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3. Gli strumenti usati devono essere trasportati alla centrale di approvvigionamento in
contenitori chiusi o coperti, al fine di evitare inutili rischi di contaminazione.
Nota: L’ammollo in detergenti enzimatici proteolitici o in altre soluzioni di prelavaggio agevola
la pulizia, soprattutto nel caso degli strumenti con particolari complessi o zone difficili da
raggiungere (es. strutture cannulate e tubolari ecc.). Questi detergenti enzimatici, nonché le
schiume enzimatiche spray, scompongono la sostanza proteica e impediscono l’asciugatura sugli
strumenti dei materiali ematici e proteici. Seguire esplicitamente le istruzioni del produttore per
la preparazione e l’utilizzo di queste soluzioni.
Preparativi per la pulizia:
1. Tutti gli strumenti che presentano parti mobili (es. manopole, inneschi, cerniere) devono
essere collocati nella posizione di apertura in modo che il liquido detergente possa
raggiungere le aree difficili da pulire.
2. Prima di eseguire la pulizia manuale o automatizzata, lasciare in ammollo gli strumenti
per almeno 10 minuti in acqua purificata.
3. Prima della pulizia manuale o automatizzata, usare un panno morbido o uno spazzolino
con setole in plastica morbide per togliere lo sporco visibile dagli strumenti. Usare uno
spazzolino con setole in plastica morbide o uno scovolino per rimuovere lo sporco da tutti
i lumi interni. Per le zone difficili da raggiungere si può anche utilizzare una siringa (se
appropriato).
4. Per la pulizia manuale e automatizzata si deve usare un detergente enzimatico. Tutti i
detergenti enzimatici devono essere preparati alla diluizione e alla temperatura consigliate
dal produttore. Per la preparazione dei detergenti enzimatici, usare acqua di rubinetto
addolcita. Per ottenere prestazioni ottimali dal detergente enzimatico è importante
rispettare le temperature consigliate.
Pulizia manuale:
1. Immergere completamente gli strumenti in un detergente enzimatico e lasciare in
ammollo per 20 minuti. Utilizzare una spazzola in nylon a setole morbide per spazzolare
delicatamente lo strumento fino ad aver rimosso tutti i residui visibili. Prestare particolare
attenzione a fessure, lumi, superfici accoppiate, connettori e altre zone difficili da pulire. I
lumi devono essere puliti con uno spazzolino a setole morbide lungo e sottile (ovvero uno
scovolino).
2. Estrarre gli strumenti dal detergente enzimatico e sciacquare con acqua di rubinetto per
almeno 3 minuti. Sciacquare accuratamente ed energicamente lumi, fori e altre zone
difficili da raggiungere.
3. Collocare la soluzione detergente preparata in un’unità di sonicazione. Immergere
completamente il dispositivo nella soluzione detergente e sonicare per 10 minuti.
4. Sciacquare lo strumento in acqua purificata per almeno 3 minuti o finché non vi sia più
alcuna traccia di sangue o sporco sul dispositivo o nel flusso di risciacquo. Sciacquare
accuratamente ed energicamente lumi, fori e altre zone difficili da raggiungere.
5. Ripetere la procedura di sonicazione e risciacquo sopra descritta.
6. Eliminare l’umidità in eccesso dallo strumento con un panno pulito, assorbente e privo di
lanugine.
7. Esaminare gli strumenti per controllare che non vi siano tracce di sporco visibile.
8. Se si nota sporco residuo, ripetere le operazioni elencate in precedenza.
Pulizia automatizzata:
1. Immergere completamente gli strumenti in un detergente enzimatico; lasciare in ammollo
per 10 minuti e sonicare per altri 10 minuti. Utilizzare una spazzola con setole morbide
di nylon per spazzolare delicatamente lo strumento fino ad aver rimosso tutti i residui
visibili. Prestare particolare attenzione a fessure, lumi, superfici accoppiate, connettori
e altre zone difficili da pulire. I lumi devono essere puliti con uno spazzolino a setole
morbide di nylon lungo e sottile (ossia, uno scovolino). L’uso di una siringa o di un
getto d’acqua può migliorare il risciacquo di zone difficili da raggiungere e di superfici
strettamente accoppiate.
2. Estrarre gli strumenti dalla soluzione detergente e sciacquare in acqua purificata per
almeno 1 minuto. Sciacquare accuratamente ed energicamente lumi, fori ciechi e altre
zone difficili da raggiungere.
