarà disponibie un insieme limitato di funzionalità.
• Securbase Light/Plus è il software di configurazione e monitoraggio realtime, indispensabile per la sola operazione di configurazione dell’impianto
ma non per l’ attività di controllo accessi vera e propria, per la quale Compass SC si occupa di esercitarla in modalità del tutto autonoma e senza
interruzioni.
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Procedura di configurazione dell’impianto
Con il termine impianto si intende l’insieme di tutte le informazioni che sono gestite da Securbase Light/Plus con riferimento al Compass SC ed in parti-
colare alla configurazione fisica dell’installazione.Tutte le informazioni di configurazione sono indicate come impianto e sono memorizzate all’interno della
memoria del Compass SC e contemporaneamente in un database sul PC.
Ovviamente, affinché l’impianto di controllo accessi funzioni correttamente, è necessario un insieme minimo di informazioni attraverso il quale ogni sistema
viene attivato e reso funzionale.
1) Inserimento/modifica password
Dopo aver lanciato l’esecuzione del programma Securbase Light/Plus, viene subito richiesta la password di entrata che è fissata a “securbaselp” di default.
Esistono due modalità di accesso a securbaselp:
- ADMIN (modalità amministratore): è possibile effettuare tutte le modifiche ai dati dell’impianto.
- USER (modalità utente): non è possibile effettuare alcuna modifica ai dati dell’impianto.
La password di ingresso al programma è funzionale alla sicurezza di tutte le informazioni gestite dal programma e riferite all’impianto. Può essere cam-
biata e definita ex-novo dall’amministratore del sistema ma deve essere memorizzata in un posto sicuro perché non c’è modo ulteriore di ripristinare una
situazione di default dopo che l’utente ha modificato la password standard “securbaselp”.
2) Creazione impianto
Alla prima esecuzione di Securbase Light/Plus in collegamento con un Compass SC vergine, il software conduce alla finestra di impostazione impianto
corrente. Poiché si tratta di una prima configurazione viene quindi consentita la creazione di un impianto nuovo. Securbase Light propone la creazione
di un impianto nuovo denominato “Securbase Light”. Securbase Plus consente invece di creare un nuovo impianto il cui nome è definibile dall’utente. La
creazione del nuovo impianto richiede qualche decina di secondi.
La prima cosa che comunque si deve fare è denominare l’impianto.
Tale denominazione viene memorizzata sia all’interno del Compass SC sia sul PC, in entrambi i casi sotto forma di directory impianto.
Dal lato PC Securbase Light/Plus si preoccuperà di memorizzare tutti i parametri di configurazione dell’impianto all’interno della directory “C:\Compass SC”.
Poiché Securbase Light limita la propria gestione ad un singolo impianto collegato, per questa versione la denominazione di impianto è automaticamente fissata a
“Securbase Light”. L’impianto viene quindi memorizzato fisicamente nel PC all’interno della directory “C:\Compass SC\Securbase Light”, sotto forma di database.
Securbase Plus gestisce un n° di impianti illimitato. Una volta inserito il nome dell’impianto (es. “prova”), viene creata una directory all’interno del percorso
“C:\Compass” (Es: “C:\Compass SC\Prova”).
3) Ricerca rete
Dopo che un impianto è stato appena creato Securbase Light/Plus impone una analisi di rete e fornisce la possibilità di configurare la grafica di presen-
tazione degli eventi. L’ analisi di rete è necessaria per rilevare il numero di dispositivi Compass 485 o RTD-CA connessi sulla rete RS 485.
Tutti i dispositivi rilevati sono riportati in una lista che consente di operare una verifica per poi procedere con la memorizzazione della configurazione.
Il risultato finale sarà una lista di tutti i dispositivi (lettori) presenti nel sistema installato. Eventuali problemi di installazione (es. l’indirizzamento locale dei
lettori Compass 485 e/o RTD-CA) vengono pertanto identificati molto facilmente.
NOTA
Uno degli errori più comuni che può capitare durante l’installazione fisica di un sistema è rappresentato dall’impostare in maniera identica l’indirizzo fisico
di due o più lettori sulla rete. In caso di indirizzo fisico identico gli eventuali lettori manifesteranno seri problemi di raggiungibilità e quindi l’impossibilità di
garantire il funzionamento voluto. In questi casi è molto probabile che tali lettori non compaiano nella lista dopo una ricerca rete.
4) Impostazione varchi [GESTIONE VARCHI --> PARAMETRI VARCO]
Dopo aver effettuato la ricerca di rete l’operazione successiva e necessaria all’ attivazione dell’impianto è l’impostazione varchi, ovvero la programmazione
delle caratteristiche funzionali di ogni lettore di varco così da attivare un controllo accurato dei passaggi.
Ogni lettore di varco, sia esso un Compass 485 oppure un ricevitore RTD-CA, deve essere denominato e configurato in maniera specifica, scegliendo una
modalità di funzionamento tra quelle disponibili:
[GESTIONE VARCHI --> PARAMETRI VARCO --> CONFIGURAZIONE LETTORE]
- Lettore disabilitato
- Lettore neutro con accesso controllato
- Lettore neutro con accesso sempre libero
- Lettore neutro con accesso sempre vietato
- Lettore di zona protetta con accesso controllato in ingresso (Antipassback)
- Lettore di zona protetta con accesso controllato in uscita (Antipassback)
Caratteristica primaria di ogni lettore Compass 485-Compass Reader e dei ricevitori RTD-CA è quella di poter controllare direttamente l’apertura di un varco (porta). Tra
i parametri impostabili per ogni lettore vi sono pertanto il tempo di attrazione relè della porta controllata ed il tempo di controllo allarme porta aperta/porta chiusa.
Impostando ad un valore specifico il tempo di attrazione relè la porta viene attivata in apertura per l’intera durata prefissata, dando modo ad una persona
di passare attraverso il varco approfittando della sua apertura.
Il tempo di controllo allarme consente invece di identificare eventuali problemi che possono avvenire in situazioni specifiche.Un tempo di allarme nullo equivale alla disat-
tivazione del controllo di allarme. Un tempo di allarme superiore a 0 definisce invece in intervallo di tempo oltre il quale si procede all’identificazione di eventuali allarmi.
L’impostazione di un tempo di allarme consente di controllare la situazione di utilizzo normale dell’impianto e del varco in particolare.
La configurazione di ogni lettore dell’impianto consente il suo successivo utilizzo ‘logico’ come criterio di controllo accessi associabile alle persone ed ai
gruppi. Una volta che un varco è stato configurato ed attivato sarà quindi possibile associare tale varco ad una persona come criterio di controllo accessi.
Ad una persona “Tizio” potranno essere associati perciò i lettori 1 e 2 indicando in tal modo che “Tizio” è abilitato al passaggio attraverso i varchi 1 e 2
precedentemente attivati e configurati.
5) Parametri di sistema [GESTIONE SISTEMA]
Alla prima connessione di Securbase Light/Plus con un Compass SC, all’utente viene richiesto di inserire il nome di un nuovo impianto. Tale nome costi-
tuirà il riferimento all’impianto.
Per quanto riguarda il Compass SC, dopo le operazioni di analisi rete e di configurazione dei varchi, è necessario impostare alcune variabili temporali del
Compass SC, fondamentali per un utilizzo corretto dell’impianto.
