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COLLEGAMENTO IN RETE
PROCEDURA UPGRADE SN / SND
Installazione modulo DANTE opzionale (upgrade da versione SN /
SND)
• Togliere la plancia posteriore del diffusore
• Fare riferimento alla figura per localizzare la posizione della
scheda e l’orientamento corretto
• Sollevare la piattina, infilare e premere delicatamente la scheda
allineandola con i connettori in modo che il PCB vada a toccare
con le colonnine delle viti
• Avvitare le due viti di ssaggio in dotazione
• Riposizionare la plancia
• All’accensione il sistema rileva la nuova versione ‘SND’ che compor-
ta funzionalità aggiuntive nel menù (relative a DANTE). Collegando
il device in rete, il software INFINITO MANAGEMENT SUITE rileva
il modello ‘SND’
COLLEGAMENTO DEI DIFFUSORI IN RETE
Tutti i diffusori sono dotati di una doppia porta Ethernet per il collega-
mento con INFINITO ed un LED BLU frontale ad alta luminosità che per-
mette di identicare sicamente il diffusore quando è connesso in rete e
controllato da remoto. Con la funzione WINK presente sul software in-
nito, il LED lampeggia permettendo l’associazione tra dispositivo virtuale
nel workspace del PC e dispositivo sico.
La connessione alla rete può essere effettuata in 3 modi:
• Connessione a stella: è possibile collegare ogni diffusore singo-
larmente alla rete connettendo la porta NET IN direttamente allo
switch dedicato. Questa tipologia di connessione è la più sempli-
ce dal punto di vista della complessità della rete stessa, in quanto
comporta il minor numero di HOPS (salti di switch che un pac-
chetto deve compiere dal PC no al dispositivo di destinazione).
Questa tipologia richiede un elevato numero di porte di rete sugli
switch e necessita di cablaggi anche molto lunghi per raggiungere i
dispositivi più lontani (ad esempio i diffusori all’estremità di un line
array). Dal punto di vista della sicurezza, un cavo di rete difettoso
comporta la perdita di controllo su un solo dispositivo
• Connessione Daisy Chain: è possibile connettere tutta una serie
di diffusori ravvicinati (Ex. Line array) ad una singola porta di rete
dello switch, utilizzando entrambe le connessioni NET IN e NET
OUT disponibili. È sufciente connettere la porta dello switch al
primo diffusore attraverso la porta NET IN, quindi cablare la NET
OUT con la NET IN del secondo diffusore, e così via no all’ulti-
mo della serie. Questo tipo di connessione semplica l’operazione
sica di cablaggio, permettendo di utilizzare cavi più corti (analo-
gamente a quanto viene fatto per il link di segnale analogico), ma
complica la struttura della rete ed aumenta il numero di hops (e
quindi il tempo di arrivo) dei pacchetti di rete destinati special-
mente ai dispositivi posti in fondo alla catena. L’eventuale interru-
zione di un cavo di rete comporta la perdita di controllo su tutti i
dispositivi posti a valle della rottura
• Connessione mista: è possibile utilizzare una struttura mista, divi-
dendo ogni cluster in sottogruppi di dispositivi. Il primo dispositivo
di ogni gruppo viene connesso tramite NET IN allo switch, quindi
utilizzando la struttura daisy chain vengono collegati gli altri ele-
menti. In questo caso si ottiene una rete di complessità intermedia
sia dal punto di vista sico del cablaggio, che da quello di funziona-
mento della rete stessa. L’interruzione di un cavo di rete provoca
la perdita di un numero ridotto di dispositivi, a seconda di quanti
device contiene ogni gruppo e del livello a cui è avvenuta la rottura
all’interno del gruppo.
In caso di elevato numero di dispositivi (ad esempio line array molto nu-
merosi) è consigliabile utilizzare una connessione mista, dedicando uno
switch per ogni line array e suddividendo lo stesso in gruppi di massimo 8
dispositivi, connessi tra loro in daisy chain.
Ogni dispositivo è dotato di un dispositivo di bypass hardware della rete
che, in caso di malfunzionamento grave che comporta lo spegnimento
della logica interna, permette di cortocircuitare tra loro le porte di NET
IN e NET OUT; in questo modo, tutti i dispositivi posti a valle della rottura
rimarranno comunque controllabili tramite INFINITO. Il sistema è in gra-
do di sopperire alla rottura di 3 dispositivi consecutivi all’interno di ogni
singola catena in daisy chain.
Al ne di garantire il corretto funzionamento del sistema si consiglia di
utilizzare cavi di categoria CAT5e o superiori