Checchi & Magli TRIUM 1 User manual

COSTRUZIONE MACCHINE AGRICOLE
Checchi & Magli
TRIUM
italiano
Manuale uso e manutenzione
TRAPIANTATRICE
Manuel d'instructions et d'entretien
REPIQUEUSE
english
Owner's manual
TRANSPLANTER
deutsch
Bedienungs-anleitung
PFLANZENSETZMASCHINE
español
Manual de uso y manutencion
TRASPLANTADORA
français

Checchi & Magli
TRIUM
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Manuale uso e manutenzione
TRAPIANTATRICE
Manuel d'instructions et d'entretien
REPIQUEUSE
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TRANSPLANTER
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Bedienungs-anleitung
PFLANZENSETZMASCHINE
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Manual de uso y manutencion
TRASPLANTADORA
français

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TRIUM
italiano
4
2
5
7
ANNO DI FABBR.TIPO
MATR.kgMOD
40054 BUDRIO
BOLOGNA ITALIA
3
8
6
1
1 = Targhetta di identificazione
2 = Telaio
3 = Ruota di trasmissione
4 = Distributore
5 = Sedile
6 = Portavassoi
7 = Ruote di rincalzatura
8 = Parallelogramma

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TRIUM
italiano
INDICE
1.0 DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’................................................... pag. 4
2.0 GARANZIA........................................................................................... pag. 4
3.0 PREMESSA ......................................................................................... pag. 4
4.0 DATI TECNICI ...................................................................................... pag. 5
5.0 SEGNALI DI AVVERTENZA E PERICOLO ......................................... pag. 5
6.0 SOLLEVAMENTO ................................................................................ pag. 6
7.0 TRASPORTO ....................................................................................... pag. 6
8.0 PRESCRIZIONI PER L’USO IN SICUREZZA
E LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI .......................................... pag. 6
9.0 AGGANCIO AL TRATTORE................................................................. pag. 8
10.0 DISTACCO DAL TRATTORE ............................................................... pag. 8
11.0 PIANTE UTILIZZABILI ......................................................................... pag. 9
12.0 PORTAVASSOI .................................................................................... pag. 9
13.0 TERRENO ........................................................................................... pag. 9
14.0 OPERATORI A BORDO ....................................................................... pag. 9
15.0 FUNZIONI DELL’OPERATORE ............................................................ pag. 10
16.0 FUNZIONI DEL TRATTORISTA ........................................................... pag. 10
17.0 CICLO DI LAVORO .............................................................................. pag. 10
18.0 FASATURA ESPULSORE ................................................................... pag. 11
19.0 UNITA’ DI TRAPIANTO IN FASE DI LAVORO ..................................... pag. 11
20.0 PROFONDITA’ DI TRAPIANTO ........................................................... pag. 11
21.0 PARALLELOGRAMMA ........................................................................ pag. 12
22.0 PLANT CONTROL ............................................................................... pag. 12
23.0 DISCO DISTRIBUTORE ...................................................................... pag. 12
24.0 VOMERE APRISOLCO ....................................................................... pag. 12
25.0 RASCHIARUOTE................................................................................. pag. 13
26.0 DISTANZA DI TRAPIANTO .................................................................. pag. 13
27.0 RUOTE DI TRASMISSIONE ................................................................ pag. 14
28.0 CARREGGIATA TRATTORE ................................................................ pag. 15
29.0 ACCESSORI ........................................................................................ pag. 15
30.0 MANUTENZIONE ................................................................................ pag. 17
31.0 SOSTE STAGIONALI ........................................................................... pag. 18
32.0 SMALTIMENTO ................................................................................... pag. 19
33.0 PARTI DI RICAMBIO ........................................................................... pag. 19
34.0 CATALOGO RICAMBI .......................................................................... pag. 93