3. Collocare gli strumenti in un cestello adeguato per l’apparecchiatura di lavaggio/
disinfezione e trattare con un ciclo di pulizia standard per gli strumenti con tale
apparecchiatura.
4. Disporre gli strumenti nei portastrumenti dell’apparecchiatura di lavaggio come
consigliato dal produttore dell’apparecchiatura di lavaggio.
5. Per una pulizia accurata è indispensabile applicare i seguenti parametri minimi.
a. 2 minuti di prelavaggio con acqua di rubinetto fredda
b. 1 minuto di prelavaggio con acqua di rubinetto calda
c. 2 minuti di lavaggio con detergente e acqua di rubinetto calda (64-66 °C/146-150 °F)
d. 1 minuto di risciacquo con acqua di rubinetto calda
e. 2 minuti di risciacquo termico con acqua purificata (80-93 °C/176-200 °F)
f. 1 minuto di risciacquo con acqua purificata (64-66 °C/146-150 °F)
g. 7-30 minuti di asciugatura con aria calda (116 °C/240 °F)
6. Esaminare gli strumenti per controllare che non vi siano tracce di sporco visibile.
7. Se si nota sporco residuo, ripetere le operazioni elencate in precedenza fino ad eliminare
ogni traccia di sporcizia.
Nota: Alcune soluzioni detergenti, come quelle contenenti soda caustica, formalina,
glutaraldeide, candeggina e/o altri detergenti alcalini, possono danneggiare gli strumenti. Non
usare queste soluzioni detergenti.
Nota: Esaminare visivamente gli strumenti dopo la pulizia e prima di ciascun utilizzo. Eliminare
o restituire a Orthofix qualsiasi strumento spezzato, scolorito, corroso, che presenti componenti
incrinati, vaiolature, solchi o che sia comunque difettoso. Non utilizzare strumenti difettosi.
Determinazione del termine della durata utile dello strumento
Non riutilizzare gli strumenti monouso. Ispezionare visivamente gli strumenti riutilizzabili
per determinare se hanno raggiunto il termine della loro durata utile. Gli strumenti Orthofix
riutilizzabili hanno raggiunto il termine della loro durata utile quando si verificano le condizioni
elencate di seguito.
1. Gli strumenti mostrano segni di danneggiamento quali grippaggio, piegatura, rottura,
segni evidenti di usura e/o altre condizioni che potrebbero influire sulla sicurezza e
sull’uso efficace dei dispositivi.
2. Strumenti previsti per il taglio di osso e/o di tessuto (es. maschiatori, raspe, curette,
rongeur): quando una qualsiasi delle superfici di taglio presenta segni di usura quali
intaccature o abrasioni, o si dimostra in altro modo inefficace.
3. Strumenti che si interfacciano con altri dispositivi (es. impianti, strumenti, impugnature):
quando gli elementi di accoppiamento presentano grippaggio, non si accoppiano o non
riescono a trattenere il dispositivo in modo sicuro. Verificare la funzionalità degli strumenti
prima di ciascun utilizzo.
4. Non usare gli strumenti che hanno raggiunto il termine della loro durata utile. Gettare
gli strumenti al termine della loro durata utile in base alla procedura ospedaliera oppure
restituirli a Orthofix per lo smaltimento.
Sterilizzazione
Sterilizzazione in cassette Orthofix con materiale di avvolgimento blu
Gli impianti e gli strumenti del sistema POCT Centurion sono forniti NON STERILI. Prima dell’uso,
tutti gli impianti e gli strumenti devono essere collocati nell’apposita cassetta Orthofix la
quale deve essere avvolta in un materiale di sterilizzazione approvato dalla FDA e introdotta
nell’autoclave per la sterilizzazione da parte dell’istituto ospedaliero, utilizzando uno dei
seguenti cicli consigliati:
Metodo: a vapore oppure: Metodo: a vapore
Ciclo: a gravità Ciclo: prevuoto
Temperatura: 132 °C
Tempo di esposizione: 15 minuti
Tempo di asciugatura: 30 minuti
Precondizionamento: secondo le
impostazioni del produttore
Temperatura: 132 °C
Tempo di esposizione: 4 minuti
Tempo di asciugatura: 30 minuti
Sterilizzazione in contenitori di sterilizzazione rigidi:
Se vengono utilizzati contenitori di sterilizzazione rigidi, pulire, ispezionare e preparare tali
contenitori in conformità alle istruzioni del produttore.