Queste variabili sono:
- data e ora legale/solare [GESTIONE SISTEMA --> IMPOSTAZIONI GENERALI --> COMPASS SC]
- data e ora corrente [GESTIONE SISTEMA --> IMPOSTAZIONI GENERALI --> COMPASS SC]
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MANUALE PER L’INSTALLAZIONE
I valori programmati attraverso l’impostazione numerica e grafica verranno memorizzati definitivamente all’interno del Compass SC e non sarà più neces-
sario modificarli tranne nei casi di batteria scarica.
Successivamente alle date ed ore attuali sarà possibile abilitare una o più zone protette che si dovranno configurare poi in maniera dettagliata. Questa
operazione potrà essere attivata ed eseguita anche successivamente.
Procedura di configurazione titoli e persone [GESTIONE PERSONE]
Per configurazione dell’impianto si intende l’inserimento di informazioni all’interno del Compass SC attraverso l’uso del software Securbase, Light o Plus.
Tali informazioni si riferiscono alla configurazione dei dispositivi di controllo dei varchi e alle informazioni relative alle persone controllate dal sistema, ai
dispositivi di riconoscimento di cui sono titolari ed ai criteri di controllo accessi da applicare ai passaggi delle persone attraverso i varchi.
Dopo che l’impianto è stato configurato, ovvero dopo la procedura di ricerca rete e di configurazione di tutti i lettori associati ai varchi, il passo successivo
è l’inserimento delle informazioni relative a persone e titoli.
Ogni persona viene infatti associata ad un dispositivo di riconoscimento (titolo): una tessera magnetica Compass Isocard, un trasmettitore Mitto oppure
un portachiavi Compass Ring.
Oltre alle informazioni anagrafiche delle persone sono poi necessari ulteriori dati relativi alle entità logiche descritte di seguito:
Entità logiche
Le entità logiche gestite da Securbase Light/Plus sono: 1) Fasce orarie, 2) Calendari, 3) Gruppi di persone, 4) Zone protette e 5) Criteri di conteg-
gio a scalare.
Nella programmazione delle informazioni per il controllo di una persona all’interno dell’impianto, possono essere associate una serie di entità
logiche che impongono automaticamente la tipologia di controllo accessi alla quale la persona verrà sottoposta.
NOTA
Nella programmazione dei criteri di controllo accessi associati ad una persona, è pertanto necessario riflettere sulla necessità di pro-
grammare anticipatamente le entità logiche con le quali la persona avrà a che fare.
Per determinare quali entità logiche programmare è necessario porsi le seguenti domande.
“La persona potrà attraversare i varchi in momenti precisi della giornata?”
Se la risposta è affermativa, allora è necessario configurare una o più fasce orarie.
“La persona può circolare liberamente tutti i giorni o solo in alcuni?”
Se la risposta è affermativa, allora è necessario configurare uno o più calendari.
“La persona appartiene ad un gruppo omogeneo di persone con le stesse necessità di attraversamento?”
Se la risposta è affermativa, allora è necessario configurare uno o più gruppi.
“La persona può attraversare i varchi per un numero di volte prestabilito?
Se la risposta è affermativa, allora è necessario configurare uno o più conteggi a scalare.
La risposta a queste domande fornisce le indicazioni su quali sono le entità logiche che devono essere programmate prima di passare
alla programmazione dei criteri di controllo accessi da applicare ad una o più persone.
Configurazione fasce orarie: [GESTIONE PERSONE --> FASCE ORARIE]
La programmazione di una fascia oraria si rende necessaria ogni volta che bisogna limitare il passaggio di una o più persone in orari precisi
all’interno della giornata. Un esempio è costituito dall’orario di un impiegato all’interno di una azienda. I suoi orari di lavoro sono infatti precisi e
predeterminati e questo fatto impone la necessità di programmare una fascia oraria che definisce tali orari in termini di orari limite.
Se all’interno della azienda è necessario effettuare il controllo accessi relativo ai dipendenti, l’utilizzo di una o più fasce orarie preprogrammate consente
il controllo e l’attivazione dei passaggi attraverso i varchi tenendo appunto conto degli orari di lavoro dei dipendenti.
Securbase Light/Plus è in grado di gestire contemporaneamente fino a 255 fasce orarie differenti ognuna delle quali viene definita attraverso un
insieme di quattro sottofasce orarie, tutte programmabili individualmente in termini di ora di inizio ed ora di fine.
L’inserimento di ogni fascia oraria avviene con la programmazione e l’ attivazione del nome fascia oraria e dell’orario di inizio e di fine di almeno
una delle sottofasce che la costituiscono (fino ad un massimo di 4).
Una volta che la fascia oraria è stata programmata è possibile associare la stessa ad un varco, per limitarne lo stato di attivazione durante
l’insieme di periodi temporali definiti, oppure è possibile associarla ad una persona così da consentire l’accesso della persona attraverso i varchi
abilitati ma solo durante i periodi temporali predeterminati.
Configurazione calendari [GESTIONE PERSONE --> CALENDARI]
La programmazione di un calendario è utile ogni volta che è necessario limitare il passaggio di una o più persone all’interno di periodi temporali
delimitati su più giornate successive e/o intervallate. Un esempio è il calendario di lavoro di un impiegato all’interno di una azienda, il quale può
essere riferito al suo inquadramento ed essere personalizzato rispetto a quello degli altri. Se all’interno della azienda è necessario controllare gli
accessi dei dipendenti, l’utilizzo di uno o più calendari programmati consente il controllo e l’attivazione dei passaggi attraverso i varchi tenendo
appunto conto di calendari specifici.
Securbase Light/Plus è in grado di gestire contemporaneamente fino a 255 calendari differenti, per ognuno dei quali è possibile definire le gior-
nate della settimana abilitate al passaggio e le giornate dell’anno le quali sono invece proibite al passaggio (es. 25 Dicembre).
La programmazione di un calendario avviene pertanto con l’inserimento del nome calendario, l’attivazione dei giorni della settimana abilitati al
passaggio e l’impostazione delle giornate dell’anno proibite.
Una volta che il calendario è stato programmato è possibile associarlo ad un varco, ad un gruppo o ad una persona.
Configurazione gruppi [GESTIONE PERSONE --> GRUPPI]
La programmazione di un gruppo è utile ogni volta che all’interno dell’impianto possono circolare persone che appartengono a gruppi omogenei
in termini di fascia oraria, varchi abilitati e calendario.
Un esempio può essere relativo ad una azienda i cui impiegati possono attraversare varchi in giornate e con orari che sono differenti da quelli
che interessano invece i dipendenti di produzione.
In questi casi è utile programmare le caratteristiche di un gruppo: varchi abilitati, fascia oraria e calendario, denominando il gruppo per poterlo
identificare con più facilità tra quelli già presenti.
Securbase Light/Plus è in grado di gestire 255 gruppi differenti.
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MANUALE PER L’INSTALLAZIONE
ITALIANO
Ogni persona può essere associata ad un gruppo dal quale eredita le caratteristiche di abilitazione al passaggio. Nella versione Securbase Plus
ogni persona può essere associata fino a 4 gruppi differenti.
Una volta che un gruppo è stato programmato inserendo nome, varchi abilitati al passaggio ed eventuali fascia oraria e calendario, esso diventa
una unità logica alla quale ogni persona può essere associata.