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TRIUM
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1.0 - DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’
La Ditta CHECCHI & MAGLI s.r.l.
Via Guizzardi n. 38
40054 - BUDRIO - BOLOGNA -ITALIA
TEL. [phone]
FAX. [phone]
dichiara sotto la propria responsabilità, che le macchine trapiantatrici in oggetto;
TRIUM / 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6
TRIUM DT/ 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7
sono conformi ai Requisiti Essenziali di Sicurezza e di Tutela della Salute di cui alle
direttiva CEE 89/392 , 98/37 EC e sue successive modificazioni.
In particolare sono state seguite le normative EN 292-1, EN 292-2 e EN 294 relative
alla sicurezza del macchinario.
Budrio
CHECCHI & MAGLI s.r.l.
Il Presidente
Nerio Checchi
2.0 - GARANZIA
Verificare all’atto della consegna che la macchina ed accessori siano integri e al
completo.
Eventuali reclami dovranno essere presentati per iscritto entro 8 giorni dal ricevi-
mento.
2.1 - SCADENZA GARANZIA
Oltre a quanto indicato nelle condizioni di fornitura la garanzia decade, qualora non
vengano rispettate le istruzioni descritte in questo manuale.
3.0 - PREMESSA
Questo manuale descrive le norme di uso e manutenzione e parti di ricambio rela-
tive alla trapiantatrice TRIUM. Questa trapiantatrice semiautomatica azionata dalle
proprie ruote di trasmissione, può operare solo applicata ad un trattore munito di
attacco universale a tre punti e con uno o due operatori a bordo ad ogni unità di
trapianto.E’ consigliabile osservare quanto descritto in questo manuale, in quanto
solo dal corretto uso e manutenzione, ne deriva un regolare funzionamento.
Un utilizzo non conforme alle istruzioni qui indicate, può causare inconvenienti e
pregiudicare il buon funzionamento e la sua durata.
La Ditta Costruttrice declina ogni e qualsiasi responsabilità dovuta a negli-
genza e alla mancata osservanza delle presenti istruzioni.
In caso di contestazione il testo valido di riferimento rimane l’italiano.
Per ogni controversia sarà competente il Foro di Bologna

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5.0 - SEGNALI DI AVVERTENZA E PERICOLO
Segnali avvertenza:
1-Prima di iniziare ad operare leggere attentamente il libretto di istruzione.
2-Prima di ogni operazione di manutenzione, arrestare la macchina e consultare il
manuale uso e manutenzione.
Segnali di pericolo:
3-Non effettuare spostamenti sul campo di lavoro e su strada, con sollevatore alza-
to ed operatori a bordo.
Segnali di indicazione:
4-Punti di aggancio per il sollevamento.
5 -Punti da oliare.
6-Punti da ingrassare.
4.0 - DATI TECNICI
123 4 56
GREASE
FIG. 1
FIG. 2

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6.0 - SOLLEVAMENTO
6.1 - Verificare che il mezzo di sollevamento, ganci, funi, catene ecc.. abbiano la
necessaria portata.(Vedi peso indicato sulla targhetta della macchina e in tabella
pesi e misure).
6.2 - Fissare ganci, funi, catene, ecc.. nelle tre posizioni indicate dalla (fig.3) e con-
trassegnate dal simbolo grafico "GANCIO".
6.3 - Azionare lentamente il sistema di sollevamento e prima di alzare definitivamente
accertarsi che non si verifichino sbandamenti accidentali, e che nella zona non si
trovino persone estranee.
6.4 - Mantenersi a distanza di sicurezza e per nessun motivo porsi in zone a
rischio di eventuale caduta accidentale della macchina.
7.0 - TRASPORTO
Verificare che il veicolo da utilizzare sia idoneo in termini di portata, dimensione, e
quant’altro previsto dal codice della strada.
Posizionare la macchina evitando sporgenze fuorisagoma e fissare adeguatamen-
te con funi o altro per evitare movimenti incontrollati.
8.0 - PRESCRIZIONI PER L’USO IN SICUREZZA E LA
PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI
8.1 - Leggere attentamente tutte le istruzioni prima dell’utilizzo della macchi-
na, in particolare per la tutela della incolumità fisica. La Ditta Costruttrice decli-
na ogni responsabilità per eventuali danni che potessero verificarsi in seguito ad un
utilizzo improprio della macchina, nonché della mancata osservanza delle presenti
istruzioni.
E’ dovere dell’utilizzatore informare anche i dipendenti e i collaboratori delle indica-
zioni contenute nel presente opuscolo (è un obbligo sancito dalla legge).
8.2 - Fare attenzione ai simboli di pericolo riportati in questo manuale e sulla
macchina.
8.3 - Interventi, regolazioni e manutenzioni devono essere effettuati solo a motore
spento, con macchina appoggiata a terra e trattore bloccato (freno di
stazionamento inserito).
FIG. 3