Selezionare il contenitore di sterilizzazione rigido appropriato (con base filtrata o base solida)
per le cassette o i contenitori a scomparti Orthofix [si consiglia un contenitore di dimensioni
59,06 cm X 28,6 cm]. Il seguente ciclo di sterilizzazione è stato convalidato:
Metodo: a vapore
Ciclo: Prevuoto
Temperatura: 132˚C
Precondizionamento: secondo le impostazioni del produttore
Tempo di esposizione: 4 minuti
Tempo di asciugatura: 30 minuti
Eseguire la convalida e il monitoraggio di routine nel rispetto della norma ANSI/AAMI ST79
Comprehensive guide to steam sterilization and sterility assurance in health care facilities
(Guida completa alla sterilizzazione a vapore e alla sicurezza di sterilità nelle strutture sanitarie).
Si possono usare anche altri cicli, a patto che rispettino le pratiche indicate in precedenza e
forniscano un livello di sicurezza di sterilità pari a 10-6.
Informazioni per i medici
Selezione dei pazienti
La selezione dei pazienti è un fattore estremamente importante per il successo delle procedure
d’impianto. È importante valutare i candidati attentamente e selezionare la terapia migliore.
Iter preoperatorio
1. Selezionare solo pazienti che soddisfano i criteri descritti nella sezione Indicazioni per
l’uso.
2. Evitare pazienti con le condizioni e/o le predisposizioni elencate nella sezione
Controindicazioni.
3. La scelta corretta dell’impianto è estremamente importante.
4. Manipolare e conservare con cura i componenti dell’impianto. Evitare di tagliare,
piegare o graffiare la superficie dei componenti di metallo in quanto ciò può ridurre
significativamente la robustezza e la resistenza alla fatica del sistema di impianto. Queste
condizioni possono causare incrinature e/o tensioni interne invisibili a occhio nudo che,
a loro volta, possono provocare la frattura dei componenti. Esaminare i componenti per
determinare se hanno subito danni durante l’immagazzinaggio o procedure precedenti.
5. Al momento dell’intervento chirurgico è opportuno avere a disposizione un inventario
adeguato di impianti in diverse misure.
6. Per eseguire questo intervento sono necessari strumenti chirurgici speciali. È molto
importante ripassare le istruzioni relative all’uso e alla manipolazione di questi strumenti.
7. PIANIFICAZIONE PREOPERATORIA – Si consiglia l’acquisizione di immagini elaborate in
sezione trasversale (TC e/o RM) per il posizionamento delle viti cervicali posteriori, a causa
dei particolari rischi a carico del rachide cervicale. L’uso delle sole radiografie planari può
non fornire le immagini necessarie a mitigare il rischio di posizionamento erroneo delle
viti. Inoltre, può essere opportuno considerare l’acquisizione di immagini intraoperatorie
al fine di guidare e/o verificare il posizionamento del dispositivo, se necessario.
Precauzioni intraoperatorie
1. Quando possibile, usare barre pretagliate della lunghezza desiderata. Non piegare le
barre ripetutamente né oltre lo stretto necessario. Non piegare le barre in senso inverso
nello stesso punto. Evitare con molta attenzione di graffiare o di intaccare in alcun modo
le superfici dell’impianto. Se occorre tagliare le barre alla lunghezza desiderata, bisogna
farlo in modo da creare una superficie piatta, non tagliente e perpendicolare alla linea
mediana della barra.
2. L’uso di due barre con connettore trasversale garantisce un costrutto più rigido.
3. Prima di assemblare il costrutto di barre, verificare radiograficamente il posizionamento
delle viti.
4. Posizionare con cura gli impianti per evitare lesioni neurologiche.
5. Per facilitare una corretta fusione sotto e attorno alla sede della strumentazione, usare un
innesto osseo.
6. Confermare che le barre siano ben alloggiate, a filo con la base della testa delle viti. Le
barre non correttamente alloggiate possono impedire l’assemblaggio del dispositivo.
7. Prima di suturare i tessuti molli, serrare saldamente tutte le viti di fermo con una
chiave dinamometrica e l’apposito avvitatore, a seconda della tecnica operatoria
utilizzata. Ricontrollare il serraggio di tutte le viti per accertarsi che non si siano verificati
allentamenti durante l’avvitamento delle altre viti di fermo. La mancata osservanza di
questa indicazione può causare l’allentamento di altri componenti.
8. Evitare l’uso di cemento osseo, in quanto questo materiale rende difficile, se non
impossibile, la rimozione successiva del componente. Inoltre, il calore generato durante il
processo di indurimento può causare danni neurologici e necrosi ossea.