Quando una persona viene associata ad un gruppo, tutti i criteri di controllo degli accessi del gruppo sono automaticamente ereditati dalla persona.
Quando più persone appartengono ad uno stesso gruppo, le caratteristiche di abilitazione al passaggio vengono ereditate da tutte le persone
associate al gruppo, ovvero varchi abilitati, orari e giornate specifiche.
Configurazione persone [GESTIONE PERSONE --> PERSONE]
Dopo aver configurato tutte le entità logiche necessarie (fasce orarie, calendari, gruppi), si può passare alla programmazione dei dati relativi ad
ogni persona, la quale dev’ essere gestita dal sistema di controllo accessi.
Ogni persona nel sistema è associata ad un dispositivo di riconoscimento: una tessera Compass Isocard, un portachiavi Compass Ring o un
trasmettitore Mitto a 2 o 4 tasti:
Questa associazione persona-dispositivo viene attuata attraverso la rilevazione del dispositivo di identificazione ad opera del lettore di sistema.
Il lettore di sistema è quel lettore associato ad un varco programmato come lettore di sistema.
Tra i diversi lettori che costituiscono il sistema solo un unico lettore può essere programmato come lettore di sistema. Una volta impostato come
tale è sufficiente fare rilevare il dispositivo di riconoscimento dal lettore stesso, ricordandosi di attivare la scheda “Gestione persone”.
Con la scheda [Gestione Persone -->Persone] attivata, e facendo rilevare una tessera Compass Isocard o un portachiavi Compass Ring ad un
Compass Reader, oppure la pressione di un tasto di un Mitto ad un ricevitore RTD-CA, la rilevazione del dispositivo di identificazione da parte
del lettore produce l’attivazione della schermata di configurazione che consente la programmazione e la modifica dell’anagrafica e dei criteri
di controllo accessi relativamente ad una persona. La correttezza della rilevazione del dispositivo di riconoscimento ad opera del programma è
immediatamente deducibile dalla visualizzazione del Codice ID associato al dispositivo di riconoscimento rilevato.
E’ inoltre possibile inserire manualmente una tessera premendo il pulsante “ADD CARD”.
NOTA
Per fare questa operazione è necessario conoscere il codice identificativo della tessera.
I dispositivi di riconoscimento Compass Isocard e Compass Ring vengono rilevati da lettori di prossimità Compass Reader.
I dispositivi trasmettitori Mitto a 2 o 4 tasti sono rilevati invece da ricevitori RTD-CA.
A seconda del dispositivo di identificazione che si vuole associare ad una persona è necessario impostare come lettore di sistema o
di un Compass 485-Compass Reader oppure un ricevitore RTD-CA.
Dopo aver configurato l’impianto, i termini di programmazione varchi, programmazione entità logiche e programmazione persone, il sistema
entra automaticamente in funzione e non c’è bisogno di attivare la funzionalità di controllo accessi.
Quando una persona è stata inserita nell’elenco delle persone gestite dal sistema di controllo accessi, per essa inizia immediatamente il controllo
ed il monitoraggio dei passaggi.Tutti gli eventi, generati dalla rilevazione del dispositivo di identificazione associato alla persona, sono memoriz-
zati all’interno del Compass SC e trasferiti in realtime o differita al database di gestione dell’impianto.
Programmazione dei criteri di controllo accessi
Durante la configurazione dei dati di una persona è fondamentale la programmazione relativa ai criteri di controllo accessi ad essa associati
(sezione “Abilitazioni accesso”).
Si devono cioè attivare i varchi attraverso i quali il passaggio della persona è consentito e associare alla persona periodi temporali di abilitazione
al passaggio (fasce orarie e calendari). Inoltre si può associare la persona ad un gruppo di persone con caratteristiche omogenee (es. gruppo
dipendenti impiegati). Infine è possibile attivare i conteggi a scalare associati al dispositivo e alla persona. Sarà pertanto possibile attivare e
consentire il passaggio per un numero prestabilito di volte con certe condizioni.
Con criteri di controllo accessi si intendono così tutte le condizioni che vengono verificate in tempo reale dal Compass SC per decidere se, e
quando, una persona è abilitata al passaggio attraverso i varchi dell’impianto.
Ogni criterio deve essere impostato individualmente e andrà a costituire un insieme di controlli che saranno eseguiti indipendentemente ed og-
nuno dei quali deve fornire esito positivo. Questa ultima condizione è essenziale per garantire alla persona l’ abilitazione all’accesso attraverso
un particolare varco del sistema. Tuttavia è bene evidenziare che in particolari casi i controlli sono effettuati in maniera mutuamente esclusiva.
Ad esempio, se una persona è associata a più gruppi ed i criteri di controllo accessi di uno dei gruppi forniscono esito negativo, mentre quelli di
un altro danno esito positivo, allora la persona sarà comunque abilitata al passaggio.
Di seguito sono elencati i criteri di controllo accessi principali: [GESTIONE PERSONE --> PERSONE --> ABILITAZIONI ACCESSO --> ABILITAZIONI]
- Data di inizio e fine periodo di abilitazione
-
Varchi abilitati al passaggio secondo caratteristiche predefinite
- Eventuale fascia oraria che abilita al passaggio durante la giornata
-
Eventuale calendario che abilita al passaggio durante l’anno
-
Eventuale gruppo di appartenenza da cui ereditare ulteriori criteri (versione Securbase Light 1 gruppo associabile) (plus 4 gruppi associabili)
Di seguito sono elencati i criteri di conteggio a scalare: [GESTIONE PERSONE --> PERSONE --> ABILITAZIONI ACCESSO -->
ABILITAZIONI A SCALARE].
- Conteggio scalare globale
- Ingressi/giornate (Seurbase Plus)
E’ un criterio che permette di gestire i conteggi in base al numero di passaggi, oppure in base al numero di giornate.
Nota: se impostato su “giornate” disabilita il conteggio scalare giornaliero.
- Conteggio scalare giornaliero (Securbase Plus)
E’ un criterio di controllo accessi che consente di abilitare il passaggio per un numero predefinito di giornate (es. 3 giornate indipen-
denti) oppure per un numero di volte all’interno di una stessa giornata (es. 4 volte al massimo per ogni giornata).
- Conteggio scalare settimanale (Securbase Plus)
E’ un criterio di controllo accessi che consente di abilitare il passaggio per un numero massimo di giornate alla settimana
- Conteggio scalare mensile (Securbase Plus)
E’ un criterio di controllo accessi che consente di abilitare il passaggio per un numero massimo di giornate al mese
10 -SECURBASE LIGHT-PLUS

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ITALIANO
MANUALE PER L’INSTALLAZIONE
- Conteggio scalare annuale (Securbase Plus)
E’ un criterio di controllo accessi che consente di abilitare il passaggio per un numero massimo di giornate all’anno
Procedura di configurazione zone protette
All’interno di un sistema di controllo accessi è possibile delimitare alcune zone per le quali l’accesso deve essere controllato in modalità direzionale. Il
transito attraverso i varchi di queste zone deve essere cioè controllato in ingresso ed uscita in modo tale che sia possibile identificare con precisione le
persone all’interno delle zone stesse.
Una zona di questo genere è chiamata “zona protetta” o “zona antipassback” per indicare l’impossibilità di attraversare uno dei varchi in direzione contraria
a quella prestabilita. Un esempio pratico di tali zone è rappresentato dagli ingressi e dalle uscite di una fiera o di uno stadio.Essi sono separati per garantire
la separazione dell’entrata (condizionata al pagamento) dalle uscite (libere).