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8.4 - Aggangiare la macchina solo ad un trattore di adeguata potenza (vedi scheda
tecnica con riferimento al modello in uso), e con sollevatore conforme alle norme
specifiche dei trattori.
Rispettare il peso massimo previsto sull’asse, e il peso totale mobile.
8.5 - Durante le fasi di attacco e distacco della macchina, prestare massima atten-
zione, al fine di evitare schiacciamenti.
8.6 - E’ assolutamente vietato condurre, o far condurre il trattore da personale sprov-
visto di patente , o inesperto, o non in buone condizioni di salute.
8.7 - Con trattore in moto, non lasciare mai il posto di guida.
Prima di abbandonare il trattore, abbassare il sollevatore, arrestare il motore, inseri-
re il freno di stazionamento e togliere la chiave di accensione dal quadro comandi.
8.8 - Tenere presente che la tenuta di strada, la capacità di direzione, e frenatura
sono influenzati dalla presenza di una macchina portata o trainata.
8.9 - Per la circolazione su strada è necessario attenersi alle normative del codice
stradale in vigore nel relativo Paese.
8.10- In fase di trasporto su strada, con macchina sollevata mettere in posizione di
blocco la leva di comando del sollevatore idraulico.
8.11- Gli operatori devono prendere posizione sul rispettivo sedile mettendo i piedi
sugli appositi predellini (fig. 4.A), solo con trattore fermo e bloccato e con mac-
china posizionata a terra.
E’ assolutamente vietato effettuare spostamenti sul campo di lavoro e su stra-
da , con sollevatore alzato ed operatori a bordo. E’ vietato scendere, con macchi-
na in movimento e non posizionata a terra.
8.12- Gli organi in movimento (ruote - catene - distributori ecc..) sono protetti da
appositi carters e dove non è ragionevolmente possibile, è stato previsto un suffi-
ciente spazio per non incorrere in schiacciamenti. Evitare nel modo più assoluto,
di indossare abiti svolazzanti, che potrebbero impigliarsi nei suddetti organi, du-
rante il funzionamento, e comunque prestare la massima attenzione durante il lavo-
ro in quanto si tratta pur sempre di organi in movimento.
8.13- Non rimuovere i dispositivi di sicurezza e protezione che sono stati installati.
Se vengono rimossi per effettuare interventi di
regolazione o manutenzione, si abbia cura di
rimetterli al loro posto.
8.14-Controllare periodicamente l’efficienza dei
dispositivi di protezione e sostituirli quando si
renda necessario, utilizzando solo ricambi ori-
ginali, che possono essere forniti dalla Ditta
Costruttrice o da propri Rivenditori autorizzati.
8.15-Non dare in uso la macchina a persone
inesperte; in caso di incidenti si può essere
chiamati a risponderne personalmente. FIG. 4
A

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9.0 - AGGANCIO AL TRATTORE
9.1- L’applicazione della macchina al trattore deve avvenire in zona pianeggiante.
9.2- Verificare che gli attacchi a tre punti, siano di categoria compatibile.
9.3- Accostare il trattore alla macchina, evitando in questa fase di interporsi tra gli
stessi, e procedere all’aggancio solo quando il trattore è fermo. Fissare i tre bracci di
attacco con i relativi perni ed inserire le apposite coppiglie di sicurezza (fig. 5)
9.4- Limitare gli spostamenti laterali e mantenere la macchina parallela al trattore,
agendo sulle catene stabilizzatrici e sul registro dei bracci. (fig. 5.b)
9.5- Regolare il braccio terzo punto affinché l’attacco della macchina sia perpendi-
colare (fig. 5.a)
9.6- Dove previsto, posizionare il piedino d’appoggio come (fig. 6)
10.0- DISTACCO DAL TRATTORE
-posizionare l’attrezzatura a terra, solo in zona pianeggiante
-abbassare il piedino d’appoggio, dove previsto
-accertarsi che l’attrezzatura rimanga stabile
-togliere spine e perni di fissaggio evitando di interporsi tra attrezzatura e trattore.
-riaccertarsi sulla stabilità, considerando ogni eventualità possibile.
FIG. 5a
FIG. 5 FIG. 6 FIG. 5b

