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1. Regolazione dell’intensità luminosa
Agire sulla rotellina di regolazione dell’intensità
luminosa per accendere e spegnere lo
strumento e per aumentare o diminuire il
voltaggio dell’illuminazione ①. (Fig.5)
2. Regolazione della frizione della
manopola macrometrica (Fig. 6)
► Regolare la frizione della manopola
utilizzando l’apposita ghiera.
La frizione della manopola macrometrica di
messa a fuoco è preregolata in fabbrica.
Per modicare la tensione in base alle
preferenze personali ruotare la ghiera
②
utilizzando la chiavetta in dotazione.
La rotazione in senso orario aumenta la
frizione. La tensione è troppo bassa se il
tavolino scende da solo per gravità o se il fuoco
si perde facilmente dopo una regolazione con
la manopola micrometrica. In questo caso
aumentare la tensione ruotando la ghiera.
3. Leva di blocco di messa a fuoco
(Fig. 7)
La leva di blocco svolge una doppia funzione:
quella di prevenire il contatto tra obiettivo
e preparato e quella di memoria di messa a
fuoco.
Dopo avere messo a fuoco il campione,
ruotare la leva
③
e bloccarla. In questo
modo si denisce il punto superiore di messa
a fuoco. A questo punto si può abbassare
il tavolino con la manopola macrometrica,
sostituire il campione e quindi rialzare il
tavolino no al punto superiore: il campione
sarà approssimativamente a fuoco e si dovrà
effettuare solamente una regolazione ne per
ottenere la messa a fuoco ottimale.
Il movimento micrometrico non viene
inuenzato dal blocco di messa a fuoco.
► Per rimuovere il blocco, spostare
la leva in senso opposto a quello
utilizzato per il blocco.
4. Tavolino (Fig. 8)
Il tavolino accetta vetrini standard 26 x 76
mm, spessore 1,2 mm con coprioggetto
0,17mm.
E’ possibile alloggiare due vetrini afancati
sul tavolino.
• Allargare il braccio movibile del
fermapreparati
④
e posizionare
frontalmente i vetrini sul tavolino.
• Rilasciare delicatamente il braccio
movibile del fermapreparati.
►
Un rilascio brusco del fermapreparati
potrebbe comportare la caduta di uno
o di entrambi i vetrini.
9. Uso del microscopio
Fig.6
Fig.7
Fig.5
Fig.8
①
②
③
④