La caratteristica principale di configurazione dei lettori in una zona protetta è che ognuno di essi deve essere programmato per controllare l’attraversamento
di un varco in una ed una sola direzione, ovvero in ingresso oppure in uscita.
Securbase Light consente di impostare una zona protetta e permette che qualsiasi dei 16 lettori gestiti, possa essere associato alla zona come ingresso
o come uscita.
Securbase Plus consente di impostare fino ad 8 zone protette e permette che uno qualsiasi dei 32 lettori gestibili possa essere associato ad una di queste
zone come ingresso o come uscita.
L’ impostazione di un varco come appartenente ad una zona, determina la creazione logica di una zona, poiché un varco appartiene ad essa quale in-
gresso oppure uscita. Quando una zona è stata creata diventa automaticamente possibile visualizzare l’elenco delle persone che hanno attraversato un
varco di ingresso della zona protetta, ancora presenti, quindi, all’interno di essa.
Securbase Plus fornisce inoltre una funzione di impostazione grafica delle zone protette, ovvero la creazione delle 8 zone protette a partire dalla visualiz-
zazione grafica dei varchi e delle zone attivate nel sistema [GESTIONE VARCHI --> GESTIONE ZONE]
Le “zone attive” sono quelle già attivate in
[
Gestione sistema -> Impostazioni generali -> Compass SC].
Quando una delle zone presenti viene spuntata (1 per Securbase Light, fino ad 8 per Securbase Plus), tale zona diviene a tutti gli effetti una zona protetta
attiva, sia su Compass SC che su Securbase Light/Plus.
In Gestione zone compariranno pertanto da una ad otto zone attive, e compariranno anche tutti i lettori presenti e associabili alle varie zone.
Ogni zona è visualizzata graficamente insieme ad un’ icona di ingresso ed ad una di uscita; l’ associazione grafica di un lettore con una zona avviene
trascinando il lettore sull’icona di ingresso o di uscita di una zona.
Dopo il trascinamento e l’ associazione dei lettori alle varie zone, come ingressi o come uscite, i lettori vengono visualizzati in maniera differente e pre-
definita; a questo punto è possibile memorizzare la configurazione che si è realizzata.
Monitoraggio impianto [CONTROLLO ACCESSI]
Dopo che l’impianto è stato configurato e programmato (in termini di parametri di sistema, dispositivi di controllo varco, persone associate a dispositivi di
riconoscimento), tutti gli eventi che si verificano nell’impianto vengono memorizzati all’interno della memoria del Compass SC.
ll controllo accessi vero e proprio è operato autonomamente dal Compass SC anche nei periodi durante i quali non vi è comunicazione con Securbase
Light/Plus.
Il trasferimento dei dati immagazzinati nel CompassSC verso il database presente sul PC avviene solo durante la connessione diretta con Securbase
Light/Plus. Questa operazione, chiamata sincronizzazione eventi, è attivata quando viene eseguito il programma Securbase Light/Plus e quest’ultimo
riesce a comunicare con il Compass SC dell’impianto.
Il risultato della sincronizzazione porta all’aggiornamento costante del database su PC, così che tutti gli eventi occorsi nell’impianto e controllati dal Com-
pass SC, vengono trasferiti di volta in volta nel database su PC.
Dopo la connessione tra Compass SC e Securbase Light/Plus, la memoria eventi del Compass SC viene scaricata fino a completo svuotamento. Successiva-
mente ogni ulteriore evento rilevato nell’impianto viene memorizzato nella memoria interna del Compass SC e poi trasferito al database sul PC se possibile.
Gli eventi che normalmente vengono rilevati dal Compass SC sono i seguenti:
- Passaggio autorizzato di persona attraverso un varco
- Passaggio non autorizzato e quindi blocco persona all’ingresso di un varco
- Evento di cambio data
- Evento di inserimento/modifica persona (evento su lettore di sistema)
- Eventi di allarme (es. allarme porta aperta)
- Eventi informativi (es, power down del Compass SC dovuto alla mancanza d’alimentazione)
Tipi di visualizzazione
Per entrambe le versioni di Securbase Light/Plus sono presenti tre tipologie di visualizzazione eventi, ognuna delle quali è attivabile in qualsiasi momento
attraverso una propria scheda applicativa.
- Visualizzazione eventi [CONTROLLO ACCESSI --> VISUALIZZAZIONE EVENTI]
Questa visualizzazione avviene in formato tabulare e consente di avere sempre evidenziati gli ultimi eventi rilevati all’interno
dell’impianto.
E’ possibile visualizzare i dettagli di un particolare evento attraverso la pressione del mouse su uno di essi.
- Visualizzazione antipassback [CONTROLLO ACCESSI --> VISUALIZZAZIONE ANTIPASSBACK]
La visualizzazione antipassback avviene in formato tabulare e consente di avere sempre evidenziati gli ingressi relativi ad una zona
protetta. Securbase Light visualizza i passaggi di ingresso delle persone che sono entrate nell’unica zona protetta gestita.
Securbase Plus consente invece la visualizzazione dello stato di congestione di tutte e 8 le zone protette attivabili all’interno del
sistema. In qualsiasi momento è pertanto possibile selezionare una delle 8 zone protette fra quelle attivate durante la configurazione
in Gestione sistema-> Impostazioni generali -> Compass SC.
- Visualizzazione grafica [CONTROLLO ACCESSI --> VISUALIZZAZIONE GRAFICA]
La visualizzazione grafica è la modalità attraverso la quale è possibile ottenere una visualizzazione realtime dell’impianto ed in parti-
colare degli eventi di passaggio con i relativi dettagli. Ogni evento di passaggio attraverso un determinato varco viene visualizzato in
forma grafica riportando alcuni dati anagrafici della persona che ha effettuato il passaggio.
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MANUALE PER L’INSTALLAZIONE
ITALIANO
Ricerca e stampe [GESTIONE SISTEMA --> RICERCA E STAMPA]
Questa scheda consente di effettuare stampe specifiche relativamente ai dati presenti sul database su PC. Sono disponibili 15 differenti tipi di stampe,
selezionabili a partire da un’unica lista numerata e suddivise in tre gruppi principali descritti di seguito.
Stampe relative ai dati anagrafici delle persone
- 1 – Stampa anagrafica di alcune persone
- 2 – Stampa anagrafica di tutte le persone
- 3 – Stampa anagrafica di un gruppo di persone
Selezionando le tipologie di stampa 1, 2 e 3, è possibile ottenere la stampa dei dati anagrafici relativi alle persone gestite dal sistema di controllo accessi.
In particolare la stampa 1 consente di scegliere le persone di cui si vogliono stampati i relativi dati anagrafici. La stampa 2 non consente personalizzazioni
e produce la stampa dei dati anagrafici di tutte le persone gestite. Infine la stampa 3 consente di limitare la stampa dei dati anagrafici relativi alle sole
persone che costituiscono un gruppo; questa tipologia di stampa richiede pertanto la selezione manuale del gruppo prescelto.
Stampe relative ai dati di configurazione dei varchi
- 4 – Stampa configurazione di alcuni varchi
- 5 – Stampa configurazione impianto
- 6 – Stampa configurazione zona
Selezionando le tipologie di stampa 4,5 e 6, è possibile ottenere la stampa dei dati di configurazione relativi ai varchi gestiti dal sistema di controllo accessi.