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11.0- PIANTE UTILIZZABILI
Questa trapiantatrice è stata realizzata per trapiantare piantine di orticole, floricole,
tabacco, vivaio ecc.., radicate in zolletta di torba a forma conica, o piramidale , ed i
migliori risultati si ottengono con le dimensioni indicate in (fig.7 ). Si consiglia di
utilizzare piantine con zolla molto umida, per accelerare i tempi di caduta dal distri-
butore, e per facilitarne l’attecchimento.
Naturalmente è bene non eccedere nella quantità di acqua per evitare fastidiosi
gocciolamenti durante il trapianto.
12.0- PORTAVASSOI
I vassoi alveolari contenenti le piante vanno posizionati negli appositi portavassoi
girevoli (fig. 8). Se si vuole agevolare l’operatore nell’estrazione delle piante dal
proprio alveolo, rimuovendole preventivamente, si raccomanda di non eccedere, in
quanto sistemando i vassoi in verticale, si potrebbero verificare spontanee cadute di
piante, a terra.
E’ obbligatorio togliere tutti i vassoi di piante in caso di circolazione su strada.
13.0- TERRENO
Si consiglia di operare su terreni opportunamente preparati con erpici o zappatrici.Tali
terreni devono essere sufficientemente sminuzzati, e leggermente compattati
in superficie.
Non operare in terreni molto soffici o per contro molto compatti, in quanto risulterà
difficile ottenere una costante e buona qualità di trapianto. Evitare di operare in ter-
reni troppo bagnati.
Prestare la massima attenzione alle manovre nel caso che i terreni siano in
forte pendenza.
14.0- OPERATORI A BORDO
Rispettare particolarmente le norme di sicurezza ai punti 8.11 - 8.12.
AA
BC
D
A= cm 2 ÷6
B= cm 4 ÷7
C= cm 8 ÷23
D= cm 12 ÷30
FIG. 7 FIG. 8

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15.0- FUNZIONI DELL’OPERATORE
Prelevare le piante dai vassoi e depositarle nel distributore (fig. 9.A) Non depositare
piante la cui zolla per motivi di estrazione o altro, risulti parziale o mancante, si
creerebbe sicuramente una fallanza. Non inserire piante negli alveoli posteriori del
distributore in quanto continuamente in fase di apertura e chiusura (vedi fig. 9). Con-
cordare con il trattorista una velocità di lavoro che consenta di assolvere con assi-
duità alle funzioni suindicate.
Accertarsi visivamente e costantemente della qualità del trapianto, e in caso di ano-
malie dare segnale di STOP per verificarne le cause ed adottare gli opportuni prov-
vedimenti.
16.0- FUNZIONI DEL TRATTORISTA
Rispettare particolarmente le norme di sicurezza indicate dal punto 8.1 al 8.15.
Concordare prima dell’inizio lavori con lo - gli operatori i segnali di voce relativi al-
l’avvio e allo stop.
Regolare la velocità di avanzamento richiesta, agendo sul cambio rapporti, mante-
nendo il più basso regime di giri possibile.
Accertarsi che i gas di scarico del trattore non siano direzionati verso gli operatori, e
che il silenziatore sia in perfetta efficienza. Il rispetto di quanto sopra consente di
operare con limitata rumorosità facilitando l’intesa tra operatori e trattorista.
È preferibile abbassare la trapiantatrice con il trattore in fase di lento avanzamento,
per limitare al massimo l'entrata accidentale del terriccio nei vomeri.
-Evitare retromarce con la trapiantatrice ancora posizionata a terra.
17.0- CICLO DI LAVORO
Per mantenere una sequenza ottimale tra la caduta della pianta dal distributore
(fig. 9.A) e l’espulsione dal vomere (fig. 9.B) si debbono depositare almeno 30 piante
al minuto.
A
A
FIG. 9 FIG. 11
FIG. 10
B
A
B
C
DFE

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18.0- FASATURA ESPULSORE
Quando la pianta scendendo dal tubo di caduta arriva nel vomere (fig. 9.C) l’espulsore
(fig. 9.B) deve essere in posizione arretrata, e solo allora iniziare la spinta verso
l’esterno. Se per motivi contingenti è consentito trapiantare ad elevata velocità o per
contro a bassa velocità, è possibile mantenere la giusta fasatura di espulsione agendo
sul fasatore rapido, (fig. 9.E)
-Allentare le due viti (fig. 9.F)
-Ruotare il distributore -per ANTICIPARE in senso orario
-per RITARDARE in senso antiorario
-Bloccare le viti (fig. 9.F) a fine regolazione.
Le apposite tacche di riferimento (fig. 9.E) consentono una corretta regolazione, in
ogni unità di trapianto.
19.0- UNITA’ DI TRAPIANTO IN FASE DI LAVORO
19.1- Agire sul registro delle ruote di trasmissione (fig. 11),per regolare i gruppi di
trapianto in posizione orizzontale rispetto al terreno (fig. 11.A)
19.2- Verificare che tra la battuta della trave e l’attacco rimanga uno spazio di oscil-
lazione di circa cm. 2 (fig. 12). Questo è fondamentale per consentire all’unità di
trapianto di adattarsi alle eventuali difformità del terreno.
19.3 - Disinnesto automatico di sicurezza (fig. 10). Il disinnesto automatico di
sicurezza è un dispositivo che evita pericolosi sovraccarichi agli organi in movimen-
to dell'unità di trapianto. Viene fornito già tarato, tuttavia è possibile modificare il
campo di intervento agendo sulla ghiera B.
Rotazione senso orario = – sensibile
Rotazione senso antiorario = + sensibile
20.0- PROFONDITA’ DI TRAPIANTO
Agire sull’apposito registro (fig. 13.A)
-PIU’ PROFONDITA’ ruotare in senso orario
-MENO PROFONDITA’ ruotare in senso antiorario
É possibile regolare la posizione delle ruote costipatrici
rispetto al vomere - terreno soffice: ruote lontane
- terreno consistente: ruote vicine
Agendo su volantino (fig. 13.B): - PIÙ LONTANE ruotare in senso orario
- PIÙ VICINE ruotare in senso antiorario
É possibile variare l'efficenza delle ruote costipatrici variando la distanza fra loro (fig. 13.C)
cm 2
FIG. 12 FIG. 13
A
B
C

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21.0- PARALLELOGRAMMA
Composto da:
- DOPPIA ARTICOLAZIONE; favori-
sce l'adattamento al terreno.
- RUOTA FLEX; regolazione in altez-
za a agendo sul volantino (fig. 14.H).
É possibile variare il peso sulle ruo-
te costipatrici intervenendo sulla
molla reversibile (fig. 14.F) con il
volantino (fig.14.G) e sulla molla (fig.
14.E).
22.0- PLANT CONTROL
É possibile regolare la posizione in
altezza del carter mobile (fig. 15):
- svitare il dado (fig. 15.A) e sposta-
re il carter (fig. 15.E).
Si può variare la fase rispetto
all'espulsore:
- svitare B e C, ruotare la leva D di
figura 15.
23.0- DISCO DISTRIBUTORE
Il disco sul quale scorrono i bicchie-
ri portapiante è autoadattante. Pos-
siamo tuttavia regolare la posizione
agendo sui dadi (fig. 16.A).
Stringendo i dadi si aumenta il gio-
co fra disco e bicchieri.
Allentando i dadi si diminuisce il gio-
co fra disco e bicchieri fino ad avere
una certa pressione.
24.0- VOMERE APRISOLCO
Può essere aperto facilmente, per
verificare la pulizia, allentare galletto
(fig. 17.A), spingere avanti il vomere
(fig. 17.B) premendo la leva di sicu-
rezza (fig. 17.C), abbassare il
vomere. Per chiudere: riportare il
vomere in posizione orizzontale,
spingere indietro, bloccare gall. A.
FIG. 14
G
H
D
E
A
F
FIG. 15
FIG. 16
A
FIG. 17
BC
E
B
C
D
A