In particolare la stampa 4 consente di scegliere i varchi di cui si vogliono stampati i relativi dati di configurazione. La stampa 5 non consente personaliz-
zazioni e produce la stampa dei dati di configurazione di tutto l’impianto ovvero di tutti i varchi controllati. Infine la stampa 6 consente di limitare la stampa
dei dati di configurazione relativamente ai varchi che costituiscono una zona protetta; questa tipologia di stampa richiede pertanto la selezione manuale
di una zona protetta fra quelle attivate all’interno di un sistema.
Securbase Light consente di configurare ed attivare una zona protetta per cui la selezione in fase di stampa sarà limitata alla sola zona attivata.
Securbase Plus consente invece la configurazione ed attivazione di zone protette multiple (fino ad un massimo di 8) per cui in fase di stampa sarà ob-
bligatorio selezionarne una.
Stampe relative ai passaggi delle persone attraverso i varchi
- 7 – Stampa passaggi di alcune persone in alcuni varchi
- 8 – Stampa passaggi di tutte le persone in alcuni varchi
- 9 – Stampa passaggi di un gruppo di persone in alcuni varchi
- 10 – Stampa passaggi di alcune persone nell’impianto
- 11 – Stampa passaggi di tutte le persone nell’impianto
- 12 – Stampa passaggi di un gruppo di persone nell’impianto
- 13 – Stampa passaggi di alcune persone in una zona
- 14 – Stampa passaggi di tutte le persone in una zona
- 15 – Stampa passaggi di un gruppo di persone in una zona
Selezionando le tipologie di stampa 7,8,9,10,11,12,13,14 e 15, è possibile ottenere la stampa dei passaggi relativi a una o più persone attraverso uno o
più varchi del sistema di controllo accessi.
Le diverse tipologie di stampa si riferiscono tutte indistintamente alla rilevazione di passaggi attraverso varchi. Ogni stampa limita però la ricerca dei pas-
saggi all’interno del database eventi, consentendo di selezionare i passaggi di una o più persone, tutte le persone o un gruppo di persone, attraverso uno
o più varchi, tutti i varchi oppure una zona protetta (che è un insieme particolare di varchi).
La stampa 7 è la forma più generica di stampa consentendo la selezione delle persone cui i passaggi sono riferiti nonché la selezione dei varchi che si
vogliono prendere in considerazione.
A parte questa, le stampe 7,8,9 si riferiscono alla ricerca e visualizzazione di tutti i passaggi in uno o più varchi selezionati adeguatamente. I soli passaggi
considerati si riferiscono quindi principalmente ad uno o più varchi, indipendentemente dal numero di persone considerate.
Le stampe 10,11 e 12 si riferiscono invece alla ricerca e visualizzazione di tutti i passaggi occorsi all’interno dell’impianto, in uno qualsiasi dei suoi varchi.
Sono considerati quindi tutti i passaggi attraverso tutti i varchi e la limitazione in questo caso è data dalla scelta delle persone a cui i passaggi si riferiscono.
Si può scegliere una o più persone (stampa 10), tutte le persone (stampa 11) oppure un gruppo di persone (stampa 12).
La stampa 11 rappresenta perciò un caso particolare e generalizzato in quanto questa stampa prende in considerazione tutti i passaggi all’interno
dell’impianto.
Infine, le stampe 13,14 e 15 si riferiscono alla ricerca e visualizzazione di tutti i passaggi occorsi all’interno di una determinata zona protetta. La limitazione
della ricerca e stampa è quindi riferita ad un numero limitato di varchi che sono individuati dalla particolare zona di appartenenza. In questo caso, una volta
che la zona è stata scelta è possibile ulteriormente personalizzare la stampa specificando le persone alle quali i passaggi si riferiscono.
Tutte le tipologie di stampa passaggi sono ulteriormente personalizzabili in termini di limitazione nella ricerca. L’utente può infatti decidere ed impostare un
intervallo di date all’interno della quale deve essere effettuata la ricerca passaggi. Inoltre è possibile selezionare anche una fascia oraria precisa, limitando
la ricerca dei passaggi ad ulteriori finestre temporali riferite in questo caso all’interno di una giornata.
Infine, prima di attivare la stampa è possibile definire la forma di ordinamento che può essere interessante quando i dati di stampa sono molti ed è neces-
sario un ordine cronologico oppure alfabetico.
Modifica del logo: è possibile modificare il logo che compare in alto a destra su ogni pagina con un proprio logo personalizzato. Per fare questo è neces-
sario nominare l’immagine che si intende visualizzare in “LOGO.JPG” e collocarla nella cartella di installazione di SECURBASELP (solitamente “C:\PRO-
GRAMMI\SECURBASELP”).
12 -SECURBASE LIGHT-PLUS

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Gestione di impianti multipli
La gestione di impianti multipli è una caratteristica fondamentale della versione Securbase Plus e si riferisce alla possibilità di concordare con il Compass
SC quale impianto gestire ad un dato momento.
Ogni impianto di controllo accessi è caratterizzato dalla associazione della memoria interna del Compass SC ad un database su PC. Tale associazione
consente il monitoraggio ed il trasferimento al PC dei dati rilevati dal Compass SC.
La versione Securbase Light consente la gestione di un unico impianto poiché vi è la possibilità di comunicazione unica ed univoca con un solo Compass SC.
Se per condizioni differenti è necessaria la possibilità di gestione di un numero elevato di impianti allora l’utente deve utilizzare Securbase Plus.
Securbase Plus integra la funzionalità di gestione multi impianto e quindi la comunicazione con Compass SC diversi. Tale gestione avviene in maniera
automatizzata, consentendo di configurare un nuovo impianto e di gestire le varie situazioni che possono venirsi a creare.
Quando il PC su cui gira Securbase Plus viene connesso ad un Compass SC esso è subito in grado di allineare il proprio database di gestione su PC
con la memoria interna del Compass SC.
La procedura di allineamento delle memorie consiste nel verificare sul PC se esiste un database associato univocamente al Compass SC dell’impianto
collegato.
Se la verifica ha esito positivo allora il software procede con l’eventuale sincronizzazione degli eventi e poi inizia con il suo funzionamento normale.
Se sul PC non esiste un database corrispondente alla memoria del Compass SC, Securbase Plus attiva in questo caso la scheda di impostazione.
Securbase Plus consente la creazione di un nuovo impianto con l’inserimento del nome che lo contraddistingue. L’utente di Securbase Plus è quindi in
grado di creare un numero indefinito di impianti diversi ognuno dei quali è controllato da un Compass SC diverso. L’esecuzione di Securbase Light è invece
strettamente legata ad un unico impianto controllato da Compass SC. Il nome di tale impianto è impostato quindi a Securbase Light e non è definibile
dall’utente.
Upload e download impianto
Funzionalità comune ad entrambe le versioni di Securbase è quella di poter effettuare un upload o download dei dati sul Compass SC, qualora ne ricor-
rano i presupposti.
Il funzionamento normale di un impianto non richiede in generale nessun tipo di procedura mentre invece, se il database su PC differisce dal contenuto
della memoria del Compass SC, allora è talvolta necessario effettuare un upload o download della memoria.