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25.0- RASCHIARUOTE
É possibile regolare l'altezza da terra
agendo sulle viti (fig. 18.A) e ruotando
il supporto (fig. 18.B).
É possibile regolare la distanza dalle
ruote agendo sulle viti (fig. 18.C).
26.0- DISTANZA DI TRAPIANTO
INTERFILA: minimo cm 50 per versio-
ne unico telaio (fig. 19)
INTERBINA: minimo cm. 25 per ver-
sione doppio telaio DT (fig. 20)
La regolazione interfila va effettuata
con macchina applicata al trattore e con sollevatore abbassato.
Pulire asse esagonale e telaio da eventuali residui di terra o altro, allentare le viti
(fig.21.A), posizionare l’unità alla distanza desiderata , facendola trascorrere sul te-
laio. Evitare di intervenire battendo con oggetti metallici, si potrebbero arrecare seri
danni ai componenti.
FIG. 21
FIG. 19
min. 25
min. 50
A
A
FIG. 20
FIG. 18
B
A
C
TRIUM TRIUM DT

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26.1 - INTERPIANTA
Gli schemi (fig.22) e (fig.26 punto 29.2) riportano rispettivamente le distanze ottenibili
con i rapporti in dotazione, od optional (vedi punto 29.2).
Per sostituire gli ingranaggi in dotazione e ottenere le distanze indicate, oltre a ri-
spettare le prescrizioni di sicurezza, procedere come segue:
-Avvitare il registro profondità ruota (fig.23.F) per diminuire la tensione della catena
-Togliere carter (fig. 23.A) agendo sui dadi (fig. 23.B)
-Senza aprire la catena, sostenere il tenditore (fig. 23.C) con catena ancora sullo
stesso tenditore.
-Spostare la catena all’esterno degli ingranaggi inferiori e superiori
-Lasciare gradualmente il tendicatena
-Sostituire gli ingranaggi agendo sulle apposite viti di fissaggio (fig. 23.D.E) posizio-
nandoli come da tabella (fig. 22-26)
-Riposizionare la catena, accertandosi che sia correttamente inserita sull’apposito
tenditore (fig. 23.C)
-Fissare il carter e riportare il registro profondità alla posizione iniziale.
27.0- RUOTE DI TRASMISSIONE
In fase di lavoro, le ruote di trasmissione devono essere costantemente in presa
a terra per azionare l’apparato di trapianto. Il sollevatore idraulico trattore deve
essere completamente abbassato e le ruote di trasmissione posizionate in modo
opportuno.
FIG. 22
FIG. 23
D
C
EA
B
F

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28.0- CARREGGIATA TRATTORE
Le impronte che lasciano sul terreno le ruote del trattore, oltre che compattare,
creano solitamente un abbassamento di tale superficie. Mantenere una distanza di
trapianto dall’impronta non inferiore a cm. 10-12 (fig. 24) agendo sulla distanza
interfila o sulla larghezza carreggiata trattore.
29.0- ACCESSORI
29.1- TRACCIATORI DI FILA applicare come (fig.25) e regolare la punta del traccia-
tore (fig.25.A) alla distanza desiderata. Il posizionamento a terra e sollevamento
sono manuali. Effettuare queste operazioni a macchina ferma e accertarsi che non
ci siano persone nella zona interessata.
Con questo accessorio montato aumentano gli ingombri della macchina e pertanto
prestare maggiore attenzione nelle manovre e smontare in caso di circolazione su
strada.
MIN. MIN. cm 10÷12
cm 10÷12
FIG. 24
FIG. 25
A

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FIG. 28
29.2- KIT OPTIONAL DISTANZE INTERPIANTE
Per ottenere le distanze interpiante indicate, applicare gli ingranaggi come da tabel-
la (fig. 26)
A= ingranaggio da applicare ad asse esagonale
B= ingranaggio da applicare a ruota motrice
C= ingranaggio da applicare all’unità di trapianto
Eseguire tale intervento come descritto al punto 26.1 e sostituire l’ingranaggio
(fig. 27.D) agendo sulle apposite viti (fig. 27.E)
29.3- SEDILE SUPPLEMENTARE
Assolve alla eventuale necessità di avere due operatori ogni unità di trapianto, solo
per interfila oltre cm.100.
Applicare come (fig.28)
D
E
FIG. 27
FIG. 26

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29.4- KIT PORTAVASSOI SUPPLEMENTARE
Consente di avere due portavassoi girevoli ogni unità di trapianto, solo per interfila
oltre cm.120.
Applicare come (fig. 29) e prestare attenzione al maggiore ingombro laterale.
29.5- PROLUNGA DISTRIBUTORE (fig. 30.A)
Consigliato per il trapianto di piante con apparato fogliare molto alto (cm. 13-20
circa). Favorisce lo scarico della pianta e limita eventuali intasamenti dovuti alla non
immediata discesa della pianta dal distributore.
Applicare come (fig.30).
29.6- ECOMICRO
Consente la disribuzione localizzata ogni pianta di una piccola dose (regolabile), di
sostanza antiparassitaria microgranulare.
29.7- DISPOSITIVO INNAFFIAMENTO INTRAVOMERE
Consente la distribuzione localizzata per ogni pianta di una piccola dose di acqua
(regolabile).
29.8- ALTRI ACCESSORI
Eventuali altri accessori, (esempio: microgranulatore, dispositivo di innaffiamento,
serbatoio per acqua, spandiconcime ecc..) sono forniti con specifiche istruzioni d’uso
e di montaggio.
30.0- MANUTENZIONE
I tempi d’intervento di seguito elencati sono indicativi per condizioni normali di impie-
go. Nel caso di condizioni più gravose di servizio, dovute ad ambiente o fattori sta-
gionali, gli interventi di manutenzione vanno logicamente incrementati.
Intervenire solo nel rispetto delle prescrizioni di sicurezza di cui al punto 8.0
FIG. 30
FIG. 29
A

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30.1- OGNI ORA LAVORATIVA
Con l’apposito utensile in dotazione (fig. 31.G), togliere eventuali residui di terra o
torba accumulatasi all’interno del distributore (fig. 31.A) e all’interno o esterno del
vomere (fig.31.B). La mancata asportazione di terra o torba dall’interno del vomere,
limita l’escursione dell’espulsore ed oltre a pregiudicare il buon funzionamento,
causa danni meccanici gravi.
30.2- OGNI 8 ORE LAVORATIVE
Controllare pulizia interna vomere (fig. 31.B).
Pulire disco di scorrimento (fig. 32.D).
Ingrassare i mozzi ruota (fig. 32.C)
30.3- OGNI 40 ORE LAVORATIVE
Ingrassare gli ingranaggi del distributore (fig. 32.F)
- oliare le catene di trasmissione (fig. 32.E-G)
- controllare il serraggio delle viti
- ingrassare giunto di sicurezza (fig. 32.G).
30.4- LUBRIFICANTI CONSIGLIATI
Si possono utilizzare grasso e olio come utilizzati per il trattore, nel rispetto delle
avvertenze e precauzioni indicate sui relativi contenitori.
31.0- SOSTE STAGIONALI
A fine stagione o in casi si preveda una sosta di uno o più mesi è consigliabile:
31.1- lavare l’attrezzatura, soprattutto da eventuali concimi o da prodotti chimici, ed
asciugarla.
31.2- controllare ed eventualmente sostituire parti danneggiate o usurate.
31.3- effettuare un accurato ingrassaggio e proteggere l’attrezzatura con un telo
sistemandola in ambiente asciutto. Applicare un leggero strato di lubrificanti nelle
parti non protette da zincatura o vernice.
31.4- posizionare l’attrezzatura come indicato al punto 8.0
I vantaggi derivanti dal rispetto dei consigli suindicati sono solamente dell’utilizzatore,
in quanto, alla successiva necessità, troverà un’attrezzatura in ottime condizioni.
FIG. 31 FIG. 32
AB
G
D
F
C
E
G

19
TRIUM
italiano
32.0- SMALTIMENTO
La macchina è composta da materiale ferroso e ruote gommate.
Alla fine del ciclo operativo deve essere rottamata presso i rispettivi smaltitori auto-
rizzati.
33.0- PARTI DI RICAMBIO
Le ordinazioni delle parti di ricambio devono essere trasmesse preferibilmente tra-
mite Concessionario di vendita e corredate dalle seguenti indicazioni:
33.1- tipo - modello e numero di matricola indicati nella targhetta applicata (fig. 33).
33.2- numero di codice e descrizione rilevato dal catalogo ricambi
33.3- quantità richiesta
33.4- la spedizione viene effettuata in accordo con le richieste del cliente,
in assenza delle quali sarà effettuata con il mezzo ritenuto più adatto.
33.5- il termine Destro o Sinistro va inteso guardando la macchina dal lato
posteriore (fig 33.A).
FIG. 33
ANNO DI FABBR.TIPO
MATR.kgMOD
40054 BUDRIO
BOLOGNA ITALIA
A