Con il termine Upload si intende il trasferimento di dati dal CompassSC ad un corrispondente database su PC che in fase di allineamento impianti non è stato
trovato. Questa operazione è attivabile dall’utente quando sul PC non è stato trovato un database corrispondente alla memoria del CompassSC collegato.
E’ quindi possibile creare tale database a partire dalla memoria stessa sul Compass SC e abilitare il conseguente funzionamento di Securbase poiché si
creerà così un allineamento di informazioni tra PC e Compass SC.
Nel caso di utilizzo di Securbase Light l’operazione di Upload è attivata solamente quando il Compass SC collegato è stato precedentemente creato con
un software analogo. In Securbase Light non è perciò possibile fare un Upload della memoria di un Compass SC programmato con un Securbase Plus.
Con il termine Download si intende invece il trasferimento di dati da un database su PC alla memoria del Compass SC che in fase di allineamento impianti
non è stata identificata corrispondente con nessuno.
E’ perciò possibile creare un impianto a partire dalla configurazione presente su un database, creando così un allineamento di informazioni tra PC e
Compass SC.
Solitamente l’operazione di Download è utile nei casi in cui si rende necessario ripristinare un impianto guasto del quale si deve ripristinare la situazione
di memoria all’interno del Compass SC.
Migrazione dalla versione Light alla versione Plus
Una caratteristica di Securbase Plus è la possibilità di estendere le funzionalità di un impianto precedentemente configurato con la versione Light.
Questa procedura è resa possibile qualora si sia acquistata una licenza di Securbase Pus ovvero si sia in possesso dell apposita chiave hardware di at-
tivazione.
Una volta che la chiave è stata installata diventa possibile convertire l’impianto in modalità Plus abilitando per esso tutte le relative funzionalità.
La conversione è attivabile dalla scheda Gestione sistema -> Impostazioni generali -> Securbase Light/Plus, inserendo il nome del nuovo impianto Plus
seguito dalla pressione del pulsante di conversione “Upgrade impianto”.
Dopo la procedura di aggiornamento risulterà modificata sia la memoria del Compass SC che il database su PC, entrambi denominati con il nome impianto
appena inserito. Successivamente l’impianto sarà a tutti gli effetti un impianto gestibile con Securbase Plus e per il quale possono essere impostate e
configurate tutte le caratteristiche funzionali estese, caratteristiche della versione Securbase Plus.
MANUALE PER L’INSTALLAZIONE ITALIANO
SECURBASE LIGHT-PLUS - 13

D811508_02
CONTENTS
SYSTEM REQUIREMENTS................................................................................................................................................15
Introduction........................................................................................................................................................................16
Hardware components and software versions...............................................................................................................16
Installation procedure.......................................................................................................................................................18
Securbase Light/Plus Software ...................................................................................................18
Hardware key for software activationHardware key for software activation..........................................................................................18
Driver for Compass SC-USB........................................................................................................19
Compass SC .................................................................................................................................19
Installation configuration procedure...............................................................................................................................20
Password entry/change ................................................................................................................20
Installation creation ......................................................................................................................20
Network searchNetwork search..............................................................................................................................20
Access point settingAccess point setting ....................................................................................................................20
System parametersSystem parameters ......................................................................................................................20
Designation and person configuration procedure .........................................................................................................21
Time band configurationTime band configuration ..............................................................................................................21
Calendar configurationCalendar configuration.................................................................................................................21
Group configuration......................................................................................................................21
Person configurationPerson configuration ...................................................................................................................22
Access control criteria programmingAccess control criteria programming ........................................................................................22
Protected zone configuration procedure ...................................................................................23
Installation monitoring......................................................................................................................................................23
Types of display ............................................................................................................................23
Search and prints ..............................................................................................................................................................24
Multiple installation management....................................................................................................................................25
INSTALLATION MANUAL
ENGLISH
14 -SECURBASE LIGHT-PLUS

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SYSTEM REQUIREMENTS
- CPU: PENTIUM 3 (or higher)
- RAM: 128 MB (or higher)
- Mass storage: 100 MB
- Mouse
- One serial port or USB
- One parallel port or USB
Operating systems supported:
WINDOWS 98 SECOND EDITION, WINDOWS ME,WINDOWS 2000,WINDOWS XP, WINDOWS 2003.
Information
The database supplied with the program may contain private information subject to the data protection law.
COMPLY WITH THE LEGISLATION IN FORCE IN THE COUNTRY WHERE THE PRODUCT IS USED.
INSTALLATION MANUAL ENGLISH
SECURBASE LIGHT-PLUS - 15

D811508_02
Introduction
An access control system is a set of hardware and software components dedicated to the detection, identification and monitoring of recognition devices.
Each one of these devices is exclusively associated with one person who is the holder. Moreover, since the detecting process takes place over an area
which is characterised by a finite number of access points, the physical position of the hardware components (readers, receivers) physically delimits an
installation.
Therefore access points are controlled by detecting the transits of persons through the access points in the installation area.
In relation to an access control installation, it can be stated that:
Securbase Light/Plus is the software and graphical interface of the access control system. If installed on a PC, it makes it possible to display each in-
stallation configuration aspect, as well as to monitor access control real-time operation and access all the information about the events detected by the
hardware system and the logical items (groups, calendars, time bands and access points) managed by the installation. The software described in this
guide represents the user’s interface for handling all installation information. On the other hand, the installation is managed and controlled by Compass
SC, the hardware core of the entire system.
As well as Securbase Light/Plus and Compass SC, an installation also includes a number of devices (readers and receivers) which are able to detect and
control the transit of persons through the access points which delimit the installation.These devices are connected in the RS 485 network to the Compass
SC stand-alone unit, which manages them in terms of both configuration and normal operation.
The present user’s manual offers an exhaustive description of all the installation and configuration processes related to the creation of an access control
installation based on Compass SC and Securbase Light/Plus.
Therefore, it deals with all the main aspects concerning the installation, configuration and operation of both the Securbase Light/Plus software and the
hardware devices which can be connected to the Compass SC unit and are essential features of the installation.
Hardware components and software versions
The hardware components of an access control system based on the Compass SC unit depend on the installation characteristics, the number of access points
to be controlled and the type of identification devices to be managed. Other important characteristics are the type of serial port (RS 232 or USB) to be used
for connection to the PC, and the presence of a parallel port or an additional USB port for housing the Securbase Light/Plus hardware activation key.
These are the hardware components which contribute to making up an installation:
Compass SC (RS 232) Compass SC (USB)
The Compass SC unit is available in the RS 232 or USB version.
Both units are functionally identical, but they differ in their different
serial communication interface with the PC.
It is important to choose the Compass SC version on the basis of
the PC communication ports which are to be used to configure and
monitor the installation.
Compass 485
The transit of persons through access points is controlled by means
of a Compass 485 unit, to which one or two Compass Reader uni-
ts are connected. In the internal memory of each Compass 485,
thousands of identification codes can be stored locally.This makes it
possible to ensure transit enabling and activation even without any
communication with Compass SC.
Compass Reader
One or two Compass Reader units can be connected to each Com-
pass 485 to control the access points by means of the proximity
detection technology.
These devices are able to detect the presence of Compass Isocard
cards, as well as Compass Ring key-holders.
RTD-CA This receiver unit manages a large number of Mitto 2 or 4 tran-
smitters, as if they were identification devices for the transit of one
person through an access point.Therefore one or more MITTO tran-
smitters can be associated with a person.
The RTD-CA unit can be incorporated within an access control in-
stallation as an ordinary access point reader (controller). By pres-
sing a key on the transmitter, the user simulates a transit through the
installation and determines the consequent opening or closing of the
relevant access point.
A Compass Reader unit can also be connected.
INSTALLATION MANUAL
ENGLISH
16 -SECURBASE LIGHT-PLUS

D811508_02
MITTO 2 - MITTO 4
Transmitter with 2 or 4 keys, which can be associated with a person
to control access through the access points. The codes transmitted
are detected by means of the RTD-CA receivers, which must be ap-
propriately configured to control opening of and passing through an
access point, starting from a defined set of transmitters.
COMPASS ISOCARD
Proximity card, which can be graphically personalised, and is cha-
racterised by an identification code which is associated with the card
holder. This card is detected by the Compass Reader proximity rea-
ders, and is enabled to control the transits of the person holding it.
COMPASS RING
Proximity key-holder containing an identification code associated
with the holder.
This device is detected by the Compass Reader proximity readers
and is enabled to control the transits of the person holding it.
USB PARALLEL
Activation key for Securbase Light/Plus.
It is available in two versions:
- USB
- PARALLEL (LPT1)
The Compass 485-Compass Reader proximity readers and the RTD-CA receivers are all connected in the RS 485 network for the physical creation of the
access control installation.
PC
Compass SC
(RS 232 / USB)
Local network (RS 485)
Identification device readers (Compass 485-Compass Reader or RTD-CA)
The Compass SC unit represents the core of each access control installation. All the components will be connected to Compass SC through the RS 485
network. This RS 485 network is to be appropriately and thoroughly completed, and the total maximum number of devices connected depends on the
installation size. For installations having to control a number of access points below 16, the Securbase Light software can be used. For installations having
to control a number of access points above 15, the Securbase Plus software must be used.
Securbase, Light or Plus version, is the software which manages an access control installation.
Each installation can be made up of a variable number of access point management devices, persons controlled, logic control units such as, for example,
groups of persons, protected zones, calendars and others.
The two Securbase Light and Securbase Plus versions are intended to manage installations having different characteristics. Moreover, in the case of Se-
curbase Plus, the ability to recognise and manage automatically a large number of different installations is fundamental, since it allows the configuration
and control of multiple installations.
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SECURBASE LIGHT-PLUS - 17

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From among the main features which differentiate the two software versions - Light and Plus – these are the most qualifying:
- Maximum number of readers (access points) managed: 16 for the Light version, 32 for the Plus version (including the local reader to Compass SC)
- Number of protected zones managed: 1 for the Light version, 8 for the Plus version
- Number of installations managed: 1 for the Light version, unlimited for the Plus version
- Scale-down count criteria: 1 for the Light version, multiple for the Plus version
NOTE
Both Securbase Light and Securbase Plus are activated by means of protection hardware keys. Each software version features its own exclusive specific
protection keys, supplied together with the software package purchased, and available on request in the versions for parallel port or USB port.
Functions implemented Light Version Plus Version
Compass SC management x x
Max. 32 readers to be connected (Compass 485-Compass Reader / RTD-CA) x
Management of max. 16 readers to be connected (Compass 485-Compass Reader / RTD-CA) x x
Management of event display x x
Management of 6000 persons x x
Management of 255 calendars x x
Management of 255 time bands x x
Management of 255 groups x x
Maximum number of groups to be associated with one person 1 x
Management of scale-down count depending on the reader value x x
Management of daily scale-down value x
Management of weekly scale-down value x
Management of monthly scale-down value x
Management of yearly scale-down value x
Maximum number of protected (antipassback) zones to be activated 1 8
Use of RS 232 and/or USB interface x x
Management of multiple installations x
Use of hardware key in parallel port x x
Use of hardware key in USB serial port x x
Management of lists of persons allocated to groups x
Graphical management of protected zones and associated access points/readers x
Securbase software Versione Light Versione Plus
Display of events x x
Display of protected (antipassback) zones x x
Graphical display of latest event x x
Management of persons x x
Management of person’s details and standard enabling functions x x
Management of extended enabling functions (multiple groups to be associated and scale-down counts) x
Management of groups x x
Management of calendars x x
Management of time bands x x
Management of access points (readers) x x
Graphical management of protected (antipassback) zones x
Management of site graphical settings x x
Management of general Compass SC settings x x
Management of general Securbase Light/Plus settings x x
Management of search and print x x
Management of application configuration x x
Management of multiple installations x
Installation procedure
The installation procedure is carried out in two stages: the first one refers to the hardware components, whereas the second one concerns the software
setup and the general installation configuration.
Securbase Light/Plus software
The Securbase Light/Plus software installation is carried out starting from the execution of the installation package available on the CDROM. This
package can be installed by running the Setup.exe program, which will take care to install all the software components in a directory predefined as
“C:\Programmi\Securbase”, which can also be defined by the user.The installation automatically runs all the copying operations of the files necessary
for the correct execution of the Securbase Light/Plus software.
Once the installation package has been successfully copied, the software can be directly recalled from the main menu “Start/Programmi/Securbase”.
To operate correctly, the program requires the presence of an appropriate hardware activation key. After being activated, Securbase Light/Plus is
able to operate in real-time mode, either in direct connection with the Compass SC board which manages the installation, or in deferred connection
by making a few limited functions available to the user.
Hardware key for software activation
Besides installing the CDROM package, it is also necessary to connect physically the activation hardware key.This connection is made using a paral-
lel or USB hardware key.
To activate Securbase Light, use a specific key for this version, the same can be said for Securbase Plus, which is also provided with a specific activa-
tion key.
- Installation of a parallel hardware key:
1. Insert the hardware key into the parallel port of the PC.
2. Launch the “SSD5421-32 bit.EXE” file contained in the “SENTINEL” folder present on the CD.
- Installation of a USB hardware key:
1. Insert the hardware key into a USB port of the PC: this will show the installation screen page for “New hardware component”.
2. Press “Next”
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18 -SECURBASE LIGHT-PLUS

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3. Select “Find a driver suitable for the peripheral”.
4. Select “Specify a path” and press “Browse” to set (as a path) the “SmartKey” folder present on the CD.
5. Press “Next” and “Finish” to complete the installation.
Driver for Compass SC-USB
To connect Securbase Light/Plus with a Compass SC-USB, use a USB serial port with its related cable (following figure)
Correct operation not only requires the presence of a free USB connector on the PC port, but also that the operating system on the PC is able to detect
automatically a Compass SC-USB connected to the said serial port.
The detecting function becomes operative only after carrying out the installation procedure of the specific drivers for connection to Compass SC-USB.
Such drivers are also present on the Securbase Light/Plus installation CD, but they cannot be used in a Windows NT environment.
X:\USB Driver -->
The installation procedure of the USB drivers for Compass SC-USB is carried out automatically by means of the operating system in use and in particular
by means of the Plug&Play detecting function of the USB devices. This function is present on Windows 98 (Second Edition) and following versions.
1• Once Compass SC-USB is connected to the USB serial port of the PC, this connection provides immediate display of the screen page detecting the
new USB device.
2• Subsequently, the operating system starts the installation procedure guided by the new hardware.
3• Press “Next” to continue with the guided installation of the new hardware.
4• From the following screen page, select “Find a driver suitable for the peripheral” and press “Next”.
5• Select box “Specify a path” and press “Next”.
6• At this point, a window will appear with the request of inserting the peripheral installation disk. In the bottom part of the window, type:“X:\USBDRIVER”
(where “X” corresponds to the letter of the unit where the cd-rom has been inserted).
7• Select the “FTDIBUS.INF” file and click on “Open”.
8• From the following window, press “Finish” to complete the installation. At this point, the “USB HIGH SPEED SERIAL CONVERTER” driver is in-
stalled.
9• After a few seconds, another new hardware installation window will appear: repeat the procedure from point 1 to 8, paying attention to point 7 where
the “FTDIPORT.INF” file must be selected.
Having followed the instructions and pressed the “Finish” button for this driver too, the Plug&Play detecting procedure is completed and the Compass
SC-USB unit will be shown among the hardware devices recognised by the operating system.
From this point on, Securbase Light/Plus will be able to communicate with Compass SC-USB and the installation procedure for the USB drivers can
be considered as completed.
Compass SC
The Compass SC installation follows the instructions given in the relevant user’s manual. This contains all the information referring to the connections
which must be created in order to achieve communication between Compass SC and the PC, and between Compass SC and Compass 485 and/or the
RTD-CA unit.
The Securbase Light/Plus software version which is to be used also depends on the number of devices connected on the local RS 485 network.
Only the Plus version is able to manage several protected zones and installations with more than 16 readers.
Moreover, as already mentioned, the type of Compass SC board and in particular the interface for serial connection to the PC is to be carefully chosen
based on the availability of equivalent RS 232 or USB interface on the PC.
NOTE
• Securbase Light/Plus can also operate with Compass SC disconnected. However, in this case, a limited set of functions will be available.
• Securbase Light/Plus is the real-time configuration and monitoring software, only indispensable for the installation configuration operation but not for
the actual access control activity, which Compass SC exercises in an entirely autonomous mode and without interruptions.
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SECURBASE LIGHT-PLUS - 19

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Installation configuration procedure
The term installation refers to all the information which are managed by Securbase Light/Plus with reference to Compass SC, and in particular to the physical configu-
ration of the installation.All the configuration information is indicated as installation, stored in the Compass SC memory and simultaneously in a database on the PC.
Obviously, in order for the access control installation to operate correctly, a minimum set of information is required, through which every system is activated
and made operational.
1) Password entry/change
After launching the execution of the Securbase Light/Plus program, a request is immediately made for the access password, which is set as “securbaselp” by default.
Access to securbaselp is possible in two ways:
- ADMIN (administrator mode): any modifications to the installation data can be made.
- USER (user mode): no modifications to the installation data can be made.
The password for entering the program provides security for all the information handled by the program and referring to the installation. It can be changed
and newly defined by the system administrator, but it must be memorised in a safe place, since there is no other way to reset a default situation after the
user has changed the standard password “securbaselp”.
2) Installation creation
The first time Securbase Light/Plus is executed in connection with a blank Compass SC board, the software leads to the current installation setting window.
Since it is a first configuration, it allows the creation of a new installation. Securbase Light proposes the creation of a new installation named “Securbase
Light”. On the other hand, Securbase Plus allows the creation of a new installation, the name of which can be defined by the user. The creation of a new
installation requires a few tens of seconds.
The first thing to be done is to give a name to the installation.
Such denomination is memorised in Compass SC and the PC, in both cases as an installation directory.
In the PC, Securbase Light/Plus will take care to memorise all the installation configuration parameters in the “C:\Compass SC” directory.
Since Securbase Light limits its management function to a single installation connected, the denomination of this version is automatically set as “Secur-
base Light”. Thus the installation is physically memorised in the PC inside the “C:\Compass SC\Securbase Light” directory, as a database.
Securbase Plus, instead, manages an unlimited number of installations. Once the installation name has been entered (e.g. “test”), a directory is created
inside the “C:\Compass” path (ex: “C:\Compass SC\Testy”).
3) Network search
Just after an installation has been created, Securbase Light/Plus imposes a network analysis and makes it possible to configure the event presentation
graphics. The network analysis is necessary to reveal the number of Compass 485 or RTD-CA devices connected on the RS 485 network.
All the devices detected are placed in a list which allows a check to be made in order to proceed with memorising the configuration.
The final result will be a list of all the devices (readers) present in the system installed. Any installation problems (i.e. local addressing of Compass 485
and/or RTD-CA readers) can thus be very easily identified.
NOTE
One of the most common errors which can happen during the physical installation of a system is the identical setting of the physical address of one or more
readers on the network.In the case of identical physical address, any readers concerned will show serious problems in terms of being reached and therefore the
impossibility of ensuring the desired operation. In these cases it is very likely that such readers do not appear in the list after a search through the network.
4) Access point setting [MANAGEMENT OF ACCESS POINTS --> ACCESS POINT PARAMETERS]
Having carried out the network search, the subsequent operation needed to activate the installation is the setting of access points, which is to say the
programming of the functional characteristics for each access point reader, in order to activate accurate transit control.
Each access point reader, either a Compass 485 or an RTD-CA receiver, must be named and configured in a specific way, by choosing one operating
mode from among those available:
[ACCESS POINT MANAGEMENT --> ACCESS POINT PARAMETERS --> READER CONFIGURATION]
- Reader disabled
- Neutral reader with access controlled
- Neutral reader with access always free
- Neutral reader with access always forbidden
- Reader of protected zone with access controlled at entrance (Antipassback)
- Reader of protected zone with access controlled at exit (Antipassback)
The primary characteristics of each Compass 485-Compass Reader and RTD-CA receiver is to be able to control directly the opening of an access point (door).
Therefore, the parameters to be set for each reader include the relay pickup time for the controlled door and the alarm control time for open door/closed door.
By setting the relay pick up time to a specific value, the door is activated on opening for the entire time prefixed, making it possible for a person to pass
through the access point while it is being opened.
On the contrary, the alarm control time allows the identification of any problems which may occur under specific circumstances. A null alarm time is equiva-
lent to the alarm control being deactivated. An alarm time greater than 0, instead, defines a time interval beyond which any alarms are identified.
The setting of an alarm time makes it possible to control the normal operating condition of the installation, and the access point in particular.
The configuration of each installation reader allows it to be subsequently used ‘logically’ as a criterion for controlling access points, which can be associated
with the persons and the groups. Once an access point has been configured and activated, it will therefore be possible to associate such access point to a
person as an access control criterion.
Therefore a person, let’s say “Tom”, could be associated with readers 1 and 2, which would mean that “Tom” is enabled to pass through the access points 1
and 2 which were previously activated and configured.
5) System parameters [SYSTEM MANAGEMENT]
The first time Securbase Light/Plus is connected to a Compass SC, the user is requested to enter the name of a new installation. This name will act as a
reference to the installation.
As far as Compass SC is concerned, after completing the operations required to analyse the network and configure the access points, it is necessary to
set certain time variable for Compass SC, which are fundamental for correct installation use.
These are the variables to be set:
- standard/ apparent date and time [SYSTEM MANAGEMENT --> GENERAL SETTINGS --> COMPASS SC]
- current date and time [SYSTEM MANAGEMENT --> GENERAL SETTINGS --> COMPASS SC]
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